mercoledì 21 aprile 2021
Dal 1 maggio "La maratona di preghiera" per invocare la fine della pandemia che coinvolgerà tutti i Santuari del mondo
martedì 20 aprile 2021
"Portami qualcosa dal posto dove appare la Madonna": e le piaghe sono scomparse - La guarigione di Jozo
Padre Jozo Zovko:
Mi ricordo dell'uomo cieco, che riguardo a quanto accadeva
non aveva alcuna difficoltà, non aveva alcuna domanda da porre. Lui ha
creduto subito. Essendo cieco, ha detto alla sua nipotina: Portami
qualcosa dal posto dove appare la Madonna. La bambina, una piccolina di
appena sei anni, gli dice: Nonno, sulla collina non c'è niente. Ma tu
troverai qualcosa, insiste il nonno.
La bambina sulla collina ha preso una pietra, un po' di terra e ha
tenuto tutto nella mano sinistra. Ha portato a casa e ha messo nella
mano del cieco, dicendo: Ecco, nonno, questo ti ho portato dal posto
dove appare la Madonna. Il vecchio ha chiuso nella mano il sassolino e
quel poco di terra, e tutta la notte ha vegliato e pregato. Al mattino,
quando è stato il momento di lavarsi nella solita bacinella, ha messo
tutto nell'acqua che è così diventata sporca. Si è lavato gli occhi e ha
detto alla moglie: lo ti vedo! Lei, una povera, sofferente, che assiste
il marito da tanti anni, non può credere. Il marito cerca di
convincerla ed intanto guardando le sue mani esclama: Ma dove sono le
mie piaghe?
Quando la moglie ha visto che le piaghe sono scomparse, è diventata
felicissima ed è corsa fuori dalla casa gridando: Mio marito è guarito!
... Mio marito è guarito!
Cosa è successo dopo? Un grande dono e miracolo! Tutto il villaggio è
accorso per vedere l'uomo risanato; è venuto anche il Vescovo pieno di
entusiasmo con i sacerdoti; sono venuti i giornalisti, lo hanno
fotografato e poi hanno pubblicato che la Madonna ha guarito l'uomo. La
polizia subito ha iniziato a perseguitare il cieco, i veggenti e gli
altri. Sono stati dal cieco e gli hanno intimato di dire a tutti che è
sempre stato sano. Ma lui ha risposto: Non posso dire così, perché il
Signore può darmi di nuovo quella sofferenza se non dico la verità.
Dopo, sono andati dai veggenti e gli hanno imposto di non dire niente se
non volevano andare in prigione insieme ai loro genitori. I veggenti
hanno risposto: Va bene, andiamo in prigione, ma non possiamo tacere
perché la Madonna ha detto di testimoniare!
Io debbo confessare la mia debolezza: Quando andavo per confessare
quell'uomo o a portargli la comunione, non potevo guardare le sue mani
piagate. Le aveva in guanti di plastica per contenere il sangue che
usciva continuamente. Perfino un suo figlio, dermatologo in Canada, non
aveva potuto aiutare il padre. Una grande sofferenza. E adesso, Jozo era
guarito!
domenica 18 aprile 2021
MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE DEL 17 APRILE 2021 AL VEGGENTE IVAN
APPARIZIONE AL VEGGENTE IVAN DELLA REGINA DELLA PACE
MESSAGGIO DEL 17 APRILE 2021
giovedì 15 aprile 2021
Il "Cristo di Medjugorje": la scultura in bronzo eretta nel Villaggio della Madre nel 2007
È anche pittore, restauratore e poeta. Le sue numerose sculture, rilievi, vetrate colorate e dipinti si trovano in tutto il mondo. Si tratta per lo più di opere figurative su temi religiosi. L'autore è Sv. Florian con un'anfora a Hvar e Sv. Francesco d'Assisi a Milna. Tra le opere premiate c'è Pietà, per la cui composizione ha vinto il primo premio per la scultura alla mostra internazionale "Biennale del Lazio" nel 1981. Oggi è il guardiano del monastero francescano di Nostra Signora della Misericordia a Hvar.
medjugorje-info.com
« La Madonna dice: il peccato del mondo consiste in questo, non cerca Dio" ». Cercate Dio e ponete domande a Dio......
