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lunedì 11 maggio 2020

Pregare vuoi dire essere cosciente della propria limitatezza e debolezza, insicurezza e incertezza.- Padre Petar Ljubicic

Pregate con il cuore - di Padre Petar Ljubicic

La preghiera è felice incontro con Dio, il quale ha sempre tempo per noi e ci aspetta. Questo è un piacevole colloquio tra l'uomo e Dio. Ogni persona desidera incontrarsi con Dio, unirsi a lui nell'amore, in lui trovare la pace, felicità e gioia di vivere. Per questo la preghiera è felice ricongiungimento tra l'uomo e Dio nella luce della fede, della speranza e dell'amore. La preghiera era e rimane espressione della manifestazione dei bisogni più profondi dell'anima, la quale proprio per sua natura cerca il Dio Creatore per potersi inchinare, per dimostrare la sua stima, devozione ed amore, per ringraziarlo per il bene che ci dà e per riparare i peccati.

Pregare vuoi dire essere cosciente della propria limitatezza e debolezza, insicurezza e incertezza. Perciò si chiede aiuto al Padre Onnipotente. Questo vuoi dire "creare la luce", nella quale chiederemo a Dio la forza che ci illumina e purifica, ci rafforza e incoraggia per sostenerci nella nostra vita quotidiana. Pregare vuoi dire staccarsi da tutto quello che ci faceva dipendenti. Trovare il tempo stare a tu per tu con Dio. Con lui parlare come con il Padre che ci ama e aspetta con ansia, che ci consola e rende felici. Questa è quella bella unione con Dio nell'amore e nella fiducia. Pregare vuoi dire essere cosciente e credere che con Dio si può parlare, unirsi a lui ed essere nell'unione del suo amore. Ci può essere qualcosa di più bello e più utile, più necessario, più salutare, più umano, dell'uomo che inginocchiato, con le mani congiunte espone al Padre Creatore la propria fedeltà e lealtà, amore e riconoscenza per le grazie ricevute? Questo vuoi dire pregare e nella preghiera sentire grande gioia e felicità!

Un vero credente sa che senza preghiera la sua anima non può vivere. Per questo non è necessario parlare del bisogno della preghiera. Si pone la domanda: come pregare oggi? Bisogna pregare con il cuore. Così ci insegna la Madonna da più di seimilacinquecento giorni. Ma cosa vuoi dire? Non pregare per abitudine! Pregare con il cuore vuol dire prima di tutto pregare con amore e con umiltà. Vuol dire pregare con tutto il proprio essere: con il corpo e con l'anima, con il cuore puro. Vuol dire aprirsi completamente a Dio. A lui donare il primo posto nella propria vita. Donarsi completamente a lui. Avere così tanta fiducia in lui e da lui aspettare solo il bene. Questo vuol dire pregare raccolto e umile, con dedizione e fiducia, costantemente e con devozione. Secondo gli insegnamenti ed i messaggi della Madonna, pregare con il cuore vuoi dire sperimentare la preghiera come un incontro con Dio. Tutto ciò significa unirsi con Gesù in modo da sentire e sperimentare la bellezza e la grandezza della grazia che Dio ci dà. Anche questo significa ricevere grandi grazie. Pregare con il cuore significa permettere a Dio di eliminare ogni impedimento.

