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martedì 19 maggio 2020

Se desideri lavorare per il Signore sulla tua strada troverai la Croce- Intervista alla veggente Mirjana


INTETVISTA A MIRJANA:
 

Maria è Regina della pace, ma nel Vangelo, come qui a Medjugorje, tutto ciò che riguarda la nostra fede lega indissolubilmente in vita pace e sofferenza, pace e dolore: che cosa vuoi dirci in proposito?
Attraverso le apparizioni ho capito che se desideri lavorare per il Signore, se vuoi veramente dedicargli tutta la vita, sulla tua strada non troverai niente altro che la Croce. Solo la Croce. Perché, per il Signore, «lavorare per Lui» significa essere pronti a portare la Croce con Lui.
La vera pace è questa, dunque?
Pace è anche la Croce. Se il Signore occupa il primo posto nel tuo cuore, tutte le croci che ricevi nella vita le porti con pace. 

E così viene meno quell'attitudine — così tipica negli italiani — di chiedere sempre «perché, perché io, perché a me?»... Quando parlo con i gruppi italiani non finisco mai di sorprendermi per il fatto che, per ogni cosa, mi venga chiesto il perché. E ogni volta mi rendo conto che noi non abbiamo mai detto alla Madonna «perché?», dal momento che se Lei ci dice «fai quello o fai questo», Lei certo sa il perché. Chi sono io per chiederle ragione, dato che tutto ciò che Lei fa e chiede è per il nostro bene? Una mamma pretende dai figli solamente ciò che è bene per loro. E così anche la Madonna: se ti chiede il digiuno a pane e acqua il mercoledì e il venerdì, non hai bisogno di chiederle perché o di mettere in dubbio che ciò avvenga a tuo vantaggio.
Che cosa chiede la Madonna? Quali sono i primi passi da compiere sul la via della santità?
Maria vuole che preghiamo, e che lo facciamo con il cuore; cioè che quando lo facciamo sentiamo intimamente tutto quello che diciamo. Vuole che le nostre preghiere non siano ripetitive, con la bocca che pronuncia le parole e i pensieri che se vanno da un'altra parte. Per esempio, se dici il Padre nostro impara a sentire nel tuo cuore che Dio è tuo padre.
Maria non chiede tanto, non chiede ciò che non possiamo fare, di cui non siamo capaci...
Chiede ogni giorno il Rosario e, se abbiamo famiglia, sarebbe bello che venisse recitato insieme, perché la Madonna dice che niente ci lega di più come quando si prega insieme. Chiede poi sette Padre nostro, Ave Maria e Gloria, con l'aggiunta del Credo. Questo è quello che ci chiede ogni giorno, e se poi preghiamo di più... non si arrabbia per questo.
Chiede il digiuno il mercoledì e il venerdì: per la Madonna il digiuno è a pane e acqua. Lei però dispensa le persone malate, veramente malate, non quelle che hanno un po' di mal di testa o di mal di pancia, ma quelle che veramente hanno una malattia grave e non possono fare digiuno: a loro e a tutti chiede altre cose, come aiutare gli anziani, i poveri. Vedrai che, se ti lasci guidare dalla preghiera, troverai una cosa bella che puoi fare per il Signore. Anche i bambini non digiuneranno in senso stretto, ma a loro si può proporre qualche sacrificio, per esempio di non mangiare fuori dai pasti, o di rinunciare ai panini con il salame e la carne per merenda a scuola e di accontentarsi di quelli al formaggio... E così si può iniziare con loro il cammino per imparare il digiuno.
Maria desidera che andiamo a Messa, e non solo la domenica; una volta, eravamo ancora piccoli, ha detto in proposito a noi veggenti: «Figli miei, se dovete scegliere tra vedere me e avere l'apparizione o andare alla Santa Messa, scegliete sempre la Messa, perché durante la Santa Messa mio Figlio è con voi». Per la Madonna è sempre Gesù al primo posto: Lei non ha detto mai «pregate e io vi do», ma ha detto «pregate che io possa pregare mio Figlio per voi».
Chiede poi che ci confessiamo almeno una volta al mese, perché non c'è nessun uomo che non abbia bisogno di confessarsi ogni mese.
Infine vuole che teniamo in casa la Santa Bibbia, in un luogo ben visibile, e che ogni giorno l'apriamo e ne leggiamo anche solo due o tre righe.
Ecco, queste sono le cose che chiede la Madonna, e io mi sono convinta che non è poi tanto.
Quando ti dice queste cose, com'è Maria? Che tipo è? Gioiosa, riflessiva? Parlacene come si parla di una cara amica...
Io non la guardo come amica, la guardo come Mamma. Come una vera fiamma che mi vuole bene con tutti i miei difetti, perché mi conosce, ma mi prende come sono. E in questi vent'anni Lei non è cambiata: è rimasta uguale; non è invecchiata con noi. Lei appare sempre come una giovane donna di venti, venticinque anni. Quando parla di Gesù è sempre molto gioiosa, si vede la luce che le esce dal viso. Quando invece parla dei «figli», così li chiama, «che non conoscono l'amore di Dio» è triste e qualche volta l'ho vista anche piangere.
Più di una volta?
