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martedì 9 giugno 2020

Aspetti della personalità del demonio, che si evidenzia fortemente negli esorcismi- TESTIMONIANZE DI PADRE FRANCESCO


TESTIMONIANZE DI PADRE FRANCESCO BAMONTE ,ESORCISTA

Il demonio ha parlato della Madonna(chiamandola soltanto Lei o Quella) in molti esorcismi di Padre Francesco Bamonte:
"Voi pensate che Lei (Maria Santissima) sia lassù, ma Lei non sta lassù. Lei vi sta vicino....cosa avete mai fatto,voi ,per averla così vicino ? (lo ripete con rabbia) E quando morite, Lei è là, Lei è là
e aspetta un vostro pensiero, un vostro palpito del cuore per il bene, una vostra chiamata a Quello (a Gesù) e Lei è là, Lei è là che vi aspetta con il cuore aperto di Madre! Tu sai che cos'è una madre, eh? Una madre guarda teneramente tutti i figli, insegna loro il bene, li richiama al bene e piange, e piange se il figlio, il figlio, il figlio non l'ascolta, perchè sa che io, io lo prenderò, se non l'ascolta io lo prenderò!"


“Lei è Tutta Santa, io invece tutto dannato. Lei è Tutta Bella e io sono tutto ciò che è brutto. Lei è cresciuta nella pienezza di grazia, io sono cresciuto nella pienezza della morte!”. E ancora: “Quando contemplate i misteri di quella corona (il Santo Rosario), sto male. Sono bastonate. Mi strappa tante…tante anime…perché è sua (di Maria Vergine)…è di Quella!”.
In ultimo: “Lei è l’unica che è dovunque; mi ‘uccide’, mi ha sempre ‘ucciso’, mi mette in testa i piedi; il suo velo maledetto mi strozza ogni volta; nessuno di noi (demoni) resiste!”.

