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mercoledì 27 febbraio 2019

Preghiera di guarigione - Medjugorje 27 febbraio 2019

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Cosa succede a Ghiaie di Bonate, la piccola Medjugorje italiana?

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26° Ritiro spirituale per organizzatori di pellegrinaggi e dei gruppo di preghiera a Medjugorje

Nel mese di marzo, Ritiro spirituale per organizzatori di pellegrinaggi, guide dei centri della pace e dei gruppi di preghiera e carità legati a Medjugorje

Il Ventiseiesimo Rritiro spirituale per organizzatori di pellegrinaggi, guide dei centri della pace e dei gruppi di preghiera e carità legati a Medjugorje si terrà a Medjugorje dal 18 al 22 marzo 2019.

Il tema dell’incontro sarà:

„Seguimi!“ (Mc 10, 21)

Alla scuola della Madonna
Relatore del Ritiro spirituale sarà fra Marinko Šakota, parroco della parrocchia di Medjugorje, ed esso si terrà presso il Salone „San Giovanni Paolo II“ a Medjugorje. Ulteriori informazioni circa il Ritiro e le adesioni potrete trovarle:

 26. RITIRO SPIRITUALE INTERNAZIONALEDEGLI ORGANIZZATORI DI PELLEGRINAGGI, GUIDE DEI CENTRI DELLA PACE E DEI GRUPPI DI PREGHIERA,PELLEGRINAGGI E CARITÀ DI MEĐUGORJEIl 26. Rritiro spirituale internazionale degli organizzatori di pellegrinaggi, guide dei centri della pace e dei gruppi di preghiera e carità legati a Međugorje si svolgerà a Medjugorje dal 18 al 22 marzo 2019
 Il tema dell’incontro sarà:Seguimi!(Mc 10, 21) 
Alla scuola della Madonna

 PROGRAMMA 

Lunedì, 18.03.201
15.00 Registrazione dei partecipanti 
17.00 Programma di preghieraserale in chiesa
 Martedì, 19. 03.2019
9.00  Adorazione del Santissimo Sacramento dell’Altare 
9.30 Conferenza, dibattito 
Pausa
11.00 Incontro e discussione con il docente 
15.00 Lavoro per gruppi linguistici 
17.00 Programma di preghiera serale in chiesa
21.00 Adorazione del Santissimo Sacramento dell’Altare
 Mercoledì 20.03.2019 
9.00 Adorazione del Santissimo Sacramento dell’Altare
9.30 Conferenza, dibattito 
Pausa 
11.00 Incontro e discussione con il docente
14.00 Preghiera sul Križevac 
17.00 Programma di preghiera serale in chiesa 
19.00 Meditazione e cena con i parrocchiani (pane e thè)
 Giovedì, 21.03.2019
 9.00 Adorazione del Santissimo Sacramento dell’Altare
 9.30 Conferenza, dibattito
 Pausa 
11.00 Incontro dei partecipanti con il parroco
12.30 Pranzo comune
15.00 Preghierasulla Collina delle Apparizioni 
17.00 Programma di preghiera serale in chiesa
 Venerdì,22.03.2019 
9.00 Adorazione del Santissimo Sacramento dell’Altare 
9.30 Esperienze dei partecipanti,Santa Messa conclusiva


 Il docente del ritiro è p. Marinko Šakota, parroco della parrocchia di Medjugorje.Padre Marinko Šakotanato a Čitluk nel 1968, frequenta le scuole dell’obbligo e la prima classe delle superiori a Čitluk. Scelta la vocazione francescana, si reca al Seminario francescano di Visoko dove porta a termine il secondo anno. Gli ultimi due anni del liceo li finisce presso il Liceo dei gesuiti di Dubrovnik (Ragusa), dove consegue la maturità classica. Veste l’abito francescano il 15 luglio 1987 a Humac, dove trascorre l’anno di Noviziato. Intraprende gli studi di filosofia e teologia a Sarajevo presso l'Istituto Teologico Francescano di Sarajevo (1989 1990). Poi è a Fulda, in Germania (1995), dove consegue la laurea. Prende i voti perpetui a Široki Brijeg nel 1993. È ordinato diacono a Zagabria nel 1996 e sacerdote a Frohnleiten sempre nel 1996. Presta il suo primo servizio nel convento francescano di Innsbruck, dove trascorre un anno come coadiutore. Poi è a Frohnleiten come assistente spirituale e ad Augsburg (Augusta) come cappellano. Trascorre tre anni a Mostar come cappellano e sette anni a Gradnići come parroco. Dal settembre del 2010 presta servizio a Međugorje come cappellano. Èparroco della parrocchia di Međugorje dal 2013.


