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venerdì 12 luglio 2019

PREGHIERA DA RECITARE NELLA TENTAZIONE

Signore, ho paura. Aiutami a superare la tentazione. Mi sento solo e insicuro. Improvvisamente mi assale il dubbio e la ribellione e ciò che faccio mi sembra senza senso. Non lasciarmi vacillare. Stammi vicino perché solo in te è la mia forza. 

Signore, tu lo sai,
la tentazione è un momento della vita,
un momento oscuro e difficile.
Improvvisamente è in me il dubbio,
tutto si ribella, tutto è insicuro,
senza senso quello che faccio.
Sono tentato nella carne,
nella fede e nello spirito.
Nella tentazione, o Signore,
tu sei in crisi nella mia mente
incapace di capirti,
sei in crisi nel mio cuore
incapace di amarti,
sei in crisi nella mia volontà
incapace di volerti.
Signore, tu conosci quello che sono
e sai quello che faccio,
voglio il bene e faccio il male:
non mettermi alla prova
perché sono debole,
non abbandonarmi
perché da solo non ce la faccio.
P. MaiorVediamo ora di quali mezzi dobbiamo servirci per vincere le tentazioni.

I maestri di spirito ne suggeriscono molti, ma il più necessario e sicuro - e di questo solo ora voglio parlare - è il ricorrere a Dio con umiltà e fiducia, dicendo: "O Dio, vieni a salvarmi; Signore, vieni presto in mio aiuto".
(Sal 69,2).

Basta questa preghiera a farci superare tutti gli assalti dei demoni, perché Dio è infinitamente più forte di tutti i demoni. Dio sa che noi non abbiamo la forza di resistere alle tentazioni dell'inferno; quindi, come scrive il cardinale Gotti, quando noi siamo nel pericolo di essere vinti, egli è tenuto a darci l'aiuto necessario per resistere, a condizione che glielo domandiamo.

Come possiamo temere che Dio non ci aiuti, dopo tante promesse che egli ci ha fatto nelle sacra Scrittura? Venite a me, dice Gesù, voi tutti che siete affaticati e oppressi, ed io vi ristorerò.
(Mt 11,28).

Venite, voi che fate fatica a lottare contro le tentazioni, e io vi darò forza. Invocami nel giorno della sventura: ti salverò e tu mi darai gloria.
(Sal 49,15).

Quando sei tormentato dai nemici, chiamami: io ti tirerò fuori dal pericolo, e tu mi loderai. Allora lo invocherai e il Signore ti risponderà; implorerai aiuto ed egli dirà: "Eccomi!"
(Is 58,9).

Chiamerai il Signore in aiuto, ed egli ti esaudirà. Griderai: Presto, Signore, soccorrimi; ed egli ti dirà: "Eccomi, sono qui per aiutarti". Chi lo ha invocato ed è stato da lui trascurato? (Sir 2,10).

Davide era sicuro che per mezzo della preghiera avrebbe vinto ogni nemico: Invoco il Signore, degno di lode, e sarò salvato dai miei nemici (Sal 17,4). Egli infatti sapeva che Dio si fa vicino a chiunque lo chiama in aiuto: Il Signore è vicino a quanti lo invocano.
(Sal 144,18).

E San Paolo aggiunge che il Signore è ricco di misericordia verso tutti quelli che lo invocano.
(cf. Rm 10,12). Se tutti, quando sono tentati, ricorressero a Dio, nessuno l'offenderebbe molti cadono perché, lusingati dalle loro cattive inclinazioni, per non perdere dei piaceri momentanei preferiscono perdere ii sommo bene, che è Dio. L'esperienza dimostra che chi ricorre a Dio, specialmente nelle tentazioni impure, non cade. [ ... ]

Le tentazioni contro la purezza, come anche quelle contro la fede, non conviene prenderle di petto, ma bisogna scacciarle indirettamente con atti di amore verso Dio o di dolore dei peccati, oppure applicandosi in qualche azione distrattiva. Appena si affaccia qualche pensiero malizioso, non stiamo lì ad esaminare che cosa significhi o dove voglia arrivare, ma subito sbattiamogli la porta, in faccia, impedendogli di entrare nella mente. Certe suggestioni malvagie bisogna scuoterle subito, come si scuotono le scintille di fuoco, che ci saltano addosso.

Se poi la tentazione impura è già entrata nella mente e sta per muovere i sensi al peccato, ricorriamo subito a Dio, dicendo: "Signore, aiutami!", e invocando i nomi di Gesù e di Maria. Se poi la tentazione continua, evitiamo di inquietarci e di arrabbiarci, perché il demonio potrebbe servirsi del nostro fastidio per farci peccare. Piuttosto con umiltà rassegniamoci alla volontà di Dio, il quale permette che noi siamo tormentati, dicendo: "Signore, io merito di essere molestato da questi brutti pensieri a causa dei miei peccati. Ma tu ora soccorrimi e liberami".

Quando la tentazione continua, continuiamo ad invocare Gesù e Maria; e quando siamo in grave pericolo di acconsentirvi, aumentiamo le preghiere, ricorriamo al Santissimo Sacramento, buttiamoci ai piedi di un crocifisso o di una immagine della beata Vergine, e preghiamo con più fervore, gemendo, piangendo, cercando soccorso. È vero che Dio è pronto ad esaudire chi lo prega e che è lui a darci la forza di resistere, non la nostra diligenza; tuttavia il Signore vuole da noi questo sforzo, prima di venire incontro alla nostra debolezza e di aiutarci a vincere.


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