Alcuni di questi messaggi ce lo mostrano con la massima chiarezza: "Cari figli! Vi invito alla preghiera sincera del cuore, così che la vostra preghiera sia un incontro con il Signore. Date al Signore il primo posto nel lavoro e nella vita quotidiana!" (25.12.1987). "Cari figli! Oggi vi invito alla preghiera del cuore. Durante questo tempo di grazia, desidero che ognuno di voi si unisca a Gesù. Senza la preghiera incessante, non poter sentire la bellezza e la grandezza che Dio vi offre. Perciò, figlioli, tutto il tempo, riempite il vostro cuore anche con le piccole preghiere. lo sono con voi e veglio incessantemente su ogni cuore che si dona a me!" (25.2.1989). "Vi invito nuovamente alla preghiera del cuore. Che la preghiera, o cari figli, sia nutrimento quotidiano per voi, soprattutto in questi giorni, in cui il lavoro dei campi vi affatica a tal punto da non poter pregare col cuore. Pregate, e così potrete superare ogni stanchezza. La preghiera sarà per voi gioia e riposo!" (30.5.1985). "Oggi vi invito alla preghiera fatta con il cuore, e non per abitudine. Alcuni vengono, ma non desiderano progredire nella preghiera. Perciò voglio ammonirvi quale mamma: pregate affinché in ogni istante la preghiera prenda il sopravvento nei vostri cuori" (25.5.1985). "Cari figli! Questa parrocchia che ho scelto, è una parrocchia speciale, che si distingue dalle altre. Io do grandi grazie a tutti quelli che pregano con il cuore." (6.2.1986). "Cari figli! Oggi vi invito a pregare con tutto il cuore e a cambiare in giorno la vostra vita." (13.11 1986). "Cari figli !... Volgete i vostri cuori alla preghiera e chiedete che lo Spirito Santo si effonda su di voi." (9.5.1986). "Cari figli!... In questo tempo la pace é minacciata in un modo particolare e chiedo da voi di rinnovare il digiuno e la preghiera nelle vostre famiglie. Cari figli, io desidero che voi capiate la serietà della situazione e che molto di quello che accadrò dipende dalla vostra preghiera". (25.7.1991).

Dio esaudisce ogni preghiera. Non è una rarità sentire qualcuno che dice. "Ho chiesto a Dio qualcosa e non ha esaudito la mia preghiera". Ho pregato per la salute di mia madre, di mio padre, di un figlio e non ho ricevuto la grazia che avevo chiesto.. Ho pregato di passare un esame e invece non l'ho passato. Allora se Dio ha sentito la mia preghiera, perché non mi ha dato nessuna risposta positiva...? Se Dio è "il Dio dell'amore e della grazia" perché non lo dimostra e non esaudisce il mio desiderio? Lamentele di questo genere le possiamo sentire ovunque. Che cosa possiamo dire su ciò? Molti pensano che Dio sia sempre al nostro servizio come se fosse un pronto soccorso e ogni volta che chiediamo qualcosa pretendiamo che sia subito esaudito. Noi diciamo un'Ave Maria, un Padre Nostro o facciamo celebrare una S.Messa e in cambio Dio dovrebbe restituirci subito il favore. Come se fosse uno scambio di merci. Ci siamo mai chiesti, perché Dio non ha esaudito la nostra preghiera? Forse ci ricordiamo di Dio solo quando abbiamo bisogno di qualcosa, quando siamo ammalati, quando le nostre forze ci tradiscono, e non possiamo ottenere ciò che desideriamo. Quando stiamo bene ci dimentichiamo di Dio e di pregare. Ci siamo mai chiesti : "Se quello che chiediamo a Dio, sia veramente per il nostro bene, per il bene della nostra anima? Forse questo non fa bene a noi perché ci porterebbe alla nostra condanna; poiché Dio sa di che cosa abbiamo bisogno". Forse abbiamo pregato in stato di peccato mortale, umilmente o con superbia? Forse Dio non ci ha dato quello che abbiamo chiesto, però ci ha dato qualcos'altro. Quanta gente prega per la salute, però Dio non le dà la guarigione ma le dà la forza per sopportare il dolore. Forse Dio non esaudisce le nostre preghiere perché pretendiamo che Dio faccia la nostra volontà e non la sua. Quando preghiamo Dio per qualsiasi necessità allora la nostra preghiera deve essere umile in modo che alla fine di ogni preghiera si dica "sia fatta la tua volontà e non la mia". Solo allora anche se le nostre preghiere non sono state esaudite, in realtà sono state esaudite, perché era la volontà di Dio e non la nostra. Se non ci ha dato quello che abbiamo chiesto, lo ha fatto per via della nostra salvezza spirituale.