 Il 26 ritiro spirituale internazionale degli organizzatori di pellegrinaggi,guide dei centri della pace,dei gruppi dipreghiera e carità legati a Međugorje, si svolgerà presso il Nuovo salone di Međugorje dal 18 al 22 marzo 2019. 
Il numero dei partecipanti è limitato per lo spazio
 e per questo motivo siete gentilmente pregati di annunciare al più presto possibile il vostro arrivo al seminario.Le richieste possono essere inoltrate via e-mail: seminar.marija@medjugorje.hr

Sia per le esigenze organizzative del seminario, sia per la vostra sicurezza, siete cortesemente pregati di considerarvi registrati soltanto quando riceverete una risposta di conferma. Se non avete ancora ricevuto tale risposta, ciò significa che non abbiamo ricevuto la vostra richiesta d’iscrizione (e quindi non abbiamo potuto registrarvi) o perché il vostro messaggio e-mail è stato inviato ad un indirizzo sbagliato, o perché il vostro computer ha un virus che blocca automaticamente l’invio della posta elettronica. Ecco perché potete ritenervi registrati soltanto quando riceverete una risposta di conferma. È organizzato il servizio di traduzione simultanea per tutti i gruppi linguistici.La quota di partecipazione al seminario è di € 50 a persona.Nel prezzo sono incluse tutte le spese diorganizzazione e del lavorodel seminario (docenti, traduzione simultanea e pranzo comune dell’ultimo giorno).
 Al momento del pagamento, all’inizio del seminario, ogni partecipante otterrà un accredito che gli darà la possibilità di partecipare alle attività del seminario.Ciascuno provvederà personalmente all’alloggio a Međugorje. 
Visto che non siamo in grado di contattare personalmente ogni organizzatore, cogliamo l’occasione di invitare tutti gli organizzatori di pellegrinaggi, guide, e guide di centri di pace e dei gruppi di preghiera e di carità di informare coloro che potrebbero essere interessati a quest’incontro.Siamo lieti di ricevere le vostre adesioni e di lavorare insieme.

 INVITO AI PARTECIPANTI 
Il fenomeno di Međugorje ha fatto nascere tante pubblicazioni in tutto il mondo. Noi vorremmo avere questa varietà di pubblicazioni per poter conservarla nell'archivio del Centroinformativo di Međugorje. Per questo motivo Vi preghiamo di portare con voi a Međugorje, oppure di fornirci in qualche altro modo il seguente: 
 1. vostre riviste, circolari, giornali, libri, registrazioni audio e video, non ché ogni alta pubblicazione in due copie se possibile; 
2. individui e organizzazioni che hanno in possesso un archivio privato sugli avvenimenti di Međugorje sono pregati di fornire, se possibile, gli originali e/o delle copie, e/o almeno una lista del contenuto di quello che si ha inpossesso.Vi preghiamo di indicare il nome, il cognome, il nome dell'organizzazione, l'indirizzo e il contatto. Inviare i suddetti materiali a: CENTRO INFORMATIVO "MIR"MEĐUGORJEPER L'ARCHIVIO, MARIJA DUGANDŽIĆ Gosp in trg 1, 88266 Međugorje Bosnia ed Erzegovina. Vi preghiamo di trasmettere il presente invito a tutti coloro che si occupino di attività editoriale in relazione agli avvenimenti di Međugorje.Vi ringraziamo per tutto quello che fate!


