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lunedì 31 dicembre 2018

Adorazione davanti la chiesta di San Giacomo con la veggente Vicka - VIDEO

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S.E. Mons. Luigi Pezzuto, alla Veglia di Preghiera di Capodanno 2019 a Medjugorje

Il programma di preghiera serale avrà inizio con il Rosario delle ore 17:00. La Santa Messa di ringraziamento per l’anno 2018 sarà celebrata alle ore 18:00 e verrà seguita dalla rappresentazione del Presepe Vivente, a cura dei giovani della Comunità Cenacolo.
 
La Veglia di preghiera avrà inizio alle ore 22:00 e sarà seguita, alle ore 23:30, dalla Celebrazione Eucaristica, presieduta da S.E. Mons. Luigi Pezzuto, Nunzio Apostolico in Bosnia Erzegovina. Anche quest’anno sarà possibile seguire l’intero programma in diretta audio e video sui siti internet consueti, dai maxischermi posti al di fuori della chiesa e presso il Salone “San Giovanni Paolo II”. La serata di preghiera di Capodanno verrà trasmessa in diretta anche da Radio “Mir” Medjugorje.
 
Il Nunzio Apostolico presiederà anche la Santa Messa delle ore 11:00 di martedì 1° gennaio 2019, nella Solennità di Maria Santissima Madre di Dio e nella Giornata Mondiale della Pace. La sera del 1° gennaio, poi, intorno alle ore 19:00 - ossia dopo la Santa Messa serale  -, verrà rappresentato ancora una volta il Presepe Vivente.

domenica 30 dicembre 2018

L'inviato del Papa: "Non c'è dubbio. Qui, a Medjugorje, stiamo vivendo la nuova evangelizzazione..."

Mons. Henryk Hoser riguardo a Medjugorje: Questo è un tempo ed un luogo di conversione. Qui stiamo vivendo la nuova evangelizzazione.

L'Arcivescovo Mons. Henryk Hoser, Visitatore Apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje, ha fatto visita agli studi di Radio „Mir“ Medjugorje e si è incontrato con gli operatori di detta stazione radiofonica. In un colloquio molto interessante, avuto con la Capo Redattrice Sanja Pehar, egli ha condiviso la sua esperienza di due decenni di lunga attività nelle missioni in Africa, ha confrontato il Santuario di Kibeho con Medjugorje, ha parlato dei frutti di Medjugorje, della pace e del Natale. All'inizio ha detto che si rallegrava di essere ospite in un programma di Radio „Mir“ Medjugorje.
 
Nei parrocchiani e nei pellegrini percepiamo gioia e gratitudine per il Suo arrivo a Medjugorje e per la missione che il Santo Padre Le ha affidato. Lei come si sente qui a Medjugorje?
 
Rispondo a questa domanda con la medesima gioia. Sono davvero molto felice di essere qui. Mi trovo qui già per la seconda volta: l'anno scorso avevo l'incarico di Inviato Speciale del Santo Padre per verificare la situazione generale, ora invece sono qui come Visitatore Apostolico stabile. C'è una grande differenza, poiché ora sono qui stabilmente e non solo devo conoscere la situazione ed i problemi di questo luogo, ma anche trovare, insieme ai collaboratori, delle soluzioni.   
 
Il Natale si sta avvicinando. Come prepararsi al Natale, ed anzitutto alla sua dimensione spirituale?
 
Il modo migliore di prepararsi al Natale è vivere la liturgia dell'Avvento. Dal punto di vista della dimensione spirituale dei suoi contenuti, questo è un tempo straordinariamente ricco, che si compone di due parti: la prima è una fase preparatoria, che dura fino al 17 dicembre. Segue poi la preparazione immediata al Natale, dal 17 dicembre in avanti. Qui in parrocchia ci stiamo preparando con le Messe dell'Aurora. Esse introducono il popolo di Dio nel mistero del Natale.  
 
Che messaggio ci dà il Natale?  
 
E' un messaggio straordinariamente ricco, ed io vorrei accentuare quello della pace. Gli angeli che hanno annunciato ai pastori la Nascita del Signore hanno detto loro che portavano la pace a tutti gli uomini di buona volontà.
 
Gesù è venuto tra noi uomini come Bambino nella famiglia di Maria e di Giuseppe. Lungo la storia, la famiglia ha sempre attraversato delle prove, ed oggi in modo particolare. Come preservare le famiglie di oggi, ed in che modo può aiutarci in questo l'esempio della Santa Famiglia?  
 
Bisogna sapere anzitutto che fin dall'inizio l'uomo viene creato in una cornice di relazioni familiari. La coppia formata da maschio e femmina è stata benedetta anche per la sua fecondità. La famiglia è immagine della Santissima Trinità sulla terra, e la famiglia edifica la società. Per preservare oggi questo spirito di famiglia – e nel nostro tempo è così difficile – bisogna porre l'accento sulla missione della famiglia nel mondo. Tale missione dice che la famiglia è sorgente e modalità di pienezza della persona umana.
 
Eccellenza, lei è un medico, un religioso pallottino ed un missionario. Tutto ciò ha certamente segnato e nobilitato la Sua vita. Lei ha trascorso ventun anni in Africa. Può condividere oggi, con noi e con gli ascoltatori di Radio „Mir“ Medjugorje, quella esperienza di missione?
 
E' difficile farlo in alcune frasi. E' stata anzitutto un'esperienza delle diverse culture che ho conosciuto in Africa, in Europa e in altre terre. Ho passato fuori dalla mia patria, fuori dalla mia terra, gran parte della mia vita sacerdotale. Su questo tema potrei esprimere due constatazioni. La prima: la natura umana è la stessa ovunque. In quanto esseri umani, siamo tutti simili. Ciò che ci differenzia, in senso positivo o negativo, è la cultura. Ogni cultura ha elementi positivi e costruttivi, che sono a servizio dello sviluppo della persona umana, ma può contenere anche elementi che distruggono l'uomo. Viviamo, dunque, in pienezza la nostra natura di uomini e le caratteristiche positive della nostra cultura!
 
Lei è stato Visitatore Apostolico in Rwanda. Può mettere a confronto il Santuario di Kibeho e Medjugorje?
 
Sì, vi sono molti elementi simili. Gli eventi sono iniziati nel 1981. A Kibeho, la Madonna voleva avvertire gli uomini di ciò che doveva avvenire, e che in seguito si è dimostrato un genocidio. Quella è la missione della Regina della pace, che è in qualche modo la continuazione delle apparizioni di Fatima. Kibeho è riconosciuto. Kibeho si sta sviluppando. Quello è l'unico luogo del continente africano in cui le apparizioni sono riconosciute. Anche le apparizioni di Medjugorje sono iniziate nel 1981, alcuni mesi prima rispetto a Kibeho. Si è visto che anche questo era in prospettiva di una guerra a cui si è poi giunti nell'allora Jugoslavia. A Medjugorje si sta sviluppando una devozione alla Regina della pace, e qui troviamo una similitudine con le apparizioni di Fatima. Il titolo „Regina della pace“ fu introdotto nelle Litanie Lauretane da Papa Benedetto XV nel 1917, ossia nell'anno delle apparizioni di Fatima, nel corso della Prima Guerra Mondiale e nell'anno della rivoluzione sovietica. Vediamo come Dio è presente nella storia umana e ci manda la Madonna perché ci stia vicino.
 
Quella dei Santuari è una realtà molto importante nel mondo di oggi, per cui Papa Francesco ha trasferito la loro cura dalla Congregazione per il Clero a quella per l'evangelizzazione. Si realizza la nuova evangelizzazione a Medjugorje?
 
