Translate

venerdì 22 settembre 2023

"Mi sentivo vicino alla morte. Il pensiero del suicidio prendeva sempre più colpo" - Testimonianza di suor Emmanuel

Data di nascita: 22 settembre 1947
OGGI E' IL SUO COMPLEANNO ... Auguri!!!



Suor Emmanuel (la sua conversione)
La mia storia ebbe inizio nel pensionato per ragazze quando, all'età di quindici anni, iniziai ad interessarmi
di astrologia e spiritismo. Alcune delle mie amiche non prendevano iniziative senza prima chiedere informa-
zioni alle stelle, alla cartomanzia o agli spiriti, attraverso la tiptologia. I miei genitori e le religiose del buon
istituto cattolico non avevano alcuna idea di come passavamo il nostro tempo libero.
Nella mia vita decido io Da buona ragazza cattolica conoscevo il catechismo, anche il vangelo mi era familiare ma non ricordo di aver mai sentito parlare nella mia infanzia né durante la mia adolescenza, che la bontà di Dio avesse un piano per la mia vita. Anzi avevo anche un 'immagine spaventosa di Dio, fattami dalle pratiche spiritialle quali partecipavo con una certa ingenuità. Nel mio subconscio avevo sviluppato un meccanismo di rifiuto di questa idea. Fin dal mio diciassettesimo anno ero decisa a scegliere da sola quale indirizzo intraprendere per la mia vita, perché ero convinta: se mi abbandonassi ai piani di Dio, la mia vita sarebbe una via crucis e finirebbe in una grande depressione.



Ogni volta, quando in mia presi parlava della volontà di Dio, era per me una sofferenza. Mi sembrava di ascoltare solo giudizi come: “Non ha nemmeno trenta anni ed è già vedova, ma se è la volontà di Dio, Egli le darà la forza di portare la croce”, o: “E' una persona carina, però ha una malattia grave e le restano solo due mesi di vita; ma è la volontà di Dio, preghiamo per lei”, oppure: “Ha avuto un bambino che purtroppo è sordo..., ma se è la volontà di Dio, bisogna accettarlo”. All'età di venti anni cercavo una via d'uscita da questo buio e da questa sofferenza. Perché ero al mondo? Non ebbi risposta da nessuna parte.*

A 24 anni, Emmanuelle sognava di aprire un piccolo negozio a Parigi, dove vendere lavori femminili e gioielli provenienti dall'India, Come le era venuta in mente questa idea? Da anni era alla ricerca dell'operato dello Spirito Santo. Voleva viverlo 'come nei tempi degli apostoli' e desiderava incontrare dei testimoni vivi del Vangelo, come San Pietro o San Paolo. Fece addirittura una promessa a Gesù: 'Appena troverò tali apostoli, lascerò tutto e andrò con loro!', Ma non trovandoli da nessuna parte, almeno qui in Europa, la sua speranza si era rivolta verso l'Oriente, perché si sa che nei paesi orientali si dà molta importanza alla vita spirituale. Con un soggiorno prolungato in India Emmanuelle sperava di trovare lì ciò che cercava. Un giorno incontrò il ministro dell'economia del Punjab, che le consigliò di consultare un buon amico astrologo, prima di iniziare il progetto di lavoro, perché bisognava chiarire se quella impresa sarebbe nata 'sotto una buona stella'. Emmanuelle si faceva spesso pronosticare il futuro e quindi aderì a questa proposta, Già per il giorno successivo venne fissato un incontro con Shri Sharma, un anziano uomo indiano. Egli fece sedere la giovane.