Fonte:http://www.medjugorje.hr/it/attualita/nel-mese-di-marzo-ritiro-spirituale-per-organizzatori-di-pellegrinaggi-guide-dei-centri-della-pace-e-dei-gruppi-di-preghiera-e-carit%c3%a0-legati-a-medjugorje,10253.html

lunedì 25 febbraio 2019

Messaggio, 25 febbraio 2019 - MEDJUGORJE

Messaggio del  25 febbraio 2019 dato a Marija

Cari figli! Oggi vi invito alla vita nuova. Non importa quanti anni abbiate, aprite il vostro cuore a Gesù che vi trasformerà in questo tempo di grazia e voi, come la natura, nascerete alla vita nuova nell'amore di Dio e aprirete il vostro cuore al Cielo e alle cose celesti. Io sono ancora con voi perché Dio me lo ha permesso per amore verso di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. 

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 Poruka, 25. veljače 2019.
„Draga djeco! Danas vas pozivam na novi život. Nije važno koliko godina imate, otvorite vaše srce Isusu koji će vas preobraziti u ovom milosnom vremenu i vi ćete se kao priroda roditi u novi život u Božjoj ljubavi i otvorit ćete vaše srce nebu i nebeskim stvarima. Ja sam još s vama, jer mi je Bog dopustio iz ljubavi prema vama. Hvala vam što ste se odazvali mome pozivu.“

Oggi è dolcemente spirato fra Mate Dragićević.

Lunedì 25 febbraio 2019, presso l'ospedale universitario di Mostar, confortato dai Santi Sacramenti, a settant'anni di vita, cinquantadue di vita religiosa e quarantacinque di sacerdozio, è dolcemente spirato nel Signore il suo ministro fra Mate Dragićević.
Nella sua vita, egli è stato parroco, guardiano, formatore di seminaristi e novizi, definitore, vicario, segretario ed economo della Provincia Francescana di Erzegovina. Era inoltre un collaboratore di Radio “Mir” Medjugorje. Curava, infatti, le trasmissioni “Sulle orme di san Francesco” e “Sulle orme dei santi”, ed è stato fin dall'inizio uno dei sacerdoti che ha proposto la sue riflessioni nel programma “Ricordati di santificare il giorno del Signore”. Oltre a ciò, a Medjugorje ha anche guidato dei Ritiri spirituali.
La Santa Messa esequiale per il defunto fra Mate sarà celebrata alle ore 13:00 di martedì 26 febbraio 2019 nella chiesa dei Ss. Pietro e Paolo a Mostar. Lo stesso giorno, alle ore 15:30, presso il nuovo cimitero di Humac, avranno poi luogo i riti di commiato e la sepoltura.
La sua salma sarà esposta presso la chiesa dei Ss. Pietro e Paolo a Mostar a partire dalle ore 9:00 di martedì 26 febbraio.  

Mons. Hoser, ha parlato di come custodireuno spirito di comunione.

Mons. Hoser ha celebrato una Santa Messa e si è intrattenuto con i membri delle comunità di preghiera di Medjugorje

 

S.E. Mons. Henryk Hoser, Visitatore Apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje, si è intrattenuto con i membri delle comunità di preghiera di Medjugorje ed ha celebrato una Santa Messa che, con un numero cospicuo di sacerdoti, è stata concelebrata anche da fra Marinko Šakota, parroco di Medjugorje.
A Medjugorje ci sono ventidue comunità di preghiera, di cui Mons. Hoser ha detto che “tutte insieme sono una grande comunità di Medjugorje”.
“L’apostolo san Pietro ci dà un esempio con alcune indicazioni su come vivere nella Chiesa. Dice che bisogna vegliare sul gregge, non per costrizione ma liberamente, e non per interesse ma con generosità. Non come padroni che regnano, ma facendosi modelli del proprio gregge. Per i superiori di una comunità, il primo compito è servirla”, ha detto Mons. Hoser, che ha parlato di come custodire, nelle comunità in cui viviamo la nostra vita, uno spirito di comunione.
Egli ha detto che ognuno di noi, per vivere responsabilmente in una comunità, deve avere alcuni criteri esterni, a partire dai quali il proprio comportamento ed il proprio agire vengano valutati.
“Il primo e più importante riferimento è il Vangelo, che ci dice che i pensieri e le opere devono essere in accordo con esso, in accordo con l’agire e l’insegnamento di Gesù Cristo. Un riferimento ulteriore è quello dei dieci Comandamenti di Dio, e poi quello delle Costituzioni di ciascuna comunità. Se il nostro comportamento è retto, allora siamo in accordo con i dieci Comandamenti di Dio, col Vangelo e con le Costituzioni, e l’obbedienza al Vangelo, a Cristo, alla Chiesa viene di conseguenza”, ha detto Mons. Hoser.
Egli ha anche evidenziato che criteri generali per la salute e la santità di una comunità sono l’amore, la gioia e la pace; ed ha poi ricordato anche tre criteri più personali: la pazienza, la buona intenzione e il vedere il bene negli altri. Infine ha citato ancora tre criteri per il buon funzionamento di una comunità, ossia la fedeltà, la mitezza e l’autocontrollo.
“Tutti questi nove elementi che ho citato sono frutti dello Spirito Santo. Il Vangelo ci dice che, se camminiamo nello Spirito, viviamo anche nello Spirito. Quando riceviamo questi doni, allora se ne devono manifestare anche i frutti”, ha detto Mons. Hoser al termine della sua Omelia, che ha concluso con le parole “Sapienti sat!”.
Qui potete vedere una fotogalleria della Celebrazione. (foto)