Non c'è dubbio. Qui stiamo vivendo la nuova evangelizzazione. La devozione mariana che qui si sviluppa è molto dinamica. Questo è un tempo ed un luogo di conversione. Qui l'uomo scopre l'esistenza di Dio nella propria vita, il desiderio che Dio ha di essere presente nel cuore dell'uomo. E tutto questo in una società che è laicizzata e che vive come se Dio non esistesse. Questo lo fanno tutti i Santuari mariani.
 
Dopo diversi mesi di permanenza a Medjugorje, cosa evidenzierebbe come frutto più importante di Medjugorje?
 
Il frutto della conversione profonda. Penso che il frutto più maturo ed importante sia il fenomeno della conversione tramite la Confessione, il Sacramento della Riconciliazione. Questo è l'elemento più importante di tutto quello che avviene qui.
 
Il 31 maggio di quest'anno, Papa Francesco l'ha nominata Visitatore Apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje. Si tratta di un incarico esclusivamente pastorale, la cui finalità è di assicurare un accompagnamento stabile e continuo della comunità parrocchiale di Medjugorje e dei fedeli che qui si recano. Lei come guarda alla pastorale di Medjugorje?
 
La vita pastorale attende ancora un suo pieno sviluppo ed una propria cornice. La qualità dell'accoglienza dei pellegrini non va vista soltanto nel senso materiale, che concerne il pernottamento ed il vitto. Tutto questo già si fa. Bisogna anzitutto garantire un attività pastorale adatta, che sia consona al numero dei pellegrini. Vorrei porre l'accento sull'esistenza dei due freni che ho notato. Da una parte, nei momenti in cui sono presenti moltissimi pellegrini, la mancanza di confessori per singole lingue. Qui vengono pellegrini da un'ottantina di paesi del mondo. Il secondo freno che ho notato è la mancanza di spazi per la celebrazione di Messe in diverse lingue. Dobbiamo trovare spazi in cui si possano celebrare Messe in diverse lingue, e soprattutto un luogo in cui tenere l'Adorazione perpetua del Santissimo Sacramento.
 
Lei è Polacco, e sappiamo che i Polacchi nutrono una devozione particolare nei confronti della Madonna. Qual è il ruolo di Maria nella Sua vita?
 
Il ruolo di Maria è davvero grande. La devozione polacca è sempre mariana. Non dimentichiamo che, a metà del XVII secolo, la Madre di Dio è stata proclamata Regina della Polonia. Si è trattato di un atto anche politico, ratificato dal re e dal parlamento. In tutte le case cristiane di Polonia voi troverete un'immagine della Madonna. Il più antico canto religioso in lingua polacca, che risale al Medioevo, è rivolto proprio a Lei. Tutti i cavalieri polacchi avevano un segno mariano sulle loro armature.
 
Ciò che manca all'uomo di oggi è la pace: la pace nei cuori, tra le persone e nel mondo. Quanto è grande in questo il ruolo di Medjugorje, dal momento che sappiamo che i pellegrini che vengono qui testimoniano di percepirvi una pace che non possono sperimentare in nessun altro posto?
 
La venuta di Gesù Cristo nella nostra carne umana è stata annunciata come l'avvento del Re della pace. Dio ci porta la pace che tanto ci manca su tutti i livelli, e mi pare che la scuola di pace che abbiamo qui a Medjugorje ci aiuti molto, poiché tutti accentuano la tranquillità che trovano in questo luogo, nonché gli spazi di silenzio, preghiera e raccoglimento. Questi sono tutti elementi che ci conducono alla pace con Dio ed alla pace con gli uomini.
 
Al termine di questo colloquio, cosa direbbe ai nostri ascoltatori?
 
Vorrei augurare a tutti un buon Natale con le parole pronunciate dagli angeli: Pace agli uomini di buona volontà, agli uomini che Dio ama! La Madonna sottolinea che Dio ci ama tutti. Uno dei fondamenti della nostra fede è proprio la volontà di Dio di salvare tutti gli uomini, senza distinzioni. Se ciò non avviene, è per colpa nostra. Noi siamo dunque su un cammino che porta ad un futuro radioso. (foto)

Medjugorje: L'amore nella famiglia- di Fra Slavko

L'amore nella famiglia

Amare ed essere amato é il desiderio più profondo e fondamentale di ogni uomo. Non c'è neanche bisogno di dire quanto sia importante l'amore e il fatto di essere accettati all'interno della famiglia, scuola di vita. La mancanza di amore e di accettazione all'interno della famiglia lasciano delle ferite molto profonde. Si sa molto bene che il bambino fin dal concepimento sa e riesce a sentire se viene accettato con amore oppure no. Si sa bene grazie alla prassi terapeutica che spesso i traumi e i timori, che possono accompagnare una persona anche per tutta la vita, sono provocati dal fatto che una madre o un padre pensavano di abortire il proprio bambino.
Perciò il messaggio del 13 dicembre 1984 é molto chiaro. Prima di tutto si deve iniziare ad amare all'interno della famiglia, poi si può parlare di amore nelle comunità parrocchiali e infine dell'amore verso tutte le persone. Con questo messaggio Maria ha voluto preparare la comunità parrocchiale all'accettazione dei pellegrini: "... e poi potrete amare ed accettare tutti quelli che verranno qui." (13 dicembre 1984).
Maria, pienamente concreta come madre, chiede nello stesso messaggio che la settimana in cui ha dato il suo messaggio venga considerata come un momento particolare in cui si deve imparare ad amare. E' la settimana prima di Natale, la festa dell'amore e della vita. S'inizia ad imparare ad amare nel momento in cui l'uomo decide di imparare ad amare all'interno della famiglia. Nello stesso messaggio Maria ripete le parole di San Paolo: senza l'amore non si può ottenere niente. L'amore sostituisce tutte le leggi e le avvera e nessuna legge può sostituire l'amore. Senza l'amore niente ha valore e l'amore dà ad ogni cosa un valore eterno (1 Cor 13, 1-13). Prima del quarto anniversario, il 6 giugno 1985, Maria di nuovo ci invita ad amare i membri della famiglia, e solo poi si potranno amare tutti gli altri. Dal punto di vista cronologico si può affermare che Medjugorje alla fine del 1984 e soprattutto nel 1985 é diventato un Santuario internazionale. Quando le apparizioni di Medjugorje sono iniziate, da una parte hanno subito le pressioni dei comunisti e i tentativi di fermare questo fenomeno, dall'atra parte l'ordine vescovile si opponeva a Medjugorje. Il Monsignore di quel tempo, Pavao Zanic, alla fine dell'ottobre del 1984, ha emesso una nota ufficiale su Medjugorje. Alcune volte sembrava che le forze contrarie alla Chiesa sarebbero riuscite a spegnere gli avvenimenti di Medjugorje. Però, si può notare chiaramente, che Maria continuava a portare a termine il suo compito e non si preoccupava delle critiche avversarie che si presentavano, non ne parlava affatto, continuava ad esortare e ad educare la comunità parrocchiale all'amore, che può vincere contro ogni cosa. A Natale del 1991 quando si è diffusa la guerra in Croazia e quando c'erano i primi segnali della guerra in Bosnia e Erzegovina, Maria esortava di nuovo alla pace e all'amore. L'amore é misericordia e la si deve pregare, Gesù ce lo dona per benedire ogni cosa con la benedizione della pace e dell'amore. Nel messaggio dell'aprile 1993 Maria usa l'immagine della natura che si risveglia in primavera ed invita tutti gli uomini affinché si aprano all'amore come si apre la natura al Dio Creatore. I cuori che si aprono all'amore, così come si apre la natura, prima mostreranno e dimostreranno il proprio amore all'interno della famiglia. L'amore salverà la famiglia dal disordine e dall'odio e riporterà all'interno di essa lo spirito della preghiera. Attraverso la preghiera Dio ci darà la forza per amarci gli uni e gli altri. Maria sa bene quanto sia importante per noi capire il suo invito all'amore e che partecipiamo al processo dell'amore che si risveglia. Perciò ci ripete che Lei ci ama con amore materno. L'amore materno é la condizione della vita in generale. Questo tipo d'amore in particolare é attivo ed é la condizione per la creazione di una nuova vita. Senza quest'amore la vita non può ne iniziare ne sopravvivere.
La presa di coscienza dell'amore Divino che ci ha creato, e la presa di coscienza dell'amore materno di Maria sono le condizioni affinché ogni uomo scelga l'amore e affinché ogni amore ferito venga guarito. Dio si é presentato a noi attraverso Gesù Cristo come amore infinito che ci accetta senza condizioni e che é la condizione di ogni altro tipo d'amore, specialmente nella famiglia perché Dio si é presentato come nostro padre.
L'amore é la condizione della pace nella famiglia, perché chi non ha l'amore non può vivere la pace - come ci insegna Maria nel messaggio del 25 gennaio 1996.
Nello stesso messaggio Maria parla del legame tra l'amore e il perdono. Noi siamo uomini deboli. Pecchiamo e peccando minacciamo l'amore. Chi non perdona il suo amore resisterà poco e sarà condizionato da tante cose. Solo colui che ama può perdonare. Ci rimane solo la preghiera affinché possiamo capire ed accettare con il cuore l'invito all'amore e al perdono.

