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mercoledì 9 novembre 2022

Andato a Medjugorje per chiedere la costanza nella preghiera, e Maria che fa? Gli dona una persona che prega molto- TESTIMONIANZA


 La Gospa ci ha fatto incontrare. 

Ciao! Da dove iniziare? Era il lontano 2004, stavo preparandomi con un mio amico a partire per la GMG in Germania, non sapevo una parola di inglese figurarsi il tedesco. Il mio amico Massimo mi disse di non preoccuparmi, mi avrebbe aiutato lui a colloquiare. Un mese prima della partenza, che era programmata per il 15 agosto, una mia amica mi volle portare in un Santuario. Precisamente il Santuario delle Tre Fontane a Roma. Ricordo come fosse ieri quel posto che mi ha cambiato la vita, avevo fatto con Don Fabio Rosini i 10 Comandamenti, poi ero passato al Palatino nel gruppo dei Francescani dell’ OFS. Appena arrivato un pianto a dirotto mi fece capire che avevo avuto una chiamata. Anche la mia amica Enza aveva avuto lo stesso pensiero: mi disse che la Madre Celeste mi stava chiamando a lei. Ci volle un attimo, cambiai idea e chiamai il mio amico Massimo; gli dissi che mi dispiaceva, ma che non sarei più partito per la GMC in Germania e che, invece, sarei andato a Medjugorje. Nei giorni seguenti ricordo che non avevo il coraggio di partire da solo e chiesi a più amici, dei vari gruppi di preghiera che conoscevo, se c’era qualcuno disposto a venire con me. Ebbene, ad un certo punto, una mia amica mi rispose di si. Era Simona. Controllammo tramite il gruppo del Centro Maria, che organizza periodicamente i viaggi a Medjugorje, se c’era posto. Niente da fare, ci eravamo mossi troppo tardi! Un bel giorno mi chiamarono dal Centro Maria e mi dissero che si, provvidenzialmente si erano liberati, all’ultimo momento, due posti per Medjugorje. Iniziò l’avventura; partimmo per la settimana della Gioventù Siamo venuti per adorarlo dal 1 al 6 Agosto 2005. I pullman, partiti da Santa Croce in Gerusalemme a Roma del Centro Maria, erano cinque. Un buon 85% dei pellegrini erano donne, noi uomini pochissimi. Viaggio bellissimo. Franco, l’organizzatore del pellegrinaggio, ci seguiva con le preghiere bellissime della Gospa, e con continui Rosari di avvicinamento a Medjugorje. Appena arrivati, prima tappa nella Chiesa di San Giacomo. Cosa mi accade? Pianto a dirotto, come era successo al Santuario delle Tre Fontane. Una cosa pazzesca, non riuscivo a fermare quel pianto, che ho sempre pensato fosse di liberazione. Maria mi stava preparando. Io ero andato lì, pur avendo 41 anni, non per cercare moglie, ma per chiedere che Maria mi desse la costanza nella preghiera, cosa che mi mancava e mi manca un po’ ancora oggi. Maria che ha fatto? Siccome conosce tutti noi, non ha fatto altro che donarmi una persona che prega molto, e l’ha fatta mia sposa.

Ho ancora le lacrime mentre scrivo. Ricordo che ero attorniato da donne in quel pellegrinaggio. Il mio problema era sempre lo stesso, era come vedere tante finestre che si aprivano e dietro ogni finestra c’era una ragazza, ero indeciso, mi piacevano tutte, in pratica non riuscivo a concentrarmi su una donna sola, anche perchè ero stato lasciato (anche e sopratutto per colpa mia) dopo quasi dieci anni di convivenza, ad un mese e mezzo dal matrimonio. Un giorno tra le tante ragazze che frequentavo in quel Paradiso terrestre noto una ragazza napoletana di nome Lisa. Allora lei aveva 30 anni ed io 41, era carina nei modi ed era molto bella (lo è ancora). Ci mettiamo a parlare per strada mentre ci avvicinavamo alla tomba di Padre Slavko, le chiedo: dove vai in vacanza quest’anno? E lei: in Puglia. Io continuo: ahh! Pensa, anche io sono pugliese, i miei vivono ancora ad Ostuni, ma sono originario di Francavilla Fontana. Lei mi guarda, e mi dice: i miei hanno casa ad Ostuni da 15 anni! Allora io, marpione, le faccio: senti vuoi andare con me ad Ostuni quando torniamo a Roma? Lei accetta, ma poi, per vari motivi, non partiamo più insieme.

