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giovedì 29 ottobre 2020

29 ottobre: Beata Chiara Luce Badano - La sua storia (Si può essere santi, giovani)

 


La storia della Beata Chiara Luce Badano

Si può essere santi, giovani. E’ un dato di fatto, questo. Ed è possibile esserlo, per tante ragioni. Nella storia della Chiesa, tanti sono gli esempi forniti di questa particolare vocazione. La Chiesa, nella sua massima istituzione impegnata  nella conoscenza e nell’approfondimento delle “aureole di santità” - stiamo parlando della Congregazione della causa dei Santi - ci fornisce alcuni “dati” interessanti che ci aiutano a riflettere. Ad esempio ci istruisce sul fatto che “La maturità religiosa dell'adolescente è in relazione ai seguenti requisiti: a) l’uso della ragione come elemento necessario per agire responsabilmente. (...) b) il lume della fede, per cui si è in grado di distinguere tra bene spirituale e male morale, seguendo cioè una coscienza illuminata”.  E’ assai interessante notare come vengano messe in risalto “le due ali della Fede”, per usare l’espressione di Papa Benedetto XVI: “Uso della ragione” e “lume della fede”, dunque, vivono saldi nella vita di ogni giovane chiamato alla santità. 

 


 

Una delle figure più belle e più conosciute nel nostro tempo contemporaneo Chiara Luce Badano, esempio di giovane santità. Una storia, la sua, che è diventata esempio per molti giovani. Un giorno, Chiara Badano scriveva così ad altra Chiara: “Solo Dio può. Interrompendo le cure, i dolori alla schiena dovuti ai due interventi e all’immobilità a letto sono aumentati e non riesco quasi più a girarmi sui fianchi. Stasera ho il cuore colmo di gioia… Mi sento così piccola e la strada da compiere è così ardua, spesso mi sento sopraffatta dal dolore”. Le parole erano indirizzate a Chiara Lubich, fondatrice del movimento dei Focolarini.  Fu proprio la Lubich a nominarla come tutti ormai conosciamo Chiara Badano: “Chiara Luce”. La lettera menzionata fa riferimento alla decisione di interrompere le cure per la chemioterapia e la decisione di abbandonarsi totalmente a Dio. Luce Badano aveva solo ventotto anni. 

Chiara nasce a Sassello, in provincia di Savona e diocesi di Acqui, dopo undici anni di attesa dei suoi genitori. È il 29 ottobre 1971. In terza elementare avviene un incontro che segnerà per sempre la sua vita: conosce il Movimento dei Focolari, fondato da Chiara Lubich. Entra così fra le Gen (Generazione nuova). L’incontro, spazio di anime, riesce a portare Chiara in altro spazio, così profondo e recondito, così ricco e profondo: lo spazio dell’incontro con Cristo. Di Gesù non parla tanto, ma lo porta nella sua vita. Scriverà, infatti: “Io non devo dire di Gesù, ma devo dare Gesù con il mio comportamento”. E così Gesù entra prepotentemente dolce nella sua vita: Chiara si mostra subito attenta agli ultimi, ai bisognosi, e la lettura del Vangelo diviene la sua pratica quotidiana. Vive assieme agli altri ragazzi, con grande piacere della vita, delle piccole cose. Quelle piccole cose che fanno però grande la vita stessa: la semplicità nascosta. 

Ma a diciassette anni, avviene anche un altro incontro. Quello con la malattia: le viene diagnosticato un osteosarcoma. Inizia il pellegrinaggio negli ospedali di Torino, una vera e propria via crucis. Deve subire un intervento e prima di entrare nella sala operatoria dice alla mamma: “Se dovessi morire, celebrate una bella messa e di’ ai Gen che cantino forte”. Si sottopone alla chemioterapia e alle sedute di radioterapia, affrontando tutto come identificazione con i dolori di Cristo. Chiara Badano entra nella malattia nell'abbandono a Cristo, suo Maestro. Proprio per questo motivo, la giovane e bella ragazza decide di vivere la vita quasi come se nulla fosse accaduto: la vita continua a strabordare di gioia da lei e gli altri attingono alla sua forza. E’ un qualcosa di soprannaturale. È molto dimagrita, fatica a respirare e ha forti contrazioni agli arti inferiori. Avrebbe bisogno di morfina, ma non la vuole perché le toglierebbe la lucidità, la consapevolezza. Chiede alla mamma di non piangere perché dirà “quando in cielo arriva una ragazza di diciotto anni, si fa festa!”. Chiara Luce muore alle 4,10 del 7 ottobre 1990, festa della beata Vergine Maria del Rosario. Dichiarata venerabile il 3 luglio 2008, è stata proclamata beata il 25 settembre 2010. 

Chiara Badano, o meglio, Chiara Badano Luce. E’, infatti, la Luce di Dio, di Cristo che vivrà in lei, per sempre. Per l’eternità. La luce che ancora oggi brilla intorno a noi, E’ la luce che oggi celebriamo sugli altari, perché santi giovani si può. Se si vuole. 

Il 2 novembre il Papa si recherà nel Campo Santo Teutonico e alle 16.00 celebrerà la Messa in forma strettamente privata


 

Papa Francesco il 2 novembre al Campo Santo Teutonico

In occasione della commemorazione dei fedeli defunti, il Pontefice celebrerà la Messa nel cimitero in Vaticano, in forma strettamente privata. Anche per le altre celebrazioni in programma è prevista una presenza ristretta di persone
 
 

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

Le misure di sicurezza dettate dalla pandemia scandiscono anche le prossime celebrazioni presiedute da Papa Francesco. Lunedì 2 novembre, giorno nel quale la Chiesa ricorda i fedeli defunti, il Pontefice – si legge in un comunicato della Sala Stampa Vaticana - si recherà non lontano da Casa Santa Marta, nel Campo Santo Teutonico. Qui alle 16.00 celebrerà la Messa in forma strettamente privata, senza concorso di fedeli. Al termine si fermerà in preghiera nel cimitero, recandosi poi nelle Grotte Vaticane per un omaggio ai Pontefici defunti.

Concorso limitato di fedeli

Giovedì 5 novembre, alle 11 presso l’Altare della Cattedra nella Basilica Vaticana, Francesco celebrerà la Messa in suffragio dei cardinali e dei vescovi defunti nel corso dell'anno. Per quest'ultima e per le celebrazioni dei prossimi mesi, il Papa celebrerà con una partecipazione molto limitata di fedeli, individuati secondo le modalità usate nei mesi scorsi, e nel pieno rispetto delle misure di protezione previste, salvo variazioni dovute ad un cambiamento della situazione sanitaria.

Vatican News

A Medjugorje abbiamo davvero vissuto un pezzetto di Cielo sulla terra. - Testimonianza

 


Un anno fa in me è nato il desiderio di venire a Medjugorje. Poiché, per ragioni di salute, mi era impossibile venire senza mio marito, speravo che mi avrebbe accompagnato. La sua risposta però è stata: “Non ho bisogno di raduni di massa del genere”. Triste, ma speranzosa, ho atteso. E la Madonna ci ha chiamato. Nella primavera scorsa ci ha fatto visita un padre benedettino, che per anni è venuto a Medjugorje per il Festival dei Giovani. Ne parlava con tale entusiasmo che era chiaro che la scintilla doveva scoccare: “Allora devo venire anch’io, vengo con te!”, mi ha detto mio marito. Vivevo già da anni in una paura inspiegabile, nessuno sapeva da dove essa provenisse e quale ne fosse il motivo. Negli ultimi anni quella paura era diventata sempre più forte. Cercavo di vincerla con varie terapie e sforzandomi io stessa, ma tutto risultava inutile. La paura mi accompagnava sempre. Unita ad altri due problemi — quello di alcuni svenimenti e quello di alcune difficoltà cardiache —, la paura diventava sempre più grande. Dal punto di vista medico tutto ciò era privo di spiegazione, poiché non vi erano cause organiche. All’interno del mio ambiente religioso ed ecclesiale, mi dicevano sempre che si trattava di una lotta spirituale. La mia vita quotidiana era sempre più segnata da confusione, difficoltà ed era piena di minacce. I sintomi di cui soffrivo mi limitavano e stabilivano il programma della mia vita. Non ero più in grado di concordare alcuna scadenza fissa, trascuravo il mio impegno di cantare nel coro e vivevo dei periodi in stato depressivo: avevo paura di stare tra la gente e di uscire di casa da sola. Mi disperavo sempre di più, temevo la mia paura, ero dilaniata tra la paura e la fiducia in Dio e litigavo sempre con lui. Mi chiedevo se quella non fosse una conseguenza della mia preghiera, se non dovessi per caso smettere di pregare. Appesantiti oltre misura dalle mie preoccupazioni e da molte altre incombenze affidateci, nel luglio del 2014, siamo venuti in aereo a Medjugorje, insieme a nostro figlio, monaco benedettino. Per noi genitori quello è stato un dono particolare: dal momento che lui conosceva Medjugorje, ci ha fatto da guida spirituale. Insieme abbiamo vissuto una settimana portentosa, piena di benedizioni. Ci colmava una strana pace, che era presente ovunque. Moltissima preghiera e moltissime nazionalità tutte insieme, sullo stesso cammino verso Dio! È qualcosa che tocca, che smuove per grazia, arricchisce. È un altro mondo, un’esperienza del Tabor. In quella settimana abbiamo davvero vissuto un pezzetto di Cielo sulla terra. Al ritorno abbiamo chiaramente deciso di tornare anche il prossimo anno. Ma ora la mia testimonianza, in segno di grande ringraziamento alla Madonna: qui mio marito si è riaccostato per la prima volta dalla sua giovinezza al Sacramento della Confessione ed ha riscoperto il Rosario. Da allora preghiamo il Rosario insieme ogni giorno. Nostro nipote, fino all’età di tre anni, non ha voluto parlare, comunicava dando colpi. Voleva esprimersi, ma non poteva. Dopo aver affidato alla Madonna tutte le nostre richieste sulla Collina delle apparizioni, e dopo che una sera avevamo pregato in particolare per quel bambino, il blocco della parola è svanito e, al nostro ritorno, egli ha cominciato a ripetere le sue prime parole. Ora già parla, chiacchiera! Io personalmente ho ricevuto un dono particolarmente grande: durante tutta la mia permanenza a Medjugorje non ho avuto alcuna difficoltà: nessuno svenimento, nessun problema al cuore e nessuna paura. Mi muovevo da sola e sono stata tra la gente senza problemi. È stato semplicemente miracoloso. Solo una volta tornata alla mia quotidianità ho compreso che ero stata completamente liberata e guarita dalla mia paura. Mi è stata donata una vita nuova e libera! Sono così felice, così infinitamente grata! In diverse situazioni ho potuto verificare che è davvero così. Sì, è avvenuto un miracolo! E ne sono seguiti un secondo ed un terzo. I miei problemi di cuore sono stati curati e, per quanto riguarda i miei svenimenti, ora li comprendo e riesco a sopportarli per amore di Dio, a donarli a lui, a farli diventare un sacrificio a lui! La lotta spirituale è diventata più semplice, poiché Dio la sopporta con me. Abbiamo pregato e ringraziato insieme per le grazie che sono state donate a noi e a tutte le persone che portavamo nel cuore. Spero che questa mia testimonianza incoraggi molte persone, in modo che portino anch’esse in questo luogo colmo di grazia i loro bisogni e le loro richieste ed affidino tutto alla Madonna. Nessuno torna da Medjugorje senza aver ricevuto qualche dono!” (Testo tratto dalla rivista “Glasnik mira”  di gennaio 2015).   