Aveva una lunga barba biondo-giallastra ed era seduto per terra nella posizione di loto su un lenzuolo che, anni prima, doveva esser stato bianco, Dopo essersi informato su nome, luogo e data di nascita di Emmanuelle, prese il `suo' libro della vita dalla sua vasta biblioteca, "Lo conservavo per lei, sapevo che sarebbe venuta ". Con voce monotona, senza sentimento, senza interesse e con uno sguardo penetrante e freddo, cominciò la lettura dei fogli ingialliti, presumibilmente scritti migliaia di anni fa in sanscrito. La giovane europea, guardando il ministro con aria scettica, domandò se quello davvero era il 'suo' libro della vita. Egli la tranquillizzò. Il cosiddetto `illuminato', o meglio l'indovino, descriveva molti particolari della sua vita, dei suoi genitori e dei suoi parenti, nominò una malattia che ella aveva avuto ad un anno di età, che l'aveva portata vicino al-la morte - fatto che sua madre le avrebbe confermato più tardi - e in questa maniera 'leggeva' anno per anno la sua vita. Parlava delle sue pagelle, dei suoi più intimi sentimenti e diceva che tempo prima aveva scelto una determinata facoltà per lo studio, perché allora 'Marte si avvicinava a Giove e Saturno ...'. Poi iniziò a parlare del futuro di Emmanuelle. Egli le faceva comprendere come tutta la sua vita dipendesse dalle stelle, Il libro della vita annunciava prove dure e gravi sofferenze. Ella era sempre più assalita da paura e provava un freddo gelido, Quando l'illuminato' chiuse il libro, era arrivato al suo trentesimo anno d'età, Mentre sceglieva il secondo volume, Emmanuelle disse in fretta: 'No, no, basta.'', si alzò e senza dire altro uscì. "Fino ad allora avevo creduto che lai vita fosse nelle mani di Dio ", scrisse più tardi. "Egli mi aveva chiamato alla vita per amore. Credevo che Egli tenesse in mano Sua il mondo e che infine restasse solo l'amore. Dopo tutto quello che avevo appena sentito, avevo la prova che non è così; erano le stelle a disegnare il mio destino, L'illuminato aveva fatto di me un 'orfana: avevo perso il mio Padre nel cielo. Con molta abilità aveva smontato la mia fede e mi aveva convinto che la mia vita era unica-mente il prodotto di una sequenza impersonale, planetaria. All'improvviso mi vedevo prigioniera di formazioni di stelle lontane, di cui non sapevo nemmeno il nome. La predestinazione pesava come un giogo sulla mie spalle, mi deprimeva e mi faceva paura. Non riuscivo a liberarmene, ero prigioniera del fatalismo ". Iniziò a verificarsi tutto come avevano `previsto le stelle'. Emmanuelle spesso diceva tra sé: "E' così, perché egli ha ragione, egli me lo ha predetto". Nel mio intimo cresceva un cancro spirituale e nascosto. Non avevo più speranza. Avvenivano cose strane: mi svegliavo di notte con una paura terribile e una sensazione di soffocamento. Incominciavo a pronunciare parole di odio, senza motivo, contro le persone, diventavo inap-petente e il mio fisico si indeboliva. Avevo depressioni e sentivo ribellione contro tutto e tutti. Per nove mesi vegetai così. Mi sentivo vicino alla morte, non mancava molto. Il pensiero del suicidio prendeva sempre più colpo . Maria Pia aveva capito in quale situazione disperata si trovava sua sorella, perciò decise di invitarla: "Domani è Pentecoste, vieni con me, ho trovato un gruppo di preghiera carismatico; loro si incontrano per onorare lo Spirito Santo. Vieni, Egli ti aiuterà senz 'altro ". Emmanuelle non ne era per niente convinta e aveva pensieri sprezzanti: "Il tuo Spirito Santo sarà carino, ma non mi può aiutare! ". Maria Pia fece comunque il nome del luogo dell'incontro: Parigi, Rue de l'Assomption. La notte successiva fu l'inferno per Emmanuelle, come descrisse più tardi: "Mi sentivo nelle mani di