Se lo scopo del demonio è quello di far pensare che non esista, la possessione, pur se tanto sofferta da chi la subisce, diviene testimonianza del contrario ed è spesso strumento di guarigione e di conversione per il sofferente e per i suoi familiari , perchè offre inequivocabilmente testimonianza della potenza dell'Amore di Gesù Cristo e di Maria Santissima per ognuno di noi.
Un altro caratteristico atteggiamento del demonio, durante gli esorcismi, è il parlare frequentemente di sterminio e distruzione: tutto ciò che è bello, buono, sano, pulito, armonioso, con linguaggio beffardo, viene preso di mira, con la minaccia di volerlo deturpare e distruggere. Si avverte il suo particolare odio verso il sacramento del matrimonio e verso gli affetti familiari: reagisce in maniera estremamente violenta quando si benedice il matrimonio di due sposi; o quando li si invita a rinnovare le loro promesse matrimoniali.
Un giorno (nell’anno 2005), espresse molto bene il suo odio per la famiglia con queste parole: Non mi piacciono ancora come vanno vestite le donne. Devono essere sempre più svestite, così che il sesso sia sempre più dominante e io possa distruggere sempre più le famiglie!. Altre volte ha definito gli organi sessuali, con evidente linguaggio metaforico, il centro del mondo.  Ho riscontrato altre reazioni  furibonde anche quando ho benedetto il fidanzamento di giovani che si erano impegnati seriamente a vivere nella castità. Il demonio qualificava questa loro scelta come  una porcheria.
Un altro aspetto della personalità del demonio, che si evidenzia fortemente negli esorcismi, è il suo puro odio. Egli gode del male, in qualunque forma si realizzi. Una volta ha gridato queste parole: Prendi quello schifo del libro dell’Apocalisse. C’è scritto di quella Donna che partorisce. Io i bambini cerco sempre di mangiarli. Sai come? E ha descritto, con parole tremende, lo sterminio giornaliero, in ogni parte del mondo, di migliaia di bambini nel grembi materno con l’aborto e le violenze sessuali sui piccoli. Quel che ancor più rendeva raccapricciante tali descrizioni, era ogni volta l’aggiunta dell’espressione come godo!.
Questa stessa espressione l’ha usata anche riferendosi ai giovani che, con la droga, si riducono a larve umane, e ai kamikaze, che si fanno esplodere. Mi ha colpito molto anche il modo con cui capovolge le cose, considerando il bene male e il male bene. Ad esempio varie volte, presentandogli una reliquia, ha detto: Che puzza! E’ la puzza di chi ha scelto Lui! (si riferisce a Gesù Cristo, che, per odio e disprezzo, non nomina quasi mai); presentandogli una corona del Rosario l’ha definita: “Catena maledetta, con la Croce in fondo”; all’aspersione con l’acqua benedetta, ha protestato, affermando di non voler essere lavato da quell’acqua, che puzza e che lo brucia; alle mie parole: Benedici Signore questo nostro fratello! Ha prontamente risposto: Che sia maledetto, lo porterò con me all’inferno!; alle parole del Vangelo: Venite con me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò (Mt 11, 28), immediatamente ha replicato: Venite a me voi tutti che siete allegri, venite a me voi tutti che siete perversi e io vi ristorerò.
Una volta , mentre facevo un esorcismo, giunti alle parole dell’esorcismo inimìce fidei, hostis, géneris umani, mortis adductor (Nemico della fede, avversario del genere umano, portatore di morte),  il demonio espresse tutta la sua irresistibile aspirazione al male e per il male con queste parole: Il potere del peccato sarà il nostro altare, su quello sacrificheremo le anime dei tuoi figli maledetti, su quell’altare faremo il sangue dei tuoi figli maledetti. C’è un dio per chi odia, e questo dio è il mio dio.
Sempre, poi, nelle sue invettive, emerge anche come egli è davvero colui che tenta continuamente di dividere gli uomini e di aizzarli gli uni contro gli altri. Ama infatti sottolineare che gli piace vedere l’odio fra gli uomini ed è avido della malvagità umana perché, come ha affermato più volte: sono cibo che mi alimenta e mi rafforza.
A tale proposito , tante volte l’ho sentito affermare, in perfetta sintonia con la teologia, che il male è una scelta della nostra volontà e quando la volontà umana, sorretta dalla grazia gli si oppone, non può nulla. Allo stesso tempo, tante volte ha anche affermato, in maniera molto chiara, questa sua principale attività in mezzo agli uomini, che è appunto la tentazione. Una volta, al momento in cui viene definito dal rituale degli esorcismi: malorum radix, fomes vitiorum, sedùctor hòminum, proditor gentìum (radice di tutti i mali, fomite dei vizi, seduttore degli uomini, ingannatore dei popoli), ha espresso la sua attività tentatrice con queste parole eloquentissime: Il nostro dovere è tentare sempre, chiunque, dovunque e comunque. Qualcuno ci cade nella nostra rete, qualcuno ci cade per sempre!.
Un’ultima esperienza che riporto, tra quelle che mi colpiscono durante l’esorcismo, è toccare con mano la potenza e l’efficacia della preghiera. L’esorcismo è un’azione liturgica, quindi è preghiera della Chiesa. L’esorcista non esorcizza a suo nome, ma in nome di Cristo e della Chiesa. Ebbene, se si rimane molto dispiaciuti per le sofferenze che  il demonio infligge alla persona che possiede, allo stesso tempo, riflettendo, comprendiamo che se questa preghiera disturba così tanto il demonio, al punto di causargli tali reazioni, allora qualsiasi altra preghiera, liturgica o privata, se fatta con fede, porta il suo frutti, anche se non ne vediamo così sensibilmente ed immediatamente gli effetti. Tutto questo ci sprona ad amare la preghiera, sia quella comunitaria, sia quella individuale e ad aumentare il desiderio e la frequenza, con la certezza che la preghiera sincera è sempre causa di un effetto benefico, anche su noi stessi, sebbene sul momento non sia sempre percepibile. Ricordo come una volta il demonio stesso, suo malgrado dovette confermarlo, dicendo, senza dubbio costretto da Dio: Se voi uomini viveste in ginocchio davanti a Lui (Dio, n.d.r.) e cantaste le Sue lodi come fanno gli Angeli, noi non avremmo tutto il potere che ci date su di voi.

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