Il messaggio della REGINA DELLA PACE attraverso Marija Pavlović-Lunetti del 25 aprile 2024.- MEDJUGORJE
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giovedì 25 aprile 2024
Messaggio del 25 aprile 2024 della Regina della Pace- MEDJUGORJE
Il messaggio della REGINA DELLA PACE attraverso Marija Pavlović-Lunetti del 25 aprile 2024.- MEDJUGORJE
lunedì 8 aprile 2024
Preghiera per il giorno dell’Annunciazione del Signore: "Sia benedetto, o Maria....
Preghiera
I. Sia benedetto, o Maria, quel saluto celeste, che vi diede nell'annunziarvi l'Angelo di Dio.
Ave Maria :
Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
II. Sia benedetto, o Maria, quella grazia sublime di cui piena vi predicò l'Angelo di Dio.
Ave Maria :
Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
III. Sia benedetto, o Maria, quell'annunzio felice, che dal cielo vi recò l'Angelo di Dio.
Ave Maria :
Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
IV. Sia benedetta, o Maria, quella profonda umiltà, con cui vi dichiaraste Ancella di Dio.
Ave Maria :
Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
V. Sia benedetta, o Maria, quella perfetta rassegnazione, con cui v'assoggettaste al volere di Dio.
Ave Maria :
Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
VI. Sia benedetta, o Maria, quell'Angelica purità, con cui riceveste nel vostro seno il Verbo di Dio.
Ave Maria :
Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
VII. Sia benedetto, o Maria, quel beato momento, in cui della vostra carne vestiste il Figliuolo di Dio.
Ave Maria :
Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
VIII. Sia benedetto, o Maria, quel fortunato momento in cui diveniste madre del Figliuolo di Dio.
Ave Maria :
Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
IX. Sia benedetto, o Maria, quel sospirato momento, in cui cominciò l'umana salute con l'Incarnazione del Figliuolo di Dio.
Ave Maria :
Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
sabato 6 aprile 2024
A Medjugorje hai la sensazione di esser giunto nella tua vera casa… E ti dimentichi di tutto!!- TESTIMONIANZA
Testimonianza su Medjugorje
giovedì 28 marzo 2024
INIZIA IL "TRIDUO PASQUALE": COS'E'?- SPIEGAZIONE
IL GIOVEDI' SANTODurante la mattina del Giovedì Santo viene celebrata un'unica Messa (detta Messa del Crisma) in ogni diocesi, nella chiesa cattedrale, presieduta dal vescovo insieme a tutti i suoi sacerdoti e diaconi. In questa messa vengono consacrati gli Oli santi e i presbiteri rinnovano le promesse effettuate al momento della loro ordinazione.
INIZIO DEL "TRIDUO PASQUALE"
Il solenne Triduo Pasquale della passione, morte e risurrezione di Cristo inizia nel pomeriggio del Giovedì Santo. In ora serale si celebra la solenne Messa della Cena del Signore, nella quale si ricorda l'Ultima Cena di Gesù, l' istituzione dell'Eucarestia e del sacerdozio ministeriale, e si ripete il gesto simbolico della lavanda dei piedi effettuato da Cristo nell'Ultima Cena. Alla fine della messa i ministri cambiano il colore liturgico (assumendo il colore viola) e ha luogo il rito della spoliazione degli altari e la velatura delle croci. Gli altari restano senza ornamenti, le croci velate e le campane silenti. La croce verrà scoperta il giorno dopo, il Venerdì Santo durante la parte delle speciale cerimonia che (in quel giorno e solo in quel giorno) sostituisce l'adorazione della croce alla liturgia eucaristica.
IL VENERDI' SANTO. Il Venerdì Santo è il giorno della morte di Gesù sulla Croce. La Chiesa celebra la solenne azione di memoria della Passione del Signore, divisa in tre parti: 1) La Liturgia della parola, con la lettura del canto del servo del Signore di Isaia (52,13-53,12) e della Passione secondo Giovanni; 2) L'adorazione della croce; 3) La Comunione con i presantificati (ostie consacrate il Giovedì Santo). Il Venerdì Santo è tradizione effettuare, in molti posti per le strade, il pio esercizio della Via Crucis. La Chiesa Cattolica pratica il digiuno e si astiene dalle carni come forma di partecipazione alla passione e morte del suo Signore.
IL SABATO SANTO.
Il Sabato Santo è tradizionalmente giorno senza liturgia: non si celebra l'Eucaristia, e la comunione ai malati si porta solamente a quelli in punto di morte. Nella notte si celebra la solenne Veglia Pasquale, che è la celebrazione più importante di tutto l'Anno Liturgico. In essa si celebra la Resurrezione di Cristo attraverso la Liturgia della Luce: al fuoco nuovo si accende il Cero Pasquale, che viene portato processionalmente in chiesa; durante la processione si proclama la Luce di Cristo, e si accendono le candele dei fedeli. All'arrivo al presbiterio il cero è incensato e si proclama l'Annuncio Pasquale o Exultet. La Liturgia della Parola ripercorre con sette letture dell'Antico Testamento gli eventi principali della storia della salvezza, dalla creazione del mondo attraverso la liberazione del popolo d'Israele dalla schiavitù d'Egitto, alla promessa della Nuova Alleanza. L'Epistola proclama la vita nuova in Cristo risorto, e nel Vangelo si legge il racconto dell'apparizione degli angeli alle donne la mattina di Pasqua. Segue la Liturgia battesimale, nella quale tutti i fedeli rinnovano le promesse del proprio battesimo, e vengono battezzati, se ce ne sono, i catecumeni che si sono preparati al sacramento. La Liturgia Eucaristica si svolge come in tutte le messe.