venerdì 22 febbraio 2019

Quell’abbraccio ancora oggi mi stringe l’anima- TESTIMONIANZA MEDJUGORJE

Viaggio a Medjugorie


 

Ho percorso in silenzio una salita fatta di pietre levigate da milioni di passi, abbracciate da una terra rossa intrisa delle preghiere, delle speranze, della sofferenza e della speranza di milioni di uomini e donne.
Ho percorso in silenzio una salita fatta di pietre levigate da milioni di passi, abbracciate da una terra rossa intrisa delle preghiere, delle speranze, della sofferenza e della speranza di milioni di uomini e donne.
Ho percorso una salita come quella che tutti i giorni molti di noi percorrono, ma l’ho fatto per cercare sollievo all’inquietudine dell’anima, alla perdita di tante certezze su me stesso e sul mio mondo.

Ho camminato sino a giungere a Lei, alla statua della Madonna di Medjugorie apparsa per la prima volta a dei ragazzini nel 1981.
Da quel giorno un piccolo e povero paese della Bosnia è diventato un punto di arrivo per tante persone che hanno affrontato viaggi lunghissimi per poter chiedere una grazia per se stessi o ancor più spesso per i loro cari.
Sono andato a Medjugorie come tanti e come tanti mi sono portato dietro il carico delle mie domande, dei miei dubbi, delle mie risposte insolute.

Io non so come si manifesta la nostra Madonnina, so che lì ho riabbracciato un amico caro che ha deciso di intraprendere il percorso sacerdotale e so che quell’abbraccio ancora oggi mi stringe l’anima come se mai ne avessi ricevuto uno così vicino alla comprensione delle mie paure più profonde.
Quell’abbraccio mi manca ogni giorno, mi manca quell’aria di speranza che avvolge le persone, quella chiesa così luminosa e colma di canti.
Dopo questo viaggio ho deciso di non pormi più domande, di non giudicare più gli uomini nei loro errori, anche se vestono gli abiti dei servi di Dio.
Dopo questo viaggio ho scoperto che siamo infinitamente fragili e dopotutto soli nei nostri percorsi di vita se non abbiamo fede in qualcuno e qualcosa di più grande che ci abbraccia nonostante tutti i difetti che allontanano da noi i nostri simili.
Tornando mi sono reso conto di quanto la vita quotidiana sia lontana dalla ricerca della pace interiore, dal nostro essere più intimo.
Ho ripensato a tanti momenti della mia vita e mi sono reso conto che puoi camminare pensando d’essere circondato da decine d’amici ma poi… poi ti ritrovi solo e quell’abbraccio che sa d’una vita intera non arriva per caso, quella carezza che sfiora l’anima non è una certezza.
Questo viaggio mi ha lasciato dentro tante, tante domande su quale amore ho cercato  nella mia vita e credo che molto presto tornerò a Medjugorie, nel silenzio delle sue pietre a cercare altre risposte.
Alberto Scicolone

I miei genitori pensavano alla bella vita. Poi a Medjugorje...

