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mercoledì 30 novembre 2022

La salvezza nell'esperienza di Medjugorje- di Antonello De Giorgio

 


La salvezza nell'esperienza di Medjugorje

 
Chi ha avuto la grazia di accogliere la chiamata non si pone di certo il quesito che all'epoca tormentava Giovanni Battista: sei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro? (Mt 11,3);
La risposta la troviamo negli Atti degli Apostoli (Cap. 4,20): noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato.
Ci sono ricordi che riaffiorano nella mente di ogni persona solo se sollecitati da qualche evento particolare; potrebbe essere l'ascolto di una frase, un accadimento, l'aver osservato qualcosa, la lettura di un libro, una coincidenza.
Sta di fatto che qualcosa di suggestivo spalanca improvvisamente l'archivio della memoria.
Non so cosa sia stato esattamente, cos'ha causato questo, di certo qualcosa ha sollecitato in me il ricordo di un pellegrinaggio particolare verso Medjugorje risalente a qualche anno fa.
Tutti i miei viaggi, e sono veramente tanti, racchiudono momenti importanti ed unici da raccontare ma, quello a cui mi riferisco è fortemente collegato al momento tragico che abbiamo vissuto.
Quando in una circostanza particolare ed in tempi non sospetti viene affrontato un argomento, se questo successivamente prende forma e si concretizza, vuol dire che le parole usate all'epoca erano profetiche.
In sostanza è come se qualcuno avesse detto: state attenti! Accadrà questo!!
Purtroppo siamo abituati a sentire quello che ci viene detto ma, troppo spesso, non ascoltiamo o comunque non diamo seguito all'avvertimento.
Ma voglio andare per ordine.
Quell'anno, sul pullman, il primo posto era occupato da un sacerdote che ci avrebbe accompagnato per tutto il pellegrinaggio.
Era la prima volta che incontravo quell'uomo non essendo della mia zona, non ne avevo mai sentito parlare, in sostanza non lo conoscevo.
In ogni caso, la presenza della guida spirituale è fondamentale e deve sempre esserci quando si intraprende un pellegrinaggio.
Oggi, a distanza di tanto tempo, mi capita di pensare a lui e non posso esimermi dall'affermare che quel consacrato era un sacerdote con la S maiuscola.
Mi dispiace "catalogare" le persone ma, in ogni campo ed in ogni settore, ci sono quelli più bravi e quelli meno bravi; quelli portati ad un certo lavoro e quelli meno portati a quel lavoro.
Se applico questo sistema di valutazione nel mondo prettamente ecclesiastico posso dire, senza paura di essere smentito che alcuni sacerdoti hanno un senso missionario più accentuato rispetto ad altri.
In sostanza valutiamo quotidianamente le persone; ci sono quelle che soddisfano le nostre aspettative e quelle che le soddisfano un pò meno!
Ricordo con piacere la compagnia di quella guida spirituale.
Era una persona estremamente schiva e riservata ma, una volta conosciuta ed entrati nella giusta sintonia, si percepiva in lui un carisma particolare.
Uomo di cultura, preparato, attento e disponibile ad ogni ora.
La particolare vocazione dell'uomo emergeva fortemente durante i momenti di preghiera comunitaria.
Lo Spirito operava attraverso il sacerdote e di questo, noi pellegrini, ne beneficiavamo.
Quell'anno mia figlia Chiara condivideva con me il pellegrinaggio nonchè la camera della pensione che ci accoglieva e che diventava, nel corso della notte, il "parlatorio" familiare delle esperienze vissute durante il corso della giornata.
Ricordo quando mi chiamò: papà!
Disse con parlare trafelato: durante la confessione il Don anticipava quello che avrei confessato successivamente!
Avevo letto qualcosa in tal senso sulla vita di Padre Pio ma non pensavo si potesse verificare realmente.
Ho accennato a questa cosa solo per anticipare quello che dirò successivamente riferendomi a quel sacerdote per poi avventurarmi direttamente nel momento tragico e sofferto vissuto per due anni e legato alla pandemia causata da un virus.
In una delle tante chiacchierate con quel sacerdote si era toccato l'argomento "magligno" ed egli mi aveva raccontato alcuni suoi incontri ravvicinati con il demonio.
Non elenco le confidenze che tengo riservate ma voglio riferire una frase da lui esplicitata in tempi non sospetti ma che, ripetuta oggi, fa venire la "pelle d'oca".
Disse: il diavolo fa di tutto per coprire il volto delle persone affinché esse non si identifichino l'un l'altro quale immagine e somiglianza di Dio.
Parole profetiche?
Se rileggo questa frase, pronunciata qualche anno fa,e la attualizzo posso solo confermare ed affermare: tutti eravamo mascherati!!
Quando poi alleggerivano le cosiddette restrizioni, se ricordiamo bene, improvvisamente accadeva qualcosa o qualche evento che ci faceva "mascherare" nuovamente.
Se vogliamo dirla tutta, oggi c'è ancora gente che circola con la mascherina indossata!!
Diverse volte ho attribuito e l'ho anche scritto in diverse occasioni: quello che accadde allora era diverso dall'umano.
Sono abituato a guardarmi in giro ed a porgermi domande; cerco risposte e le trovo molto spesso nei messaggi che la Madonna ci fornisce di volta in volta.
Siamo nell'ultimo giorno del mese di novembre del 2022; tra poco festeggeremo, ancora una volta, il Santo Natale.
E' passato velocemente un altro anno,durante il quale, tutti i discorsi e le notizie sono state, tanto per cambiare, monotematiche.
Mai una notizia bella, mai una notizia di speranza se escludiamo gli accorati appelli della Madonna a Medjugorje.
A tal proposito ricordo, con piacere, il messaggio che la Madre di Dio diede in occasione del Santo Natale del 2020.
Parole di speranza che accompagnavano il vagito di un bimbo appena nato.
Cari figli!
Vi porto Gesù Bambino che vi porta la pace, Colui che è il passato, il presente ed il futuro del vostro vivere.
Figlioli, non permettete che si spengano la vostra fede e la vostra speranza in un futuro migliore perché voi siete stati scelti per essere i testimoni della speranza in ogni situazione.
Per questo sono qui con Gesù affinché vi benedica con la Sua pace.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
Concludo.
Anche quest'anno arriverà il Natale e, stiamone certi, Gesù bambino nascerà per tutti perchè Dio fa fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti (Mt 5,45).
Mi auguro ci siano, ancora una volta, le parole della Madonna per confortarci.
Le farò mie perchè solo Lei può apporre il cerotto più idoneo sulle ferite del mondo che, all'apparenza, non sembra vogliano rimarginarsi.

 Antonello De Giorgio

2° GIORNO: Novena all'Immacolata Concezione dal 29 Novembre al 7 dicembre... (preghiere, video)

 


2° GIORNO DELLA NOVENA ALL' IMMACOLATA
In preparazione alla Solennità dell' Immacolata Concezione
"Tutta bella sei, o Maria
e macchia di peccato non è in te.
Tu sei la gloria di Gerusalemme,
tu sei la letizia di Israele,
tu sei l’onore della nostra gente,
tu sei l’avvocata dei peccatori.
O Maria! O Maria!
Vergine prudentissima,
Madre clementissima,
prega per noi,
presso il Signor Gesù Cristo.La macchia del peccato originale non è in te".
Dio ti ha talmente amata da preservarti da ogni macchia del peccato originale, non hai avuto nessuna imperfezione né morale, né naturale perché nella tua libertà hai detto sì al progetto di Dio. Quel sì poi ti ha preservata dal maligno e da tutte le sue opere. Aiutaci a vivere il nostro sì di ogni giorno!
Preghiera
O giglio immacolato di purità, Maria, ci congratuliamo con te, che fin dal primo istante della tua Concezione sei stata arricchita di grazia, e dell’uso perfetto di ragione. Ringraziamo ed adoriamo la SS. Trinità, che ti ha elargito doni sublimi, e ci confondiamo dinanzi a te nel vederci così poveri di virtù. Tu che così pienamente fosti ricolma di celeste grazia, partecipane all’anima nostra, e facci ricchi dei tesori del tuo Immacolato Concepimento. Ave Maria.
OREMUS O Dio, che nell’Immacolata Concezione della Vergine hai preparato una degna dimora per il tuo Figlio, e in previsione della morte di lui l’hai preservata da ogni macchia di peccato, concedi·anche a noi, per sua intercessione, di venire·incontro a te in santità·e purezza di spirito. Per il nostro Signore. Amen.
 
