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giovedì 8 ottobre 2015

Alcune testimonianze su Medjugorje

Bruno  : Medjugorje, il ritorno alla sorgente

Ho ricevuto i sacramenti dell'iniziazione cristiana, ed ho partecipato alla santa Messa fino all'età di 14 anni. In seguito mi sono allontanato dalla frequenza dei sacramenti.
A 49 anni, in seguito ad un periodo difficile della mia vita, ho voluto ritrovare il dialogo con Dio. Ho così ripreso a frequentare la parrocchia e mi sono dedicato all'animazione del post-cresima, instaurando un bellissimo rapporto con i "miei ragazzi". Allo stesso tempo ho sentito il desiderio di iniziare a recitare il rosario, ed in particolare ho iniziato ad andare ogni giovedì notte, alle 23:30, a recitare il rosario al santuario degli Obici.
Qui ho incontrato Mirco, un amico di scuola, che mi ha proposto di seguirlo, andando a Medjugorje, per curare la manutenzione di una casa per pellegrini. Premetto: non sapevo assolutamente niente di Medjugorje. Immediatamente ho risposto di no, dando più importanza al mio lavoro quotidiano. Ma mia sorella, che era presente, mi ha fatto notare che "io ero stato scelto". Dopo un giorno di riflessione ho deciso di accettare l'invito. Siamo andati a Medjugorje in tredici persone, tra le quali, con mio grande stupore, il mio collega di lavoro che per anni aveva cercato invano di farmi riflettere sulla fede.
Arrivato a Medjugorje ho sentito immediatamente il desiderio di inginocchiarmi davanti ad una statua di Maria, per pregare. La paura di essere "giudicato" era tanta, ma dopo un po' di tempo ha vinto il desiderio di inginocchiarmi.
Al sabato pomeriggio abbiamo partecipato alla santa Messa in parrocchia. Durante la cerimonia ho visto di fronte a me un giovane, vestito in modo "strano", con i tratti somatici simili a quelli di Gesù! Prima del termine della Messa è scomparso improvvisamente, e non sono più riuscito a vederlo.
Sono rimasto colpito dalla quantità di fedeli presenti alla preghiera. Durante il viaggio di ritorno ho perfino proposto di pregare il rosario!
Medjugorje mi ha dato tanta forza, tanta gioia di continuare nella speranza di migliorare la mia vita.
Da allora sono tornato a Medjugorje una decina di volte. In particolare nel 2014 ho fatto ben quattro pellegrinaggi. In uno di questi ho accompagnato anche i miei familiari, cosa ritenuta impossibile fino a poco tempo fa. Ed ho realizzato un grande sogno: andare a Medjugorje con la mia moto, compagna di tante belle avventure!

Andrea  : "Medjugorje ti sorprende sempre!"

Sono cresciuto in una famiglia cattolica e "praticante", che mi ha sempre insegnato la centralità della parrocchia, e la non necessità di fare pellegrinaggi o altre esperienze simili. Per questo, pur sentendo parlare tante volte di Medjugorje, non sentivo nessuna necessità di andarci.
Ho accettato di partecipare ad un pellegrinaggio unicamente per mia moglie, che essendo già stata a Medjugorje voleva assolutamente condividere con me questa esperienza.
Durante i primi giorni ero come "prevenuto", ma poi ho iniziato a cercare la mia Medjugorje, a cercare di capire quale potesse essere la grazia che Dio voleva darmi... Quasi al termine del pellegrinaggio ho capito: per me Medjugorje è stata la confessione! Mi sono liberato, alleggerito di tante cose che mi "portavo dentro".
Sono tornato cambiato, un uomo nuovo, col desiderio di testimoniare.Testimoniare non solo a parole, ma con la vita.
Mi ricordo anche che suor Cornelia, durante la sua testimonianza disse: "Un digiuno può fermare la guerra". Queste parole mi sono rimaste nel cuore, le ho fatte mie, e così ho scoperto il valore del digiuno.
Sono stato a Medjugorje altre due volte, e sempre la Gospa mi ha donato qualche cosa di nuovo. Medjugorje ti sorprende sempre !

Serena : A Medjugorje, il rosario fondamento della vita e della famiglia

Per anni non mi sono mai interessata a Medjugorje, pur sentendone parlare.
Un giorno ho sentito il desiderio di incontrare Maria in un modo più personale, anche per affidare a lei le mie preoccupazioni di madre. Proprio in quei giorni, mia sorella mi ha proposto di andare in pellegrinaggio a Medjugorje con lei ed alcune famiglie.
Medjugorje mi è piaciuto molto. Ho trovato quel silenzio che cercavo. Ho sentito una presenza particolare della Madonna, e ho capito che lei mi avrebbe aiutato per tutto! Sono tornata a casa molto più tranquilla, consapevole che la Madonna era entrata nella mia famiglia.
Medjugorje mi ha insegnato l'importanza e la bellezza del rosario! Da allora il rosario è diventato parte della mia vita. Successivamente sono stata a Medjugorje con mio marito, e così il rosario è diventato anche parte della mia famiglia. Abbiamo iniziato a pregare il rosario insieme, aprendo il nostro cuore l'uno all'altro, condividendo le nostre intenzioni di preghiera.
Alcuni mesi dopo il terremoto sono tornata a Medjugorje insieme ad un gruppo di 60 persone, tra le quali i miei genitori ed i miei figli. Un ulteriore grande grazia della Gospa!




