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domenica 18 giugno 2017

“Marcia della pace” da Humac a Medjugorje, prevista per il 24 giugno 2017


All’approssimarsi del Trentaseiesimo Anniversario delle Apparizioni della Madonna: la “Marcia della pace” da Humac a Medjugorje, prevista per il 24 giugno 2017

data: 14.06.2017.
La “Marcia della pace”, un itinerario di preghiera da Humac a Medjugorje, ha avuto inizio nel 1992. Da allora essa si tiene il 24 giugno di ogni anno, Festa di san Giovanni Battista e vigilia dell’Anniversario delle Apparizioni. I fedeli vi partecipano pregando e cantando, mentre i sacerdoti portano a turno in processione una croce. La “Marcia della pace” è stata ideata da Hubert Liebherr, un pellegrino tedesco, con il supporto dell’Arcivescovo Mons. Frane Franić e di fra Leonard Oreč, ma l’anima di questo evento è stato, dall’inizio e fino alla sua morte, fra Slavko Barbarić.
Egli ci ha lasciato la seguente breve descrizione della prima “Marcia della pace”: “Il 24 giugno si è tenuta la “Marcia della pace”, nel corso della quale un folto gruppo di pellegrini, formato da gente di ogni parte del mondo e da molte persone del posto, ha percorso undici chilometri a piedi in segno di gratitudine per questi undici anni e pregando per la pace”. Il 25 giugno 1993, dopo la seconda edizione dell’evento, i partecipanti indirizzarono a tutti i capi di stato del mondo un Appello per la pace, in cui tra l’altro scrissero: “Noi, uniti a venti milioni di pellegrini provenienti da tutto il mondo, vi chiediamo di intraprendere ogni possibile iniziativa per fermare questa guerra, ed instaurare nei Balcani una pace fondata sulla giustizia”.
La “Marcia della pace” è un evento molto significativo. Il suo punto d’arrivo è Medjugorje, un centro di pace in cui da ben trentasei anni risuona l’invito della Madonna alla pace. Lo scopo di tale Marcia è chiaro: pregare per la pace nel mondo. Oggi la pace è minacciata in molti ambiti del mondo ed in molti cuori. Perciò ritroviamoci a Humac alle ore 6:00 del mattino del prossimo 24 giugno, Festa di San Giovanni Battista! Rechiamoci là dalla parrocchia di Medjugorje, dalle altre parrocchie dell’Erzegovina, della Bosnia, della Dalmazia e della Croazia! Partecipiamo e, camminando, preghiamo per la pace a cui ogni cuore umano, e soprattutto quello di chi vive nell’inquietudine, anela! (Glasnik mira, giugno 2017).

sabato 17 giugno 2017

A Medjugorje ho sentito che Gesù è andato sulla croce per me.- La storia di Alessandra

Alessandra: “Depressa dopo due aborti, rinata grazie alla fede”

A Medjugorje ho sentito che Gesù è andato sulla croce per me. Per 15 anni ero stata in terapia senza capire che il vero problema era perdonare me stessa e soprattutto mia madre».Appena si apre la porta, il sorriso di Alessandra mi travolge. Difficile darle un’età: alta, capelli corti, occhi chiari. Uno sguardo da angelo, espressione di gioia e serenità. Invece Alessandra Pelagatti nasconde dentro di sé brutti ricordi, ferite che fanno ancora male. La incontro nella sua casa romana, che condivide con il compagno, Massimo, e subito iniziamo a parlare della sua esperienza di dolore. Lei descrive la sua infanzia, la separazione dei genitori e il suo rapporto con la madre, una mamma che le lasciava tanta “libertà”. Poi, il fatto: a 18 anni, dopo un anno di relazione con un ragazzo più grande, rimane incinta. Si rivolge allora alla madre, quella mamma che lei considerava aperta e “moderna” e che, forse per paura, le consiglia l’aborto. «Per il tuo bene». Parole che con gli anni si calcificheranno nell’anima di Alessandra. La terribile esperienza dell’aborto porterà alla rottura con il fidanzato.
Alessandra riesce di nuovo a innamorarsi e resta un’altra volta incinta. Sceglie ancora di abortire, prendendo la decisione da sola. Questa volta, però, il rapporto con il fidanzato prosegue, sebbene con il passare del tempo Alessandra inizia sentirsi sempre più vuota e ad avvertire un odio che le cresce dentro. «Finché, un giorno, mi sdraio sul letto, stanca, e non mi rialzo più!», racconta. «È stato l’inizio di un lungo calvario. Avevo circa 24 anni e i 13 successivi sono stati un continuo lavoro su me stessa, tra psicologi, psichiatri, psicofarmaci, new age, buddismo, yoga, ricerca di “qualcosa”. Il tutto con periodiche ricadute in quel baratro profondo che mi faceva desiderare solo di togliermi la vita».