 Messaggio dato dalla Madonna a Medjugorje il 28 Novembre 1983 (Messaggio straordinario)
Pregate! Pregate! Pregate ogni giorno durante la novena dell’Immacolata le preghiere di consacrazione ai Cuori di Gesù e Maria.

 

 PREGHIERA DI CONSACRAZIONE AL SACRO CUORE DI GESÙ (Dettata dalla Madonna a Medjugorje a Jelena Vasilj il 27 novembre 1983)


O Gesù, noi sappiamo che tu sei misericordioso e che hai offerto il tuo cuore per noi. Esso è incoronato dalle spine e dai nostri peccati. Noi sappiamo che tu ci supplichi costantemente affinché noi non ci perdiamo. Gesù, ricordati di noi quando siamo nel peccato. Per mezzo del tuo Cuore fa’ che tutti gli uomini si amino. Sparisca l’odio tra gli uomini. Mostraci il tuo amore. Noi tutti ti amiamo e desideriamo che tu ci protegga col tuo Cuore di buon pastore e che ci liberi da ogni peccato. Gesù, entra in ogni cuore! Bussa, bussa alla porta del nostro cuore. Sii paziente e non desistere mai. Noi siamo ancora chiusi perché non abbiamo capito il tuo amore. Bussa continuamente. Fa’, o Buon Gesù, che ti apriamo i nostri cuori almeno nel momento in cui ci ricordiamo della tua passione sofferta per noi. Amen.


PREGHIERA AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA (Dettata dalla Madonna a Medjugorje a Jelena Vasilj il 28 novembre 1983)

Dice la Madonna: "Rivolgetevi al Mio Cuore Immacolato con queste parole di Consacrazione":

O Cuore Immacolato di Maria, ardente di bontà, mostra il Tuo Amore verso di noi. La Fiamma del Tuo Cuore, o Maria, scenda su tutti gli uomini. Noi Ti amiamo immensamente. Imprimi nei nostri cuori il vero Amore così da avere un continuo desiderio di Te. O Maria, umile e mite di Cuore, ricordati di noi quando siamo nel peccato. Tu sai che tutti gli uomini peccano. Donaci, per mezzo del Tuo Cuore Immacolato, la salute spirituale. Fà che sempre possiamo guardare alla bontà del Tuo Cuore materno e che ci convertiamo per mezzo della Fiamma del Tuo Cuore. Amen.


«MAGNIFICAT»
L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore, perché ha guardato l'umiltà della Sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno Beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il Suo nome: di generazione in generazione la Sua Misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la Potenza del Suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni,  ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, Suo servo, ricordandosi della Sua Misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

 
 


30 novembre: Sant'Andrea apostolo,  il 'Primo chiamato'- Storia, preghiera, video...

 


Sant'Andrea, apostolo 

 

Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Romani
Rm 10,9-18
 
Fratello, se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».
Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? Come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? Come ne sentiranno parlare senza qualcuno che lo annunci? E come lo annunceranno, se non sono stati inviati? Come sta scritto: «Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annuncio di bene!».
Ma non tutti hanno obbedito al Vangelo. Lo dice Isaìa: «Signore, chi ha creduto dopo averci ascoltato?». Dunque, la fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo. Ora io dico: forse non hanno udito? Tutt’altro:
«Per tutta la terra è corsa la loro voce,
e fino agli estremi confini del mondo le loro parole».

 

SAN ANDREA APOSTOLO
All’apostolo Andrea spetta il titolo di 'Primo chiamato'. Ed è commovente il fatto che, nel Vangelo, sia perfino annotata l’ora («le quattro del pomeriggio») del suo primo incontro e primo appuntamento con Gesù. Fu poi Andrea a comunicare al fratello Pietro la scoperta del Messia e a condurlo in fretta da Lui. La sua presenza è sottolineata in modo particolare nell’episodio della moltiplicazione dei pani. Sappiamo inoltre che, proprio ad Andrea, si rivolsero dei greci che volevano conoscere Gesù, ed egli li condusse al Divino Maestro. Su di lui non abbiamo altre notizie certe, anche se, nei secoli successivi, vennero divulgati degli Atti che lo riguardano, ma che hanno scarsa attendibilità. Secondo gli antichi scrittori cristiani, l’apostolo Andrea avrebbe evangelizzato l’Asia minore e le regioni lungo il mar Nero, giungendo fino al Volga. È perciò onorato come patrono in Romania, Ucraina e Russia. Commovente è la 'passione' – anch’essa tardiva – che racconta la morte dell’apostolo, che sarebbe avvenuta a Patrasso, in Acaia: condannato al supplizio della croce, egli stesso avrebbe chiesto d’essere appeso a una croce particolare fatta ad X (croce che da allora porta il suo nome) e che evoca, nella sua stessa forma, l’iniziale greca del nome di Cristo. La Legenda aurea riferisce che Andrea andò incontro alla sua croce con questa splendida invocazione sulle labbra: «Salve Croce, santificata dal corpo di Gesù e impreziosita dalle gemme del suo sangue… Vengo a te pieno di sicurezza e di gioia, affinché tu riceva il discepolo di Colui che su di te è morto. Croce buona, a lungo desiderata, che le membra del Signore hanno rivestito di tanta bellezza! Da sempre io ti ho amata e ho desiderato di abbracciarti… Accoglimi e portami dal mio Maestro»
 
 
Tu, il primo chiamato di tutti i discepoli,
il testimone oculare
e il servitore del Verbo,
santo apostolo Andrea,
noi ti veneriamo come è giusto.
Tu infatti nel fervore del tuo amore,
hai seguito l’agnello
che ha tolto il peccato del mondo,
e hai poi comunicato alla Passione
di Colui che volontariamente soffrì
la morte nella sua carne.
Per questo noi ti preghiamo, o sant’Andrea,
di intercedere presso il Cristo nostro Dio,
affinché conceda la remissione dei peccati
a coloro che festeggiano con tutto il cuore
la tua santa memoria.
Dio onnipotente, donaci di trovare e di seguire il Salvatore,
come l’apostolo Andrea che, da lui chiamato,
abbandonò ogni cosa del mondo per servire Gesù Cristo,
nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen
Sant’Andrea primo apostolo
Prega per noi
 

 

martedì 29 novembre 2022

DEVO MOLTO A MEDJUGORJE, PERCHÉ HA SALVATO LA MIA VOCAZIONE- Testimonianza di DON NICOLA LICCARDO

 


Don Nicola racconta che la sua vocazione era in crisi in quel momento e che stava lottando se diventare prete o no. Durante il suo pellegrinaggio, è stato invitato da Marija Pavlović, una delle sei veggenti di Medjugorje, alle sue apparizioni quotidiane. Don Nicola racconta come quel giorno abbia influito sul suo discernimento e sul ruolo che ancora Medjugorje svolge nel suo sacerdozio. Usa i canali dei social media per diffondere la Buona Novella con le sue meditazioni di un minuto sul Vangelo. Don Nicola porta anche pellegrini dall'Italia a Medjugorje.

  (La testimonianza di Don Nicola, sul canale YouTube "Fruits of Medjugorje"- Marija Jerkić)

 
DEVO MOLTO A MEDJUGORJE, PERCHÉ HA SALVATO LA MIA VOCAZIONE.
Era, diciamo, un invito perché mi trovavo in un momento eccezionale della mia vita. Un anno prima, i miei genitori erano qui a Medjugorje. Quando sono tornati a casa mi hanno parlato di questo posto con il desiderio di andarci con loro, cioè qui a Medjugorje.

Ero in un periodo molto difficile della mia vita. Allora ero ancora un diacono. Sono venuto a Medjugorje per la prima volta. Mi sono trovata in momenti molto difficili di crisi quando volevo lasciare tutto. E il tuo servizio.

Era qualcosa di speciale. Medjugorje, devo molto a Medjugorje perché ha salvato la mia vocazione. E in quel primissimo pellegrinaggio. Perché ricordo che, sebbene non fosse in programma, fummo invitati a un'apparizione a Maria, una delle veggenti, il 31 agosto, che è anche il mio compleanno.

La nostra guida ci ha invitato a partecipare a questa, diciamo, esperienza. Ero venuto come diacono perché ero un diacono transitorio in uno stato di preparazione per diventare sacerdote, però, nel bel mezzo di quella crisi. Vale a dire, non ero sicuro della mia decisione di diventare prete. E quando siamo entrati in quello spazio, eravamo in una casa, cioè un castello vicino a Nancy. Non lo dimenticherò mai.


