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lunedì 19 dicembre 2022

L' augurio per il Natale di FRA MASSIMO FUSARELLI, Ministro Generale dell'Ordine Francescano

 

 


 MESSAGGIO DI NATALE DEL MINISTRO GENERALE DELL'ORDINE FRANCESCANO, FR. MASSIMO FUSARELLI
19/12/2022

Il Ministro generale dell'Ordine Francescano, Fr. Massimo Fusarelli, ha inviato il suo messaggio e il suo augurio per il Natale 2022, che trascriviamo integralmente:

Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce

Ai frati minori dell'Ordine
Sorelle contemplative della nostra famiglia
Fratelli e amici del nostro Ordine

Cari fratelli e sorelle, il Signore vi dia pace!

Questo Natale ci fa ripercorrere gli 800 anni del Natale di Greccio, che festeggeremo nel 2023. In essa, tra l'allegria, la notte e la povertà del luogo, riconosciamo segni di luce e segni di oscurità.

"E il giorno della gioia si avvicinava, veniva il giorno della gioia. I fratelli sono stati invitati da molti luoghi. Gli uomini e le donne di quella regione preparavano candele e stuzzicadenti secondo le loro capacità per illuminare la notte, che illuminava tutti i giorni e gli anni con una stella splendente. Finalmente venne il santo di Dio. Quando ha visto che tutto era pronto, si è rallegrato. Fu preparata la mangiatoia, fu portata la paglia, furono portati un bue e un asino. Lì si onorava la semplicità, si esaltava la povertà, si raccomandava l'umiltà, e Greccio sembrava diventare la nuova Betlemme».

La luce del Natale e dell'ottocentesimo anniversario della Grecia arriva in un momento oscuro, un tempo in cui la pace è minacciata, in Ucraina e nel resto del mondo dove ci sono molti conflitti, dal Medio Oriente a molti paesi africani, da dai Caraibi al Centro e Sud America, dall'Asia all'Oceania. Molti dei nostri fratelli e sorelle vivono in queste zone di guerra e vivono tra la gente, soprattutto i poveri.

Oggi più che mai piangiamo con Geremia: "Ci aspettavamo la pace, ma non c'è il bene, il tempo della guarigione, ma qui c'è l'orrore!" È il grido di tante persone; vogliamo che quel grido diventi nostro mentre lo rivolgiamo a Dio: egli ha il potere di scuoterci dalla nostra pigrizia e distrazione, di ispirarci a nuove azioni e pensieri.

Con questo grido, insieme a Francesco, ci prepariamo al Natale: «Vorrei ricordare quel Bambino che nacque a Betlemme e, in un certo senso, vedere con i miei occhi fisici le difficoltà in cui si trovava per la mancanza delle cose necessarie per un neonato; come fu adagiato in una mangiatoia e come giaceva sul fieno tra un bue e un asino".

Guardando la luce, insieme al buio della notte della Greccia e di Betlemme, possiamo unirci al grido di tante persone che invocano pace e speranza: non si tratta di un qualsiasi anestetico, ma di un modo di leggere i segni dei tempi e riconoscere, nel buio di quest'ora drammatica, i segni della vita che è luce per le persone, una luce che brilla nelle tenebre, anche se non lo vogliono.

Il Natale, ottocentenario della Greccia, è un'occasione per annunciare la luce del Vangelo in questi tempi bui. Come? Attraverso la logica dell'incarnazione, diciamo a Dio che dobbiamo amare la terra. Dio guarda con amore il mondo in crisi e per questo dona suo Figlio e ci fa riconoscere nella fede più porte aperte che porte chiuse, più opportunità che segni di morte nel mondo di oggi.

Ecco alcuni segni di luce e possibilità che posso vedere nel tempo di oggi.

La crisi di questo tempo oscuro è occasione per un nuovo incontro con Colui che si è fatto povero per noi. Questo vale per tutti, comprese le nostre confraternite, che hanno bisogno di riforme profonde e urgenti se vogliono avere un futuro vitale e credibile nel nostro tempo.

La crisi di questo tempo oscuro è un'opportunità per rinnovare la fede e il carisma con parole che portano ciò che è più importante in loro e azioni che lo mostrano attraverso nuove relazioni. Francesco va alla Greccia con i suoi fratelli, con i contadini ei poveri, con il signore del luogo, senza ostacoli.

La crisi di questo tempo oscuro è occasione per ascoltare il vangelo della pace, che è criterio per riflettere sulla fede in Gesù Cristo come memoria e profezia, per interpretare in modo nuovo, dinamico e creativo il nostro carisma di fratelli e sorelle , contemplativi, piccoli, gentili e operatori di pace.

La crisi di questo tempo buio è occasione per favorire il dialogo: la guerra in Ucraina mostra un contrasto inquietante e doloroso tra le Chiese cristiane. Qui è esposto il volto del potere che strumentalizza le religioni, che non possono essere “strumenti del regno”.

La crisi di questo tempo oscuro è un'opportunità per alimentare la teoria e la pratica della nonviolenza, che ha profonde radici evangeliche e francescane, che dovrebbero essere approfondite anche tra noi.

Cari fratelli e sorelle!

Con la festa della Vergine Immacolata, nel cuore dell'Avvento, ci prepariamo a vivere insieme un Natale luminoso e buio, come a Betlemme, dove il Bambino appena nato è minacciato, e come a Greccio, in cui Chiara ci invita ad osservare: " attentamente l'inizio di quello specchio, cioè la povertà di quello deposto in una mangiatoia e fasciato nei pannolini. O mirabile umiltà, o mirabile povertà! Nella mangiatoia giace il Re degli angeli, Signore del cielo e della terra".

Accogliamo questo dono dall'alto perché «come la terra fa germogliare le sue piante e come il giardino fa germogliare il seme, così il Signore Dio farà germogliare la giustizia e la lode davanti a tutte le nazioni».

Siamo testimoni che la pace è dono prima che opera nostra, e per questo collaboriamo con il Signore perché fiorisca la pienezza di vita che Egli vuole effondere su tutti.

In questo spirito, invio a tutti i miei fraterni auguri di un santo Natale e di un felice anno nuovo 2023, inizio della ricorrenza francescana. Questo saluto arriva in diversi contesti e situazioni in cui viviamo. Che sia un Natale in cui, in attesa orante, possiamo gridare con tanti:

"Rugiada, cieli, dall'alto e dalle nuvole piove giustizia. Si apra la terra perché fiorisca la salvezza, perché germogli la liberazione! Io, il Signore, ho creato tutto questo".

Vostro fratello e servo
Fra Massimo Fusarelli, ofm Ministro generale

 

 radio-medjugorje.com

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