Messaggio
 del 21 marzo 1985
Domandatevi perché bisogna pregare. Si prega per stare in Dio, per sentire Dio dentro di voi. Se pregate bene, se pregate col cuore, dopo cinque minuti di preghiera deve succedere qualcosa dentro di voi. Adesso pregate ancora il Padre Nostro.
LA PREGHIERA - catechesi di Padre Jozo
Sono 
 anni che la Madonna fa riferimento, direttamente o indirettamente, alla
 preghiera, durante la Sua presenza quotidiana. Vedete, Gesù non ha 
detto che dobbiamo lavorare sempre o che dobbiamo fare determinate cose 
sempre, ma ha detto con chiarezza che dobbiamo "pregare sempre" (Lc 
21,36). Gesù non ha dato alcuna definizione della preghiera. Anche nella
 Sacra Scrittura non troviamo alcuna formula che risponda alla nostra 
domanda: cosa significa pregare? La Madonna, ci ha insegnato molte cose 
ma ci ha detto poco su cosa significa la parola "pregare". Ora, desidero
 e cercherò di parlarvene io.
Il tesoro nascosto.
Sappiamo
 che Gesù ha insegnato ai Suoi uditori servendosi di immagini, parabole 
ed esempi. Con questi, voleva aiutare la gente ad entrare più 
profondamente nel mistero del Regno di Dio.
Potete ricordare con me una parabola semplice:
Un
 giorno, un uomo molto attivo, gran lavoratore, ha avuto una grande e 
gradita sorpresa. Mentre lavorava la terra, ha trovato un tesoro 
nascosto nel campo. Lo ha nascosto di nuovo ed è stato capace di vendere
 tutto quello che aveva per riuscire a comperare quel campo (cfr.Mt 
13,44). La preghiera è il tesoro nascosto! Solo quelli che sono attivi 
lo possono trovare. Io vedo nella nostra preghiera, nel nostro Rosario, 
il tesoro nascosto. La parabola non rivela quale fosse il valore reale 
del tesoro, dice solo che era di grande valore (cfr.Mt 13,45). Per 
conoscere il valore inestimabile di questo tesoro bisogna sforzarsi. E 
mai lo si può valutare definitivamente. Noi non possiamo dire: Ho già 
pregato, pertanto so già quanto vale il tesoro, so già cos'è la 
preghiera. Noi al contrario, ogni volta che preghiamo sperimentiamo che 
c'è sempre di più, scopriamo nuove dimensioni, nuova luce, nuova grazia.
 La preghiera è qualcosa che appartiene a Dio ed ha una dimensione 
divina. S. Agostino ha paragonato la preghiera al respiro. L'anima 
prega, poi respira. Attraverso la respirazione, il corpo immette aria 
fresca e pura nei polmoni ed elimina le tossine. Allo stesso modo, colui
 che prega si purifica. Un assioma latino dice: "Tutto l'essere vivo 
proviene da altro essere vivo". Ciò vale anche per la vita spirituale 
perché proviene dallo Spirito Santo. Il Cristiano senza la preghiera non
 è vivo.
La
 piccola chiesa che è la famiglia, inaspettatamente, nella maggior parte
 dell'Europa, ha dimenticato la preghiera. La nostra generazione già non
 sa più pregare. E questo ha coinciso con l'entrata della televisione 
nella case. La famiglia non cerca più il suo Dio, i genitori non 
conversano più, ognuno, compresi i figli, rivolge tutta la sua 
attenzione ai programmi da seguire. Negli ultimi anni, è cresciuta 
una generazione che non conosce cosa significa pregare, che non ha mai 
pregato insieme in famiglia. Ho conosciuto tantissime famiglie che, 
non pregando, sono arrivate alla disgregazione definitiva. Questo è 
l'anno dedicato alla famiglia. La famiglia è importante, più della 
scuola. Se la famiglia non trasmette al figlio e non lo aiuta a 
sviluppare in sé i doni, nessuno lo potrà fare al suo posto. Nessuno!
L'amore
 non s'impara in una classe. La fede non si apprende dai libri. Capite? 
Se si perde la fede nella famiglia, il figlio non la riceve, dovrà 
cercarla e avrà bisogno di grandi segni per trovarla, come S.Paolo. E' 
normale che la famiglia sviluppi doni, come è normale che la terra 
produca i suoi frutti ed i nuovi semi che alimenteranno altre 
generazioni. Niente può sostituire la famiglia.