Sono entrato con i sacerdoti e ci siamo seduti lì ad aspettare il veggente. Quando è venuta, abbiamo iniziato a pregare il Santo Rosario. Ero in quarta, quinta fila, a supplicare il Signore, e ancor di più la Vergine Maria, di manifestarmi la sua presenza perché volevo capire cosa stava accadendo nella mia vita e se facevo davvero parte del progetto che il Signore aveva per me.

Volevo chiarezza. Ma l'ho detto com'era, a un certo punto, come mia preghiera personale. Non gli attribuivo molta importanza, non pensavo nemmeno che a un certo punto stesse accadendo qualcosa di veramente importante. Come mai? Perché durante il rosario, a un certo punto, Maria ha aperto gli occhi, mi ha guardato e ha detto: Padre, puoi inginocchiarti qui accanto a me.

Ho pensato che forse stavo disturbando le persone lì nel posto in cui mi trovavo. E mi sono inginocchiato accanto a lei e ho incontrato lo sguardo di mia madre che era commossa dal fatto che fossi vicino alla veggente. Non so perché, ma ho cominciato a capire che per me era un segno che il Signore mi dava per dirmi attraverso Maria: 'Io credo in te, stammi vicino!'

Può sembrare banale, ma in quel momento l'ho letto come qualcosa di autentico per la mia vita. In quel momento mi sono sentito amato, tutto e veramente, tanto che dopo quel pellegrinaggio sono tornato dal rettore e gli ho detto: voglio diventare sacerdote! È così che sono diventato presto prete.



Certamente, è stata un'esperienza straordinaria per me ed è diventata per me una tappa inevitabile della mia vita dove vivo sempre esperienze incredibili. Da quell'incontro ho portato qui tante persone, sono stato in tante parrocchie di Napoli, e ho portato anche tanti amici e parenti. In breve, abbiamo vissuto molto qui, e Medjugorje e la mia esperienza a Medjugorje qui a Medjugorje sono speciali perché ogni volta che vengo in questo luogo, sono sempre accolto da un nuovo messaggio.

Proprio oggi mi è capitato di vivere una delle confessioni più belle che abbia mai sentito. È l'esperienza che ti rimane dentro. Tu credi di dare qualcosa al mondo, ma in realtà sei tu che ricevi, sei tu che sei condotto per mano a scoprire la tenerezza di Dio, la tenerezza di Maria.

Ed è per questo che quell'esperienza è veramente fondamentale per il mio cammino sacerdotale oggi. Dico sempre una cosa sul pellegrinaggio a Medjugorje: ogni pellegrinaggio ti regala sempre qualcosa di diverso. Sono anche una guida di Terra Santa e ho visitato tanti posti e ognuno chiaramente ti regala qualcosa di nuovo, vero?


Medjugorje qui è speciale, è quello che vedo negli occhi delle persone, soprattutto quando inizi ad ascoltarle perché, come diceva Papa Giovanni Paolo II, questo è il confessionale del mondo, giusto? Ripetendo proprio questa espressione, noto che qui a Medjugorje le persone si aprono di più, sentono il bisogno di essere se stesse, sentono il bisogno di essere amate, sanno che qui c'è qualcosa di speciale, ma non perché c'è chissà che magia, ma perché questo è un luogo penitenziale, un luogo di preghiera e di forte spiritualità che qui ti permette di sentirti a casa.

E quando senti le parole qui: Benvenuto a casa tua; apri il tuo cuore perché è bello quando ti senti a casa da qualche parte. Bene, Medjugorje ha un tale effetto. Vedo nel cuore della gente, cioè dei pellegrini che seguo, e come sacerdote, questa fiducia: qui mi sento a casa!

Ecco perché, prima di tutto, desidero ardentemente portare questa bellezza nel cuore di tante persone, perché la considero un dono. Se il Signore l'ha data a me, perché non ad altri?! E anche la mia presenza sui social network; Ho iniziato con l'esperienza del Vangelo in un minuto.

Il Vangelo corrispondente viene elaborato in un minuto, il che mi ricorda un aneddoto speciale quando ho iniziato a utilizzare Instagram. All'inizio quando è uscito Instagram, ricordi, non potevi fare video troppo lunghi, max. 60 secondi. E ricordo di aver messo insieme un sermone che mi è piaciuto molto ed è durato 3 minuti. Tre minuti e 50, non ricordo esattamente.



Il fatto è che, quando l'ho postato su Instagram, non lo sapevo, quindi ha tagliato fuori tutto il mio sermone. Come mai? Perché è stato permesso di durare max. 60 secondi. Proprio per quell'errore, ho realizzato qualcosa di nuovo e mi sono detto: Oh, se solo ci fosse un po' di considerazione in 60 secondi!

Ed è così che è stato creato il Vangelo in un minuto, che è stato seguito da tante persone, ha davvero aiutato tante persone, e anche qui a Medjugorje molte persone lo sanno già. Quando arrivo, saluto persone che probabilmente mi riconoscono dal sito. E capisco l'importanza, soprattutto, del messaggio di amore e di speranza, e penso che oggi, anche come Chiesa, non dobbiamo far finta di niente.

Questo è un canale che arriva e sa arrivare a tanti, magari non solo alle persone che vivono in Italia, nella mia gente, ma anche in altre parti del mondo dove riesci a portare la parola della speranza. Penso che questo sia ciò che il Signore vuole oggi. Lavorare in modo che quella parola possa catturare più cuori possibili, almeno per seminare, certo non ci riesci in quel minuto, diciamo, dai chissà cosa, ma comunque getti un seme, fertilizzi un seme che crescerà chissà quando, beh, si tratta di seme.

E, naturalmente, se anche noi confidiamo in Gesù, come ci insegna la nostra vita di fede: se confidiamo in Dio, Lui sa davvero fare grandi cose, e anche oltre quei 60 secondi. Penso che l'esperienza del Covid abbia segnato soprattutto noi italiani, più di altre nazioni.

Come mai? Perché i motivi, ora non voglio toccare motivi personali, però, vedo che nell'area mentale dei nostri italiani siamo stati davvero tentati da tutto questo: la paura dei contatti, per esempio. E tutto questo ha influenzato la nostra creatività, la cosa più bella che avevamo.


Certo, il Covid ha spaventato il mondo intero, ma non dobbiamo fermarci, il mondo non può fermarsi davanti a nessuna tempesta. Il vangelo di oggi parla del vento contrario, vero? E penso che ogni volta che soffia quel vento contrario, c'è sempre una Saggezza che dobbiamo imparare.

Il messaggio di speranza che arriva da quei momenti difficili è proprio sapersi fermare. Forse, da un lato, il Covid ci ha permesso di fermarci e realizzare le cose importanti della vita, se ovviamente facciamo qualcosa di positivo da quell'esperienza.

Ma allo stesso tempo la paura non può, secondo me, non deve bloccarci o farci porre fine alla nostra vita. La vita va avanti e proprio perché il vento è contrario, il Signore ci chiama ad affrontare quel vento.

Quanto è vero il Vangelo di oggi: E comandò loro di entrare nell'arca. E dobbiamo essere incoraggiati ad affrontare i momenti difficili, affrontiamo questa storia senza paura, sapendo che il Signore alla fine dirà a ciascuno di noi: Coraggioso, io sono, non temere, sono qui, alzati, puoi non puoi chiuderti in casa, non puoi stare da solo davanti allo schermo, non puoi non incontrare gente, non puoi non viaggiare, non puoi non fare un pellegrinaggio a Medjugorje, visto come questo posto ha trasformati molti, dalla presenza di Maria.

Penso che sia necessario prendere una decisione ferma, ovvero vivere nonostante il vento contrario. 

radio-medjugorje.com

 VIDEO


 

 1° GIORNO: Novena all'Immacolata (dal 29 Novembre al 7 dicembre)- PREGHIAMO INSIEME

 


 Novena dell'Immacolata.
(dal 29 Novembre al 7 dicembre)

1° Giorno - AURORA DI SALVEZZA.

All'aurora c'è un momento stupendo: quello che precede immediatamente il sorgere del sole. All'inizio un lieve impallidire del cielo a oriente, appena visibile nella notte. In seguito il chiarore va crescendo lentamente, poi più in fretta, sempre più in fretta.
Ed ecco infine un momento in cui il nascere della luce è così vittorioso e ardente, lo splendore così accecante per gli occhi abituati alla notte, che ci si potrebbe credere davanti al sole stesso: appena un istante dopo, come una fiammata, la sua luce divamperà sul filo dell'orizzonte.
Ed ecco finalmente il sole... Così l'Immacolata Concezione. 