Christe Tobler dalla Svizzera

Fonte: Medjugorje hr

mercoledì 28 ottobre 2020

IL PROGRAMMA DI MARIA SU DI NOI E SUL MONDO: L'uomo d'oggi si crede padrone di tutto e di tutti....

 


(...) Noi abbiamo sempre l'impressione di sapere fare tutto da soli... Non pensiamo che è Dio l'unica ragione per cui esistiamo e viviamo... Allora diventa chiaro anche il peso e il valore di tutto quello che Dio ha fatto per te costantemente nella tua vita giorno dopo giorno in modo stupefacente... Bisogna dunque essere ciechi per non capire che uno dei doni più grandi che Dio ci ha fatto è la presenza di Maria. Si dirà: la Madonna c'era già, come mai ora appare? Ma se la Madonna c'era già, perchè allora non la conoscevi? Questo grandissimo dono che è Medjugorje esiste perchè Dio lo ha voluto: Dio ha mandato Sua Madre. E nulla, proprio nulla ci è dovuto, tanto meno questo dono. La Madonna è venuta come dono imprevedibile e gradito di Dio che non si ferma davanti alle nostre discussioni. A questo livello deve pian piano avvenire la conversione interiore. L'uomo d'oggi si crede padrone di tutto e di tutti. E' un uomo a cui tutto è dovuto, a cui bisogna fare un sacco di riverenze, e invece non ci è dovuto proprio nulla, neanche l'esistenza... La nostra vita è continuamente un miracolo, è la manifestazione di qualcuno che desidera che viviamo e che ci tiene in piedi. Non ci è dovuto proprio niente! Figuriamoci se ci è dovuto che la Madonna si scomodi dal cielo. E'una pura grazia! Eppure la storia di questi anni è una continua, incredibile sovrabbondanza di grazia che piove dal cielo e che si chiama Madonna. Il mondo mai ci ha educati alla gratuità. Mai! Invece davanti all'Eucaristia il recupero è totale, si arriva al cuore del problema: io sono suo, sono costretto davanti a Dio a essere vero e sincero. E la sincerità pone a dire: grazie, Signore! Dalla gratuità di Dio nasce la gratitudine dell'uomo. Fuori di questo terreno non possiamo capire i programmi della Madonna. Si fanno discussioni infinite, come in questi 10 anni si è fatto: come mai appare perchè tutti i giorni? ... Memoria, gratuità, sincerità insieme realizzano la possibilità di un ascolto nuovo, di una comprensione vera del programma della Madonna...

Il che non significa capire tutto, ma che siamo aperti per entrare a un altro livello... . - La storia di questi anni ci dice tre cose molto semplici:
1. La Madonna appare e continua ad apparire, nonostante le discussioni dei teologi ecc.
2. Non è statica, ma rivela qualcosa, fa conoscere i suoi desideri.
3. Ella ci raggiunge, ci coinvolge.

Arriva direttamente al cuore delle persone, a sorpresa. In un modo inaspettato e umanamente incomprensibile Maria ti raggiunge. Questo perchè è sposa dello Spirito Santo e, come dice il Papa, lo Spirito trova delle vie insospettabili per gli uomini. E questa è una delle vie trovate da Lui nella Sua incredibile fantasia... Ma siamo a un livello superiore, perchè tutto è dettato dallo Spirito Santo e non dalle menti degli uomini, che vogliono decidere cosa sia meglio che la Madonna faccia o addirittura cosa debba dire... Questi sono i tempi dello Spirito e della Madonna... A Pentecoste la Madonna era con gli apostoli; lo Spirito Santo è sceso lì e la Chiesa da lì ha cominciato ad esistere e a camminare... Perchè ci stupisce che la Madonna sia ancora tra noi? Stiamo tranquilli perchè, se la Madonna e lo Spirito vogliono fare qualcosa, non si fermano per il fatto che noi o altri pensiamo diversamente. Hanno un programma e lo portano avanti... come Gesù, che non si è fermato nel Getsemani quando è rimasto solo e per di più tradito... Così in questi tempi la Madonna non si fermerà davanti alle nostre discussioni... Ma l'apparizione non è solo un fatto, è anche un avvenimento, cioè un fatto che ha delle grandi conseguenze... Pensiamo ai fatti che si chiamano conversioni, perdono del peccato; che si chiamano gioia, pienezza, riacquisto del senso del vivere, benedizioni, incontri provvidenziali, guarigioni da malattie fisiche e spirituali, miracoli, prodigi (anche gli ex—voto nei santuari rievocano interventi miracolosi di Maria per tanti figli: per questo è bene che ci restino)... Allora le apparizioni sono grazie, sono un avvenimento.

La Madonna mentre appare non sta zitta, ma parla, si comunica alle anime... Lei ha il diritto di farlo perchè è Madre di Dio e della Chiesa, Madre dei cristiani, e degli angeli... Quindi se si manifesta è perchè ha il diritto di manifestarsi alle anime, di raggiungere i suoi figli, di scuoterli per la verità, per dire loro che sono figli di Dio. Lei non ci inganna. Di fronte a questo stiamo attenti a non cadere in due errori tremendamente negativi e diffusi ai nostri giorni:
1. Continuare a interrogare Maria e pretendere delle risposte che non ci sono dovute. Lei non è una persona qualunque... Ci si deve avvicinare al Mistero, ricordandoci che è un mistero. Mosè si tolse i calzari. Basterebbe vedere come si avvicinano i polacchi alla Madonna Nera per capire un po' di più la serietà con cui ci si deve avvicinare alla Madonna e al Signore. (Così è inutile dire ai bambini che Gesù è amico, quando non si sa dire che è Figlio di Dio)... Quindi non pretendere che Lei ci risponda. Prima condizione dunque per capire i programmi di Maria è stare zitti e ascoltare cosa Lei ha da dirci. Quindi si tace si ascolta, teologi compresi...

 2. Per capire i Suoi programmi non dobbiamo paragonare la Madonna a nessun altro uomo anche buonissimo nella Chiesa, neanche ai Santi, perchè Lei è Regina dei Santi. Quello che dice Lei è unico. Pensare che quello che si fa nella parrocchia o in quel movimento in fondo è meglio di quello che pensa o fa Lei è un errore oggettivo, teologico e pastorale... Quello che fa la Madonna non può essere paragonabile a quello che può fare qualsiasi altro pastore. A parte che Lei per prima rispetta tutti: Papa, vescovi, sacerdoti, anche se umilmente dice: è meglio che facciate così!

Il vescovo di Spalato dopo due anni dalle apparizioni, aveva detto che in quel tempo la Madonna in Bosnia—Erzegovina aveva fatto di più che in 40 anni tutti i vescovi messi insieme... E' venuta a far vivere il Vangelo nella Chiesa di oggi perché ci convertiamo e non ci danniamo. Tolti questi due errori, possiamo dire umilmente che la Madonna si manifesta perchè ama Suo Figlio e ama gli uomini. Vuole riproporre agli uomini ciò che Lui ha fatto, cioè la loro salvezza, la strada per salvarsi. Ecco perchè tante volte ha ripetuto: vi voglio in Paradiso, vi voglio santi, ecc...