Come
 riparare le fondamenta di questa istituzione divina che è la famiglia 
cristiana? Ecco il contenuto dei Messaggi della Beata Vergine! Ecco ciò 
che insegna alla nostra generazione la Regina della Pace che ci fa 
visita a Medjugorje.
 La Madonna desidera rinnovare il mondo, salvare il mondo.
Spesso,
 ha detto piangendo: " Cari figli, pregate insieme.. .pregate il Rosario
 ogni giorno ". Sono tantissimi i posti dove oggi si prega insieme il 
Rosario.  Se desideriamo rinnovare le nostre famiglie, dobbiamo 
sviluppare nuovamente il dono della preghiera, iniziare a pregare. Per 
questo ci sono i gruppi di preghiera: per sviluppare il dono e poi 
introdurlo nella famiglia, portarlo a quelli che amiamo di più. Se una 
famiglia prega, diventa sempre più unita e può trasmettere il dono agli 
altri.
Pregare significa vedere Gesù.
Noi
 conosciamo Cristo attraverso il Vangelo ed anche attraverso la vita 
della Chiesa. Lo Spirito Santo è Colui che ci conduce ed illumina per 
conoscere la vita di Cristo, per vedere il Suo Volto ed essere felici.
"Tutti
 ti cercano" (Mc 1,37). tutti ti vogliono vedere, hanno detto i 
discepoli a Gesù. Perché tutte le volte che Lo incontravano, gli infermi
 guarivano, gli infelici erano consolati, tutti rimanevano affascinati 
dalle parole che uscivano dalla Sua bocca. Pregare è incontrare Gesù! 
Pregare è vedere Gesù! Lo Spirito Santo mi illumina perché io possa 
conoscere Gesù ed amarLo. Durante la preghiera, mi ispira e mi fa 
desiderare di fare quello che Gesù ha fatto, mi fa desiderare di 
imitarLo. Ecco il supremo dovere del Cristiano: assomigliare a Cristo, 
vivere come Lui ha vissuto!
In
 Antiochia, i pagani hanno dato, per la prima volta, un nome ai 
discepoli di Gesù. Li hanno chiamati: "Cristiani", cioè, quelli che 
assomigliano a Cristo, quelli che fanno quello che Cristo ha fatto. Noi 
dobbiamo sforzarci di assomigliare a Lui che è nostro fratello e nostro 
Salvatore. Se ricordate, quando Mosè è disceso dal Sinai, risplendeva. 
Era avvolto dalla luce di Dio, aveva il volto bagnato di luce. Si era 
incontrato con l'Altissimo. Dio gli aveva parlato. Durante quegli 
ineffabili incontri, mentre Mosè ascoltava, la luce di Dio penetrava in 
lui, lo illuminava, lo faceva risplendere. Mosè, il grande orante, è 
stato capace di realizzare il progetto di Dio, la volontà di Dio sul 
popolo prescelto. La persona che prega, sta sempre davanti a Dio e Dio 
la illumina. La preghiera è la luce che mi illumina per realizzare la 
mia missione. Mi illumina per conoscere il mio prossimo, chi mi sta 
vicino, per non rifiutarlo ma amarlo. Nella preghiera, lo Spirito Santo 
mi fa conoscere Dio, il prossimo, me stesso.
Gesù pietra angolare.
La
 Madonna insiste: " Pregate ogni giorno, pregate il Rosaio ". Perché? 
perché il Rosario è la biografia, il curriculum vitae del Signore e 
della Beata Vergine. Pregare il Rosario, significa meditare sulla vita 
di Cristo nello stesso Spirito che ha ispirato il Vangelo e che ora 
ispira noi a meditare sulla vita di Cristo per amarLo.
Tutti
 sanno quello che il Signore ha voluto insegnare con la parabola dei due
 costruttori (cfr.Lc 6,4749). Uno è andato ad edificare la sua casa 
sulla roccia e l'altro sulla sabbia. Quando sono sopraggiunte le piogge,
 quelle terre sono state inondate. La sabbia si è smossa, come fosse 
viva, e la casa edificata sopra ha iniziato a tremare fino ad essere 
distrutta completamente. Invece, la casa costruita sulla roccia è 
rimasta integra. Possiamo immaginare la rabbia di colui che ha fatto 
costruire la casa sulla sabbia. Egli ha pagato la stessa somma, la casa 
rovinata è costata come l'altra. Però, quell'uomo non ha voluto dare 
ascolto all'esperienza delle altre persone che l'avevano avvertito, 
affermando che erano necessari buoni cementi e che non si poteva 
costruire sulla sabbia mobile.
Il
 fondamento della famiglia si trova in Cristo, unica pietra angolare! 
