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lunedì 31 ottobre 2022

Come ottenere l'INDULGENZA PLENARIA PER I FEDELI DEFUNTI (a partire da MEZZOGIORNO DEL 1 NOVEMBRE)



 Indulgenza plenaria per i defunti

Possiamo acquistare a favore delle anime del Purgatorio l'indulgenza plenaria (una sola volta) dal mezzogiorno del 1° novembre fino a tutto a tutto il giorno successivo vistando una chiesa e recitando il Credo e il Padre Nostro. Sono inoltre da adempiere queste tre condizioni:
*confessione sacramentale Questa condizione può essere adempiuta parecchi giorni prima o dopo. Con una confessione si possono acquistare più indulgenze plenarie, purché permanga in noi l'esclusione di qualsiasi affetto al peccato, anche veniale.
*comunione eucaristica
*preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice recitando Padre Nostro e Ave Maria
La stessa facoltà alle medesime condizioni è concessa nei giorni dal 1° all' 8 novembre al fedele che devotamente visita il cimitero e anche soltanto mentalmente prega per i fedeli defunti

Il valore delle Indulgenze
La ricorrenza della Commemorazione dei Fedeli Defunti, suscita in tutti noi il ricordo di chi ci ha lasciato e il desiderio di rinnovare nella preghiera quegli affetti che con i nostri cari ci hanno tenuto uniti durante la loro vita terrena. E' ciò che esprimiamo con il termine suffragio, parola che deriva dal verbo latino suffragari che significa: soccorrere, sostenere aiutare. In vari modi la Chiesa ci insegna che possiamo suffragare le anime dei nostri cari defunti: con la celebrazione di Sante Messe, con i meriti che acquistiamo compiendo le opere di carità, con l'applicazione delle indulgenze. In particolare su questa pratica, ultimamente un po' trascurata, vogliamo soffermare il nostro pensiero.

Che cosa sono le indulgenze.
Leggiamo dal catechismo la definizione. L'indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, che il fedele debitamente disposto, e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa la quale, come ministra della redenzione, autoritativamente dispensa ed applica il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei Santi.


Al di là del linguaggio, sempre piuttosto tecnico nelle formulazioni ufficiali, cerchiamo di tradurre il tutto in termini più semplici. La teologia cattolica insegna che ogni nostro peccato ha una duplice conseguenza genera una colpa e comporta una pena.

Mentre la colpa, che possiamo concepire come la rottura o il deturpamento dell'amicizia con Dio, è rimessa dall'assoluzione sacramentale nella confessione, (attraverso la quale Dio cancella l'offesa ricevuta), la pena permane anche oltre l'assoluzione. Allontaniamo da noi ogni pensiero che si tratti di una castigo che Dio infligge, analogamente a quanto avviene nel codice penale per i reati commessi contro la legge degli uomini.


La pena di cui parliamo è una conseguenza che deriva dalla natura stessa del peccato, che oltre ad essere offesa a Dio è anche contaminazione e corruzione dell'uomo. I nostri peccati infatti rendono sempre più faticoso ricostruire l'amicizia con Dio e superare quella inevitabile inclinazione al male che permane anche dopo la remissione sacramentale, come conseguenza del peccato stesso. Semplificando, pensiamo ad una ferita: anche dopo che ha smesso di sanguinare continua a darci dolore, ed è un punto debole: basta un piccolo urto perché riprenda l'emorragia. Il nostri corpo deve faticare per ricostruire il tessuto nella sua integrità e solo allora possiamo dirci veramente guariti. Il peccato è una ferita dell'anima e anche dopo il nostro pentimento e l'assoluzione sacramentale rimane come una debolezza, siamo più fragili, più soggetti a ricadere proprio dove siamo già caduti, rischiamo che quella ferita non pienamente rimarginata, si riapra proprio nello stesso punto. Le indulgenze che possiamo acquistare anche per noi stessi (esempio il perdono d'Assisi o le indulgenze dell'Anno Santo) sono come un medicamento cicatrizzante, ci confermano nel proposito di rinnegare il peccato e sanciscono la nostra volontà di aderire pienamente al progetto di Dio. Pensiamo ancora cosa avviene quando l'amicizia tra due viene infranta. Essa si ricostruirà ma con fatica; anche dopo che l'offesa è stata perdonata, rimane come una difficoltà nei rapporti, finché con il tempo e la reciproca buona volontà non si rimuovono completamente le cause e i ricordi del litigio. Ora noi non possiamo certamente dubitare della volontà di Dio di riammetterci alla sua piena comunione, ma dobbiamo dubitare delle nostre capacità a staccarci completamente dal peccato e da ogni affetto malsano; è necessario un lungo cammino di conversione e di purificazione. La pena temporale non è quindi da concepire come una vendetta di Dio ma come il tempo necessario a noi per rigenerare la nostra capacità di amare Dio sopra ogni cosa. Questa pena temporale esige d'essere compiuta in questa vita come riparazione, o in Purgatorio come purificazione. Nel cammino terreno il cristiano dovrà quindi vedere come mezzi di purificazione, che facilitano il cammino verso la santità: le varie prove e la sofferenza stessa, l'impegno nelle opere di carità, la preghiera, le varie pratiche di penitenza e, non ultimo, l'acquisto delle indulgenze. Ma poiché difficilmente possiamo presumere che in questa vita riusciremo a giungere a quella perfezione che ci permetterebbe di essere, immediatamente dopo il nostro trapasso, ammessi alla piena comunione con Dio, la Giustizia Divina prevede un tempo di purificazione anche dopo la nostra morte, in quella particolare condizione, (tradizionalmente chiamata Purgatorio), nella quale si troverà la nostra anima al termine del nostro esilio terreno e in attesa di giungere alla piena comunione con Dio. Leggiamo ancora nel Catechismo: "Coloro che muoiono nell'amicizia di Dio, ma imperfettamente purificati, benché sicuri della propria salvezza eterna, vengono sottoposti, dopo la morte, ad una purificazione, al fine di ottenere la santità necessaria per entrare nella gioia di Dio"


La comunione dei Santi.
E' a questo punto necessario introdurre un altro elemento importante per la comprensione delle indulgenze che applichiamo ai nostri defunti. In questo cammino di perfezione e di purificazione non siamo soli, ma come i rocciatori impegnati in una scalata siamo legati gli uni agli altri da un legame invisibile, ma reale, che la Chiesa chiama Comunione dei Santi. Abbiamo infatti la consapevolezza di appartenere alla stessa famiglia dei figli di Dio e la certezza che quanto ognuno di noi opera o soffre, in comunione con Cristo e come offerta a Padre, produce frutti di bene a favore di tutti. Dice il Catechismo: "Noi crediamo alla comunione di tutti i fedeli in Cristo, di coloro che sono pellegrini su questa terra, dei defunti che compiono la loro purificazione, dei beati in cielo; tutti insieme formiamo una sola Chiesa. Noi crediamo che in questa comunione l'amore misericordioso di Dio e dei suoi santi ascolta costantemente le nostre preghiere."

In questo contesto possiamo affermare l'importanza delle preghiere di suffragio e le indulgenze con le quali soccorriamo i nostri defunti, abbreviando i tempi della loro purificazione. Consideriamo quindi un'opera altamente meritoria ricordare coloro che ci hanno fatto del bene, continuare a sentirci a loro vicini e solidali nel cammino di purificazione che stanno compiendo nel Purgatorio. E ancora più meritevole appare poi la preghiera rivolta a Dio per le anime più abbandonate e più bisognose delle sua Misericordia, quella devozione alle Anime Sante del Purgatorio che purtroppo sopravvive solo nelle persone più anziane. Non è da ritenersi cosa superata l'applicazione di Messe e suffragi in favore di chi pure non abbiamo conosciuto direttamente, quelle preghiere rivolte a Dio per le anime che attualmente si trovano in uno stato di attesa e di bisogno; un modo per farsi amici, come direbbe Vangelo, che "ci accolgano un giorno nelle dimore eterne".

La preghiera per i defunti

Rispetto per i morti


Presso tutte le religioni, fin dai tempi più remoti, è diffuso il rispetto, il culto per i defunti. Mausolei sono stati costruiti in loro ricordo; le imbalsamazioni in uso presso certi popoli, le offerte, i riti sacrificali, dimostrano quanto sia sentito il dovere di onorare coloro che ci hanno lasciato per una vita oltre la morte. Per molti è un preciso dovere di gratitudine per il bene ricevuto, a partire dal dono della vita, ai valori intellettuali, morali, materiali con cui i nostri cari ci hanno beneficato durante la vita. Purtroppo sovente questo nobile sentimento viene espresso in maniera errata, con ostentazione di potere e ricchezza che non servono assolutamente al defunto, tanto meno a purificarlo dai peccati commessi durante la vita. Una tomba di marmo pregiato, una cassa di legno prezioso, un funerale sfarzoso… sono il più delle volte spreco inutile di denaro che avrebbe potuto essere devoluto a opere di grande valore sociale e caritativo, di cui il defunto avrebbe goduto un grande beneficio.

Solidarietà con i defunti


La morte non spezza i legami che abbiamo con i defunti. Le “tre” Chiese: peregrinante, purificante, trionfante, rimangono strettamente unite come vasi comunicanti: i beni di una si riversano sulle altre. E’ una verità di fede che proclamiamo nel simbolo apostolico quando affermiamo: "credo nella comunione dei santi".

Con queste differenze. Noi che siamo ancora in vita possiamo con fiducia invocare e ottenere l’aiuto dei beati in cielo, questi sicuramente intercedono per noi, (particolarmente i nostri patroni, i parenti, gli amici, le persone che abbiamo amato). Le anime del Purgatorio invece si trovano in una condizione per la quale non possono più meritare per sé stessi; mentre noi abbiamo possibilità di aiutarli, di lenire le loro sofferenze, abbreviando la loro purificazione.

Da sempre la Chiesa accompagna i defunti, dopo la morte, con particolari riti e preghiere. La liturgia esequiale onora il corpo del defunto in cui Dio è stato presente mediante la Grazia dei Sacramenti e spinge lo sguardo all’ultimo avvenimento della storia, quando Cristo tornerà glorioso per ridare vita ai corpi e renderli partecipi della sua gloria.

Il più grande desiderio dell’uomo è vincere la morte, che trova la risposta certa in Gesù morto e risorto, salito al cielo per preparare un posto per ciascuno di noi. Accomiatandosi dai discepoli Gesù ha promesso: "Vado a prepararvi un posto. Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché anche voi siate dove sono io" (Gv 14,2-4). Per questo la liturgia esequiale è una celebrazione pasquale: un momento in cui i fedeli, mentre pregano per il defunto, affidandolo alla misericordia di Dio, ravvivano la propria fede e speranza in Cristo che tutti attende nel suo regno di amore.

Una delle preghiere recita: "Dio, Padre misericordioso, tu ci doni la certezza che nei fedeli defunti si compie il mistero del tuo Figlio, morto e risorto: per questa fede che noi professiamo, concedi al nostro fratello che si è addormentato in Cristo, di risvegliarsi con noi nella gioia della risurrezione".

Come aiutare i nostri defunti


La Chiesa, madre e maestra, ci addita parecchi mezzi per suffragare le anime dei nostri cari e aiutarle a raggiungere la pienezza della vita eterna. L’aiuto più efficace è la S. Messa, la Comunione fatta in suffragio dei defunti. La celebrazione Eucaristica, rinnovando il sacrificio di Gesù, è l'atto supremo di adorazione e riparazione che possiamo offrire a Dio per le anime dei defunti.

La preghiera: un mezzo sempre efficace, alla portata di tutti, tanto più efficace quando non chiediamo aiuti e beni per noi stessi, ma perdono e salvezza per le anime dei nostri cari. Questa preghiera è tanto gradita a Dio perché coincide con la sua volontà salvifica: Egli desidera, attende di incontrarci tutti in Cielo, in quella beatitudine per la quale ci ha creati.