La gente è abituata a fare le domande ai Padri, ai veggenti: sì, anche questo è necessario, però dovete fare le domande dove ricevete le risposte piene; cercare Dio, fare le domande a Dio, per conoscere Dio, per raggiungere Dio. Ora quando vi dico «fate le domande», vi dico innanzitutto «fate le domande a Dio» per ricevere la risposta.
Cercherò di spiegarvi. C'è gente che non prega Dio, non si rivolge a Dio, perché la gente non è sicura che Dio esista.
Nella giornata dell'Assunta, Mirjana ha avuto un colloquio con la Madonna in cui la Madonna esprime il suo dolore e dice come si sentiranno male gli infedeli quando si metteranno davanti al volto di Dio.
Un anno fa io dissi alla stessa veggente: « Perché la Madonna si lamenta tanto sugli infedeli? La gente che non ha conosciuto Dio non è neanche responsabile ». La veggente rispose: « La Madonna dice: "Ogni adulto ha capacità di conoscere Dio, il peccato del mondo consiste in questo: non cerca Dio" ».
Il peccato del mondo è che non si interessa, non cerca Dio. Per questo dico alle persone tra di voi che non si sentono di pregare: «Cercate Dio». Voi potete conoscerlo se vi impegnate tanto quanto vi impegnate nelle cose fisiche per conoscerle, entrando dentro le leggi fisiche. Sé voi vi mettete a disposizione di Dio per conoscere una cosa, un Essere che è per la nostra salvezza, per la vita eterna, allora Lo conoscerete, perché ciascuno di noi ha ricevuto la capacità da Dio di conoscerlo, perché siamo formati secondo la sua immagine.
Perciò ho detto all'inizio: cercate Dio e ponete domande a Dio. Poi dico a tutti voi: fate le domande a Dio. La gente è occupata quando viene a Medjugorje di incontrare i veggenti, di fare le domande per avere le risposte. In quelle risposte che voi potete ricevere dai veggenti non troverete la risposta per voi.
Potete ricevere qualche indicazione, qualche freccia, qualche parola che vi spinga avanti. Ho seguito quello che i veggenti dicevano quando portavano la risposta della Madonna dopo aver domandato. La Madonna a nessuno ha dato una risposta definitiva: « Ti guarisco, ti salvo », oppure « Io risolvo il tuo problema », mai ha dato una risposta definitiva, ma diceva: « Abbiate fiducia in Dio, pregate e digiunate. Abbiate fede ».
La Madonna ci indirizza verso Dio e siamo noi a fare le domande a Dio attraverso il digiuno, attraverso la preghiera, attraverso la ricerca di Dio per essere illuminati nei nostri cuori, per ricevere la risposta vera. Senza questa obbedienza alla Madonna di proseguire questo programma di fiducia, di abbandono a Dio, noi non avremo una risposta. Perciò vi dico: « fate le domande a Dio ».
Mi sembra adesso, quando vi dico « fate le domande a Dio » che andiamo oltre la preghiera che di solito facciamo. Spesso noi facciamo la preghiera senza domandare, senza chiedere una chiarezza, facciamo la preghiera, non sappiamo che cosa abbiamo detto e non sappiamo che cosa rispondere a Dio.
Ma noi davvero nella preghiera dobbiamo fare le domande e ricevere le risposte.
In un messaggio la Madonna disse alla piccola Jelena, per il gruppo di preghiera, che dopo ogni preghiera dobbiamo sentire la risposta di Dio. Ecco perché vi dico di fare le domande, ma fare le domande giuste e fare le domande davanti a Colui che può darvi una risposta vera.
Quando vi dico di fare le domande, vi dico di pregare nel modo giusto. Secondo me, almeno quello che ho sperimentato ultimamente nella preghiera, la cosa più importante è di voler prendere quello che Dio ci dà.
Questo tema per me è molto importante ed è molto profondo.
Vi spiegherò: molti pregano e non vogliono prendere quello che Dio ci offre. Un esempio pratico: preghiamo « Venga il tuo Regno » e non vogliamo il suo Regno; preghiamo « Sia fatta la tua volontà » e ci opponiamo alla sua volontà; cerchiamo il perdono « Come noi perdoniamo ai nostri debitori », ma non vogliamo perdonare.
Noi difatti non vogliamo prendere i doni e se noi non vogliamo prendere quello che Dio ci offre, allora la nostra preghiera è chiusa. Non ci sono i risultati se non c'è apertura a quello che il Signore ci offre di sicuro. Allora non possiamo di conseguenza ricevere anche « l'altro ».
