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sabato 13 novembre 2021

I peccati li facciamo per colpa nostra; il diavolo può suggestionare ma non sopraffare.- di DON RENZO DEL FANTE


 ( Catena d'amore contro satana di DON RENZO DEL FANTE) 

Satana non è uno spauracchio o una favola per gente rimasta bambina. È, purtroppo, una persona viva, la cui cattiveria e pericolosità vanno prese sul serio.
Il diavolo non è morto, anche se troppi si illudono di averlo ucciso con l'arma del ridicolo. E non è solo. Satana è il dittatore di uno sterminato numero di esseri falliti, ma di una natura superiore a quella umana: quindi molto più potenti, intelligenti e astuti di noi. Possiamo immaginarceli a piacimento; erano Angeli del Paradiso. Essi si sono irrevocabilmente ribellati a Dio, rinunciando per sempre alla felicità dell'Amore perfetto.
L'opera del demonio
Satana è un essere cosciente e libero, che non vuol conoscere l'amore. Mai sazio di odio, consunto dall'invidia, egli tende ad allontanare anche noi da Dio e dal nostro prossimo.
Non vorrebbe che noi amassimo il Signore, perciò cerca di seminare l'odio contro di Lui, la disperazione o almeno l'indifferenza nei riguardi della Religione.
Il diavolo non sopporta che ci amiamo fra noi: per questo il Vangelo lo descrive come il furtivo seminatore di zizzania tra le famiglie e in ogni forma di società umana. Vorrebbe fare, anche di questa terra, il suo regno governato dall'invidia, dal terrore e dall'inganno. Vorrebbe contagiarci della sua rabbia impotente contro Dio e della sua gioia veramente satanica di far soffrire gli altri.
Lo scopo del diavolo è di portarci al peccato, di farci sciupare la vita così da presentarci al giudizio senza la grazia di Dio. Vorrebbe, ma non senza la nostra libera scelta, che andassimo tutti ad ingrossare il numero dei falliti, dei disperati, dei dannati all'Inferno. I mezzo di cui dispone per nuocerci sono diretti e indiretti. Il demonio agisce sulle cose, crea situazioni, influenza e organizza gli esseri umani. Il suo potere è enorme anche se deve far sempre i conti sia con Dio, del quale rimane una piccola creatura, sia con la nostra libera volontà che egli può suggestionare ma non sopraffare.
Quando pecchiamo è perché noi vogliamo il male, quindi è per colpa nostra. Il peso di cattive abitudini, il cattivo esempio che ci può venire dal prossimo, la tentazione da parte del demonio non sono mai tali da privarci della libertà.
Infatti chi non fosse libero non avrebbe né colpa, né merito del male e del bene che compie. I peccati li facciamo per colpa nostra; va all'Inferno solo chi vuole un contrasto definitivo con Dio.
Se non ci può costringere a peccare, il diavolo però può presentarci la colpa nella forma più seducente: cioè come l'azione più logica per raggiungere con furbizia e prontezza, ed in piena indipendenza da Dio, la nostra felicità.
Il Diavolo può agire sulle cose, sulla parte corporale e psichica inferiore dell'uomo e sa mascherare benissimo la sua opera, nascondendosi dietro pseudo-malattie, casi fortuiti, ecc. Da ladro intelligente non manda l'avviso di passaggio e cerca di non lasciare tracce. Egli sa sfruttare la collaborazione umana, sia di coloro che coscientemente si mettono al suo servizio, sia di noi quando operiamo il male, per qualsivoglia motivo.
Il regno di satana
Non è cosa da nulla la potenza e l'opera del Demonio, se è scritto nella Bibbia che Gesù è venuto al mondo per disfare il regno di satana, e che tutto il mondo giace in potere del maligno (S. Giovanni, I Lett., capo III e V).
Gesù, come Dio, è infinitamente superiore al suo avversario. Ma anche come uomo, Gesù è il suo vincitore. Con tutta la sua vita, specialmente con la sua morte e risurrezione, Gesù ha vinto: e satana è precipitato come folgore dal cielo.
Ma questo contrasto tra Gesù e satana continua a ripetersi e a decidersi in ogni singola persona, nella profondità della coscienza che ode la voce buona e severa del bene e la voce perfida e carezzevole del male. La grande battaglia non terminerà che alla fine del tempo, quando la Redenzione sarà compiuta e ciascuno avrà definitivamente scelto il suo destino di Amore e felicità eterna, o di odio e di disperazione irreparabile. Dio non ci obbliga a essere buoni per forza, a entrare nel suo Paradiso anche di malavoglia. Ci stima e ci aspetta! E il demonio ne approfitta per farci camminare su altri sentieri.
Come il Regno di Dio, di cui lucifero è un viscido plagiatore, anche il Regno delle tenebre ha la sua forza nell'Aldilà, in quel maledetto Inferno, sul quale non serve fare dell'insulsa ironia.
Satana ha pure su questa terra la sua chiesa con i suoi capi, le sue leggi e i suoi riti; ha i suoi sacerdoti e i suoi templi. E mentre i figli della Luce dormono... anche di giorno, i figli delle Tenebre vegliano e lavorano anche di notte!
Vigilate e pregate!
In mezzo a un esercito di pecoroni, vittime del demonio e rassegnati ai loro vizi e ai loro peccati, ci sono purtroppo gli adoratori di satana, i fanatici apostoli dei male.
Noi, purtroppo (e quante volte ce ne pentiamo!) facciamo il peccato. La nostra mancanza è tanto più grave quanto meglio conosciamo la legge di Dio e più luminoso ci appare il suo Amore. Ci sono però individui che addirittura amano il peccato, si adoperano per diffonderlo e fanno dell'odio a Dio e al prossimo il pungolo del loro agire.
In questi ultimi anni vediamo poi tra i « figli della Luce » allentarsi i vincoli di amore e di devozione che li legano ai loro Morti, al mondo, misterioso e vicinissimo, dell'Aldilà.
Anime pensose e religiose hanno visto con sgomento lasciar sempre minor spazio al culto degli Angeli, dei Santi, della Madre di Dio e nostra. Con la scusa di semplificare, di modernizzare, si collabora a ridurre e distruggere la vita di Fede. E già se ne vedono i frutti amari.
Anche l'amore personale a Gesù Cristo è insidiato nelle anime da teorie che puzzano di vecchio protestantesimo e di recente marxismo. 