Fra Slavko Barbarić

Fonte: http://www.medjugorje.ws/it/articles/family-messages-our-lady-queen-of-peace/4

sabato 29 dicembre 2018

Auguri di Natale 2018 dalla veggente Mirjana di Medjugorje - VIDEO

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Medjugorje - Il Paradiso e l'immagine della Madonna VIDEO

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Omelia dell'Esorcista Don Ambrogio VILLA

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Dovete pregare per conoscere il male e subito offrirlo al Signore. -P. Slavko



Io vorrei analizzare un po' alcune parole della Madonna e mostrarvi il loro significato, pensando alla pace.

La Madonna dice: « Il Signore desidera purificare i vostri cuori da tutti i vostri peccati, dai peccati del vostro passato ».

Domandiamoci perché la Madonna dice proprio in questa settimana queste parole. Per me ci sono alcune ragioni. Noi abbiamo cominciato il tempo dell'Avvento, preparazione al Natale. Questo tempo di Natale è sempre una speciale preparazione per la venuta di Gesù. Potrei dire che la Madonna vive coscientemente la sua maternità che ha dato vita a Gesù e la sua maternità per quanto riguarda noi. Con questi messaggi vuole prepararci come una mamma prepara suo figlio per la nascita di un altro figlio. Se non siamo preparati che cosa può succedere? Gelosia: non siamo preparati e non c'è gioia, non c'è pace, non c'è vita. Così allora la Madonna dice: preparatevi, che i vostri cuori siano purificati. Allora, la prima ragione è la preparazione per il Natale. Un'altra ragione è questa: domani è la festa dell'Immacolata e la Madonna vuole che siamo preparati per questa festa. Per questa ragione il Signore desidera purificarci. Qui opera lo stesso Signore che ha preservato la Madonna dal peccato.

La Madonna parla dalla sua esperienza e dice: «Il Signore vuole purificarvi ». Da che cosa? Dal peccato, da tutti i peccati del vostro passato. Perché è importante essere purificati dal peccato? Noi vogliamo la pace, l'amore, la riconciliazione e la fratellanza nel mondo. Tutti i giornali, tutti i discorsi nei parlamenti parlano sempre della giustizia, della pace, ma perché non avvengono queste realtà? Perché non si pensa a ciò di cui parla la Madonna: per poter avere la pace, per poter amare, dobbiamo essere purificati dai peccati. Il peccato è sempre una realtà in noi che rompe il nostro cuore. La Madonna ha detto in un messaggio che l'odio distrugge, non vede nessuno e non vede niente, l'odio distrugge gli occhi e la vista del cuore. Allora possiamo dire grandi parole sulla pace, ma se non facciamo questo passo di cui parla la Madonna, se non vogliamo purificarci, lasciarci purificare dalle conseguenze del peccato, la pace non è possibile.

I conflitti, l'odio e tutto quello ché distrugge le famiglie non vengono perché non sappiamo che cosa dobbiamo fare, ma vengono perché restiamo solo sul livello teorico, non entriamo nel nostro cuore, non ci lasciamo purificare, e un cuore non purificato non può mai dare i frutti della pace. Il peccato, le ferite che vengono dal peccato, sono la fonte di tutti i mali del mondo. Ecco, purificarsi, lasciarsi purificare. Questo è un invito, prima di tutto alla confessione, perché la confessione è il primo passo della riconciliazione, della purificazione dove il Padre dà la grazia a tutti noi. Gesù è morto per noi e non domanda che cosa hai fatto di male, domanda solo se tu vuoi e se la risposta è: « Sì, tento, non voglio più peccare, voglio restare con te », il Padre dà la grazia in abbondanza. Quando si riceve questa grazia della riconciliazione nella confessione, quando - come dice la Madonna - si riceve ogni mese la pace, sarà possibile la riconciliazione perché la purificazione continua. Questa purificazione è anche un invito alla santità. Perché? Cosa significa essere santo? La prima dimensione del santo non è far pratiche straordinarie nel deserto, ma lasciarsi guarire dal peccato e diventare sano nel proprio cuore. Il peccato distrugge, la grazia guarisce. La Madonna invitandoci alla purificazione, ci invita alla santità, a lasciarci guarire. E quando un cuore è guarito dalle conseguenze del peccato, dall'odio, dopo tutto diventa possibile. Per esempio molti dicono: « Non posso perdonare, la ferita è molto profonda », ma quando un cuore è puro, cioè quando un cuore è umile, si può perdonare ogni ferita.

Se diciamo che non possiamo perdonare e ci domandiamo perché, dovremmo dire: « Sono orgoglioso e non voglio perdonare ».

Le guerre e tutti i conflitti vengono solo perché siamo orgogliosi, perché siamo egoisti. La purificazione significa quindi un duro lavoro. Per questa ragione o una delle ragioni del perché digiunare è proprio questa: digiunando si vede la propria verità e ci si distacca anche da se stessi, come la Madonna era distaccata da sé.

Qualche giorno fa, meditando un po' sull'amore della Madonna, una mamma ha detto: « Quando io penso che cosa hanno fatto alla Madonna io non posso immaginarmi come poteva perdonare. Era vicino alla Croce, sapeva che suo Figlio non aveva fatto niente di male e davanti ai suoi occhi lo hanno crocifisso. E la Madonna perdona. Io mi immagino, ha detto, se avessero fatto così a mio figlio, che cosa io avrei fatto ». Perché la Madonna poteva perdonare? Non perché non era offesa, ma perché era umile e forte nell'amore. Allora la purificazione dal peccato, dalle conseguenze del peccato, significa una via, un cammino verso la pace. Se vogliamo la pace, e la vogliamo sicuramente, dovremo lasciarci purificare.

