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domenica 25 luglio 2021

6° e 7° DOMANDA (CON BENEDIZIONE): INTERVISTA A PADRE JOZO in occasione del 40° delle apparizioni della Regina della Pace a Medjugorje

 


Virgilio Baroni


HO INTERVISTATO PADRE JOZO
In occasione del 40simo delle apparizioni della Regina della Pace a Medjugorje, ho effettuato un'intervista a P. Jozo pubblicata sulla rivista dell'Associazione Mir i Dobro “AIUTIAMOLI”. Sono 7 domande: Oggi, pubblico le ultime 2 con la Benedizione finale..
 
SESTA E SETTIMANA DOMANDA CON BENEDIZIONE DI P. JOZO:
Ai lettori del nostro giornalino e anche a chi ci segue sulla nostra pagina Facebook parliamo spesso di lei, quale testimone di Medjugorje. Dopo qualche tempo che scoppiò il Coronavirus, tutti noi sentivamo il desiderio di tornare a Medjugorje; abbiamo preso lei come esempio di chi desidera fare ritorno a Medjugorje, ma non può. Nessuno, meglio di lei, può donare parole di consolazione e di speranza a chi, per vari motivi, di età, di salute, ecc. sente il desiderio di Medjugorje.
Cosa pensa di questo Virus che si è scatenato in tutto il mondo e ci ha costretti a tanti sacrifici e ci ha tolto tante persone care?
 
RISPONDE PADRE JOZO:
Questa nostalgia che cresce nel cuore somiglia ad un bambino che non può toccare la torta. Il bimbo con il ditino vuol toccare, ma la mamma dice “No”, allora gli occhi si riempiono di lacrime.
Così noi tutti pellegrini che amiamo la Madonna abbiamo questa espressione ferita, anche se sappiamo che la Madonna è presente, che ci ha aiutato, che ci ha guarito e benedetto, ha esaudito le preghiere. Noi, per ringraziarla le diaciamo: “Vorrei portarti un mazzo di fiori… NO, non posso venire, no!“. Chi è che chiude le porte, le frontiere? La Vergine o il tentatore? chi ha detto No? Noi viviamo in questo “No”. Allora bisogna crescere con una fede giusta, senza dubbi e dobbiamo prepararci come Cristo nel deserto, come Giovanni Battista nel deserto: Si, dobbiamo prima prepararci. Un giorno, quando sei pronto, preparato, quando lo Spirito ti prende, ti porta a Medjugorje. Un giorno, quando la tua strada sarà pronta, Lei ti chiamerà e tu verrai.
La Madonna ci prepara per questo grande anniversario dei 40 anni e succede che alla festa delle nostre Pentecoste la Madonna rinnova la Chiesa e cambia il mondo con la sua grazia, benedizione, con i suoi doni.
Il Virus non è pena, ma è una prova che si aggiunge alle altre prove; è una cosa che ci deve svegliare; è come una medicina che ci tiene fermi per un pò per poi affrontare un grande avvenimento; è come una medicina che non usiamo come una cosa quotidiana. Vedete quale potenza ha avuto il virus? Quanti aerei nel mondo ha fermato e tenuto legato sulla terra. Quanti aerei non hanno potuto volare? Tutti i continenti sono diventati come 1000 anni fa quando nessuno si conoscevano fra di loro; quando non era possibile frequentarsi, uscire dalla propria casa, dalla propria città, dai propri campi; ci è stato vietato. E stato vietato per i pastori, per i contadini, per gli scienziati: è stato così anche per i sacerdoti che non hanno potuto salire sulla montagna dell’altare ….NO, non è stato possibile, solo tristezza! Ma il senso è che, insieme, andiamo ad attraversare questo deserto e che saliamo con il cuore vivo, aperto, con la fiamma nel cuore dalla propria città, con la fede viva andiamo ad incontrare Dio che ci aspetta
 