satana ed internamente distrutta. Quando si .fece giorno, non avevo più alcuna prospettava per la mia vita. Dissi l 'ultima preghiera a Dio. Era certamente una delle più brevi, ma nello stesso tempo più sincera: "Signore, Tu vedi che non posso più vivere, neanche per un giorno, Ti annuncio, oggi la faccio finita. Alle cinque del pomeriggio non ci sarò più! Ecco la mia preghiera del mattino! ". Emmanuelle aveva anche progettato come terminare la sua vita alle cinque. Sembrava che le ore fino al pomeriggio non volessero passare. Nella sua pena, tuttavia, si sentì spinta ad accettare l'invito della sorella. Ricordava precisamente l'indirizzo: Parigi, Rue de l'Assomption (via della Assunzione della Vergine Maria). Quindi decise di andare. AI mio arrivo trovai già trenta persone. Mi sembrava che facessero parte di un altro mondo. Subito mi venne in mente. `Eccoli, gli apostoli che cercavo da anni'. Li vedevo, ma come in un film, troppo tardi! Fra loro e me c'era un abisso insuperabile. Ero già nel mondo dei morti. Ero chiusa lì. Alle cinque non sarei stata più fra i viventi. Loro forse possedevano la luce, meglio per loro. Si fecero poi le 15.30: io me ne stavo apatica e disperata in mezzo a persone felici e guardavo sempre l 'orologio. Le loro preghiere non mi toccavano. La mia fine era vicina, avevo ancora un'ora e mezzo di vita . Verso le 16.00 giunse Andrée, una madre di famiglia, molto semplice. Fra i trenta cattolici era l'unica protestante. Appena si sedette, disse ad alta voce: "Fratelli e sorelle! Fra noi c'è qualcuno che si trova vicino alla morte. Quella persona si è fatta ingannare dal nemico. Ha partecipato a spiritismi ed evocazioni degli spiriti, perciò satana l'ha avvinta. Gesù però ha il potere di liberarla e di donarle una nuova vita. Venga avanti e noi pregheremo per lei ". Tutti erano turbati da quelle parole. Emmanuelle sapeva bene che si trattava di lei. Si irritò e decise di parlare con questa signora dopo la preghiera. Poco dopo le 16.30, la preghiera era finita e Emmanuelle si avvicinò ad Andrée. "Lei ha parlato di qualcuno che è vicino alla morte ... ". "Ah, sei tu! Vieni con noi. Allora, che cosa hai fatto? Tu eri nel regno del nemico, hai frequentato astrologi e un illuminato. Vero? Hai interpellato i morti e hai partecipato a sedute di tiptologia? ". "Sì, l'ho fatto nella mia gioventù, insieme a delle amiche, ma non sapevo ". "Credi in Gestì Cristo? " Poi Andrée condusse la 'votata alla morte' in giardino e la fece sedere su una panchina. Continuò a parlare: "Ti sei messa tu stessa nelle grinfie del nemico. Ti ha legato e ti tortura. Il suo scopo è ucciderti. Credi che oggi Gesù abbia il potere di sciogliere i tuoi legami, perché tu sia libera di camminare nella luce?". "Sì, lo credo! Sai, Andrée, anche se Gesù mi libera, preferisco comunque morire. Perché i demoni hanno fatto talmente tanti danni nel mio cuore, che non posso sopportare questa sofferenza". "Ma se credi che Gesù ha il potere di cacciare i demoni che ti hanno ferita, non credi che abbia anche il potere di guarirti da queste ferite?". "Sì, credo che possa guarirmi!": rispose Emmanuelle, questa volta titubante, perché non era del tutto certa. "E ti impegni a non praticare più questi abomini? Perché, attenzione! Se ricominciassi, ti succederebbe anche di peggio!". Non c'era tempo da perdere. Andrée e i suoi compagni iniziarono a benedire il Signore nella gioia e nella fiducia e chiedevano perdono per i peccati di Emmanuelle. Subito si spezzò il legame di maledizione che quell'indovino induista di Delhi le aveva imposto. Poi, dopo nuove lodi e benedizioni, silenzio. Durante la preghiera, ella non aveva provato nessuna scossa, nessuna emozione nuova, niente. Ma una volta in