Quanti hanno, purtroppo, costruito la famiglia sulla sabbia della loro 
idea personale che poi si è sgretolata! Per questo, è molto importante 
sapere cosa vuole il Signore da me, come devo costruire la mia vita, in 
quale casa, in quale luogo.
La
 Madonna ti indirizza nel posto giusto per contribuire alla edificazione
 della Chiesa. Perciò, ci invita alla preghiera perché possiamo 
conoscere il significato profondo della nostra vita. Il maligno ha messo
 l'idea di abortire, nella mente dei genitori che non pregano. Ecco la 
guerra! Guerra significa morte. Esistono milioni di morti provocati da 
genitori che hanno voluto assassinare i loro figli. Per una persona che 
prega è facile capire cosa significa la parola "aborto"uccidere il 
proprio figlio, ma per una persona che non prega, che non è stata 
illuminata, non è possibile capirlo perché pensa che è una libera scelta
 che dipende dalla sua personale decisione e che, se non vuole avere un 
figlio, lo può eliminare. Ma come si può accettare che, dopo duemila 
anni di Vangelo, delle persone battezzate che si chiamano Cristiani, 
possano decidere di abortire? Unicamente, perché la chiesa familiare ha 
dimenticato la preghiera e si è trovata nelle tenebre, senza fede, nel 
vuoto morale e cerca di colmare quel vuoto con nuove forme di schiavitù;
 perché manca l'incontro con Dio, manca la luce dell'incontro che ha 
avuto Mosè. Chi ha visto, ha l'esperienza interiore della verità e può 
distinguere il bene dal male. Chi non prega, non può affrontare, con 
verità e forza le difficoltà della vita. Devi conoscere la croce della 
tua Chiesa, e come novella Veronica, asciugare il volto della Chiesa 
sofferente con il fazzoletto del tuo amore.
(fra Jozo Zovko, ofm)
La lampada.
Mi
 voglio, adesso, riferire alla parabola delle dieci vergini (cfr.Mt 
25,113). La sposa scelse dieci fanciulle amiche affinché 
l'accompagnassero alle nozze. Esse dovevano restare con lei sveglie, con
 le loro lampade, aspettando l'arrivo dello sposo. Cinque di esse non 
considerarono come un privilegio la fiducia che la sposa aveva riposto 
in loro; si sentirono stanche e andarono a dormire. Dimenticarono le 
lampade, dimenticarono l'olio, dimenticarono tutto pensando che, 
all'arrivo dello sposo, le altre cinque ragazze le avrebbero avvisate ed
 esse avrebbero fatto in tempo a riceverlo.
Ma
 non fii così! Ecco che, quando arrivò lo sposo, non ebbero il tempo di 
accendere le lampade, mancava l'olio, mancava tutto. Le vergini sagge, 
che erano rimaste vegliando, entrarono insieme alla sposa e andarono al 
banchetto, quelle stolte rimasero fuori.
Dice
 la parabola: la porta fii chiusa. Quando le giovani stolte riuscirono 
ad accendere le loro lampade, bussarono alla porta con insistenza: 
Aprici siamo amiche. Però era troppo tardi e ricevettero questa 
risposta: "Non vi conosco
Ricordate
 anche la porta chiusa dell'Arca di Noè: "Il Signore chiuse la porta 
dietro a Noè " (cfr.Gn 7,16). Quando incominciò il diluvio, molti 
avrebbero voluto entrare però la porta non fii aperta perché era troppo 
tardi. Nella parabola delle vergini, carissimi fratelli, io vedo la 
lampada che la Chiesa ha ricevuto fin dal suo inizio. Siamo, quindi, 
responsabili dell'incarico che riceviamo durante
la
 nostra vita, siamo responsabili della nostra missione.Tu puoi rifiutare
 la tua lampada. Bene! Puoi dimenticarla. Bene! Puoi addormentarti. 
Bene! Ma cosa succede dopo? Che non hai la luce per seguire il vero 
cammino che porta alla vita, non puoi trovare la porta! Se noi non 
teniamo la lampada accesa ci troviamo nelle tenebre, nell'indecisione, 
non possiamo accogliere gli altri.
Una
 persona, in uno spazio sconosciuto e senza luce, non si muove, ha 
paura. La vita è un mistero, non sappiamo quello che succederà in 
futuro. Ogni istante è nuovo, ogni esperienza è nuova. Ma la persona che
 non ha paura davanti alle situazioni e alle avversità della vita, è 
quella che tiene la lampada accesa e, quando arriva un momento 
difficile, può scegliere di accettare la volontà di Dio con forza, 
generosità e gioia. Purtroppo, molti sono nelle tenebre come infermi che
 non possono muoversi perché hanno dimenticato la lampada e non sanno 
dare un senso alla loro vita. Cosa succede negli ospedali? Chi può 
curare tutti i malati del mondo?