La Madonna vuole richiamare fino in fondo e interamente il Vangelo, non le pensate dei teologi o di qualsiasi altra persona. Non richiama i nostri schemi abitudinari, in cui anche la Chiesa può essere incappata, come strutture esteriori, senza verificarne l'anima. Non richiama le nostre opinioni sul Vangelo, ma richiama il Vangelo. In Francia ho sentito ribadire il concetto che la Madonna non dice niente di più di quello che già sappiamo del Vangelo. Certo, ma proprio perchè più nessuno vive il Vangelo, la Madonna non si limita a richiamare il Vangelo, ma lo fa vivere... Qui la Madonna ha cominciato da questa gente, da un gruppetto di giovani di una parrocchia comune a far vivere il Vangelo: per questo Medjugorje è diventato uno “spettacolo” davanti al mondo e agli angeli. Quindi non è venuta soltanto a richiamare il Vangelo, ma è venuta semplicemente a farlo vivere... E l'unico contenuto da cui tutto il Vangelo è pervaso è la conversione: “Convertitevi e credete al Vangelo” (Mc 1,15). Ma la conversione ha le sue esigenze; Occorre prima che Dio si faccia incontro a te, perchè quello è un Suo dono. In secondo luogo le leggi le detta Lui. Se Lui ti si fa incontro, tu camminerai verso di Lui nella misura in cui tu rispetti Chi ti è venuto incontro e accetti ciò che ti propone.

La Madonna è venuta a richiamare il Vangelo in modo pratico, a dettare daccapo, visto che non ci si ricordava più le esigenze necessarie e indispensabili per la conversione. Perchè appare da 10 anni? Non è un nostro diritto saperlo, però ci basti considerare che un così lungo tempo significa una pazienza incredibile nel ricominciare ad educarci a ciò che si era totalmente dimenticato, che non si riproponeva più nella Chiesa e che si chiama l'alfabeto e la pedagogia del Vangelo. La Madonna ha ricominciato daccapo, ci ha fatto fare non la prima elementare ma l'asilo... Non è venuta dal cielo per alcune persone un po' più volenterose, ma per ridire che l'umanità si deve convertire. E siccome è più di un secolo che continua a dire le stesse cose, vuol dire che il pericolo è sempre più imminente: il pericolo della nostra dannazione: nel Vangelo si chiama dannazione. E Gesù parla spesso del diavolo, quindi è inutile scandalizzarci del fatto che la Madonna ci viene a dire che satana esiste: Gesù l'ha sempre detto. Ed è bene che si cominci a ridirlo dal pulpito delle Chiese, alle anime ignare. 11 fatto che satana c'è e non se ne parli mai si è visto benissimo che cosa ha prodotto in vent'anni. Allora la Madonna come Regina della Terra e del Cielo desidera che si comprenda che la Sua venuta tra noi è una grande speranza, è una grande ancora di salvezza per chiunque, per la Chiesa, peri non credenti, per i credenti in qualcosa, per i disperati, gli ammalati, i dispersi e tutti quelli che volete. Siamo invitati dunque ad allargare lo sguardo e a intendere che sta succedendo qualcosa di veramente grosso nella nostra vita, al di là dell'elemento fragile che siamo noi.



Ritornare ai Sacramenti perchè Dio ci guarisca e porti avanti la nostra conversione
La Madonna dunque, come abbiamo visto nel numero precedente, è venuta a farci vivere il Vangelo, richiamandoci alle esigenze che vengono dalla conversione, cioè al sacrificio, alla croce...

Nella Chiesa queste parole fanno paura e per piacere agli altri non parliamo più nè di penitenza, nè di sacrificio, nè di digiuno...
Vi sembra poco? Troppo facile prendere del Vangelo solo quello che ci piace e ci fa comodo. E invece la Madonna è venuta a ripetercelo tutto intero. E’ venuta a ridirci che è meglio camminare nel Vangelo un po’ alla volta per quello che è, e viverlo umilmente piano piano fino in fondo piuttosto che dimenticarlo o accomodano, e darci a grandi opere: l’esito di questo adattamento si vede già da tanti anni: una montagna di guai. Tutti agitati a rincorrere il mondo: e con quali risultati!
La Madonna ha preso l’iniziativa di venirci a suggerire, come maestra spirituale e universale, che è meglio ritornare ai Sacramenti... Ella, come Madre della Chiesa, ritorna a centrare il motivo per cui esiste la Chiesa.

La Chiesa esiste proprio per la forza di Cristo Risorto, presente nella SS. Eucaristia. Perciò ci dice: Cari figli miei, andate in Chiesa a pregare e a partecipare alla S. Messa, anzichè fare tante riunioni. Ricordiamoci che ciò che può fare l’Eucaristia non lo può fare nessun altro...

Allora il ritorno ai Sacramenti è una pedagogia, che indica un movimento per il quale si cammina, ci si alza, ci si scuote; si esce da una porta e si entra in un’altra: un movimento con il quale ci si inginocchia... Allora il ritorno ai Sacramenti deve essere proprio una cosa “violenta” da un punto di vista della pedagogia, anche quando si insegna ai bambini. Quando si fa il catechismo ai piccoli torniamo ad insegnare bene i Sacramenti...

Quando le cose negative in noi sono tante, come possiamo vincere da soli? Sei già caduto una volta, dieci... Come fai a vincere da solo una forza che ti ha già sotterato mille volte? Che pretesa hai? Se quella tentazione o il tuo amor proprio è molto più forte della tua capacità di resistere, mi dici da chi devi andare per vincere? Abbiamo a combattere con il principe delle tenebre, con i satanassi che si aggirano attorno, come si diceva nella preghiera a San Michele, (che è stata tolta forse perchè oggi è fuori moda parlare del diavolo). No, i satanassi ci sono davvero e bisogna combatterli con le anni giuste. Allora vai a confessarti! San Carlo ci andava tutti i giorni... Il Signore è nel Sacramento e occorre che tutta la pedagogia, anche infantile, riconduca a questa educazione evangelica nel senso pieno. Si riportano i bambini in Chiesa e li si aiuta a capire ciò che è male e ciò che è bene. I due grandi binari della vita spirituale sono: Eucaristia e Confessione. Tolto un binario, il treno va fuori carreggiata: tolto uno di questi due binari, la vita spirituale è inesistente. Questo è il punto tragico nella chiesa: alla fine tu ti sostituisci a Dio, anche nelle opere di carità; le quali, per questo motivo, il più delle volte sono un fallimento, perchè si ha la pretesa di fare ciò che solo Dio può fare. Allora i due Sacramenti riportano nella pedagogia e nell’educazione cristiana la categoria tanto aborrita e dimenticata del sacrificio.

Preghiera, rapporto indispensabile con Chi ti fa vivere. Stare davanti a Dio perchè Dio ti cambi
La preghiera e il digiuno sono la strada per la conversione... Ma per convertirci bisogna fare qualcosa: correre ai sacramenti. Questo è chiaro: dove Dio c’è si va. Se amo Gesù, se amo una persona vado da lei. Non puoi dire di amare una persona senza stare mai con lei. .E’la preghiera ciò che rimette il dito sulla piaga, la quale il più delle volte la si lascia marcire sotto le bende di tante altre cose che facciamo... Si fanno opere su opere senza considerare la verità ed entrare in essa.

La preghiera è l’atto con cui tu corrispondi alla verità, perchè l’uomo è creatura e figlio di Dio, e come tale deve stare in rapporto con Dio. Se togli questo rapporto, dell’uomo esiste solo una maschera... La Madonna ci richiama alla necessità di questo rapporto con Dio: se non si prega più, le cose non possono funzionare bene. Lui ha dato le leggi alla natura, Lui ha dato al cuore di ogni uomo lo Spirito che geme e aspetta che tu ti degni di guardarLo, di pregarLo, di ascoltarLo, di lasciarti guidare. La preghiera è la profonda verità dell’uomo. E’ l’atto supremo, più grande che L’uomo può compiere, di cui tutti gli altri sono la conseguenza, opere comprese...
E si fa fatica a pregare bene e sempre. Per questo la Madonna dice:
allora inuovetevi, pregate... E se fai fatica a pregare, vuol dire che è lì che ti devi purificare... E questa è la purificazione: stare davanti aDio finchè Dio determinerà le condizioni: ciò costa, ma tale è l’esigenza della conversione vera... Si cambia davanti a Dio perchè è Dio che ci cambia, non ci cambiamo da soli.

Digiuno è sacrificare l’istintività per ciò che è essenziale
Il digiuno, dice la Madonna, è anzitutto digiuno dal peccato. E’ assurdo fare qualsiasi altro digiuno e avere il proprio cuore incoLlato a dei vizi capitali. Ma il cominciare comunque a toglierti qualcosa, per cui ti fa un po’ male lo stomaco perchè hai fame, significa ricentrare tutto il discorso sul fatto che la tua istintività è meglio che si sacrifichi davanti a ciò che è essenziale per la tua vita e che si chiama Dio.