Ma come fare per essere purificato? La Madonna ha detto: « Voi, cari figli, non potete farlo da soli perciò ci sono qua io ad aiutarvi ». Naturalmente quando si invita qualcuno ad un lavoro duro e continuo, ci si deve domandare come si possa fare. La Madonna lo sa. Per questa ragione dice: « Ecco, io sono con voi, voglio aiutarvi ». Molte volte nei messaggi ha ripetuto: « Io sono con voi da tanto tempo per aiutarvi a mettere in pratica tutti i messaggi ». Allora, se ci domandiamo come possiamo, perché la mia vita è complicata, è dura, non sono stato amato, molti mi hanno offeso - ognuno di noi ha la sua storia, sicuramente non sempre facile - la Madonna dice: « Adesso di nuovo io sono con voi ». Questo è un messaggio molto importante: la Madonna è con noi. Chi è la Madonna? La Madonna è la nostra Madre e vive la sua maternità coscientemente. E per me, io lo ripeto sempre, il segreto di Medjugorje - cioè perché molti hanno fatto un cammino proprio meraviglioso, perché molti hanno cominciato a~pregare, a digiunare, a confessarsi - non è perché per la prima volta hanno sentito il desiderio di riconciliarsi, ma perché la Madre che è presente qui, ha parlato. Allora la situazione che è stata creata per la presenza speciale della Madonna è una atmosfera nella quale il cuore del figlio, della figlia, sente più diretto l'invito. Spero che anche in questi giorni tutti noi, come ho detto prima, sentiamo di nuovo la sua presenza, la sua voce, il suo invito e capiamo anche la sua intenzione.

E ascoltate adesso l'invito: « Pregate, cari figli ». Pregare. Senza la preghiera non è possibile niente. La Madonna nei messaggi ha invitato alla preghiera più di ottanta volte. In questo messaggio ha detto due volte: « Perciò, cari figli, pregate ».

Vi ho già detto che la Madonna chiede di cominciare a pregare e dopo la preghiera si sviluppa e diventa la preghiera del cuore, cioè la preghiera continua, costante, il contatto continuo con il Signore. Se vi domandate: come pregare? Come si deve pregare? Io posso dire brevemente: « Cominciate, continuate come sapete in questo momento, come avete capito il messaggio della Madonna ». Anche se non sapete niente altro che il Credo e 7 Padre Nostro, Ave, Gloria, cominciate. Alla sera tutta la famiglia in ginocchio a pregare.

Un pellegrino mi ha detto: « Io prego più facilmente mentalmente, leggo un brano del Vangelo e medito per molto tempo ». Mi ha chiesto: « Devo pregare il Rosario? ». Gli ho risposto: « Guarda, tu non devi quando sei solo e preghi di più, perché la Madonna non chiede centocinquanta Ave Maria per dirle ed essere contento di averle dette. La Madonna domanda un incontro con il Signore durante la preghiera ». In questo si cresce. La preghiera è una lingua che ha la sua grammatica, le sue parole, la sua sintassi, è proprio come una lingua. Quando non la si parla, anche se la si sapeva una volta, non si può parlarla. Se non si prende il tempo per la preghiera, se non si prova ogni giorno, non esiste la lingua della preghiera. Se la si parla sempre ogni giorno, diventa più facile.

Molti cristiani forse fanno un segno di croce al giorno e qualche volta quando vedono un gatto nero fanno un segno di croce per essere salvati da qualche disgrazia, e dopo dicono: « Non so pregare ». Come puoi saperlo? La preghiera è una lingua e se vuoi cominciare, comincia come sai, ma ogni giorno, regolarmente al mattino e alla sera, il tempo c'è. Non è vero che non abbiamo tempo. Il problema è che cosa pensiamo della preghiera.

Mi sembra che per la prima volta nei messaggi la Madonna ha detto perché pregare: « Solo così potrete conoscere tutto il male che sta in voi ed offrirlo al Signore, in modo che il Signore possa purificare del tutto i vostri cuori ». Allora pregate per essere in contatto con il Signore. La preghiera è una condizione per conoscere il proprio male, il proprio egoismo, il proprio orgoglio.

Per il Signore il nostro peccato non è un problema. Anche voi conoscete la parola del profeta: « Anche se i vostri peccati sono rossi il Signore può farli bianchi », cioè annientarli. Qual è il problema? Il problema è la nostra convinzione che non abbiamo il peccato.

Non voglio adesso farvi un complesso del peccato, ma ricordatevi delle vostre parole quando parlate degli altri. Nei conflitti è sempre l'altro che ha fatto del male, noi, no, mai. Questo è il problema: non vediamo il nostro male, che cosa produce il nostro male nell'altro.

In un messaggio la Madonna ha detto: « Cari figli, io vi invito: pregate e distruggete il male nella vita degli altri », e poi: « Pregate e conoscerete il vostro male ».

Tante volte i genitori si arrabbiano con i figli per questa o quest'altra cosa, ma se vogliono bene analizzare la situazione devono domandarsi: i figli da chi hanno imparato queste cose? Forse proprio in famiglia. O da chi non hanno imparato le cose che dovevano imparare? La pace, la guerra incominciano nelle famiglie e se molti oggi sono aggressivi, se molti oggi sono pronti a lottare, a fare i conflitti, hanno cominciato nelle famiglie.

La Madonna qui vi dice che il male dovete conoscerlo, che dovete pregare per conoscere il male e subito offrirlo al Signore, perché, se noi ci teniamo il male nel nostro cuore, il male è sempre attivo e subito si sentono, si vedono i suoi frutti.

Allora, la purificazione, subito, non domani. Non si può dire domani o dopodomani, ma subito. Perché il male, se sta in noi, si fortifica, mette le radici. Dobbiamo subito offrirlo al Signore e il Signore ci purificherà.

Nell'ultima frase ha detto: « Cari figli, pregate senza sosta e preparate i vostri cuori nella penitenza e nel digiuno ».

Questo è il nostro lavoro: pregare, conoscere, vedere e riconoscere la nostra verità, accettarla nell'umiltà; offrirla al Signore.

Se facciamo così ci prepariamo bene per la festa dell'Immacolata e per la festa della pace, quando un giorno verrà.

La Madonna dice: digiuno e penitenza. Io sono molto contento che abbia detto così, perché il digiuno non è la penitenza. Sono due cose molto diverse.

Cosa è il digiuno? Un invito a vivere con il pane. Questo non è penitenza, questa è una chance per noi di essere purificati,, di essere liberi nel proprio cuore per l'amore, per la riconciliazione, per la pace.

Il digiuno è come la preghiera. Assolutamente non si può sostituire. Dopo, quando cominciamo a digiunare, a pregare, possono venire la penitenza ed i sacrifici.

Forse devo spiegarmi ancora un po'. Per esempio quando uno dice: « Io non posso digiunare, ma qualche volta non guardo la televisione », il non guardare la televisione e il non digiunare sono due cose diverse. Non posso dire: « Non guardo la televisione e allora non devo digiunare ». Dobbiamo tutti digiunare, tutti quelli che possono, cioè un organismo normale può digiunare.

Gli ammalati, naturalmente, a loro modo. Allora si deve digiunare e dopo si vedono le cose alle quali dobbiamo rinunciare, che dobbiamo cambiare. Per esempio se uno comincia a digiunare può vedere che perde molto tempo davanti alla televisione, che certi film sono pieni di aggressione. Una pellegrina mi diceva: « Adesso vedo che queste cose sono proprio bruttissime, prima non vedevo che erano brutali ». Quando si comincia a digiunare si diventa più liberi e si vede. Qualche volta i genitori sono obbligati per coscienza a non guardare la televisione. Se si guardano, per esempio, tante brutalità, tante guerre, tante uccisioni, poi ci si abitua e queste cose diventano normali.