LA DOMENICA DI PASQUA.
La domenica di Resurrezione torna a riecheggiare la gioia della Veglia pasquale. Le donne che vanno a completare la pietosa sepoltura trovano la tomba vuota: Gesù non è più lì. Tale domenica è ampliata nell'Ottava di Pasqua: la Chiesa celebra la pienezza di questo evento fondamentale per la durata di otto giorni, concludendo la II^ Domenica di Pasqua, chiamata fin dall'antichità "Domenica in Albis", che Giovanni Paolo II ha voluto dedicare al ricordo della Divina Misericordia.
LA SETTIMANA SANTA NELLA TRADIZIONE POPOLARE.
In tutto il mondo cattolico, la tradizione popolare della Settimana Santa è ricchissima di canti, poemi, raffigurazioni e rievocazioni sceniche della Passione di Gesù, che spesso affondano le loro radici fin dai primi secoli del Cristianesimo. La letteratura italiana è ricca di opere, scritte in prosa e soprattutto in poesia, di autori noti ed anonimi, ispirate ai Vangeli che trattano la Passione di Cristo, dal suo ingresso trionfale a Gerusalemme, alla morte in croce, alla sepoltura e alla resurrezione dai morti (vedi ad esempio il celebre "Stabat Mater" o anche alcune "Laudi" di Jacopone da Todi, risalenti al XIII secolo). Le vicende umane e divine di Cristo, rievocate nella Settimana Santa, hanno ispirato l'opera non solo di numerosi scrittori e poeti, di ogni parte del mondo, ma anche di musicisti, pittori, scultori, architetti, artisti in genere. In Italia numerosissime e spesso particolarmente suggestive sono le rappresentazioni della Settimana Santa, diffuse praticamente in ogni regione, nelle quali si mescolano gli elementi più strettamente religiosi a componenti locali tipiche dei singoli paesi o città.
COMMENTO AL MESSAGGIO DEL 25 MARZO 2024 DI PADRE MARINKO- MEDJUGORJE
COMMENTO DI PADRE MARINKO AL MESSAGGIO DELLA MADONNA DA MEDJUGORJE DEL 25 MARZO 2024
lunedì 25 marzo 2024
MESSAGGIO DEL 25 MARZO 2024 - MEDJUGORJE
Messaggio del 25 marzo 2024 attraverso la veggente Marija.
lunedì 18 marzo 2024
Messaggio del 18 Marzo 2024 - MEDJUGORJE
La veggente Mirjana Dragićević-Soldo ha avuto apparizioni quotidiane dal 24 giugno 1981 al 25 dicembre 1982. Nell'ultima apparizione quotidiana, la Madonna, affidandole il decimo segreto, disse che le sarebbe apparsa una volta all'anno, il 18 marzo. Così è stato durante tutti questi anni. L'apparizione è iniziata alle 13:23 ed è durata fino alle 13:27
"Cari figli, io sono con voi grazie all’amore misericordioso di Dio. Ed è per questo che, come madre, vi invito a credere nell'amore. L'amore che è comunione con mio Figlio. Con amore aiutate gli altri ad aprire i loro cuori per conoscere mio Figlio e per amarLo. Figli miei, l'amore fa sì che mio Figlio illumini i vostri cuori con la Sua grazia, cresca in voi e vi doni la pace. Figli miei, se vivete l'amore, se vivete mio Figlio, avrete la pace e sarete felici. La vittoria è nell'amore. Vi ringrazio!"sabato 9 marzo 2024
Rinuncia a un’eredità miliardaria per seguire Cristo: "a Medjugorje è iniziata la mia nuova vita."- TESTIMONIANZA
Un giovane miliardario austriaco lascia tutto e va in seminario. E’ passato da Medjugorje
Grande sorpresa ha destato nel mondo economico austriaco la rinuncia a un’eredità miliardaria da parte di un giovane figlio di nobile famiglia. Georg Mayr Melnhof, di Salisburgo, 27 anni, nono di dieci figli, laureato a Vienna, dopo aver assunto la guida dell’azienda paterna all’inizio del 1995, ha deciso in settembre di entrare in seminario. “Le cose sono andate così:"Mi ero recato a Medjugorje più volte dal 1982, ma solo nel 1987 ho avuto la mia vera conversione. Guarito dopo mesi di malattia, in cui ho avuto modo di riflettere sul messaggio, nonostante la mia paura a stare con la gente, sono stato chiamato a guidare a Medjugorje un gruppo di giovani nella Pasqua di quell’anno. Un tuffo nel vuoto, ma lì è iniziata la mia nuova vita. In un mattino del 6 settembre dello stesso anno, di nuovo pellegrino a Medjugorje, sono stato colpito da un passo della Bibbia: Nessuno potrà mai essere mio discepolo se non rinuncerà a tutti i suoi beni (Lc 14,33). E nella Messa ascoltata subito dopo in lingua tedesca, una voce intensissima mi diceva di seguire quella chiamata. Tornato a casa, comunicai a mia madre il desiderio di diventare sacerdote ed ella mi disse: ”Preghiamo un anno per questa questa tua decisione”; e così la mia vocazione venne trascurata e vissi per sei anni ancora la mia vecchia vita: studiai economia e non mi pento di averlo fatto. Ma quest’anno a luglio ho capito con chiarezza che a Medjugorje nell’89 ero stato veramente chiamato. La mia vocazione era nata da Maria.