Gesù disse diverse parabole e ci ha promesso di darci tutto quello che ci serve alla salvezza. Ci diede anche l'ordine: « Cercate prima di tutto il Regno di Dio, l'altro vi sarà dato ». Se io non voglio il suo Regno, allora non posso neanche raccogliere i frutti.
Secondo me la cosa più importante nella preghiera è quella di vedere che Dio è a nostra disposizione, di voler prendere i doni che il Signore ci dà. E io mi sento, dico per me, come il figlio maggiore del Padre; il figlio prodigo se ne è andato, ma quel figlio maggiore è nella casa e non sa servirsi dei beni che il Padre gli dà. lo mi sento veramente così da sacerdote, da religioso.
Dio mi ha dato tutte le cose, tutte le grazie sono a mia disposizione e non sono capace di prenderle, di goderle.
È una tragedia della nostra vita cristiana di non prendere queste cose.
È venuta una suora a lamentarsi dicendo: « Padre, mi sento schiacciata, sento una aridità dentro di me, sono troppo occupata nell'ospedale, prego poco, non riesco a trovare il tempo: cosa mi dici?
Io ho detto: « Mi dispiace. Gesù ti ha scelto per darti il suo amore e tu non lo prendi. Sei scelta da Gesù Cristo in modo particolare e tu sei rimasta senza quell'amore; perché vivi povera quando Dio ti ha scelto in modo particolare? ».
Questo non lo dico soltanto per la suora, ma lo dico per me; sono sempre povero quando non sono capace di usare questo amore, di sperimentare questo amore e tutti noi cristiani siamo poveri, miseri quando non siamo in grado di prendere, di accogliere questo amore, di viverlo.
E come potete prenderlo? Pensate un po' a tutto quello che voi dite nelle vostre preghiere, nel vostro Padre Nostro e desiderate quello che voi dite: che non siano parole farisaiche, vuote. Quando dite Ave Maria, pensate un po' con ammirazione profondissima; Santa Maria, piena di grazia, beata te, prega per noi peccatori. Un desiderio profondo di raggiungere Dio, di stare con Dio, come la Vergine è stata con Dio.
Se volete arrivare al punto in cui scoprire che tutte le cose, tutte le grazie sono a vostra disposizione, allora muovetevi con semplicità, con umiltà verso la parola del Vangelo; ogni giorno leggete un po' di Vangelo e mettete in pratica le parole del Vangelo.
Lì Dio si mette a nostra disposizione. Se noi mettiamo le parole del Vangelo nella pratica della nostra vita, allora la strada si apre. Voi avete sentito ieri nel Vangelo di Luca di stare attenti: « A chi ha, sarà dato di più ».
Chi pratica la fede, chi si apre attraverso la pratica di ogni giorno, a quell'uomo si apre la strada. E riconosce: sì, i doni di mio Padre sono a mia disposizione e sono capace di prenderli. Questa è la saggezza della Madonna che ci porta alla semplicità, alla umiltà e con la semplicità a cogliere ogni parola del Vangelo, ogni parola di Dio. Vi ripeto di nuovo: fate le domande a Dio.
Voglio sottolineare a questo punto la differenza che c'è tra un fedele e un infedele. Anche quando si tratta dei cristiani ci sono infedeli e ci sono fedeli; anche quando si tratta delle persone che sono venute in pellegrinaggio, anche quando si tratta delle persone che partecipano alla Messa, ci sono fedeli e infedeli.
Penso a coloro che sono aperti alla Parola di Dio e non sono aperti. Faccio questa differenza, perché la gente infedele si mette a discutere, a polemizzare sui messaggi, ad attaccare gli altri, a fare lotta contro gli altri per portare la propria convinzione agli altri. Questa è infedeltà. La Madonna è diventata fedele ponendo le domande a Dio. All'inizio non era capace di capire il progetto di Dio « Come avverrà se io non conosco uomo? ». Ha fatto le domande, non si è messa a discutere con le altre persone, ad attaccare gli altri, a discutere col Sommo sacerdote, o con i farisei. Ma davanti a Dio ha cominciato a fare le domande e la chiarezza Le è venuta da Dio.