Non
 esiste, carissimi, una medicina né esistono scienziati che possono 
aiutare tutte le persone. Non esistono. No!, perché chi non può 
illuminare non può aiutare. Noi dobbiamo sapere che è la Chiesa che ha 
l'unica risposta valida: il dono della preghiera, per illuminare ogni 
istante della nostra esistenza. Sono molte le malattie incurabili del 
nostro tempo che sono diventate tali perché sono malattie dello spirito.
  La persona ha bisogno di certezza!
La normalità è la pace, non la guerra!
La normalità è la tranquillità, non il nervosismo!
La normalità è la sicurezza, non il vuoto!
La normalità è la certezza, non il dubbio!
La persona che non prega, ben presto si ammala spiritualmente.
Vedrete
 che, tra poco, negli ospedali i medici daranno un consiglio: Andate, 
imparate e pregate, cominciate a pregare. Ma sarà troppo tardi!
La preghiera è sempre nuova.
Quando
 tu preghi il Rosario, per ogni Ave Maria io vedo una goccia cadere 
nella tua lampada e riempire la Chiesa di luce. Una nuova luce, nuova 
grazia, una nuova benedizione che puoi ottenere oggi e domani e ogni 
giorno.
Questo
 è un dono straordinario! La preghiera è sempre nuova, non si ripete 
mai. Lo Spirito Santo fa sempre nuove tutte le cose, perciò pregare non 
significa ripetere la stessa cosa. Quando si prega con il cuore è sempre
 nuova preghiera. Il sole che illumina è sempre nuovo in ogni momento, 
sempre nuova luce. Dal giorno in cui è stato creato non si ripete mai. 
Se smettesse di illuminare tutto giacerebbe nelle tenebre, mancherebbe 
la vita, sarebbe una catastrofe. Il sole non ripete i suoi raggi, sono 
sempre nuovi raggi.
L'acqua
 che sgorga pulita e fresca dalla sorgente non si ripete. Proviene dallo
 stesso luogo, dalla stessa pietra, però in ogni istante è sempre nuova.
Una madre non ripete i suoi figli, essi sono sempre nuovi e diversi anche se la madre è la stessa.
Solo
 i pagani e i farisei possono ripetere formule, lo Spirito Santo invece 
non ci fa dire preghiere sempre uguali perché, ogni volta che preghiamo,
 si rinnova un dono d'amore. Per questo, voglio dirvi: non temete di 
prendere il Rosario per incominciare la vostra preghiera quotidiana. Se 
volete fare qualcosa di grande durante la vostra vita terrena, iniziate a
 pregare perché questa è la cosa più grande che possiate fare.
Porta il dono a quelli che ami.
Se
 vuoi trasmettere a quelli che ami, alla tua famiglia, una grazia che 
crescerà in loro trasmettigli il dono della preghiera. Al giorno d'oggi 
mancano maestri della preghiera, mancano scuole di preghiera e si ha la 
decadenza dell'amore.
Mancano
 educatori, maestri del bene, mancano sacerdoti santi e mancano, nel 
mondo, la conoscenza di Dio, l'amore, i valori divini. Per questo, è 
importante rinnovare la preghiera all'interno della famiglia. Se vuoi 
diventare maestro della preghiera, tu devi iniziare a vivere la 
preghiera nella tua famiglia, trasmetterla con entusiasmo a quelli che 
ami e aiutare a sviluppare questo dono pregando con loro.
Il dono della preghiera trasforma la nostra vita.
Un
 gruppo di vescovi americani è rimasto a Medjugorje una settimana. Dopo 
che ho distribuito i Rosari benedetti, uno di loro ha esclamato pieno di
 stupore: "Padre, il mio Rosario ha cambiato colore!".
Sono
 molte le persone che in questi anni mi hanno detto la stessa cosa. Io 
ho sempre risposto: "Se il tuo Rosario ha cambiato colore non lo so, 
posso soltanto assicurarti che il Rosario cambia l'uomo che lo prega".
IL ROSARIO
Come
 il sacerdote bacia il Vangelo dopo averlo proclamato, anche tu bacia il
 tuo Rosario che è stato benedetto. Esso è la lampada nelle nostre mani.
 Come le vergini sagge, accendiamo la nostra lampada affinché illumini 
sempre il mondo.
 
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