Come ha reagito la famiglia?
Mia madre non si meravigliò, perché da tempo era convinta della mia chiamata. E quando lo scorso anno decisi di prendere in mano l’azienda di famiglia, rimase stupita. Questo me lo ha detto soltanto in un secondo momento. Accettò questa decisione nel silenzio e accompagnandola con le sue preghiere. Poi ebbe la conferma di quello che aveva sempre capito. Mio padre invece ebbe difficoltà ad accettare la mia decisione, soprattutto perché ero l’unico dei figli maschi a cui poter affidare l’azienda. Ma sento ora che egli percepisce sempre di più la benedizione di questa mia scelta ed egli non desidera altro che i figli seguano la loro strada per essere soddisfatti e felici.
Come si trova ora in seminario?
Sono molto entusiasta dell’atmosfera che si respira nel seminario di Salisburgo. Qui parte dei giovani conosce molto bene Medjugorje Per noi il Rosario è qualcosa di naturale ed anche l’adorazione eucaristica. Cerchiamo di vivere i messaggi di Maria. Non devo difendere Medjugorje nel seminario! Quest’anno ad esempio andiamo per fine anno a Medjugorje e per me non è stato difficile metter fuori un avviso e invitare anche gli altri seminaristi a partecipare al pellegrinaggio. Non ho incontrato nessuno che abbia detto: per amor del cielo! Ora abbiamo anche qualcuno che è entusiasta di Medjugorje Constato che le persone riconoscono i frutti positivi che ne derivano e che entrano anche in seminario. E’ una grande benedizione. Purtroppo non è così in tutti i seminari austriaci.
Quali sono i suoi piani in futuro?
Terminare gli studi al più presto possibile, ma anche soddisfare la volontà di Dio e fare molto di più. Tante persone legate a Medjugorje mi chiedono di dare degli impulsi sotto forma di relazioni e serate di preghiera…Vi sono pochi sacerdoti che sostengono pienamente i messaggi di Medjugorje C’è ancora paura e molti aspettano che Medjugorje venga approvata dalla Chiesa. Per me una cosa è chiara: Medjugorje cambia profondamente le persone…
Lei ritiene che i sacerdoti mariani siano importanti oggi?
Maria afferma: i sacerdoti sono i miei amati figli. Capisco ora perché Maria esorta tutti a pregare per i sacerdoti, perché essi vengono oggigiorno attaccati violentemente. Molti sacerdoti hanno difficoltà notevoli con Maria, ma poi penso: cos’è un sacerdote senza Maria? senza quel profondo legame con Lei? Anche la scelta di una vita in cui vige il celibato, sarà per me più facile grazie al mio profondo legame con Maria. E riguardo al futuro della Chiesa? Nutro grandi speranze. I tempi più difficili nella storia della Chiesa sono stati sempre i momenti di maggior gloria e benedizione. Questo lo vediamo quando apriamo gli occhi al bene. Riconosciamo che il Signore nei momenti difficili interviene come mai in altri tempi, sia attraverso Medjugorje, sia attraverso movimenti di rinnovamento.
Pensiamo solo a ciò che accade in Francia con le giovani comunità: si tratta veramente di una grande gioia ed è per questo che nutro grandi speranze per il futuro della Chiesa, perché essa poggia sulla roccia e la parola di Dio dura in eterno. Il Signore dice: non preoccupatevi, anche riguardo alla Chiesa. Vi sono tante cose da fare, tante cose belle; ed è veramente un peccato pensare solo alle cose brutte.
domenica 3 marzo 2024
COMMENTO AL MESSAGGIO DEL 25 FEBBRAIO 2024 DI P. MARINKO - MEDJUGORJE
COMMENTO DI P. MARINKO SAKOTA AL MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE DA MEDJUGORJE DEL 25 FEBBRAIO 2024
giovedì 29 febbraio 2024
Papa Francesco a favore di MEDJUGORJE: dalla “MADONNA POSTINA” ..all' AUTORIZZAZIONE DEI PELLEGRINAGGI UFFICIALI.
Gli interventi di Papa Francesco a favore di Medjugorje: ”Sono stato io che ho protetto Medjugorje”.
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI PARTECIPANTI AL FESTIVAL DEI GIOVANI
[Medjugorje, 1-6 agosto 2021] 👇
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI PARTECIPANTI AL 33° FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIOVANI (MLADIFEST)
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI PARTECIPANTI AL 34° FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIOVANI (MLADIFEST)
[Medjugorje, 26 - 30 luglio 2023] 👇
domenica 25 febbraio 2024
MESSAGGIO DEL 25 FEBBRAIO 2024 - MEDJUGORJE
2° domenica di Quaresima, detta, domenica della trasfigurazione, ecco cosa vuol dire TRASFIGURAZIONE...