Quando la Madonna ci insegna durante questo periodo a pregare, a pregare, a pregare, è proprio questo: entrare in intimità con Dio, fare le domande sempre più profonde e cercare le risposte da Dio per essere illuminati. Io vi dico dal punto di vista del sacerdote che segue gli avvenimenti di Medjugorje e anche i pellegrini: se volete essere veri pellegrini, lasciate le discussioni, lasciate le polemiche, lasciate gli attacchi, lasciate l'amarezza del vostro cuore, perché gli altri non accettano le apparizioni, ma ponete le domande e se ci sono dubbi nei vostri cuori, ponete questi dubbi in modo da interrogare Dio.
Se sei veramente apparsa, o Vergine, che cosa vuoi?
Ponete nella preghiera queste domande e riceverete le risposte.
A mio parere questo è importante e direi è tutto. Se noi ci mettiamo in cerca di Dio sul livello spirituale e approfondiamo questo cammino quotidiano, allora siamo sulla strada di un pellegrinaggio giusto, perché il pellegrinaggio vero è il, pellegrinaggio che in continuo ci porta verso Dio.
Io desidero che voi siate i pellegrini eterni, non per andare a Medjugorje e tornare a casa ed essere gli stessi. Allora avete sbagliato, vi siete affaticati e non avete fatto nulla. lo desidero che voi torniate a casa e continuiate a fare le domande a Dio, continuiate a pregare, ad approfondire questa intimità con Dio.
Allora scoprirete che le apparizioni sono vere e nessuno dovrà spiegarvelo. Voi sapete bene quell'incontro tra Gesù e la Samaritana quando ha portato gli altri uomini al pozzo di Giacobbe; la gente in un primo momento ha creduto alla donna, ma dopo la gente diceva: « Noi crediamo perché abbiamo scoperto, non perché tu ci hai detto ». E siamo noi tutti quanti a scoprire Dio.
La Madonna ha i suoi messaggi, e quando scopriremo nella nostra vita quotidiana la presenza di Dio che la Madonna ci ha portato, allora saremo senza dubbi e saremo in grado di annunciare agli altri la verità vissuta da noi e saremo testimoni delle apparizioni.
Ma senza questo cammino di domandare e stare davanti a Dio come esseri bisognosi della luce da Dio non arriveremo alla fine. Sul livello spirituale nessuno ci può dare la sicurezza interiore dall'esterno; se fosse possibile questo, allora tutti coloro che hanno visto i miracoli di Gesù dovevano essere sicuri, ma invece, voi sapete, volevano lapidare Lazzaro e Gesù.
Hanno visto Lazzaro risorto, ma non hanno creduto.
La sicurezza interiore viene allora attraverso l'esercizio interiore, attraverso l'apertura interiore, l'apertura del cuore.
Voi cercate di aprirvi desiderando proprio di raggiungere Dio e quello che Dio ci dà, e il Signore vi illuminerà.
Un altro tema legato con questo è una risposta a molti i quali vengono qua a fare domande: come possiamo organizzare un gruppo di preghiera? Potete organizzare un gruppo di preghiera soltanto sul livello di quello che vi ho detto. Se voi desiderate pregare, se voi desiderate apprendere quello che il Signore vi dice, se voi desiderate fare di più per Dio, se voi vi impegnate di più nella preghiera, il modo di organizzare la preghiera non è importante; ci sono diversi modi nella Chiesa e voi troverete da soli i modi in una parrocchia, in una comunità, in un convento, in un ospedale; troverete mille modi come organizzare, ma la cosa principale è di aver voglia di pregare, di cercare Dio, di abbandonarsi a Dio e allora Dio interverrà nei gruppi, ne sono sicurissimo, perché ho delle esperienze di diversi gruppi.
Allora il Signore dà anche le grazie speciali affinché il gruppo possa svolgere una missione particolare, ma soltanto se i nostri cuori hanno un ardore veramente di mettersi al servizio di Dio, cercare di essere illuminati, cercare di vivere ogni parola del Vangelo.
E non fate le scappatoie nel Vangelo, perché molte righe nel Vangelo sono saltate, scartate, interpretate a modo loro per chi voleva un Vangelo secondo il proprio volere; mettetevi totalmente a disposizione del Vangelo e il Signore vi guiderà.