piedi, si rese conto che la sua sofferenza, la sua angoscia mortale e tutti i dolori erano spariti! Volati via! Gesù era passato davvero…..II mio orologio segnava le diciassette! Avevo un appuntamento con la morte, ma il Dio vivente era venuto a me e non la morte. Sentivo il Buon Pastore accanto a me, era sceso nel mio fossato sordido e mi aveva ti fuori da lì. Sentivo la sua vita scorrere in come un torrente di delizie. Tutto il mio essere era immerso nella gioia di una risurrezione! Quella sera diedi la mia vita a Dio. "Signore, oggi il mio piano era morire. Ma tu hai preso su di te la mia morte e mi hai dato la tua vita. Allora, Signore, questa che mi resta da vivere su questa terra è interamente tua. Prendila!" Mentre tutti ringraziavano lo Spirito Santo per il Suo potente intervento, Emmanuel poté sperimentare l'amore di Dio. "Da quel momento non avevo più timore della Sua volontà. Al contrario, ricevetti la grazia di volerla compiere in ogni minimo particolare. La volontà di Dio vuol dire vita. Lo Spirito Santo mi aveva donato soprattutto il timore di Dio, cioè il timore di dispiacere a colui che si ama. Quella notte dormii come una neonata sul cuore della mamma, e fin dall'indomani iniziò per me una vita tutta nuova " Da "Pro deo et Fratribus" * * * Breve biografia di suor Emmanuel Maillard Nata a Parigi nel 1947, laureata alla Sorbona nel 1969 in lettere e archeologia. Fino al 1973 lavora e viaggia facendo una profonda esperienza di spiritismo, divinazione e astrologia in India. Nel 1973 incontra il Rinnovamento carismatico in Francia che cambia completamente la sua vita, nel 1975 segue la chiamata del Signore ed entra nella Comunità del Leone di Giuda, pronunciando i voti solenni nel novembre 1978. Dopo un soggiorno in Israele di 7 anni, torna in Francia e sente una forte chiamata a evangelizzare attraverso i mass media (cassette audio). Nel 1989 viene invitata dalla sua comunità, che nel frattempo ha cambiato nome in Comunità delle Beatitudini, a Medjugorje allo scopo di diffondere i messaggi della Madonna. Nel 1990 fonda l'associazione Children of Medjugorje e sistematicamente invia due volte al mese un notiziario che viene tradotto nelle principali lingue del mondo. Nel 1996 l'associazione inizia il programma televisivo settimanale Medjugorje: l'ultima chiamata della nostra Mamma, nello stesso anno Suor Emmanuel è stata ricevuta dal Santo Padre che l'ha incoraggiata e benedetta entusiasticamente. Nel 1997 uno spettatore americano dopo aver visto il programma televisivo l'ha invitata a parlare davanti al Congresso degli Stati Uniti. Suor Emmanuel ha registrato 22 cassette audio, 50 programma TV e radio e pubblicato vari libri. Tutte le sue registrazioni e pubblicazioni hanno avuto il Nihil obstat. Dopo aver pubblicato questa storia su un blog mi è giunta la seguente mail. Ciao A*******, ho appena letto la storia che hai inviato sulla vita di suor Emmanuel (spero di aver scritto bene il nome), mi ha molto toccato perchè anche io sono passata per quella strada... voler conoscere il futuro, interrogare la carte ed il contatto con una "maga" (tutto ingenuamente), che elaborando il mio tema natale, ha fatto si che io divenissi l' ombra di quel che vi era scritto (un pò come suor Emmanuel)... poi la grande prova, ossia quel che è accaduto al mio matrimonio... proprio in quel momento la mano di Dio mi ha liberata da quelle catene facendomi rinascere a sè. Il mio cammino spirituale non è iniziato da molto (le mie crisi interiori di tanto in tanto riaffiorano) ma adesso so quanto male ho fatto a me stessa ed a quanti mi circondano e so quale strada percorrere. Grazie per questa storia, è arrivata al momento giusto...

Nessun commento:

Posta un commento