Oltretutto per molti di noi è un dovere di gratitudine per il bene ricevuto da parenti e amici e insieme una garanzia perché le anime, giunte in Paradiso, pregheranno per noi. Tra le preghiere tanto raccomandate dalla Madonna, la recita del Rosario, con l'aggiunta dopo il Gloria, di una invocazione per i defunti: l'Eterno riposo. Oltre la preghiera possiamo suffragare le anime con mortificazioni, sacrifici, penitenze, beneficenza e atti di carità, in riparazione dei peccati commessi mentre erano in vita.

Le Indulgenze

La Chiesa ci propone per suffragare le anime del Purgatorio anche la pratica delle "indulgenze". Queste ottengono la remissione della pena temporale dovuta per i peccati. Ogni colpa, anche dopo il perdono, lascia come un debito da riparare per il male commesso. La Chiesa traendo dal suo tesoro "spirituale", costituito dalle preghiere dei Santi e dalle opere buone compiute da tutti i fedeli, quanto è da offrire a Dio perché Egli "condoni" alle anime dei defunti quella pena che altrimenti essi dovrebbero trascorrere nel Purgatorio.

L’indulgenza più nota è legata alla commemorazione di tutti i defunti, il 2 novembre, mediante: visite alle tombe, celebrazione Eucaristica al cimitero, visita a una Chiesa.

Si può lucrare l’indulgenza plenaria a partire dal mezzogiorno del 1° novembre a tutto il 2 novembre.

Si può lucrare una sola volta ed è applicabile solo ai defunti. Visitando una Chiesa, (si reciti almeno un Padre nostro e il Credo).

A questa si aggiungono le tre solite condizioni Confessione, Comunione, preghiera secondo le intenzioni del Papa (Pater, ave, gloria).

Queste tre condizioni possono essere adempiute anche nei giorni precedenti o seguenti il 2 novembre. Nei giorni dall’1 all’8 novembre chi visita il cimitero e prega per i defunti può lucrare una volta al giorno l’indulgenza plenaria, applicabile ai defunti, alle condizioni di cui sopra.

Preghiera di riparazione per Halloween: In questa notte in tutto il mondo avvengono sacrilegi, profanazioni, riti...

 


Il 31 ottobre, la “notte di Halloween”, è considerato dai satanisti il loro “capodanno”, e si oppone in maniera dissacrante alla vigilia di Tutti i Santi. In questa notte in tutto il mondo avvengono sacrilegi, profanazioni, riti e atti indicibili ed efferati contro Dio e contro le stesse creature.

Per contrastare l’azione del male che in questa notte viene largamente invocata, chiediamo a Dio perdono per tutti i gravi peccati che verranno commessi contro di Lui, chiediamo la protezione di Maria Santissima e dell’Arcangelo Michele e imploriamo, infine, misericordia per l’uomo peccatore e terribilmente, a volte irreversibilmente, ingannato dal maligno.

Preghiera di riparazione dettata da Gesù

Gesù ha dettato questa preghiera di riparazione a Suor Josefa Menéndez (1890-1923), religiosa e mistica spagnola:

“O Padre amatissimo, Dio infinitamente buono, guarda il tuo Figlio Gesù Cristo che, collocandosi fra la tua giustizia divina e i peccati delle anime, im­plora il tuo perdono.

O Dio di misericordia, abbi pietà dei peccatori. Rischiara gli spiriti traviati af­finché non si lascino sedurre e trascinare… Dà forza alle anime affinché respin­gano le insidie che il nemico tende loro e ritornino con nuovo vigore sul cam­mino della virtù.

O Eterno Padre, vedi le sofferenze che Gesù Cristo, tuo diletto Figlio, ha so­stenuto nella sua Passione. Miralo davanti a te, offerto come vittima per ottene­re alle anime luce e forza, perdono e misericordia!

O Dio Santissimo, alla cui presenza gli Angeli e i Santi sono indegni di com­parire, perdona tutte le colpe che si commettono con i pensieri e i desideri. Accogli in espiazione di queste offese il capo trafitto di spine del tuo divin Figlio. Ricevi il purissimo sangue che ne sgorga in così gran copia!

Purifica le anime insozzate. Rischiara e illumina gli intelletti oscurati e quel sangue divino sia la loro forza, la loro luce, la loro vita!

Accogli, o Padre Santissimo, le sofferenze e i meriti di tutte le anime che uni­te ai meriti e alle sofferenze di Gesù Cristo si offrono a te con lui e per lui, af­finché tu perdoni al mondo!
O Dio di misericordia e di amore, sii la forza dei deboli, la luce dei ciechi e l’oggetto dell’amore delle anime.

Eterno Padre che per l’amore degli uomini hai dato alla morte il tuo Unigenito, per il suo Sangue, per i suoi meriti, per il suo Cuore, abbi pietà del mondo intero e perdona tutti i peccati che si commettono.

Ricevi l’umile riparazione che offrono le tue anime elette! Uniscile ai meriti del tuo divin Figliolo, affinché i loro meriti acquistino una grande efficacia.
O Eterno Padre, abbi pietà delle anime e ricordati che non è ancora giunto il tempo della tua giustizia, ma è quello della tua misericordia!

O Dio infinitamente santo, ti adoro e mi prostro umilmente alla tua presen­za e ti prego nel Nome del tuo divin Figlio di perdonare a tanti peccatori che ti offendono!
Ti offro la mia vita e desidero riparare tante ingratitudini.

Padre mio, Dio santo e misericordioso ricevi il mio desiderio di consolarti, vorrei poter riparare tutte le offese degli uomini… ma, siccome ciò mi è impos­sibile, ti offro i meriti di Gesù redentore del genere umano, per soddisfare alla tua giustizia”. Amen

venerdì 28 ottobre 2022

"L'umanità ha deciso per la morte": Credo che sia intesa come morte spirituale...- La veggente Marija commenta l'ultimo messaggio


 La veggente Marija - 25 ottobre 2022

 Oggi, come ogni 25 del mese, la Madonna ci ha dato il seguente messaggio:
"Cari figli! L’Altissimo mi ha permesso di stare con voi; di essere gioia per voi e via nella speranza perché l’umanità ha deciso per la morte. Perciò mi ha inviato per istruirvi che senza Dio non avete futuro. Figlioli, siate strumenti d’amore per tutti coloro che non hanno conosciuto il Dio d’amore. Testimoniate con gioia la vostra fede e non perdete la speranza nel cambiamento del cuore umano. Io sono con voi e vi benedico con la mia benedizione materna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

 Questo messaggio mi sembra molto bello e molto impegnativo ma anche un messaggio di speranza e di gioia come ci insegnano le parole della Madonna.

L'umanità è a un bivio, non ama più la vita, ha deciso per la morte. Quante volte la Madonna ci ha detto: “Siate amore, siate preghiera e speranza, siate le mie mani tese” che vediamo anche in questo messaggio dicendo : “state vicini a Dio, Egli ci chiama ad essere suoi strumenti.

Se abbiamo sperimentato l'Amore di Dio nella nostra vita, anche noi diventiamo Amore per chi non lo ha ancora conosciuto.

La Madonna, ci sta aiutando ad essere strumenti come Lei è per tutti coloro che non hanno conosciuto il Dio dell'amore . Ci dice di tornare a Dio che è con noi, Egli è il Dio della gioia, dell'amore, della speranza, il Dio della pace soprattutto dove in tante parti del mondo oltre alla guerra, con questi si diffonde la morte nuove ideologie a tal punto che non sappiamo più chi siamo, da dove veniamo e dove dobbiamo andare. Le chiese sono vuote perché noi cristiani abbiamo paura, non amiamo e non adoriamo più Gesù al di sopra di tutto ciò per cui ci invita a «Testimoniare con gioia la vostra fede e non perdere la speranza in un cambiamento del cuore umano.
 

Qui a Medjugorje testimoniamo in molti modi. Ogni giorno assistiamo al meraviglioso cambiamento del cuore di tanti pellegrini che vengono da tutto il mondo e che abbandonano il peccato. Vivono questo miracolo di guarigione, innamorandosi così tanto di Dio da ricevere persino la santa chiamata al sacerdozio. Attraverso la testimonianza di coloro che hanno vissuto questo cambiamento radicale, i cristiani battezzati diventati tiepidi, si convertono.

Attraverso l'ascolto con l'aiuto dei moderni mezzi di comunicazione, molti pellegrini iniziano a pregare, ad approfondire la loro meravigliosa fede attraverso la lettura della Sacra Scrittura e del Catechismo della Chiesa Cattolica! I loro cuori diventano sensibili, iniziano a discernere il bene dal male. Capiscono che solo Gesù come nessun altro al mondo nella storia dell'umanità poteva morire per noi, donandoci la Vita Eterna.

In questi quarantadue anni di apparizioni della Madonna, la Madonna è venuta dal futuro, dal Cielo, e il mio cuore anela con grande desiderio di raggiungerla. Se avessi seguito il mio istinto di non lasciarla mai andare quando all'inizio ci portò a visitare quei luoghi, non sarei mai tornato qui su questa terra.

Oggi ...cresce il desiderio di tagliare le vecchie abitudini radicate dentro di sé da tanto tempo. Ad esempio, vivere solo per cose, come l'ossessione per lo sport, non sto dicendo che sia una cattiva abitudine. Si potrebbe ad esempio abbinare una lunga passeggiata (che da sola non avrebbe senso) con l'intenzione di trasformarla in un pellegrinaggio, anche facendo un sacrificio pregando per la Pace nel mondo.
 Abbiamo cose da fare finché Dio ce lo permette e siamo aperti alla sua Volontà. Credo che Dio ci ama così tanto da sapere cosa è meglio per noi! A volte non capiamo perché non riceviamo le grazie che abbiamo chiesto. Ma alla fine ci rendiamo conto che era perché dovevamo ottenere da Dio una grazia sempre più grande, giusta per noi.
 Se iniziamo a vedere con gli occhi di Dio, ci rendiamo conto che ci ha creati a sua immagine e noi siamo la cosa più preziosa che avrebbe potuto fare. Dobbiamo coltivare il desiderio di scoprire Dio che può guidarci nel nostro cammino da “Questa valle di lacrime” alla scoperta di Lui nella Vita Eterna.

Molti mi diranno che per me è facile, e io sono facilitata perché vedo la Madonna ogni giorno e dopo l'apparizione i miei occhi si illuminano. È come avere un assaggio del Paradiso che trafigge i nostri cuori, le nostre vite. Lo possiamo vedere anche nelle monache di clausura che, ad esempio, dopo aver pregato i loro volti impregnati di una bellezza soprannaturale che riflette le loro anime.

Subito dopo l'apparizione di sabato scorso, alla presenza di un folto gruppo di pellegrini, la Madonna ci ha invitato ad essere santi e non solo nelle cose grandi ma a partire da quelle piccole e quotidiane cercando di imitare Lei e Dio nel volerci più perfetto. I doni che abbiamo ricevuto oltre a quelli fisici riconosciuti anche dagli scienziati come 'perfette macchine umane' ma siamo il risultato del Suo Amore e quando ha creato i nostri progenitori, è stato così contento del suo 'capolavoro di bellezza' che ci ha donato Suo stesso Figlio che è morto sulla Croce per noi.
 