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martedì 19 febbraio 2019

VIDEO: "Le chiese sono vuote perché la gente vuole essere ascoltata e nessuno lo fa"- Don Pasqualino

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Una sera, la Madonna disse:"non posso darvi delle grazie finché siete chiusi..."- Continua a leggere

Una sera,  la Madonna  disse: « Tutti non avete esercitato quello che vi ho detto, non posso parlarvi, non posso darvi delle grazie finché siete chiusi... ». Perciò vi dico, convertitevi.  La Madonna ci ha invitati verso la conversione, la preghiera, il digiuno e ad un abbandono totale a Dio.
Vi invito alla confessione e che ciascuno di voi sia veramente più pellegrino e nessuno di voi sia turista. Confessatevi, pregate, così aprirete, i vostri cuori e sarete liberati per accogliere i messaggi della Madonna.
D'altra parte, invito tutti quanti a testimoniare. Ma chi può testimoniare? Può testimoniare soltanto la persona che ha ricevuto la forza interiore e la luce interiore.
E come potete voi essere sicuri della presenza di Dio qua, della presenza della Madonna qua?
In un messaggio attraverso Jelena, la Madonna disse: « Ciascuno di voi ha un dono particolare proprio e può capirlo soltanto da solo, dentro ». La luce della fede è qualche cosa di interiore non esteriore. Ecco proprio domani ascolterete il profeta Amos, un pastore che dice: « Il Signore mi prese dietro il bestiame e il Signore mi disse: "Va e profetizza al mio popolo, Israele" » ; questa è la luce interiore. E voi ed io dobbiamo essere pronti ad accogliere questa luce interiore; quando c'è una luce interiore, allora siamo in grado di comprendere la presenza della Madonna.
Le cose della verità, della fede, non possono essere mostrate con argomenti esteriori sufficienti: voi dovete partire da questa luce interiore. Ricordate: quando l'Angelo è venuto a salutare la Madonna ed invitarla ad accogliere il Figlio di Dio? Se la Madonna avesse aspettato una commissione che cosa sarebbe successo? È partita proprio da una sicurezza interiore. E quando l'Angelo è apparso a San Giuseppe nel sonno? Se San Giuseppe avesse aspettato una commissione che cosa sarebbe successo? È partito da una sicurezza interiore, la sicurezza della fede. San Francesco ha sentito una voce interiore: « Va a riparare la mia Chiesa... ». Se avesse aspettato una commissione? Nulla sarebbe mai stato fatto, perché tutti si opponevano a quella convinzione interiore. Questo dico perché noi dobbiamo sviluppare la luce della fede dentro di noi ed essere mossi dalla forza dello Spirito Santo. Se noi non siamo certi nei nostri cuori, se non c'è la luce della fede, cominceremo anche a dubitare del nostro nome e del nostro cognome. Almeno dobbiamo essere sicuri che l'unica strada per salvare il mondo deve essere la strada della pace alla quale si arriva attraverso la conversione, attraverso il cambiamento, attraverso la preghiera.
Perciò vi invito ad aprire i vostri cuori per accogliere i messaggi della Madonna, e, con l'apertura dei vostri cuori, vi sarà data la luce, la sicurezza interiore, con la quale potrete andare avanti a testimoniare. Quando poi voi sentirete questa forza interiore, questa luce interiore, allora non aspetterete (aiuto esteriore, perché il Signore ha detto agli Apostoli di lasciare tutto, di non portare con sé le armi, ma di partire con sicurezza perché Egli ha dato il potere e noi dobbiamo chiedergli, oggi, domani, questo potere, questa forza e questa luce interiore, per essere in grado di partire, di annunciare.
Come annunciare?
Non andate nelle città, Milano, Roma, Torino a gridare: « la Madonna è apparsa ».
In un messaggio al gruppo di preghiera la Madonna disse: « Quando portate i miei messaggi state attenti di non essere derubati. Portate i miei messaggi con umiltà, così che quando le persone vedranno la felicità in voi, siano desiderose di essere come voi. Non portate il mio messaggio per buttarlo agli altri ». E questo è importante: se voi volete portare il messaggio della Madonna, cominciate a vivere ed essere pieni della forza divina e portare agli altri la felicità, la salvezza, la propria salvezza. Gli altri vedranno che siete salvati e vi domanderanno: « Come mai tu ti senti così felice? ». Ed allora comincerete ad annunciare, ad indicare la strada della salvezza.
Ecco desidero che voi accogliate queste profezie, attraverso i veggenti, per diventare le persone, i messaggeri della salvezza.
Già Padre Slavko vi ha detto che alle sei comincia di Rosario.
In un messaggio, la Madonna si è rivolta ai sacerdoti dicendo di pregare il Rosario, perché il Rosario proteggerà la Chiesa cattolica dal male che Satana vuole portare in questo tempo. Sacerdoti pregate il Rosario, dedicate il tempo al Rosario! Con questo io finisco e vi darò la benedizione.
(P. Tomislav Vlasic - 13 luglio 1985)