 Maria, appare come culmine dell'aurora, il sorgere del giorno...nella Vergine che tutto si riunisce per poi passare da Lei al Figlio... Così l'Antico Testamento e tutto quello che vi è di storia sacra nell'umanità.
Le donne e le cose sante dell'antica alleanza la rappresentano; il tempio e l'altare, il Sinai e l'arcobaleno, il roveto ardente ne sono un simbolo; è la Vergine che viene attraverso tutti questi segni, perché attraverso di lei viene "Colui che viene".
(E. Mersch)

 

 VIDEO:



Invocazione d'aiuto a Maria.

O Vergine Immacolata, primo e soave frutto di salvezza, noi Ti ammiriamo e con Te celebriamo le grandezze del Signore che ha fatto in Te mirabili prodigi.

Guardando Te, noi possiamo capire ed apprezzare l'opera sublime della Redenzione e possiamo vedere nel loro risultato esemplare le ricchezze infinite che Cristo, con il suo Sangue, ci ha donato.

Aiutaci, o Maria, ad essere, come Te, salvatori insieme con Gesù di tutti i nostri fratelli. Aiutaci a portare agli altri il dono ricevuto, ad essere "segni" di Cristo sulle strade di questo nostro mondo assetato di verità e di gloria, bisognoso di redenzione e di salvezza. Amen.

(A. Gemma)

 

  Messaggio dato dalla Madonna a Medjugorje il 28 Novembre 1983 (Messaggio straordinario)
Pregate! Pregate! Pregate ogni giorno durante la novena dell’Immacolata le preghiere di consacrazione ai Cuori di Gesù e Maria.

 

 PREGHIERA DI CONSACRAZIONE AL SACRO CUORE DI GESÙ (Dettata dalla Madonna a Medjugorje a Jelena Vasilj il 27 novembre 1983)


O Gesù, noi sappiamo che tu sei misericordioso e che hai offerto il tuo cuore per noi. Esso è incoronato dalle spine e dai nostri peccati. Noi sappiamo che tu ci supplichi costantemente affinché noi non ci perdiamo. Gesù, ricordati di noi quando siamo nel peccato. Per mezzo del tuo Cuore fa’ che tutti gli uomini si amino. Sparisca l’odio tra gli uomini. Mostraci il tuo amore. Noi tutti ti amiamo e desideriamo che tu ci protegga col tuo Cuore di buon pastore e che ci liberi da ogni peccato. Gesù, entra in ogni cuore! Bussa, bussa alla porta del nostro cuore. Sii paziente e non desistere mai. Noi siamo ancora chiusi perché non abbiamo capito il tuo amore. Bussa continuamente. Fa’, o Buon Gesù, che ti apriamo i nostri cuori almeno nel momento in cui ci ricordiamo della tua passione sofferta per noi. Amen.


PREGHIERA AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA (Dettata dalla Madonna a Medjugorje a Jelena Vasilj il 28 novembre 1983)

Dice la Madonna: "Rivolgetevi al Mio Cuore Immacolato con queste parole di Consacrazione":

O Cuore Immacolato di Maria, ardente di bontà, mostra il Tuo Amore verso di noi. La Fiamma del Tuo Cuore, o Maria, scenda su tutti gli uomini. Noi Ti amiamo immensamente. Imprimi nei nostri cuori il vero Amore così da avere un continuo desiderio di Te. O Maria, umile e mite di Cuore, ricordati di noi quando siamo nel peccato. Tu sai che tutti gli uomini peccano. Donaci, per mezzo del Tuo Cuore Immacolato, la salute spirituale. Fà che sempre possiamo guardare alla bontà del Tuo Cuore materno e che ci convertiamo per mezzo della Fiamma del Tuo Cuore. Amen.


«MAGNIFICAT»
L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore, perché ha guardato l'umiltà della Sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno Beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il Suo nome: di generazione in generazione la Sua Misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la Potenza del Suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni,  ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, Suo servo, ricordandosi della Sua Misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

lunedì 28 novembre 2022

Coraggio, “preghiamo” e “confidiamo” nel Signore perché conosce i nostri bisogni...: la veggente Marija parla dell'ultimo messaggio


La veggente Marija
Pavlovic Lunetti parla dell'ultimo messaggio ricevuto dalla  Regina della Pace il 25 novembre 2022
 

Grazie a Dio la Madonna è ancora con noi e continua a guidarci e a darci messaggi. Durante l'apparizione pensavo a quante persone sono venute a Medjugorje, hanno cominciato a pregare e la fede è nata nei loro cuori, si è rafforzata e molti hanno ritrovato Dio. Questo è un invito per tutti noi a pregare ancora di più e testimoniare con la nostra vita. In questo tempo in cui ci avviciniamo all'Avvento è particolarmente un tempo di grazia in cui Lei vuole insegnarci a pregare aprendo il nostro cuore. Comincio a rendermi conto che molte parole sono spesso inutili e superflue mentre la preghiera resta la cosa più concreta. Vi invito quindi tutti a pregare perché la preghiera fa miracoli.

Lo abbiamo visto attraverso le numerose testimonianze e ringrazio la Madonna e l'Altissimo perché anche oggi non si sono stancati di noi. Dicendo: “ L'Altissimo mi ha mandato  per insegnarvi a pregare”, Lei diventa la nostra maestra e quindi facciamo tutto con amore. Credo che senza “amore” non ci sia vita, diventiamo tutti poveri. Allora vi invito soprattutto in questo tempo di Avvento, di attesa, di grazia, di misericordia, di attesa del Bambino Gesù, ad aprire i vostri cuori e cercare di essere “orazione”.
Pregando, penso che dobbiamo diventare sempre più preghiera. Tante parole, tanti progetti sono inutili, quello che conta è la preghiera, il rapporto personale con Dio. Il Signore sa che non siamo esperti, ma possiamo farlo comunque con il cuore. Siamo tutti invitati ad essere Amore e portare alla preghiera tutti coloro che ne hanno bisogno, a partire dalle famiglie distrutte, facendo nelle nostre case un angolo per la Sacra Lettura e per il Presepe. Dove non c'è preghiera non c'è amore, non c'è speranza.
 Noi che eravamo giovani durante il comunismo abbiamo vissuto il Natale più intensamente. Oggi il consumismo nell'Europa più ricca ci offre il materialismo attraverso lo shopping sfrenato e abbiamo dimenticato la parte spirituale del Natale. Per questo la Madonna ci guida e ci aiuta in quello che manca a tante famiglie. 

 Qui a Medjugorje abbiamo la bella abitudine di andare la mattina presto alla Santa Messa, la Messa mattutina che noi chiamiamo “zornice”! Una volta si accendevano tanti ceri e li si poneva sull'altare, e oggi sarebbe bello riprenderlo perché ci permetterebbe di vivere ancora più profondamente il nostro rapporto con Dio nel Santissimo Sacramento dell'altare, nel Eucaristia, in Adorazione.

La Madonna vuole che prendiamo come esempio la parrocchia di Medjugorje e la portiamo nelle nostre città; questa è la santità, la conversione, l'amore che il Signore ci dona attraverso la presenza della Madonna. Questo è il tempo della gioia, della verità, dell'incontro con il Bambino Gesù che trasforma i cuori anche attraverso un gesto semplice come offrire un piccolo fiore che Maria vuole offrire al Figlio e trasformarlo in un bouquet profumatissimo come segno di noi che torniamo di nuovo come bambini.

 Molte volte mi ritrovo a non voler commentare subito il messaggio perché è troppo presto. Sappiamo che la Madonna con la sua presenza è un dono per cui bisogna metabolizzarlo ed espanderlo con la preghiera affinché lo stesso Spirito che la manda in mezzo a noi possa farla nascere anche dentro di noi. Invece di parlarne,vorrei cominciare a pregare e ad aprire il nostro cuore come Lei ci chiede di fare, perché la nostra fede si rafforzi. All'inizio delle apparizioni non sapevamo fare tante cose ma certamente sapevamo inginocchiarci e pregare incessantemente giorno e notte. Abbiamo vissuto una bella esperienza di preghiera che auguro a ciascuno di voi di vivere e di vivere l'incontro con Dio.

