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venerdì 30 dicembre 2022

Oggi è la festa della Sacra Famiglia: gli appelli della Regina della Pace a Medjugorje


  Festa della Sacra Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, esempio santissimo per le famiglie cristiane

La famiglia nei messaggi della Regina della Pace
Fra Slavko Barbaric
 
 
1. Medjugorje rappresenta la scuola nella quale Maria, la Regina della Pace, ci parla e ci insegna. Nei primi messaggi che Lei ci trasmetteva, non ci dice niente di nuovo, ha parlato in modo semplice, con fare materno, pieno d'amore e comprensione, tenerezza e pazienza, però allo stesso tempo chiaramente e con fermezza ci ha ricordato quello che noi, come suoi figli, come singoli, famiglie e come tutta la Chiesa, abbiamo il dovere di fare.
Il suo discorso é semplice e concreto, senza nessuna teoria o filosofia, proprio così come dovrebbe fare ogni madre. Maria, la Regina della Pace, é molto chiara per quanto riguarda ciò che chiede e desidera da noi. I suoi messaggi non hanno bisogno di spiegazioni. Possono essere compresi da tutti. Non ci sono parole incomprensibili o concetti non chiari.
Da una parte il suo discorso fa riferimento ai messaggi espressi nella Bibbia e dall'altra parte i suoi messaggi mostrano un legame profondo con la nostra realtà quotidiana. Per riconoscere meglio il legame profondo dei messaggi di Maria con il messaggio della Bibbia e con la nostra realtà, é sufficiente ricordarsi del suo messaggio fondamentale: Pace, pace e solo pace. Ha pronunciato queste parole il 26 giugno 1981. A queste parole ha aggiunto anche delle parole profetiche: Pregate e fate digiuno, perché con il digiuno e la preghiera si possono fermare le guerre e le catastrofi naturali. La realtà della guerra per noi Croati cattolici, nel lontano 1981 era inimmaginabile. Solo 10 anni dopo, nello stesso giorno, il 26 giugno 1991, sono cadute le prime bombe, che hanno annunciato la terribile realtà della guerra che non abbiamo voluto, non ci aspettavamo e che non pensavamo mai di tali dimensioni.
L'unico scopo delle apparizioni é la pace e, come un filo rosso, passa attraverso tutto quello che Maria dice e fa. Perciò Lei parlava anche delle condizioni della pace: rivolgersi, pregare, fare digiuno, credere e abbandonarsi a Dio totalmente, rimanere con Lei sulla strada della santità. Ha parlato chiaramente anche dei mezzi: recitare il rosario, confessarsi, leggere le Sacre Scritture, assistere alla celebrazione della Santa messa, fare del bene.
Tutti gli individui erano stati invitati: le famiglie, i gruppi, tutta la Chiesa e tutto il mondo. Nel totale processo di pace viene nominata di continuo l'importanza dell'individuo, della famiglia e del gruppo di preghiera. La sua strada verso la pace é la strada induttiva. Tutto inizia con il singolo (individuo) che cambia e cambiando crea nuovi rapporti nella famiglia, nella società, nella Chiesa e nel mondo. Tutto inizia con il rivolgimento personale dell'individuo (singolo) che crea i nuovi rapporti nella famiglia e così via. Le persone che hanno visto la Madonna ripetono in continuazione che prima di tutto ci deve essere la pace nei nostri cuori, poi nella famiglia e alla fine nel mondo. Qui si vede il valore inevitabile e l'importanza dell'individuo. Senza l'individuo, i programmi che Dio ha raccomandato a Maria, non sono realizzabili. L'individuo crea un nuovo ambiente, una nuova famiglia e la famiglia crea una nuova Chiesa e una nuova società. La società nuova, la Chiesa nuova e la nuova famiglia, cambiano con il cambiamento dell'individuo e hanno un loro ruolo nell'educazione dell'individuo e fanno in modo che gli individui realizzino più facilmente la loro identità.
Il compito di quest'esposizione é quello di dimostrare quello che dice Maria delle famiglie, che tipo di famiglia Lei vuole, che cosa raccomanda, verso cosa richiama l'attenzione dei bambini, dei genitori, degli anziani, che tipo di valori dovrebbero vivere e come si dovrebbero comportare gli uni verso gli altri, verso Dio, verso la preghiera, verso la messa e la Sacra Bibbia.
2. Nei Suoi 27 messaggi, Maria nomina la famiglia. Di tutti questi messaggi, 13 messaggi sono stati dati giovedì e il resto (14) sono stati dati il 25 di ogni mese. Tutto quello che ha detto si può dimostrare dal punto di vista cronologico, così come dava i messaggi, ma anche dal punto di vista tematico. Personalmente propendo più per la dimostrazione tematica.
Dio al primo posto
Dio é la base di tutto, la fonte della vita e della santità, il Creatore e Signore di tutto. Lui é la pace e l'amore. Senza un contatto personale con Lui nessuno può avere la pace. Lui ci dà tutto quello che abbiamo e tutto appartiene a Lui. Nella famiglia consacrata si trova Dio al primo posto e Lui deve domare la vita della famiglia. Scegliere Dio e metterlo al primo posto significa fare quello che ha fatto Maria e vivere così come viveva l'antica famiglia di Nazareth. "Perciò cari figli mettete Dio al primo posto nelle vostre famiglie, per ricevere la pace da Lui e per essere protetti da Lui. Non solo in guerra ma anche in pace da ogni tentazione Satanica" - così si dice nel messaggio del 25 dicembre 1991, Maria parla chiaramente della continua e instancabile attività di Satana sia durante la guerra che durante la pace. Lui non sopporta tutto ciò che è bene, "perché lui vuole la guerra, vuole il disordine, vuole distruggere tutto quello che é buono" (messaggio del 25. marzo 1993). In questo stesso messaggio invita tre volte alla preghiera "pregate, pregate, pregate". Questa é la risposta alla domanda : come avvicinarsi al suo cuore materno.
"Sono venuta a dirvi che Dio esiste", diceva uno dei primi messaggi, che le persone che hanno visto la Madonna hanno trasmesso alla gente (al mondo). In seguito nei tanti messaggi ha invitato gli uomini e le famiglie a scegliere Dio e metterlo al primo posto.
Così sicuramente è stata nella sua vita. Lei si é proclamata serva del Signore ed eseguiva in tutto la volontà di Dio. Dio era al primo posto nei suoi pensieri, nelle parole e in tutta la sua attività.
Nel messaggio del 2 giugno 1984 la Vergine in occasione della novena per il versamento dello Spirito Santo alla famiglia, invita tutti quanti a pregare affinché tutta la vita sulla terra sia dedicata a celebrare Dio. Dio stesso concederà ogni aiuto necessario affinché tutto ciò avvenga (2 giugno 1984). San Paolo ci dice nella prima lettera ai Corinzi: "Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio."(10,31)
Tutto ciò che ci dice, lo dice in nome di Dio. Maria é il profeta e la regina dei profeti, e profeta é colui che parla in nome di Dio. Perciò, la parole dei profeti non riguardano soprattutto gli avvenimenti futuri, ma "parlano" in nome di Dio. Perciò ogni madre ed ogni padre sono prima di tutto profeti, che rivelano ai propri figli la volontà di Dio, l'amore di Dio, la misericordia, i piani di Dio e i mezzi attraverso i quali questi piani si possono realizzare. A Lei Dio ha raccomandato i piani che si realizzeranno solo con la nostra collaborazione. "Mi avete aiutato con la vostra preghiera per realizzare i miei piani. Continuate a pregare affinché questi piani si realizzino del tutto (messaggio del 27 settembre 1984). Ci insegna che tutto deve appartenere a Dio e noi potremo realizzare tutto ciò attraverso le sue mani (messaggio del 25 ottobre 1988). Quando metteremo Dio al primo posto allora avremo la pace e saremo sicuri da ogni pericolo di Satana. Quando avremo Dio avremo tutto. Senza di Lui siamo poveri e persi e non sappiamo da che parte stiamo. Scegliendo Dio e mettendo Dio al primo posto, la nostra vita e tutta la nostra attività vitale saranno totalmente chiare e decisive (messaggio del 25 dicembre 1991).
La famiglia, in questo caso i genitori, rappresentano coloro che trasmettono l'esperienza di Dio ai propri figli. Quando per loro Dio sarà al primo posto allora tra di loro ci sarà l'amore, serviranno Dio a vita e guideranno i loro figli sulla strada giusta. Perciò Maria invita i più giovani ad apprendere la preghiera e a frequentare la santa messa" (messaggio del 7 marzo 1985). Solo così i figli potranno imparare quello che i loro genitori vivono. Quando i figli scopriranno Dio e quando Lui entra nella loro vita al primo posto, rimarranno sulla strada della pace, della fede, dell'amore e del bene.
Nel messaggio del 25 agosto 1996 Lei invita i genitori ad essere di buon esempio per i loro figli, perché in caso contrario, i figli andranno verso l'ateismo (la vita senza Dio) e ciò significa buio, disordine (non avere la pace) e morte.
