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domenica 7 giugno 2020

RISCOPRIAMO Il SEGNO DELLA CROCE E LA SANTISSIMA TRINITÀ - Spiegazione

“Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”, queste semplici parole sono state pronunciate su di noi al momento del nostro Battesimo, con il quale la nostra vita è stata posta proprio sotto il segno della croce di Gesù.
E’ un segno da riscoprire. E’ un segno che a tanta gente non parla più. Per tanti è solo uno sgorbio, non è un segno. Eppure come abbiamo già ricordato è il primo simbolo cristiano tracciato su di noi al momento del Battesimo. E sarà l’ultimo segno che tracceranno su di noi, quando tutto sarà finito. Siamo nati in questo segno e moriremo in questo segno. Tutti i doni più grandi della vita sono accompagnati da questo segno: il Battesimo, la Cresima, il Perdono dei peccati, l’Eucarestia, il Matrimonio. A ogni incrocio importante della vita la Chiesa traccia su di noi questo segno. Il Cristiano usa uesto segno prima della preghiera, ma dovrebbe usarlo prima del lavoro, prima del cibo, prima del riposo e al primo risveglio del mattino.
Il segno della croce è quindi il “distintivo” dei cristiani, una sintesi di tutta la fede. Nel nome del Padre che ha dato origine all’universo per effondere il suo amore su tutte le creature; nel nome del Figlio che si consegnò volontariamente alla morte per noi e con la sua resurrezione ditrusse il potere della morte; e nel nome dello Spirito Santo, mandato da Cristo risorto per noi.
Come si fa il segno dello Croce?
Il segno della Croce si fa portando la mano destra alla fronte, e dicendo: In nome del Padre; poi al petto, dicendo: e del Figlio; quindi alla spalla sinistra e alla destra, dicendo: e dello Spirito Santo; o si termina con le parole Amen.

Nel segno della Croce, come esprimiamo noi i due misteri principali della Fede?
Nel segno della Croce, con le parole esprimiamo l’Unità e Trinità di Dio, e con la figura della Croce la Passione e la Morte del Nostro Signor Gesù Cristo.

È utile fare il segno della Croce?
È utilissimo fare il segno della Croce spesso e devotamente, perché è atto esterno di fede, che ravviva in noi questa virtù, vince il rispetto umano e le tentazioni, e ci ottiene grazie da Dio.

Quando è bene fare il segno della Croce?
È sempre bene fare Il segno della Croce, ma specialmente rima e dopo ogni atto dl religione, prima e dopo il cibo e il riposo, e nei pericoli dell’anima e del corpo.

Quando fare il segno della croce?
La Madonna di Medjugorje ci ricorda: ”Fa’ spesso il segno della croce e fallo bene! Quando vedi una croce fa’ il segno della croce”.
Toccando la fronte tu dici:
“nel nome del Padre” per immedesimarti nel suo pensiero
“nel nome del Figlio” per immedesimarti nel suo amore
“nel nome dello Spirito” per immedesimarti nella sua azione

Perciò è buona consuetudine farlo spesso:
Al mattino aprendo gli occhi, fai il segno della croce; copri il tuo corpo con il segno di Gesù, perchè resti con te e ti protegga per tutto il giorno.
Anche alla sera prima di chiudere gli occhi, il tuo ultimo gesto sia il segno della croce, dicendo: Gesù nelle tue mani affido la mia anima.
Non dimenticare di fare il segno della croce: quando entri ed esci dalla casa del Signore (la chiesa) prima e dopo aver pregato e prima di mangiare.
Segnandoti prima della preghiera:
“nel nome del Padre” impegnati ad abbandonarti in Lui
“nel nome del Figlio” impegnati ad unirti profondamente in Lui
“nel nome dello Spirito” impegnati a lasciarti guidare da lui

Segnandoti prima di un’azione:
“nel nome del Padre” implora la fedeltà al suo volere
“nel nome del Figlio” implora la fedeltà ai suoi esempi
“nel nome dello Spirito” implora la fedeltà delle sue ispirazioni

Benefici effetti
Il segno della croce è il più antico e principale sacramentale, termine che significa, un “segno sacro”, mediante il quale, ad imitazione dei sacramen­ti, “sono significati principalmente effet­ti spirituali che si ottengono per suppli­ca della Chiesa”. Esso ci difende dal male, ci protegge contro gli assalti del demonio e ci rende pro­pizia la grazia di Dio. San Gaudenzio (set. IV) afferma che, in tutte le circo­stanze, esso è “una invincibile armatu­ra dei cristiani”.
Ai fedeli che si mostravano turba­ti o tentati, i Padri della Chiesa consi­gliavano il segno della croce come ri­medio dall’efficacia garantita.