Gli anni passano e quella rabbia cresce dentro. Alessandra trova riparo solo nel mondo degli animali e nel teatro: «A momenti alterni, continuavo ad avere le mie crisi e questi due amori erano gli unici appigli a cui mi aggrappavo». Seguendo la passione per la recitazione, a 29 anni conosce l’uomo della sua vita. L’amore torna a riaffiorare, ma la calma è solo apparente, perché, nel cuore, la rabbia rimane e ogni tanto si manifesta con veri e propri atti di autolesionismo e offese verbali contro il compagno.
La svolta arriva grazie alla preghiera. «Dopo un capodanno passato a Perugia, avevamo deciso di fermarci ad Assisi», continua Massimo, «anche se lei, che all’epoca si dichiarava atea, non era molto interessata. Davanti alla tomba del santo ho espresso una preghiera speciale. Ero disperato. Poi, ho regalato la Bibbia ad Alessandra e le ho fatto vedere un film proprio su san Francesco. E io sono uno che – aggiunge sorridendo – si sente credente, ma non praticante». Evidentemente l’invocazione di Massimo viene ascoltata e Alessandra inizia a trovare nel Vangelo quel conforto a lungo cercato. Un cammino che riparte lento, ostacolato dal costante desiderio di maternità, che avanza parallelamente con quello dell’orologio biologico e che desta in lei motivi di perenne frustrazione. Nonostante l’incontro con Gesù, Alessandra non riesce ad accettare la sua situazione e una mattina tocca il fondo e tenta il suicidio. Per miracolo il suo compagno la salva, in quel 1° maggio 2010, che lei definisce “il suo secondo compleanno”.
Poi il viaggio a Medjugorje. «Vidi in un servizio in tv Mirjana, una delle veggenti, durante un’apparizione. Il suo viso era in pace e innamorato». Così Alessandra decide di partire e durante quel viaggio conosce frate Giorgio, che le dice: «Smetti di pensare a quello che hai fatto e offri le tue sofferenze al Signore. La Madonna mi ha detto: “Vai da quella ragazza e dille che non è stata colpa sua”». Quella frase la turba, ma la libera al tempo stesso perché «ho sentito che Gesù era andato su quella croce per me e che la Madonna stesse parlando a me. Io per 15 anni sono andata in terapia, senza capire che il vero problema stava nel perdonare me stessa e soprattutto mia madre, che sentivo aver svolto un ruolo nelle scelte che avevano portato a manomettere la mia vita. Con il tempo ho capito che quella frase che lei mi disse prima di abortire era solo frutto di paure».
Oggi Alessandra, nonostante la fatica di vivere la fede nel quotidiano, è serena e prosegue il suo percorso. Che consiglio darebbe a una giovane che vuole abortire? «Le racconterei tutta la mia sofferenza, vissuta da atea. Poi le parlerei della vocina che mi diceva che c’era qualcosa che non andava, della sensazione di avere una vita dentro di me. Io me la ricordo bene, quindi le chiederei se la sente anche lei. Perché, se la sente, è la verità e deve ascoltarla».
Testo di Francesca Baldini

3° giorno - NOVENA ALLA REGINA DELLA PACE PER IL SUO 36° ANNIVERSARIO

Terzo giorno: Preghiamo per tutti i parrocchiani



1: Preghiera alla Regina della Pace:
Madre di Dio e madre nostra Maria, Regina della Pace! Sei venuta in mezzo a noi per guidarci a Dio. Impetra per noi, da Lui la grazia affinché, sul tuo esempio, anche noi possiamo non solo dire:"Avvenga di me secondo la Tua Parola", ma anche metterla in pratica. Nelle Tue mani mettiamo le nostre mani perché attraverso le nostre miserie e difficoltà ci possa accompagnare fino a Lui. Per Cristo nostro Signore.