Gesù dice al demonio: non di solo pane vive l’uomo. Ma noi cristiani diciamo: Eh no! Bisogna mangiare. Cominciamo invece a dire: non di solo pane vive l’uomo, come afferma il Vangelo, perchè la nostra distruzione avviene così: prima mettiamo le nostre pensate e cerchiamo in questo modo di adattarvi il Vangelo. Invece la Madonna vuole che nella nostra vita prima ci sia il Vangelo, al quale convertire tutto il nostro modo di vivere, soprattutto l’istintività. San Francesco faceva quattro quaresime all’anno.., Oggi, se uno sta alla dieta per dimagrire è un uomo da stimare, ma se sta a pane e acqua perché Dio indica questa strada di purificazione, è un fanatico Ecco la pedagogia della Madonna: richiamare alla verìtà e dire bene a ciò che è bene e male a ciò che è male.


Il segreto per cui i peccatori si convertono è mettere il Signore al primo posto. Qui Maria li chiama e li tocca nel punto debole
Occorre tenere presente che tutto questo la Madonna lo desidera per l’umanità intera, tanto più per la Chiesa, perchè l’opera di purificazione è molto più pesante all’interno di una mentalità che si è consumata dietro a idoli falsi... Questo programma che si vede benissimo qui a Medjugorje è proprio per ogni uomo. La Madonna è rifugìo dei peccatori e qui avvengono conversioni che la Chiesa stessa in tanti anni non ha mai visto. Qual’è il motivo? E’ proprio questa chiamata alla radicalità del Vangelo.

Quando Gesù si presentava ai peccatori, i peccatori si convertivano. Se oggi non si convertono più, c’è qualcosa che non va nei programmi pastorali. Allora la Madonna è venuta a spiegare che, perché le cose funzionino, occorre che i peccatori —di cui i primi siamo noi— vengano riaccolti dentro la verità, che oggi non abbiamo il coraggio di proporre loro: e la verità è Gesù, che ti ama e che pensa realmente alla tua vita... Bisogna mettere il Signore al primo posto perché i peccatori si conver— tano: è Lui che li converte, non siamo noi: è qui dove manca la pastorale.

I peccatori si convertono solo perché Qualcuno li accoglie fino in fondo e li perdona, ma esige che non pecchino più: “Vai e non peccare più”. Ma chi pone questa possibilità del non peccare più? L’uomo? E’ solo Dio che pazientemente, nei Sacramenti, ti riaccoglie e ti dà la possibilità un po’ alla volta di diventare un altro. Questo i peccatori lo sentono: capiscono dove devono andare per essere amati e per cambiare testa, perché Qualcuno finalmente capisce il loro peccato e dice loro i passi che devono fare.
Allora “Rifugio dei peccatori” significa che la Madonna è proprio Madre di tutti e quindi la missione prima di ciascuno di noi è di rievocare continuamente e insistentemente, prima di tutto in noi, la misericordia che Dio ha usato mandandoci la Madonna, per abbracciare poi tutti gli altri nello stesso dono. E Lei arriva ad uno ad uno a tutti i cuori che si spalancano. I cuori si sciolgono se sono sinceri. Lo abbiamo visto tantissime volte qui a Medjugorje.. Perchè Le trenta persone, salite sul Podbrdo nell’ultimo pellegrinaggio, alla fine piangevano? Come ci si arriva? E’ il Cuore della Madonna che tocca uno ad uno i cuori in quelle particolarità interiori che nessuno conosce, ma Lei sì. E quindi Lei ci può arrivare e ci arriva. Questo è Medjugorje..

(Nike: appunti di un ritiro, Medjugorje 31.07.1991)

 

Fonte Medjugorje Altervista

Per quelli che dicono di essere più nervosi quando digiunano ..- di Padre Slavko


1) IL DIGIUNO MEDICINA PER LO SPIRITO... SOFFOCATO PER IL TROPPO STAR BENE. 

 P. Slavko ha esaminato il digiuno su vari livelli. A livello spirituale, cioè per ciò che riguarda la preghiera, il digiuno è un grande coefficiente. S. Pietro diceva: “Siate sobri e vigilate per dedicarvi alla preghiera” (1 Pt 4,7). I latini dicevano: plenus venter non studet libenter, cioè ventre pieno non pensa volentieri, ma noi potremmo dire: non prega volentieri. Quando si comincia a digiunare si comincia anche a pregare bene, e viceversa. Anche i sintomi di malessere che possono venire si risolvono nella preghiera. Se la nostra preghiera diventa un incontro personale con il Signore, molte cose si risolvono. E per quelli che dicono di essere più nervosi quando digiunano darei una risposta ironica: tu non sei nervoso perché digiuni, ma il digiuno ti mostra che sei nervoso. D’altra parte se fossero nervosi solo quelli che digiunano, il mondo sarebbe pieno di gente non nervosa! Molte volte noi mangiamo, beviamo, fumiamo per soffocare, per nascondere; quando si digiuna e si prega tutto viene fuori. Siamo totalmente condizionati dal cibo al punto che il privarcene scopre il disordine latente o le passioni che sono noi. Il cibo, tanto cibo, fa droga, cioè camuffa la nostra debolezza. Dunque il digiuno fa emergere i nostri difetti, ci mette a nudo, e questo è positivo. Digiunando mi scopro per quel che sono. Di fronte a una piccola difficoltà, contesto, aggredisco, sono impaziente: è già un buon passo scoprire quello che sono. Così è facile scoprire che siamo dipendenti dal mangiare più che il mangiare dipenda da noi. Per la vita spirituale digiuno e preghiera sono come due gambe. Dopo aver mangiato abbondantemente c’è il rischio di dormire, o di essere almeno appesantiti e intorpiditi, le idee non sono più chiare; ma con il digiuno la fede si risveglia, e cominciamo a vivere questo ‘aspettare il Signore”. La nostra anima con l’aiuto di un corpo leggero può vegliare e sentire il Signore. Un sacerdote: Annuncio il Vangelo da 30 anni e non ho mai parlato di digiuno, sempre ritenuto cosa marginale, anzi inutile. Ma dopo Medjugorje mi sono accorto che questo è richiesto dal Vangelo, come la preghiera: ‘Certi demoni non si scacciano se non con la preghiera e il digiuno”. Cos’era successo? La Madonna mi aveva aperto gli occhi, mi ha dato un impulso a entrare nella via del Vangelo. È importante a livello di psiche. Un noto psichiatra gesuita, (Lagostino) professore a New York, ma di origine italiana, ha detto che il messaggio più utile di Medjugorje è quello del digiuno. “Ecco la mia esperienza: tutti i giorni ho da fare con gente depressa in America. Il mio superiore generale mi ha mandato per due anni tra i rifugiati vietnamiti e cambogiani. In questi due anni non ho incontrato nessun caso serio di depressione. Ero shoccato e ho detto: ma come mai? Questa gente, che ha salvato a mala pena la pelle e avrebbe tutte le ragioni per essere depressa, ha tanto coraggio di vivere, di lottare di andare avanti? La mia conclusione? Eccola! La nostra gente in America, avendo tutto, vivendo nel consumismo, sta soffocando l’anima, la psiche. E naturalmente un’anima soffocata non ha più forza per vivere, è malata, non resiste più a niente. Qualsiasi difficoltà, anche la più piccola, i più piccoli desideri inappagati possono portare ad una profondissima depressione. Noi siamo viziati a livello psichico e non abbiamo più forza di resistenza, di lottare per la Vita e nella vita, così molti rimangono sulla strada. Perché allora il digiuno è oggi il messaggio più importante? Per i nostri giovani e per i nostri bambini cosa utilissima sarebbe vivere due giorni senza tutte le cose offerte dalla tecnica e dalla cucina; non toccarle, prendere il pane e rimandare al domani il resto, in questo modo diverrebbero più puri, più limpidi, più sicuri, e saprebbero anche dire no a qualsiasi altra cosa”. 2) IL DIGIUNO PURIFICAZIONE DEL CORPO: la maggior parte delle nostre malattie dovute all’eccesso di cibo.  Quanta gente vivrebbe comodamente nel mondo con il nostro digiuno a pane e acqua! L’unica cosa che può ostacolare è la paura di digiunare”. Prosegue P. Slavko: “Un giovane mi ha detto: “i miei genitori mi hanno proibito di digiunare. Perché? Noi abbiamo paura che tu dimagrisca troppo”. Ma - io ho detto - ingrassare è più pericoloso per la salute che dimagrire. Che cosa vogliono? che tu rimanga più esposto alle malattie, o più resistente? Naturalmente tutto nella giusta proporzione: anche con il digiuno eccessivo ci si può rovinare, ma anche con il mangiare troppo. Ma perché noi abbiamo paura davanti al digiuno e non davanti al mangiar troppo? Domanda: può spiegare meglio come a livello di crescita, di armonia della persona, di equilibrio, il digiuno aiuta? P. Slavko: Uno che ha una psiche più forte naturalmente vive più in armonia, e a questo aiuta una regola per il corpo. E anche a livello spirituale uno che approfondisce il suo incontro il Signore diventa persona più padrona di sé e più equilibrata.