Fonte:http://www.preghiereagesuemaria.it/libri/pregate%20con%20il%20cuore.htm

Note e informazioni ai pellegrini che si recano a Medjugorje -P. Marinko

Note e informazioni ai pellegrini

A nome di tutti i sacerdoti che servono in questa parrocchia, sono lieto di darvi il benvenuto a venire a Medjugorje come guide spirituali dei gruppi o come pellegrini.
Ti ringrazio di cuore per il tuo desiderio e la tua disponibilità a visitare questo luogo di grazia e preghiera. Lascia che Dio Onnipotente, nell'intercessione della nostra celeste Madre della Regina della Pace, ti ricompensi del duro lavoro e dello sforzo che puoi venire venendo qui.
Per rendere il vostro soggiorno nella nostra comunità il più piacevole e utile possibile, vorrei darvi alcune linee guida. Cordiali saluti, ti preghiamo di leggerli attentamente e seguirli:
La Santa Messa è celebrata solo nella chiesa parrocchiale. Nella cappella dell'adorazione, la messa può essere celebrata in accordo con il parroco. Secondo l'Ordinanza della Chiesa, è vietato celebrare la Santa Messa in pensioni, case private in cui si soggiorna, sulle colline o in qualsiasi comunità o cappella situata nella parrocchia di Medjugorje. Per qualsiasi chiarimento o informazione, è possibile contattare l'Ufficio Informazioni del Santuario.
Le riunioni di preghiera nella parrocchia possono essere organizzate esclusivamente con il permesso del parroco.
Per gli incontri e l'incontro con i pellegrini nello spazio della chiesa, solo i sacerdoti che lavorano nella parrocchia hanno il permesso. Tutti gli altri sono tenuti a richiedere l'approvazione del parroco.
Nessuno ha il permesso di "pregare sugli altri" né dentro né intorno allo spazio della chiesa.
Se sei un prete, sei invitato ad essere concelebrante la sera di Santo Stefano. Missi (prendi tutto il necessario: albu, spezzatino, celebrità ...), e sii - se hai una giurisdizione confessionale - disponibile per i confessanti pellegrini nella tua lingua madre o lingua che parli.
I leader dei gruppi di pellegrini organizzano incontri con sacerdoti e veggenti nell'Ufficio informazioni del Santuario.
Chiediamo ai pellegrini di prendere una guida esperta nella guida dei gruppi di pellegrini a Mujugorje. I servizi di guida possono essere richiesti presso l'Ufficio informazioni del Santuario.
Si prega di capigruppo di pellegrinaggio per annunciare l'arrivo del loro gruppo e il numero di pellegrini presso l'Ufficio Informazioni, tel / fax: + 387 36 651 988 o e-mail: informacije@medjugorje.hr
Per favore non organizzare nessun altro programma durante il programma serale nel santuario.
L'area intorno alla chiesa, su Podbrdo e Križevac è lo spazio di preghiera. Si prega di rispettarli come tali e rispettandoli rispettando comportamenti e indumenti decorosi che non interferiscano con gli altri nella preghiera e nella congregazione. Si prega inoltre di prestare attenzione alla purezza.
Non accendere candele su Podbrdo o su Križevac. Le candele possono bruciare solo su un posto appositamente progettato sul lato ovest della chiesa, sulla croce di legno. Non lasciare oggetti votivi o dipinti né a Podbrdo né a Križevac.
Non è consentito fumare nella chiesa e nell'area di preghiera.
Conoscendo le dimensioni della presenza di Dio, e al fine di proteggere l'atmosfera di preghiera e la compassione, non è permesso fotografare durante la Santa Messa e adorazione.
È vietato raccogliere qualsiasi tipo di favore, ad eccezione del tempo di St. Mass. Se noti qualcuno che lo fa in un altro momento, ti preghiamo di informare l'Ufficio informazioni del Santuario.
Puoi lasciare intenzioni fuorvianti, voti o contributi volontari al mantenimento di questo spazio sacro nell'ufficio parrocchiale. Grazie!
Con la benedizione di Dio,
P. Marinko Šakota, ofm, pastore
 
Fonte: 2019 medjugorje-info.com.