Mai come in questo momento abbiamo bisogno della pagina del Vangelo di oggi che ci parla della Trasfigurazione di Gesù. In tempi di buio solo la memoria della luce può salvarci. Questi sono giorni e sono ore in cui siamo gettati in angoscia, confusione, paura. E' l'esperienza che faranno i discepoli quando Gesù sarà arrestato. Per questo nel vangelo di oggi Egli stesso li prepara a quello "scandalo" attraverso il bagno di luce sul monte Tabor. Ognuno di noi ha la responsabilità in questo momento di non arrendersi al buio. Ognuno di noi ha la responsabilità di cercare nel profondo del proprio cuore e della propria memoria un'esperienza di luce che possa aiutarlo a recuperare fiducia. Questo è un momento in cui si riesce ad affrontare tutto solo se la si smette di sminuire, o di polemizzare, o di insultare, o di fomentare il panico. Il realismo cristiano ci insegna a non negare la realtà, ma allo stesso tempo ci aiuta a non soccombervi. Siamo nella stessa postura dei discepoli, intimoriti, sbaragliati, confusi. M Gesù ha una parola per noi: "All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo". Gesù solo è il solo che può aiutarci a fare la differenza. Come cristiani non dimentichiamolo. Come cristiani mostriamolo.
Luigi Maria Epicoco
Dal deserto sei accompagnato su un alto monte. Scenari diversi, ma è lo stesso agire di Dio: Gesù si prende cura di te, ti porta in disparte per farti vivere esperienze alte e profonde della fede.
La Quaresima si caratterizza per la conversione. È un tempo a tu per tu con Dio, è il tempo che ci si riscopre figli amati, figli prediletti.
Questa seconda domenica di Quaresima è detta domenica della trasfigurazione. È interessante questo percorso, la settimana scorsa siamo stati invitati ad attraversare il deserto con il Signore e a superare le tentazioni, oggi invece siamo chiamati a salire sul monte per contemplare il volto di Dio. Gesù prese con sé Pietro Giacomo e Giovanni lo stesso fu per Mosè che prese Aronne, Nadab e Abiu, e salì sul monte, e li Dio rivelò la sua gloria (Es 24,9ss).
Un’esperienza unica per i tre discepoli che sentono il Padre che chiama il Figlio, l’amato. Gesù salì sul monte e si trasfigurò. La traduzione esatta è subì una metamorfosi, indica il passaggio da una forma all’altra,
Lì viene spontaneo elevare lo sguardo al cielo e il pensiero a Dio. Questa esperienza, va tenuto presente che il vangelo non parla del Tabor, ma di un monte elevato e, nel linguaggio biblico, il monte non indica un luogo materiale, ma l’esperienza interiore di una manifestazione di Dio, il momento in cui l’intimità con il Signore raggiunge il culmine.
Gesù lascia la pianura e conduce in alto alcuni discepoli; li allontana dai ragionamenti e dai calcoli umani per introdurli negli imperscrutabili disegni del Padre. Li fa salire per riportarli poi, trasformati, sulla terra dove sono chiamati ad operare.
Sul “monte”, Gesù appare diverso da come lo hanno giudicato gli uomini. Lì si assiste a una metamorfosi: il suo volto sfigurato si trasfigura, il buio dell’insuccesso si illumina, l’abito logoro del servo si tramuta in splendida veste regale, la tenebra della morte si dissolve nell’aurora della Pasqua.
Chi non ha visto il suo volto glorioso è incapace di contrastare efficacemente le forze del male che affliggono l’umanità.
Donaci Signore di contemplare nel volto sfigurato dagli uomini, il volto del Cristo trasfigurato.
econdo l’evangelista Marco Gesù apparve rivestito di gloria divina ne evidenzia le vesti splendenti. Pietro da bravo intraprendente non si risparmia e prende la parola: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia», una richiesta che nasce da chi ha il desiderio di prolungare attimi felici, eterni.
Pietro si presenta anche in veste altruista, al numero tre non aveva considerato la tenda per i discepoli, per lui era importante protrarre quel momento. L’immagine delle tende richiama la comunione. Ma Pietro proprio non sapeva cosa stava dicendo, in effetti Lui è preso dalla bellezza del volto di Gesù, ma questo volto di Gesù ci riporta al suo regno. Ecco che apparve una nube e furono presi da spavento. La nube attesta la presenza di Dio, come si può notare nell’AT: qui avvolge Gesù con Mosè ed Elia, i discepoli ne restano fuori e dalla nube si sente la voce di Dio: Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!
San Leone Magno ci regala queste splendide parole: «Il Padre, senza alcun dubbio era presente nel Figlio e, in quella luce che il Signore aveva misuratamente mostrato ai discepoli, l’essenza di colui che genera non era separata dall’Unigenito generato, ma, per evidenziare la proprietà di ciascuna persona, la voce uscita dalla nube annunciò il Padre alle orecchie, così come lo splendore diffuso dal corpo rivelò il Figlio agli occhi».
Il Padre che invita ad ascoltare il Figlio, una dichiarazione di fiducia e di amore tra Padre e figlio. «Apparve tutta la Trinità: il Padre nella voce, il Figlio nell’uomo, lo Spirito nella nube luminosa» (San Tommaso d’Aquino).
La visione del Tabor è stata breve, l’Evangelista Marco lo sottolinea con poche ma incisive parole «E, subito, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù, solo, con loro». Gesù resta quello che era, ma i discepoli di certo hanno compreso qualcosa di lui che va al di là della conoscenza superficiale. Gesù dà loro la consegna del silenzio prima che il Figlio dell’uomo sia risorto dai morti. Per la prima volta s’interrogano su una cosa che Gesù gli aveva sempre accennato quando parlava della sua fine, ma alla quale non avevano mai dato ascolto. Qui è la prima volta che si domandano cosa volesse dire risorgere dai morti. Segno che si stanno aprendo alla speranza in una prospettiva nuova. Gesù è l’uomo nuovo e invita ciascuno di noi a fare un cammino di conversione.