3) DIMENSIONE EUCARISTICA DEL DIGIUNO. Un sacerdote di rito bizantino racconta che nella sua chiesa, in tutte le vigilie delle grandi feste c’è digiuno totale dalla mattina alla sera. La sera si celebra la Messa, e poi si mangia. So che tanta gente lo fa, ed è bello anche se costa. Stiamo in attesa tutta la giornata del cibo eucaristico digiunando, e poi si fa festa. E qui ho scoperto anche la semplicità del digiuno. P. Slavko: c’è anche una dimensione eucaristica nell’invito a vivere con il pane. Non digiunare, ma vivere con i/pane e bere acqua: anche come simboli. Il pane del cielo, sempre simbolo della vita, e l’acqua come simbolo della purificazione. in Irlanda mi hanno detto: nella nostra lingua gaelica tre giorni hanno come radice la parola digiuno. Mercoledì ,tradotto, significa il primo giorno del digiuno; giovedì il giorno tra i giorni di digiuno; venerdì il gran giorno del digiuno. E non a caso. Sicuramente c’è alle spalle una lunga tradizione, al punto che hanno nominato il mercoledì come giorno di digiuno per preparare il giovedì, giorno dell'Eucarestia per eccellenza nella tradizione; il venerdì per ricordare la passione del Signore. È prepararci per il Pane Celeste e vivere un po’ con il Pane Celeste.

 Fonte:Medjugorje Altervista

lunedì 26 ottobre 2020

MEDJUGORJE e le sue "fasi".- Riflessione di Antonello De Giorgio

 


MEDJUGORJE e le sue "fasi".
1° fase.
Vado a Medjugorje PERCHE' ne ho sentito parlare.
Vado a Medjugorje PERCHE' ho letto un libro.
Vado a Medjugorje PERCHE' sono curioso.
Vado a Medjugorje PERCHE' voglio deridere chi ci va.
Vado a Medjugorje PERCHE' ho ascoltato Radio Maria.
Vado a Medjugorje PERCHE' ne ha parlato la TV.
Vado a Medjugorje PERCHE' me lo hanno consigliato.
Vado a Medjugorje PERCHE' ho una malattia che mi spaventa.
Vado a medjugorje PERCHE' ci credo.
Vado a Medjugorje PERCHE' ho visto una locandina.
Vado a Medjugorje PERCHE' non si sa mai.
Vado a Medjugorje PERCHE' sono analfabeta del posto.
Vado a Medjugorje PERCHE' (questo molto raramente) me lo ha suggerito il sacerdote.
Innumerevoli "PERCHE'" confluiscono nell'imboccatura conica di un" imbuto".
Scendono scendono con movimento rotatorio per raggiungere un piccolo passaggio che, per noi che abbiamo la grazia della fede, altro non è che...... la chiamata!
2° fase.
Torno da Medjugorje cambiato al punto che i familiari non mi riconoscono più!
Sono diventato un'altra persona!
Riprendo a frequentare i sacramenti che avevo abbandonato!
MI confesso!
Prego regolarmente!
Guardo gli altri in modo diverso!
Sorrido alle persone!
Il mio volto emana luce!
Gli eventi infausti della vita mi spaventano meno!
Divento testimone delle Apparizioni della Madonna e lo racconto.
La prima e la seconda fase concludono un ciclo; può essere un percorso breve o molto lungo.
La conversione è spesso una "scalata di montagna" dove, per raggiungere la cima, bisogna attrezzarsi con scarponi e picozza.
A questo punto la domanda lecita è: esiste un' analogia tra quanto accaduto a me, pellegrino in terra lontana, e quanto accade più di 2.000 anni fa, ad una giovane donna che si chiamava Maria?
L'Angelo Gabriele apparve e disse: RALLEGRATI!
Non è forse la stessa cosa quando il pellegrino porta testimonianza del suo vissuto a Medjugorje?
Oggi è in atto una 3° fase; è triste dirlo ma va detto!
C'e un lockdown di tipo spirituale.
La Madonna ci aveva avvisato quel 25 luglio 2019 quando disse: arriveranno le prove e voi non sarete forti.
Parlò al plurale usando il termine "prove" non al singolare; non disse "la prova" ma "le prove" e questo fa pensare che il momento che stiamo vivendo oggi è legato alla prima prova che nulla ha a che vedere con i segreti che arriveranno più avanti.
Il lockdown si è generato per la poca fede, la tanta paura, la sfiducia. Se parlo di fede non posso che riferirmi alla Parrocchie chiuse, non certo alle attività commerciali che hanno dovuto "abbassare", a loro malgrado, le serrande.
I primi anni delle Apparizioni della Madonna a Medjugorje la fede, il coraggio e la fiducia erano il fulcro intorno al quale ruotava, contro le recrudescenza perpetrate, la Parrocchia ed il popolo tutto.
Quello preannunciato dalla Madonna nel corso degli anni, oggi si sta verificando e non possiamo certo dire che...... non eravamo stati avvisati.
Nessuno osi pensare che: Suo Figlio non sia forte in ciò che ha deciso (messaggio del 25 agosto 1991).
Dio sta permettendo al demonio di tentarci, di disturbarci e di mettersi di traverso in tutti i modi perchè noi, lo scrivevo prima, abbiamo poca fede, tanta paura e siamo sfiduciati.
Ricordo le parole del compianto Padre Gabriele Amorth: ogni Ave Maria del Santo Rosario è una mazzata in testa ad demonio.
Questo è il vaccino che Dio ci ha messo a disposizione.
Non sono le notizie, spesso distorte, delle quali ci nutriamo per riempire la nostra bocca, di sterili ed inutili parole, che diremo agli altri e che fanno perdere tempo al tempo che non abbiamo.
L'arma per difenderci e per sopraffare il nemico è nelle nostre mani.
E' la corona del Rosario.
Che aspettiamo ad usarla affinchè tutto torni, nel breve, alla normalità?
 

domenica 25 ottobre 2020

Messaggio del 25 ottobre 2020 - Medjugorje

 


Messaggio del 25ottobre 2020 dato alla veggente Marija

''Cari figli! In questo tempo vi chiamo a ritornare a Dio ed alla preghiera. 
Invocate tutti i santi in vostro aiuto affinché essi vi siamo d’esempio e d’aiuto. 
Satana è forte e lotta per attirare a sé quanti più cuori possibile. Vuole la guerra e l’odio.
Perciò sono con voi così a lungo per guidarvi sulla via della salvezza, a Colui che è via, verità e vita. Figlioli, ritornate all’amore verso Dio e lui sarà la vostra forza ed il vostro rifugio. 
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.''

La Madonna ha un piano, però invita noi tutti a partecipare - Intervista al veggente IVAN di MEDJUGORJE

 



