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domenica 1 marzo 2020

A causa dell’emergenza Coronavirus Lourdes chiude al pubblico tutte le piscine.


 La paura del Coronavirus arriva anche a Lourdes: il Santuario chiude parzialmente i battenti per il timore del contagio. In particolare è stato deciso di vietare l’ingresso nelle piscine ai fedeli dopo un provvedimento del governo.
Il ministro della salute francese ha messo al bando tutti i raduni pubblici aventi più di 5 mila persone, così le autorità del santuario si sono dovute adeguare diffondendo subito nel mondo le ultime disposizioni. «Ad oggi continueremo l’accoglienza sia dei gruppi che individuali. Ma per precauzione le piscine sono state chiuse fino a nuovo ordine». La stagione dei grandi pellegrinaggi debutterà la domenica delle Palme, il 5 aprile. «Adatteremo tutte le misure in funzione all’evoluzione della situazione e alle consegne che riceveremo dal Ministero della Salute». Sebbene non si interrompano i pellegrinaggi tutti i fedeli verranno monitorati al fine di evitare un’epidemia.
Intanto la direzione dell’Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali ha deciso di rinviare le partenze di tutti i pellegrinaggi dell’associazione al 20 maggio 2020.
I primi “treni bianchi” che aprono la stagione dei pellegrinaggi a Lourdes sono quelli della Sezione Triveneta, partenza prevista il 15 aprile da Verona, e della Sezione Romana Laziale, partenza prevista da Roma il 17 aprile. Oltre a questi due tutti i pellegrinaggi che erano in calendario prima del 19 maggio verranno riprogrammati in modo da rimodulare la stagione dei pellegrinaggi partendo proprio dalla nuova data del 20 maggio.
Le ferrovie francesi in concerto con quelle italiane sono al lavoro per la riprogrammazione delle partenze dei treni e al momento si sono dimostrate collaborative, anche se negli anni passati non erano mancate incomprensioni per i ritardi che accumulavano i treni in stazioni secondarie.
Da Lourdes fanno sapere che dispongono di ogni materiale protettivo per fronteggiare i contagi, inoltre hanno invitato i pellegrini ad avere fiducia e a non smettere di pregare.

Il 25 febbraio 1858, dopo aver scavato a mani nude Bernadette portò alla luce la sorgente dalla quale oggi si può bere l’acqua dalle fontane. Le parole dette da Maria hanno inoltre ispirato la costruzione, accanto alla Grotta delle apparizioni, delle piscine nelle quali ogni anno si immergono circa 80mila persone malate e disabili provenienti da vari Paesi. Seppure negli anni si siano registrate tante guarigioni, molte dopo aver bevuto o essersi bagnati alle fontane, si tratta di normale e comune acqua, come è spiegato anche nel sito del santuario mariano. Non è benedetta e non ha virtù terapeutica o proprietà specifica, come dimostrato dalle analisi effettuate il 7 agosto 1858 e l’8 ottobre 1964. La sua popolarità è legata ai miracoli. Bernadette Soubirous stessa ha detto: “Si prende l’acqua come una medicina. Bisogna avere la fede, bisogna pregare: quest’acqua non avrebbe virtù senza la fede!”.
Dal 1905 presso il santuario – ricorda Roma Sette – è stato istituito il Bureau des constatations médicales (l’Ufficio delle constatazioni mediche) presso il quale sono state dichiarate 7.500 guarigioni. Oltre duemila quelle che i medici hanno giudicato inspiegabili ma di queste, fino a oggi, la Chiesa cattolica ne ha riconosciute e definite miracolose settanta, tra le quali quelle di otto italiani. Le prime tre sono avvenute durante le apparizioni del 1858 mentre l’ultima l’11 luglio 2008 e riguarda suor Bernadette Moriau, religiosa francese delle Francescane Oblate del Sacro Cuore di Gesù, affetta da anni da una grave paralisi. Quarantanove le persone guarite a contatto con l’acqua di Lourdes e 39 nelle piscine. L’80% dei malati guariti miracolosamente è costituito da donne e l’ammalato più giovane aveva 2 anni al momento della guarigione.

Fonte:.farodiroma.it

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