Torniamo a Roma e ci incontriamo prima in una pizzeria con amici. Io mi porto sette mie amiche e un amico. Lei arriva con la sua amica del cuore Daniela, che diventerà anche la nostra testimone di nozze. Non ti dico la faccia di Lisa quando ha visto il pavone Sergio con tutte quelle sue amiche. La serata finisce lì. Il giorno dopo, per un puro caso, lei non parte per Napoli, cosi ne approfitto e la invito a casa mia, nella tana del lupo. Lei accetta. La sua amica le dice che, secondo lei, si può fidare di me. Le preparo una bella cenetta con una mia specialità: gli schiaffoni al pomodoro con mozzarella filante. Un successone!

Mentre brindiamo accade la prima cosa strana: scoppia un porta candela di vetro per via del calore, lei si spaventa e mi abbraccia ed io faccio lo stesso. Lei mi dice: questo non è un abbraccio normale! Ed io: non so, volevo proteggerti.

Partiamo per le vacanze, entrambi con destinazione Ostuni. Ognuno per fatti propri. Una sera ci incontriamo lì, ad Ostuni. Facciamo una passeggiata lunghissima e, ad un certo punto, che faccio? Le chiedo se volesse venire a casa mia per presentarle mia mamma e lei accetta. Appena conosciute, praticamente mi mettono da parte, e cominciano a scambiarsi i Santini che avevano entrambe. Non vi dico la mia faccia!

Poi, dopo quelle vacanze, siamo tornati a Roma e ci siamo fidanzati. All’inizio avevamo pensato di trovare, per Lisa, una casa vicino alla mia, ma non si riusciva a trovare nulla. Cosi abbiamo deciso di vivere insieme e di sposarci al più presto.

Con la grazia di Dio e con la nostra grande forza d’animo, in quei sei mesi prima del matrimonio, siamo riusciti, sempre grazie a Dio, a rispettarci. Se me lo avessero detto 10 anni prima mi sarei messo a ridere. Non pensavo di farcela.

Un giorno vado a confessarmi e il prete non mi dà l’assoluzione perchè vivevamo insieme. Anche se ci rispettavamo. E’ stata la molla che ha smosso tutto. Quella sera stessa abbiamo deciso la data del nostro matrimonio. Io le dico primo settembre e lei, invece, il 25 Giugno 2006! Le dico: Emmhhh! Lisa quella era la data con cui dovevo sposarmi con l’altra ma se per te non ci sono problemi per me va benissimo.

Lei acconsente tranquillamente. Oggi facciamo parte della Comunità Maria di Roma e ricordo come fosse ieri il giorno in cui feci la testimonianza davanti a tutta la Comunità. Io per 5 anni dal 2000 al 2005 ogni volta il 25 Giugno piangevo pensando a quel matrimonio non andato a buon fine. Ebbene in quel momento mi resi conto come Dio aveva cambiato quel giorno dal più triste della mia vita al più bello della mia vita!

Abbiamo chiesto dei bambini a Maria e c’è li ha concessi: Gaia Maria 9 anni e Francesco 4 anni. Avevamo chiesto Francesco, essendo stato io francescano, e Gaia Maria, essendo Lisa da sempre facente parte della Comunità Maria.

Ci sono tante altre cose da dire ma non finirei più. L’ultima cosa: quando andammo a scegliere il ristorante ai Castelli al Domus Caesari il proprietario ci disse: troppo tardi, siamo già ad Aprile. Abbiamo tutto pieno fino a Settembre! Ho solo una data, se vi può interessare. Sapete qual’era la data? Il 25 Giugno!!!

Ricordo che gli dissi ”a malincuore”: va bene lo stesso l’importante e che ci fate un buono sconto tanto se non lo prendiamo noi ormai a due mesi da quella data chi si presenta per fermare il 25 Giugno.

E’ cosi fu un matrimonio bellissimo.

Grazie! Shalom

Sergio



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