Una bellissima intervista del 2012 al veggente Ivan Dragicevic di Medjugorje dove ci vengono chiariti molti aspetti della presenza di Maria.
Livio – Abbiamo la grazia di avere con noi il veggente Ivan. Grazie, Ivan, per la tua presenza qui!
Vorrei cominciare questa intervista dicendo che sono 3 i veggenti che hanno le apparizioni quotidiane, Ivan, Maria e Vizka. Vorrei, Ivan, che tu ci raccontassi com’è una apparizione della Madonna, come quelle che hai avuto in questi giorni.
Ivan – Prima di ogni incontro giornaliero noi ci prepariamo con la preghiera del Santo Rosario, che inizia alle 18. Preghiamo assieme a tutti i pellegrini presenti nella cappella del Santo Rosario. Man mano che si avvicina l’appuntamento – verso le 18.50 – io avverto sempre di più la presenza della Madonna nel mio cuore. Nel momento in cui mi inginocchio davanti all’altare su cui è l’Ostensorio, arriva la Mamma Celeste. Il primo segno dell’arrivo della Madonna è l’apparire di una luce, e dopo questa luce viene la Madonna. Ma questa luce non è come quella che noi vediamo qui sulla Terra: è una luce di Paradiso. È come un pezzo di Paradiso che viene a noi.
Quando la Madonna arriva io non vedo più nulla davanti e intorno a me. Vedo solo Lei. In quel momento per me non esiste né spazio, né tempo. Anche ieri sera la Madonna è venuta particolarmente gioiosa e felice. Ci ha salutati con il consueto saluto materno: “Sia lodato Gesù, cari figli miei”. Poi ha pregato in modo particolare con le mani distese sopra gli ammalati presenti. In ogni apparizione la Madonna prega con le mani distese anche sui sacerdoti presenti. Poi, in ogni incontro, benedice tutti con la sua benedizione materna, e benedice anche gli oggetti sacri che sono con noi.
Io ogni volta raccomando sempre tutti i bisogni dei presenti e le loro intenzioni, e in maniera particolare raccomando tutti coloro che hanno chiesto preghiere. In questi ultimi tempi, come ieri sera, la Madonna prega molto per la santità nelle famiglie. Lei prega sempre nella sua lingua aramaica. Segue poi una conversazione privata tra noi due. Poi la Madonna prega su tutti i presenti nella cappella, e se ne va nel segno della luce e della Croce con il saluto: “Andate in pace, cari figli miei”.
Per quanto riguarda l’apparizione di ieri sera è davvero difficile descrivere con le parole il dialogo tre noi due. Posso confessare che negli incontri quotidiani che ho con la Madonna Lei mi rivolge delle parole così belle che io posso vivere di questa parola per 24 ore.
Livio – Grazie, Ivan. Come ti senti dopo l’apparizione?
Ivan – È davvero difficile comunicare a parole ciò che provo. È difficile trasmettere la gioia che sento in cuore in quel momento. Quelli che partecipano all’apparizione forse si rendono conto di quanto sia difficile per noi riprendere il contatto con questo mondo dopo aver visto la Madonna. Dentro di me c’è sempre un forte desiderio che la Madonna rimanga il più possibile, perché è così bello stare con Lei. Per questo vi dico: solo il guardare la Madonna, il suo sorriso, i suoi occhi, che sono pieni di amore… osservare le lacrime di gioia che scorrono sul viso della Madonna mentre ci osserva raccolti in preghiera, sento che è come se Lei volesse abbracciare tutti. È davvero grande l’amore della Madre ed è difficile trasmetterlo con le parole. La pace, la gioia e l’amore che io sento dentro di me durante l’apparizione dura per tutto il giorno e alle volte non riesco a dormire pensando a quello che la Madonna mi dirà il giorno successivo.
Poi faccio l’esame di coscienza ripensando a quanto ho fatto durante la giornata, per vedere se ho agito secondo la volontà del Signore e mi chiedo: “Sarà contenta la Madonna questa sera quando la vedrò?”.Ci sono altre cose che succedono durante la preparazione prima dell’incontro con la Madonna. Quando la Madre mi dice come fare con i pellegrini, come trasmettere loro il messaggio, ricevo una carica indescrivibile. Posso dirvi che le mie povere forze umane non potrebbero sopportare tutto ciò se ogni giorno la Madonna non mi desse una forza speciale.
Livio – La Madonna dice: “Sono vostra madre e vi amo”… La senti come madre, tu, la Madonna?
Ivan – Assolutamente! La Madonna è Madre. Io la sento come madre, e non ci sono le parole per descrivere questo sentimento. Io ho anche una mamma terrena, che mi ha educato fino a 16 anni, fino a quando ho incontrato la Madonna. Posso dire di essere guidato da due mamme. (sorride). La mamma terrena e la Mamma celeste. Sono entrambe due belle mamme e desiderano entrambe il bene del figlio e lo amano. E io desidero trasmettere questo amore agli altri.
Livio – Ivan, questa Mamma ci trasmette i suoi messaggi da 31 anni. Quali sono i messaggi principali?
Ivan – Sapete tutti che durante questi 31 anni la Madonna ci ha trasmesso molti messaggi. È difficile in un tempo breve parlare di ogni messaggio, ma io vorrei soffermarmi soprattutto su questi messaggi, che sono quelli centrali, direi fondamentali: il messaggio della pace, della conversione, del ritorno a Dio, della preghiera col cuore, digiuno e penitenza, fede ferma, amore, perdono, il messaggio della Santissima Eucaristia, lettura della Sacra Scrittura e il messaggio della speranza. Questi sono i messaggi più importanti
Durante questi 31 anni la Madonna in qualche maniera ha cercato di adattarsi a noi con messaggi semplici e comprensibili perché possiamo meglio viverli e praticarli. Quando la Madonna ci spiega il messaggio io la guardo e vedo quanto impegno ci mette affinché noi possiamo comprenderlo bene per poi poterlo vivere. Sottolineo però il fatto che i messaggi sono per il mondo intero. Lei infatti si presenta come la Madre di tutti noi. La Madonna non ha mai detto: “Carissimi italiani… cari americani, eccetera”, ma ogni volta Lei dice: “Cari figli miei”, perché lei è la Madre che ama tutti e tutti siamo importanti per lei. Io direi che questo è un messaggio universale, per tutti i suoi figli.
Alla fine di ogni messaggio la Madonna dice: “Grazie, cari figli, perché avete risposto alla mia chiamata”. Vedete, la Madonna ringrazia.
Livio – La Madonna dice che dobbiamo accogliere i suoi messaggi col cuore per poi viverli nella nostra vita.
Ivan – Il messaggio che si è ripetuto maggiormente in questi 31 anni è proprio l’invito alla “preghiera col cuore”, insieme col messaggio della pace. Questi due messaggi sono la base per tutti gli altri, perché senza preghiera non c’è pace. Senza la preghiera non possiamo nemmeno riconoscere il peccato, non possiamo perdonare, non possiamo amare, eccetera. La preghiera è veramente il cuore e l’anima della nostra fede. Pregare con il cuore, non pregare per tradizione, non in maniera meccanica, non pregare guardando l’orologio in modo da terminare più presto. La Madonna desidera che noi dedichiamo più tempo alla preghiera, che dedichiamo il tempo a Dio. pregare con il cuore. Quale invito ci fa la Madonna in questa scuola? A pregare con amore per dare amore. Pregare con tutto il nostro essere. Che la nostra preghiera si davvero un incontro con Gesù vivo, un dialogo con Gesù, un riposo con Gesù! Che possiamo uscire da questa preghiera ripieni di gioia e di pace. Così è bello. Dopo la preghiera dovremmo sentirci più leggeri e pieni di pace, senza pesi sul cuore. Perché la preghiera libera. La preghiera ci riempie di felicità.
La Madonna dice: “Cari figli, che la preghiera sia gioia per voi”. Pregare con gioia. La Madonna sa. La madre sa che noi non siamo perfetti. Però la Madonna desidera che noi ci incamminiamo nella scuola della preghiera e che ogni giorno impariamo come singoli, come famiglia, come comunità, come gruppo di preghiera. Questa è la sua scuola. In questa scuola noi dobbiamo esercitarci nella pazienza. Essere paziente nella scuola della preghiera. Essere deciso, essere perseverante… questo è davvero un grande dono. E noi dobbiamo pregare per ottenere questo dono. La Madonna desidera che noi preghiamo ogni giorno per 3 ore. Quando la gente sente questo invito, questo desiderio della Madonna, si spaventa un pochino. Spesso la gente mi dice. “Come può, la Madonna, chiederci tre ore di preghiera?”.
Vedete, la Madonna non ci dà un ultimatum. Questo è un suo desiderio. Però quando la Madonna parla di 3 ore di preghiera, non è soltanto pregare il Rosario, ma anche della lettura della Sacra Scrittura, la partecipazione alla Santa Messa, l’adorazione del Santissimo Sacramento. Anche la preghiera in famiglia è un tipo di preghiera. Le opere di carità, l’aiuto al prossimo. Ecco questo la Madonna desidera da noi.
Vi faccio un esempio. Anni fa una pellegrina italiana viene da me perché aveva sentito da qualcuno che la Madonna desidera che noi preghiamo per 3 ore al giorno, e mi dice: “Non posso credere che la Madonna ci chieda così tanto!”. Io mi sono seduto accanto a lei e abbiamo conversato un po’. Ho cercato di spiegarle la cosa, ma faceva fatica a comprendere questa richiesta della Madonna. Questa pellegrina ritorna l’anno successivo, viene da me e mi dice: “Ivan, la Madonna chiede ancora le tre ore di preghiera?”. Io le ho risposto: “Sei un po’ in ritardo. La Madonna non chiede più 3 ore, adesso Lei desidera che noi preghiamo 24 ore”. La pellegrina allora mi risponde: “Va bene, per il momento mi vanno bene le 3 ore”. Ecco, questo esempio ci si mostra quanto siamo egoisti quando si tratta di preghiera.
La Madonna non cerca da noi quello che non possiamo accettare, ma ci dona quello che noi possiamo accettare. La cosa bella di questi 31 anni è che la Madonna ci chiede quello che noi possiamo accogliere e praticare.