Questo è il tempo giusto per ciascuno di noi, aspettando il Natale con le confessioni, il perdono, la riconciliazione, è il tempo delle novene, delle preghiere speciali, dei doni speciali e per essere noi stessi un dono agli altri. Per questo possiamo riscoprire la nostra famiglia ora che qui in Europa fa freddo e questo tempo ci aiuta anche a stare al caldo nelle nostre case dove facciamo spazio mettendo una candela, le Sacre Scritture dove possiamo leggere e meditare insieme e avere un dialogo. Oggi purtroppo molte famiglie non si parlano più, non parlano di Dio perché lo considerano in Cielo mentre la Madonna ci sta dicendo che invece Lui è qui con noi sulla Terra. 

Molto male, ma il Signore ha mandato in mezzo a noi nostra Madre per dirci: “Convertitevi, tornate a Dio”e per questo la ringraziamo con tutto il cuore. Ha cambiato le nostre vite e ci ha portato a Suo Figlio, Gesù! Questo è un dono immenso. La mia vita è un continuo ringraziamento non solo per la grazia di poterla vedere ma anche per aver ricevuto i suoi insegnamenti. Ringrazio anche il Buon Dio per ogni momento che abbiamo condiviso con la Madonna, in preghiera sulla Collina delle Apparizioni, durante l'Adorazione, davanti alla Chiesa, dietro la Chiesa, sull'altare nello spiazzo, a tarda notte quando eravamo stanchi, quando ci siamo messi davanti a Gesù e abbiamo trovato la forza di dire: “Signore tu sai, tu conosci la nostra vita, le nostre situazioni e sai benissimo di cosa abbiamo bisogno”. Quando apriamo a Dio questo nostro cuore così spesso ferito, e quando siamo in comunione con Lui, Egli opera attraverso la preghiera. Questa è la mia esperienza personale;

 
Mi sento in crisi, perché ogni volta che la Madonna viene da me, non mi sento adeguato e ho bisogno di più tempo. Pertanto, cerco di essere il più breve possibile dopo l'apparizione, perché vorrei poter rimanere in preghiera e vorrei tacere subito dopo ogni apparizione, per meditare su tutto ciò che il Signore ci sta donando attraverso sua Madre. Lo riconosco come un immenso dono gratuito per la mia vita, per la parrocchia di Medjugorje, ma anche per tutta l'umanità. Il Signore opera attraverso di noi e tante persone hanno accolto i messaggi della Madonna, che ci riporta a suo Figlio, Gesù, con tanta pazienza e con un amore unico. Siamo tornati ai sacramenti soprattutto nei primi anni e la Madonna ci ha consigliato di scegliere una guida spirituale per intraprendere un cammino di santità e intraprendere la scuola della preghiera. Anche oggi ci sentiamo incapaci,
Ho già diviso il messaggio nel mio cuore e nella mia mente in diverse parti perché vedo che c'è molto lavoro da fare, dovendo decidere per la vita di Gesù Risorto. Ci rendiamo conto che così tante persone sono morte internamente e sono scheletri ambulanti e dobbiamo “desiderare il Paradiso” e pensare alla Vita Eterna come Lei ci ha detto numerose volte. Se ascoltiamo i suoi consigli, sono sicuro che ognuno di noi migliorerà e questo è il momento giusto per cogliere questo invito.

 
Spesso non vogliamo perderci in chiacchiere ma anzi vogliamo pregare di più. Questa è una mia esigenza che credo stia crescendo in consapevolezza. Sono consapevole di questo dono enorme che stiamo vivendo, che il Signore ci sta facendo. 

E poi scopriremo che attraverso quelle cose che la Madonna ci dice di fare, la nostra fede nascerà e si rafforzerà. Questo è esattamente dove siamo arrivati; chi prega apre il cuore, la fede cresce e si rafforza!
 E per questo: “coraggio”, “preghiamo” e “confidiamo” nel Signore perché conosce i nostri bisogni. In modo particolare in questo tempo di Avvento dobbiamo confidare nel Signore che è misericordioso, generoso e ci sta inviando la nostra e Sua Madre per guidarci non solo per il nostro bene ma per il bene di tutta l'umanità.

Ieri abbiamo anche celebrato il 22° anniversario della morte di Padre Slavko che, venuto a Medjugorje, ha preso i messaggi della Madonna e li ha messi in pratica, li ha vissuti rinunciando a tante cose personali, mettendo al primo posto Dio e la Madonna. La preghiera era molto importante per lui ogni mattina sulla collina della Croce.
Nell'attesa del Bambino Gesù rimaniamo uniti nella preghiera e nella Comunione dei Santi perché, diciamolo, anche noi possiamo diventare santi!



Da domani inizierà la novena all'Immacolata e il 28 Novembre del 1983 la Madonna disse.... (Messaggio straordinario)


 Messaggio dato dalla Madonna a Medjugorje il 28 Novembre 1983 (Messaggio straordinario)
Pregate! Pregate! Pregate ogni giorno durante la novena dell’Immacolata le preghiere di consacrazione ai Cuori di Gesù e Maria.





PREGHIERA DI CONSACRAZIONE AL SACRO CUORE DI GESÙ (Dettata dalla Madonna a Medjugorje a Jelena Vasilj il 27 novembre 1983)


O Gesù, noi sappiamo che tu sei misericordioso e che hai offerto il tuo cuore per noi. Esso è incoronato dalle spine e dai nostri peccati. Noi sappiamo che tu ci supplichi costantemente affinché noi non ci perdiamo. Gesù, ricordati di noi quando siamo nel peccato. Per mezzo del tuo Cuore fa’ che tutti gli uomini si amino. Sparisca l’odio tra gli uomini. Mostraci il tuo amore. Noi tutti ti amiamo e desideriamo che tu ci protegga col tuo Cuore di buon pastore e che ci liberi da ogni peccato. Gesù, entra in ogni cuore! Bussa, bussa alla porta del nostro cuore. Sii paziente e non desistere mai. Noi siamo ancora chiusi perché non abbiamo capito il tuo amore. Bussa continuamente. Fa’, o Buon Gesù, che ti apriamo i nostri cuori almeno nel momento in cui ci ricordiamo della tua passione sofferta per noi. Amen.


PREGHIERA AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA (Dettata dalla Madonna a Medjugorje a Jelena Vasilj il 28 novembre 1983)

Dice la Madonna: "Rivolgetevi al Mio Cuore Immacolato con queste parole di Consacrazione":

O Cuore Immacolato di Maria, ardente di bontà, mostra il Tuo Amore verso di noi. La Fiamma del Tuo Cuore, o Maria, scenda su tutti gli uomini. Noi Ti amiamo immensamente. Imprimi nei nostri cuori il vero Amore così da avere un continuo desiderio di Te. O Maria, umile e mite di Cuore, ricordati di noi quando siamo nel peccato. Tu sai che tutti gli uomini peccano. Donaci, per mezzo del Tuo Cuore Immacolato, la salute spirituale. Fà che sempre possiamo guardare alla bontà del Tuo Cuore materno e che ci convertiamo per mezzo della Fiamma del Tuo Cuore. Amen.


«MAGNIFICAT»
L'anima mia magnifica il Signore* e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore, perché ha guardato l'umiltà della Sua serva.* D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno Beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente* e Santo è il Suo nome: di generazione in generazione la Sua Misericordia* si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la Potenza del Suo braccio,* ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, * ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati* ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, Suo servo,* ricordandosi della Sua Misericordia, come aveva promesso ai nostri padri,* ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio* e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre* nei secoli dei secoli. Amen.

domenica 27 novembre 2022

"Oggi è il giorno della Medaglia Miracolosa...": a Medjugorje la Regina della Pace ha nominato questa medaglia...

 

 
A Medjugorje la Regina della Pace ha nominato la medaglia miracolosa in un messaggio dato a Marija presso la Croce blu il 27 Novembre del 1989.