Sia un ricco che un povero devono digiunare. Per il ricco sarà penitenza lasciare le cose che ha, per il povero sarà penitenza, sacrificio, rinunciare con il cuore alle cose che non ha e se non rinuncia è sempre aggressivo. Vedete allora che il digiuno non è la penitenza.

Se qualcuno dice: « È difficile », è normale. Noi ci lamentiamo se dobbiamo vivere due giorni con il pane: molti nostri fratelli sarebbero felicissimi se potessero vivere come noi possiamo digiunare. Noi abbiamo dimenticato questa verità e dopo ci domandiamo come mai la Madonna può chiederci queste cose.

Molti muoiono perché non hanno il pane: questa è una dimensione sociale del digiuno, perché quando digiuniamo possiamo più facilmente vedere che cosa abbiamo da condividere con gli altri.

(P. Slavko Barbaric - 7 dicembre 1986)

Adorazione di Padre Jozo - VIDEO

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venerdì 28 dicembre 2018

I “Santi Innocenti” oggi sono i bambini abortiti. I veggenti raccontano ....

Aborto è una parola che giunge con pesantezza ai nostri orecchi, ci terrorizza, ci da un’immagine di morte. E’ per questo che si preferisce sostituirla con la parola “Interruzione volontaria della gravidanza”

Sono parole che giungono senza particolari emozioni alle nostre orecchie, neutre, senza alcun effetto di repulsione.
Ma anche l’ “Interruzione volontaria della gravidanza” significa una vita nascente spezzata, una vita negata, con tutte le conseguenze del caso.
I veggenti raccontano che in varie apparizioni che avvennero nel giorno di Natale, la Madonna arrivava circondata da tantissimi angioletti.
La veggente Marija ha detto che secondo lei “questi angioletti sono tutti i bambini indesiderati che sono stati abortiti ed hanno trovato nella Madonna la loro mamma”.
Ed ha concluso dicendo che secondo lei in Paradiso non ci sono persone più o meno importanti, perché in Dio siamo tutti preziosi ed unici.
A riguardo dell’aborto, il 1° settembre del 1992, la Madonna disse:

“L’aborto è un grave peccato. Dovete aiutare molto le donne che hanno abortito… Invitatele a chiedere perdono a Dio e ad andare a confessarsi. Dio è pronto a perdonare tutto, poiché la sua misericordia è infinita. Cari figli, siate aperti alla vita e proteggetela”.

Fu nel  messaggio del 2 febbraio 1999,  che la Madonna aggiunse:

«Milioni di bambini continuano a morire a causa dell’aborto. La strage degli innocenti non è avvenuta soltanto dopo la nascita di mio Figlio. Si ripete ancora oggi, ogni giorno».

Una tale espressione,  ci conferma che i “Santi Innocenti” sonoi bambini abortiti, diventati dei piccoli angeli in Paradiso.

 quale strada migliore ci sarebbe, per eliminare più cristiani possibili dalla faccia della terra, se non quella di non farli proprio nascere? Già...perché un bambino nato è comunque un potenziale nemico di satana, il quale pur mettendocela tutta dovrà pur sempre fare i conti con quel libero arbitrio di cui ogni essere umano è padrone. Facile, molto più facile, evitare che nascano futuri seguaci del Cristo risorto, futuri catechisti, futuri sacerdoti, futuri padri e future madri di famiglie, futuri santi. satana ha pensato bene di eliminare il "male", il suo male, alla radice. 

 Un bambino che non nasce, invece, è sicuramente un santo mancato. Un pensiero in meno per satana.
Oggi uno dei più grandi flagelli dell'umanità sono proprio gli aborti. Milioni di bambini innocenti vengono uccisi nel seno materno, nella culla della vita, senza poter far sentire la propria voce ed il proprio dolore. Questo flagello ha proporzioni ancora inimmaginabili, siamo ancora lontani dal comprendere la vera portata di questo male che avvolge tutta l'umanità. Le cliniche della morte sono tra noi e noi neanche lo sappiamo, i dottori della morte ci sfiorano mentre camminiamo per strada e non ce ne accorgiamo. Magari una di queste cliniche si trova a pochi passi da casa nostra e non ce ne siamo mai accorti, perché non ce ne potremmo mai accorgere. Sono istituti che dietro l'apparenza di servizi sociali e di utilità, di servizi sanitari, celano gli orrori degli orrori. Non parliamo delle cliniche clandestine, manteniamoci sulle realtà che vivono alla "luce del sole".
  "Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite" (Mc 10,14)
 Quando Dio venne sulla terra ci venne sotto forma di bambino. Avrebbe potuto scegliere mille altri modi ma scelse questo: essere un bambino. Essere il Bambino Gesù. Ma questo bambino, oggi, è la vittima preferita del maligno proprio per questo motivo. E se non può far del male a tutti i bambini, perché gli Angeli Custodi vegliano su di loro, cerca di far del male alle loro famiglie. Questo è il passo successivo: distruggere la famiglia. Distruggere la protezione che Dio ha dato ad ogni bambino: la famiglia.

 Tutto progettato ed architettato per eliminare ogni ombra di dubbio dalle coscienze in bilico sull'abisso;
satana non lavora solo negli oscuri antri infernali da cui invia eserciti di demoni a scorazzare per la terra in cerca di anime. No! Non solo, egli lavora anche e soprattutto nelle alte sfere della politica, dell'economia e della finanza. Lavora dove tutto sembri essere perfettamente estraneo a discorsi inerenti la fede e le realtà soprannaturali. Il maligno si muove perfettamente a suo agio nelle camere del potere, da cui può in maniera molto più efficace e veloce governare il mondo su cui gli è stato dato il potere di agire.
 Ci si lamenta del numero sempre minore di figli e, paradossalmente ma, direi, in maniera perfettamente calcolata, non si fa assolutamente niente per aiutare, con politiche e leggi mirate, a poter avere più figli.

la società in cui viviamo e mi sembra che tutto concorri a fare in modo che non sia preservata la famiglia, la culla dei bambini. Il lavoro che diventa sempre più stressante, la donna che è costretta a lavorare per aiutare il bilancio familiare (non parliamo di emancipazione, per carità! la vera emancipazione femminile sarebbe stata quella di occuparsi con amore dei propri figli e non quella di far carriera a tutti i costi e ritrovarsi a quarant'anni suonati senza un figlio....perché quello era l'obiettivo principale di satana. PREGHIAMO!!
 

28 dicembre, Festa dei Santi Innocenti con Benedizione ai bambini- Medjugorje


Alle ore 15:00 di venerdì 28 dicembre, Festa dei Santi Innocenti, verrà celebrata una Santa Messa per i bambini, seguita dalla rappresentazione del Presepe Vivente. Tutti i bambini fino alla nona classe della Scuola Primaria (ma lo possono fare anche i ragazzi che frequentano la Scuola Secondaria) sono invitati, secondo il desiderio della Madonna, a preparare un dono per Gesù, che poi i membri dell’Associazione “Le Mani di Maria” doneranno ai bambini poveri, malati o senza genitori … dell’Erzegovina e della Bosnia.
 Cari genitori, venite  a portare i  vostri figli,  per ricevere una benedizione tutti insieme.