2: Veni Creator Spiritus:
Vieni, o Spirito creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato. O dolce consolatore, dono del Padre altissimo, acqua viva, fuoco, amore, santo crisma dell'anima. Dito della mano di Dio, promesso dal Salvatore irradia i tuoi sette doni, suscita in noi la parola. Sii luce all'intelletto, fiamma ardente nel cuore; sana le nostre ferite col balsamo del tuo amore. Difendici dal nemico, reca in dono la pace, la tua guida invincibile ci preservi dal male. Luce d'eterna sapienza, svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo Amore. Sia gloria a Dio Padre, al Figlio, che è risorto dai morti e allo Spirito Santo per tutti i secoli.

3: Misteri gloriosi

Gesù disse ai suoi discepoli: “Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Come il Padre ha amato me, così anch`io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”. (Gv 15, 5-11)

"Cari figli! Oggi vi ringrazio per tutti i sacrifici che mi avete offerto in questi giorni. Figlioli, vi invito ad aprirvi a me e a decidervi per la conversione. I vostri cuori, figlioli, non sono completamente aperti a me, per questo vi invito di nuovo ad aprirvi alla preghiera, perché lo Spirito Santo vi aiuti nella preghiera affinché i vostri cuori diventino di carne e non di pietra. Figlioli, grazie per avere risposto alla mia chiamata e per avere deciso di camminare con me verso la santità." (Messaggio del 25 giugno 1996)

Da dove viene la preghiera dell’uomo? Qualunque sia il linguaggio della preghiera (gesti e parole), è tutto l’uomo che prega. Ma, per indicare il luogo dal quale sgorga la preghiera, la Scritture parlano talvolta dell’anima o dello spirito, più spesso del cuore (più di mille volte). E’ il cuore che prega. Se esso è lontano da Dio, l’espressione della preghiera è vana. (2562)

4: Le litanie della Madonna

Preghiera finale: Grazie Signore per il tuo amore, grazie per l’invito a rimanere in te per portare molto frutto. Grazie perché hai scelto in modo particolare questa parrocchia, dandole tua Madre, la Regina della Pace, la quale da questo luogo invita il mondo alla pace e alla riconciliazione, e alla conversione per mezzo di un rinnovato digiuno e preghiera… Grazie per l’apertura di ogni cuore che ha saputo accoglierla e che ha accettato di essere il suo segno visibile per tutte la persone che vengono qui. Oggi ti preghiamo, Signore, affinché Tu renda questa parrocchia un segno ancora più visibile del Regno di Dio e aiuti i parrocchiani ad essere frutti gioiosi e santi della presenza della Madonna. Amen. 

venerdì 16 giugno 2017

2° giorno - NOVENA ALLA REGINA DELLA PACE PER IL SUO 36° ANNIVERSARIO

Secondo giorno: Preghiamo per i sacerdoti che offrono il loro servizio nel santuario


1: Preghiera alla Regina della Pace:
Madre di Dio e madre nostra Maria, Regina della Pace! Sei venuta in mezzo a noi per guidarci a Dio. Impetra per noi, da Lui la grazia affinché, sul tuo esempio, anche noi possiamo non solo dire:"Avvenga di me secondo la Tua Parola", ma anche metterla in pratica. Nelle Tue mani mettiamo le nostre mani perché attraverso le nostre miserie e difficoltà ci possa accompagnare fino a Lui. Per Cristo nostro Signore.

2: Veni Creator Spiritus:
Vieni, o Spirito creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato. O dolce consolatore, dono del Padre altissimo, acqua viva, fuoco, amore, santo crisma dell'anima. Dito della mano di Dio, promesso dal Salvatore irradia i tuoi sette doni, suscita in noi la parola. Sii luce all'intelletto, fiamma ardente nel cuore; sana le nostre ferite col balsamo del tuo amore. Difendici dal nemico, reca in dono la pace, la tua guida invincibile ci preservi dal male. Luce d'eterna sapienza, svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo Amore. Sia gloria a Dio Padre, al Figlio, che è risorto dai morti e allo Spirito Santo per tutti i secoli.