Mir i Dobro ha lavorato molto con lei soprattutto nel tempo bellico e post-bellico. Può dire cosa pensa di questa Associazione che vive da 30 anni e lavora per la Regina della Pace.
Ce la dà una benedizione?
Ne abbiamo tutti tanto bisogno. Come dice Marija "Dio la strabenedica". Grazie di cuore.
Siamo stati a Spalato per firmare la Costituzione della vostra Associazione. Vi ho dato il nome: “Mir i Dobro” e abbiamo iniziato insieme le opere buone.
Voglio dire che avete fatto un grande lavoro, la Madonna ci ha preparato 10 anni prima della guerra. Quando è scoppiata la guerra voi siete stati pronti come pompieri che hanno spento il fuoco quando tutti erano dentro pieni di paura. Voi siete stati consolazione, siete stati unzione per le nostre ferite, speranza per le nostre paure. Quando voi venivate con una colonna di autisti instancabili, senza paura, passavate 5 frontiere, in mezzo ai soldati. Nessuno poteva rispondere in vostra difesa, venirvi in aiuto quando potevate anche essere uccisi. Vi potevano fare di tutto: prendere i camion, farvi prigionieri perché era la guerra.
Ma voi siete venuti con uno scopo: aiutare gli altri, i feriti, l’ospedale ecc. avete fatto veramente cose grandi.
Avete fatto tante opere buone, sto pensando a quello che avete fatto per i miei grandi progetti che avevo nel cuore. Ricordate Jaklian? Ricordate Puringaj? Tutti questi bambini, tutti queste vedove ed altri a cui insegnavo giorno e notte a pregare, amare, perdonare, adorare Dio. È stato bello, e voi siete stati i benefattori e non si dimentica Mir i Dobro perché è formato da persone, come
Fausto, il panettiere, ed altri soci di Mir i Dobro. Partendo da queste iniziative: Jakljan, Istituto Santa Famiglia, Adozioni a distanza che abbiamo realizzato insieme molte sono state le persone che sono cresciute nella fede; ci sono state tante conversioni e anche tante vocazioni sacerdotali e religiose. Tutto questo grazie al vostro aiuto. Il Signore vi renda il centuplo.
In questo momento voglio ringraziare tutti voi. Grazie per il vostro coraggio, per il vostro grande amore, per il vostro enorme contributo. Anche oggi, di recente, siete stati pronti ad aiutarci quando c’è stato il terremoto qui vicino a Zagabria: Mir i Dobro è corso ad aiutarci. L’altro ieri ho visto il Vescovo di questi paesi e anche lui dice “Grazie” e io con questo scritto per il vostro Giornalino, voglio dire GRAZIE a tutti i benefattori… continuate a essere le mani tese della Regina della Pace per il mondo. Olio e lampada vanno insieme. Olio e lampada, opere buone nel cuore cristiano, solo così funziona un cristiano; solo così un cristiano può essere la luce, dare luce: la lampada senza olio non funziona; il cristiano senza opere buone non funziona. Voi siete buon esempio per me che da tanti anni sono sacerdote... 54 anni che sono sacerdote. Mir i Dobro è parte di Medjugorje e della mia vita sacerdotale.
Gli Italiani sono stati i primi pellegrini a Medjugorje, arrivavano da Zagabria, Makarska con piccole macchine, pulmini e mi dicevano: “Padre, raccontaci cosa dice la Madonna, l’hai vista?”.
Ed io potevo rispondere qualche parola perché non conoscevo molto bene l’italiano. Pensate che in prigione mi hanno tolto tutto anche la Bibbia. Mi hanno lasciato però un vocabolario italiano. Assieme ad un professore che sapeva bene questa lingua ho appreso le prima parole italiane.
Siete nati a Medjugorje con la Regina della Pace.
Non abbiamo mai pensato che Mir i Dobro si sviluppasse così in grande. Anche tanti altri volevano fare qualcosa, ma non sono riusciti e si sono dimenticati di fare: sono entrati come gocce nell’oceano. Voi avete parlato con scritti, con libri; voi avete capito e, attraverso la preghiera, avete accompagnato i pellegrini e vi siete sviluppati in una Associazione utile per la Chiesa, utile per l’uomo, utile per voi che avete organizzato. Io credo che la Madonna a voi di Mir i Dobro vi mette sotto il suo manto. Non domandatevi dove sono i membri; aprite il manto della Vergine e vi troverete tutti sotto il manto della Regina della Pace: tutti voi di Mir i Dobro, vivi e defunti. Che il Signore vi benedica! Vi ringrazio nel nome di tutti i miei poveri e tutti a cui avete fatto del bene, voglio dire: Grazie!
BENEDIZIONE:
Signore, tu sei grande, tu stai davanti alla tua Madre e noi siamo incantati sempre dai suoi messaggi, dalla sua vicinanza che ci porta a te. Ti preghiamo umilmente benedici tutti i membri di Mir i Dobro, chi lavora nell’ufficio e chi fa progetti per organizzare di nuovo a continuare l’apostolato. Perché quando Medjugorje sarà pronto il suo messaggio correrà e riempirà gli Stadi, le sale, le Chiese, le Cattedrali. Che possa Mir i Dobro servire la Madonna per testimoniare con i suoi sacerdoti, con i suoi membri, con la sua esperienza. Benedici Signore, benedici Madonna, tutti i tuoi cari figli, pellegrini, e al primo posto quelli che sono venuti dall’inizio e forse oggi stanno con una croce, con la malattia, con le difficoltà e hanno bisogno di consolazione, di luce, di pace, di gioia, di abbracci.
O Madre, aiuta e benedici le nostre famiglie, tutte le famiglie che ti pregano che ti invocano, dona la tua grazia, a tutti e la benedizione. Per questo grande anniversario guarisci i malati, consola i tristi e riempi i nostri cuori con la luce celeste.
O Santissima Madre come un cenacolo, tu e Mir i Dobro, e attraverso Mir i Dobro, manda a tutti i membri, partecipanti, la tua grazia e benedizione. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, Amen.

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