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sabato 21 marzo 2020

ANCHE A MEDJUGORJE S. MESSA A PORTE CHIUSE SENZA FEDELI

 

Informiamo quanto segue:
                                      da domani in Erzegovina 


1. L ' ufficio del vescovo: secondo l'ordine di  Peric, determina che la s. Messa si celebra con la presenza di un massimo di 10 persone: invitiamo i credenti a non venire.

2. Se qualcuno viene, resta fuori e ad una certa distanza di 2 metri.

3. È stato determinato che alle persone sotto i 18 anni e oltre 65 anni è vietato muoversi.

4. La Messa sarà, senza raccogliere beneficenza, senza cantare.

Consapevoli della gravità del momento, seguite questi ordini del nostro vescovo.

Consigliamo la preghiera in  famiglia e di ascoltare la Santa Messa via radio, televisione o internet.


Saranno temporaneamente sospese anche la via Crucis  e il Santo Rosario.


Non è fatto divieto, invece, di recarsi nei luoghi sacri

Pregate  per i sacerdoti perchè è più difficile celebrare la Santa Messa senza i fedeli. Pace e bene!


Fonte:
https://www.bljesak.info/kultura/vjera/u-nedjelju-mise-u-hercegovini-bez-masovnoga-okupljanja-vjernika/305936


Le Autorità della Bosnia Erzegovina hanno decretato lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale. Tale decisione implica la chiusura di uffici, enti e istituzioni culturali e attività commerciali al di fuori di supermercati, farmacie e strutture eroganti servizi di prima necessità. Sono vietati eventi e manifestazioni pubbliche, e alla popolazione è raccomandato di limitarsi agli spostamenti strettamente necessari, anche se al momento non vige l’obbligo generalizzato di autoisolamento domiciliare. Raccomandiamo ai cittadini italiani che si trovano in Bosnia Erzegovina di adeguarsi a queste disposizioni e di evitare ogni spostamento non motivato o indifferibile al fuori dalla propria abitazione/domicilio. Per quanto riguarda gli ingressi, il Consiglio dei Ministri della Bosnia Erzegovina ha dato istruzione alla Polizia di Frontiera di sospendere l’ingresso a tutti i cittadini stranieri provenienti dalle zone di maggiore diffusione del virus Covid-19, tra cui l’Italia. Per gli ingressi dagli altri Paesi vale l’obbligo, imposto a tutti i cittadini della Bosnia Erzegovina che rientrano dall’estero, di un periodo di quarantena di 14 giorni (sorveglianza medica diretta in collaborazione con le Autorità di ispezione competenti con rendicontazione giornaliera obbligatoria al servizio epidemiologico competente), nella propria abitazione/hotel o in strutture in fase di allestimento nelle aree di confine, sulla base dello screening medico che sarà effettuato all’ingresso. I cittadini stranieri possono entrare nel territorio della Bosnia Erzegovina unicamente con un passaporto in corso di validità (non sono più accettati altri documenti di riconoscimento). Si raccomanda in ogni caso di verificare che i Paesi confinanti non abbiano adottato misure restrittive all’ingresso in Bosnia Erzegovina dalle proprie frontiere. Le uniche deroghe valgono per il personale diplomatico e delle Organizzazioni Internazionali qui accreditato, al cui rientro si applica l’obbligo di isolamento di cui sopra, e a tutti gli autisti per trasporti merci, italiani inclusi, a patto che siano in possesso di un passaporto in corso di validità, seguano determinate cautele mediche e non si trattengano sul territorio della Bosnia Erzegovina per oltre 12 ore (non importa se per transito o consegna all’interno). In questa fase, le Autorità della Bosnia Erzegovina non effettuano alcuna distinzione tra cittadini stranieri non residenti e cittadini stranieri residenti in Bosnia Erzegovina.


Fonte:https://ambsarajevo.esteri.it/ambasciata_sarajevo/it/ambasciata/news/dall-ambasciata/2020/03/covid-19-nuovo-coronavirus.html?fbclid=IwAR1aIVls-6C0HSpf6BWSz499iuZLz2nsL0NQEEuALLx2S57Nmcjr2Z77Uxs

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