"Desidero che in questi giorni preghiate in modo particolare per la salvezza delle anime. Oggi è il giorno della Medaglia Miracolosa e desidero che preghiate in particolare per la salvezza di tutti coloro che portano la Medaglia. Desidero che la diffondiate e la portiate perché si salvi un gran numero di anime, ma in particolare desidero che preghiate"
 
SUPPLICA ALLA VERGINE
DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA
Da recitarsi il 27 Novembre
(festa liturgica della Medaglia)
O Vergine Immacolata, noi sappiamo che sempre
ed ovunque sei disposta ad esaudire le preghiere
dei Tuoi figli esuli in questa valle di lacrime,
ma sappiamo pure che vi sono giorni in cui
Ti compiaci di spargere più abbondantemente i tesori delle Tue grazie. Ebbene, o Madre, eccoci qui prostrati davanti a Te, proprio in quello stesso giorno benedetto, da Te prescelto per la manifestazione della Tua Medaglia. Noi veniamo a Te, ripieni di immensa gratitudine ed illimitata fiducia, in questo giorno a Te così caro, per ringraziarti del gran dono che ci hai fatto dandoci la Tua immagine, affinché fosse per noi attestato d'affetto e pegno di protezione.
Noi Ti promettiamo che: la santa Medaglia sarà
il segno della Tua presenza presso di noi, sarà il nostro libro su cui impareremo a conoscere, seguendo il Tuo consiglio, quanto ci hai amato e ciò che noi dobbiamo fare, perché non siano inutili tanti sacrifici Tuoi
e del Tuo divin Figlio. Sì, il Tuo Cuore trafitto, rappresentato sulla Medaglia, poggerà sempre
sul nostro cuore e lo farà palpitare all'unìsono col Tuo, lo accenderà d'amore per Gesù e lo fortificherà,
per portar ogni giorno la nostra croce dietro di Lui.
Ave Maria...
O Maria concepita...
Questa è l'ora, o Maria, della Tua bontà inesauribile, della Tua misericordia trionfante, l'ora in cui facesti sgorgare per mezzo della Tua Medaglia, quel torrente di grazie e di prodigi che inondò la terra.
Fa', o Madre, che quest'ora, che ricorda la dolce commozione del Tuo Cuore, la quale Ti spinse
a portarci il rimedio di tanti mali, sia anche l'ora nostra: l'ora della nostra sincera conversione, e l'ora del pieno esaudimento dei nostri voti. Tu, che hai promesso
che grandi sarebbero state le grazie per chi le avesse domandate con fiducia, volgi benigno il Tuo sguardo su di noi. Confessiamo di non meritare le Tue grazie. Ma a chi ricorreremo, o Maria, se non a Te, che sei la Madre nostra, nelle cui mani Dio ha posto tutte le sue grazie? Abbi, dunque, pietà di noi.
Te lo domandiamo per la Tua Immacolata Concezione e per l'amore che Ti spinse a darci la Tua preziosa Medaglia.
Ave Maria...
O Maria concepita...
O Consolatrice degli afflitti, che già Ti inteneristi sulle nostre miserie, guarda ai mali da cui siamo oppressi. Fai che la Tua Medaglia sparga su di noi e su tutti i nostri cari i suoi raggi benefici: guarisca i nostri ammalati, dia la pace alle nostre famiglie,
ci scampi da ogni pericolo. Porti la Tua Medaglia conforto a chi soffre, consolazione a chi piange,
luce e forza a tutti. Ma specialmente permetti, o Maria, che, in quest'ora solenne, Ti domandiamo
la conversione dei peccatori, particolarmente di quelli che sono più bisognosi della Tua misericordia. Ricordati che anch'essi sono Tuoi figli, per i quali hai sofferto, pregato e pianto. Salva tutti i Tuoi figli
per poterti un giorno ringraziare e lodare eternamente in Cielo. Amen.

Salve Regina...
O Maria concepita senza peccato,
prega per noi che ricorriamo a Te.
 
- LA MEDAGLIA MIRACOLOSA -
PROMESSE DELLA MADONNA:
"Tutte le persone che porteranno questa Medaglia riceveranno grandi grazie, specialmente
portandola al collo.
Le grazie saranno abbondanti per le persone
che la porteranno con fiducia”.
Queste sono state le parole pronunciate dalla Madonna in occasione delle sue apparizioni
a Santa Caterina Labouré, nel 1830 a Parigi.
La devozione è molto semplice:
occorre portare la Medaglia con fede,
ed invocare più volte al giorno la protezione della Vergine con la seguente giaculatoria:
"O Maria concepita senza peccato,
prega per noi che ricorriamo a Te"
************************************
SIGNIFICATO DELLA MEDAGLIA
IL DIRITTO DELLA MEDAGLIA:
Sul diritto della medaglia vediamo Maria
che schiaccia la testa del serpente.
Con le braccia allargate e le mani raggianti, l’Immacolata Concezione
distribuisce grazie, che sfavillano dagli anelli
che porta ad ogni dito.
Il diritto della medaglia rappresenta la Madonna
quale Mediatrice di grazie e Avvocata,
in quanto la figura dell’Immacolata è incorniciata dall’invocazione:
“O Maria concepita senza peccato
pregate per noi che ricorriamo a voi”.
IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA:
Sul rovescio della Medaglia la Madonna si manifesta quale Corredentrice,
e ciò nei quattro maggiori simboli della Sacra Scrittura che si riferiscono alla corredenzione:
La CROCE esprime in modo completo l’intero mistero della redenzione.
La " M " sta per Maria e la sua vocazione universale.
I due simboli così strettamente connessi rappresentano la profonda unione fra Gesù
e la Corredentrice,
uniti nel medesimo amore, nella medesima sofferenza e nel medesimo scopo della redenzione.
I DUE CUORI FERITI costituiscono il più bel simbolo dell’amore che redime.
Il cuore di Gesù e quello di Maria sono rappresentati uno accanto all’altro
uniti indissolubilmente nel medesimo amore divino.
Le DODICI STELLE indicano la vocazione universale di Maria quale madre di tutti.
Ci ricordano la DONNA dell’Apocalisse (Ap 12,1), vestita di sole e con una corona di dodici stelle
sul capo, che grida per le doglie del parto.
Ella soffre quale corredentrice per il mondo intero affinché Cristo possa nascere in ogni uomo.
La Madonna disse:"Questi raggi che vedi
sono le grazie che io spando sulle persone
che me le domandano ".

Con Maria iniziamo questo nuovo cammino: da oggi inizia l' AVVENTO (attesa) mancano 4 settimane al Natale....

 


Inizia l' AVVENTO ... ( attesa) cioè mancano 4 settimane al Natale.
E' un periodo che dobbiamo vivere preparandoci alla venuta di Gesù...raddrizzando i nostri sentieri (confessandoci) perchè Gesù Bambino ( l'amore ) non può nascere nel nostro cuore se non buttiamo via, dal cuore cose che lo hanno appesantito...sporcato . Questo cammino è lungo e faticoso!! Il Natale può essere un occasine di cambiamento... solo cosi sentiremo di nuovo il NATALE...solo il RE che viene può sconfiggere le tenebre ..con la sua luce...ma se non lo lasciamo entrare...non può nascere.
 Solo se facciamo cadere il nostro orgoglio e ci abbandoniamo alla volontà di Dio ... potremo sperimentare la gioia, la speranza e la grazia di questo SANTO NATALE... 

Il viola: si usa in Avvento, in Quaresima, nella liturgia dei defunti. Indica la speranza, l'attesa di incontrare Gesù, lo spirito di penitenza, la speranza cristiana nei momenti della sofferenza e del lutto.
 
 
Messaggio di Padre Jozo per l’Avvento del 26 dicembre 2005
Cari fratelli e sorelle,
Siamo nel tempo sacro dell’Avvento, che serve a prepararci e a preparare la strada per il Signore che viene. Egli viene soltanto per quei cuori e quelle famiglie che sono aperti. Egli viene dove e’ atteso. ...
...Vi scrivo questa lettera perche’ voi possiate continuare il lavoro della Beata Vergine. Perche’ possiate perseverare nell’apostolato dei piccoli e degli umili che giornalmente portano nuove anime alla preghiera e ai sacramenti. Vi scrivo a nome di tutti i pellegrini, affinche’ non vi perdiate di coraggio.
Perseverate sulla via dell’Evangelizzazione del mondo e della conversione della generazione odierna. I Re Magi, guidati dalla stella, rivelarono la loro via e i loro doni alla Madonna e a San Giuseppe. Ogni pellegrino e’ il Re Mago di oggi. Non dobbiamo mostrare angoscia o indifferenza come Erode e gli altri, ma un grande amore Cristiano che indica la via verso Gesu’ e Sua Madre.
Cari amici nella preghiera, mostrate con le vostre vite la via verso il Signore, la via verso il Re della Pace. Unito con voi e per voi in una sincera preghiera per un Felice Natale ed una santa nascita di Gesu’. A voi e alle vostre famiglie auguro ogni benedizione per l’anno ..
Sinceramente vostro
Padre Jozo Zovko,O.F.M.
 