SANDRA : LA CHIAMATA A MEDJUGORJE E IL SOGNO DI PROGETTO D'AMORE

La mia chiamata per Medjugorje è arrivata alla fine del 2010, quando ho cominciato a sentir parlare di quella località in maniera incessante. Vedevo manifesti di pellegrinaggi ovunque, ne sentivo parlare dappertutto, mi incrociavo spessissimo con immagini di Maria, mi svegliavo la notte e pensavo a come poter andare. Un'amica mi disse: "È la chiamata di Maria, devi andare". Facile a dirsi, ma quando si lavora... difficile combinare le ferie.
Sono partita per Medjugorje un freddo pomeriggio del 6 gennaio 2011, in auto con mio marito Stefano e due carissime amiche: Monica e Patti. Arrivati alla frontiera con la Slovenia, Monica si accorge di aver dimenticato a casa la carta di identità, telefona al marito che si precipita a Trieste e per noi comincia l'attesa del suo arrivo, in un parcheggio a consolare Monica che disperata si sente in colpa per l'accaduto. La recita del Santo Rosario ci aiuta a trascorrere il tempo e a darci la serenità durante l'attesa. Siamo partiti da Trieste alle 21 con un tempo infame, un freddo polare, ma la gioia nel cuore. Dopo quattro ore di viaggio, tra nebbia, pioggia e neve, Stefano comincia a dare segni di stanchezza, ma dove fermarsi? Era l'una di notte e non sapevamo bene dove fossimo, anche perché la nebbia fittissima ci impediva di leggere i cartelli stradali, per un attimo abbiamo anche avuto paura. Ma ecco che invocando: "Maria aiutaci", compare un hotel dove finalmente riusciamo a fermarci e a riposare per alcune ore. Si riparte sotto una pioggia massacrante alle 6 del mattino. Maria ci chiama e il suo grido è sempre più forte e in noi sempre più grande il desiderio di arrivare a Medjugorje.
Arriviamo alle 10.25, con il cuore che ci batte fortissimo, in perfetto orario per la Santa Messa in italiano, nella sala gialla: è splendida! Il mio incontro con Maria in fondo alla chiesa è “amore a prima vista”, lacrime che scendono senza motivo, e una grande serenità nel cuore. I due giorni che abbiamo a disposizione, tra il Podbordo e il Krizevac, trascorrono in fretta. E si torna a casa, con dentro al cuore la parole di un sacerdote che ci ha detto: "Il vero pellegrinaggio non è questo, ma quello che porterete a casa, qui è facile pregare, venire a Messa, ricevere l'Eucarestia, ma a casa, che farete?"
Mi chiedo: Che farò nella vita di tutti i giorni? Come potrà cambiare la mia vita, io sono sempre quella? Ma in verità la vera preghiera mi è entrata nel cuore. Ho imparato a pregare affidandomi solo a Lui e ad accettare sempre e solo la Sua volontà. Anche se a volte è difficile e non la capisco. Inoltre, dopo quel viaggio, con un gruppo di amici innamorati di Medjugorje e di Maria ci siamo ritrovati per due anni a pregare il rosario per la realizzazione di un sogno che ora si chiama Progetto d' Amore: insegna ai giovani come attraverso il canto, la danza, la recitazione, la messa in scena di musical a contenuti spirituali e religiosi, possano testimoniare i valori universali dell'amicizia, della solidarietà e dell'amore per la vita che vengono da Dio. La "Mamma" che ci guida e ci sostiene in questo percorso è Maria e ogni tanto amiamo ritrovarci a Medjugorje per ringraziare e ricaricare le batterie.

ALESSANDRA : "TU SEI GUARITA, NON DUBITARE"

Dopo aver frequentato la parrocchia da bambina, nell'adolescenza mi sono allontanata dalla pratica cristiana.
Dopo alcuni anni di vita "spensierata" è iniziato per me un tempo di sofferenza. Per alcuni anni ho cercato aiuto in tante "pratiche alternative" lontane dalla fede, senza alcun frutto. Fino a quando ho incontrato un sacerdote che mi ha spiegato l'esistenza del male, aiutandomi a capire ed accettare quello che stavo vivendo. Così ho iniziato a pregare il rosario quotidianamente, a partecipare all'Eucarestia, ad affidarmi alla Madonna. Sono seguiti vari anni di "combattimento" tra la vita cristiana e la presenza del male, che rimaneva ancora forte.
Nel 2010, in seguito a varie testimonianze di pellegrini, ho deciso di fare un pellegrinaggio a Medjugorje. Ho vissuto un'esperienza bellissima. Nel mio cuore ho sentito una grande pace! Un senso di fiducia e abbandono in Gesù mi ha guidato alla confessione.
Tornata da Medjugorje mi sono sentita "trasportata" al Santuario degli Obici. In particolare al "Rosario del giovedì notte" (23:30), ed al gruppo di preghiera "Divina misericordia".
Sono tornata a Medjugorje due volte, in poco tempo, sempre andando alla "Casa San Giuseppe" come volontaria, e ricevendo vari "regali" dal cielo. Continuando a frequentare il Santuario degli Obici, ho incontrato una signora (che non conoscevo) che mi ha offerto la partecipazione a un ritiro spirituale a Medjugorje con padre Roy. Durante la Santa Messa ho scelto e chiesto di guarire, e durante la seguente imposizione delle mani, padre Roy mi ha esortato più volte a rivolgermi a un esorcista. Grazie a Maria e alla divina Provvidenza, tornata a Finale Emilia ho incontrato padre Paul Marie, priore della Comunità San Giovanni degli Obici ed esorcista, che per lungo tempo mi ha accompagnata nel cammino verso la guarigione.
Nel frattempo sono tornata a Medjugorje una decina di volte e ho partecipato ad altri "ministeri di guarigione" guidati da padre Roy. Nell'ultimo incontro personale mi ha detto: "La Madonna mi dice che tu sei guarita, non dubitare".
Ringrazio Gesù e tutti i suoi strumenti, ovvero le persone che, in questi lunghi anni, mi hanno sostenuta nella preghiera e in qualunque altro modo.

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