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lunedì 9 dicembre 2019

LA GUARIGIONE STRAORDINAREA DI BRUNA A MEDJUGORJE



Dr. Giacomo Mattalia

Durante una delle periodiche riunioni di consultazione della nostra equipe medica con l'A.R.PA., fummo raggiunti da una telefonata inaspettata. Chi ci chiamava era il teologo mariologo francese Rene Laurentin per segnalarci un probabile caso di guarigione straordinaria avvenuto qualche mese innanzi proprio a Medjugorje. Si trattava, secondo le sue informazioni, della signora Bruna B. di Ravenna affetta da tempo da una malattia incurabile delle linfoghiandole.
Non seppe aggiungere altro, anzi l'indirizzo alquanto incompleto che ci fornì, complicò notevolmente le nostre ricerche.
Tuttavia qualche giorno dopo, il 16 maggio 1985 eravamo già in Romagna e la commovente testimonianza a cui assistemmo fu premio meritato alle nostre ricerche.
I primi segni della malattia, a detta dell'interessata, erano iniziati nel 1978: astenia, dimagramento, afonia, adenomegalia indirizzarono i medici verso la diagnosi di toxoplasmosi.
Solo dopo quattro anni, non beneficando in nessun modo della terapia, un ulteriore consulto, questa volta presso il Centro Tumori di Milano chiarì il dilemma: si trattava in realtà, purtroppo, di un Linfoma non-Hodgkin di tipo linfocitico e linfoblastico al IV stadio con invasione retroperitoneale. La nuova diagnosi non dava adito ad illusioni. La prognosi era severissima e ogni cura puramente palliativa. La signora non disarmò: iniziò ugualmente la chemioterapia e moltiplicò le sue preghiere a Dio per intercessione della Vergine Santa.
Era in questo atteggiamento di fede e di fiducia illimitata, quando seppe delle apparizioni della Madonna in Jugoslavia e decise di partire. Ma non fu così facile: dovette attendere ancora qualche settimana prima di unirsi ad un piccolo pulmino di Forlì diretto in Bosnia-Erzegovina.
Con questo ristretto gruppo di persone fece tappa a Loreto e nella Casa della Natività disse alla Vergine: «Madonnina, tienimi tra le tue braccia, stringimi forte forte, ho bisogno di sentire la Tua presenza». Disse un'Ave Maria e uscì.
Giunsero a Medjugorje il pomeriggio del giorno seguente, appena in tempo per le funzioni serali e poiché desiderava entrare nella stanzetta delle Apparizioni, si avvicinò alla porta, nonostante una moltitudine di persone gremisse l'ambone.
Quando capi che il Francescano addetto al buon ordine, desiderava allontanare i fedeli dalla balaustra pregò tra sé e disse: «Madonnina, se non è possibile entrare permettimi almeno di rimanere qui accanto alla porta, così sarò più vicina a Te, quando Tu verrai». Mentre ancora stava pensando a queste cose si sentì spinta violentemente dentro la cameretta: si voltò immediatamente per vedere chi, così, in malo modo, l'avesse trascinata e, con sua somma meraviglia, non vide assolutamente nessuno.
Frastornata e commossa per questo fatto inconsueto, assistette all'estasi dei veggenti pregando intensamente per tutti i malati presenti e per tutti i sofferenti che aveva lasciato in Italia.
Tornò poi, nella navata principale della Chiesa per partecipare alla S. Messa. Alle ore 21 circa, quando il pulmino stava per lasciare definitivamente il piazzale antistante la Parrocchia di S. Giacomo in Medjugorje, tornò Don Arturo, la loro guida spirituale; si fermò dinanzi alla signora e le disse: «Bruna, Bruna, corri in Chiesa, Marija Pavlovic, la veggente, mi ha detto nella Sacrestia che desidera parlarti».
Vincendo lo stupore, ancora incredula si precipitò alla ricerca della ragazza; ma non la trovò, l'oscurità serale aveva avvolto ogni cosa. Quella sera in albergo, i suoi compagni di viaggio, colpiti dal clima di preghiera in cui avevano vissuto per l'intero pomeriggio, decisero variando il programma, di tornare l'indomani in quel paesino benedetto da Dio e visitato quotidianamente dalla Madonna. La Bruna vide così riaffiorare le speranze di attuare quell'incontro tanto atteso.
Il giorno seguente verso il mezzodì due giovani che erano con lei le proposero di raggiungere la collina del Podbrdo, ove erano avvenute le prime otto Apparizioni nel giugno del 1981. Nonostante fosse molto affaticata per il viaggio e per le cure accettò Finvito. Stavano inerpicandosi tra i sassi e i rovi quando furono raggiunti da una voce: «Bruna, Bruna». Si voltò di scatto... era Marija Pavlovic che sorridente, con le braccia allargate la chiamava. Le corse incontro e ricevette un forte abbraccio. La veggente, attraverso una sua parente che conosceva la lingua italiana, proseguì: «La Madonna, ieri sera, mi ha incaricata di trasmetterti l'abbraccio, che tu con tanta insistenza Le avevi domandato a Loreto...» Singhiozzante tra le lacrime la Bruna disse: «Ma tu come fai a sapere che io mi chiamo Bruna B. e che provengo da Ravenna?» La ragazza replicò: «La Beata Vergine non solo mi ha parlato di te ma mi ha permesso di vedere il tuo volto accanto al Suo!» Ancora tergendole le lacrime proseguì: «Mi ha incaricato inoltre di invitarti a non pregare solo per gli altri ma anche per te: per la tua guarigione. Tu hai due figli, tu devi vivere, non devi morire... questa sera io pregherò la Nostra Mamma Celeste particolarmente per te, per la tua salute. Prega per i Sacerdoti, prega per la Chiesa, prega molto, prega molto: questo è il messaggio che ti lascio, torna ancora, ho molte cose da dirti...»
Al rientro in Italia, sottoposta a numerosi esami medici, questi confermarono la regressione della malattia di base e la donna riprese la sua attività lavorativa quotidiana. Le forze erano tornate, i dolori erano scomparsi, il miglioramento clinico, che era iniziato sin dal viaggio di ritorno dalla Jugoslavia, continuava. Ad un successivo controllo linfografico e radiologico (TAC) persisteva unicamente un linfonodo toracico retroaortico ancora lievemente ingrandito che scomparve sei mesi più tardi.
A due anni di distanza la signora Bruna B. di Ravenna è in remissione totale per ciò che riguarda la patologia neoplastica di cui era affetta pur esitando, quale strascico della chemioterapia, una modesta cardiotossicità da Adriblastina corretta con terapia digitalica.
N.B. La signora Bruna è tornata a Medjugorje il 25 giugno 1985, quarto anniversario dall'inizio delle apparizioni, ed in questa occasione si è nuovamente incontrata con Marija Pavlovic. 


Fonte: Medjugorje Altervista.

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