Vorrei coinvolgere più persone possibile nei pellegrinaggi.
      
        
Andrea Bianco: “Desidero che quante più persone possibile sentano la gioia e le grazie che ho ricevuto a Medjugorje”
        
data: 16.10.2015.
        
        
        
        
        
        
 Nei giorni scorsi è stato a Medjugorje Andrea Bianco, un pellegrino 
quarantacinquenne di Bolzano, una città del Nord Italia. Egli è stato 
ospite di un programma di Radio “Mir” Medjugorje ed ha condiviso con noi
 la storia della sua vita. A ventunanni ha subito un grave incidente 
stradale, a causa del quale ha perso la vista. Lui crede di essere 
sopravvissuto per grazia di Dio. Dopo quell’evento, la sua vita è 
cambiata. Lui però non è caduto nella disperazione, ha invece 
interpretato l’accaduto come una grande grazia. Ci ha detto che colui 
che più l’ha aiutato nel cammino spirituale è stato un religioso 
carmelitano, che gli diceva: “Come sei fortunato tu, che hai la croce!”.
 In quei momenti, Andrea pensava che avrebbe fatto volentieri cambio con
 lui. Tuttavia, con l’andar del tempo, ha capito perché quel religioso 
gli diceva quella frase. Andrea è sposato, ha quattro figli ed opera 
attivamente in diverse organizzazioni per non vedenti ed ipovedenti, 
oltre a realizzare sculture in marmo, legno e ceramica. La sua prima 
venuta a Medjugorje risale al 1998. Ci ha testimoniato di aver avuto 
allora per molto tempo un dubbio sul venire qui o meno, perché aveva 
sentito pareri differenti. Ad oggi però è venuto una quarantina di 
volte. Oltre a venire con la sua famiglia, egli porta a Medjugorje anche
 gruppi di pellegrini. “Quando sono venuto a Medjugorje per la prima 
volta ero indifferente, ma in seguito ho raccolto i frutti di 
Medjugorje. Ho capito che qui le persone pregano con grande devozione ed
 ho iniziato ad apprezzare il silenzio. Ho poi cominciato ad andare a 
Messa ogni giorno, dando così inizio ad un nuovo cammino. Proprio per 
questo vorrei coinvolgere più persone possibile nei pellegrinaggi. Li 
faccio perché desidero che quante più persone possibile sentano la gioia
 e le grazie che ho ricevuto qui. Ogni volta che posso, mentre sono qui,
 registro omelie, preghiere e testimonianze, che poi trascrivo e metto 
su internet, in modo che anche le persone che non possono venire a 
Medjugorje possano sentirle, leggerle e viverle, anche se in modo 
diverso. I luoghi di Medjugorje a me più cari sono la chiesa 
parrocchiale e la cappella dell’adorazione, perché vi posso incontrare 
Gesù vivo”.   
Fonte:http://www.medjugorje.hr/it/attualita/andrea-bianco-%E2%80%9Cdesidero-che-quante-pi%C3%B9-persone-possibile-sentano-la-gioia-e-le-grazie-che-ho-ricevuto-a-medjugorje%E2%80%9D,7350.html
 Nei giorni scorsi è stato a Medjugorje Andrea Bianco, un pellegrino 
quarantacinquenne di Bolzano, una città del Nord Italia. Egli è stato 
ospite di un programma di Radio “Mir” Medjugorje ed ha condiviso con noi
 la storia della sua vita. A ventunanni ha subito un grave incidente 
stradale, a causa del quale ha perso la vista. Lui crede di essere 
sopravvissuto per grazia di Dio. Dopo quell’evento, la sua vita è 
cambiata. Lui però non è caduto nella disperazione, ha invece 
interpretato l’accaduto come una grande grazia. Ci ha detto che colui 
che più l’ha aiutato nel cammino spirituale è stato un religioso 
carmelitano, che gli diceva: “Come sei fortunato tu, che hai la croce!”.
 In quei momenti, Andrea pensava che avrebbe fatto volentieri cambio con
 lui. Tuttavia, con l’andar del tempo, ha capito perché quel religioso 
gli diceva quella frase. Andrea è sposato, ha quattro figli ed opera 
attivamente in diverse organizzazioni per non vedenti ed ipovedenti, 
oltre a realizzare sculture in marmo, legno e ceramica. La sua prima 
venuta a Medjugorje risale al 1998. Ci ha testimoniato di aver avuto 
allora per molto tempo un dubbio sul venire qui o meno, perché aveva 
sentito pareri differenti. Ad oggi però è venuto una quarantina di 
volte. Oltre a venire con la sua famiglia, egli porta a Medjugorje anche
 gruppi di pellegrini. “Quando sono venuto a Medjugorje per la prima 
volta ero indifferente, ma in seguito ho raccolto i frutti di 
Medjugorje. Ho capito che qui le persone pregano con grande devozione ed
 ho iniziato ad apprezzare il silenzio. Ho poi cominciato ad andare a 
Messa ogni giorno, dando così inizio ad un nuovo cammino. Proprio per 
questo vorrei coinvolgere più persone possibile nei pellegrinaggi. Li 
faccio perché desidero che quante più persone possibile sentano la gioia
 e le grazie che ho ricevuto qui. Ogni volta che posso, mentre sono qui,
 registro omelie, preghiere e testimonianze, che poi trascrivo e metto 
su internet, in modo che anche le persone che non possono venire a 
Medjugorje possano sentirle, leggerle e viverle, anche se in modo 
diverso. I luoghi di Medjugorje a me più cari sono la chiesa 
parrocchiale e la cappella dell’adorazione, perché vi posso incontrare 
Gesù vivo”.   
Fonte:http://www.medjugorje.hr/it/attualita/andrea-bianco-%E2%80%9Cdesidero-che-quante-pi%C3%B9-persone-possibile-sentano-la-gioia-e-le-grazie-che-ho-ricevuto-a-medjugorje%E2%80%9D,7350.html 
 
 
 
 
 
 
          
      
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Nessun commento:
Posta un commento