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giovedì 30 gennaio 2020

"Medjugorje è davvero una “luce sul mondo”. - TESTIMONIANZA

CHE COSA ASPETTIAMO A MUOVERCI?


Ciò che c’è di nuovo non è il contenuto della chiamata, contenuto assoluto, cioè valido per ogni tempo e per luogo; cioè che è nuovo è che la Mamma Celeste viene a noi in questa era di ateismo, sia di nome sia di fatto, in un paese dell’Est, che si trova proprio a metà strada tra Oriente e Occidente, e per così lungo tempo. Questo significa che l’umanità è gravemente malata nello spirito e sta morendo; del resto basta che ci guardiamo attorno. Mentre a Lourdes la Madonna si presentava di mattina e a Fatima verso mezzogiorno, a Medjugorje si presenta di sera. Anche la scelta dell’ora ha un profondo significato. Dobbiamo sapere che nulla è banale per Dio. Proviamo a pensarci. Ma se per l’umanità sta scoccando l'“ora fatale”, la Mamma Celeste ci viene in aiuto, mandata da Dio, ad insegnarci i rimedi: la preghiera, i sacramenti, il digiuno (che è solo l’astinenza dal cibo, ma anche da tutti i nostri vizi), le opere di misericordia. Abbiamo dimenticato gli strumenti della salvezza, che poi sono gli unici strumenti di salvezza. E la Madonna, prima, che sia troppo tardi, viene ad insegnarci la via d’uscita, supplicandoci di accoglierla, perché lei sa a cosa stiamo andando incontro. Cosa aspettiamo, dunque, che le autorità ecclesiastiche si pronuncino, per muoverci? Noci si sono forse già pronunciate riguardo a Lourdes e a Fatima e in tanti altri casi? Non ci basta forse questo, per accogliere ora i messaggi di Medjugorje, che sono poi gli stessi? Non stanno forse avvenendo delle meravigliose conversioni in tutto il mondo, tra gente di ogni razza, di ogni nazionalità e di ogni ceto sociale? E non ci sono atei che hanno acquistato la fede, ma anche cristiani che hanno cominciato a vivere da cristiani veri. Quanta gente ormai ha capito e ha cambiato vita, prendendo la strada che Dio ora ci sta indicando di nuovo per mezzo di Maria. Quanta gente poi è divenuta testimone della sua fede, apostolo del Vangelo, di quello stesso Vangelo che ci viene, ancora per questa volta trasmesso per bocca della Madonna. Prendiamo il Signore quando passa, perché Egli non ritorna.

Io stessa sono divenuta una di queste tante persone, io stessa ho ritrovato la fede, o forse è meglio dire che scoperto la fede dopo anni di lontananza da Dio e dalla Chiesa.

Questo grazie alla nostra Mamma Celeste che appare a Medjugorje. Non per il fatto che io mi sia recata lì, perché là io sono andata soltanto, per il 25 giugno di quest’anno, mentre la mia conversione risale al gennaio di questo stesso anno. Il fatto è che una sera me ne hanno voluto parlare, e lo Spirito Santo mi ha riempito il cuore. Da allora ho capito che dovevo seguire i consigli di Maria.

Andare là per me è stato un meraviglioso coronamento del dono che Dio mi aveva fatto altrove. Io non trovo parole per dire a voi, che avete la pazienza di starmi ed ascoltare, quanto è cambiata da allora la mia vita, interiormente e di conseguenza anche esteriormente; quanta pace ho nel cuore e quanta gioia. Sono gli immensi doni di Dio che si acquistano con la semplicità e l'umiltà di una preghiera fiduciosa. Sapeste come mi rende felice l’aver scoperto l'immenso valore salvifico della Messa e l'immancabile efficacia del S. Rosario. Stare veramente con il Signore da una pace e una gioia che auguro a tutti. State dunque anche voi con Dio! E questa è in breve solo la mia esperienza, ma sapeste quante altre simili ne ho incontrate sui mio cammino, mosse dallo stesso stimolo: Medjugorje. E quante testimonianze da tutto il mondo si trovano pubblicate nei giornali e nei libri specializzati. Dunque, se è tutto buono ciò che scaturisce da là, come si può dubitare che quelli non siano fatti soprannaturali voluti da Dio? Se il frutto è buono, come si può dubitare della bontà della pianta? In questo senso Medjugorje è davvero una “luce sul mondo”. 

Fonte: Eco di Medjugorje nr.49 - (Cosetta sul giornale di Cervicento Udine)

 medjugorje.altervista.org

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