3: Misteri gloriosi

Gesù disse ai suoi discepoli: “In verità, in verità vi dico anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre. Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò”. (Gv 14, 12-14)

"Cari figli! Oggi sono con voi in un modo speciale e vi porto la mia benedizione materna della pace. Io prego per voi e intercedo per voi presso Dio affinché capiate che ognuno di voi è portatore di pace. Non potete avere la pace se il vostro cuore non è in pace con Dio. Per questo, figlioli, pregate, pregate, pregate perché la preghiera è il fondamento della vostra pace. Aprite il vostro cuore e date del tempo al Signore, che Lui sia il vostro amico. Quando si crea una vera amicizia con Dio, nessuna tempesta può distruggerla. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!” (Messaggio del 25 giugno 1997)

“Se tu conoscessi il dono di Dio” (Gv 4,10). La meraviglia della preghiera si rivela proprio là, presso i pozzi dove andiamo a cercare la nostra acqua: là Cristo viene ad incontrare ogni essere umano; egli ci cerca per primo ed è lui che ci chiede da bere. Gesù ha sete; la sua domanda sale dalle profondità di Dio che ci desidera. Che lo sappiamo o no, la preghiera è l’incontro della sete di Dio con la nostra sete. Dio ha sete che noi abbiamo sete di lui. Tu gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva” (Gv 4,10). La nostra preghiera di domanda è paradossalmente una risposta. Risposta al lamento del Dio vivente: “Essi hanno abbandonato me, sorgente d’acqua viva, per scavarsi cisterne, cisterne screpolate” (Ger 2,13), risposta di fede alla promessa gratuita della salvezza, risposta d’amore alla sete del Figlio unigenito. (2560 - 2561)

4: Le litanie della Madonna

Preghiera finale: Signore, Tu sei la sola fonte di vita, l’unico che possa dissetare la nostra sete di amore e di amicizia. Grazie perché nella tua umiltà hai stabilito di darti al tuo popolo nella S. Messa, nei sacramenti e nella benedizione, attraverso la persona del sacerdote. Oggi chiediamo la tua benedizione su tutti i sacerdoti che svolgono il loro ministero in questo santuario della Regina della Pace, affinché possano sempre più scoprire la forza della fede per mezzo della quale concederai loro tutto ciò che ti chiederanno e perché diventino dei veri portatori di pace, di quella pace che scaturirà da una loro più profonda amicizia con Te. Amen. 

Padre Nostro
Ave Maria
 Gloria al Padre

giovedì 15 giugno 2017

La Madonna lo ha aiutato. E ieri di lei ci ha parlato a Medjugorje





Ieri, alla fine della messa parrocchiale, nel giorno, così sentito ed importante per i locali, della festa
di Sant’Antonio, i cuori di molti, e soprattutto dei croati, hanno incominciato ad esultare, a battere
di gioia, ad offrire lode a Dio. Prima della benedizione finale, è arrivato all’ambone un omino
piccolo, mingherlino, anziano, con uno zuccotto rosso poggiato sul capo. Un cardinale? Sì, proprio
così: un cardinale! E che cardinale! Sua Eccellenza, monsignor Ernest Simoni, albanese, stava per
prendere la parola e rivolgere un pensiero a locali e pellegrini. Sì, certo, un cardinale sempre in
pensione, ma un cardinale voluto da Papa Francesco e creato il 19 novembre dell’anno scorso.
Il minuscolo presbitero agli occhi degli uomini è stato ed è certamente un grandissimo uomo e
sacerdote agli occhi di Dio. Un vero testimone di un amore per Dio senza confini, indistruttibile, per
il quale le parole di San Paolo – Rm 8,35-39 – sono testimoniate, compiute in pieno.
La sua storia ha fatto il giro del mondo e ha commosso anche il Papa. Un sacerdote albanese che
per amore di Dio, colmo di fiducia in Colui che gli ha affidato sfidato ministero, ha subito le peggiori
umiliazioni e sofferenze durante il terribile tempo della dittatura comunista albanese. Fu
incarcerato, torturato, condannato a morte, poi ai lavori forzati nelle fogne. 30 anni di persecuzioni,
nelle peggiori galere del suo paese, l’Albania, dove però riusciva comunque a celebrare di
nascosto l’Eucaristia, con del pane che si cucinava senza che lo vedessero, e a confessare i
compagni di carcere.
La Madonna lo ha aiutato. E ieri di lei ci ha parlato. Ha insistito sul fatto che la Madonna ci parla da
2000 anni, da quando Gesù l’ha voluta per madre e che dobbiamo ascoltarla, ma soprattutto
imitarla e chiederle di poter essere suoi figli con tutto il cuore. Ha fatto riferimento a Fatima e ad
altri luoghi di apparizioni. Ha incoraggiato tutti a confidare in Maria, come ha fatto Gesù, ad avere
fiducia vera in lei, per farla compagna della nostra vita. E ha detto meraviglie di come ha visto
questo luogo di confessioni e di conversioni augurando che tutti, proprio tutti i cuori si convertano.
Quanti sorrisi si andavano stampando sui visi dei presenti! In particolare dei locali, che subito
hanno commentato che, se è stato fatto cardinale dal Papa, questo potrebbe essere un segno
positivo… ma sono soltanto supposizioni, che però danno gioia e speranza a molti.
Nota:
Dalla Lettera ai Romani di San Paolo Apostolo – CAP 8
35Chi ci separerà dunque dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione,
la fame, la nudità, il pericolo, la spada? 36Proprio come sta scritto:
Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno,
siamo trattati come pecore da macello.
37Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati. 38Io sono
infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, 39né
potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, in
Cristo Gesù, nostro Signore.