Livio – La madonna ci ha detto tante volte: “Aprite il cuore”. Cosa vuol dire?
Ivan – Diciamo che questo è un processo, un programma per la nostra vita, per la nostra conversione. Noi dobbiamo aprirci ogni giorno, ogni giorno pregare. Come sapete io vedo la Madonna ogni giorno, ma non mi sono convertito in un giorno. So che la mia conversione durerà tutta la vita. Anch’io, nella scuola della Madonna, prego ogni giorno e desidero crescere ogni giorno, però dobbiamo riconoscere che viviamo nel mondo e dobbiamo allontanare da noi ciò che ci disturba sulla via della santità. Qualche volta è difficile perché ci sono tanti ostacoli da superare in questo cammino, ma debbo essere perseverante. Ogni giorno aprire il cuore, ogni giorno pregare.
Ci sono poi degli aspetti che non riconosciamo subito, ma la Madonna mi aiuta a superarli migliorando la mia preghiera. Diciamo che la Madonna, attraverso di noi, guida il mondo intero. La Madonna si rivolge a me e alla mia famiglia e attraverso i suoi messaggi ci aiuta ad andare avanti. Alle volte la Madonna ha rivolto dei messaggi particolari a me e alla mia famiglia, ai miei figli, per dirigerci nella preghiera e nella vita, affinché la mia famiglia possa essere un modello.
Livio – La Madonna ha detto che il più importante messaggio che Lei ha dato qui a Medjugorje è quello della conversione. E ha anche detto che Lei è venuta a chiamare il mondo alla conversione per l’ultima volta. Cosa vuol dire e perché per l’ultima volta?
Ivan – La Madonna da tanto tempo ci invita alla conversione, al ritorno a Dio. oggi noi siamo tutti testimoni di quanto accade nel mondo, del fatto che in molti paesi, anche europei, Dio è respinto e rifiutato. Per questo la Madonna ci invita alla conversione, al cambiamento. A cambiare le nostre decisioni. Ci invita al ritorno a Dio. Lei insiste e dice che Dio deve essere al primo posto nella nostra vita. Se il mondo vuole avere un futuro deve tornare a Dio. il mondo di oggi non può donarci la vera pace, perché la pace che ci offre il mondo ci deluderà molto presto, perché soltanto in Dio è la vera pace.
Voglio sottolineare, come ho detto prima, che la nostra conversione è un processo, non una cosa automatica. La Madonna vuole aiutare ciascuno di noi e avvicinarci al suo Figlio Gesù Cristo, così che possiamo conoscere il Suo Amore e la Sua Pace. Allora la vita sarà più bella.
Livio – La Madonna ha detto che vogliamo costruire un mondo senza Dio, ma un mondo senza Dio non ha futuro.
Ivan – Assolutamente! Hai ragione, p. Livio! Senza Dio il mondo non ha futuro. Per questo la Madonna ci invita a ritornare a Dio e con Lui incamminarci verso il futuro. Così avremo la sicurezza e la pace. Ci sarà più armonia. Vedrete tanti presidenti degli stati che cercheranno di utilizzare il loro potere per promuovere la pace e il bene dell’umanità e degli stati, ma ogni potere, senza Dio, è una anarchia nella quale prosperano gli imbrogli e la corruzione. Per questo è molto importante che Dio sia messo al primo posto anche nei governi.
Livio – La Madonna è venuta tra noi come Regina della Pace. Noi abbiamo dietro alle spalle abbiamo avuto il crollo dell’Impero Sovietico, che è stato sicuramente una grazia della Madonna, perché non è stato a seguito di una grande guerra. Però qui nella ex Jugoslavia c’è stata una guerra molto sanguinosa e pericolosa. È ancora in grande pericolo la pace nel mondo?
Ivan – La pace del mondo è sicuramente ancora in crisi, in pericolo, perché la guerra più grande è quella che è nel cuore dell’uomo. Perché il cuore dell’uomo non è in armonia con Dio. non è in pace con i propri simili. Per questo dobbiamo dedicarci a coltivare il cuore, pregando per questa intenzione.
Guardate, nel 1981 la Madonna ha iniziato le sue apparizioni qui. Dopo 10 anni è iniziata la guerra nei Balcani. Per 10 anni la Madonna ci ha preparati invitandoci alla preghiera. Invitava i sacerdoti, la Chiesa. Molti erano sordi e anche muti. Non abbiamo accolto questo invito della Madre. Non abbiamo compreso quello che ci aspetta.
Se la Chiesa, i vescovi, i sacerdoti, avessero invitato i fedeli a pregare, secondo il desiderio della Madonna, diversi mali si potevano evitare. E la Madonna dice: “Cari figli, con la preghiera e il digiuno potete fermare anche le guerre.
Livio – Ivan, la Madonna parla di un suo piano che si deve realizzare. Siccome sono già passati 31 anni, qual è questo piano?
Ivan – La Madonna ha un progetto per il mondo. La Madonna ha un piano per la Chiesa stessa. La Madonna ha un piano anche per questa parrocchia, però invita noi tutti a partecipare, perché ognuno di noi è parte di questo piano. Per questo la Madonna dice: “Io sono con voi, e insieme a voi desidero realizzare questo progetto. Per questo decidetevi per il bene. Lottate contro il peccato e contro il male”. E lo vedremo questo piano. Noi parliamo di questo piano, ma io stesso non ho un’idea completa di questo piano. Questo non significa che io non debba pregare per la sua realizzazione. Noi non dobbiamo sapere sempre tutto, però dobbiamo pregare, affidarci e fidarci delle richieste della Madonna. Se la Madonna desidera questo, dobbiamo accogliere la sua richiesta.
Livio – La Madonna è venuta perché noi possiamo avere il nuovo mondo della pace. Riuscirà la Madonna a realizzare questo grande obiettivo?
Ivan – Io lo spero che questo si realizzi, con tutti noi Suoi figli, che verrà la pace di Gesù Cristo sulla Terra. Però la Madonna a Fatima ha detto – e lo dice anche ora -, che schiaccerà la testa del serpente, di Satana. In questi 31 anni la Madonna ha invitato anche noi a schiacciare la testa di Satana affinché regni il tempo della pace.
Livio – La Madonna, dopo l’attentato alla due torri di New York, ha detto che “Satana vuole l’odio e la guerra”, e che “c’è un piano di Satana per distruggere il pianeta sul quale viviamo”.
Ivan – Assolutamente! E la Madonna dice che Satana è presente come mai prima nel mondo. Dobbiamo soprattutto mettere in evidenza che Satana vuole distruggere le famiglie e distruggere i giovani, perché i giovani e le famiglie sono il fondamento del nuovo mondo. E voglio dirvi un’altra cosa: Satana vuole distruggere la stessa Chiesa e lo si vede anche nei sacerdoti che deviano. Satana vuole anche disturbare e distruggere le vocazioni sacerdotali che stanno sbocciando. Per questo la Madonna ci avverte in anticipo dei pericoli. Per questo dobbiamo pregare. Vorrei evidenziare in modo particolare queste due componenti molto importanti. Il primo è la famiglia e i giovani. La seconda è la Chiesa e le vocazioni.
Livio – Il fatto che la Madonna abbia scelto una parrocchia: quella di Medjugorje, e che poi in tanti si siano uniti a questa parrocchia, significa che la Madonna ha voluto iniziare un rinnovamento di tutta la Chiesa?
Ivan – Sicuramente. Per me è un segno evidente. In questi 31 anni c’è stato un rinnovamento spirituale del mondo e delle famiglie. A Medjugorje vengono moltissimi pellegrini che cambiano la propria vita, rafforzano il loro matrimonio e le proprie famiglie. Per esempio sono moltissimi coloro che tornano a confessarsi dopo molti anni e diventano migliori e, tornando alle proprie case, diventano un segno vivo aiutando la propria chiesa. Formano gruppi di preghiera nelle proprie parrocchie. Incitano gli altri a cambiare vita. Questo è un movimento che non si fermerà mai più.
Tutto questi fiume di gente che viene qui a Medjugorje possiamo considerarla come affamata. Il pellegrino è sempre come un affamato che cerca qualcosa, il turista invece cerca qualcos’altro dalle sensazioni che riceve girando. Il pellegrino cerca qualcos’altro. In questi 31 anni ho incontrato gente di tutto il mondo e mi rendo conto che la gente ha fame di pace, di amore, di Dio. E qui loro trovano Dio, trovano un sollievo che permette loro di camminare nella vita con questo cambiamento.
Come io sono uno strumento nelle mani di Maria, così anche loro lo diventeranno, al fine di evangelizzare il mondo. Ecco, oggi è molto importante questa evangelizzazione del mondo, a cui tutti siamo chiamati. Evangelizzazione del mondo, della famiglia, dei giovani. Il tempo che stiamo vivendo è tempo di grande responsabilità.
Livio – Ivan, in nessun santuario del mondo, che io sappia, vengono così tanti sacerdoti, come a Medjugorje.
Ivan – Questo è il segno che qui è la sorgente. Ho osservato che i sacerdoti che vengono una prima volta, poi ritornano. Credo che nessun sacerdote sia venuto a Medjugorje perché costretto, ma perché ha sentito nel cuore una chiamata di Dio. È venuto perché Dio lo chiama, perché la Madonna lo chiama, perché Dio e la Madonna gli vogliono comunicare un messaggio importantissimo. Il sacerdote viene, riceve il messaggio e lo porta agli altri. Questo messaggio diventa una luce per i propri parrocchiani.
Livio – In questo ultimo anno, specialmente nei messaggi dati a Mirjana ogni volta la Madonna raccomanda, ammonisce di non mormorare contro i pastori, ma di pregare per loro. Sembra quasi che la Madonna sia preoccupata per i pastori della Chiesa.
Ivan – Si, è vero. Anche dai messaggi che io ricevo si nota questa preoccupazione in Lei. Però la Madonna allo stesso tempo invita tutti a pregare per i sacerdoti, perché vuole portare la speranza nella Chiesa. La Madonna non ha mai criticato i sacerdoti, non ha mai criticato la Chiesa. Lei ama i sacerdoti. In maniera particolare ama i suoi figli amatissimi, che sono i sacerdoti. Quando ho l’apparizione del giovedì, alla quale sono presenti molti sacerdoti, posso notare quanto sia grande l’attenzione della Madonna per i sacerdoti, che lei trasmette con uno sguardo pieno di amore.
