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giovedì 28 maggio 2020

Interrogativi sulla preghiera - di P. Slavko


1. Perché pregare? ...Molti cristiani sono come uno studente che ha dimenticato che cosa voleva diventare. Immaginate uno studente che voleva diventare un buon medico e poi, durante gli anni di studio, dimentica che voleva diventare un bravo medico. Che cosa succede con i suoi studi? Ogni ora di studio diventa una perdita di tempo!
Perché studiare se ha dimenticato che voleva diventare medico? Così molti non pregano più perché non sanno più perché pregare! Per molti pregare significa perdere tempo. Per molti digiunare significa solo avere fame e niente altro. E naturalmente, se pensano così, è sicuro che non pregheranno e non digiuneranno. Ma quando uno sa perché prega e perché digiuna, arriva più facilmente alla pace.

2. Avete un angolo per la preghiera? - La Madonna poi ci invita a creare un angolo per la preghiera. E' quello che avete sentito tante volte: un angolo con la Bibbia, la croce, il rosario... Un angolino in cui c'è un'atmosfera che ti aiuta a pregare. Per esempio, la famiglia mangia in cucina o altrove e dopo la madre o il padre dicono: adesso andiamo nella stanza o nell'angolo della preghiera.
E' più facile anche concentrarsi, entrare nella preghiera. Ma guardate: quando avete costruito le vostre case, avete chiesto al vostro architetto di pensare a tutto. Nei paesi più ricchi si guarda anche dove mettere una seconda macchina, una terza... Ma chi ha chiesto al suo architetto di creare un bell'angolino per la preghiera? O quando forse dovevate comprare una casa avete guardato prima dove si poteva creare l'angolo per la preghiera? L'importante è capire che bisogna pregare in famiglia e per questo avere una angolo per la preghiera.

3. Pregate quanto mangiate? - Noi dobbiamo essere sinceri: la preghiera tra i cattolici è in crisi. Molti non pregano, proprio niente! Molti dicono che pregano, ma quando si chiede: "Quanto preghi in un giorno?" spesso rispondono: un segno di croce, la preghiera all'Angelo custode, un'Ave Maria e basta! E dicono: sì, prego! Chi fa così non può dire che prega. La preghiera è un incontro con Dio e se vogliamo incontrare una persona bisogna avere tempo. Invece noi ci scusiamo dicendo: non c'è tempo. Siamo proprio specialisti, noi cattolici, in questa scusa: non c'è tempo!
Ultimamente, parlando di preghiera, io dico così: se i cattolici cominciano a mangiare quanto pregano, in due settimane due terzi dei cattolici sono nell'al di là e un terzo rimane con il parroco, ammesso che il parroco sopravviva. Sono sicuro che molti di noi sarebbero già morti se avessimo mangiato quanto abbiamo pregato; ma sulla nostra tomba si dovrebbe scrivere: "Qui ha trovato la sua pace un buon cattolico che era onesto e ha deciso di mangiare quanto pregava". Ma se cominciamo a pregare quanto mangiamo, certo la situazione cambia!
Ma Dio ha creato il nostro cuore e la nostra anima in modo che abbiamo bisogno quotidianamente dell'incontro con Lui. Chi non mangia muore. Chi non ha contatti con Dio, spiritualmente è morto, chi è morto spiritualmente non può amare, non può perdonare, non sa essere amico e non può avere la pace. Per questo la Madonna ci chiede di rispondere al suo invito alla preghiera: perché vuole che i suoi figli vivano, che le famiglie possano vivere e, dopo, che anche tutto il mondo possa vivere in pace, sempre. Spero che questo pellegrinaggio vi aiuterà un po' a dare la risposta alla preghiera.


4. Preghi perché tu lo vuoi? - La Madonna poi ci invita anche alla preghiera personale. La preghiera personale è la preghiera che tu fai con amore, per la quale tu hai preso una decisione con amore. Dopo, la tua preghiera non dipenderà da chi prega o da chi non prega, perché tu comunque pregherai, in quanto hai preso questa decisione con amore. Oggi non è facile, soprattutto per i giovani, prendere una decisione personale per la preghiera. La mentalità che stiamo creando non aiuta lo spirito di preghiera o una decisione per Dio.
Per esempio io conosco dei paesi cattolici dove nella prima elementare si dice al bambino che può scegliere: andare al catechismo o no. Io sarei d'accordo con questa libertà bellissima se ci fosse la stessa libertà anche per tutte le altre materie. Forse la classe dove si insegna matematica non sarebbe molto piena! O per esempio c'è chi prende questa posizione: quando i miei figli avranno 18 anni, decideranno per la religione; io non voglio imporre niente. Io sono d'accordo che anche questa libertà è accettabile, purché anche le altre cose non si impongano.
Per esempio, voi avete imposto la lingua italiana ai vostri figli. Perché non avete aspettato fino ai 18 anni? Tutto si impone! Guardate la televisione! La Madonna non è sicuramente per il fanatismo e nemmeno vuole imporre qualcosa per forza, ma una decisione personale sì.
Un altro esempio: se incontrate un ubriacone sulla strada con due bottiglie tra le mani e con una terza che sta bevendo, nessuno dirà che è matto, ma solo che ha dei problemi nella sua vita e che, poverino, beve. Ma se incontrate uno sulla stessa strada con un rosario...: molto saggio o molto matto? I più diranno: matto! Vedete come è difficile per molti decidersi per Dio, per la preghiera, per la Messa; perché non è facile decidersi ad essere differenti dagli altri. Le famiglie molte volte non aiutano; a causa di questo la Madonna raccomanda i gruppi di preghiera che possono aiutare. Allora decidetevi per Dio e per la preghiera e vedrete che veramente si può.

(Da una conversazione del 16.08.97)

Fonte: http://medjugorje.altervista.org/doc/pslavko//05-interrogativi.php

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