 
Messaggio del 6 dicembre 1984
Cari figli,
in questi giorni (di Avvento) vi invito alla preghiera in famiglia.
Io a più riprese vi ho dato dei messaggi in nome di Dio, ma voi non mi avete ascoltato.
Il prossimo Natale sarà per voi indimenticabile,
purché accogliate i messaggi che vi dò.
Cari figli, non permettete che quel giorno di gioia
diventi per me il giorno più triste.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!”
 
 
ACCENSIONE DELLA PRIMA CANDELA (colore viola)
LA CANDELA DEL PROFETA
La prima candela si chiama " Candela del Profeta " ed è la candela della speranza. Ci rammenta che molti secoli prima della nascita del bambino Gesù, uomini saggi chiamati profeti predissero la sua venuta.Un profeta di nome Michea predisse perfino che Gesù sarebbe Nato a Betlemme ! Prima Candela dell’Avvento: La Speranza
Padre, tutti guardiamo con attesa al futuro: abbiamo bisogno di speranza. Attorno a noi vediamo tanti problemi nelle persone, nelle famiglie, nel lavoro, nella vita sociale e politica. A volte abbiamo l’impressione che il male sia più forte del bene, che l’egoismo prevalga sull’amore, che la discordia distrugga la pace. Abbiamo bisogno di speranza. Nel tuo Figlio, fatto uomo per noi, tu ci hai fatto una promessa di bene: rafforza la nostra fiducia in te, alimenta la nostra speranza.
«Noi guardiamo l'Avvento un po' troppo dalla parte dell'uomo. Forse bisognerebbe guardarlo di più dalla parte di Dio. Sì, perché anche in cielo oggi comincia l'Avvento. Il periodo dell'attesa. Qui sulla terra è l'uomo che attende il ritorno del Signore. Lassù, nel cielo, è il Signore che attende il ritorno dell'uomo».
 
"Maria ci dice che cosa è l'Avvento: andare incontro al Signore che ci viene incontro.
AspettarLo, ascoltarLo, guardarLo.
Maria ci dice per quale scopo esistono gli edifici delle chiese: esistono perchè dentro di noi si faccia spazio alla Parola di Dio; perchè dentro di noi e per mezzo di noi la Parola possa anche oggi farsi carne".
(Benedetto XVI)
 
 
 Con Maria iniziamo questo cammino d' Avvento, chiedendogli la grazia di crescere nell'atteggiamento di poverta', e umilta', Lei rinuncia ai suoi progetti fidandosi di Dio accogliendo dentro di Lei un progetto piu' grande..un progetto scelto per Lei ..., chiediamo a Maria al suo amore di Madre in questo tempo di conversione e d'apertura all'ascolto, la grazia di saperci fidare di Dio di saper accogliere un disegno scelto solo per noi ...
 
  I popoli di religione cristiana che celebrano la nascita di Cristo si preparano al Natale durante l'Avvento con il digiuno e la preghiera.
 
 
 BUON INIZIO DI AVVENTO A TUTTI 

sabato 26 novembre 2022

Se tu dici "Non so pregare": nessuno può pregare con il cuore se non si è deciso per la ...


 Padre Slavko: Desidero guidarvi verso la preghiera del cuore
Maria sa che anche questa è una cosa che dobbiamo imparare e vuole aiutarci a farlo. Queste due cose che Maria ci ha dettò di fare - dare spazio alla preghiera e la preghiera personale - sono le condizioni per la preghiera del cuore. Nessuno può pregare con il cuore se non si è deciso per la preghiera e solo allora comincia davvero la preghiera del cuore.

Quante volte a Medjugorje sentiamo chiedere cosa significa e come si fa a pregare con il cuore? Come si deve pregare affinché sia davvero una preghiera con il cuore?

Ognuno può cominciare subito a pregare con il cuore, perché pregare con il cuore significa pregare con amore. Pregare con amore non vuol dire però sapere pregare bene e aver memorizzato bene la maggior parte delle preghiere. Significa invece cominciare a pregare quando ce lo chiede Maria e nel modo che abbiamo fatto sin dall'inizio delle sue apparizioni.

Quindi, se qualcuno dice: "Non so pregare, ma se tu mi chiedi di farlo, comincerò come so fare", allora in quel momento è cominciata la preghiera con il cuore. Se invece pensassimo di cominciare a pregare solo quando sapremo davvero pregare con il cuore, allora non pregheremo mai.

La preghiera è una lingua e pensate a cosa accadrebbe se noi decidessimo di parlare una lingua solo quando l'avremmo imparata bene. In quel modo, non saremmo mai in grado di parlare quella determinata lingua, visto che chiunque cominci a parlare una lingua straniera inizia proprio col dire le cose più semplici, facendo pratica, ripetendo più volte e facendo degli errori e alla fine imparando davvero quella lingua. Bisogna essere coraggiosi e cominciare in qualsiasi modo si riesca a fare e poi, con la preghiera quotidiana, allora impareremo anche a pregare con il cuore.

Questa è la condizione di tutto il resto, di cui Maria ci parla nel resto del messaggio. Maria dice...

Solo così capirete che la vostra vita è vuota senza la preghiera

Spesso, quando abbiamo il vuoto nel cuore non ce ne accorgiamo e cerchiamo delle cose che colmino il nostro vuoto. Ed è spesso da quì che comincia il cammino delle persone. Quando il cuore è vuoto molti cominciano a ricorrere a ciò che è male. È il vuoto dell'anima che ci porta alla droga o all'alcol. E' il vuoto dell'anima che genera il comportamento violento, i sentimenti negativi e le cattive abitudini. Se il cuore invece riceve la testimonianza della conversione di un altro, allora si accorge che è stato il vuoto dell'anima a spingerlo verso il peccato. Per questo, è importante che ci decidiamo per la preghiera e che in essa scopriamo la pienezza della vita e questa pienezza ci trasmette la forza di liberarci del peccato, delle cattive abitudini e di cominciare una vita che valga la pena di essere vissuta. Poi Maria sottolinea...

Voi scoprirete il senso della vostra vita quando avrete scoperto Dio nella preghiera

Dio è fonte di Vita, di Amore, di Pace e di Gioia. Dio è luce ed è la nostra via. Se siamo vicini a Dio, la nostra vita avrà uno scopo e questo indipendentemente da come ci sentiamo in quel momento, se siamo sani o ammalati, ricchi o poveri, perché lo scopo della vita continua a sopravvivere e domina ogni situazione che incontriamo nella vita. Questo scopo, naturalmente, possiamo trovarlo unicamente in Dio e grazie a questo scopo che troviamo in Lui ogni cosa acquisterà valore. Anche se ci imbattiamo o commettiamo un peccato e anche se è un peccato grave, anche la grazia è grande. Se ci si allontana da Dio, invece, si vive nelle tenebre, e nelle tenebre ogni cosa perde colore, ogni cosa è uguale all'altra, spenta, ogni cosa diventa irriconoscibile e così non si trova più la via. Per questo è fondamentale che noi stiamo accanto a Dio. Poi, alla fine, Maria ci implora dicendo...

Perciò, figlioli, aprite la porta del vostro cuore e capirete che la preghiera è la gioia senza la quale non potete vivere

Ci viene spontaneo chiederci: come possiamo aprire il cuore a Dio e che cosa ce lo fa chiudere. E' bene che ci rendiamo conto che tutto ciò che ci succede, il bene come il male, è in grado di chiuderci o di aprirci a Dio. Quando le cose vanno bene, si rischia davvero di allontanarsi da Dio e dagli altri, cioè di chiudere il nostro cuore a Dio e agli altri.

La stessa cosa può accadere quando si soffre, perché allora ci si chiude e si incolpano Dio o gli altri delle nostre sofferenze e ci si ribella a Dio o agli altri, che sia per odio, per dolore o per depressione. Tutto questo può farci correre il pericolo di perdere il senso della vita Ma in genere, quando le cose vanno bene, si dimentica facilmente Dio e quando vanno male si ricomincia a cercarlo.

Quante persone hanno cominciato a pregare solo quando un dolore ha bussato alla porta del loro cuore? E allora dovremmo chiederci come mai aspettiamo che un dolore sfondi la porta del nostro cuore per deciderci ad aprirla a Dio? Ma è proprio questo il momento di dirci e di credere che alla fine ogni cosa volge al bene. Ed è per questo che non è giusto pensare che sia per volontà di Dio che soffriamo. Perché se poi lo diciamo anche a un altro, che cosa penserà questi del nostro Dio? Quale immagine si farà di Dio, se pensa che sia Lui a volere la nostra sofferenza?