Maria non si é dimenticata neanche degli anziani all'interno della famiglia. Loro sono importanti e devono essere stimolati a pregare, devono rappresentare un esempio di vita per i giovani ed essere di aiuto agli altri, testimoniando così Gesù (messaggio del 24 aprile 1985). Questo tipo di rapporto tra i giovani e gli anziani nella famiglia, l'uomo lo scopre solo nell'incontro con Dio. Nel ritmo frenetico della vita moderna sia i figli che gli anziani spesso sono considerati come un disturbo, come una barriera che non ci permette di goderci la vita. Secondo questa concezione si possono giustificare gli aborti, l'uccisione dei bambini e la rinuncia ad occuparsi degli anziani, fino ad arrivare all'eutanasia. Possiamo aspettarci un cambiamento d'opinione solo se tutti quanti scelgono Dio come il creatore di tutti che ad ogni vita dà un senso profondo e che é minacciato dall'atteggiamento materialista sulla vita. Perciò il 25 marzo 1995, Lei ha detto che non c'é la pace lì dove non c'é preghiera, non c'é l'amore lì dove non c'é fede. La pace nasce nell'incontro con Dio e l'amore nella fiducia totale, nel consegnarsi a Dio. Dio dà la pace e la pace é un dono di Dio (messaggio del 25 gennaio 1996).
Quando Dio sarà al primo posto nella famiglia allora anche la preghiera potrà avere una sua giusta collocazione e un suo tempo (momento), e questo farà in modo che si cerchi e si trovi la volontà di Dio (messaggio del 25 aprile 1996).
La preghiera nella famiglia
L'invito più frequente indirizzato alle famiglie é di pregare dentro di esse.
Nel messaggio del 2 giugno 1984 la Madonna invita alla preghiera nella novena allo Spirito Santo, affinché lo Spirito si riversi sulla famiglia e su tutta la parrocchia. Questo desiderio della Madonna naturalmente ci riporta alla memoria l'episodio in cui Lei ha pregato per nove giorni con gli apostoli dopo la risurrezione di Gesù. Gesù ha mandato lo Spirito protettore proprio come aveva promesso. Con l'arrivo dello Spirito Santo il cuore di Maria e i cuori dei apostoli si sono riempiti della forza e del fuoco dello Spirito Santo. Con l'arrivo dello Spirito Santo gli apostoli sono stati in grado di testimoniare ciò che hanno sentito e visto. (At 1,13-14 e 2,1-4). Basta ricordarsi dei doni dello Spirito Santo: saggezza, buon senso, consiglio, forza, intelligenza, religiosità, paura Divina - per capire subito perché la famiglia deve pregare insieme proprio nello Spirito Santo e perché servono proprio adesso i regali dello Spirito Santo. La famiglia stessa é la comunione della vita nella fede, nell'amore, nella speranza, nel rispetto reciproco, nella cura degli uni verso gli altri in senso materiale, e spirituale. L'uomo é educato alla famiglia e si forma con la famiglia.
E' impossibile immaginare uno sviluppo normale dell'uomo senza la sua famiglia. Tutto può funzionare solo se i cuori sono pieni e se si riempiono in continuazione con i regali (doni) dello Spirito Santo. Da nessuna parte come nella famiglia c'é bisogno del dono del buon senso, della saggezza, della forza, della religiosità e timore di Dio.
Il messaggio di Maria é anche la risposta a tutti i genitori che si chiedono che cosa altro possono fare per le loro famiglie che si trovano in crisi. Pregare lo Spirito Santo significa chiamare quello Spirito che dà la vita e vivifica, che trasforma il vuoto e il deserto in pienezza e vita (Gen 1,2). Questo significa pregare lo Spirito Santo che aveva visto Isaia quando le ossa dei morti si sono trasformate nella vita.(Is 37, 1-14).
Tanto lo Spirito Santo sarà attivo nelle famiglie così formerà le persone in persone nuove e tanto l'uomo dentro di sé potrà vincere il buio con la luce divina, il deserto dell'anima e del cuore, potrà trasformare in ricchezza della comunione e dell'amore, la mancanza dell'amore potrà compensare con l'amore eterno che é il dono dello Spirito Santo e così con la forza dello stesso Spirito potrà guarire le ferite del cuore che nascono a causa della mancanza dello stesso amore. Nel messaggio del 28 marzo Maria ringrazia tutti coloro che nelle proprie famiglie hanno fatto rinascere la preghiera e tutti quelli che sono diventati attivi sono diventati cari al Suo cuore.
La preghiera del rosario e il tempo della preghiera
"Prego le famiglie della parrocchia di pregare il rosario della famiglia" ha detto la Madonna nel messaggio del 27 settembre 1984. La preghiera stessa del Rosario rappresenta l'unione con Maria e Gesù nella gioia, nella tristezza e nella gloria. In quest'unione la famiglia cresce secondo l'esempio della Sacra Famiglia. L'uomo, l'individuo, la famiglia e la società cercano i propri modelli e i propri ideali. Pregando il rosaio, i genitori con i figli, i giovani con gli anziani, i sani con i malati, nella famiglia, hanno davanti agli occhi la vita e l'esempio di Gesù Cristo, di Giovanni e di Maria. Vivere con loro la propria unione famigliare significa sia per i genitori che per i figli ogni giorno uno stimolo nuovo all'amore reciproco e al rispetto. Così si impara nella famiglia come si vive la gioia, come si porta la croce e come si realizza l'esperienza della resurrezione. La famiglia deve mettere la preghiera al primo posto e non permettere che il lavoro e gli impegni quotidiani spengano lo spirito della preghiera - così dice la Madonna nel messaggio del novembre del 1984. Nello stesso messaggio invita al rinnovo della preghiera perché ovviamente i lavori hanno spento la preghiera.
Solo dopo aver conosciuto la situazione nella nostra famiglia per quanto riguarda la preghiera, allora possiamo capire perché la Madonna ci tiene a sottolineare che la preghiera deve essere messa al primo posto. Non é vero forse che in tante famiglie la preghiera si trova all'ultimo posto, se non è addirittura scomparsa? Quante famiglie pregano dopo avere finito tutti i loro impegni giornalieri, quando l'individuo é stanco e può appena guardare qualcosa in TV che gli si offre senza nessun sforzo? La vera risposta a questa domanda sarebbe: iniziare il giorno con la preghiera comune (insieme), il che é praticamente impossibile in tante famiglie secondo le loro convinzioni. A causa delle trasmissioni televisive che si protraggono fino a tardi la sera si é persa la mattina nella famiglia, e ciò significa perdere l'intera giornata. L'incontro non realizzato di mattina rende ineseguibili gli incontri durante giorno.
Secondo l'opinione umana più profonda e l'unione famigliare non ci sarebbe niente di più normale che la preghiera insieme fatta sia di mattina che di sera.
Nel messaggio del 25 agosto 1995, Maria invita la famiglia ad iniziare la giornata con la preghiera al mattino e di finire la giornata con la preghiera serale di ringraziamento. Di mattina la famiglia, tutti insieme o singolarmente, sceglie Dio e la sua Santa volontà. Sceglie e prega affinché in ogni uomo possiamo incontrare Dio e in tutto quello che facciamo possiamo trovare la Sua volontà. Nella preghiera del mattino si deve chiaramente e con gratitudine accettare la nuova giornata e mettersi a disposizione di Dio e delle persone.
Nella preghiera serale si deve sottolineare la gratitudine. Tutto quello che facciamo durante giorno ce lo ha permesso l'amore di Dio. Dobbiamo ringraziare sempre di sera. Ringraziamento significa riconoscere i doni che Dio ci ha dato. Ringraziando, l'uomo combatte contro il pericolo e la superbia di prendersi il merito delle azioni che invece sono state fatte da Dio. La gratitudine spetta a Dio e agli altri perché significa riconoscere l'azione di Dio nella propria vita e nella vita della propria famiglia come anche essere cosciente che questo é un dono. La gratitudine é l'espressione più profonda della fede e della fiducia in Dio. Chi ringrazia riconosce (afferma) che tutto il bene arriva da Dio. Così anche chi ringrazia si può anche pentire perché potrà facilmente capire che ha usufruito dei doni di Dio e che ha seguito più la propria volontà che la volontà di Dio.
La famiglia che prega insieme al mattino affinché possa trascorrere il giorno in pace e con amore, nel rispetto reciproco e avere un lavoro soddisfacente, sicuramente avanzerà spiritualmente e con l'avanzamento spirituale sarà in grado di vivere tutti i valori che rendono bella una famiglia. E' anche importante che la famiglia alla fine del giorno veda insieme tutto quello che é successo, ringraziare per ciò che c'è stato di buono, pentirsi per il male e il peccato, e affinché i membri della famiglia si perdonassero gli uni e gli altri se ci sono state delle incomprensioni e delle offese. Questa é la condizione per avere la pace nella famiglia e per un sonno tranquillo. Chi nella famiglia va a riposarsi di sera senza aver fatto pace con gli altri, senza aver perdonato gli altri, non può riposarsi perché l'anima ferita non può trovare la pace per se stessa se prima non ha fatto pace e se non ha accettato gli altri con amore.
