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mercoledì 10 giugno 2020

La grave ustione di Vicka raccontata da Suor Elvira


 Dalla relazione di Suor Elvira e dei suoi ragazzi di ritorno da Medjugorje registrata da amici di Ancona. Per chi non lo sa Suor Elvira è la fondatrice della comunità Cenacolo di Saluzzo per la redenzione dei tossicodipendenti; che a Medjugorje sono di casa e in Vicka hanno ben più di un’amica. 

 Elvira, un giorno, in camera, ho detto: “Vicka, tu sei fortunata perché hai una grande fede”. Lei ha subito risposto: “La mia Fede la conosce il Signore, però la fede non la si raggiunge mai; la fede è un dono che va sempre chiesto”, “la fede e un dono che bisogna chiedere sempre”. Ha detto ad un mio giovane: “Vedi, come tu suoni la chitarra, ma tutti i giorni ti metti a imparare e studiare e così perfezioni il tuo modo di suonare, così e la fede! Tutti i giorni devi chiederla a Dio ed è un dono che non si raggiungerà mai totalmente, ma poi, piano piano Dio te la dà”.

Continua Suor Elvira: “La fede finisce poi con l’essere la vita. La fede non è mai una cosa distaccata dalla vita. Non e un concetto. Non qualcosa da imparare ma qualcosa da vivere. Se uno ha fede vive la fede, ha una vita in Dio. L’abbiamo visto in modo concreto e pratico in questi giorni in Vicka: ha la fede, gli avvenimenti li coglie dalla mano di Dio, senza criticare, senza giudicare, senza volerli capire. E’ bellissimo...

Un ragazzo di Suor Elvira aggiunge: “Sono stato tante volte a Medjugorje però mai avevo visto soffrire Vicka in modo cosi evidente . Le altre volte Vicka stava male, era come in coma, ma niente si vedeva nel suo volto. Stavolta quello che mi ha colpito è stato il suo saper soffrire le sue sofferenze che vedevo, il suo non lamentarsi mai. Quello che le era successo comprometteva la sua giornata, non poteva incontrare i pellegrini, tuttavia lei accettava tutto come volontà di Dio. Anche la mamma di Vicka si è bruciata. Però ho visto tanta differenza,la mamma di Vicka si lamentava in modo umano come farebbe chiunque, perché proprio quelle bruciature facevano male. Vicka invece mai una volta ha detto: “Mi fa male”. Quando Suor Elvira e un ragazzo la medicavano e le strappavano la pelle Vicka diceva solo: “Va bene... mi sta passando’. 


 Dice Suor Elvira: “Martedì 26 aprile. In cucina di casa Vicka, la mamma di Vicka aveva lasciato dentro la stufa una padella con dell’olio; la sorella di Vicka, senza sapere nulla, ha acceso al solito la stufa che poco dopo emanava tanto fumo. Verso le ore 13 la mamma entra da fuori, apre il forno, prende dell’acqua e la lancia nel forno che prende fuoco. Le fiamme invadono la casa, bruciando le tendine. Vicka, che parlava con pellegrini nel cortiletto, corre in casa e, visti i nipotini tra il fumo e le fiamme, si butta in mezzo alle fiamme e li porta via. Vicka si e bruciata tutto il volto e una mano la mamma un po’ meno. Mentre le portano all’ospedale di Mostar -mi ha riferito la sorella Anna- Vicka cantava: “Maria.,. Maria...” E la mamma commentava; “E’ impazzita, ma come fa a cantare?” Anche i medici di Mostar, i quali non hanno saputo dove mettere mano quando hanno visto Vicka così ridotta ma sorridente che ancora cantava, hanno commentato: “Ma questa ragazza è pazza!”.