-'l'umanità ha deciso per la morte'

Credo che sia intesa soprattutto come "morte spirituale" perché troppe persone oggi nel mondo e nella parte ricca dell'Europa vivono più senza il proprio spirito. Quando ci manca lo spirito, siamo per lo più come morti che camminano. Credo che lo Spirito Santo manchi nel cuore di questa umanità alla deriva, attraverso guerre, depressioni, andando verso tutte queste ideologie di egoismo e senza costruire un futuro attraverso la famiglia, i bambini che oggi sono considerati più un peso che un vero tesoro. La Madonna in diversi messaggi ci ha invitato a non aver paura di avere una famiglia numerosa e di riporre la nostra fiducia e affidarci di più a Dio.
Qui a Medjugorje grazie a Dio abbiamo la Collina delle Apparizioni, la Cappella dell'Adorazione, la Collina della Croce che ci aiutano a prendere questo messaggio, metterlo nel nostro cuore, leggerlo e rileggerlo più e più volte . In questo momento è troppo presto anche solo per poterlo meditare. La Madonna ha parlato di fede, speranza e cambiamento del cuore umano che così spesso accade. Ci assicura che, con il permesso dell'Altissimo, è ancora con noi, ci benedice con la sua benedizione materna, non ci abbandona, e ci guida e ci incoraggia nel nostro cammino, ' ed essere gioia e la via nella speranza.' Ci chiama ad essere suoi strumenti di pace, di gioia e di Amore e io posso ripeterlo con tutto il cuore e invocarlo con l'aiuto della preghiera. Ci ha insegnato a trasformare la nostra vita in una preghiera viva, scegliendo la via della santificazione esattamente dove siamo; nelle nostre famiglie, nel nostro posto di lavoro, nei nostri paesi e nelle nostre parrocchie dove possiamo trovare tanto da fare. 

 Da un lato questo messaggio è fantastico e dall'altro molto impegnativo perché tutti siamo chiamati ad essere testimoni sempre più impegnati nella fede, nella speranza e nel cambiamento radicale del nostro cuore e attraverso di noi di tanti altri cuori che sono lontani.
 Grazie a Dio il Signore sta usando tanti cuori e crediamo profondamente che questo sia un grande dono della Madonna come abbiamo pregato fin dall'inizio quando abbiamo sognato di poter toccare ogni angolo della Terra con i suoi messaggi. I sacerdoti mi hanno testimoniato che camminano e lavorano molto intensamente ..
.. grazie a Dio.

Per prepararci alle prossime feste stiamo preparando e decorando con lumini e candele le tombe dei nostri cari, disponendo nel migliore dei modi non solo l'esterno ma soprattutto la Madonna ci ha sempre ricordato e invitato ad aiutare il anime del purgatorio attraverso le nostre preghiere affinché possano essere portate al più presto in Paradiso. Ricordiamoci che in questi giorni le nostre preghiere ei nostri sacrifici, comprese le Sante Messe per le intenzioni dei nostri defunti, sono un valido aiuto e ringraziamo Dio che tante persone come noi non si siano dimenticate di farlo.



giovedì 27 ottobre 2022

Il vero significato di Halloween - Omelia integrale di padre Giorgio Maria Faré

 

 

Il vero significato di Halloween - Omelia integrale di padre Giorgio Maria Faré

 Il video è realizzato prendendo l'omelia di padre Giorgio Maria Faré, tenuta durante la Santa Messa prefestiva sulle letture di domenica 25 ottobre 2015.
Si comincia con la lettura dell'episodio evangelico della guarigione del cieco di Gerico Bartimeo (Mc 10, 46-52) e si procede mettendo a confronto la sua cecità fisica con la nostra cecità interiore.
Il sacerdote si ricollega ai grandi preparativi per la festa di Halloween che, nel mese d'ottobre, dominano ogni sfera della società pubblica, dai negozi fin dentro gli asili.
Ma cos'è effettivamente questa presunta festa e quali sono le sue origini? Che cosa significa quell'innocuo "dolcetto o scherzzetto" che i bambini dicono bussando alle nostre porte?
Il sacerdote compie un'analisi molto dettagliata attraverso lo spazio e il tempo per cercare di ricostruire il significato di Halloween e le sue implicazioni psicologiche e morali sui nostri bambini e, in ultima analisi, sulla società intera.
D'accordo o meno che possiamo essere con le sue parole, è di certo un punto di vista molto interessante che dovrebbe far riflettere chi oggi si dice cristiano e, anche, chi non è credente. 

 

 VIDEO👇




Per una ricostruzione storica della festa di Halloween dalle origini ai giorni nostri rimando al seguente video: https://youtu.be/50wkleE6R9s

Musiche: https://www.free-stock-music.com/

Videomaker: Alessio Santinelli

Noi stessi «abbiamo la guerra in casa nostra con aborto, eutanasia e altre pratiche contro la vita»: intervista alla veggente Marija


 La Madonna ci assicura che con la preghiera e il digiuno si fermano le guerre. Quella in Ucraina, come gli altri conflitti, «è cominciata nel cuore dell’uomo», che è chiamato a scegliere Dio e non il demonio. Noi stessi «abbiamo la guerra in casa nostra con aborto, eutanasia e altre pratiche contro la vita».   

Stiamo vivendo in un periodo storico in cui la sopravvivenza dell’umanità è minacciata dal pericolo di una guerra mondiale, con l’uso dell’arma nucleare. Dall’inizio della guerra in Ucraina ad oggi i riferimenti della Madonna alla guerra e alla preghiera per la pace si sono moltiplicati. Nel messaggio del 25 settembre 2022 rivolto alla Parrocchia di Medjugorje, attraverso la veggente Marija Pavlovi? Lunetti, la Madonna ha rinnovato l’invito a pregare «per la pace che è minacciata perché satana vuole la guerra e l’inquietudine». Ne parliamo, a Medjugorje, con la stessa veggente.

Se la Madonna insiste tanto nell’invitarci a pregare per la pace, c’è un serio pericolo per l’umanità?

Sì, c’è un serio pericolo, perché non c’è dialogo e non c’è rispetto. In questa situazione che stiamo vivendo non c’è volontà di dialogo e volontà di pace né da una parte né dall’altra. C’è solo prepotenza. La Madonna sin dall’inizio delle apparizioni ha cominciato a dirci: «Se mettete l’io al posto di Dio, state creando un nuovo mondo senza Dio». Dal comunismo siamo passati al materialismo, all’egoismo e poi a tutte le nuove ideologie distruttive del cristianesimo. Questa prepotenza sta entrando nella cultura con una violenza senza limiti. Ma nel contempo vediamo un crescente numero di persone sensibili, che pregano e che vogliono la pace. La Madonna ci dice: «Siate le mie mani “allungate” in questo mondo, siate portatori e testimoni della pace».

In un messaggio nel lontano 21 luglio 1982 la Madonna affermava che «con la preghiera e il digiuno si possono allontanare le guerre e persino sospendere le leggi naturali». 

Perché è tanto importante unire il digiuno alla preghiera?
Ho incontrato diverse persone qui a Medjugorje, colpite da tumori aggressivi, alla ricerca di una vita spirituale e di un equilibrio nell’alimentazione. La Madonna sin dall’inizio ci ha chiamati alla preghiera e al digiuno. Non solo le guerre si possono fermare con preghiera e digiuno, ma anche le guerre nel nostro corpo. Io credo profondamente anche in questo. Il nostro organismo è quella macchina complessa, quella bellezza che Dio ha creato e che ha bisogno di riposo anche attraverso il digiuno.

Quando si fa riferimento alla guerra si è soliti ricercarne le cause nella mera volontà e azione dell’uomo, ma si fatica a dare una lettura soprannaturale degli eventi. Eppure la Madonna insiste a dirci che satana vuole la guerra. Cosa c’entra l’azione del maligno?
Lo vediamo in tante piccole cose. La guerra in Ucraina è iniziata ben prima dei bombardamenti, con una preparazione di anni. Questo lavoro minuscolo e preciso dura da tanti anni. Questa guerra è stata preparata ed è cominciata nel cuore dell’uomo. Il male si è insinuato nel cuore dell’uomo, il quale per perseguire i propri interessi ha cominciato a produrre armi.

«… satana vuole la guerra e l’inquietudine». L’accostamento “guerra” e “inquietudine” sembra voler significare che il maligno agisce su due livelli: in una dimensione interpersonale nel rapporto fra i popoli e le nazioni, e in una dimensione interiore dell’uomo, come a voler turbare la pace nel cuore. Il cuore può essere un luogo di “guerra” in cui lavora satana?
Esattamente, possiamo essere uno strumento di pace e possiamo essere uno strumento di guerra. Lo possiamo vedere in tante occasioni. A Medjugorje arrivano tante persone che hanno ricchezze e benessere, ma non hanno pace.

Quindi il maligno lavora nei nostri cuori. Possiamo dire che da lì inizia la guerra?

Sì, è da lì che comincia la guerra. Io credo profondamente che sia questa la ragione per cui la Madonna sia con noi da così tanto tempo. Sono pochi coloro che pregano e digiunano, ma quei pochi diventano segno per gli altri, e testimoniano con la vita la loro fede, dando la possibilità agli altri di avvicinarsi a Dio.

Cosa turba il cuore dell’uomo?

Quando non c’è Dio, quando manca Dio, il cuore dell’uomo è turbato. Le cose materiali non riempiono il cuore, ma anzi ci rendono sempre più schiavi. La cosa più importante è avvicinarsi a Dio.

Marija, tu che hai vissuto in prima persona l’esperienza della guerra nella tua terra in Bosnia ed Erzegovina, quale consiglio spirituale ti senti di dare al popolo russo e ucraino? E quale consiglio ai popoli degli altri Paesi che si sentono minacciati dal pericolo di un allargamento del conflitto aggravato dall’uso dell’arma nucleare?
Io ho fatto una proposta poco tempo fa al nostro arcivescovo, mons. Aldo Cavalli, di far qualcosa: andiamo a dire loro che siamo un popolo di pace, andiamo a cercare il dialogo, ad urtare il progetto di guerra e dire loro che Dio ha un progetto di pace. Noi non vogliamo essere quelli che uccidono. Nel profondo dell’uomo c’è sempre una volontà di bene per gli altri. La Madonna ci dice che noi siamo unici, irripetibili e dobbiamo essere segno per gli altri. Dobbiamo rispettarci fra noi e rispettare il mondo in cui viviamo. Rispettare la vita, fin dal concepimento, perché è dono di Dio. La guerra, la produzione e il movimento di armi non riguardano solo l’Ucraina, ma anche l’Africa, l’America Latina, l’Asia e tante altre parti del mondo. Noi vogliamo gridare che siamo un popolo di pace. Purtroppo non abbiamo politici che vogliono il benessere del loro popolo. Col nostro egoismo e la nostra prepotenza noi seminiamo la guerra e abbiamo dimenticato Dio. La vita è preziosa, se Dio me l’ha data chi sei “tu” per obbligarmi a sparare e uccidere? Io sarei quella che protesta contro la violenza. Noi abbiamo la guerra in casa nostra con aborto, eutanasia e altre pratiche contro la vita.
Preghiamo e cerchiamo di creare un mondo nuovo come vuole la Madonna. Lei dice che possiamo farcela. La Madonna è con noi, Dio è con noi. Ci dice che non dobbiamo avere paura. Dobbiamo fare la nostra piccola parte. Siamo come piccole gocce nel grande mare e abbiamo la stessa importanza di quel mare.


Fonte: La nuova Bussola Quotidiana

martedì 25 ottobre 2022

Messaggio del 25 ottobre 2022 - MEDJUGORJE

 Messaggio di oggi 25 ottobre 2022 della Regina della pace alla parrocchia di Medjugorje e al mondo attraverso la veggente Marija.
 
 
Cari figli!
L’Altissimo mi ha permesso di stare con voi; di essere gioia per voi e via nella speranza perché l’umanità ha deciso per la morte. Perciò mi ha inviato per istruirvi che senza Dio non avete futuro. Figlioli, siate strumenti d’amore per tutti coloro che non hanno conosciuto il Dio d’amore. Testimoniate con gioia la vostra fede e non perdete la speranza nel cambiamento del cuore umano. Io sono con voi e vi benedico con la mia benedizione materna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

"Stiamo lavorando per farne un santuario, perché questo è un luogo di grazia...": Mons. Cavalli (visitatore apostolico pontificio a Medjugorje)


 Mons. Cavalli, visitatore apostolico pontificio a Medjugorje: 'Questo è un luogo santo, stiamo lavorando per farne un santuario'
"In questo ambiente di grazia, e con l'aiuto di questa grazia, le persone cambiano il loro atteggiamento interiore. Questa è conversione: un cambiamento interiore, ed è un'opera di grazia”, ha affermato il nuovo visitatore apostolico a Medjugorje .