 

SIMONI Card. Ernest




Card SIMONI Ernest
Il Cardinale Ernest Simoni, Presbitero dell’Arcidiocesi di Shkodrë-Pult (Scutari – Albania), è nato a Scutari il 18 ottobre 1928. dopo le scuole regolari ha frequentato il liceo del Collegio francescano Illiricum. Ordinato sacerdote l’8 aprile 1956, per oltre sette anni ha guidato le parrocchie di Kabash, Pukë, Kukël, Gocaj, Barbullush, Mal i Jushit, Torovicë e Sumë. Un’esperienza che ne ha formato il carattere e il dinamismo pastorale, tanto che ancora oggi, nonostante l’età, continua a girare nei villaggi dell’Albania per svolgere la sua missione, in particolare  nelle parrocchie di Barbullush e di Trush, a Fushë Arrëz.
Considerato un “nemico del popolo” ai tempi della dittatura comunista di Enver Hoxha, è stato arrestato nella notte di Natale del 1963, mentre celebrava la messa a Barbullush, e confinato in una cella d’isolamento con una condanna a diciotto anni. Ai suoi compagni di prigionia gli aguzzini hanno ordinato di registrare la sua “prevedibile rabbia” contro il regime, ma dalla bocca del sacerdote sono uscite sempre e solo parole di perdono e di preghiera. È arrivata puntuale anche la condanna a morte, ma la sua pena è stata commutata in venticinque anni di lavori forzati nelle gallerie buie delle miniere di Spac e poi nelle fogne di Scutari.
Anche in questa drammatica situazione non ha perso la fede e non ha mai interrotto il suo ministero sacerdotale. È persino riuscito a celebrare ogni giorno di nascosto la messa e ha confessato gli altri carcerati, divenendo padre spirituale di alcuni di loro e distribuendo anche la comunione, con un’ostia cotta di nascosto su piccoli fornelli, mentre per il vino ha fatto ricorso al succo dei chicchi d’uva.
È stato definitivamente liberato il 5 settembre 1990. Appena fuori dal carcere, ha confermato il perdono ai suoi aguzzini, invocando per loro la misericordia del Padre. La sua nomina cardinalizia, ha tenuto a precisare, è un riconoscimento per tutti i martiri e i cattolici perseguitati nella sua terra. Tra i quali c’è anche il primo cardinale albanese della storia, creato nel 1994 da Giovanni Paolo II: Mikel Koliqi (1902-1997), suo concittadino di Scutari e come lui a lungo imprigionato nelle carceri del regime, dove ha scontato ben trentuno anni di detenzione.
Secondo albanese a ricevere la porpora, il card. Simoni ha commosso il mondo e, in particolare, Papa Francesco quando, il 21 settembre 2014, nella Cattedrale di Tirana, ha raccontato davanti al Pontefice le violenze e le vessazioni subite per ventisette anni durante la dittatura comunista.
Da Papa Francesco creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 19 novembre 2016, della Diaconia di Santa Maria della Scala.



 Fonte:http://www.lalucedimaria.it/cardinale-medjugorje-segno/
 
Fonte:http://press.vatican.va/content/salastampa/it/documentation/cardinali_biografie/cardinali_bio_simoni_e.html

1° GIORNO- NOVENA PER IL 36° ANNIVERSARIO DELLE APPARIZIONI A MEDJUGORJE

Primo giorno: preghiamo per i veggenti


1: Preghiera alla Regina della Pace:
Madre di Dio e madre nostra Maria, Regina della Pace! Sei venuta in mezzo a noi per guidarci a Dio. Impetra per noi, da Lui la grazia affinché, sul tuo esempio, anche noi possiamo non solo dire:"Avvenga di me secondo la Tua Parola", ma anche metterla in pratica. Nelle Tue mani mettiamo le nostre mani perché attraverso le nostre miserie e difficoltà ci possa accompagnare fino a Lui. Per Cristo nostro Signore.