La trasfigurazione è un raggio di luce che invita a cogliere il senso profondo delle cose. Se vogliamo vivere il Vangelo dobbiamo impegnarci a scoprire la bellezza della vita. Solo in questa intima comunione i discepoli colgono il senso della trasfigurazione e scoprono che Gesù è il compimento della legge, è il figlio prediletto, l’amato il maestro che merita di essere ascoltato anche nelle difficoltà. L’invito che possiamo cogliere per quest’oggi è di porre attenzione a ciò che conta.
Oggi è importante non solo intelligenza per comprendere, ma coraggio per decidersi. La parola che ascoltiamo è una parola che coinvolge ciascuno di noi.
martedì 20 febbraio 2024
La mia situazione di salute non è più compatibile: Chiara Amirante si dimette da Presidente
Carissimi amici,
il 6 gennaio 2024 si è tenuta l'Assemblea Centrale della nostra Associazione Privata internazionale diFedeli Nuovi Orizzonti, con le elezioni delle nuove cariche per i prossimi cinque anni, e sono stata rieletta Presidente. Dopo aver accolto questa nomina, ho avuto però un ulteriore crollo della
salute e un aggravarsi di numerosi sintomi allarmanti. Ho dovuto allora, mio malgrado, riaprire il discernimento sulla compatibilità della mia “non-salute” con i tantissimi impegni connessi al ruolo
di Presidente.
Ho dovuto infatti sottopormi a diversi consulti medici e il persistere di un alto rischio sia di ictus
che di infarto, in un quadro generale caratterizzato da numerose patologie e quattro sindromi in
stadio molto avanzato che rendono la gestione delle terapie di contenimento particolarmente
complessa, ha portato i diversi medici specialisti che mi seguono, a manifestarmi la loro grande
preoccupazione e a confermarmi l’incompatibilità della mia salute con gli altissimi livelli di stress
che da troppo tempo caratterizzano la mia vita.
Nonostante che la grande precarietà della mia salute sia ormai la mia “spina nella carne” da molto tempo, supportata dalla Sua grazia che si manifesta proprio sulla debolezza (cfr. 2 Cor 12,9), in questi trent’anni di Nuovi Orizzonti, a causa della rapida crescita della Comunità e del conseguente moltiplicarsi esponenziale delle gravi responsabilità, decisioni delicate e pesantissime croci connesse alla guida di questa grande Famiglia, ho dovuto continuare a tenere dei ritmi impossibili.
Tutto questo ha ovviamente contribuito ulteriormente a sfibrare il mio fisico oltre ogni possibilità e così, nonostante i dolori fossero ormai da molti anni diventati diffusi, cronici e insopportabili, ho dovuto imparare a convivere con i tanti e sempre più pressanti sintomi, che però costituiscono di fatto gravi segnali di allarmi e che quindi avrei dovuto decisamente ascoltare… ma ogni volta che ci provavo c’era una nuova emergenza inderogabile a cui dover far fronte.
In considerazione di questo mio ennesimo ‘crollo’, sentito il parere espressomi dai medici che mi
seguono, ho dovuto prendere atto che la mia situazione di salute non è più compatibile con i sempre più pressanti e numerosi impegni connessi al ruolo di Presidente, alla guida di
quest’Opera così vasta e complessa.
In questo momento di grande tribolazione e così delicato per il mondo intero, non mi pareva bene
lasciare la guida di Nuovi Orizzonti, speravo infatti di potercela fare a resistere ancora per un po’.
Non avevo messo in programma però un ulteriore crollo così pericoloso della salute, proprio
subito dopo le elezioni.
E così, con grande dolore ho dovuto prendere la decisione di presentare ufficialmente le mie dimissioni a Papa Francesco e al Dicastero dei Laici, Famiglia e Vita, rassegnate l’11 febbraio 2024, Festa della Madonna di Lourdes.
Sono qui a condividere con tutti voi questa importante decisione, perché possiate pregare per me e per la famiglia Nuovi Orizzonti; infatti, la guida dell’Opera sarà in questo tempo affidata alle
nuove cariche elette il 6 gennaio 2024, in attesa di capire, con il Dicastero dei Laici, Famiglia e Vita
come proseguire, perché a norma degli Statuti Generali vigenti, con le dimissioni della Presidente
decadono tutte le cariche e va eletta una nuova Presidente. Preghiamo per chi dovrà traghettare
la comunità in questo tempo e guidarla nei prossimi anni. Ovviamente io ci sono sempre, ma in modo diverso. D’altra parte, non dobbiamo preoccuparci di niente, perché quest’Opera è di Dio e sarà Lui a continuare a guidarla nelle acque così tempestose di questo tempo.
Conto sulle vostre preghiere in questo momento per me particolarmente difficile, voi contate sulle
mie. Grata a Dio per i tanti miracoli di risurrezione contemplati in questi trent’anni, certa che ne
contempleremo ancora tanti insieme, restiamo in comunione nel cercare di vivere un sempre più
pieno abbandono alla Volontà del Padre, ripetendo il nostro “In Manus Tuas Domine”.
Un fortissimo abbraccio a tutti e a ciascuno con profondo affetto!
Chiara Amirante
via T. Landolfi 300
Frosinone, FR 03100 IT
www.nuoviorizzonti.org
+39 0775502353 Nuovi Orizzonti
La Madonna desidera che la preghiera del "Padre Nostro" venga recitata così .....