Quando soffriamo, quando le cose vanno male, allora, non dovremmo dire che è la volontà di Dio, ma piuttosto che è volontà di Dio che noi, attraverso la nostra sofferenza, possiamo crescere nel suo amore, nella sua pace e nella sua fede. Per capirlo meglio, pensiamo a un bambino che soffre e che dice ai suoi amici che sono i suoi genitori a desiderare la sua sofferenza.

Che cosa penseranno gli amici di quei genitori? Naturalmente nulla di buono. Ed è quindi bene che anche noi nel silenzio del nostro cuore, ripensiamo al nostro comportamento e cerchiamo cosa ha chiuso le porte del nostro cuore a Dio, o che cosa invece ci ha aiutati ad aprirle La gioia di cui parla Maria è una gioia evangelica, la gioia di cui parla anche Gesù nei Vangeli.

È una gioia che non esclude il dolore, i problemi, le difficoltà, le persecuzioni, perché è una gioia che li trascende tutti e porta alla rivelazione della vita eterna assieme a Dio, nell'amore e nella gioia eterna. Qualcuno disse una volta: "La preghiera non cambia il mondo, ma cambia la persona, che poi a sua volta cambia il mondo". Cari amici, vi invito ora in nome di Maria, qui a Medjugorje, a decidervi per la preghiera, a decidervi ad avvicinarvi a Dio e a cercare in Lui lo scopo della vostra vita. Il nostro incontro con Dio cambierà la nostra vita e allora saremo in grado, gradualmente, di migliorare anche il rapporto nella nostra famiglia, nella Chiesa e in tutto il mondo. Con questo appello vi invito ancora a pregare...

Cari figli, anche oggi vi invito tutti alla preghiera. Sapete, cari figli, che Dio concede grazie speciali nella preghiera; perciò cercate e pregate, perché possiate comprendere tutto ciò che vi offro qui. Io vi invito, cari figli, alla preghiera col cuore; sapete che senza preghiera non potete comprendere tutto ciò che Dio programma attraverso ciascuno di voi: perciò pregate. Desidero che attraverso ognuno si realizzi il disegno di Dio, che cresca tutto ciò che Dio vi ha dato nel cuore. (Messaggio del 25 aprile 1987)

Dio, Padre nostro, Ti ringraziamo di essere nostro Padre, di chiamarci a Te e di desiderare di stare con noi. Ti ringraziamo perché con la preghiera possiamo incontrarTi. Liberaci da tutto ciò che soffoca il nostro cuore e il nostro desiderio di stare con Te. Liberaci dall'orgoglio e dall'egoismo, dalla superficialità e risveglia il nostro profondo desiderio di incontrarTi. Perdonaci se spesso ci allontaniamo da Te e se Ti incolpiamo della nostra sofferenza e della nostra solitudine. Ti ringraziamo perché desideri che preghiamo, in Tuo nome, per le nostre famiglie, per la Chiesa e per tutto il mondo. Ti imploriamo, concedici la grazia di aprirci all'invito alla preghiera. Benedici coloro che pregano, così che possano incontrarTi nella preghiera e attraverso di Te trovino uno scopo nella vita. Dona a tutti coloro che pregano anche la gioia che viene dalla preghiera. Ti preghiamo anche per coloro che hanno chiuso il cuore a Te, che si sono allontanati da Te perché ora stanno bene, ma Ti preghiamo anche per coloro che hanno chiuso il cuore a Te perché sono nella sofferenza. Apri il nostro cuore al Tuo amore così che in questo mondo, attraverso Tuo Figlio Gesù Cristo, possiamo essere testimoni del Tuo amore. Amen.

P. Slavko Barbaric

venerdì 25 novembre 2022

Messaggio della Regina della Pace del 25/11/2022 - Medjugorje

 

 

Messaggio del 25 novembre 2022 alla parrocchia e al mondo.
 
Cari figli! L'Altissimo mi ha mandato a voi per insegnarvi a pregare. La preghiera apre i cuori e dona la speranza; la fede nasce e si rafforza. Figlioli, io vi invito con amore: ritornate a Dio perché Dio è il vostro amore e la vostra speranza. Se non vi decidete per Dio non avete futuro e perciò sono con voi per guidarvi affinché vi decidiate per la conversione e per la vita e non per la morte. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

giovedì 24 novembre 2022

RICORDO PERSONALE DI PADRE SLAVKO BARBARIC... di Bruno Temil

 

 Per non dimenticare la figura carismatica di questo frate che ha fatto tanto del bene alle persone che lo hanno conosciuto e sopratutto alla diffusione dei messaggi della Gospa.
Saluti da Tolmezzo Ud
Bruno
********

RICORDO PERSONALE DI PADRE SLAVKO BARBARIC
di Bruno Temil

Voglio darvi un mio pensiero sulla figura di questo sacerdote Padre Slavko Barbaric.

Ho avuto modo di conoscerlo negli anni 98/99 quando arrivai a Medjugorje per la prima volta.
In questi due anni prima della sua Nascita al cielo avvenuta appunto il 24/11/2000 mi recavo a Medjugorje molto spesso e mi nutrivo della Spiritualità di questo Frate. Ho imparato da lui la Preghiera del Cuore ed in particolare l’Amore per il Santo Rosario.

Mi ricordo i momenti intensi della preghiera che lui guidava all’interno della Chiesa di San Giacomo prima della santa messa serale.
Già alle ore 16 era praticamente difficile trovare un posto a sedere in attesa proprio che Padre Slavko iniziasse la recita del Rosario.
Egli guidava il rosario intervallando le decine con il canto personale tra tutti il “Ti si Mir nas”(Tu sei pace) con la sua voce armoniosa e avvolgente. Era capace di far immergere i fedeli nella preghiera grazie alle sue brevi riflessioni in più lingue.

Si percepiva il suo Amore per Maria e per Gesù, le sue parole entravano come balsamo nel cuore delle persone. Vedevo tante persone rapite dal clima spirituale che lui riusciva a creare in quei momenti.

Un maestro della Preghiera che si evidenziava ancora di più durante le Adorazioni Eucaristiche e le Preghiere di Guarigione, quest’ultime avevano una durata di circa 25/30 minuti e non come ora ridotte a 7/10 minuti.
Sicuramente un dono che lui aveva era proprio quello di trasmettere lo Spirito di Adorazione.
Tutti coloro che hanno potuto partecipare alle Adorazione eucaristiche guidate da Padre Slavko si portano dentro il ricordo di momenti incredibili di raccoglimento vere e proprie estasi spirituali mi viene da dire.

La sua conoscenza di molte di lingue gli permetteva di arrivare a tutti i fedeli presenti con riflessioni uniche, profonde, non mediate che uscivano dal suo cuore innamorato di Cristo e di autentico Apostolo di Maria.

Solo lui ci ha deliziato con le benedizioni Eucaristiche in mezzo al popolo attraversando le navate della chiesa stipate all’inverosimile dai pellegrini.
Ricordo nitidamente questo evento un mese prima della sua morte quando venne a Udine alla Basilica delle Grazie strapiena di gente eppure lui con in mano l’ostensorio si muoveva all’interno della Chiesa per benedire ogni fedele. Una scena che mi è rimasta ancora scolpita nella mente.

Per non dire poi il canto del kyrie finale che solo lui sapeva cantare e trasmettere nell’anima di quanti partecipavano a questi momenti liturgici.

Un altro dono che Padre Slavko aveva e sapeva trasmettere alle persone era il Digiuno. Con le sue parole pronunciate durante il Rosario o l’Adorazione eucaristica aiutava le persone a meditare e fare propria questa pratica di penitenza ma anche quale potente arma di conversione e libertà interiore. Ci ha fatto comprendere che Preghiera e Digiuno ottengono Miracoli, cambiano le situazioni, ci liberano dalla schiavitù interiore, ci portano all’Amore vero, ci aprono agli altri.

Padre Slavko è stato un amico per tanti poveri, carcerati, drogati, li aiutava a riscoprire la bellezza della Vita attraverso l’Amore della Madre, la Regina della Pace e di Dio attraverso Gesù Cristo.

Era vicino ai veggenti ed era molto attento soprattutto ai Messaggi che la Regina della Pace ci donava attraverso di loro e in particolare quello mensile del 25 del mese.
Ecco questo era il mio piccolo pensiero su Padre Slavko Barbaric di cui ho voluto farvi dono.
Vi auguro una Buona preghiera in questa ultima sera della Novena.