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venerdì 11 febbraio 2022

Testamento spirituale di Santa Bernadette

 


Per conoscerla un po’ meglio ascoltiamo il suo testamento spirituale, una sua preghiera, le sue parole guardando alcune sue fotografie.

FU LA PRIMA SANTA AD ESSERE FOTOGRAFATA 

 



 

Testamento spirituale di Santa Bernadette


Per l’indigenza di mamma e papà
per la rovina del mulino, per il vino della stanchezza,
per le pecore rognose : grazie, mio Dio!

Bocca di troppo da sfamare che ero;
per i bambini accuditi, per le pecore custodite,grazie!

Grazie o mio Dio, per il Procuratore,
per il Commissario, per i Gendarmi,
per le dure parole di Peyremale.

Per i giorni in cui siete venuta, Vergine Maria,
per quelli in cui non siete venuta,
non vi saprò rendere grazie altro che in Paradiso.

Ma per lo schiaffo ricevuto, per le beffe, per gli oltraggi,
per coloro che mi hanno presa per pazza,
per coloro che mi hanno presa per bugiarda,
per coloro che mi hanno presa per interessata.
GRAZIE, MADONNA!

Per l’ortografia che non ho mai saputa,
per la memoria che non ho mai avuta,
per la mia ignoranza e per la mia stupidità, grazie!

Grazie, grazie, perché se ci fosse stata sulla terra
una bambina più stupida di me, avreste scelto quella!

Per la mia madre morta lontano,
per la pena che ebbi quando mio padre,
invece di tendere le braccia alla sua piccola Bernadette,
mi chiamò Suor Maria Bernarde: grazie, Gesù!

Grazie per aver abbeverato di amarezza
Questo cuore troppo tenero che mi avete dato.

Per Madre Giuseppina che mi ha proclamata:
“Buona a nulla”.
GRAZIE!

Per i sarcasmi della madre Maestra, la sua voce dura,
le sue ingiustizie, le sue ironie,
e per il pane della umiliazione, grazie!

Grazie per essere stata quella cui la Madre Teresa
Poteva dire :”Non me ne combinate mai abbastanza”.

Grazie per essere stata quella privilegiata
dai rimproveri, di cui le mie sorelle dicevano:
“Che fortuna non essere come Bernadette”.

Grazie di essere stata Bernadette,
minacciata di prigione perché vi avevo vista,
Vergine Santa!
Guardata dalla gente come bestia rara;
quella Bernadette così meschina che a vederla si diceva:
“Non è che questa?!”.

Per questo corpo miserando che mi avete dato,
per questa malattia di fuoco e di fumo,
per le mie carni in putrefazione,
per le mie ossa cariate, per i miei sudori,
per la mia febbre, per i miei dolori sordi e acuti,
GRAZIE MIO DIO!

Per quest’anima che mi avete data, per il deserto della aridità interiore,
per la vostra notte e per i vostri baleni,
per i vostri silenzi e i vostri fulmini;
per tutto,
per Voi assente e presente, grazie! Grazie o Gesù!


“Vorrei che si dicessero anche i difetti dei santi e ciò che hanno fatto per correggersi. Questo servirebbe molto di più che non i loro miracoli e le loro estasi.”
(Così diceva Bernadette riconoscendo la sua testardaggine.)



Una preghiera che rivela il suo cuore


O Gesù, datemi, ve ne prego,
il pane dell’umiltà,
il pane dell’obbedienza,
il pane della carità,
il pane della forza per spezzare la mia volontà e fonderla con la vostra,
il pane della mortificazione interiore,
il pane del distacco dalle creature,
il pane della pazienza per sopportare le pene che il mio cuore soffre,
il pane della forza per soffrire bene,
il pane per non vedere che voi solo in tutto e sempre,
Gesù, Maria, la Croce, io non voglio altri amici che questi.
O Gesù, voi mi volete crocifissa: fiat
 

 
 Risposte di S. Bernadette
 
«E l’erba che hai mangiato?». 
«Anche questo mi ha domandato…».
«Che cosa ti ha detto?» 
«Mangerai quell’erba che è là». 
«Ma sono gli animali che mangiano l’erba!»
«Ieri Aquero (la Madonna) mi aveva detto di baciare la terra come penitenza per i peccatori».
«Ma lo sai che ti credono pazza a fare di queste cose?».
 E lei conclude: «… per i peccatori».

«Non sembra un’idea degna della Madonna averti fatto mangiare l’erba».
«Mangiamo pure l’insalata!».

 

 
LUGLIO – Suor Emilienne Duboé: Bernadette mi fu affidata fin dal suo arrivo in noviziato, per abituarla… Ciò che la addolorava, era di non vedere più la grotta di Lourdes. «Se tu sapessi» mi disse «quello che ho visto di bello là». Avevo la tentazione di chiederlo, ma mi rispose che non poteva dire niente, che la madre maestra l’aveva proibito. Mi diceva:«Se tu sapessi quant’è buona la Madonna!».
 
 «Non posso trovare bella nessuna madonna, dopo aver visto l’originale».

Un giorno Bernadette mi fece notare che facevo male il segno della croce. Le risposi che certamente non lo facevo tanto bene quanto lei che lo aveva imparato dalla Madonna. «Bisogna farci attenzione» mi disse «perché vuol dire molto farsi bene il segno della croce».
Suor Charles Ramillon: Il modo in cui si faceva il segno della croce mi colpiva profondamente; abbiamo cercato più volte di riprodurlo, ma senza risultato. Allora dicevamo: «Si vede bene che glielo ha insegnato la Madonna stessa».




«la Vergine talvolta vuole che si preghi a lungo, e una persona è stata guarita soltanto dopo nove novene».
 
«Quando passi davanti alla cappella, se non hai il tempo di fermarti, incarica il tuo angelo custode di portare il tuo messaggio al Signore nel tabernacolo. Lo porterà e poi ti raggiungerà di nuovo».
 
Tra i santi, Bernadette aveva una devozione particolare per san Giuseppe. Ripeteva queste invocazioni: «Fatemi la grazia di amare Gesù e Maria come vogliono essere amati. San Giuseppe, pregate per me. Insegnatemi a pregare». E diceva: «Quando non si riesce a pregare, ci si rivolge a san Giuseppe».

«Che cosa pensate di me? Volete che non sappia che se la Madonna mi ha scelta, è perché ero la più ignorante? Se ne avesse trovata una più ignorante, avrebbe preso lei».
 
Torturata da diverse malattie: l’asma, un tumore ad un ginocchio, infezioni purulente agli orecchi, tubercolosi ossea, piaghe su tutta la schiena

È molto doloroso non poter respirare, ma è molto più terribile esser torturata da pene interiori.
 
“Dopo la mia morte, tutto quello che si scriverà, più semplice sarà e meglio sarà.”
 

 



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