Quali sono le condizioni affinché Dio esaudisca le nostre preghiere? Per capirci, è chiaro che Dio è sempre pronto a sentire la nostra preghiera. Anche prima di chiederlo, egli sa di cosa abbiamo bisogno. La Sacra scrittura conferma questo: "Chiamami ed io ti risponderò e ti annunzierò cose grandi e impenetrabili che tu non conosci", (Ger. 33,3) dice il Signore. "Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto." (Mt 7,78) Ma è necessario ricordare che Dio è onnipotente e onnisciente. Egli sa tutto e tutto può. La sua potenza, la sottolinea anche san Paolo: "A colui che per la forza che opera in noi, ha potere di fare molto di più di quanto chiediamo o immaginiamo" (Ef 3.20). Affinché le preghiere vengano esaudite, è necessario adempiere a delle condizioni specifiche. Prima di tutto è necessario avere una forte fede. "E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, l'otterrete" (Mt 21,22). Dobbiamo credere che Dio può esaudire tutto quello che chiediamo. "Senza fede è impossibile piacere a Dio. Chi si avvicina a Dio deve credere che egli esiste ed è giusto con quelli che lo cercano" (Ger. 11,6). E' necessario pregare con il cuore puro. Questa è una condizione molto importante. Quando siamo in peccato grave, Dio non sente le nostre preghiere, poiché con il peccato abbiamo interrotto il legame con Lui. Inoltre non abbiamo alcun merito davanti a Dio. Perché Dio possa sentire la nostra preghiera, è necessario togliere gli ostacoli. E' assolutamente necessario pentirci completamente dei nostri peccati e riconoscerli in confessione. E poi, quando in seguito decidiamo di proteggerci dai peccati, Dio volentieri ci perdona e ci dà di nuovo la grazia, che abbiamo perso peccando. E' necessario vivere nella comunione con Dio. La comunione si manifesta nella ricerca e nell'adempimento della volontà di Dio. Volontà di Dio è permettere allo Spirito Santo di guidarci e dentro di noi realizzare l'opera della salvezza. Gesù dice: "E quanto chiederete nel mio nome lo farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio" (Giovanni 15,7). Gesù nel Getsemani ha pregato: "Padre mio, se è possibile passi da me questo calice. Però non come voglio io, ma come vuoi tu." (Mt 26,39)

Fidarsi di Dio e pregare che sia fatta la sua volontà sia con noi sia con coloro per i quali preghiamo, è la condizione migliore perché Dio esaudisca la nostra preghiera. E' necessario essere grati a Dio per tutto, ed allora egli esaudisce la nostra preghiera. Signore, ti ringrazio per la grazia che mi hai dato, di poter pregare per quello di cui ho bisogno. Tu sai bene, cosa è meglio per me e per la salvezza eterna, idem per i mie fratelli e sorelle. "Non angustiatevi in nulla, ma in ogni necessità, con la supplica e con la preghiera di ringraziamento, manifestate le vostre richieste a Dio!" (Fil 4,6). E' necessario avere pazienza. Quando chiediamo a Dio qualcosa, noi desideriamo che Dio ce la dia subito. Dimentichiamo sempre che non possiamo sapere cosa in un determinato momento è meglio per noi. Per questo è necessario aver pazienza e lasciare che Dio decida quando ci regalerà qualcosa. Se Dio dovesse esaudire tutte le nostre richieste, nel momento in cui le chiediamo, sicuramente saremmo delusi.

Noi in fondo siamo molto limitati per quello che riguarda il futuro. Per questo è meglio lasciare fare a Dio. Tutto quello che chiediamo, lo chiediamo in nome di Cristo. "Se mi chiederete qualcosa nel mio nome, io lo farò:' (Gv 14,1314). Sempre nella preghiera ringraziamo Dio, lo glorifichiamo, chiediamo giustizia, amore, pace, e più precisamente il regno di Dio e la Sua gloria; in altre parole, la volontà di Dio. Allora da Dio riceveremo tutto quello che chiediamo. Dio, in effetti, non può rifiutare la nostra richiesta in quanto abbiamo adempiuto tutte le condizione richieste. Abbiamo quasi dimenticato di dire cosa ci insegna la Madonna, cioè che Dio esaudirà ogni nostra preghiera se preghiamo con amore e con il cuore.