 Il patto col diavolo
Mentre diminuisce la pratica di una Fede semplice e soda, assistiamo ad un crescere pauroso della superstizione e del culto idrolatrico a satana, anche in mezzo al mondo cristiano.
Basti pensare alla diffusione silenziosa ma capillare della Massoneria. Quante messe nere vengono celebrate, profanando la Santa Eucaristia, anche nelle città cosiddette cattoliche!
I satanici e i luciferiani, che adorano il demonio, tentando di asservirlo ai loro loschi interessi, non sono certo in diminuzione. E quelle persone che fanno il patto col diavolo sono sempre delle eccezioni, ma non così rare come si vorrebbe...
Costoro gli vendono, quasi gli « consacrano », l'anima in anticipo in cambio della promessa del suo aiuto (che qualche volta dà, in maniera ridotta, e molte volte no!). Vogliono avere subito il regno di questo mondo:
salute, piaceri, denaro, soprattutto il potere di vendicarsi, di nuocere al prossimo.

Sono proprio queste persone, che esteriormente sembrano normalissime, persino superdotate, quelle che compiono i malefici sugli innocenti e organizzano iniziative volte a sradicare la Fede e la morale, ciarlatani che imbrogliano gli ingenui e i superstiziosi, ma che in realtà non credono né a Dio, né al Demonio. 


Fonte:medjugorje.altervista.org

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