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venerdì 19 febbraio 2021

Quaresima: digiuniamo per Amore! COME DIGIUNARE, PERCHE’ DIGIUNARE

 


PERCHE’ DIGIUNARE?

 

Digiunare, fare penitenza? Perché? Perché "manca lo Sposo"! Si digiuna per amore. Altrimenti tutto sarebbe inutile. Privarsi di qualcosa per amore apporta gioia di chi è amato. Nell'amore la privazione dà senso della completezza.
Gesù non ha nulla da offrire a chi si sente pieno di sé, a chi è già sazio. Gesù si concede a chi ha sete della Sua presenza, a chi ha fame della Sua Parola. E qui si trova il senso del digiuno: nel aver bisogno di Dio, nel aver bisogno del ritorno dello Sposo.

 (Don Nikola Vucic)

 Il digiuno, che è un gesto esteriore che appartiene principalmente alla dimensione corporale, ha però lo scopo di entrare nel profondo, nella parte più nascosta e debole che spesso tendiamo a celare in noi.

Il digiuno rituale della Quaresima:

– è segno del nostro vivere la Parola di Dio. Non digiuna veramente chi non sa nutrirsi della Parola di Dio, sull’esempio di Cristo, che disse: “Mio cibo è fare la volontà del Padre”;

– è segno della nostra volontà di espiazione: “Non digiuniamo per la Pasqua, nè per la croce, ma per i nostri peccati ” afferma san Giovanni Crisostomo;

– è segno della nostra astinenza dal peccato: come dice il vescovo sant’Agostino: “Il digiuno veramente grande, quello che impegna tutti gli uomini, è l’astinenza dalle iniquità, dai peccati e dai piaceri illeciti del mondo”.

Cioè la mortificazione del corpo è segno della conversione dello spirito.


CHI E’ TENUTO AL DIGIUNO E QUANDO?

Queste sono le disposizioni normative della Chiesa:

1) La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po’ di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate (Paenitemini, 3,3,2).

2) La legge dell’astinenza proibisce l’uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevande che, ad un prudente giudizio, sono da considerarsi come particolarmente ricercati e costosi (Paenitemini 3,3,1).

3) Il digiuno e l’astinenza, nel senso sopra precisato, devono essere osservati il Mercoledì delle Ceneri (o il primo venerdì di Quaresima per il rito ambrosiano) e il Venerdì della Passione e Morte del Signore Nostro Gesù Cristo (CDC 1251).

4) L’astinenza deve essere osservata in tutti e singoli i venerdì di Quaresima, a meno che coincidano con un giorno annoverato tra le solennità (come il 19 o il 25 marzo).
In tutti gli altri venerdì dell’anno, a meno che coincidano con un giorno annoverato tra le solennità, si deve osservare l’astinenza nel senso detto oppure si deve compiere qualche altra opera di penitenza, di preghiera, di carità (CDC 1251).

5) Alla legge del digiuno sono tenuti tutti i maggiorenni fino al 60 anno iniziato; alla legge dell’astinenza coloro che hanno compiuto il 14 anno di età (CDC 1252).

6) Dall’osservanza dell’obbligo della legge del digiuno e dell’astinenza può scusare una ragione giusta, come ad esempio la salute. Anche le donne in gravidanza e in allattamento sono dispensate.
Inoltre, il parroco, per una giusta causa e conforme alle disposizioni del Vescovo diocesano, può concedere la dispensa dall’obbligo di osservare il giorno di penitenza, oppure commutarlo in altre opere pie (Paenitemini 3,7).

COME DIGIUNARE?

Concretamente ecco alcuni modi per praticare il digiuno:

1) assumere un solo pasto al giorno oltre ad una piccola colazione;
2) non mangiare nulla fino al tramonto del sole;
3) rimanere l’intera giornata a pane ed acqua.
Quest’ultima è la pratica insegnata da san Francesco che ci porta a pensare all’essenzialità delle cose e all’evitare gli sprechi quotidiani che facciamo abitualmente.

Inoltre una cosa importante da ricordare è che per la Chiesa Cattolica il digiuno diventa anche carità per i poveri: ciò al quale rinuncio diventa offerta per chi ha bisogno.

ALTRI DIGIUNI OLTRE IL DIGIUNO!

Proprio così: ci sono altre forme di penitenza che sono raccomandabili accanto al digiuno del cibo. Ognuno di noi sa quali sono le inutilità a cui possiamo rinunciare per vivere con sobrietà la Quaresima.

 Ci vengono proposti questi “digiuni” che ci possono far riflettere:

– dagli smartphone e dispositivi digitali (per questo nei venerdì di quaresima sospenderemo i nostri post nel gruppo e il nostro servizio online!);
– dalle chiacchiere e pettegolezzi vari;
– dallo shopping non essenziale…(dai in fondo ci è anche andata bene: i saldi sono praticamente finiti!!)
– dalla musica e dalla radio… (anche il challange di questo mese ce lo ricorda: la forza del silenzio, per fare spazio a Lui!)
– dall’arte, coprendo gli oggetti sacri,  un gesto che ci aiuterà a sentire il senso di vuoto e ad apprezzare la loro bellezza una volta riscoperte.

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