Oggi commemoriamo i santi 14.000 bambini che furono messi a morte dal re Erode nel suo tentativo di uccidere il neonato Messia (Matteo 2, 16).

I santi 14.000 bambini furono uccisi da Erode a Betlemme. Quando giunse il momento per l’Incarnazione del Figlio di Dio e la sua nascita dalla Santissima Vergine Maria, alcuni Magi in Oriente videro una nuova stella nel cielo, che preannunciava la Natività del Re dei Giudei. Andarono subito a Gerusalemme per adorare il Bambino, e la stella mostrò loro la strada. Dopo aver adorato il Bambino divino, non fecero ritornò da Erode a Gerusalemme, come aveva ordinato loro, ma avvertiti da Dio in sogno, se ne tornarono al loro paese per un’altra strada. Erode capito finalmente che il suo stratagemma per trovare il bambino non aveva avuto successo, ordinò che tutti i bambini maschi dai due anni in giù a Betlemme e dintorni venissero uccisi. Pensava che il divino Bambino, da lui considerato un rivale, sarebbe stato tra i bambini uccisi.

Quei bambini uccisi divennero così i primi martiri per Cristo. La rabbia di Erode scese anche su Simeone il giusto, che aveva proclamato davanti a tutti nel tempio che il Messia era nato. Quando il Santo Vecchio morì, Erode negò il permesso di un’adeguata sepoltura. Su ordine del re Erode, fu ucciso inoltre il santo profeta e sacerdote Zaccaria. Fu assassinato a Gerusalemme, tra il Tempio e l’altare (Matteo 23, 35) perché non voleva rivelare la sorte di suo figlio Giovanni, il battista e precursore del Signore Gesù Cristo.

L’ira di Dio presto si abbatté sullo stesso Erode: colpito da un male terribile morì, divorato dai vermi, mentre era ancora in vita. Prima della sua morte, l’empio re uccise i sommi sacerdoti e gli scribi degli Ebrei, e anche suo fratello e sua sorella insieme al cognato, uccise anche la propria moglie Mariam, e tre dei suoi figli; fece uccidere settanta saggi che facevano parte del Sinedrio. Volle questo bagno di sangue in modo che il giorno della sua morte non sarebbe stato giorno di gioia, ma di lutto.

            Oggi si fa commemorazione anche di tutti i cristiani ortodossi che sono morti di fame, di sete, di freddo o di spada.
 
 
Venerdì 28 dicembre avrà anche inizio la Benedizione delle famiglie della parrocchia di Medjugorje.

martedì 25 dicembre 2018

I due messaggi della Regina della Pace nel giorno di Natale- 25.12.2018 Medjugorje

 

Messaggio annuale del 25 Dicembre 2018,

  dato dalla Gospa attraverso il veggente Jakov:

 
" Cari figli
In questo giorno pieno di grazia in modo particolare vi invito all'amore. Figlioli, Dio Vi ama con un amore immenso e perciò figlioli pieni di fiducia non guardate indietro ma senza paura donateGli i vostri cuori, in modo che Dio li riempia con il suo Amore. Non abbiate paura di credere al suo Amore e alla Sua misericordia, perché il Suo Amore è più forte di ogni vostra debolezza e paura.
Perciò figli miei pieni d'amore nei vostri cuori abbiate fiducia in Gesù e diteGli il vostro sì, perché Lui è l'unica via che vi porta all'Eterno Padre."


L'Apparizione ha avuto l'inizio alle 13:38 fino alle 13:47

 

Messaggio  mensile del 25 dicembre 2018,dato alla veggente Marija:

 Cari figli! Vi porto mio Figlio Gesù che è il Re della pace. Lui vi dona la pace, che questa pace non sia solo per voi, figlioli, ma portatela agli altri nella gioia e nell'umiltà. Io sono con voi e prego per voi in questo tempo di grazia che Dio desidera darvi. La mia presenza è il segno dell'amore, mentre sono qui con voi per proteggervi e guidarvi verso l'eternità. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggio del 25 dicembre 2018 alla veggente Marija - Medjugorje


 Cari figli! Vi porto mio Figlio Gesù che è il Re della pace. Lui vi dona la pace, che questa pace non sia solo per voi, figlioli, ma portatela agli altri nella gioia e nell'umiltà. Io sono con voi e prego per voi in questo tempo di grazia che Dio desidera darvi. La mia presenza è il segno dell'amore, mentre sono qui con voi per proteggervi e guidarvi verso l'eternità. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Medjugorje 25 Dicembre 2018 -Messaggio annuale dato al veggente Jakov

Medjugorje 25 Dicembre 2018
Messaggio della Gospa attraverso il veggente Jakov

" Cari figli
In questo giorno pieno di grazia in modo particolare vi invito all'amore. Figlioli, Dio Vi ama con un amore immenso e perciò figlioli pieni di fiducia non guardate indietro ma senza paura donateGli i vostri cuori, in modo che Dio li riempia con il suo Amore. Non abbiate paura di credere al suo
Amore e alla Sua misericordia, perché il Suo Amore è più forte di ogni vostra debolezza e paura.
Perciò figli miei pieni d'amore nei vostri cuori abbiate fiducia in Gesù e diteGli il vostro, perché Lui è l'unica via che vi porta all'Eterno Padre."
L'Apparizione ha avuto l'inizio alle 13:38 fino alle 13:47

domenica 23 dicembre 2018

Programma di preghiera di Natale a Medjugorje

Lunedì 24 dicembre sarà la Vigilia di Natale, una giornata in cui sono raccomandati il digiuno e l’astinenza. Alle ore 6:00 del mattino, presso la Chiesa di San Giacomo, sarà celebrata l’ultima Messa dell’Aurora di quest’anno. Non verrà invece pregato il Rosario pomeridiano sul Podbrdo. Il programma di preghiera serale, presso la chiesa parrocchiale, avrà inizio alle ore 17:00 con la preghiera del Rosario, mentre la Santa Messa della Vigilia di Natale sarà alle ore 18:00. Dal momento che la concelebreranno tutti i sacerdoti presenti, quel pomeriggio ci si potrà accostare al Sacramento della Riconciliazione soltanto dalle ore 16:00 alle ore 17:30. Dopo la Santa Messa serale, nello spazio antistante la chiesa, la Comunità Cenacolo curerà la rappresentazione del Presepe Vivente. La Veglia di Preghiera nella Notte Santa avrà inizio alle ore 22:00 e sarà seguita, alle ore 23:30, dalla celebrazione della Santa Messa di Mezzanotte.
 
Martedì 25 dicembre celebreremo il Natale, la Solennità della Nascita di Gesù. In chiesa parrocchiale le Sante Messe in lingua croata saranno celebrate alle ore 7:00, 8:00, 11:00 e 18:00, mentre la Santa Messa nelle chiese filiali di Miletina, Vionica e Šurmanci sarà alle ore 10:00. Come è consuetudine a Natale, i parrocchiani sono invitati a partecipare, dopo la Messa delle ore 11:00, allo scambio di auguri, che anche quest’anno si svolgerà nel luogo in cui sono ubicate le fondamenta dell’antica chiesa parrocchiale. La sera di Natale non ci sarà la consueta Adorazione Eucaristica notturna del 25 del mese.
 
Mercoledì 26 dicembre, Festa di Santo Stefano Protomartire, le Sante Messe in lingua croata saranno celebrate solo in chiesa parrocchiale alle ore 8:00, 11:00 e 18:00.
 