Rinnovare la preghiera della famiglia significa rinnovare gli incontri con il Padre eterno che ci ama infinitamente attraverso suo figlio Gesù Cristo. Accolte dall'amore di Cristo, le famiglie potranno accettare e capire tutto, anche le croci più pesanti e le malattie (messaggio del 15 gennaio 1992). Le croci e le malattie diventeranno la pace e l'unione.
Parlare con il Padre dei cieli è molto importante più del parlare con il genitore. Una famiglia dove non c'è comunicazione perde le fondamenta e l'espressione basilare della sua unione. Al rinnovo della preghiera la Madonna ci invita nel messaggio del 7 marzo del 1985.
Nel messaggio del 6 dicembre 1984 la Madonna ripete l'invito alla preghiera da parte della famiglia e ci ammonisce perché non l'abbiamo ascoltata. Nello stesso messaggio ci dice di nuovo che Lei fa ogni cosa perché è Dio che la manda e Lei ci parla a nome suo. Chi non ascolta il suo invito non ascolta nemmeno Dio che manda Maria a suo nome.
Il problema dell'obbedienza della comunità parrocchiale, Maria lo ripete nel messaggio del 14 febbraio 1985. La disobbedienza della comunità parrocchiale provoca la tristezza nel cuore di Maria e ripete l'invito affinché le famiglie obbediscano e preghino unite la preghiera familiare. L'espressione "devi" é molto rara nei messaggi di Maria a Medjugorje. Dal punto di vista pedagogico e metodologico tale espressione non minaccia il sottolineato fatto della risposta con l'amore e non dubita sulla pazienza di Maria, ma spiega il suo grande desiderio di aiutare le famiglie a vivere in un contatto vero (buono, giusto) con Dio.
L'amore nella famiglia
Amare ed essere amato é il desiderio più profondo e fondamentale di ogni uomo. Non c'è neanche bisogno di dire quanto sia importante l'amore e il fatto di essere accettati all'interno della famiglia, scuola di vita. La mancanza di amore e di accettazione all'interno della famiglia lasciano delle ferite molto profonde. Si sa molto bene che il bambino fin dal concepimento sa e riesce a sentire se viene accettato con amore oppure no. Si sa bene grazie alla prassi terapeutica che spesso i traumi e i timori, che possono accompagnare una persona anche per tutta la vita, sono provocati dal fatto che una madre o un padre pensavano di abortire il proprio bambino.
Perciò il messaggio del 13 dicembre 1984 é molto chiaro. Prima di tutto si deve iniziare ad amare all'interno della famiglia, poi si può parlare di amore nelle comunità parrocchiali e infine dell'amore verso tutte le persone. Con questo messaggio Maria ha voluto preparare la comunità parrocchiale all'accettazione dei pellegrini: "... e poi potrete amare ed accettare tutti quelli che verranno qui." (13 dicembre 1984).
Maria, pienamente concreta come madre, chiede nello stesso messaggio che la settimana in cui ha dato il suo messaggio venga considerata come un momento particolare in cui si deve imparare ad amare. E' la settimana prima di Natale, la festa dell'amore e della vita. S'inizia ad imparare ad amare nel momento in cui l'uomo decide di imparare ad amare all'interno della famiglia. Nello stesso messaggio Maria ripete le parole di San Paolo: senza l'amore non si può ottenere niente. L'amore sostituisce tutte le leggi e le avvera e nessuna legge può sostituire l'amore. Senza l'amore niente ha valore e l'amore dà ad ogni cosa un valore eterno (1 Cor 13, 1-13). Prima del quarto anniversario, il 6 giugno 1985, Maria di nuovo ci invita ad amare i membri della famiglia, e solo poi si potranno amare tutti gli altri. Dal punto di vista cronologico si può affermare che Medjugorje alla fine del 1984 e soprattutto nel 1985 é diventato un Santuario internazionale. Quando le apparizioni di Medjugorje sono iniziate, da una parte hanno subito le pressioni dei comunisti e i tentativi di fermare questo fenomeno, dall'atra parte l'ordine vescovile si opponeva a Medjugorje. Il Monsignore di quel tempo, Pavao Zanic, alla fine dell'ottobre del 1984, ha emesso una nota ufficiale su Medjugorje. Alcune volte sembrava che le forze contrarie alla Chiesa sarebbero riuscite a spegnere gli avvenimenti di Medjugorje. Però, si può notare chiaramente, che Maria continuava a portare a termine il suo compito e non si preoccupava delle critiche avversarie che si presentavano, non ne parlava affatto, continuava ad esortare e ad educare la comunità parrocchiale all'amore, che può vincere contro ogni cosa. A Natale del 1991 quando si è diffusa la guerra in Croazia e quando c'erano i primi segnali della guerra in Bosnia e Erzegovina, Maria esortava di nuovo alla pace e all'amore. L'amore é misericordia e la si deve pregare, Gesù ce lo dona per benedire ogni cosa con la benedizione della pace e dell'amore. Nel messaggio dell'aprile 1993 Maria usa l'immagine della natura che si risveglia in primavera ed invita tutti gli uomini affinché si aprano all'amore come si apre la natura al Dio Creatore. I cuori che si aprono all'amore, così come si apre la natura, prima mostreranno e dimostreranno il proprio amore all'interno della famiglia. L'amore salverà la famiglia dal disordine e dall'odio e riporterà all'interno di essa lo spirito della preghiera. Attraverso la preghiera Dio ci darà la forza per amarci gli uni e gli altri. Maria sa bene quanto sia importante per noi capire il suo invito all'amore e che partecipiamo al processo dell'amore che si risveglia. Perciò ci ripete che Lei ci ama con amore materno. L'amore materno é la condizione della vita in generale. Questo tipo d'amore in particolare é attivo ed é la condizione per la creazione di una nuova vita. Senza quest'amore la vita non può ne iniziare ne sopravvivere.
La presa di coscienza dell'amore Divino che ci ha creato, e la presa di coscienza dell'amore materno di Maria sono le condizioni affinché ogni uomo scelga l'amore e affinché ogni amore ferito venga guarito. Dio si é presentato a noi attraverso Gesù Cristo come amore infinito che ci accetta senza condizioni e che é la condizione di ogni altro tipo d'amore, specialmente nella famiglia perché Dio si é presentato come nostro padre.
L'amore é la condizione della pace nella famiglia, perché chi non ha l'amore non può vivere la pace - come ci insegna Maria nel messaggio del 25 gennaio 1996.
Nello stesso messaggio Maria parla del legame tra l'amore e il perdono. Noi siamo uomini deboli. Pecchiamo e peccando minacciamo l'amore. Chi non perdona il suo amore resisterà poco e sarà condizionato da tante cose. Solo colui che ama può perdonare. Ci rimane solo la preghiera affinché possiamo capire ed accettare con il cuore l'invito all'amore e al perdono.
Bibbia nella famiglia
La Sacra Scrittura rappresenta la parola di Dio rivolta all'uomo. L'individuo dovrebbe leggerla e così conoscere Dio che si presenta, la sua volontà, il suo amore, la sua misericordia e il suo perdono. Maria desidera che nelle famiglie si legga la Sacra Scrittura e che la si preghi. Come é importante per l'individuo leggere la Sacra Scrittura così é anche importante per l'unione famigliare a tutti i livelli. Chi legge la Sacra Scrittura nella famiglia e riflette sulla Parola di Dio, allora saprà, pregherà e testimonierà, e la famiglia che prega e riflette insieme sarà una famiglia unita con la forza dello Spirito Divino.
Le persone che hanno visto la Madonna spesso ripetono che la Sacra Scrittura deve essere letta all'inizio della giornata, bisogna fermarsi su una parola e riflettere su di essa per tutto il giorno.
Nel messaggio del 25 agosto 1996, Maria ripete il discorso sulla Sacra Scrittura, cioè leggere e pensare, pregare e vivere, e desidera che poniamo la Bibbia in evidenza nelle nostre case famigliari. In questo modo la Bibbia, lettera divina, sarebbe ciò che ci accompagna quando usciamo da casa per andare a lavoro e ci ricorda di non dimenticare Dio. Sarebbe anche la prima cosa che ci aspetterebbe e saluterebbe quando torniamo nella nostra casa. Se ogni membro della famiglia uscendo da casa guarda la Bibbia e tornando per la prima cosa vede la Bibbia, creerà dentro di se dei rapporti positivi nei suoi confronti e nei confronti degli altri, nei confronti del suo lavoro e della sofferenza, nei confronti del tempo e dell'eternità.
Il desiderio di Maria ci ricorda ciò che ogni membro del popolo Divino, e anche lei, hanno fatto. Nel Deuteronomio 6,4-9 c'é scritto: "Ascolta Israele: il Signore é il nostro Dio, il Signore é uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte."
Ricordiamoci di cosa disse San Geronimo: " Chi non conosce le lettere, non conosce Gesù Cristo "