«41 anni fa, il Signore ha voluto fondare un luogo di grazia in questo luogo, che era come tanti luoghi del mondo. Chi viene qui, giovani, adulti, bambini, famiglie, entra nella grazia. E cooperiamo, nel miglior modo possibile, all'Eucaristia, alle confessioni, all'adorazione, alla venerazione della croce, ai viaggi alla Collina delle Apparizioni e al Križevac, come in due 'santuari', cooperiamo a questo", ha affermato monsignor Aldo Cavalli, dal 2021. Visitatore apostolico per la parrocchia di S.  Giacomo di Medjugorje, in un'intervista per Slobodna Dalmacija.

Alla domanda su quale potrebbe essere la prossima mossa del Papa, visto che la Chiesa non ha ancora emesso una sentenza definitiva sull'autenticità delle apparizioni della Madonna a Medjugorje, Mons. Cavalli ha risposto che «per quanto riguarda le apparizioni esiste una Commissione Teologica Internazionale in Vaticano, e come accade con altre apparizioni, che commissionano studi secondo criteri diversi se qualcosa è vero o no».

"C'erano qui diverse commissioni, sia la commissione diocesana che la commissione della conferenza episcopale dell'ex Stato, legate a questa realtà. Papa Benedetto XVI ha lanciato una speciale Commissione guidata dal cardinale Camillo Ruini. E poi, quattro o cinque anni fa, papa Francesco ha deciso di dire a tutti che si può venire qui, cioè fare un pellegrinaggio ufficiale: vescovi, sacerdoti, istituzioni, parrocchie, diocesi, perché questo è un luogo di grazia, e ha dato la parrocchia di Medjugorje giurisdizione speciale inviando il visitatore apostolico, che qui risiede stabilmente. Per ogni Festa della Gioventù, il Papa manda il suo messaggio, che è molto profondo, e parla del significato che dà a questo luogo di grazia", ​​ha aggiunto Cavalli.

Secondo il nuovo visitatore apostolico, Medjugorje è un luogo di pace e di conversione.

"In questo ambiente di grazia, e con l'aiuto di questa grazia, le persone cambiano il loro atteggiamento interiore. Questa è la conversione: un cambiamento interiore, ed è un'opera di grazia. Quello che si fa qui, l'Eucaristia, l'adorazione, il rosario, le confessioni, l'andare a due 'santuari', è qualcosa che si fa in ogni parrocchia, ma qui per grazia è diventato un luogo di grazia", ​​sottolinea.


Comprendendo la divisione che si avverte nella Chiesa verso ogni nuovo fenomeno, Cavalli è consapevole che non c'è bisogno di affrettarsi nemmeno con la formalizzazione dei rapporti con Medjugorje:

«Ogni volta che nella Chiesa accade una cosa nuova e potente, ci sono persone che sono inclini ad essa e che sono contrarie. E poi, con il tempo, le cose fondamentali che il Signore vuole, che lo Spirito Santo vuole che si realizzi, si avverano sempre nel tempo nella Chiesa. È sempre così, ed è stato così con Medjugorje. 41 anni fa era un posto semplice e povero, che faceva il possibile per sopravvivere. Anche dopo 41 anni, abbiamo un luogo di grazia dove persone vengono da tutto il mondo, percorrono migliaia di chilometri, per trovare la grazia. Ecco, è questo cambiamento di realtà, come in altre realtà della Chiesa in tutto il mondo».


Alla domanda su cosa potesse dire dell'incontro con P. Jozo Zovko, che ha recentemente visitato nell'isola di Badija dove Zovko tiene seminari e programmi spirituali, Mons. Cavalli ha risposto: "P. Jozo ha i suoi superiori religiosi, che hanno competenza in materia lui e su di lui non ho competenza. Il mio mandato e la mia competenza sono un'altra cosa. Ma il fratello Jozo è vecchio, ha 82 anni ed è malato. Il Vangelo ci dice: ero malato e mi avete visitato. Ho anche seguito il Vangelo e sono andato a trovarlo sull'isola di Badija".

Alla domanda su quanto sia realistico dichiarare Medjugorje santuario, il visitatore apostolico ha risposto: "Stiamo lavorando su tutto, ma una cosa è chiara: questo è un luogo santo". 41 anni fa era un posto semplice e povero, che faceva il possibile per sopravvivere. Anche dopo 41 anni, abbiamo un luogo di grazia dove persone vengono da tutto il mondo, percorrono migliaia di chilometri, per trovare la grazia. Ecco, è questo cambiamento di realtà, come in altre realtà della Chiesa nel mondo»

 

 medjugorje-info.com

lunedì 24 ottobre 2022

Dio “perdona generosamente, quello che non perdona è l’ipocrisia, “la finta santità: l’ipocrisia, lievito dei farisei...

 

 


L'amore sia senza ipocrisia. Aborrite il male e attenetevi fermamente al bene. Quanto all'amore fraterno, siate pieni di affetto gli uni per gli altri. Quanto all'onore, fate a gara nel rendervelo reciprocamente. Quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello spirito, servite il Signore; siate allegri nella speranza, pazienti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, provvedendo alle necessità dei santi, esercitando con premura l'ospitalità. Benedite quelli che vi perseguitano. Benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono allegri; piangete con quelli che piangono. Abbiate tra di voi un medesimo sentimento. Non aspirate alle cose alte, ma lasciatevi attrarre dalle umili. Non vi stimate saggi da voi stessi. Non rendete a nessuno male per male. Impegnatevi a fare il bene davanti a tutti gli uomini. Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini.
(Lettera ai Romani 12:9-18)


Se si “impara a fare il bene”, Dio “perdona generosamente” ogni peccato. Quello che non perdona è l’ipocrisia, “la finta santità. I finti santi, che anche davanti al cielo si preoccupano di sembrarvi più che di esservi. Non c’è mai stato dubbio su chi Dio preferisca. Il Signore perdona sempre tutto! Tutto! Mille volte Gesù preferiva i peccatori.
Papa Francesco

“È il cristiano tiepido. È cristiano, sì, va a Messa la domenica, sì, ma nella sua vita l’identità non si vede. Anche vive come un pagano: può vivere come un pagano, ma è cristiano. Essere tiepidi. Rendere opaca la nostra identità. E l’altro peccato, quello di cui Gesù parlava ai discepoli e abbiamo sentito: ‘Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia’. ‘Fare finta di’: io faccio finta di essere cristiano, ma non lo sono. Non sono trasparente, dico una cosa – ‘sì, sì sono cristiano’ – ma ne faccio un’altra che non è cristiana”.
“Amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé. E questa è la nostra strada verso il Cielo, è la nostra strada, che incomincia il Cielo di qua”.
Papa Francesco

“Se voi sapeste come il mondo di oggi pecca! I miei vestiti, una volta splendidi, ora sono bagnati dalle mie lacrime! A voi sembra che il mondo non pecca perché qui vivete in un ambiente tranquillo, dove non c’è tanta cattiveria. Ma guardate un po’ più attentamente il mondo e vedrete quanta gente oggi ha una fede tiepida e non dà retta a Gesù! Se voi sapeste come soffro non pecchereste più. Pregate! Ho tanto bisogno delle vostre preghiere”.
La Madonna a Medjugorje – Messaggio del 6 febbraio 1984 (Messaggio dato al gruppo di preghiera)

Insegnami a credere oltre il male del mondo,
che si espande come un cancro maligno.
Beata te che hai creduto...
Insegnami a sperare oltre ogni speranza
quando la realtà spezza i sogni.
Beata te che hai sperato...
Insegnami ad amare oltre l'ipocrisia e il giudizio umano,
che trasforma l'essere umano in vulcani ruggenti.
Beata te che hai amato...
Insegnami ad essere coraggiosa per andare oltre ogni ostacolo,
per abbracciare la croce con amore.
Beata te che sei stata coraggiosa...
Insegnami a morire
adesso che sono vivo
per vedere la luce della Risurrezione di Gesù, Tuo Figlio
che illumina ogni buio.
Grazie Maria, Madre di Dio e Madre di tutti!


«Signore salvami dalla presunzione di sapere tutto. Dall'arroganza di chi non ammette dubbi. Dalla durezza di chi non tollera ritardi. Dal rigore di chi non perdona debolezze. Dall'ipocrisia di chi salva i princìpi e uccide le persone».
DON TONINO BELLO


IL DIGIUNO E’ NECESSARIO (Gesù ne raccomandò la pratica, al fine di farci progredire nella vita spirituale).
Ciò che Gesù ha detto al riguardo, può essere riassunto in queste frasi:

* Il digiuno è necessario come la preghiera.

* Quando Gesù spiegò ai suoi discepoli perché non fossero in grado di liberare un uomo posseduto dal demonio, Egli assegnò un potere speciale al digiuno.
In quell’occasione, affermò che alcuni demoni non possono essere scacciati
se non con la preghiera.
E l’Evangelista Matteo aggiunge: "e con il digiuno"Gesù gli parlò minacciosamente, e il demonio uscì da lui e da quel momento il ragazzo fu guarito. Allora i discepoli, accostatisi a Gesù gli chiesero: Perchè noi non abbiamo potuto scacciarlo ? Ed egli rispose:..... Questa razza di demoni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno. (Mt.17,18-21)

* Per digiunare (o pregare) rettamente, bisogna liberarsi dall’ipocrisia e dall’orgoglio.
Considera il caso del Fariseo che usò la sua preghiera per ostentare
la propria devozione e per esprimere il proprio disprezzo nei confronti del Pubblicano,
uomo autenticamente umile.Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di essere giusti e disprezzavano gli altri: ‘Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adulteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell’altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato. (Lc.18,9-14)

* Gesù dichiarò che i suoi discepoli avrebbero digiunato proprio come i discepoli di Giovanni,
ma non prima che Lui avesse lasciato questo mondo. Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro ? Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno. (Mt.9,15-16)

* Secondo Luca, Gesù non mangiò, durante i quaranta giorni in cui rimase nel deserto.
In altre parole, Gesù digiunò prima di annunciare il Vangelo.
Questo avvenne subito dopo il Suo Battesimo nel fiume Giordano.Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma, quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: Se tu sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane. Gesù gli rispose: Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo.(Lc.4,1-4)

* Sebbene Gesù non abbia ordinato esplicitamente ai suoi discepoli di digiunare,
sembra evidente che se lo aspettasse comunque da essi.E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.(Mt.6,16)

IL DIGIUNO, LIBERTA’ DEL CUORE E DELLA MENTE Per prima cosa, Maria ci chiama alla preghiera: cioè all’unione con Dio,
e poi al digiuno: vale a dire alla liberazione del nostro cuore dai bisogni
che lo legano alle cose materiali.
In questo modo il digiuno ci condurrà ad una nuova libertà del cuore e della mente.
Il digiuno è una chiamata alla conversione del nostro corpo.
In altre parole, è il processo attraverso il quale diventiamo liberi
ed indipendenti dalle cose materiali.
Liberandoci dalle cose esteriori, ci liberiano anche dalle passioni
che incatenano la nostra vita interiore.
Questa nuova libertà farà spazio dentro di noi a nuovi valori.
Quindi, il digiuno ci affranca da una certa schiavitù e ci rende liberi
di gustare la vera felicità.

La Madonna sul digiuno dice:
Il digiuno migliore è quello a pane e acqua.
*
Il digiuno può allontanare la guerra.
*
Il digiuno può arrestare il corso delle leggi naturali.
*
Queste due ultime affermazioni possono sorprendere.
Richiamano quelle del vangelo sulla fede "capace di trasportare le montagne" (Mt 17,20)
e sui demoni che possono essere allontanati solo "con il digiuno e la preghiera" (Mc 9,29).
Digiunare! Questa prospettiva spaventa, ma è anche un lieto annuncio.