Nei messaggi in cui la Madonna ci avvertiva sulla presenza di Satana è caratteristico che in ogni messaggio ci dava le armi per vincerlo. Le armi sono: la preghiera e il digiuno, non le discussioni, non le polemiche. Allora camminate anche voi, seguite questa strada, affinché sia chiara la presenza di Dio che si manifesta a Medjugorje attraverso la Vergine.
Dico di nuovo: a livello scientifico non sarà mai chiaro perché il soprannaturale non può essere argomentato con la scienza, né dimostrato. Ma vi dico questo: le apparizioni di Medjugorje sono indagate, elaborate in modo scientifico, e non c'è da discutere. È un fatto di estasi che va al di là delle possibilità umane.
Questa è la conclusione scientifica di tutti coloro che hanno lavorato lì, anche i medici italiani, francesi, che sono stati nelle ultime settimane a studiare. Tutti hanno detto che è un fatto che va al di là delle possibilità umane, delle possibilità scientifiche.
Secondo me non è sufficiente dire: « Mi basta credere alla Vergine, non mi interessano le apparizioni ». Secondo me questo non è sufficiente, perché quando Dio appare, quando la Madonna appare, si tratta di un dono particolare all'umanità.
È un dono particolare: non accogliere un dono che ti offre la tua mamma, la tua sorella, il tuo fidanzato, respingere quel dono, fa male a tutti e due.
Se viene la Madonna in un momento critico dell'umanità e ci dice le cose urgenti e importanti per l'umanità intera e noi rimaniamo uguali, questo lo sento dentro di me come un grosso peccato: respingere la grazia di Dio.
Non un peccato grosso sul livello dei precetti, ma sul livello della resistenza allo Spirito Santo. I farisei conoscevano bene tutte le leggi e le praticavano, ma andavano contro lo Spirito e perciò hanno crocifisso Gesù Cristo.
Stiamo attenti di non stare chiusi, bloccati allo Spirito Santo.
La Mamma celeste non porta altri regali: si è presentata come la mamma che ci risveglia: alzatevi, è ora di lavorare, è il tempo di stare attenti.
Alzatevi, pregate, convertitevi.
Non aggiunge nulla di nuovo, ma ci spinge attraverso la grazia che ha ricevuto da Dio e vuole aiutarci, vuole salvarci.
Pregate, fate domande a Dio, le domande della salvezza, affinché lo Spirito Santo illumini tutti, discenda su tutti come è disceso sulla Vergine Maria.
(Medjugorje 24 settembre 1985)
Pregate con il cuore - Libro Rosso
giovedì 8 aprile 2021
L’indicatore principale che qualcuno è sulla strada sbagliata è l’inquietudine, è il rimorso di coscienza, la scontentezza, ecc. - Commento di PADRE DANKO
mercoledì 7 aprile 2021
2° Congresso on line, in occasione del 40° anniversario degli eventi di Medjugorje, dal 29 al 30 maggio 2021
martedì 6 aprile 2021
"Aveva otto anni al tempo delle apparizioni... "-Adrijana è una delle prime testimoni degli eventi di Medjugorje.
Adrijan nel gruppo di Jelena Vasilij. Nella foto: la seconda da sinistra, durante il rosario su Góra Krzyża nel 1986.
Intervista ad Adrijana Vasilj
Se preghiamo poco c'è sempre come una paura. Perdiamo la nostra fede, perché il demonio non.... - Intervista a Jelena Vasilj
DURANTE UN'INTERVISTA A Jelena Vasilj Medjugorje
- Se preghiamo poco c'è sempre come una paura. Perdiamo la nostra fede, perché il demonio non è mai in silenzio, è sempre in agguato. Lui cerca sempre di disturbarci. E se non preghiamo è logico che ci possa disturbare. Quando preghiamo di più lui si arrabbia e vuole maggiormente disturbarci. Ma noi con la preghiera siamo più forti di lui.
L'11 novembre 1985 don Luigi Bianchi ha intervistato Jelena, ricavandone interessanti notizie: Che dice la Madonna della Chiesa attuale? Ho avuto una visione della Chiesa di oggi. Satana cerca di disturbare ogni progetto di Dio. Bisogna pregare.
Quindi Satana si è scatenato contro la Chiesa...? Satana può fare se noi
lo lasciamo fare. Ma le preghiere lo allontanano e sventano i suoi
progetti. Che diresti ai sacerdoti che non credono a Satana? Satana
esiste davvero. Dio non vuole mai fare il male ai suoi figli, ma Satana
lo fa. Egli volge ogni cosa al male.