Giovedì 27 dicembre, Festa di San Giovanni Apostolo ed Evangelista, le Sante Messe in lingua croata saranno celebrate solo in chiesa parrocchiale alle ore 7:30, 11:00 e 18:00.
 
Alle ore 15:00 di venerdì 28 dicembre, Festa dei Santi Innocenti, verrà celebrata una Santa Messa per i bambini, seguita dalla rappresentazione del Presepe Vivente. Tutti i bambini fino alla nona classe della Scuola Primaria (ma lo possono fare anche i ragazzi che frequentano la Scuola Secondaria) sono invitati, secondo il desiderio della Madonna, a preparare un dono per Gesù, che poi i membri dell’Associazione “Le Mani di Maria” doneranno ai bambini poveri, malati o senza genitori … dell’Erzegovina e della Bosnia.
 
Venerdì 28 dicembre avrà anche inizio la Benedizione delle famiglie della parrocchia di Medjugorje.

Medjugorje Testimonianza di Patrik e Nancy


mercoledì 19 dicembre 2018

Mons. Hoser ha celebrato Messa nella chiesa a Šurmanci

Domenica 16 dicembre 2018, l’Arcivescovo Mons. Henryk Hoser, Visitatore Apostolico per la parrocchia di Medjugorje, ha presieduto una Santa Messa solenne presso la chiesa di Gesù Misericordioso a Šurmanci, filiale della parrocchia di Medjugorje. Con lui ha concelebrato fra Marinko Šakota, parroco di Medjugorje.
Dopo la Santa Messa, Mons. Hoser e fra Marinko si sono intrattenuti davanti alla chiesa in compagnia degli abitanti della frazione. I fedeli, infatti, hanno cantato e ballato, ed in seguito si sono esibiti anche il HKUD di Šurmanci e l’Orchestra di percussioni “Misericordia”, sempre di Šurmanci. (foto)

Spiegazione della frase: ".. e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù"

 
… e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
 
Quante volte ho ripetuto queste parole dell’Ave Maria senza soffermarmi realmente su cosa volessero dire.
Poi arriva l’Avvento, questo periodo in cui rallentiamo – o dovremmo rallentare – per meditare con più attenzione sull’incarnazione di Nostro Signore, questo periodo di attesa che, per quanto mi riguarda mi ricorda, in un certo senso, quando aspettavamo la nascita di nostra figlia.
Che piaccia o no, che vietino o meno i presepi nelle scuole, a Natale si celebra una gravidanza e un parto, il più importante del mondo e della storia
Maria, in realtà, è una ragazza che ha a che fare con una gravidanza inaspettata. E in un periodo storico in cui una ragazza madre avrebbe avuto conseguenze ben più pesanti di oggi.
Sa che forse verrà ripudiata, che forse non avrà risorse per andare avanti, ma dice il suo SI fiduciosa che Dio si sarebbe preso cura di lei.
Maria sa bene come si possa sentire una ragazza, sorpresa da una gravidanza inaspettata. Una ragazza non sposata, in una cultura che avrebbe potuto ucciderla per tale situazione.
Ma si fida di Dio e dice SI.
Natale è anche imparare a fidarsi, sulle orme di colei che, senza peccato ha saputo accogliere il frutto benedetto del suo grembo, ‘permettendo’ a Dio Padre di rivelarci Se stesso attraverso suo Figlio.
Il suo SI ha cambiato la storia.
Mi vengono in mente le ragazze a cui – sebbene con modalità e presupposti diversi – capita una gravidanza inaspettata.
Ragazze, non sarà per niente facile e il vostro SI magari non cambierà la storia dell’umanità, ma cambierà la storia della creatura che avete in grembo e che, grazie a voi avrà una storia.
Ragazze, ragazzi! Guardate a Maria, affidatevi a lei e poi chiedete aiuto. La Chiesa non vi abbandonerà.
Quello che è avvenuto nella Vergine Madre in modo unico,  «accade a livello spirituale anche in noi quando accogliamo la Parola di Dio con cuore buono e sincero e la mettiamo in pratica. Succede come se Dio prendesse carne in noi, Egli viene ad abitare in noi, perché prende dimora in coloro che lo amano e osservano la sua Parola. Non è facile capire questo, ma, sì, è facile sentirlo nel cuore».
«Pensiamo che l’incarnazione di Gesù sia un fatto solo del passato, che non ci coinvolge personalmente? Credere in Gesù significa offrirgli la nostra carne, con l’umiltà e il coraggio di Maria».


Anche nell'Ave Maria e nella Salve Regina troviamo “seno”. Tuttavia la Bibbia CEI traduce l'originale greco con “grembo”

 Nel testo greco del Credo, e nella traduzione latina, non si usano le parole “seno” o “grembo”. Si legge infatti: “Incarnàtus est de Spíritu Sancto ex Maria Virgine”, cioè “si è incarnato per mezzo dello Spirito Santo dalla Vergine Maria”. La parola “seno” è un'esplicitazione della traduzione italiana. Lo stesso termine è usato per la versione italiana dell'Ave Maria e della Salve Regina. Da quando? Il catechismo di Pio X riportava in entrambi i casi la parola “ventre”, che corrispondeva alla lettera al latino ventris. Il Consiglio di presidenza della Conferenza episcopale italiana ha deciso di aggiornare, l'8 marzo 1967, le “preghiere e formule” del catechismo di Pio X e ha scelto la nuova traduzione “seno”. Il perché è scritto esplicitamente: per uniformarsi al testo dell'antifona della quarta domenica di Avvento secondo il nuovo Messale romano in italiano. Si trattava tuttavia di una traduzione provvisoria del Messale. Quando questo entrerà in vigore, nel 1970, i testi liturgici saranno uniformarti con la parola “grembo”, compresa l'antifona della quarta domenica di Avvento. Possiamo a questo punto chiederci se la traduzione “seno” sia sbagliata. Il principale testo di riferimento è nel Vangelo di Luca: sono le parole che Elisabetta rivolge a Maria. La traduzione ufficiale della CEI (nuova edizione 2008) suona così: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!” (1,42). Se si usasse la parola “grembo” per l'Ave Maria e la Salve Regina tutto sarebbe dunque risolto. Ma per coerenza bisognerebbe aggiornare anche altre parti della preghiera, per esempio la parola “ave” andrebbe tradotta con “rallegrati”. In ogni caso, il termine “seno” non è sbagliato. Infatti l'originale greco koilìa si presta a diverse traduzioni. Il significato base è “cavità”. In forma derivata, a seconda del contesto, può indicare il ventre, l'addome o il grembo, o più in generale le viscere e anche il seno, inteso come l'intimo dell'uomo (vedi Giovanni 7,38 nella traduzione CEI del 1974: “Fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno”).
Anche in italiano la parola “seno” ha un senso figurato e può esprimere l'interiorità, il cuore, l'intimità. L'originale latino sinus indicava la piega concava formata dalla veste, nella quale le donne portavano i figli; da qui i significati derivati di petto, cavità, insenatura. La parola greca koilìa si potrebbe dunque tradurre con “seno”, anche se per la Vergine Maria è più preciso usare “grembo”. “Ventre” non è sbagliato, ma può rievocare la sede dell'intestino (in questo senso Paolo usa koilìa in Filippesi 3,19: “Il ventre è il loro dio”).

 Per questo sant’Agostino afferma che la Vergine “ha concepito prima nel cuore che nel grembo”. Ha concepito prima la fede e poi il Signore».