Quando, io la vegliavo sul letto di dolore, dopo il suo ritorno a casa, Vicka mi diceva; “Elvira, è facile cantare quando si sta bene, ma è tanto più bello cantare quando si soffre”. In quei giorni ho toccato la forza della fede della ragazza tra sofferenze atroci. Vicka non si è mai minimamente lamentata. Le sono stata vicino per 8 giorni ed ho letto tanta gioia in lei anche se tra tanta sofferenza... Era la forza che nasce dall’amore; veramente la morte viene ingoiata dall’amore. Praticamente il viso di Vicka era diventato nero come carbone, gli occhi quasi non si vedevano più, ma erano rimasti come due puntini comunque luminosi e pieni di luce, pieni di sorriso; aveva le labbra sporgenti tumefatte. Vicka era diventata irriconoscibile. Tuttavia non si è mai lamentata. Mai! Era quasi contenta di poter offrire a Dio qualcosa. Mi diceva: “E’ Dio che vuole così, e basta”. Ed io le ripetevo: “...ma perché proprio a te, perché proprio in questi giorni quando noi avevamo un piccolo programma da fare con te, che così è andato a monte?!” Ma lei: “Elvira, non importa. Se Lui ha voluto così, va bene così. il perché non glieLo chiedo mai al Signore, perché Lui sa cosa e bene per me”. E’ stata davvero una sofferenza accettata con amore.

Per una settimana è rimasta bendata tutto il viso e curata con foglie di cavolo. Infatti là usano curare le scottature così: con una crema, fatta da una vecchietta, derivata da un grasso e foglie di cavolo tritato. Comunque quella crema ha dato risultati stupendi, sbalorditivi. Dopo una settimana dovevo ripulire il volto di Vicka, letteralmente spellandolo e le dicevo: “Vicka, qui non è pronto ma devo tirare lo stesso”. E lei: “Nema problema... Tu fare presto, niente male... Tu non preoccupare”. Confesso che al posto del volto di Vicka vedevo il suo cuore. Mi è parso di vedere una ricca di amore da non sentire più il male fisico. Di solito noi se ci procuriamo una piccola scottatura, sentiamo -mamma mia- il dolore giorno e notte. Lei bruciata tutto il volto, tutta la mano e metà braccio, niente!

In seguito arrivava gente, volevano vederla... Io tra me dicevo: “Vicka non si farà vedere così perché appare come un mostro”... Invece lei, tutta bendata, correva sempre non appena sentiva gente. Una ragazza di 23 anni che sa superarsi così ...

Vicka (continua sempre Suor Elvira) mi ha confidato che quel giorno, al momento dell’apparizione, lei non ha potuto inginocchiarsi, perché a letto. Allora la Madonna le è apparsa, le si è seduta accanto, le ha messo una mano così... sul capo, l’ha accarezzata... Quel giorno la Madonna e Vicka non si sono parlate, si sono solo guardate negli occhi e basta. E’ stata l’unica apparizione da 7 anni in cui non c’è stato dialogo. Praticamente penso io -dice Suor Elvira- la Madonna non sapeva perché Dio ha mandato questo. Penso che la volontà di Dio qualche volta è nascosta anche alla Madonna. Lo deduco -continua Suor Elvira- dalle espressioni dell’altra veggente Marija Pavlovic: “La Madonna ha detto : -Dio mi ha permesso”... Dio mia ha concesso...”. Marija diceva: “La Madonna continua a venire in mezzo a noi e chiede al Padre di scendere tutti i giorni sulla terra perché vuole che ci convinciamo del suo immenso amore, ma soprattutto dell’immenso amore di Dio per noi. Se noi sapessimo -ha detto la Madonna- quanto Dio Padre ci ama, piangeremo di gioia, praticamente saremmo beati”. Noi l’abbiamo vista -dice Suor Elvira- questa beatitudine in Vicka, sebbene tra tanta tribolazione. Sì, l’autenticità di queste ragazze risulta proprio nel momento della croce, nel momento della prova. 


 Eco di Medjugorje n.53
Fonte: https://medjugorje.altervista.org/index.php/archivio/articolo/vicka/94/Vicka-Ivankovic-Lamore-vince-la-fiamma-del-fuoco

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