Dio esaudisce le preghiere del cuore. Branimir è un convinto credente. Questo fatto non lo ha mai nascosto. Quando parlava con la gente, ha sempre richiamato l'attenzione sulle cose più importanti della vita. Una volta era in viaggio, alloggiava in un albergo. Quando a una giovane che lo serviva chiese se avesse tempo, ogni giorno, per la preghiera. "Sapete, qui c'è cosi tanto da fare che trovo appena il tempo per mangiare, come posso allora trovare il tempo per la preghiera?" "Se mi permette le insegno una preghiera che ha solo due parole: Gesù, salvami!" Questa preghiera la troviamo nella Sacra scrittura, Matteo 4,30. "Prova a dirla, pregando una volta il mattino e una volta la sera!". La ragazza promise di pregare. Qualche mese dopo, il nostro amico, di nuovo alloggia nello stesso albergo. Ha saputo che la ragazza ha abbandonato il lavoro, ha chiesto il suo indirizzo ed ha trovato il tempo per andarla a trovare. "Oh, amico", ha esclamato la ragazza riconoscendolo, "sapete cosa ha fatto la vostra preghiera?! Per quindici giorni ho ripetuto ogni mattina e ogni sera la preghiera come avevo promesso. Poi mi sono chiesta: cosa vuoi dire tutto questo? Voi mi avete detto che questa preghiera si trova nella Sacra Scrittura e cosi me la sono procurata. Leggendo ho imparato due cose: prima di tutto che veramente ho bisogno della salvezza, e poi che Gesù ha realizzato la salvezza. Adesso non devo più ripetere quella preghiera in quanto è stata esaudita. Ogni giorno e ogni momento dico: "Signore, grazie in quanto mi hai ascoltato!" E ancora, continuo a ringraziare il Signore in quanto l'ha mandata da me. Abbiamo tempo per pregare e leggere la Parola di Dio? Forse non sentiamo il bisogno, in quanto non ci sentiamo colpevoli. E' necessario pregare Dio ogni giorno e così egli ci farà conoscere la nostra situazione peccaminosa. Egli questo lo farà sicuramente. Certamente potremo vivere ciò che ha vissuto questa ragazza. "Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. Infatti chi chiede riceve; che cerca trova; a chi bussa sarà aperto." (Mt 7,78). Anche questo esempio ci conferma quanto continua a dire la Madonna, e ci insegna che Dio esaudisce ogni nostra preghiera, se preghiamo con amore e con il cuore. Confessatevi ogni mese! La confessione è il sacramento nel quale Dio ci perdona tutti i nostri peccati dei quali ci pentiamo, e decidiamo con l'aiuto di Dio di non peccare più. La confessione é il sacramento della grazia e della salvezza.

Può essere come una resurrezione spirituale. È un gioioso incontro del piccolo uomo peccatore col grande fratello misericordioso Gesù Cristo, presente nella sua Chiesa. Il cristiano si accosta alla confessione perché, alla luce della fede, consapevole delle proprie azioni, o almeno delle sue intenzioni, sa di non essersi accostato come un fratello né a Dio, né al Padre. Cosciente quindi di aver violato l'amore, si accosta alla confessione perché si duole del proprio comportamento e desidera, con la grazia, il perdono e l'assoluzione, riconquistare l'amicizia di Dio in Cristo. Nel sacramento della penitenza, il cristiano in un certo senso rinasce e acquisisce nuovamente la santità battesimale più o meno distrutta dal peccato. Chi si salva tra i cristiani, generalmente lo fa grazie a questo sacramento. Chi invece cade, lo fa perché cade in questo sacramento. La confessione è una grande grazia, un prezioso dono del Risorto ai suoi discepoli. Dio ci richiama sempre a sé e quando noi decidiamo di tornare a lui, pentendoci dei nostri peccati, egli ci perdona volentieri e ci guida all'incontro eterno. "Siamo tutti peccatori e siamo tutti feriti dal peccato. Le ferite hanno bisogno di cure e medicine, il malato deve guarire. Questa è la confessione, è la medicina e la convalescenza che guarisce il nostro cuore ferito. Il Signore Dio è il medico e guaritore e l'intermediario è il sacerdote, il confessore (P Jakov Bubalo).

