giovedì 29 settembre 2022

La preghiera a San Michele Arcangelo che Leone XIII redasse subito dopo la visione.


 La visione che fece tremare papa Leone XIII. 

Il 13 ottobre 1884, papa Leone XIII, celebrò la santa messa e poi assistette ad un’altra cerimonia di ringraziamento. All’improvviso lo videro alzare la testa e fissare con intensità qualcosa al di sopra dell’officiante. Guardava fissamente, senza battere ciglio, come se fosse invaso da un sentimento di terrore e di stupore. Il suo volto cambiò colore. Qualcosa di strano, di grande, stava succedendo.

 



Alla fine, ritornato il sé, si rialzò, appoggiandosi sulla mano con un movimento lieve ma energico. Si diresse verso il suo studio privato. I presenti, preoccupati, lo seguirono e gli chiesero: “Sua Santità, non si sente bene? Ha bisogno di qualcosa?” Egli rispose: “No, di nulla”.
Mezz’ora dopo, chiamò il segretario della Congregazione dei Riti e, tendendogli un foglio, gli ordinò di stamparlo e di inviarlo a tutti i vescovi del mondo. Cosa conteneva questo foglio? Tre cose: la preghiera che recitiamo alla fine della messa con i fedeli e che contiene la supplica alla Madonna, l’ardente invocazione al Principe della Milizia Celeste e l’implorazione a Dio affinché respinga Satana nell’inferno. 

 

Cosa vide dunque Leone XIII? 

 Egli spiegò che nel momento in cui si accingeva ad allontanarsi dall’altare, udì improvvisamente delle voci: “una buona e dolce, l’altra gutturale e dura; sembravano provenire da vicino al tabernacolo. Si trattava del demonio che si rivolgeva al Signore come in un dialogo… Poi, ebbi una terribile visione dell’inferno: vidi la terra aprirsi come colpita da una bomba. Era avvolta dalle tenebre e, dall’abisso, vidi uscire una legione di demoni che si spargevano nel mondo per distruggere le opere della Chiesa ed attaccare la Chiesa stessa, che vidi ridotta allo stremo.
Allora apparve San Michele e respinse gli spiriti malvagi nell’abisso. Poi, vidi l’Arcangelo intervenire, non in quel momento, ma molto più tardi, quando le persone avessero moltiplicato le loro ferventi preghiere verso l’Arcangelo”. Sta a noi rispondere a questo appello di primaria importanza per affrettare la vittoria della Chiesa e, mediante questa vittoria, abbreviare le sofferenze che accompagnano la lotta!
Ecco la preghiera a San Michele Arcangelo che Leone XIII redasse subito dopo la visione. Egli ordinò di recitarla alla fine di ogni messa:“San Michele Arcangelo, difendici nella lotta, sii il nostro aiuto contro la malvagità e le insidie del demonio. Supplichevoli, preghiamo che Dio lo domini, e tu, Principe della Milizia Celeste, con il potere che ti viene da Dio, incatena nell’inferno satana e gli spiriti maligni che si aggirano per il mondo per far perdere le anime. Amen”
Sebbene questo obbligo sia stato soppresso nel 1964, san Giovanni Paolo II l’ha rimesso in vigore e papa Francesco, il 29 settembre 2019, nella festa di San Michele Arcangelo, ha chiesto a tutti i cattolici di recitare queste tre preghiere durante tutto il mese del Rosario: un rosario, poi un Sub Tuum praesidium (a Maria) e la preghiera a San Michele.
“Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio santa Madre di Dio; non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo o Vergine gloriosa e benedetta” (Preghiera del Sub Tuum praesidium)

 

 

 


E il coronavirus? Nel 2021, in occasione della domenica delle Palme, un evento storico di grande portata ha avuto luogo nel santuario di San Michele Arcangelo del Monte Gargano. Per contrastare il coronavirus, il Rettore del santuario, padre Ladislao Sucky e i padri Micheliti hanno pregato insieme davanti all’Eucarestia, a una reliquia della Santa Croce e alla spada di San Michele e hanno benedetto la città, l’Italia e il mondo intero.San Gregorio Magno