San Benedetto da Norcia, dopo aver vissuto per tre anni come eremita a Su­biaco, fu cercato da un gruppo di mo­naci che abitavano lì vicino, i quali gli chiesero che accettasse di essere il loro superiore. Tuttavia, alcuni monaci non condividevano questo progetto, e ten­tarono di ammazzarlo, offrendogli pa­ne e vino avvelenati. Quando San Be­nedetto fece il segno della croce sugli alimenti, il bicchiere di vino si ruppe, ed un corvo volò fino al pane, lo pre­se e lo portò via. Questo fatto è ricor­dato ancor oggi nella “Medaglia di San Benedetto”. Ave, o Croce, nostra unica speran­za! Nella Croce di Cristo, e solo in essa, dobbiamo confidare. Se essa ci sostiene, non cadremo, se essa è il nostro rifugio, non ci scoraggeremo, se essa è la nostra forza, che cosa potremo temere?
Seguendo il consiglio dei Padri della Chiesa, mai ci sia da parte nostra senso di vergogna nel farlo di fronte agli altri o negligenza nell’utilizzare questo effica­ce sacramentale, poiché esso sarà sem­pre il nostro rifugio e protezione.

Quindi è bene ricordare:
Facciamo bene il segno della croce.
E’ il segno che ci fa riconoscere cristiani.
Apriamo la nostra giornata con questo segno.
Chiudiamola facendoci quasi abbracciare da quella croce sul tuo corpo.
Se partecipiamo alla Messa, compiamo con gravità e compostezza il segno della croce: ci immergeremo nel Mistero che celebriamo col sacerdote e la comunità.
Quando andiamo a tavola ricordiamoci di quel segno e, se genitori, diamone esempio ai figli.
E, quando preghiamo, preghiamo nel nome del Padre-Amore; del Figlio-Salvatore; dello Spirito-Consolatore.
Infine, ricordiamo: qualcuno nel vedere far bene il segno della croce, s’è convertito.


IL SEGNO DI CROCE DI BERNADETTE SOUBIROUS
Dopo la prima apparizione, la pastorella, mostrò di avere capito alcune cose che solo la Madonna poteva averle spiegato.
Come prima cosa iniziò a farsi il segno della croce con un’attenzione e una solennità tutte diverse da prima. Quando dico nel nome del Padre e del Figlio – spiegava – con le mani vado dalla testa al cuore: l’amore, che noi collochiamo nel cuore, deve essere accompagnato dalla forza e dalla razionalità. Amare Dio con tutto il cuore e con tutta la mente. Invece il gesto di andare da una spalla all’altra significa – diceva la pastorella – avere la forza di prendere sulle nostre spalle la realtà. Sulle spalle, ma con la fiducia di chi sa che lo Spirito Santo farà per noi ciò che noi non riusciremo a portare a compimento.

IL SEGNO DELLA CROCE
di Romano Guardini
Quando fai il segno di croce, fallo bene. Non così affrettato, rattrappito, tale che nessuno capisce cosa debba significare. No, un segno della croce giusto, cioè lento, ampio, dalla fronte al petto, da una spalla all’altra.
Senti come esso ti abbraccia tutto? Raccogliti dunque bene; raccogli in questo segno tutti i pensieri e tutto l’animo tuo, mentre esso si dispiega dalla fronte al petto, da una spalla all’altra. Allora tu lo senti: ti avvolge tutto, ti consacra, ti santifica. Perché? Perché è il segno della totalità ed il segno della redenzione.
Sulla croce nostro Signore ci ha redenti tutti. Mediante la croce egli santifica l’uomo nella sua totalità, fin nelle ultime fibre del suo essere. Perciò lo facciamo prima della preghiera, affinché esso ci raccolga e ci metta spiritualmente in ordine; concentri in Dio pensieri, cuore e volere; dopo la preghiera, affinché rimanga in noi quello che Dio ci ha donato. Nella tentazione, perché ci irrobustisca. Nel pericolo, perché ci protegga. Nell’atto di benedizione, perché la pienezza della vita divina penetri nell’anima e vi renda feconda e consacri ogni cosa. Pensa quanto spesso fai il segno della croce, il segno più santo che ci sia!
Fallo bene: lento, ampio, consapevole. Allora esso abbraccia tutto il tuo essere, corpo e anima, pensieri e volontà, senso e sentimento, agire e patire, tutto vi viene irrobustito, segnato, consacrato nella forza del Cristo, nel nome del Dio uno e Trino.

Radio Maria

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