DIGIUNARE A PANE E ACQUA? La Madonna, a Medjugorje, ci ha chiesto, di tornare a praticare il digiuno.
Alla domanda: Qual è il miglior tipo di digiuno ?,
la Vergine ha risposto: Pane ed acqua, naturalmente.
Noi constatiamo che il pane e l’acqua non rappresentano l’unico modo di digiunare,
ma il modo "migliore", secondo l’affermazione dalla Vergine.
Inoltre, una persona deve arrivare a digiunare a pane ed acqua progressivamente.
Se non si è mai digiunato, può essere molto scoraggiante
iniziare solo con pane ed acqua senza avere ricevuto mai una chiamata dal Signore.
Ci sono altri modi di digiunare che raggiungono gli stessi fini dentro di noi e,
allo stesso modo, ci aiutano ad incamminarci verso il vero digiuno.
Per esempio: non mangiare determinati cibi, oppure mangiarli senza condimento;
mangiare cose che normalmente non ci piacciono, saltare il dessert o,
semplicemente, mangiare molto meno in ciascun pasto:
questi sono solo alcuni modi per iniziare la pratica del digiuno.
Coloro che provano difficoltà troppo gravi, dal punto di vista psicologico, sociale o altro,
per intraprendere il digiuno a pane e acqua, possono fare almeno un digiuno senza carne.
Colui che fuma, non fumi. Colui che beve alcool, quel giorno non lo beva.
Gli altri, rinuncino a qualcosa che sta loro a cuore .
Digiunare anche di televisione.
Digiunare è anche astenersi dal cattivo umore e dall'aggressività,
è rendersi disponibile per il servizio degli altri.
Significa risparmiare risorse per aiutare i poveri e coloro che hanno fame.
La cosa importante è che si inizi a digiunare, in qualche modo.
A Medjugorje tuttavia, viene sempre ribadito il valore del digiuno a pane ed acqua,
perché esso ha un profondo significato: il pane è il cibo dei poveri!
Avere o meno il pane rappresenta uno dei problemi essenziali della nostra esistenza!
Però non rimpinzatevi di pane !
Vi privereste di buona parte dei benefici del digiuno:
purificazione del corpo e dello spirito

* * * Il digiuno e la preghiera non sono fini a se stessi,
ma sono solo i mezzi per riconoscere e per accettare la volontà di Dio,
per invocare la grazia nel perseverare a compierla,
per essere disponibili ad accettare il progetto divino ed incamminarsi così
sulle tracce di Gesù Cristo.
Il digiuno e la preghiera, inoltre, sono i mezzi più adatti a guidarci nella ricerca della pace.
Coloro che saranno costanti nel recitare le loro preghiere e nel digiunare,
acquisiranno un’assoluta fiducia in Dio, otterranno i doni della riconciliazione
e del perdono ed in questo modo serviranno la causa della pace.
Perché la pace ha origine nei nostri cuori e da essi si estende a chi ci sta accanto
ed infine a tutto il mondo.
Il digiuno è la preghiera di tutto il corpo, la preghiera che si esprime attraverso il corpo.
Il digiuno dimostra come anche il nostro corpo partecipa alla preghiera,
come la nostra preghiera può diventare fisica, affinché sia una preghiera
che ci coinvolga nel senso più completo della parola.
Il digiuno e la preghiera non riguardano esclusivamente noi,
anche se aprono prospettive di nuove possibilità e nuove estensioni
nella comunione con Dio e con gli altri.
Dio, con il digiuno, non vuole privarci del nostro tempo o distruggerci.
Al contrario, Egli vuole che il digiuno e la preghiera ci facciano trovare
la nostra gioia in Lui e nelle persone che ci stanno accanto,
così che diventiamo capaci di vivere in unione con gli altri
e di riunire nella pace e nell’amore tutte le condizioni che sono necessarie
per la felicità nostra e di tutto il genere umano.
Questo è il solo mezzo per promuovere un ritorno alla pace interiore
che poi si trasformerà nella pace del mondo,
che è proprio quanto la Madonna ha chiesto a Medjugorje.
Perché il nostro digiuno divenga semplice e "dolce", dobbiamo pregare molto.
La preghiera nei giorni di digiuno deve servire come un punto di riferimento
lungo il cammino che dobbiamo percorrere.

La mia fede si era affievolita fino ad assopirsi per cedere il passo alla superbia ..- TESTIMONIANZA SU MEDJUGORJE

 



Per ben ventinove anni mi sono ritrovato abbandonato in un letargo spirituale dal quale mi rendo conto che non sarei riuscito a destarmi da solo ; serviva un aiuto , una spinta per uscire da quel torpore in cui vivevo ormai da troppo tempo .

L’unica misera consapevolezza che avevo maturato in quel tempo come uomo, prima di quel fatidico mese di giugno del 2010 che segnò il giro di boa della mia vita , era che quello che avevo non mi bastava ed ero persuaso che bastasse poco per cambiare la mia vita confidando nell’uomo , alla frenetica ricerca del successo personale .


Nel bene e nel male , sentivo di essere io il protagonista e che dalla mia interpretazione dipendeva l’evoluzione della mia esistenza , del mio essere uomo , marito , padre tra successi e delusioni , gioie e dolori . La mia fede si era affievolita fino ad assopirsi per cedere il passo alla superbia ignorante ed al nozionismo di maniera , che aveva preso il sopravvento nella mia quotidianità , salvo ricordarmi di tantoin tanto , e specialmente nel momento del bisogno , della potente efficacia del ricorso alla preghiera . Dovevo crescere ma continuavo come un eterno bambino , a prendere l’acqua del mare con il mio secchiello per depositarla in una buca scavata nella sabbia senza chiedermi perché quell’acqua venisse sempre assorbita , e dimenticavo che una mente che si crede viva e potente potrebbe anche arrivare a comprendere il perché di un tale processo ma niente di più . Crescendo mi sono accontentato di cercare di comprendere , senza grandi risultati in verità , cosa muovesse la mia vita seguendo il logorante calendario umano , ma non avevo tenuto presente che la vita è un soffio continuamente alimentato da qualcuno che vuole che sia così . A poco a poco nasceva in me un nuovo uomo ma io ne ero all’oscuro , e così nella mia mente cominciava a farsi strada un pensiero coltivato dall’educazione familiare e approfondito dalla mia formazione scolastica fanciullesca e adolescenziale ; un pensiero che nell’età adulta diventò un ricordo a causa degli impegni professionali al punto da rimanere soffocato negli anni a venire .

Un pensiero tanto nuovo , quanto antico ovvero esiste un unico grande Padre di tutta l’umanità ; un argomento forse solo suggestivo per alcuni , ma per me stava diventando il pensiero dominante che non aveva bisogno di ulteriore elaborazione . L’unico , autentico , vero pensiero per dare senso e valore alla vita . Il viatico per spendere al meglio la propria vita .

Confesso che da solo avrei trovato enormi difficoltà a giungere ad una tale rivoluzionaria riflessione , e allora ci ha pensato Lei a darmi la famosa spinta che serviva allo scopo . Maria , la Madre di Gesù , la Madre dell’umanità che lo stesso Gesù volle tale per l’eternità ; colei che tutto vede , tutto sente , tutto opera in un mirabile progetto in cui Lei si è volontariamente offerta a collaborare nella gioia e nel dolore .

La Madre è intervenuta in una giornata uggiosa estiva nel mese di giugno del 2010 , indicandomi la strada più breve e più sicura per dare un autentico significato alla mia esistenza e l’ha fatto parlando al mio cuore mentre da solo ero in viaggio con la mia automobile in direzione Roma , e sull’autostrada intento alla guida , per passare il tempo , invece di ascoltare la radio recitavo timide preghiere suscitate , più che dal desiderio sincero di pregare , dal dolore e dalla emozione per la recente perdita del mio caro papà . Subito dopo aver sentito le Sue dolci parole , mi sono sentito debole e confuso , quasi incapace di reagire razionalmente, privo di energia e di idee , ma questo passaggio a vuoto è durato un attimo. Dovevo e volevo rispondere subito a quella chiamata e così feci accogliendola con gioia e senza condizioni , e allora dentro di me ho sentito una grande calma che dava , a poco a poco , appagante serenità ed un potente desiderio di condividere con mia moglie quanto mi stava accadendo . Inoltre sentivo nascere in me un fortissimo desiderio di andare a trovare Maria e senza una spiegazione plausibile, indicai con incredibile consapevolezza la località dove ci saremmo recati a mia moglie . La nostra destinazione sarebbe stata Medjugorje dove circa due mesi dopo ci saremmo trovati per il nostro primo meraviglioso e indimenticabile pellegrinaggio . Non è facile descrivere le sensazioni che si provano a Medjugorje , posso dire però che la pace e la serenità ci ha accompagnato per tutto il tempo del pellegrinaggio . In questo luogo di grazia tutto è normale quando in realtà non dovrebbe esserlo , anche la fatica è dolce e benvenuta specialmente quando ci si avvia verso l’ascesa della collina delle apparizioni , o verso il monte della Croce . Normalità è aspettare in condizioni disagevoli per ore l’apparizione della Santa Madre senza cessare di pregare fino al momento della Sua divina manifestazione ; normalità è anche vedere il sole che assume varie splendenti colorazioni e muta dimensione , offrendo agli umili di cuore uno spettacolo unico , visibile senza bisogno di protezione per gli occhi , in un delicato e entusiasmante contesto di suggestioni che non sono mentali , come taluni vorrebbero far credere , ma del cuore . Allora , dopo queste e molte altre sensazioni e meraviglie personali e collettive , ho cominciato a dubitare della mia normalità , fatta di ipocrisia, di certezze effimere e stupido orgoglio .

Medjugorje è una località dove il tempo frenetico e irrispettoso dei nostri giorni si ferma in omaggio riverente al Signore, che nella sua infinità paterna bontà , ci accoglie e ci affida alla Beata Vergine Maria che manda sulla nostra martoriata terra a prendersi teneramente cura di noi , e Maria l’ha detto subito ai suoi sei ragazzi perché lo riportassero a tutta l’umanità con un messaggio che fa da vetrina al tempo delle apparizioni di Medjugorje , quando ha detto “ Se sapeste quanto vi amo , piangereste di gioia “ .

La Chiesa non si è ancora espressa in merito agli accadimenti di Medjugorje , ma questo apparentemente lungo tempo di attesa non deve trarre in inganno , la Chiesa fa bene a indagare con calma e prudenza , ma resta inalterato il fatto che l’albero di Medjugorje produce una straordinaria quantità di frutti buoni da trentatré anni . Mi piace concludere questo breve racconto dell’esaltante esperienza che ho vissuto a Medjugorje , con la consapevolezza di chi ritiene che quanto ha vissuto non sia altro che il prologo del romanzo della mia vita e di quella della mia famiglia . Un prologo che vuol essere testimonianza di fede nel segno indelebile della riconciliazione e della conversione .

Vincenzo Luigi Gullace

domenica 23 ottobre 2022

Dopo Medjugorje: sentivo una presenza in me che mi dava grande forza e coraggio- TESTIMONIANZA

 



Quella che presento è la piccola testimonianza della grande conversione che ha cambiato
la mia vita; ero non credente, di famiglia atea, sposato in chiesa solo per piacere a mia
moglie. Un giorno fu proprio lei a chiedermi di accompagnare don Angelo a Medjugorje come
semplice autista. Rifiutai in modo deciso le sue insistenze per più di una settimana, poi,
senza nemmeno sapere il perché decisi di andare; salutai i miei genitori "atei" che mi
invitarono a non spendere soldi inutilmente per portare a casa "madonne" o "rosari".
Non conoscevo don Angelo, non l'avevo mai visto. Partimmo e dopo 12 ore di un tranquillo
viaggio in cordiale conversazione, arrivammo a destinazione.
Al mattino seguente lo accompagnai a celebrare la Messa nella comunità dei ragazzi
ex-tossicodipendenti di sr. Elvira. Durante la celebrazione ero l'unico a non inginocchiarmi
tra quei 75 ragazzi... Mi sentii tanto imbarazzato che, per rispetto a loro, mi inginocchiai; era
la seconda volta nella mia vita che compivo quel gesto.