 

 Perché ricordare questi avvenimenti oggi? Perché siamo in una lotta per la vita ed abbiamo bisogno di San Michele per attingere alla fonte dell’abbondanza divina. L’amore si raffredda sempre di più nel nido della vita umana, cioè nella famiglia così com’è stata concepita e voluta dal Creatore! Certo, qua e là nascono belle iniziative di fede, ma il combattimento spirituale che imperversa più che mai deve risvegliarci dal torpore dell’anima. Questo è vitale ed essenziale. La preghiera in famiglia, che crea e consolida l’unione dei cuori, ha ceduto il posto a mille altre cose. E’ l’amore che salva, è l’amore che guarisce, è l’amore che dona la pace. Dio è amore e, senza Dio, senza la preghiera che dona Dio alle anime, la famiglia non ha futuro.
Attenzione, siamo ad un bivio! Ora è il momento di scegliere: girare a destra o a sinistra? Tornare a Dio o lasciarsi sedurre dal mondo? Il futuro di ciascuno dipende da questa scelta.
Maria ci avverte con il suo meraviglioso fare materno! “Ascolto il vostro grido e le preghiere per la pace. Da anni satana lotta per la guerra. Perciò Dio mi ha mandato in mezzo a voi per guidarvi sul cammino della santità, perché l’umanità è al bivio. Vi invito: ritornate a Dio ed ai comandamenti di Dio per stare bene sulla terra e per uscire da questa crisi in cui siete entrati…” (25 marzo 2022)
La Madonna riprende le parole di san Giovanni Paolo II, nel suo Atto di Consacrazione a Maria dell’8 ottobre 2000: “Oggi come mai nel passato, l’umanità è a un bivio. E, ancora una volta, la salvezza è tutta e solo, o Vergine Santa, nel tuo figlio Gesù”.
“Figlioli, aiutatemi con la preghiera affinché satana non prevalga. Il suo potere di morte, odio e paura ha visitato la Terra. Perciò figlioli, ritornate a Dio, alla preghiera, al digiuno ed alla rinuncia per tutti coloro che sono calpestati, poveri e non hanno voce in questo mondo senza Dio. Figlioli, se non ritornate a Dio ed ai Suoi comandamenti, non avete futuro. Perciò ha mandato me a voi per guidarvi…” (25 febbraio 2022) 

 

 E’ altamente raccomandabile consacrarci all’Arcangelo San Michele,consacrargli le nostre famiglie, le nostre parrocchie, il nostro lavoro, il nostro apostolato… In questo modo otteniamo da lui una grande protezione contro gli spiriti del male che mirano a farci perdere e anche a distruggere il nostro corpo con ogni mezzo. San Paolo ci esorta: “Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti”.(Ef 6, 11-12)
In caso di conflitti in famiglia o in caso di guerra, San Michele ci assiste nei nostri combattimenti spirituali, ci dà la forza e il coraggio necessari per dire no a ciò che è contrario a Dio e per aderire al bene, insomma, per scegliere l’amore vero in ogni circostanza. Sarebbe bene scegliere una preghiera di consacrazione e recitarla ogni giorno, o più volte al giorno in caso di forti combattimenti interiori o esteriori, in famiglia, a lavoro, in caso di guerra, ecc.
Ho assistito a diversi esorcismi e ho constatato con i miei occhi il potere di liberazione ottenuto dalla semplice invocazione a san Michele Arcangelo.
Consacrazione all’Arcangelo san Michele. “San Michele Arcangelo, mi consacro a te. Affido me stesso, la mia famiglia e tutto ciò che mi appartiene alla tua potente protezione. Fai crescere nel mio cuore il fervore e ricordati che, a partire da questo giorno, sono sotto la tua protezione. Ottienimi la grazia di amare con tutto il cuore Dio Padre, Gesù, mio Salvatore, lo Spirito Santo Santificatore e la mia dolce Madre Maria. Amen.”
Il mese di settembre è dedicato agli Angeli e agli Arcangeli. Offriamo loro delle belle litanie per mettere in fuga il nemico e diffondere la pace nei nostri cuori!

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