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martedì 25 giugno 2019

Era il 25 giugno 1981 , tutti e sei videro la Madonna - 2° giorno dell'apparizione a Medjugorje

Secondo giorno Giovedì 25 giugno 1981
"Se è la Gospa, forse ritornerà", si dicono le quattro ragazze e il giorno dopo, 25 giugno, verso le ore 18.15, Ivanka, Mirjana e Vicka si recano a chiamare Milka, la pastorella, che era con loro il giorno prima, per salire al Podbrdo. Ma la mamma dice a Milka che ha bisogno di lei in casa, e manda Marija al suo posto. Marija a quell'ora è più disponibile, perché solo più tardi dovrà preparare la cena. Ella però non va subito, ma propone a Vicka di andarla a chiamare lei e Jakov, un bimbo di appena dieci anni, nel caso in cui la Gospa ritorni. Ivanka, Mirjana e Vicka si incamminano verso la sommità della collina, seguite da un gruppo di giovani e adulti. Hanno iniziato da poco la salita quando vedono un lampo, poi subito la Signora, ma molto più in alto e questa volta senza il bambino.
Vicka non dimentica la promessa fatta all'amica, corre subito a chiamarla e poi ripercorre la pietrosa salita seguita da Marija Pavlovic. Con lei c'è anche il piccolo Jakov Colo.
Vicka raggiunge Ivanka e Mirjana e, come il giorno prima, la luminosa figura fa loro segno di avvicinarsi. Questa volta, senza esitazioni, incuranti delle pietre e dei rovi, corrono verso la cima del monte. Marija e Jakov, con passo più lento, le seguono.
Ivan Dragicevic, il sesto veggente, non è andato sulla collina con le ragazze, ma vi è salito per un'altra via con tredici amici. Solo lui però avrà l'apparizione.
Amorosa e semplice, di una bellezza indescrivibile, la Signora è li davanti a loro. Veste una lunga tunica di colore grigio argento. Sotto un velo bianco si intravedono capelli neri. Nei suoi occhi blu c'è un profondo sguardo d'amore. "E' la Gospa!" esclama Ivanka.
"Adesso non mi dispiacerebbe morire, dal momento che ho visto la Madonna", dirà più volte Jakov.
I ragazzi improvvisano una preghiera molto in uso nel villaggio: sette Padre Nostro, Ave Maria e Gloria. L'apparizione prega con loro, per la prima volta, limitandosi al Padre Nostro e al Gloria (senza Ave Maria).
E' amabile e semplice, indescrivibile: meravigliosa, sorridente, gioiosa; una veste luminosa di grigio argentato, capelli neri ondulati sotto il velo bianco. Attorno alla testa le dodici stelle che nulla sostiene e nulla lega tra loro. E quegli occhi azzurri che guardano con affetto i ragazzi. Adesso si, la vedono bene.
Ivanka, orfana, osa domandare notizie della madre, Jagoda, deceduta il mese prima all'ospedale: "Come sta mia madre?".
"E' felice, sta con me", è la risposta.
La sua voce è dolce come la musica, o come campane che suonano. Tutti sentono questa domanda e la relativa risposta, eccetto Marija e Jakov. Mirjana chiede alla Madonna: "Lasciaci un segno, altrimenti crederanno che siamo delle pazze".
Nessuna risposta. Ella si limita a sorridere. "Tornerai?", chiedono ancora alla Gospa. Ella fa cenno di si con la testa. Poi dice loro: "Arrivederci, angeli miei" (appellativo familiare e tenero che si da ai bambini in Croazia).
E così, quel 25 giugno 1981, hanno visto per la prima volta l'apparizione da vicino e nettamente, nel suo splendore. La sua luce ha sigillato il gruppo dei sei, che si è definitivamente una volta per tutte. I quattro adolescenti del primo giorno: Ivanka, Mirjana, Vicka e Ivan e i due invitati da Vicka, Marija e Jakov, l'unico bambino. Sono loro che beneficeranno d'ora in poi dell'apparizione quotidiana. La Madonna chiederà loro in seguito di celebrare l'anniversario della prima apparizione, non il 24, giorno di paura, di incertezza e confusione, bensì questo secondo giorno, durante il quale essi l'hanno vista tutti e sei, hanno parlato con lei e pregato nella pace.

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