Lasciato don Angelo a confessare, fui accompagnato da un seminarista nel luogo delle
apparizioni e lì, per caso, trovai una piccola madonnina che, in seguito, portai a mia madre.
Nel pomeriggio, mentre lo accompagnavo da qualche parte, don Angelo mi chiese se volevo
confessarmi. Negai con fermezza, anche perché per me la confessione non aveva alcun
senso; con calma don Angelo mi spiegò il senso di questo grande dono e, per la prima volta,
mi confessai. Mi recai poi, solo, sul monte Krizevac e lì ebbi delle esperienze particolari che
mi colpirono molto.
Il mattino successivo fu sempre don Angelo ad invitarmi a fare la Comunione. Come
ricevetti l'Eucaristia sentii un gran caldo al cuore e con sorpresa scoppiai a piangere in modo
incontrollato. Cominciai ad avere però ad avere dentro di me delle reazioni negative a tutti
questi strani fatti che mi stavano capitando, da un lato non comprendevo, dall'altro volevo
capire a tutti i costi. Chi mi incontrava mi ripeteva che la mia non era un presenza casuale,
ma che la Madonna mi voleva là.
La confusione dentro di me era sempre più grande, anche perché dovevo decidere se, una
volta tornato a casa, non dire niente a nessuno o accettare il cambiamento e le conseguenze
che avrebbe portato. Dopo un notte insonne decisi di tornare sul monte e lì mi affidai
completamente a Maria; promisi che se era vero tutto ciò che sentivo e quello che mi stava
accadendo sarei diventato suo testimone per sempre.
Cominciai il cammino di conversione, sentivo una presenza in me che mi dava grande forza
e coraggio; ma a casa, figli e genitori rifiutavano tutto. Sorgevano i dubbi, le perplessità, le
difficoltà nell'andare a Messa nel mio paese perché mi sentivo giudicato e fuori posto.
Cominciarono delle forti tentazioni, soprattutto quando mi trovavo in chiesa; ancora più
difficile era vincere il forte istinto di bestemmiare.
Era l'inizio di una conversione, di un cammino, che pur tra le tante e forti tentazioni sta
continuando nella gioia, nella serenità e nella pace di chi ha trovato il Signore e di chi vuol
rimanere in Lui perché solo Lui è il "desiderio della mia vita".
Luciano Begotti (RE)

Tutte le volte che abbiamo perso la pace è perchè siamo stati orgogliosi, avidi, dipendenti ...- di Padre Slavko

 


 Dobbiamo mettere Cristo al primo posto nella nostra vita

“Chi è davvero al primo posto nella nostra vita, chi la orienta?”. Vedete, se ci ricordiamo della preghiera e del digiuno di Cristo, e delle tentazioni con cui satana l’ha provato, nella terza tentazione ha detto a Gesù: “Ti darò tutti i regni della terra, se prostrato mi adorerai”. Gesù ha risposto: “Vattene satana! Adora solo il Signore e servi solo Lui!”. Gesù si è deciso completamente per il Padre, Lui è l’Inviato dal Padre per salvarci. Gesù non dimentica il suo ruolo e il suo compito e dice: “Mio Padre è al primo posto!”.
Nella nostra vita può facilmente accadere che diciamo che siamo battezzati, che siamo di Cristo, ma nella nostra vita regna qualcun altro: può essere l’orgoglio, cioè può capitare che in realtà noi adoriamo noi stessi o che cerchiamo che gli altri ci adorino. Se accade che l’uomo mette se stesso al primo posto nella propria vita, Cristo non ha posto in quel cuore. Se ci guardiamo con umiltà possiamo capire chi per noi è al primo posto. E se vediamo che non riusciamo a perdonare qualcuno, diciamo a Gesù che ci comanda di perdonare settanta volte sette: “Signore, sai che per me è difficile perdonare, ma mi decido per questo: ti presento i miei dolori, ferite, la mia mancanza di pace, mi allontano da ogni sentimento cattivo e metto chiaramente te al primo posto!”. Se invece capita che siamo nervosi nelle parole o nei comportamenti, allora siamo noi al primo posto. Vedete quante volte i nostri dolori vengono dal metterci al primo posto! Certamente l’uomo deve amarsi, rispettarsi, difendersi, ma l’uomo non può adorare se stesso. Tutti i Cristiani e ciascuno di noi deve mettere chiaramente dei limiti anche a tutto ciò che è bello per deciderci chiaramente per Gesù e non per noi stessi o per quello che noi crediamo bene. Noi Cristiani dobbiamo continuare la nostra lotta perché Cristo sia al primo posto come ci chiede Maria!


Il desiderio più profondo nel cuore dell’uomo è proprio la pace, quando odia e vuole vendetta, egli cerca la pace, quando è sobrio e lotta contro la dipendenza, cerca la pace, anche quando si ubriaca cerca la pace; quando bestemmia e dice cose cattive, cerca la pace; quando lotta per la propria vita e della vita di coloro che ama , cerca la pace, quando alza la mano su se stesso e commette il suicidio oppure uccide l’altro, cerca la pace. Pertanto tutte le decisioni umane sono in realtà scelte di pace. E’ chiaro che quando si agisce bene, si cerca e si realizza la pace personale e quella degli altri, quando si commette il male, si cerca soltanto la pace per se stessi, senza tener conto dell’inquietudine degli altri… Analizzando la questione da un altro punto di vista, tutte le volte che abbiamo perso la pace è perchè siamo stati orgogliosi, avidi, dipendenti dal potere e dalla gloria… L’esperienza insegna che grazie al digiuno e alla preghiera si vincono il male, l’orgoglio e l’egoismo, il cuore si apre, crescono l’amore, l’umiltà, la generosità e la bontà e in questo modo si realizzano i presupposti per la pace. Chi ha la pace ama e perdona, è sano anche fisicamente e spiritualmente ed è pronto ad organizzare la propria vita in modo degno dell’uomo, che è la massima creatura divina…
Padre Slavko Barbaric

sabato 22 ottobre 2022

22 OTTOBRE, COMPLEANNO DI PADRE PETAR LJUBICIC: "Dio ama ognuno di noi e non dobbiamo avere paura del futuro..."



  Padre Petar Ljubicic, francescano, classe 1946, ha servito per dieci anni la parrocchia di Medjugorje. È una figura centrale e un testimone privilegiato degli avvenimenti verifcatisi in questa piccola località, dove la Madonna appare ogni giorno sin dal giugno 1981.



Nel 1967 è entrato nell’Ordine francescano della provincia dell’Erzegovina, e, nel 1972, fu ordinato sacerdote. Ha studiato teologia a Sarajevo e Königstein. È stato vicario parrocchiale a Vitina, Tihaljina e Seonica, e dal 1984 al 1995 a Medjugorje.
Dopo aver lasciato Medjugorje, è stato in servizio nella Missione Cattolica Croata in Svizzera. E’ autore di diversi libri sugli avvenimenti di Medjugorje. Durante il suo soggiorno a Medjugorje e in seguito, ha partecipato a numerosi incontri di preghiera organizzati dai pellegrini di Medjugorje in tutta Europa.
Padre Petar Ljubicic dopo aver svolto un servizio pastorale in Germania, nella parrocchia di Hosenfeld, diocesi di Fulda sembra essere tornato nei pressi di Medjuogorje.