La famiglia e' invitata alla santita' e alla consacrazione
Tutti coloro che battezzandosi sono immersi nella morte di Gesù Cristo sono morti nel peccato e sono invitati alla santità. Nell'Atto di Fede confessiamo "una Chiesa santa, cattolica e apostolica", una Chiesa che viene esortata alla santità e non al vizio. Ciò che riguarda tutta la Chiesa, riguarda i suoi membri e le famiglie e la famiglia viene definita "Piccola Chiesa ".
La Santità é un invito ad una vita concreta nell'amore con Dio e con i fratelli. Essa dentro di se significa prima di tutto la guarigione dei rapporti con Dio e con le persone, la crescita nell'amore, nella fede e nella speranza.
Il desiderio di Maria é che la famiglia sia un luogo dove nasce la santità. L'esempio della santità dei genitori e degli anziani farà da scuola alla santità dei giovani. "Vi prego aiutatemi con la vostra testimonianza con coloro che non sanno vivere in modo santo ... e in particolare all'interno delle vostre famiglie" sono le parole del 25 luglio 1986. L'amore e il perdono, la bontà e la generosità, la mitezza e la decisione, la moderazione e l'amore sincero sono l'espressione della santità e la scuola della santità per la famiglia.
Affinché la santità della famiglia possa essere raggiunta secondo Gesù e Maria, cioè secondo il Vangelo, Maria invita a dedicarsi personalmente, in famiglia e in parrocchia a Gesù, suo caro Figlio (messaggio del 25 ottobre 1988) e al suo Cuore che non conosce il peccato, "così tutto appartiene a Dio attraverso le mie mani" (25 ottobre 1988,) L'espressione latina di "dedicare" é "consacrare", che ci porta al vero significato dell'invito della Madonna: consacrazione. Consacrarsi significa scegliere e prendere Maria e Gesù ad esempio, essere con loro, fare amicizia con loro e diventare come loro, secondo il vecchio detto popolare: sei come coloro con i quali stai! Colui che fa' amicizia con Maria e Gesù con la preghiera giornaliera, specialmente recitando il rosario, si trova sulla strada della santità e capirà come può vivere nella gioia e nel dolore per la gloria finale nei cieli.
Consacrandosi l'uomo viaggia coscientemente con Maria e Gesù e così supera quella solitudine che nasce a causa del peccato e realizza una nuova unione dell'amore e della vita sapendo che potrà vincere contro il peccato e la morte.
I piani distruttivi di satana
La famiglia si deve consacrare e in questo modo si difende da satana e dalla sua attività distruttiva. Lui porta odio e discordia. Il seme più pericoloso per la famiglia è rappresentato proprio dall'odio e dalla discordia. E' una ferita mortale che uccide la cellula fondamentale dell'unione umana. "Satana é forte e perciò voi cari figlioli, avvicinatevi con la preghiera costante al mio cuore materno" - ha detto la Madonna nel messaggio del 25 ottobre 1988. Maria é la donna della Sacra scrittura che con suo figlio vince contro satana (Gen 3,15, Ap 12, 1-6). Il vescovo Milingo che si occupa tanto di esorcismi, in un discorso ha detto che Maria rappresenta la prima esorcista. Lei con suo figlio vincerà contro satana e suo figlio non é solo Gesù ma ognuno di noi, e la sua famiglia non é solo quella di Nazareth ma ogni famiglia. Avvicinandosi al Suo cuore potrà difendersi sia l'individuo che la famiglia dall'attività distruttiva di satana. Nel messaggio del 25 gennaio 1994 ci parla di nuovo dell'opera di satana e le sue intenzioni. Lui vuole in questi tempi "creare disordine nei vostri cuori e nelle vostre famiglie". Figlioli, non permetteteglielo. Non permettete che sia lui a guidare voi e le vostre vite." Il desiderio di satana è quello di escluderci dal potere dell'amore divino e comandare su di noi, sulle nostre famiglie, sui nostri sentimenti e sulle nostre decisioni. Lì dove lui prende il comando e dove è lui, lì rimangono solo le rovine. Maria si presenta di nuovo come colei che ci difende sia attraverso il suo amore che attraverso la sua intercessione con Dio. Se gli individui e le famiglie non accettassero il suo aiuto e la sua protezione, si aprirebbe la strada verso satana che ci tenta e in particolare ci fa perdere la fede, la speranza e l'amore (messaggio del 25 marzo 1995).
La pace nella famiglia
Tutto quello che Maria diceva sulle famiglie, tutti i consigli che dava, tutte le avvertenze materne, tutti gli inviti a consegnarci a Dio e a consacrarci, come anche l'invito all'amore e al perdono, portano verso la meta più importante, per cui lei ha scelto il suo nome, cioè di definirsi : Io sono la Regina della Pace.
La pace é il desiderio più profondo del cuore umano. Tutto quello che l'uomo fa, sia buono che cattivo, rappresenta un modo di cercare la pace. Anche quando uccide un altro essere umano o toglie la vita a sé stesso, l'uomo cerca la strada verso la pace, come anche quando dà la sua vita per gli altri. La pace é un valore biblico e si realizza solo nel momento in cui si possiedono tutti i beni: dello spirito, dell'anima e del corpo.
La pace alla fine é possibile lì dove si accetta la vita, la si ama, la si rispetta e la si difende. Perciò la famiglia é il luogo della pace, della vita oppure della distruzione e della morte.
A Maria come Regina della Pace e nuova Eva, come madre di tutti i vivi, sta a cuore la pace all'interno della famiglia.
Perciò uno degli scopi principali della preghiera nella famiglia é la pace, che in questi tempi é minacciata in un modo particolare. Insieme all'invito alla preghiera per la pace, Maria ci invita anche al digiuno perché proprio dalla preghiera e dal digiuno dipende ciò che succederà nelle famiglie e nel mondo ( messaggio del 25 luglio 1991). Dal punto di vista storico, in quel momento c'era già la guerra in Croazia. Dio dà la pace e protegge dai disordini e dai mali (messaggio 25 dicembre 1992).
Mentre Dio vuole la pace, perché Lui é la fonte della pace e ci invita attraverso Maria al digiuno e alla preghiera, satana vuole il disordine, la guerra, la distruzione di ogni bene nei cuori, nelle famiglie e in tutto il mondo (messaggi del 25 marzo 1993). Solo con la preghiera si supera il disordine e l'odio e in questo modo arriva la pace (messaggio 25 aprile 1993). Nel messaggio natalizio del 1994, Maria é la Madre che insieme a noi si rallegra e prega con noi per la pace, per la pace nei nostri cuori, nelle nostre famiglie, nei nostri desideri e in tutto il mondo e in questo modo invoca la benedizione del Re della pace che può dare la pace. Perciò finalmente dovrebbe essere chiaro che la pace é un dono di Dio, che nasce dall'amore e l'amore dalla pace (messaggio 25 aprile 1996)
E ogni volta, alla fine di ogni apparizione, secondo la testimonianza dei veggenti, Lei dice: "Andate in pace, angeli miei !"
Espressioni figurative sulla famiglia
Come Suo figlio anche Maria usa delle immagini tratte dalla natura per descriverci meglio quello che Lei vuole.
Così anche nel messaggio prima di Natale, del 20 dicembre 1984, Lei invita ogni famiglia a portare un fiore nella Chiesa e metterlo vicino alla culla di Gesù, e in questo modo si esprime la propria consegna nelle mani di Gesù. Lei inoltre vuole che la famiglia rappresenti un fiore armonioso che Lei stessa vuole consegnare a Gesù e che ogni individuo sia il petalo di quel fiore nella creazione dei piani di Dio (messaggio 1 maggio 1986). Il messaggio é stato dato all'inizio di maggio, il mese dei fiori e dello splendore della natura. Anche con quest'immagine Maria ha espresso tutto ciò che vuole per le nostre famiglie e per l'unione famigliare in generale.
Nell'aprile del 1993 invitava tutti noi ad andare in mezzo alla natura per guardare come essa si risvegliasse perché questo gesto aiuta anche i nostri cuori ad aprirsi al Dio Creatore. La natura che si risveglia dopo l'inverno é la dimostrazione della forza creativa di Dio e rappresenta uno stimolo per ogni cuore e per ogni famiglia ad alimentare una nuova speranza e ad accettare una nuova vita.
Da tutto ciò che é stato detto si può capire chiaramente dove vuol portare Maria le famiglie e il perché le educa. La famiglia é sotto la sua protezione e sotto la sua raccomandazione. Con la forza dello Spirito di Dio e con la volontà del Padre diventa la società di vita, della pace e dell'amore, un assaggio del paradiso e la difesa degli individui e in particolar modo dei bambini dalla strada e dalla vita senza Dio.
Maria, Madre della famiglia e Madre della Chiesa, non può tradire il suo primo dovere, perché essendo la Madre di Gesù e la Madre della Sacra famiglia, rappresenta la madre di tutti noi e di ogni famiglia. Tramite la sua intercessione Dio rinnova la Sua piccola Chiesa. La collaborazione generosa con Lei produce la pace desiderata. E così sia.
Fra Slavko Barbaric