Sì, più di una volta, quando è preoccupata. L'ho detto, è una mamma vera, e vedere un figlio che non va sulla strada giusta le fa molto male.
Che cosa la preoccupa fino a farla piangere?
Lo stato delle famiglie, a volte del mondo. Lei in questi casi ci chiede delle preghiere specifiche, per esempio per i giovani, o per chi non ama Dio...
Maria si preoccupa per noi fino alle lacrime. Ma in molti, di fronte al mistero del Male, alla guerra, al terrorismo, a un incidente, alle catastrofi naturali, alle morti innocenti, si chiedono: ma Dio dov'era?
Questa non è una domanda da fare a me. Per quel che mi riguarda, quando sento che c'è stato un terremoto o che è caduto un aereo prendo il Rosario e prego per la gente coinvolta: che il Signore dia soccorso, anche alle anime di coloro che sono morti; e che a chi resta dia la forza di sopportare la croce che hanno ricevuto. Mai mi è venuto da chiedermi il perché di questo o di quello, o a che cosa serva, o perché Dio l'abbia potuto permettere. Forse è il nostro modo di pensare che è un po' diverso dal Vostro: subito dopo la guerra la chiesa era piena di donne in lutto che avevano perso i mariti e i figli, ma a nessuna è venuto in mente di pensare:
«Signore perché hai permesso questo?». Dio è amore e questo è un fatto, e il Male non viene da Lui e questa è la necessaria conseguenza. Se Dio permette la croce è forse che dobbiamo accettare di portarla con amore come il Signore ha portato la sua. Se non ricevo delle croci pesanti tanto meglio, ma se, un giorno, avvenisse il contrario, dovrei pensare che sono capace di portarla. Ricordiamoci che il male non è da Dio e accettiamo quello che vuole il Signore come un bene per la nostra vita.
Il Male non viene da Dio: e tu lo puoi ben testimoniare. Si sa che una volta Satana ti è apparso travestito da Madonna...
Scusami, ma io non parlo di questo. Non ne ho più parlato, e non voglio parlarne.
D'accordo, ma restiamo sulle generali: non pensi che Satana nel mondo contemporaneo si travesta?
Può darsi, ma lo si riconosce, ti assicuro. Nessuno potrà mai dire di non aver riconosciuto il male. Perché il tuo cuore è tarato sul bene e, se lo vuoi, non puoi assolutamente non riconoscere ciò che è contro Dio. Altro discorso è se non vuoi smascherare il male perché ti va bene così; se dici cambierò, ma intanto gli permetti che ti penetri dentro, che scavi nel tuo cuore. Ognuno di noi, se vuole riconoscere il male ai diversi bivi della sua vita, lo riconoscerà immediatamente. Ha tutti i mezzi per farlo. Dipende solo da noi, da come viviamo, da quello che scegliamo.
Molti negano Satana: «Non esiste!», dicono...
Satana esiste, e soprattutto esiste dove si prega tanto, dove c'è il Signore presente, lui lo segue sempre per tentare di cambiare i suoi progetti, ma l'esito finale dipende dalle nostre scelte, dalla nostra volontà di combattere, di porgli resistenza, di dirgli di no. Ma quali che siano le nostre scelte non potremo dire di non averlo riconosciuto.
Dio ci ha lasciati liberi di scegliere, e questo per davvero. Così sta a noi: se al primo posto mettiamo il Padre, Gesù e la Madonna, Satana non potrà far nulla, ma se loro non abitano il nostro cuore...
Le tue apparizioni sono cessate perché a te per prima la Madonna ha confidato i suoi dieci segreti. È da curiosi, ma dicci solo: il mondo ha di che temere?
E normale essere curiosi sui segreti, fa parte della nostra natura; e posso dire una volta ancora che la Madonna ha promesso sulla collina delle apparizioni un grande segno indistruttibile che tutti potranno vedere e toccare. Ma, poi, ha anche aggiunto di non parlare di segreti, ma di , pregare, perché chi riconosce Lei come Madre e Dio come Padre non ha paura più di nulla.
Il mondo ha di che temere? Dipende. La paura è uno stato d'animo solo di chi non crede, che non ha fede, e noi di questo dovremmo preoccuparci. Invece — come è umano questo — siamo curiosi sui segreti, ci chiediamo che cosa succederà, e ci dimentichiamo il segreto più importante: ci dimentichiamo di chiederci se saremo vivi domani e se la nostra anima è viva oggi, e questo vale anche per noi che qui ci intratteniamo su questi ragionamenti. Ma Maria ci scuote, ci chiede di prepararci per tempo all'appuntamento, di farci trovare pronti in ogni secondo della nostra vita, e di dedicarvi tutte le energie, anziché rivolgerle ad altre cose, comprese le curiosità sul futuro. Perché se a quell'appuntamento arriveremo da figli di Dio, avremo vissuto bene e allora non avremo paura di nulla. Comunque, per dirti quanto siamo curiosi, ti dirò che perfino il sacerdote che ho scelto per sostenermi in questo compito che ho ricevuto di custodire i segreti, a volte mi dice: «Vieni a confessarti e dimmene almeno uno subito!».
Fonte:http://medjugorje.altervista.org/doc/mirjana/int_mirjana_1.html

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