Colgo l’occasione di questa intervista per invitare tutti i fedeli a non criticare, per favore, i vostri pastori e a non cercare eventuali colpe. Pregate, invece per i sacerdoti!
Livio – Ivan, la Madonna ha fatto vedere ai veggenti l’al di là, cioè lo sbocco della nostra vita: il Paradiso, il Purgatorio e l’inferno, per ricordarci che qui sulla Terra siamo pellegrini… Tu, in particolare, sei stato in Paradiso. Vuoi raccontarci qualcosa?
Ivan – Prima di tutto debbo dire che è difficile descrivere il Paradiso. Non ci sono parole per esprimere ciò che si vede. Nel 1984 e anche nel 1988 sono stati gli anni in cui la Madonna mi ha mostrato il Paradiso. Il giorno prima mi aveva detto che mi avrebbe fatto vedere il Paradiso. In quel giorno la Madonna mi ha preso per mano e in un secondo mi sono trovato in Paradiso. Per fare un esempio, era come se mi trovassi alla Croce blu e in un momento mi sono trovato in uno spazio immenso, senza frontiere, più della valle di Medjugorje. In questo spazio senza confine si sente il canto degli angeli, la gente prega, cammina, canta. Sono tutti vestiti con abiti lunghi. Dalla posizione in cui ero situato ho visto che tutta la gente era della stessa età. Davvero, padre Livio, con le parole non sono in grado di descrivere il Paradiso. Del resto questo lo dice già il Vangelo: “Occhio non ha veduto e orecchio non ha sentito…”. La Madonna vuol guidarci tutti verso il Paradiso.
Ogni volta che la Madonna viene – come dicevo – porta con sé un pezzettino di Paradiso. Dietro di Lei si vede questo Paradiso.
Livio – Ivan, San Paolo dice che è stato rapito in Paradiso, non sa se con il corpo o senza. Allora spiegaci se in Paradiso ci sei andato con lo spirito o col tuo corpo.
Ivan – Io posso solo dirti che la Madonna mi ha preso per mano e da quella posizione vedevo il Paradiso. Si è aperto il Paradiso, ma non posso dire se io ero lì col corpo o no.
Livio – È avvenuto durante una apparizione?
Ivan – Si, durante una apparizione.
Livio – E te la ricordi la gioia del Paradiso?
Ivan – Si. Era una gioia immensa! Più o meno questa esperienza è durata 5 minuti- In quell’occasione la Madonna mi ha guardato e mi ha chiesto: “Desideri rimanere qui, Ivan?”. Nel 1984 ero ancora un ragazzino…
Livio – E tu, cose le hai risposto?
Ivan – Io le ho risposto che volevo tornare perché non avevo avvertito la mamma… (p. Livio sorride).
Livio – È giusto dire – come qualche altro veggente, come Vizka -, che dopo 31 anni di apparizioni siamo ancora all’inizio?
Ivan – Questa domanda sulla lunghezza delle apparizioni è frequente sia fra i sacerdoti, i vescovi e i fedeli. Tante volte i sacerdoti mi chiedono: “Perché le apparizioni durano da così tanto tempo? Perché la Madonna continua ad apparire?”. Altri osservano che la Madonna continua a ripetere le stesse cose e non ci dice nulla di nuovo. Altri preti dicono: “Noi abbiamo la Bibbia, abbiamo la Chiesa e i sacramenti, che senso ha questa lunga presenza della Madonna?
Si, abbiamo la Chiesa, abbiamo i sacramenti, abbiamo la Sacra Scrittura, eccetera, però a quel punto è la Madonna stessa a porci una domanda: “Cari figli, voi avete tutto ciò che avete elencato, ma vivete, praticate?”. Ecco, a questa domanda ognuno di noi deve dare una risposta. Viviamo veramente quello che abbiamo? Per questo la Madonna è con noi. Noi sappiamo che dobbiamo pregare, pregare nella famiglia, ma non preghiamo. Sappiamo che dobbiamo perdonare, ma non perdoniamo. Conosciamo il comandamento dell’amore, ma non amiamo. Sappiamo che dobbiamo fare le opere di carità, ma non le facciamo. Sappiamo anche che c’è il comandamento di andare alla Santa Messa, ma non andiamo. Sappiamo che dobbiamo andare a confessarci, ma non andiamo. Sappiamo che dobbiamo vivere il sacramento del matrimonio, ma non lo viviamo. Sappiamo anche che la vita deve essere rispettata dal concepimento alla morte naturale, ma non la rispettiamo. Ecco la ragione per cui la Madonna è con noi da così tanto tempo. Perché siamo testardi e non viviamo quello che lei desidera.
È vero, durante questi 31 anni la Madonna non ci ha dato nessun nuovo messaggio. Tutto quello che Lei ci dice lo sappiamo anche dalla tradizione della Chiesa, però noi non lo viviamo. Quello è il punto.
Livio – Però la Madonna ha detto che i messaggi sono un grande dono e che le sue parole sono preziose. Forse noi non siamo consapevoli di questo.
Ivan – Sono pienamente d’accordo con te, P. Livio. Noi non siamo coscienti di questo grande dono della presenza per 31 anni della nostra Mamma celeste, specialmente in questo nostro tempo. Posso anche dire che persino questa parrocchia non è completamente cosciente di quale immenso dono ha ricevuto. Ma vorrei mettere in evidenza una cosa molto importante. La Madonna dice che queste apparizioni così lunghe e con questa modalità, sono le ultime sulla Terra. Per questo motivo dobbiamo capire questa urgenza e la grandezza e lunghezza di questo evento.
Livio – Potresti ora parlarci di una cosa che pochi conoscono, e cioè che la Madonna ti ha incaricato di guidare un gruppo di preghiera fin dal 1982, e che anche questo gruppo ha ricevuto tanti messaggi. Perché la Madonna ha scelto questo gruppo, e come l’ha guidato? Che cosa voleva fare con voi?
Ivan – Lei dice che dobbiamo continuare. Quest’anno abbiamo festeggiato il trentesimo anno del gruppo, che è stato come un grande giubileo. Abbiamo iniziato in maniera spontanea. Già nel 1981, ma specialmente nel 1982, noi ci radunavamo in vari luoghi per pregare. Ci opponevamo alla polizia, perché la polizia ci mandava via, non voleva che si pregasse. Poi, nell’82 si è deciso di formare un gruppo che si trovasse in maniera regolare. Lo facevamo il lunedì, mercoledì e venerdì. All’inizio ci trovavamo nel luogo dov’è la croce blu, al quale siamo ancora molto legati. Ora vi voglio raccontare (in esclusiva), come è nata la croce blu.
Il posto dove si trova la Croce blu era pieno di cespugli, e ci serviva per nasconderci dalle incursioni della polizia. Un mio amico Nedilkp Brecich, un cognato della veggente Vizka – che è defunto -, ha messo insieme a me questa croce. E questo amico mi diceva: “Vedi, la croce finisce bruciata dalle candele. Dobbiamo mettere qualcosa di più resistente”. Così abbiamo costruito una croce più resistente. Mio padre in quel tempo stava pitturando di blu una ringhiera e gli era rimasto parecchio colore. Così abbiamo utilizzato quella tinta.
Ora però desidero tornare all’essenziale. Come dicevo, abbiamo iniziato in maniera spontanea. Ci radunavamo e pregavamo due, tre ore. In una occasione la Madonna ha detto che desidera venire ai nostri incontri, prima tre volte a settimana e ora due. Alle volte le apparizioni avvenivano in pessime condizioni metereologiche: bora, neve, pioggia. Qualche volta la Madonna ci ha chiesto di salire di notte sulle montagne e l’incontro con Lei avveniva magari alle 2 o alle 3. Tutto quello che la Madonna ci chiedeva noi lo compivamo con tutto il cuore. Così il gruppo è cresciuto, ma debbo dire che alcuni membri del gruppo hanno dovuto abbandonare perché non erano in grado di sostenere un impegno così esigente. Ma questi sono stati sostituiti da nuovi membri. In questo momento il gruppo è composto di 25 persone. Ci raduniamo ancora e la Madonna ci guida attraverso i suoi messaggi. Alle volte questi incontri sono aperti a tutti coloro che vogliono parteciparvi. Lo scopo del nostro gruppo è aiutare la Madonna a realizzare i suoi progetti per il mondo che Lei ha tramite la parrocchia di Medjugorje. Preghiamo per i sacerdoti e per tante altre intenzioni della Madonna.
Questo gruppo si chiama “Gruppo della Regina della Pace”. Da questo nostro gruppo sono poi nati tanti gruppi di preghiera nel mondo, con lo stesso scopo. Questi gruppi sono molto importanti per la Chiesa e per la famiglia e ci danno un grande incentivo per l’evangelizzazione del mondo intero.
Livio – Quindi è giusto dire che è il “gruppo di preghiera della Madonna” e che aiuta la Madonna…
Ivan – si, sicuramente.
Livio – Un’ultima domanda. Abusiamo un po’ della tua pazienza… È giusto dire che il tempo dei segreti sarà un tempo di grande prova per la Chiesa e per il mondo?
Ivan – Assolutamente. Sono completamente d’accordo con te. Ma dei segreti noi non possiamo parlare. Posso solo dire che viene un tempo molto importante, soprattutto per la Chiesa. Dobbiamo tutti pregare per questa intenzione.
Livio – E sarà anche un tempo di prova per la fede?
Ivan – Un pochino è già presente…
Livio – È forse per questo che Benedetto XVI, ispirato dalla Madonna, ha indetto l’anno della fede?
Ivan – Si, il Papa è certamente guidato dalla Madonna, e con Lei guida la sua Chiesa.
Livio – Bene, Ivan, siamo arrivati alla fine. Abbiamo detto che avremmo terminato alle 11,15 di oggi, che è il 14 agosto 2012, vigilia della solennità dell’Assunta. Ti chiedo di dare un saluto ai nostri ascoltatori dicendo che li raccomanderai nell’apparizione.
Ivan – Oggi presenterò tutti voi ascoltatori, specialmente gli ammalati. Raccomanderò anche Radio Maria, che divulga questa bella e buona notizia nel mondo.
Livio – Grazie Ivan. Sappiamo che tu hai una particolare missione per l’America. Sei chiamato ad evangelizzare l’America. Noi abbiamo tanti ascoltatori negli Stati Uniti, vuoi fare un saluto in inglese per loro?
Mando un saluto agli americani e dico loro che pregherò per loro e specialmente per quello che sarà il nuovo presidente, perché possa portare nuova speranza e pace per questo Paese, (e nella traduzione dal croato aggiunge): non soltanto con le parole, ma con la vita
Ivan, terminiamo con una Ave Maria…
Fonte: Radio Maria