Jelena Vasilj ha spiegato
che tra il parlare della Madonna ed il modo di parlare di Satana esiste
una differenza sostanziale: la Madonna non dice mai "si deve", e non
aspetta nervosamente cosa succederà. Si offre, invita, lascia liberi.
Satana invece, quando propone o cerca qualche cosa, è nervoso, non vuole
aspettare, non ha tempo, è impaziente: vuole subito tutto. Fra Giuseppe
Minto un giorno domandò a Jelena Vasilj: la fede è un dono? Sì, ma
bisogna riceverlo pregando - rispose la fanciulla. Quando noi preghiamo,
credere non è così difficile, ma quando non si prega, tutti facilmente
ci perdiamo in questo mondo. Bisogna capire che il demonio ci vuole
staccare da Dio. Bisogna credere ma anche mettere in pratica la nostra
fede, perché anche il demonio crede, bisogna con la nostra vita
credere.
Nel corso di un dialogo con Jelena Vasilj è emerso
quanto segue: Che cosa fa più paura al diavolo? La Messa. In quel
momento è presente Dio. E tu hai paura del diavolo? No! Il diavolo è
furbo, ma anche impotente, se siamo con Dio. Allora è lui che ha paura
di noi.
L'1/1/1986 Jelena, ad un gruppo di Modena, ha riferito:
La Madonna ha detto tante cose della televisione: la televisione tante
volte la mette vicino all'inferno. Ecco una dichiarazione significativa
di Jelena: Il male è tanto, ma al momento della morte Dio concede a
tutti, grandi e piccoli, l'attimo per ravvedersi. Sì, anche ai bambini,
perché loro pure fanno del male, sono a volte cattivi, invidiosi,
disobbedienti, e per questo bisogna insegnare loro a pregare.
Ai
primi di giugno 1986 erano presenti a Medjugorje alcuni "esperti" di
parapsicologia, che si dicevano "chiamati là da un'entità benefica".
Jelena ha detto: "I medium agiscono per influsso negativo. Prima di
prenderseli all'inferno, Satana li lascia muovere e vagare ai suoi
ordini, poi se li riprende e chiude la porta dell'inferno".
Il 22 giugno 1986 la Madonna ha dettato a Jelena una bellissima preghiera, che tra l'altro dice:
O
Dio, il nostro cuore è nel buio profondo; ciononostante è legato al tuo
cuore. Il nostro cuore si dibatte tra Te e Satana: non permettere che
sia così. E tutte le volte che il cuore è diviso tra il bene e il male,
venga illuminato dalla tua luce e si unifichi. Non permettere mai che
dentro di noi vi possano essere due amori, che mai possano coesistere
due fedi e che mai possano coabitare in noi la bugia e la sincerità,
l'amore e l'odio, l'onestà e la disonestà, l'umiltà e la superbia.
Jelena,
di passaggio a Medjugorje per le vacanze di Natale 1992, ci ha aperto
il cuore su quello che vive in questo tempo. Ogni giorno sente le sue
locuzioni interiori accompagnate da immagini intime e sembra immersa in
una contemplazione sempre più profonda, pur essendo studentessa. La sua
ultima scoperta: "Ho visto che la Vergine nella sua vita terrena non ha
mai cessato di pregare il Rosario". - Come? - le ha chiesto suor
Emmanuel - ripeteva l'Ave Maria a se stessa? - E lei: "Certo che non
salutava se stessa! Ma Essa meditava continuamente nel suo cuore la vita
di Gesù e il suo sguardo interiore non Lo lasciava mai. E noi nei 15
misteri non ripassiamo nel nostro cuore tutta la vita di Gesù (e anche
quella di Maria)? Questo è il vero spirito del Rosario, che non è solo
recita di Ave Maria". Grazie, Jelena: con questa confidenza luminosa ci
hai fatto comprendere perché il Rosario e un arma così potente contro
Satana! In un cuore tutto rivolto a Gesù e pieno delle meraviglie che
Egli ha compiuto per lui, Satana non potrà trovare posto.
Fonte: medjugorje.altervista.org
lunedì 5 aprile 2021
PREGHIERE DA RECITARE IL LUNEDI' DELL' ANGELO (PASQUETTA)