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lunedì 16 ottobre 2023

16 ottobre S. Gerardo Maiella: Angelo delle culle, Patrono delle mamme e delle partorienti- La Sala dei Fiocchi....


Luogo pieno di spiritualità: a Materdomini di Caposele nella provincia di Avellino, sorge il Santuario di San Gerardo Maiella, il Santo protettore delle mamme e dei bambini. All’interno del luogo di culto particolarmente frequentata dai fedeli è la Sala dei Fiocchi, una stanza le cui pareti e persino il soffitto sono ricoperti da migliaia di fiocchi che le coppie hanno donato al santuario in segno di ringraziamento per l’aiuto mostrato dal santo.



Caratterizzata da un'aria magica e commovente, la sala custodisce, al suo interno, i fiocchi e le fotografie di tanti piccoli neonati, donati dai rispettivi genitori a San Gerardo, protettore di mamme e bambini. Le pareti e il soffitto sono ricoperti da migliaia di fiocchi di colore rosa e celeste che le mamme hanno favorito, nel corso degli anni, al Santo in segno di ringraziamento, per difficoltà di vario genere superate durante la maternità. Sottoposta a un recentissimo intervento di restyling, la Sala dei Fiocchi è dotata, oggi, di uno spazio ancora più grande, dove vengono ospitati i tantissimi doni che i fedeli consegnano a San Gerardo, con tanto amore e devozione.

Ubicata in uno dei luoghi di culto più amati d'Irpinia, la Sala dei Fiocchi riesce a suscitare immense emozioni nel cuore di tantissimi genitori che, ogni anno, accorrono al Santuario per rendere grazia a San Gerardo.


Secondo le notizie più antiche, il Santuario risale al 1200. La nuova costruzione innalzata dopo il terribile sisma del 1980 è stata inaugurata il 20 aprile del 2000 e custodisce il corpo di San Gerardo Maiella, ai piedi del presbiterio. La statua del santo, rimasta integra nonostante i crolli provocati dal terremoto, è oggi conservata nella nuova struttura e è opera dello scultore Lebbro.

All'interno del convento, nell'ultimo tratto del lungo corridoio è stata ricostruita la stanza dove San Gerardo abitò durante la sua permanenza a Materdomini. È stata addobbata con suppellettili antiche e con pavimenti del ‘700 e sull'architrave della porta vi è scritto "Qui si fa la volontà di Dio come vuole e per quanto vuole Dio", esattamente come il Santo aveva fatto scrivere durante la sua ultima malattia. Molto suggestive sono anche vetrate poste all'interno del convento e che narrano i momenti salienti della vita di uno dei santi più venerati nel meridione d'Italia.


Il giovane santo
San Gerardo, religioso della congregazione dei redentoristi fondata da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori,
nacque a Muro Lucano (PZ) il 6 aprile 1726. Volendo fin da ragazzo consacrarsi al Signore, provò inizialmente a bussare alla porta dei frati cappuccini che, per motivi di salute, non lo accolsero.
A 22 anni conobbe alcuni redentoristi che stavano svolgendo una missione al suo paese. Quei sacerdoti, incantati dalla serietà e dal candore di quel giovane, nonostante una certa perplessità per la fragile salute, lo accolsero.

Il 16 luglio 1752 fece voto di povertà, castità, obbedienza e si dedicò ad evangelizzare gli abbandonati e i poveri. Scelse una vita di consacrazione che visse con gioia e divenne l’amico dei poveri e dei contadini.
Si narra che quando passava di paese in paese, ali di folla lo aspettavano sui margini delle strade per avere la sua benedizione o per vedere soltanto questo umile fraticello che, sempre col sorriso, si sforzava di salutare tutti.

Gerardo morì di tubercolosi nel convento di Materdomini all’età di 29 anni, il 16 ottobre 1755. Si racconta che dopo il decesso, il religioso incaricato di suonare le campane a morto, avvertì una forza misteriosa alle braccia che lo costrinsero a suonarle a festa.

I miracoli di San Gerardo Maiella
La vita di San Gerardo è stata breve, intensa e costellata di miracoli; la gente lo chiamava “il taumaturgo”. Esiste persino un pozzo intitolatogli col nome di “Gerardiello”, questo perché un giorno, mentre cercava di prendere l’acqua dal pozzo, nel maneggiare la carrucola, gli caddero delle chiavi. Anziché disperarsi si recò in chiesa, prese una statuetta di Gesù bambino e la calò nel pozzo. Quando la tirò su la sacra icona stringeva in pugno le chiavi.

L’incontro col Diavolo
Un altro prodigio compiuto da San Gerardo avvenne durante un viaggio in cui, a causa di una forte tempesta presso le sponde dell’Ofanto, si smarrì non sapendo che direzione seguire. D’improvviso gli apparve un individuo minaccioso che comprese essere Satana. Il servo di Dio, senza scomporsi, si fece il segno della croce, gli lanciò le briglie del cavallo e gli intimò in nome della SS. Trinità di condurlo a Lacedonia. Il demonio, digrignando i denti e minacciando vendetta, eseguì l’ordine.

San Gerardo Maiella protettore delle mamme, delle gestanti e dei bambini
Si racconta che poco prima di morire fra Gerardo regalò un fazzoletto ad una ragazzina dicendole che un giorno le sarebbe potuto servire. Passati alcuni anni la ragazza si sposò e nel momento in cui stava per dare alla luce il primo figlio, il parto si complicò tanto da temere il peggio. A quel punto la partoriente si ricordò del fazzoletto e chiese che le fosse portato. Avutolo tra le mani se lo pose sulla pancia, immediatamente i dolori cessarono e il parto avvenne felicemente. Da allora Gerardo Maiella è universalmente invocato come protettore delle donne incinte.

Chi si reca al Santuario di San Gerardo Maiella può visitare la stanza dei fiocchi, un ambiente gremito di nastri, foto di neonati e fiocchi di nascita rosa e azzurri che le mamme devote al Santo e dal quale hanno ricevuto una grazia offrono al Santuario in segno di gratitudine.

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