domenica 25 dicembre 2022

Messaggio del 25 dicembre 2022 dato alla veggente Marija


 

Messaggio del 25 dicembre 2022 dato alla veggente Marija 
 
Cari figli,
oggi vi porto mio Figlio Gesù perché siate la Sua pace e il riflesso della serenità e gioia del Cielo. 
Pregate, figlioli, perché siate aperti ad accogliere la pace, perché molti cuori sono chiusi alla chiamata della luce che cambia i cuori. 
Sono con voi e prego per voi affinché vi apriate ad accogliere il Re della Pace che colma i vostri cuori di calore e benedizione. 
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggio annuale della Regina della Pace del 25 dicembre 2022 dato al veggente Jakov di Medjugorje

 



Messaggio annuale della REGINA DELLA PACE al veggente Jakov
La Madonna e venuta con il Bambino Gesu tra le braccia. L'apparizione è iniziata alle 14 e 18 ed è durata 8 minuti. La Madonna è venuta con il piccolo Gesù fra le braccia. La Madonna attraverso Jacov ha trasmesso il seguente messaggio
♡ Cari figli, oggi quando la luce della nascita di Gesù illumina il mondo intero, con Gesù tra le braccia, in modo particolare prego che ogni cuore diventi la capanna di Betlemme in cui nascerà mio Figlio e che le vostre vite diventino la luce della Sua nascita. Figlioli, vivete nell’inquietudine e nella paura. Perciò, figlioli, in questo giorno di grazia pregate Gesù perché rafforzi la vostra fede e diventi il governatore delle vostre vite perché, figli miei, soltanto con Gesù nella vostra vita non guarderete all’inquietudine ma pregherete per la pace e vivrete nella pace; non guarderete alla paura ma a Gesù che ci libera da tutte le paure. Io sono vostra madre che veglia su di voi incessantemente e vi benedico con la mia benedizione materna...

sabato 24 dicembre 2022

Messaggio Natalizio del Provinciale della Provincia Francescana di Erzegovina, Padre Jozo Grbeš

 


 Messaggio Natalizio del Provinciale della Provincia Francescana di Erzegovina, Padre Jozo Grbeš

 
data: 22.12.2022.

Cari amici!

Il Signore vi dia la Sua pace!

Il Natale ci dice che l’uomo è il centro di tutta la creazione per Dio. La persona centrale e il senso della vita di Francesco era Cristo incarnato. Lui lo ha incontrato. Quell’incontro lo ha cambiato. Da quell’incontro, Francesco si è interessato solo di lui. Tutto parte da Lui: a tutto si rinuncia per Lui, tutto si trova in Lui. Francesco è affascinato dalla consapevolezza di come Dio sia diventato un uomo fragile e debole. E così capisce che l’uomo è la cosa più importante per Dio. Anche Dio deve esserlo per noi!

Nella vita di Cristo il Santo si stupisce soprattutto della Sua nascita, della povertà dell’incarnazione, ammira il Verbo che si fa fragile nell’uomo, festeggia il Natale più di ogni altra solennità. Dice che il Natale è la festa delle feste, pieno di dolcezza pronuncia il nome del Bambino Gesù. Francesco realizzò il primo presepe, di cui celebreremo il grande anniversario il prossimo anno, a Greccio. Il mistero di Dio che si fa uomo entusiasmava Francesco. Amava così tanto quel mistero che alla fine divenne lui stesso un’immagine vivente di Cristo (1Cell 30, 84).

Francesco ha imparato ad amare la persona di Gesù, proprio nella sua incarnazione e umiltà, identificandosi con gli emarginati e i piccoli, che Gesù chiama «i più piccoli» (Mt 25,40).

Francesco ha seguito Cristo, quindi Francesco è stato seguito da molti, perché chi Lo segue è seguito!

Francesco riportò visibilmente in vita il primo presepe, oggi tutto il mondo lo fa rivivere a Natale.

Non viene celebrato il compleanno di nessuno globalmente come quello di Cristo. Francesco ci insegna che anche noi dobbiamo seguire Cristo povero, perché con noi la gente vada verso lo stesso Cristo.

Dio è sempre donato, incarnato in ogni momento e presente a chi sa essere presente. Francesco d’ Assisi ha capito che la vita ha al centro una persona che ama. Questo fatto metafisico e cosmico dà significato, direzione e scopo all’intero universo! L’amore è proprio il senso della creazione! Poiché Dio ama, vuole che anche la Sua creazione sia una creatura d’amore. San Paolo ci dice che Cristo è «il primogenito di tutta la creazione» (Col 1,15), e secondo John Duns Scotus, la teologia francescana rivoluzionaria afferma che l’Incarnazione è lo scopo della creazione. La ragione dell’incarnazione non è il peccato, ma l’amore! Cristo è il capolavoro dell’amore, in mezzo alla creazione fatta per l’amore. Egli risolve il peccato con l’amore. Così Francesco ha restituito “sangue e corpo” ai misteri del cristianesimo, spesso “incorporei” e ridotti a concetti e sillogismi nelle scuole e nei libri teologici, aprendo la porta dell’amore! Fede e vita sono così collegate dall’amore.

La nostra scelta deve essere sempre chiara come il sole, pura come la saggezza! Una scelta che ama l’uomo. L’amore per ogni persona ci libera dall’interesse personale, dall’amor proprio, dall’invidia, dalla gelosia, dalla maleducazione, dai brutti ricordi e dalla voglia di essere importanti, di avere ragione e di essere i primi. Che questo Natale sia l’inizio di un nuovo movimento verso il Cristo umile, così che anche noi possiamo diventare parte della rivoluzione per il meglio. Cristo è stato motivo sufficiente per Francesco, lo sia anche per noi.