Non è mai Dio a tentare l’uomo, bensì le sue passioni.- Da leggere...



 LA TENTAZIONE CRESCE CONTAGIA E SI GIUSTIFICA....
La tentazione si manifesta come un'innocua attrattiva e finisce per trasformarsi in una gabbia, della quale spesso più che cercare scampo si tenta di minimizzarne la schiavitù, sordi alla Parola di Dio. La verità è che non è mai Dio a tentare l’uomo, bensì le sue passioni. La sequenza è quella prodotta dalle passioni stesse le quali, dice l'Apostolo, “concepiscono e generano il peccato. E il peccato, una volta commesso, produce la morte”:

“La tentazione, da dove viene? Come agisce dentro di noi? L’apostolo ci dice che non viene da Dio, ma dalle nostre passioni, dalle nostre debolezze interiori, dalle ferite che ha lasciato in noi il peccato originale: da lì vengono, le tentazioni, da queste passioni. E’ curioso, la tentazione ha tre caratteristiche: cresce, contagia e si giustifica. Cresce: incomincia con un’aria tranquilla, e cresce… Lo stesso Gesù diceva questo, quando ha parlato della parabola del grano e della zizzania: il grano cresceva, ma anche la zizzania seminata dal nemico. E la tentazione cresce: cresce, cresce… E se uno non la ferma, occupa tutto”.

Inoltre,  la tentazione “cerca un altro per farsi compagnia, contagia” e “in questo crescere e contagiare, la tentazione ci chiude in un ambiente da dove non si può uscire con facilità”. È l’esperienza degli Apostoli narrata nel Vangelo del giorno, che vede i Dodici incolparsi a vicenda sotto gli occhi del Maestro per non aver portato del pane a bordo della barca. Gesù, ricorda il Papa, forse sorridendo a quel bisticcio, li invita a guardarsi “dal lievito dei farisei, di Erode”. Ma gli Apostoli per un po’ insistono, senza ascoltarLo, “tanto chiusi nel problema di chi avesse la colpa di non aver portato il pane, che non avevano spazio, non avevano tempo, non avevano luce per la Parola di Dio”:

“E così, quando noi siamo in tentazione, non sentiamo la Parola di Dio: non sentiamo. Non capiamo. E Gesù ha dovuto ricordare la moltiplicazione dei pani per farli uscire da quell’ambiente, perché la tentazione ci chiude, ci toglie ogni capacità di lungimiranza, ci chiude ogni orizzonte, e così ci porta al peccato. Quando noi siamo in tentazione, soltanto la Parola di Dio, la Parola di Gesù ci salva. Sentire quella Parola che ci apre l’orizzonte… Lui sempre è disposto a insegnarci come uscire dalla tentazione. E Gesù è grande perché non solo ci fa uscire dalla tentazione, ma ci da più fiducia”.

Questa fiducia, afferma il Papa, è “una forza grande, quando siamo in tentazione: il Signore ci aspetta”, “si fida di noi così tentati, peccatori”, “apre sempre orizzonti”. Viceversa, ripete Papa Francesco, il diavolo con “la tentazione, chiude, chiude, chiude” e fa “crescere” un ambiente simile alla barca degli Apostoli. E non lasciarsi “imprigionare” da questo tipo di ambiente, conclude, è possibile soltanto “quando si ascolta la Parola di Gesù”:

“Chiediamo al Signore che sempre, come ha fatto con i discepoli, con la sua pazienza, quando siamo in tentazione ci dica: ‘Fermati, stai tranquillo. Ricordati cosa ho fatto con te in quel momento, in quel tempo: ricordati. Alza gli occhi, guarda l’orizzonte, non chiudere, non chiuderti, vai avanti’. E questa Parola ci salverà dal cadere in peccato nel momento della tentazione”.

 Papa Francesco