Il nostro Salvatore ha posto la confessione come condizione del perdono. Il pentimento è la condizione fondamentale della confessione. Ma cos'è? Pianto? Spargimento di lacrime? Sospirare? No, tutto ciò non conta. L'essenza della confessione è innanzitutto la convinzione che il peccato ci allontana da Dio, ci fa perdere una vita di grazia, ci allontana dalla strada della salvezza e offende la bontà divina. Quest'ammissione deve portare ad un rammarico nel cuore, ad un pentimento nel vero senso della parola; esso può essere duplice a seconda del nostro pentimento. È perfetto, quando ci pentiamo per aver infinitamente violato la bontà del Padre e tradito l'amore col quale siamo stati amati. Questo pentimento consente un'immediato perdono del peccato e per questo viene definito perfetto. Quello imperfetto è il pentimento derivante dalla paura della punizione divina o del diavolo. Il vero pentimento è impensabile senza la volontà e la ferma decisione di abbandonare il peccato. La decisione è parte integrante del pentimento ed è un suo essenziale fattore.

L'astensione dal peccato nella volontà, intenzione e decisione, deve essere radicale. Alcuni non lo comprendono e dicono che questo gesto non può essere compiuto perché sono sicuri di commettere nuovamente peccato. Si conoscono perché hanno promesso molte volte, ma hanno sbagliato di nuovo. Capiamo! Non si vuole la certezza di non cadere mai più, ma la promessa di lottare contro il peccato, la disponibilità a fuggire le occasioni che conducono regolarmente al peccato. Questa volontà deve essere visibile nella confessione. Il sacerdote deve vederla: questo sarà sufficiente per una confessione valida e Dio ci darà quindi la forza per lottare. Se ci opponiamo, cadremo di nuovo. Ma, nel momento della confessione la volontà c'è stata, e questo vuol dire che ci siamo confessati correttamente. Alcuni dicono: non mi confesso perché non mi voglio illudere. Ho promesso tante volte e sono ricaduto nel peccato. Questo è completamente sbagliato. Chi si pente sinceramente, non si inganna. Le cadute sono lo specchio della nostra debolezza e della nostra natura fragile. La confessione quindi serve a rafforzare il nostro spirito e illude solo quanti non si pentono realmente. Chi invece lo fa, merita sempre il perdono. Siatene convinti! Alcuni si confessano sacrilegamente. Questo è tremendo, meglio allora non confessarsi, piuttosto che farlo in questo modo. Si commette sacrilegio quando alcuni peccati gravi vengono volontariamente taciuti durante la confessione, quando non vengono ammessi e riconosciuti pur avendoli commessi. Basterà ricordare che nulla può essere taciuto a Dio perché egli conosce tutti i nostri peccati, meglio di noi stessi.

L'esame di coscienza possiamo seguirlo così: Sono in pace con tutti...? Vivo con qualcuno nel litigio... Perché...? Perdono al prossimo come Dio perdona a me...? Chi è per me Dio...? Credo in Dio fortemente...? Dubbio, discredenza, incredenza... L'idololatria, la pratica dell'occultismo e della magia e un grande peccato... Lo stesso sono la bestemmia, il giuramento e il nominare il nome di Dio invano...Amo Dio più di tutto e il mio prossimo più di me stesso..? Lavoro di domenica e nei giorni festivi...? Tralascio facilmente la Santa Messa e la preghiera quotidiana...? Mi confesso almeno due volte all'anno...? Faccio digiuno...? Rispetto i genitori e gli anziani...? Ho picchiato o ucciso qualcuno...? Ho chiacchierato di qualcuno...? Ho parlato male di qualcuno. . . Ho rubato oppure ho mentito, ho testimoniato falso...? Ho spinto un altro al peccato...? Ho imbrogliato qualcuno oppure sono rimasto debitore di qualcuno...? Mi ubriaco, fumo troppo, danneggio alla mia salute...? Ho commesso atti impuri? Ho parlato di queste cose...? Sono peccati gravi anche i discorsi, gli sguardi, i pensieri e i desideri impuri… ? Masturbazione, L'aborto...? Ho letto i libri pornografici. . guardo i film porno....? Sono prepotente, invidioso, tirchio...? Sono geloso, cattivo, lazzarone e irresponsabile al lavoro. ..? Mi arrabbio facilmente...? Quale è il mio difetto principale...? Lo combatto...? Sono distratto quando prego...? Amo me stesso...? Amo Dio...? Credo che Lui mi vuole bene . .? Mi prendo cura dei miei bambini...? Leggo la stampa religiosa e i buoni libri...? 


FONTE: https://medjugorje.altervista.org/index.php/archivio/articolo/padre-petar/363/padre-petar-ljubicic-pregate-con-il-cuore

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