Pace e bene. Buon Natale!

P. Jozo Grbeš, ofm
Provinciale

 

medjugorje.hr

MESSAGGIO NATALIZIO DI MONS. ALDO CAVALLI- MEDJUGORJE


 MESSAGGIO NATALIZIO DEL VISITATORE APOSTOLICO CON UN RUOLO SPECIALE PER LA PARROCCHIA DI MEDJUGORJE, MONS. ALDO CAVALLI

 
23/12/2022
Dio ha tanto amato il mondo, il nostro mondo, che ha dato suo Figlio, che sarebbe morto per noi, che sarebbe vissuto per noi, che avrebbe preso i nostri peccati, che li avrebbe perdonati e che sarebbe stato sempre con noi in lo spirito.

Se in questo Natale vogliamo vivere in noi il Signore Gesù Cristo, se vogliamo che nasca e rinasca nel nostro cuore, in ogni azione, in ogni parola, in ogni relazione con noi stessi e con gli altri, chiediamoci: se il Signore fosse al mio posto, cosa faresti?

Se il Signore Gesù fosse al mio posto, cosa direbbe?

Se il Signore Gesù fosse al mio posto, come si comporterebbe nei confronti di queste persone o di altri? Dio è venuto in mezzo a noi per renderci simili a lui.

Se vogliamo vivere come Lui, chiediamoci: cosa farebbe Gesù se fosse al mio posto?

Buon Natale a tutti!

 

Radio medjugorje.com

Novena di Natale, 9° giorno: "Non separatevi dal Natale"

 


Messaggio del 15 dicembre 1984

Desidero che nei giorni della novena di Natale si mediti su questi temi: 1. Aprite i vostri cuori perché Gesù vuole abitare in essi dopo Natale. 2. Accogliete il Natale con gioia. 3. Purificatevi per il Natale. 4. D’ora in avanti lasciate che Gesù abbia il primo posto nei vostri cuori. 5. Lasciate che solo Gesù vi dia gioia. 6. Lasciate che l’amore sia nelle vostre parole. 7. Nasce l’uomo-Dio che vuole il mondo unito. 8. Vivete in Gesù. 9. Non separatevi dal Natale.

 


9° giorno: Non separatevi dal Natale "

La Madonna dice in un messaggio al gruppo di preghiera a Medjugorje:
"Cari figli! Desidero che siate come un fiore che sboccia a Natale per Gesù, un fiore che non appassirà e che non cesserà di fiorire anche quando il Natale sarà passato. "
Vuol dire che  una volta trovata in Gesù la nostra gioia, il motivo della nostra vita... passato il Natale questo meraviglioso regalo resterà fino all'eternità.
Ma per questo è necessario che il Natale sia "esperienza viva" di Gesù. Allora dobbiamo fare tutti questa "esperienza" della reale presenza di Gesù nei Sacramenti, ma anche nella nostra vita umana di ogni giorno.  Una volta scoperto questo, Gesù non si separerà da noi e noi non ci separeremo dal Natale.
Impegno di oggi: Trovare il tempo per andare in Chiesa 15 minuti prima per "adorare Gesù" e sperimentare questa sua reale presenza, liberando la mente dai pensieri facendo silenzio interiore per ascoltare la sua voce nel cuore. (Se non si può fare oggi, lo si può fare negli otto giorni dopo il Natale, purchè si trovi il tempo).
Riflettiamo...
L’ importanza del Natale è racchiusa nella Sacra Famiglia, Giuseppe, Maria e Gesù. Pensiamo a questi due sposi che hanno accettato e poi ricevuto la venuta del Signore in seno alla loro neo-famiglia. Una grande responsabilità li attendeva, ma per ubbidienza e fede hanno accolto amorevolmente il Signore, divenendo così i migliori genitori in assoluto che la storia ricordi.
Ogni famiglia del mondo dovrebbe accogliere Gesù nel proprio seno, cercando in tutti i modi di poter esserne degni. Se Maria e Giuseppe hanno provato grande senso di responsabilità e gioia nel voler accogliere il Redentore così anche noi dovremmo assoggettarci a questo alto senso di accoglienza sincera e devota. L’Amore chiede Amore, Gesù vuole essere considerato ed amato, Egli scende nel mondo quasi in punta di piedi, non con fragore assordante, ma nel pieno silenzio di una notte gelida. Facciamo come il bue e l’asinello, provvediamo allora a riscaldarlo con il nostro amore e la nostra fede, se vogliamo veramente accettarlo per sempre.
La storia della Chiesa cristiana è partita dalla Nascita di Nostro Signore, Egli si è proposto nella maniera più dolce e amorevole possibile, ha scelto una Famiglia povera ma già devota e adesso, dal cielo, è il Re di ogni famiglia. Ma lo è veramente? Lo rendiamo tale? Le parole della Madonna sono inequivocabili: Non separatevi dal Natale! Significa accogliere Cristo per tutta la durata della nostra vita e non ricordarci della Sua venuta solamente il 25 Dicembre. Ricordiamoci costantemente cosa ha rappresentato per noi tutti la sua discesa dal Cielo. Il vero motivo per cui ha voluto assumere la natura umana.
Cercherò di accogliere Gesù sempre, non solamente a Natale.
Farò in modo che il mio cuore sia la sua culla e contemplerò la sua straordinaria bellezza ogni giorno.
Prenderò ad esempio la Sacra Famiglia come modello di vita.

venerdì 23 dicembre 2022

Novena di Natale 8° GIORNO: "Vivete in Gesù"

 


Continuiamo la Novena in preparazione al Santo Natale seguendo le indicazioni che la stessa Regina della Pace ha fornito al Gruppo di Preghiera da Lei guidato attraverso Jelena a Medjugorje: accogliamo i preziosi consigli che ci ha fornito la stessa Madre di Dio.


Messaggio del 15 dicembre 1984

Desidero che nei giorni della novena di Natale si mediti su questi temi: 1. Aprite i vostri cuori perché Gesù vuole abitare in essi dopo Natale. 2. Accogliete il Natale con gioia. 3. Purificatevi per il Natale. 4. D’ora in avanti lasciate che Gesù abbia il primo posto nei vostri cuori. 5. Lasciate che solo Gesù vi dia gioia. 6. Lasciate che l’amore sia nelle vostre parole. 7. Nasce l’uomo-Dio che vuole il mondo unito. 8. Vivete in Gesù. 9. Non separatevi dal Natale.

 


8° giorno: Vivete in Gesù "
Come Lui dice nel vangelo di Giovanni al capitolo 15:
"Io sono la vera vite e il Padre mio  è il vignaiolo. (...)
Rimanete in me e io in voi (...)
Chi rimane in me  e io in lui fa molto frutto, perchè senza di me non potete far nulla (...)
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato"
Sarebbe opportuno leggerlo fino alla fine, sono parole d'amore che rivelano Gesù vero  Dio fatto uomo per amore delle sue creature.
La Madonna ha portato Gesù in grembo ma tutta la sua vita è stata intimamente unita a Lui: prima che nascesse, nell'infanzia, nella vita pubblica e anche sotto la croce.
Dopo la resurrezione Lei è rimasta in Gesù attraverso la Chiesa... Nella Pentecoste vediamo proprio questo.
Anche noi restiamo "in Gesù" se restiamo "nella" Chiesa attraverso i Sacramenti, il Credo, e gli insegnamenti della nostra fede.
Impegno di oggi: ripeterò ogni volta che riuscirò a ricordarlo, mentre cammino per strada, mentre faccio le faccende di casa, mentre aspetto il bus... fino alla veglia di Natale: VIENI SIGNORE GESÙ !
E aggiungerò ogni volta un mio pensiero: Vieni Signore Gesù... nella mia famiglia... nel mio lavoro... nei miei pensieri...
Riflettiamo...
Vivere in Gesù....
Andiamo per esclusione
Certamente, non vivo in Gesù quando desidero cose contro i Comandamenti, o che cadono nei sette vizi capitali
Non vivo in Gesù, se mi dimentico di Dio..... se vedo il prossimo solo con sospetto o peggio, se desidero cose non lecite, se penso che uccidere sia una scorciatoia per togliere il male dal mondo... se penso di poter dire falsa testimonianza "per un fine buono"
Non vivo in Gesù, quando eccedo nel mangiare, e/ o nel bere
Non vivo in Gesù, quando me ne sto nella mia comoda poltrona anziche' andare ad una riunione di qualche tipo (associazioni in cui possiamo dire la nostra, parrocchia, eccetera)
Non vivo in Gesù, quando guardo - anche solo per un attimo - un'altra donna, o uno spettacolo "piccante"
Non vivo in Gesù, quando conto gli spiccioli per fare "carità " - superfluo del superfluo!
Non vivo in Gesù quando mi arrabbio, ma soprattutto quando conservo rancore
Non vivo in Gesù, quando guardo con invidia persone felici e "appagate" dalla loro situazione, senza magari sapere quel che gli costa.....
Soprattutto, non vivo in Gesù, se penso di bastare a me stesso.
Vivo allora in Gesù, se rispetto i comandamenti ed evito di cadere nei vizi capitali...senza dimenticare che la TIEPIDEZZA e' vista molto male da Cristo !!
Vieni Signore Gesù... nella mia famiglia... nel mio lavoro... nei miei pensieri...
Meditiamo su questo passo tratto dal Vangelo:
"Chi rimane in me  e io in lui fa molto frutto, perchè senza di me non potete far nulla (...)"
Solo restando nella Chiesa, attraverso i Sacramenti soprattutto ma anche collaborando ad iniziative, uscendo da un modo troppo privato di vivere il cristianesimo, solo nella propria camera - salvo le vocazioni di clausura - potremmo supporre di vivere in Gesù.... soprattutto, ricordiamoci quelle parole "senza di me, non potete far nulla"...siamo servi "inutili"!!