MESSAGGIO DEL 1 DICEMBRE 1984Alla fine dell’incontro di preghiera, preparatevi a ricevere la benedizione cantando il Padre Nostro.
MESSAGGIO DEL 25 FEBBRAIO 1985
Questa sera non pregherete il rosario. Dovete ricominciare dalla prima classe della scuola di preghiera. Allora, adesso pregate lentamente il Padre Nostro. Ripetetelo più volte e meditate sul suo significato. Vivete il Padre Nostro.
MESSAGGIO DEL 2 MARZO 1985
Figli cari! Desidero che in cinque minuti ciascuno di voi mi presenti con amore in silenzio le proprie debolezze e le proprie mancanze. Poi dieci persone possono esprimere ad alta voce le proprie debolezze così che tutto il gruppo preghi per loro. Quindi tutto il gruppo preghi per queste dieci persone un Pater Ave Gloria. Dopo dividetevi in piccoli gruppi di due persone dove ciascuno presenterà apertamente davanti all’altro le proprie debolezze. Ciascuno rifletta su che cosa può fare per l’altra persona e chieda aiuto a me per poter realizzare ciò che ha pensato. In questo modo potrete crescere nell’umiltà. Terminate infine pregando gli uni per gli altri.
MESSAGGIO DEL 9 MARZO 1985
Io non ho bisogno di cento o duecento Padre Nostro. E’ meglio pregarne uno solo ma col desiderio di incontrare Dio. Dovete cercare di fare tutto con amore!
MESSAGGIO DEL 14 MARZO 1985
Figli cari! Da oggi bisogna modificare il programma che avete seguito fino ad ora. Non potrete più pregare il rosario, nè il martedì nè il giovedì, e neanche dialogare al sabato. Vi avevo chiesto di pregare al martedì il rosario di Gesù, al giovedì i misteri dolorosi, e al sabato di scambiarvi le esperienze. Ma non lo avete compreso completamente. E allora, figli miei, è necessario che ritorniate indietro, ricominciando dalla prima classe della preghiera. Voi infatti non sapete ciò che è fondamentale nella vita di preghiera: pregare il Padre Nostro, pregare la preghiera del mattino e della sera, affidarsi a me. Dovete imparare prima questo per poter poi pregare bene il rosario. Stasera allora proverete a pregare un Padre Nostro radicale, e non un Padre nostro pregato superficialmente. Cercate stasera di avvicinarvi a quel Padre per il quale pregate, al quale dovete anelare ogni giorno e del quale la vostra anima deve aver sete. Non lasciate che vada perso questo tempo in cui imparate ad entrare nella preghiera. E non dimenticate: La preghiera non è completamente preghiera finchè il vostro cuore non sarà felice. Ora dunque meditiamo il Padre Nostro, frase per frase, e impariamo a pregarlo. “Padre nostro che sei nei cieli”: Dio è proprio il Padre vostro! Perché avete paura di lui? Tendetegli le vostre mani perché egli si è concesso a voi come Padre e vi ha dato tutto. Se i vostri padri terreni fanno tanto per voi, pensate quanto più fà il vostro Padre celeste! I vostri padri terreni vi amano, ma il vostro Padre celeste vi ama ancora di più. I vostri padri terreni possono anche adirarsi con voi, Dio no. Dio vi offre solo e sempre amore, misericordia e tenerezza. “Sia santificato il tuo nome”: se dunque il Padre celeste vi ha donato tutto, come potete non rispettarlo, come potete non amarlo? Lodate e benedite il suo santo nome! Testimoniate anche ai peccatori che egli è Padre, il Padre di tutti, e come tale va servito e glorificato. “Venga il tuo regno”: siate consapevoli che senza di lui non potete far nulla. Siate coscienti che se il suo regno non è presente in voi, siete deboli. I vostri “regni” passano, il suo no. Ristabilite il suo regno nel vostro cuore. “Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra”: pregate Dio perché vi faccia comprendere che i regni che voi vi costruite sono destinati a finire. Fate sprofondare questi vostri regni perché la volontà di Dio possa essere per voi l’unico vero regno. Impegnatevi a fare subito, da questo momento, ora, la volontà di Dio. Pregate perché i vostri cuori si aprano al Signore e possiate rispettarlo e ubbidirgli come lo fanno gli angeli. E pregate perché qui sulla terra tutto possa diventare santo come in Cielo. “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”: chiedete al Padre celeste specialmente il pane per la vostra anima. Chiedetegli che questo pane non vi manchi mai affinchè possa diventare cibo che nutre la vostra vita spirituale e che vi santifichi per la vita eterna. Il pane quotidiano vi aiuta a capire ciò che si deve fare ma sappiate che questo nutrimento non vi può essere dato se non pregate. “Rimetti a noi i nostri debiti”: voi pregate che vi siano rimessi i vostri peccati nella stessa misura in cui voi li rimettete ai vostri debitori, senza rendervi conto che se i vostri peccati fossero rimessi veramente così come voi li rimettete agli altri, sarebbe una ben misera cosa. Dio invece perdona sempre e subito quando voi glielo chiedete affinchè anche voi possiate perdonare a coloro ai quali finora non eravate capaci di farlo. Supplicatelo per questa grazia! “E non ci indurre in tentazione”: supplicate Dio affinchè non permetta che siate tentati con grandi prove. Riconoscete la vostra debolezza. Pregatelo che possiate superare ogni prova per non cadere in peccato. “Ma liberaci dal male” Pregate Dio che vi protegga da ogni forma di male. Supplicatelo perché vi faccia comprendere quanto di positivo c’è nelle prove che egli permette così che possiate trarne giovamento e compiere un ulteriore passo verso la vita eterna. “Amen”: Così sia, Signore! Tutto sia fatto come vuoi tu'!