In conclusione, al di là delle traduzioni, l'importante è pregare, proclamando la nostra fede in Dio Padre, Figlio e Spirito Santo con il Credo, e affidandoci all'intercessione di Maria con l'Ave e la Salve Regina. Pregare con il cuore e anche con la mente, rendendoci conto di quello che diciamo.

Fonte:Aleteia

domenica 16 dicembre 2018

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Medjugorje - Testimonianza di Padre Jozo


Ecco perché vado a Medjugorje!!


Nonostante il cattivo tempo e la nevicata a Medjugorje , parrocchiani e pellegrini hanno iniziato la Novena di Natale


È iniziata la Novena in preparazione al Natale del Signore


Sabato 15 dicembre 2018 è iniziata la Novena di preparazione al Natale del Signore. Nonostante il cattivo tempo e la nevicata, parrocchiani e pellegrini hanno iniziato così anche quest’anno a prepararsi a questa Solennità. Alcuni sono saliti sul Podbrdo a piedi scalzi, nonostante il clima freddo e la neve. Il Rosario del primo giorno della Novena sulla Collina è stato guidato da fra Perica Ostojić.
Anche nei prossimi giorni si pregherà il Rosario sul Podbrdo alle ore 14:00, per cui venerdì 21 dicembre prossimo non ci sarà la Via Crucis sul Križevac. Il programma liturgico di preghiera serale, presso la chiesa parrocchiale di san Giacomo, in questi giorni si svolge secondo l'orario consueto. Durante tutto l’Avvento, eccetto la Domenica, nella chiesa parrocchiale di san Giacomo vengono celebrate le Sante Messe dell’Aurora alle ore 6:00 del mattino. (foto)

venerdì 14 dicembre 2018

Sabato 15 dicembre 2018 avrà inizio, a Medjugorje, la Novena di Natale

Sabato 15 dicembre 2018 avrà inizio, a Medjugorje, una Novena di preghiera in preparazione alla celebrazione del Natale del Signore. A partire da quel giorno, infatti, per nove giorni si pregherà quotidianamente il Rosario sul Podbrdo alle ore 14:00. Per questo, venerdì 21 dicembre la Via Crucis sul Križevac non ci sarà. Nel corso della Novena, il programma liturgico di preghiera serale, presso la chiesa parrocchiale di san Giacomo, si svolgerà secondo l'orario consueto. Per tutto il Tempo di Avvento, Domeniche escluse, ogni giorno alle ore 6:00 del mattino viene celebrata la Santa Messa dell’Aurora in chiesa parrocchiale. I parrocchiani sono invitati a partecipare attivamente a queste iniziative di preghiera, in modo che questa Novena sia una preparazione veramente fruttuosa e comunitaria alla celebrazione del Natale del Signore.

Fonte:http://www.medjugorje.hr/it/attualita/novena-di-natale-a-medjugorje,10138.html

Al parroco di Medjugorje :"Siate obbedienti a mons. Hoser ".....

"Siate obbedienti a mons. Hoser ",
L’ha detto Papa Francesco sussurrandolo due volte all’orecchio di parroco di Medjugorje don Marinko Šakota, durante il loro incontro in una recente udienza in Vaticano.

Nel più recente numero del “Messaggero di Pace,” P. Marinko descrive da solo il suo incontro con il Papa, al Congresso Internazionale dei Coordinatori e collaboratori dei Santuari del mondo svoltosi in Vaticano dal 27 al 29 novembre 2018. Il Congresso è stato organizzato dal Consiglio Pontificio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione sotto la guida di mons. Rina Fisichelle. Circa seicento partecipanti al Congresso hanno preso in considerazione il tema "Il santuario - la porta della nuova evangelizzazione!"
Alla fine del congresso,giovedì 29 novembre, era previsto che lo stesso Papa Francesco si rivolgesse ai partecipanti. Non rispettando il protocollo, a parte l'indirizzo generale, Papa Francesco desiderava occuparsi di ogni partecipante. Così anche il nostro parroco di Medjugorje ha avuto l'opportunità di salutare personalmente il Papa e dargli la sua mano regalandogli una corona fatta di rovo di Erzegovina. Papa Francesco gli disse: "Siate obbedienti a mons. Hoser ". Riflettendo su queste parole don Marinko ha concluso :”Da queste parole si deduce la grande fiducia che Papa Francesco ha in Arcivescovo Henryk Hoser. Come se ci volesse dire: ascoltando mons. Hoser ascoltate anche me, ascoltate la Chiesa. Contrariamente a questo: se non siete obbedienti a mons. Hoser, non siete obbedienti neanche a me e alla Chiesa!
In poche parole che mi ha detto, ho sentito che Papa Francesco tiene molto a Medjugorje e che c’è l’ha veramente nel cuore e che desidera che tutti noi dobbiamo dare una seria risposta al compito che c'è affidato. Nelle parole di Papa ho sentito l'incoraggiamento e la grande responsabilità che tutti portiamo per Medjugorje".

Fonte: GLASNIK MIRA

domenica 9 dicembre 2018

"Il padre Pio croato" - Il frate Zlatko Sudac


Il frate Zlatko Sudac nacque nel 1971 in Croazia. Egli ricevette una croce sulla fronte nel maggio del 1999, il venerdì successivo alla Beatificazione di Padre Pio. Le sue ferite vennero studiate al Policlinico Gemelli. L’esito fu inequivocabile: quei segni non erano di origine umana! Il frate ricevette le stimmate al costato, alle mani ed ai piedi il 4 ottobre del 2000, in occasione della Festa di San Francesco. Anche Sudac si sente un semplice strumento di Dio ed afferma come sia uno sbaglio recarsi ai suoi convegni unicamente per “ammirare” la sua presenza, bensì è giusto volare sino in Croazia per avvicinarci al Signore, di cui egli è un mero strumento, perché il Signore si trova lì, vicino a lui!
La croce che porta sulla fronte non gli provoca dolore, ad accezione dei momenti in cui si trova raccolto in preghiera. In questo caso, egli avverte un pulsare costante. Tuttavia, in certe occasioni, la ferita sanguina copiosamente.
Il frate si dichiara vicino altresì alla Vergine che ritiene essere la più cara madre che si possa avere. La si può pregare unicamente con il cuore puro. La Madre Celeste è il lato più puro della nostra spiritualità!
Sudac non ha mai avuto conversazioni con la Madonna o Gesù, ma ha avuto delle apparizioni ed ha ricevuto il dono della lettura del cuore umano. Riuscendo a percepire i reali sentimenti di chi gli è di fronte, egli riesce ad aiutare concretamente i più bisognosi!
L’uomo ha ricevuto altri doni oltre alle Stimmate ed al dono della conoscenza: quello della bilocazione, della levitazione, dell’illuminazione e della preveggenza (di eventi distruttivi).
La cosa più interessante è la paura che Sudac prova ancora quando si trova a parlare del Signore. Si tratta di una sorta di timore reverenziale nei confronti di un’entità che sfugge al nostro controllo, che sorpassa i nostri intenti e le nostre volontà. Nessuno è in grado di parlare di Dio; lo si può solo amare. La causa di ogni male, per Sudac, è il non affidarsi a Dio, il non trovarsi in Dio!
La squadra croata riceverà, in vista dell’incontro Italia-Croazia, decisivo per le qualificazioni agli Europei 2012, la visita del Santone con le stimmate. Ancora una volta sacro e profano si uniscono. Ma la mia filosofia prevede, in ogni caso, di non effettuare commistioni tra le cose di Dio e quelle degli uomini specialmente quando gli uomini, per una partita di calcio, uccidono migliaia di animali innocenti…