PADRE PETAR LJUBICIC, il Sacedote che dovrebbe svelare i segreti, ci offre, nella prima parte di questa intervista ,una profonda conoscenza del suo mondo spirituale. MEDJUGORJE era ed è per lui fin dall'inizio una misteriosa Rivelazione dell' AMORE di DIO attraverso gli stupendi messaggi della MADONNA.
Grazie alla sua grande esperienza Sacerdotale con i tanti pellegrini che hanno visitato MEDJUGORJE, egli parla della grande speranza che la MADONNA dà a ciascuno di noi che si apre a lei. DIO ama ognuno di noi e non dobbiamo avere paura del futuro .
DOVE SI TROVAVA AL MOMENTO DELLE PRIME APPARIZIONI A MEDJUGORJE E QUAL' È STATA LA SUA PRIMA REAZIONE A QUESTA NOTIZIA ?
Quando sono iniziate le APPARIZIONI,mi trovavo a TIHALJINA,un luogo a soli 33 km da MEDJUGORJE. Nei primi giorni non ero presente alle APPARIZIONI, perché preparavo gli alunni delle scuole medie per il SACRAMENTO della Cresima. Ma non appena ho saputo che la MADONNA era apparsa ai Veggenti, ho creduto all' autenticità dell'evento . Ero fermamente convinto che i nostri figli dell'ERZEGOVINA non avrebbero scherzato su queste cose .
Dopo una Messa Vespertina all' inizio di luglio, sono andato con un Sacerdote a casa di VICKA,dove abbiamo trovato VICKA e IVANKA. Abbiamo chiesto loro :
"AVETE VISTO LA MADONNA? ", senza nemmeno pensare, hanno detto : " SÌ,L' ABBIAMO VISTA!" Il mio confratello chiese a IVANKA: " LA MADONNA È BELLA QUANTO TE, IVANKA? " Sorrise e mi disse : " MIO CARO PARROCO, SE DOVESTE VEDERE LA MADONNA,PREFERIRESTE PASSARE IMMEDIATAMENTE ALL' ETERNITÀ PER POTERLA GUARDARE SEMPRE . QUESTA È UNA BELLEZZA TALE CHE NON SI PUÒ NEMMENO DESCRIVERE CON PAROLE SEMPLICI!"
Così come credevo nelle APPARIZIONI di allora, oggi continuo ancora a crederci senza alcun dubbio. È interessante ricordare che proprio in quei giorni stavo leggendo un libro sulle apoarizioni della BEATA VERGINE MARIA A LOURDES e FATIMA. Mi chiedevo come mai la MADONNA,che già appare in altri luoghi ,non potesse offrirci la grazia di venire anche da noi. Non so se sia stato casuale - non ci credo , perché non crediamo alle casualità- la realtà è che le APPARIZIONI iniziarono anche a MEDJUGORJE. Da allora ho usato ogni momento libero per andarci ,confessarmi e aiutare il più possibile.
CHE COS'È MEDJUGORJE PER LEI?
Per me MEDJUGORJE è un luogo pieno di grazia e meraviglioso. È la PENTECOSTE nella nostra di oggi, che dura da quasi 37 anni senza interruzioni. È un luogo dove avvengono molte conversioni meravigliose e sconvolgenti,un luogo dove persone stanche, malate, afflitte, ingannate e deluse vengono e vanno via cambiate,rigenerate e allegre , con la voglia di testimoniare questo nella loro vita, piene di SPIRITO SANTO e forti delle parole di MARIA. Le persone giungono spaventate e ritornano a casa come veri testimoni della fede. Un gran numero di pellegrini viene a MEDJUGORJE da ogni parte del mondo . Le persone vengono con le loro sofferenze e i loro bisogni e cercano la guarigione da GESÙ per intercessione della REGINA della PACE. La MADONNA ripete ciò che GESÙ ha detto all' inizio delle sue prediche : " RITORNATE CREDENDO NEL VANGELO!"
La fede e la Conversione sono un tutt'uno ,perché solo se crediamo che DIO può convertirci possiamo camminare sulla via della salvezza a cui EGLI ci chiama dal Battesimo fino alla fine della nostra vita terrena . Questo è il cuore di MEDJUGORJE,una grazia straordinaria,un grande dono di DIO che ci aiuta a crescere nella fede .
LEI INCONTRA MOLTI PELLEGRINI,PARLA CON LORO. COSA PREFERISCE RACCONTARE LORO?
Sono grato a DIO per aver incontrato così tanti pellegrini ed aver acquisito tanta esperienza attraverso la condivisione. Quando parlo con i pellegrini,desidero sottolineare in modo particolare ciò che la MADONNA continua a ripetere : CHE LEI È LA NOSTRA BUONA MADRE E CHE DIO CI AMA INCOMMENSURABILMENTE . EGLI HA UN SUO PIANO PER OGNUNO DI NOI. Il nostro Sacro dovere è imparare a conoscerlo! La MADONNA è venuta da noi, appare da più di 13510(cifra al 25 giugno 2018)e vuole aiutarci chiamandoci a seguire il cammino di conversione e Riconciliazione,Preghiera e Penitenza ,Pace e Amore.
Diamo a DIO il primo posto nella nostra vita! Il cuore di tutti i messaggi è il Vangelo di GESÙ CRISTO. GESÙ è il nostro potente Salvatore e meraviglioso Redentore. Crediamo fermamente in LUI e diamo la nostra vita a LUI nell' Amore! In questo modo trasformeremo ogni aspetto della nostra vita in un aspetto di salvezza per noi stessi e per i nostri fratelli e sorelle. Cerco di far capire ai pellegrini quale sia il piano di DIO per l' uomo : CONOSCERE DIO, AMARLO CON TUTTO IL SUO ESSERE,ESSERE COMPLETAMENTE DEVOTO A LUI E SERVIRLO CON GIOIA PER DIVENTARE PERFETTO E BENEDETTO,PERSINO SANTO. DIO riempie il cuore delle persone con gioia perfetta, vera pace e soddisfazione spirituale. L' uomo sa di essere salvato .
NON È FACILE VIVERE UNA VITA CRISTIANA.
Sappiamo che oggi non è davvero facile vivere da vero uomo e da vero e convinto credente. Siamo influenzati da questo mondo inquieto . La fretta quotidiana,le tensioni e le innumerevoli difficoltà lasciano il segno nelle nostre anime . Ci rubano la gioia e la pace, la soddisfazione e l' amore. Siamo testimoni del mondo di oggi, in cui l' uomo diventa sempre più preoccupato,insoddisfatto,oppresso e triste.... Egli persegue la felicità e la gioia di vivere continuamente,ma non la trova da nessuna parte . Lentamente perde la propria identità. Ci lamentiamo sempre gli uni degli altri....Se solo sapessimo quale tesoro portiamo nei nostri cuori! Se solo comprendessimo il suo valore, daremmo qualsiasi cosa per conoscerlo . Per questo tesoro - per la gioia e la pace, per la salute e la felicità- sacrificheremmo tutto. Lo pagheremmo in franchi, marchi ed euro ,ma non riusciamo a trovarlo. Quando scopriamo la sua traccia,il sentimento si mescola con l' amarezza . Perché? Perché stiamo cercando nel posto sbagliato.
GESÙ chiama a se stesso: " VENITE DA ME VOI TUTTI CHE SIETE STANCHI ED OPPRESSI ,IO VI RISTORERÒ E VI DARÒ RIPOSO". Queste sono le parole più belle e confortanti che GESÙ abbia mai pronunciato. Si applicano a tutte le persone,a tutti noi . Ci lamentiamo di stress,sconfitta,nevrosi. Siamo tutti stanchi e sovraccaricati: Siamo solo esseri umani, e gli esseri umani sono sempre sotto pressione,sono sempre di fronte a nuove sfide della vita . Il fardello è spesso insopportabile,i compiti irrisolvibili,e l' uomo cerca forza per la vita, cerca aiuto, alleggerimento e sostegno per non essere solo , per non dover sopportare il fardello della vita da solo.
Ma è per questo che CRISTO è qui con la sua chiamata : " VENITE TUTTI A ME.....Qualcuno giustamente ha detto : La sofferenza più grande è quella di essere soli e di soffrire da soli. Questo significa fuggire nella solitudine silenziosa,cercare di superare il peso della vita stessa ; rispondere a tutte le domande e risolvere tutti i problemi da soli; voler garantire la propria vita e l'eternità da soli. Ecco il perché il SIGNORE ci chiama : " VENITE TUTTI DA ME"!
DIO è il nostro migliore amico : dobbiamo affidargli tutte le nostre sofferenze e la nostra impotenza- EGLI ci " rigenererà ",ci darà la forza necessaria . È meraviglioso e ci dà conforto sapere che DIO vuole che veniamo a LUI con tutte le nostre sofferenze e le nostre ferite,con la nostra stanchezza e la nostra impotenza;ci chiama eternamente a trovare in LUI e con LUI "Pace per le nostre anime" . La MADONNA ce lo dice da molti anni a MEDJUGORJE.
PERCHÉ COSÌ TANTI PELLEGRINI VENGONO A MEDJUGORJE? CREDONO DI POTER TROVARE DAVVERO LA FEDE ATTRAVERSO UN SEMPLICE PELLEGRINAGGIO?
MEDJUGORJE è diventato da tempo un grande luogo di pellegrinaggio- una fonte di GRAZIA e un vero miracolo,come alcuni dicono . A MEDJUGORJE si sentono la presenza reale di DIO e l' AMORE premuroso della REGINA DELLA PACE.
Per questo motivo è diventato luogo di GRAZIA dove si prega intimamente,dove si celebrano conversioni sconvolgenti e grandi e meravigliose guarigioni. È diventato un bellissimo punto di attrazione. Ecco perché così tanti pellegrini vengono qui. Molti pellegrini confessano sinceramente che senza le grazie di MEDJUGORJE non potrebbero immaginare la loro attuale vita di preghiera ,il loro completo cambiamento e la loro vera fede. È interessante notare che quasi tutti coloro che vengono qui sono convinti di essere nel posto giusto al momento giusto. Milioni di pellegrini sono già venuti a MEDJUGORJE e ci ritornano .
Hanno sperimentato qualcosa qualcosa che non possono dimenticare così facilmente. DIO si trova a MEDJUGORJE. Si può dire con la coscienza pulita : MEDJUGORJE È UN PEZZO DI CIELO SULLA TERRA !

Oggi la Chiesa festeggia San Giovanni Paolo II - La Madonna a Medjugorje disse: ‘il mio caro figlio è con me’....

 


Papa Benedetto XVI dichiarò nel 2011 Giovanni Paolo II beato, e decretò che la festa del Beato Papa sia celebrasse ogni anno il 22 di ottobre, data in cui Giovanni Paolo II ha tenuto la prima messa da Papa. Il Beato Papa Woytila, ci ha dato un buon esempio e vivrà sempre nei nostri cuori.
 
 
 
 La commissione dei teologi della Congregazione per le Cause dei Santi ha approvato il secondo miracolo di Giovanni Paolo II, compiuto dopo la beatificazione. Per la proclamazione della santità di Wojtyla manca ora solo il via libera della commissione di cardinali e vescovi del dicastero che di dovrebbero riunire nelle prossime settimane. 
 
18/06/2013 KAROL WOJTYLA, ANCHE I TEOLOGI APPROVANO IL SECONDO MIRACOLO

Come scriveva Vatican Insider, la consulta medica della Congregazione delle cause dei santi aveva infatti riconosciuto come inspiegabile una guarigione di una donna attribuita al beato Giovanni Paolo II. Un miracolo, che porterà il Pontefice polacco scomparso nel 2005 a ottenere l'aureola di santo in tempi record, ad appena otto anni dalla morte.
Tutto è avvenuto in gran segreto, nella massima riservatezza. In gennaio il postulatore della causa, monsignor Slawomir Oder, ha presentato per un parere preliminare una presunta guarigione miracolosa alla Congregazione vaticana per i santi. Com'è noto, dopo l'approvazione di un miracolo per la proclamazione a beato, le procedure canoniche prevedono il riconoscimento di un secondo miracolo, che deve essere avvenuto dopo la cerimonia di beatificazione
Due medici della consulta vaticana hanno esaminato previamente questo nuovo caso, dando entrambi parere favorevole. Il dossier con le cartelle cliniche e le testimonianze è stato quindi presentato ufficialmente al dicastero, che ha subito messo in agenda l'esame.
È evidente, dai passi compiuti, la volontà della Congregazione delle cause dei santi di procedere celermente, com'era già avvenuto per la beatificazione di Giovanni Paolo II, celebrata dal suo successore Benedetto XVI il 1° maggio 2011. Questa corsia preferenziale che continua a essere aperta per Wojtyla sta a indicare che anche Papa Francesco è a favore della canonizzazione del Pontefice polacco.


Giovanni Paolo II, che era personalmente un convinto sostenitore di queste apparizioni, arrivò a dire: “Medjugorje è il centro spirituale del mondo”.
Il 24 novembre 1993, ricevendo i vescovi dell’Oceano Indiano e poi conversando con loro a cena, il Pontefice – a proposito dei messaggi della Madonna a Medjugorje – disse: “Questi messaggi sono la chiave per comprendere ciò che avviene e ciò che avverrà nel mondo”.
Naturalmente papa Wojtyla non volle forzare le tappe. Anche perché la Chiesa non può riconoscere l’autenticità di un fatto soprannaturale mentre è ancora in corso. 
 
  
 
 Il 2 aprile 2005 mentre Ivan pregava, come di consueto, guardando la Madonna, la giovane donna bellissima che gli appare ogni giorno dal 24 giugno 1981, alla sinistra di lei è apparso il Papa. Una delle mie fonti ricostruisce tutto nel dettaglio: "il Papa era sorridente, appariva giovane ed era molto felice. Era vestito di bianco con un mantello dorato. La Madonna si è voltata verso di lui e i due, guardandosi, hanno entrambi sorriso, un sorriso straordinario, meraviglioso. Il Papa continuava estasiato a guardare la giovane Donna e lei si è rivolta verso Ivan dicendogli: ‘il mio caro figlio è con me’. Non ha detto nient’altro, ma il suo volto era raggiante come quello del papa che ha continuato a guardare il volto di lei".
 
 
 
Milan Vukovic, dottore in legge e giudice della corte costituzionale della Repubblica Croata, dichiara: "Come cardinale, Joseph Ratzinger non ha mai pronunciato una parola non amichevole od ostile, o in contraddizione alle apparizioni di Medjugorje". (Vjesnik, Mercoledì, 27 Aprile 2005.)

"Come Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, il cardinal Joseph Ratzinger non ha mai ed in nessun luogo pronunciato parole avverse od ostili, o contraddicenti alle apparizioni di Medjugorje, un fenomeno che ha unito il mondo intero, perché Medjugorje è un intervento divine e non umano!

Come avvocato, ho difeso Fra Jozo Zovko che è stato accusato nel 1981 a Mostar di aver partecipato alla creazione di questo fenomeno. Ho pubblicato due libri sulle mie osservazioni e sulla vile accusa e sui relativi risultati: “Čl. 133 KZ SFRJ nad Međugorjem” (1990) e “Obdareni milošću – Dvadeset godina poslije procesa fra Jozi Zovku” (2000).

Descrivo la dichiarazione del cardinal Ratzinger nella conferenza stampa del presidente Tudjman (pubblicata nel bollettino stampa n. 61), che ha risposto ai giornalisti durante la sua visita a Medjugorje: "Ripeto ancora che, in occasione della mia ultima conversazione con lui, Papa Giovanni Paolo II ha detto che, in occasione della sua visita in Bosnia-Herzegovina, avrebbe voluto visitare anche Medjugorje."

Ciò è pratica abituale della chiesa in casi simili. Il desiderio del Santo Padre di visitare Medjugorje, secondo la testimonianza del presidente Tudjman, indica in conclusione che, nella prospettiva del passato Papa di un nuovo ordine mondiale - la civiltà dell'amore - Medjugorje ha avuto un posto importante.

Nel mensile “Nasa ognjista” XXI (1991) N.10 il compianto Padre Slavko Barbaric parla del suo incontro con il cardinal Ratzinger a Linz, nel corso di una riunione con più di 300 sacerdoti che hanno discusso le loro esperienze nei confessionali di Medjugorje. Egli ebbe una lunga conversazione col cardinal Ratzinger su Medjugorje. Fra Slavko, con grande senso di responsabilità, riferì che Ratzinger gli disse: "La chiesa non desidera reprimere qualche cosa che sta portando buoni frutti spirituali". Per quanto riguarda le apparizioni, ha sottolineato che "Attualmente non può dire sì o no. La Commissione della Conferenza episcopale continuerà con il suo lavoro ".