MESSAGGIO DEL 16 MARZO 1985
Desidero che il Padre Nostro, ogni volta che lo pregate, sia sempre un rinnovamento della consacrazione a Dio vostro Padre. Ripetetelo spesso durante la giornata, pregatelo nel silenzio del vostro cuore, vivetelo intimamente.
MESSAGGIO DEL 18 MARZO 1985
Dovete capirmi: il Padre Nostro per voi deve essere una melodia continua!
MESSAGGIO DEL 20 MARZO 1985
La preghiera che avete fatto stasera è stata breve, ma ho notato che avete pregato con sincerità di cuore. Davanti a Dio non esiste il tempo. Se pregate sinceramente per cinque minuti, questo è sufficiente per essere felici. A me non occorrono le vostre ore, oppure cento o duecento Padre Nostro, se non siete abbandonati a me. Per questo, piuttosto che cento, è meglio un solo Padre Nostro ma pregato con amore!
MESSAGGIO DEL 21 MARZO 1985
Domandatevi perché bisogna pregare. Si prega per stare in Dio, per sentire Dio dentro di voi. Se pregate bene, se pregate col cuore, dopo cinque minuti di preghiera deve succedere qualcosa dentro di voi. Adesso pregate ancora il Padre Nostro.
LA MADONNA DI MEDJUGORJE A JELENA VASILJ:
PADRE NOSTRO
La Madonna insegna il Padre Nostro al gruppo di preghiera e desidera che questa preghiera venga così recepita
PADRE
- Chi è questo Padre? - di chi è questo Padre? - dov'è questo Padre?
NOSTRO
- questo è il Padre vostro
- perché avete paura di Lui? - tendeteGli le vostre mani (Fare una breve pausa)
PADRE NOSTRO
significa che Lui si è concesso a Voi come Padre, vi ha dato tutto. Sapete che i vostri padri terreni fanno tutto per voi, tanto di più fa' il vostro Padre Celeste.
PADRE NOSTRO significa:
Ti do tutto, figlio mio.
CHE SEI NEI CIELI
PADRE CHE SEI NEI CIELI (Fare una breve pausa)
Significa: Il tuo padre terrestre ti ama, ma il tuo Padre Celeste ti ama ancora di più: Tuo padre è capace di arrabbiarsi, Lui no, Lui ti offre solo amore...
SIA SANTIFICATO IL TUO NOME
In cambio devi rispettarLo, perché Lui ti ha dato tutto e perché è tuo Padre e Lo devi amare. Tu devi glorificare e lodare il Suo nome. Tu devi dire ai peccatori: Lui è il Padre; si, è mio Padre e desidero servirLo e glorificare solo il Suo nome. Questo vuol dire «SIA SANTIFICATO IL TUO NOME».
VENGA IL TUO REGNO
Così si ringrazia Gesù e gli si intende dire: Gesù, noi non sappiamo nulla, senza il Tuo Regno siamo deboli, se non ci sei tu presente insieme a noi. Il nostro regno passa, mentre il Tuo non passa. Ristabiliscilo!
SIA FATTA LA TUA VOLONTA
O Signore, fà che il nostro regno sprofondi, fà che solo il Tuo Regno sia quello vero, fà che noi ci rendiamo conto che il nostro regno è destinato a finire e che subito, ORA, permettiamo che sia fatta la Tua volontà.
COME IN CIELO COSÌ IN TERRA
Qui Signore, si dice come ti ubbidiscono gli angeli, come ti rispettano; fà che anche noi possiamo essere come loro, fà che anche i nostri cuori si aprano e che possano rispettarTi come ora lo fanno gli angeli. E fà anche in modo che sulla terra possa essere tutto Santo come lo è nei cieli.
DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO
Dacci Signore il pane ed il cibo per il nostro animo; daccelo ora, daccelo oggi, daccelo sempre; che questo pane possa diventare il cibo per l'anima, che ci nutra, che quel pane santifichi Te, che quel pane divenga eterno. O Signore, noi Ti preghiamo per il nostro pane. O Signore, fa che noi lo riceviamo. O Signore, aiutaci a capire ciò che dobbiamo fare. Fà che ci rendiamo conto che il pane quotidiano non ci può essere dato senza la preghiera.
RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI
Rimetti Signore a noi i nostri peccati. Rimetticeli perché noi non siamo buoni e non siamo fedeli.
COME NOI LI RIMETTIAMO AI NOSTRI DEBITORI
Rimettili a noi perché anche noi li rimetteremo a coloro ai quali fino ad ora non eravamo capaci di farlo.
O Gesù, rimetti a noi i nostri debiti, Ti supplichiamo.
Voi pregate che vi siano rimessi i peccati nella stessa misura nella quale voi li rimettete ai vostri debitori, senza rendervi conto che se i vostri peccati fossero rimessi veramente così come voi li rimettete agli altri, sarebbe una ben misera cosa.
Ecco che cosa vi dice il vostro Padre celeste con quelle parole.
E NON CI INDURRE IN TENTAZIONE
Signore, liberaci dalle grandi prove. Signore, noi siamo deboli.