giovedì 22 dicembre 2022

Gli auguri di Natale da parte del veggente Ivan Dragičević - 22/12/2022


 SALUTI DAL VEGGENTE IVAN DRAGIČEVIĆ PER IL NATALE 2022
22/12/2022

Anche quest'anno il veggente Ivan Dragičević, che ha ancora la grazia di vedere la Madonna tutti i giorni, ci fa gli auguri di Natale:


“Miei cari amici in Cristo,

Il profeta Isaia ci dice che "nelle tenebre gli uomini videro una grande luce" . L'oscurità è peccato; la grande luce è Gesù Cristo.

In un momento storico molto complicato, oscuro e violento, Gesù ha scelto di entrare in questo mondo in povertà, semplicità e silenzio. Ha scelto l'umiltà.

Gesù scelse di nascere dalla Vergine Maria senza peccato per prendere parte alla nostra natura umana. La Vergine continua a donarlo a noi che cerchiamo il suo amore.

Gesù ha scelto di far parte di una famiglia che ci insegna che l'amore reciproco e la fede in Dio aiutano a superare grandi sofferenze.

Gesù è la nostra luce per scacciare le tenebre del peccato e della sofferenza nelle nostre vite.

Gesù è la nostra speranza per resistere alla tentazione della disperazione.

Gesù è la nostra gioia perché possiamo avere forza e incontrare la pienezza della vita.

Gesù è la nostra pace che ci conduce alla volontà di Dio, e la volontà di Dio ci porta la vera pace interiore.

Amici miei, la Madonna ci ha invitato tante volte ad essere aperti perché Gesù possa rinascere nei nostri cuori.

Questa è la mia preghiera per voi questo Natale: che sebbene questo momento possa sembrare complicato e oscuro, non dimentichiate mai che questo è veramente un tempo di grazia!

Cerchiamo dunque il Principe della Pace e lasciamo che ci colmi della sua gioia!

Possa la gioia della venuta di Dio riempire te, la tua famiglia e il mondo intero!

Buon Natale e benedizioni di Dio nel nuovo anno 2023!

Uniti nella preghiera

Ivan Dragičević e Laureen, Kristina, Mikayla, Daniel e Mathew

 

 Fonte: Medjugorje Gebetsaktion

Novena di Natale 7° GIORNO: Nasce l’uomo-Dio che vuole il mondo unito.

 


Continuiamo la Novena in preparazione al Santo Natale seguendo le indicazioni che la stessa Regina della Pace ha fornito al Gruppo di Preghiera da Lei guidato attraverso Jelena a Medjugorje: accogliamo i preziosi consigli che ci ha fornito la stessa Madre di Dio.


Messaggio del 15 dicembre 1984

Desidero che nei giorni della novena di Natale si mediti su questi temi: 1. Aprite i vostri cuori perché Gesù vuole abitare in essi dopo Natale. 2. Accogliete il Natale con gioia. 3. Purificatevi per il Natale. 4. D’ora in avanti lasciate che Gesù abbia il primo posto nei vostri cuori. 5. Lasciate che solo Gesù vi dia gioia. 6. Lasciate che l’amore sia nelle vostre parole. 7. Nasce l’uomo-Dio che vuole il mondo unito. 8. Vivete in Gesù. 9. Non separatevi dal Natale.


 

7° giorno: Nasce l'uomo-Dio che vuole il mondo unito"
Per accogliere e comprendere il Natale  dobbiamo prima comprendere Dio creatore. Sta scritto che Gesù è stato "generato prima di ogni creatura..." Quindi Dio ha generato il Suo Figlio prima di creare l'uomo.. Dio da sempre ha pensato a farsi uomo come noi, prima ancora che noi fossimo creati. Per riunire il cielo alla terra e la terra al cielo... per attirare l'uomo verso Dio, Dio si è fatto uomo...
Lui si è fatto uomo perché noi fossimo uno in Lui infatti nella preghiera sacerdotale, prima della sua passione Gesù dice: "Non prego solo per questi, ma  anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una cosa sola come Tu Padre sei in me  e io in Te, siano anch'essi una cosa sola"
Impegno di oggi: leggere dal Vangelo il capitolo 17 di San Giovanni.
La preghiera di Gesù

1 Così parlò Gesù. Quindi, alzati gli occhi al cielo, disse: "Padre, è giunta l`ora, glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te. 2 Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. 3 Questa è la vita eterna: che conoscano te, l`unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. 4 Io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l`opera che mi hai dato da fare. 5 E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse. 6 Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me ed essi hanno osservato la tua parola. 7 Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, 8 perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro; essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. 9 Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi. 10 Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro. 11 Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi. 12 Quand’ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura. 13 Ma ora io vengo a te e dico queste cose mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. 14 Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 15 Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno. 16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 17 Consacrali nella verità. La tua parola è verità. 18 Come tu mi hai mandato nel mondo, anch’io li ho mandati nel mondo; 19 per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità. 20 Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; 21 perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. 22 E la gloria che tu hai dato a me, io l`ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. 23 Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell`unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me. 24 Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo. 25 Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato. 26 E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l`amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro".
Riflettiamo...
Oggi l'unità del mondo, ma anche dei cristiani, sembra minacciata ancora di più che nel passato per delle fughe ideologiche verso altri approdi solo apparentemente corrispondenti alle aspettative dell'uomo, perchè falsi e ingannatori. Quanti laici si dicono per la vita, quanti si dicono cristiani, ma poi difendono l'aborto, il divorzio, l'eutanasia, le varie sperimentazioni contro la vita, tipo quelle sugli embrioni, le unioni tra omosessuali ecc.
Il matrimonio civile e quello sacramentale soprattutto sono disattesi dai più a favore della convivenza. L'egoismo impera sovrano anche nella procreazione dei figli per cui uno, se viene, basta. Ciò che regna nel mondo è confusione e smarrimento. E siamo tutt'altro che uniti. Anzi ci allontaniamo sempre più gli uni dagli altri, anche nel professare la fede cristiana, pur dichiarando di perseguire l'ecumenismo.
La Madonna ci dice che "nasce l'uomo-Dio che vuole il mondo unito". Unito nell'amore a Lui e al Prossimo, unito nella ricerca del bene comune e nel rifiuto del tornaconto personale o dei singoli Stati, unito nella condivisione delle risorse che il Buon Dio ha distribuito variamente nel mondo, ma perché lo Stato che le possiede ne facesse partecipe lo Stato che ne è privo. Il nostro Dio è Padre, innamorato di tutti i Suoi figli, e, perciò, non può che volere il benessere di tutti e ha affidato a noi, alla nostra libertà di scelta, la realizzazione di detto benessere, anche se l'unità dei cuori è un Suo dono che dobbiamo implorare.
Abbiamo più che mai bisogno del Signore Gesù, per ritrovare la Verità del nostro essere e del nostro vivere. Per reincontrare la Vita che germoglia e fiorisce in Lui. Per percorrere la Via che conduce alla realizzazione piena della nostra umanità. Per diventare un cuore solo animato dal Suo amore misericordioso e vivere in Lui, affinché Lui viva in noi. Voglia Dio donarci la virtù della preghiera e la capacità di perdono perché possiamo essere una cosa sola in Lui, come auspica la nostra Madre Celeste.
Leggiamo e meditiamo il Salmo 8:
O Signore, nostro Dio,quanto è grande il Tuo Nome su tutta la terra:sopra i cieli si innalza la Tua magnificenza. Con la bocca dei bimbi e dei lattanti affermi la Tua potenza contro i Tuoi avversari,per ridurre al silenzio nemici e ribelli .Se guardo il Tuo cielo, opera delle Tue dita,la luna e le stelle che Tu hai fissate,che cosa è l'uomo perché te ne ricordi e il figlio dell'uomo perché te ne curi?Eppure l'hai fatto poco meno degli Angeli,di gloria e di onore lo hai coronato:gli hai dato potere sulle opere delle Tue mani,tutto hai posto sotto i suoi piedi;tutti i greggi e gli armenti,tutte le bestie della campagna;gli uccelli del cielo e i pesci del mare,che percorrono le vie del mare. O Signore, nostro Dio,quanto è grande il Tuo nome su tutta la terra.