2: Veni Creator Spiritus:
Vieni, o Spirito creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato. O dolce consolatore, dono del Padre altissimo, acqua viva, fuoco, amore, santo crisma dell'anima. Dito della mano di Dio, promesso dal Salvatore irradia i tuoi sette doni, suscita in noi la parola. Sii luce all'intelletto, fiamma ardente nel cuore; sana le nostre ferite col balsamo del tuo amore. Difendici dal nemico, reca in dono la pace, la tua guida invincibile ci preservi dal male. Luce d'eterna sapienza, svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo Amore. Sia gloria a Dio Padre, al Figlio, che è risorto dai morti e allo Spirito Santo per tutti i secoli.

3: Misteri gloriosi

Gesù disse ai suoi discepoli: “Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente all`intelligenza delle Scritture e disse: «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall`alto”. (Lc 24, 44-49)

"Cari figli! Oggi vi ringrazio perché vivete e testimoniate con la vostra vita i miei messaggi. Figlioli, siate forti e pregate perché la vostra preghiera vi dia forza e gioia. Solo così ciascuno di voi sarà mio ed io lo guiderò sulla strada della salvezza. Figlioli, pregate e testimoniate con la vostra vita la mia presenza qui. Che ogni giorno sia per voi una gioiosa testimonianza dell'amore di Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata." (Messaggio del 25 giugno 1999)

“La preghiera è l’elevazione dell’anima a Dio o la domanda a Dio dei beni convenienti”. DA dove noi partiamo pregando? Dall’altezza del nostro orgoglio e della nostra volontà o “dal profondo” (Sal 130,1) di un cuore umile e contrito? E’ colui che si umilia ad essere esaltato. L’umiltà è il fondamento della preghiera. “Nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare” (Rm 8,26). L’umiltà è la disposizione necessaria per ricevere gratuitamente il dono della preghiera: “L’uomo è un mendicante di Dio”. (2559)

4: Le litanie della Madonna

Preghiera finale: Signore, tu inviti tutti noi cristiani ad essere testimoni sinceri della tua vita e del tuo amore. Oggi ti ringraziamo in modo particolare per i veggenti, per la loro missione e la testimonianza che danno dei messaggi della Regina della Pace. Ti offriamo tutti i loro bisogni e ti preghiamo per ognuno di loro, affinché tu sia loro vicino e li aiuti a crescere nell’esperienza della tua Forza. Ti preghiamo perché attraverso una più profonda ed umile preghiera tu li possa guidare verso una sincera testimonianza della presenza della Madonna in questo luogo. Amen

Padre nostro
Ave Maria
Gloria

Ecco cosa donare alla Madonna per il 36°anniversario delle sue apparizioni a Medjugorje

Da iniziare il 15 giugno in occasione della festa della regina della Pace (25 giugno) e tutte le volte che si desidera, offrendola secondo le intenzioni della Madonna.
La novena in maniera inusuale per noi, inizia il 15, un giorno prima rispetto al solito infatti termina il 23 perché il 24 è giorno di grande festa a Medjugorje: san Giovanni Battista . A Medjugorje le novene sono fatte di rinunce, sacrifici, offerte, oltre che preghiere, per cui il 24 non avrebbero potuto farne in quanto è la solennità di San Giovanni battista e non si può digiunare. Così come molti si chiedevano come fare quando una festa capita di venerdì o di mercoledì con il digiuno... logicamente la festa liturgica supera ogni personale novena fioretto o devozione.
Il 25 giugno invece è la festa della Regina della Pace, che non è ancora stata riconosciuta dalla chiesa ma possiamo celebrare la memoria della Beata Vergine Maria perché noi crediamo nella sua reale presenza a Medjugorje e nelle sue parole dove diceva 2 febbraio 1982 " Vorrei che la festa in onore della Regina della pace fosse celebrata il 25 giugno. Proprio quel giorno, infatti, i fedeli sono venuti per la prima volta sulla collina "
Dunque iniziamo con coraggio e fiducia questa novena invocando anche l'aiuto di Padre Slavko il quale durante le novene mai è mancato a Medjugorje e sempre saliva al pomeriggio sulla collina con i croati.
Padre Slavko che sei nato in cielo e intercedi per noi accompagnaci in questa novena perché possiamo rinnovare il cuore con l'amore della Madre e l'offerta della nostra vita a Dio per la realizzazione dei suoi progetti. Amen