Fà, o Signore, che le prove non ci inducano alla perdizione.
MA LIBERACI DAL MALE
Signore, liberaci dal male.
Fà che nelle prove riusciamo a trovare qualche cosa di buono, un passo nella VITA.
AMEN
Così sia, Signore, sia fatta la Tua volontà.
Fonte: medjugorje.altervista.org
domenica 18 febbraio 2024
AIUTI PER L’ESAME DI COSCIENZA: come fare una buona CONFESSIONE...
Come fare una buona CONFESSIONE
Disponiamo il cuore alla Pace della Pasqua preparando una confessione speciale, che ci faccia fare un passo avanti nel nostro cammino spirituale:AIUTI PER L’ESAME DI COSCIENZA
I dieci comandamenti
Io sono il Signore Dio tuo:
1. Non avrai altro Dio fuori di me
2. Non nominare il nome di Dio invano
3. Ricordati di santificare le feste
4. Onora tuo padre e tua madre
5. Non uccidere
6. Non commettere atti impuri
7. Non rubare
8. Non dire il falso
9. Non desiderare la donna d’altri
10. Non desiderare la roba d’altri
I precetti della Chiesa
1. Partecipa alla Messa la domenica e le altre feste comandate e rimani libero dalle occupazioni di lavoro
2. Confessa i tuoi peccati almeno una volta all’anno
3. Ricevi il sacramento dell’eucaristia almeno a Pasqua
4. In giorni stabiliti dalla Chiesa astieniti dal mangiare carne e osserva il digiuno
5. Sovvieni alle necessità della Chiesa
I sette vizi capitali
1. Superbia
2. Avarizia
3. Lussuria
4. Ira
5. Gola
6. Invidia
7. Accidia
Il peccati che gridano al Cielo.
1. Omicidio volontario
2. Peccato impuro contro natura
3. Oppressione dei poveri
4. Defraudare la mercede a chi lavora
Le virtù teologali
1. Fede
2. Speranza
3. Carità
Le virtù cardinali
1. Prudenza
2. Giustizia
3. Fortezza
4. Temperanza
Le opere di misericordia spirituale
1. Consigliare i dubbiosi
2. Insegnare agli ignoranti
3. Ammonire i peccatori
4. Consolare gli afflitti
5. Perdonare le offese
6. Sopportare pazientemente le persone moleste
7. Pregare Dio per i vivi e per i morti
Le opere di misericordia corporale
1. Dar da mangiare agli affamati
2. Dar da bere agli assetati
3. Vestire gli ignudi
4. Alloggiare i senza tetto
5. Visitare gli infermi
6. Visitare i carcerati
7. Seppellire i morti
Gli ammonimenti della Parola di Dio
“ Dal di dentro, dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adulteri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l’uomo” ( Marco, 7, 21-23).
“ Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maledicenti, né rapaci, erediteranno il regno di Dio” ( 1 Cor. 6. 9-10).
“ Ma per i vili e gli increduli, gli abbietti e gli omicidi, gli immorali, o fattucchieri, gli idolatri e per tutti i mentitori è riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo. E’ questa la seconda morte” ( Ap 21, 8).
IL RITO DELLA CONFESSIONE
1. Dopo esserti preparato con la preghiera e aver fatto l’esame di coscienza, ti presenti per fare la tua confessione. Il sacerdote ti accoglie invitandoti a fare il segno della croce:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Rispondi: Amen.
2. Il sacerdote ti esorta ad esporre con retta coscienza i tuoi peccati confidando nell’infinita misericordia di Dio:
Il Signore che illumina con la fede i nostri cuori, ti dia una vera conoscenza dei tuoi peccati e della sua misericordia.
Rispondi: Amen.
3. Incominci la tua confessione dicendo da quanto tempo non ti confessi e esponendo con semplicità, chiarezza, umiltà e brevità tutti i peccati mortali dall’ultima confessione e almeno alcuni peccati veniali.
4. Il sacerdote ti può rivolgere alcune domande e darti dei consigli adatti. Anche tu puoi chiedere dei suggerimenti per il tuo cammino spirituale o spiegazioni su alcune problematiche che non ti sono chiare.
5. Il Sacerdote ti esorta a recitare una preghiera che esprima il tuo pentimento. Potrai recitare una di queste preghiere:
Mio Dio, mi pento e mi dolgo
con tutto il cuore dei miei peccati,
perché peccando ho meritato i tuoi castighi,
e molto più perché ho offeso te,
infinitamente buono
e degno di essere amato sopra ogni cosa.
Propongo col tuo santo aiuto
di non offenderti mai più
e di fuggire le occasioni prossime di peccato.
Signore, misericordia, perdonami.
O Gesù di amore acceso
non ti avessi mai offeso,
o mio caro e buon Gesù
con la tua santa grazia
non ti voglio offendere più
né mai più disgustarti,
perché ti ama sopra ogni cosa.
Gesù mio, misericordia.
6. Il Sacerdote, dopo averti proposto la penitenza, ti dà l’assoluzione con queste parole:
Dio, Padre di misericordia,
che ha riconciliato a sé il mondo
nella morte e risurrezione del suo Figlio,
e ha effuso lo Spirito Santo
per la remissione dei peccati,
ti conceda, mediante il ministero della Chiesa,
il perdono e la pace.
E io ti assolvo dai tuoi peccati
Nel nome del Padre e del Figlio
E dello Spirito Santo.
Rispondi. Amen