Intervista a mons. Aldo Cavalli, visitatore apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje.



 Intervista a S.E. mons. Aldo Cavalli, visitatore apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje.

 Ha sostituito il vescovo polacco Henryk Hoser, morto nell'agosto 2021.

  Dopo esperienze pastorali e diplomatiche in Africa, America Latina, Malta e Paesi Bassi, Cavalli, si misura con una realtà nuova.

L’arcivescovo chiamato da papa Francesco a seguire da vicino il piccolo centro bosniaco trasformato dalla quarantennale storia dei sei veggenti, ci racconta la “sua” Medjugorje:

Cavalli, 75 anni, è arrivato dopo le chiusure legate al Covid.

 

VIDEO INTERVISTA 👇



mercoledì 21 dicembre 2022

La sera di Natale, eccezionalmente il 25 DICEMBRE 2012 con grande stupore di Marija, il Piccolo Gesù ha preso la parola!



MESSAGGIO DEL 25 DICEMBRE 2012
La Madonna è venuta con Gesù bambino tra le braccia e non ha dato messaggio, ma Gesù bambino ha iniziato a parlare e ha detto: “Io sono la vostra pace, vivete i miei comandamenti”. La Madonna e Gesù bambino, insieme, ci hanno benedetto con il segno della croce.

 
Suor Emmanuel- 3 DICEMBRE 2012

Cari bambini di Medjugorje, siano lodati Gesù e Maria!

La sera di Natale, eccezionalmente, Nostra Signora è rimasta in silenzio durante tutta la durata dell’apparizione con Marija. Tuttavia, con grande stupore di Marija, il Piccolo Gesù ha preso la parola! E Marija era come scioccata, così tanto che dopo l’apparizione ella poteva appena parlarci (al nostro piccolo gruppo di traduttori e amici).
Avete mai visto un neonato parlare? È un evento straordinario per Medjugorje! Questo non era mai accaduto in tanti anni di apparizioni. Marija ci ha detto che il Bambino Gesù aveva parlato con autorità, benché fosse veramente un neonato.

Egli ha detto: “Io sono la vostra pace. Vivete i miei comandamenti!”

Ecco ciò che è serio! Non possiamo non chiederci: “Perché tutto ciò?” Io non lo so. Ma c’è una cosa che tutti noi dobbiamo sapere, ed è che Dio stesso, incarnato in un bebè, è stato costretto a parlarci con tanta chiarezza, ciò che il mondo intero ha bisogno di capire! Il mondo non troverà pace fin tanto che noi non mettiamo Lui, Gesù, al primo posto. E per ottenere questa preziosa pace che noi cerchiamo così disperatamente, il messaggio è semplice: dobbiamo vivere i comandamenti di Dio.
Dopo questo evento del 25 dicembre, molte persone si sono messe ad estrapolarne il significato con interpretazioni diverse, addirittura apocalittiche per alcuni. In realtà, nessuno sa, neanche i veggenti, se la fine delle apparizioni è imminente. Il fatto è ogni giorno ci avviciniamo [alla conclusione] di 24 ore. Non ci lasciamo distrarre dalle interpretazioni incerte! Concentriamoci piuttosto sull’essenziale, sulle parole di Gesù, perché il suo appello è breve, semplice e di una chiarezza cristallina! Il mio ruolo non è nient’altro che dire a tutti: «Fate quello che vi dice!»

Al fine di non allontanarci dall’essenziale, vi cito i principali comandamenti di Dio, a cominciare da ciò che Gesù dice nel Vangelo:
nel Vangelo, uno scriba domanda a Gesù:
- Qual è il primo comandamento?
Gesù gli dà questa risposta:

- Ecco il primo: «Ascolta, Israele, il Signore nostro Dio è l’unico Signore. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutto il tuo spirito e con tutta la tua forza. Ecco il secondo: amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è comandamento più grande di questo» (Marco 12, 28-34).

- «Chi dunque violerà questo mio comandamento e d insegnerà agli uomini a fare lo stesso, sarà considerato minimo nel Regno dei Cieli; ma chi lo osserverà e lo insegnerà, costui sarà chiamato grande nel Regno dei Cieli» (Matteo 5, 19)

I 10 comandamenti di Dio, trasmessi attraverso Mosè: (Deuteronomio 5,7-21)
Io sono il Signore Dio tuo.
Non avrai altro Dio al di fuori di me. Non ti prostrerai ad altro dio e neppure lo servirai.
Non pronuncerai il nome di Dio inutilmente.
Osserverai il giorno di sabato [il giorno del Signore] per santificarlo. Durante sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro, ma il settimo giorno è un sabato per il Signore tuo Dio. Tu non farai alcun lavoro, nè tu, né tuo figlio, né tua figlia.
Onora il padre e la madre.
Non uccidere.
Non commettere adulterio.
Non rubare.
Non portare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
Non desidererai la donna del tuo prossimo.
Non desidererai né la casa del tuo prossimo, né i suoi campi, né il suo servo o la sua serva, né il suo bue o il suo asino: niente di ciò che appartiene al tuo prossimo.

Maria ci ha detto: «Cari figli, non posso aiutarvi se non vivete i comandamenti di Dio, se non rinunciate al pecceto e se non vivete la Messa».

2 - Le sera del 28 dicembre ci siamo riuniti alla Croce blu per pregare col gruppo di Ivan. Quando la Vergine è apparsa, ha dato questo messaggio:

«Cari figli, anche oggi desidero invitarvi alla gioia, vi invito di nuovo alla gioia. Nello stesso tempo, vi invito alla responsabilità. Cari figli, accogliete responsabilmente i miei messaggi e vivete i miei messaggi, perché, vivendo i miei messaggi, desidero condurvi a mio Figlio. In tutti questi anni in cui sono insieme a voi, il mio dito è rivolto verso mio Figlio, verso Gesù, perché desidero condurvi tutti a Lui. Perciò, anche nei prossimi giorni, ponetevi questa domanda: "Che cosa posso fare perché il mio cuore sia più vicino a Gesù?". Che questa domanda vi guidi. Dite a voi stessi: "Che cosa devo lasciare? Che cosa devo rifiutare, perché il mio cuore sia più vicino a Gesù?". Pregate, cari figli! Io pregherò per tutti voi, affinché la vostra risposta nei vostri cuori sia: "Sì, desidero essere più vicino a Gesù!". Grazie, cari figli, perché anche oggi avete risposto alla mia chiamata e avete detto sì"».

3 – Un’altra tradizione nella nostra casa di Medjugorje: il 31 dicembre o il 1° gennaio, ognuno di noi ringrazia il Signore e la Vergine Maria per i doni, le grazie e le benedizioni ricevute durante l’anno. Per questo, scriviamo su un foglio di carta (a mano) 50 ragioni precise che abbiamo per ringraziare. I nuovi venuti reagiscono tutti gridando: «50!!?? ». Ma si mettono a scrivere volentieri, e dopo aver riempito le loro 50 caselle, trovano nuove ragioni per ringraziare! Provate, perché il vostro stesso angelo vi suggerirà i punti nel caso vi trovaste in difficoltà!