Il cardinal Ratzinger ha parlato in modo ispirato di Medjugorje nel 1991. Nella prima pagina di Neue Bildpost del 8 settembre 1991, ha annunciato presto la soluzione alla questione di Medjugorje ed ha promesso che in ogni caso si sforzerà di dichiarare Medjugorje un luogo di pellegrinaggio e di preghiera."
"Camminiamo nella verità", usava dire il defunto cardinal Kuharic , "perché è ben meglio scrivere la verità che inventarla."

In definitiva Medjugorje non si può né dimostrare, né negare con scritti o discussioni. Gesù ha detto: “Dai loro frutti li riconoscerete” e questi frutti della grazia di Dio e della guida della Madonna nella conversione delle persone sono evidenti di giorno in giorno.

 
LA VERGINE A PROPOSITO DI GIOVANNI PAOLO II
1. Secondo la testimonianza dei veggenti il 13 maggio 1982, in seguito all’attentato al Papa, la Vergine ha detto: “I suoi nemici hanno cercato di ucciderlo, ma io l’ho difeso.”
2. Per mezzo dei veggenti, la Madonna invia un Suo messaggio al Papa il 26 settembre 1982: “Possa egli considerarsi il padre di tutti gli uomini, e non solo dei cristiani; possa egli annunciare instancabilmente e coraggiosamente il messaggio di pace ed amore tra gli uomini.”
3. Tramite Jelena Vasilj, che ebbe una visione interiore, il 16 settembre 1982 la Vergine parlò del Papa: “Dio gli ha dato il potere di sconfiggere satana!”
Ella desidera che tutti e soprattutto il Papa: “diffondano il messaggio che ho ricevuto dal mio Figlio. Desidero affidare al Papa la parola con cui sono venuta a Medjugorje: Pace; egli la deve diffondere in tutti gli angoli del mondo, deve unire i cristiani con la sua parola ed i suoi comandamenti. Possa questo messaggio diffondersi soprattutto tra i giovani, che lo hanno ricevuto dal Padre nella preghiera. Dio lo ispirerà.”
Facendo riferimento alle difficoltà della parrocchia legate ai vescovi ed alla commissione d’inchiesta sugli avvenimenti nella parrocchia di Medjugorje, la Vergine ha detto: “Bisogna rispettare l’autorità ecclesiastica, tuttavia, prima che essa esprima il suo verdetto, è necessario progredire spiritualmente. Questo verdetto non verrà espresso rapidamente, ma sarà simile alla nascita che viene seguita dal battesimo e dalla cresima. La chiesa confermerà solo quello che è nato da Dio. Dobbiamo progredire ed andare avanti nella vita spirituale spinti da questi messaggi.”
4. In occasione del soggiorno di Papa Giovanni Paolo II in Croazia, la Vergine ha detto:
“Cari figli,
Oggi sono vicina a voi in modo speciale, per pregare per il dono della presenza del mio amato figlio nel vostro paese. Pregate figlioli per la salute del mio adorato figlio che soffre e che io ho scelto per questo tempo. Io prego e parlo con mio Figlio Gesù perchè si realizzi il sogno dei vostri padri. Pregate figlioli in modo particolare perchè satana è forte e vuole distruggere la speranza nei vostri cuori. Vi benedico.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!” (25 agosto 1994)
Lettera inviata dal parroco di Medjugorje al Santo Padre, Papa Giovanni Paolo II
Dopo l’apparizione della Vergine, in data 30 novembre 1983, la veggente Marija Pavlovic è venuta a dirmi: «La Madonna dice che si deve avvisare subito il Sovrano Pontefice ed il Vescovo sulla urgenza e la grande importanza del messaggio di Medjugorje».
Questa lettera vuole adempiere a questo dovere.
1. Cinque veggenti (Vicka Ivankovic, Marija Pavlovic, Ivanka Ivankovic, Ivan Dragicevic e Jakov Colo) hanno ogni giorno un’apparizione della Vergine. L’esperienza tramite la quale essi la vedono è un fatto controllabile con osservazioni dirette; è stata anche filmata. Durante le apparizioni, i veggenti non reagiscono alla luce, non sentono i rumori, non reagiscono se qualcuno li tocca, si sentono al di fuori del tempo e dello spazio.
Tutti i veggenti dichiarano in sostanza:
— Noi vediamo la Madonna come le altre persone. Con lei preghiamo, parliamo e possiamo toccarla.
— La Vergine dice che la pace del mondo è in crisi. Essa invita continuamente alla riconciliazione e alla conversione.
— Ci ha promesso di lasciare un segno visibile sui luogo delle apparizioni, a Medjugorje, per tutta l’umanità.
— Il tempo che precede questo segno visibile è un periodo di grazia per la conversione e l’approfondimento della fede.
— La Vergine ha promesso di confidarci dieci segreti. Finora, 8 sono stati svelati a Vicka Ivankovic e Marija Pavlovic (che ha ricevuto il nono l’8 dicembre 1983), 9 a Jakov Colo, Ivan Dragicevic e Ivanka Ivankovic, 10 segreti solo a Mirjana Dragicevic.
— Queste apparizioni sono le ultime apparizioni della Vergine sulla terra. Per questo sono così lunghe e frequenti.
2. La Vergine non appare più a Mirjana Dragicevic. La sua ultima apparizione quotidiana fu quella del giorno di Natale 1982. Dopo, per Mirjana, le apparizioni sono cessate, eccetto nel giorno del compleanno (18 marzo 1983), come Mirjana aveva presagito in base alla promessa della Vergine.
Durante l’apparizione del 25 dicembre 1982, secondo Mirjana, la Madonna le confidò il decimo e ultimo segreto e le svelò le date nelle quali i diversi segreti si sarebbero verificati. La Vergine ha svelato a Mirjana molti aspetti dell’avvenire, finora più di quelli detti agli altri veggenti. Per questo riporto qui ciò che Mirjana mi ha detto nel colloquio del 5 novembre 1983. Riassumo gli aspetti essenziali del suo racconto, senza citare alla lettera. Mirjana dice:
— Prima del segno visibile che sarà dato all’umanità, ci saranno tre avvertimenti al mondo. Gli avvertimenti saranno avvenimenti che succedono sulla terra. Mirjana ne sarà testimone. Tre giorni prima di uno degli avvertimenti essa informerà un sacerdote di sua scelta. La testimonianza di Mirjana sarà una conferma delle apparizioni e un incitamento alla conversione del mondo. Dopo le amlnonizioni, verrà il segno visibile sul luogo delle apparizioni a Medjugorje per tutta l’umanità. Il segno sarà dato come testimonianza delle apparizioni e un invito alla fede.
— il nono e il decimo segreto sono gravi. Sono un castigo per i peccati del mondo. La punizione è inevitabile, perché non bisogna aspettarsi la conversione del mondo intero. Il castigo può essere diminuito dalle preghiere e dalla penitenza, ma non può essere evitato. Un male che minacciava il mondo, secondo il settimo segreto, è stato cancellato grazie alla preghiera e ai digiuni, dice Mirjana. Per questo, la Vergine continua a invitare alla preghiera e al digiuno:
«Avete dimenticato che con la preghiera e il digiuno, potete allontanare la guerra, sospendere le leggi naturali».
— Dopo il primo avvertimento, gli altri seguiranno entro breve tempo. Gli uomini così avranno del tempo per convertirsi.
— Questo tempo è il periodo di grazia e di conversione. Dopo il segno visibile, coloro che resteranno in vita avranno poco tempo per la conversione. Per questo la Vergine invita alla conversione urgente e alla riconciliazione.
— L’invito alla preghiera e alla penitenza è destinato ad allontanare i mali e la guerra e soprattutto a salvare le anime.
— Secondo Mirjana ci troviamo vicini agli avvenimenti predetti dalla Vergine. In nome di questa esperienza, Mirjana dice all’umanità: «Convertitevi presto, aprite i vostri cuori a Dio».
Oltre a questo messaggio essenziale, Mirjana dice di aver avuto, nel 1982, un’apparizione che getta, secondo noi, raggi di luce sulla storia della Chiesa. Essa racconta un’apparizione nella quale Satana le si è presentato con le apparenze della Vergine; Satana chiese a Mirjana di rinunciare alla Madonna e di seguirlo, perché l’avrebbe resa felice, nell’amore e nella vita; mentre, con la Vergine, essa doveva soffrire, diceva lui, Mirjana lo respinse. E subito apparve la Vergine e Satana scomparve. La Vergine le disse, sostanzialmente, quanto segue: «Scusami per questo, ma devi sapere che Satana esiste. Un giorno si è presentato davanti al trono di Dio e ha chiesto il permesso di tentare la Chiesa per un certo periodo. Dio gli ha permesso di metterla alla prova per un secolo. Questo secolo è sotto il potere del demonio, ma quando saranno compiuti i segreti che vi sono stati affidati, il suo potere verrà distrutto. Già ora egli comincia a perdere il suo potere ed è diventato aggressivo: distrugge i matrimoni, solleva discordie tra preti, crea ossessioni, assassinii. Dovete proteggervi con la preghiera e il digiuno: soprattutto con la preghiera comunitaria. Portate con voi dei simboli benedetti. Metteteli nelle vostre case, riprendete l’uso dell’acqua benedetta».
Secondo alcuni esperti cattolici che hanno studiato le apparizioni questo messaggio di Mirjana chiarirebbe la visione che ebbe il sommo pontefice Leone XIII. Secondo loro, dopo aver avuto una visione apocalittica dell’avvenire della Chiesa, Leone XIII introdusse la preghiera a San Michele Arcangelo che i sacerdoti recitavano dopo la messa fino al Concilio. Questi esperti dicono che sta per finire il secolo di prova intravisto dal sommo pontefice Leone XIII’.
Santissimo Padre, io non voglio essere responsabile della perdizione di nessuno… Io faccio del mio meglio, il mondo è invitato alla conversione e alla riconciliazione. Scrivendovi, Santissimo Padre, faccio solo il mio dovere; dopo aver scritto questa lettera, l’ho data ai veggenti perché chiedessero alla Vergine se il suo contenuto era esatto. Ivan Dragicevic mi ha portato questa risposta: Sì, il contenuto della lettera è vero; bisogna avvisare prima il sommo pontefice e poi il vescovo.
Questa lettera sarà accompagnata da preghiere e digiuni, perché lo Spirito Santo guidi il vostro spirito e il vostro cuore in questo periodo importante della storia. Accettate i nostri omaggi, nei Sacri Cuori di Gesù e di Maria.


 
Preghiera per implorare Grazie per intercessione
del Servo di Dio, Giovanni Paolo II
Ti ringraziamo per aver donato alla Chiesa il papa Giovanni Paolo II
e per aver fatto risplendere in lui la tenerezza della tua paternità,
la gloria della Croce di Cristo e lo splendore dello Spirito d’amore.
Egli, confidando totalmente nella tua infinita misericordia
e nella materna intercessione di Maria
ci ha dato un’immagine viva di Gesù Buon Pastore,
e ci ha indicato la santità come misura alta della vita cristiana ordinaria
quale strada per raggiungere la comunione eterna con te.
Concedici, per sua intercessione, secondo la tua volontà,
la grazia che imploriamo.
 
 
O Trinità Santa, ti ringraziamo per aver donato alla Chiesa san Giovanni Paolo II e per aver fatto risplendere in lui la tenerezza della Tua paternità, la gloria della Croce di Cristo e lo splendore dello Spirito d’amore.
Egli, confidando totalmente nella Tua infinita misericordia e nella materna intercessione di Maria, ci ha dato un’immagine viva di Gesù Buon Pastore e ci ha indicato la santità come misura alta della vita cristiana ordinaria quale strada per raggiungere la comunione eterna con Te.
Concedici, per sua intercessione, secondo la Tua volontà, la grazia che imploriamo …
Amen.
Pater Ave Gloria
San Giovanni Paolo II, prega per noi