Che cosa donare alla Madonna per il 36°anniversario delle apparizioni?
Che cosa potremmo donare alla Madonna per il suo anniversario? – questa è la domanda che si sono posti molti pellegrini, ad essa anche noi rispondiamo con una domanda: non sarebbe forse il regalo più gradito alla Madonna se cominciassimo a vivere davvero i suoi messaggi?
Il tema centrale dei messaggi della Madonna è senz’altro l’invito alla pace e alla riconciliazione, ma Lei sottolinea spesso che ad essi si può giungere solamente con la preghiera. In questo senso trova ragion d’essere il suo instancabile invito alla preghiera; a rinnovarla finché non diventi per noi gioia; a pregare con il cuore…
Con il desiderio, quindi, di regalare alla Madonna qualcosa di speciale per il suo anniversario, qualcosa che nello stesso tempo, avrebbe potuto sia riunire tutti i suoi figli sparsi nel mondo, sia farci vivere i suoi messaggi, abbiamo realizzato una semplice novena.
Perché una novena?
Sembra che l’origine del termine novena sia da ricercare nel Nuovo Testamento, quando Maria e gli Apostoli dopo l’Ascensione, perseverando in preghiera per nove giorni, hanno atteso e ricevuto lo Spirito Paraclito, che era stato loro promesso “mentre il giorno di Pentecoste stava per finire.” (At 2,1). Da allora la preghiera della novena è sempre più frequente nella tradizione della Chiesa. La stessa Madonna qui ci invita: “Cari figli, offrite novene, sacrificandovi laddove vi sentite più legati…” (25 VII 1993).

Come pregare la novena?


Ad ogni giorno è stata dedicata un’intenzione particolare che è inserita nella preghiera dei misteri gloriosi del rosario, i quali, a loro volta sono accompagnati da brevi meditazioni di testi scelti. I testi (il primo è tratto dal Vangelo, il secondo è un messaggio della Madonna dato in un precedente anniversario, il terzo è un brano del Catechismo della Chiesa cattolica) non si riferiscono ai singoli misteri, ma sono stati scelti in modo tale da arricchire l’intenzione data dell’apporto dal Vangelo, dai messaggi della Madonna e dall’insegnamento della Chiesa. Il loro contenuto vuole essere un aiuto per colui che, servendosi di essi, introduce la meditazione ai misteri. I brani del Catechismo riguardanti la preghiera ci mostrano in modo particolare tutta la ricchezza, la profondità e l’inesauribilità dell’esperienza della preghiera cristiana come, del resto, anche qui la Madonna ci ricorda. La preghiera finale raccoglie in se tutte le preghiere formulate secondo l’intenzione data.

Insieme verso qualcosa di nuovo

Crediamo che anche oggi questa nostra concorde unione nella preghiera ci porterà ad una nuova esperienza dell’Amore di Dio effuso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato e che è sempre un inizio, un passaggio verso un altro livello di vita. Così come, attraverso la preghiera si possono fermare le guerre, anche le guerre del dubbio e dell’incredulità, e si possono cambiare le leggi naturali, noi sinceramente speriamo che questa nostra preghiera comunitaria, unita al Cuore di Maria e per la vittoria del suo Cuore Immacolato faccia in modo che il cambiamento dei nostri cuori e della nostra vita siano per Lei il dono più caro.


   IN QUESTI GIORNI PREGHEREMO PER:
1. giorno
Preghiamo per i VEGGENTI

2. giorno

Preghiamo per i sacerdoti
che offrono il loro servizio nel santuario

3. giorno
Preghiamo per tutti i parrocchiani

4. giorno
Preghiamo per tutti i responsabili nella Chiesa  


5. giorno
Preghiamo per tutti i pellegrini che hanno visitato Međugorje

6. giorno
Preghiamo per tutti i pellegrini che verranno a Međugorje

7. giorno
Preghiamo per tutti i centri  e i gruppi di preghiera di Međugorje sparsi nel mondo 


8. giorno
Preghiamo per la realizzazione di tutti i frutti e i messaggi di Međugorje 


9. giorno
Preghiamo per le intenzioni della Regina della Pace