domenica 31 luglio 2022

"Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!"( San Francesco) - CONDIZIONI RICHIESTE : 𝙋𝙀𝙍𝘿𝙊𝙉𝙊 𝘿𝙄 𝘼𝙎𝙎𝙄𝙎𝙄

 


PREPARIAMOCI PER QUESTO EVENTO DI GRAZIA
"Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!".
San Francesco 
 
𝙋𝙀𝙍𝘿𝙊𝙉𝙊 𝘿𝙄 𝘼𝙎𝙎𝙄𝙎𝙄
𝘾𝙊𝙈𝙀 𝙊𝙏𝙏𝙀𝙉𝙀𝙍𝙀 𝙇❜𝙄𝙉𝘿𝙐𝙇𝙂𝙀𝙉𝙕𝘼 𝙋𝙇𝙀𝙉𝘼𝙍𝙄𝘼 𝘿𝙀𝙇 𝙋𝙀𝙍𝘿𝙊𝙉𝙊 𝘿𝙄 𝘼𝙎𝙎𝙄𝙎𝙄
(Per sé o per i defunti)
Dal mezzogiorno del primo agosto alla mezzanotte del giorno seguente (2 agosto), oppure, col permesso dell'Ordinario (Vescovo), nella domenica precedente o seguente (a decorrere dal mezzogiorno del sabato fino alla mezzanotte della domenica) si può lucrare una volta sola l'indulgenza plenaria.
CONDIZIONI RICHIESTE:
1 - Visita, entro il tempo prescritto, a una chiesa Cattedrale o Parrocchiale o ad altra che ne abbia l'indulto e recita del “Padre Nostro” (per riaffermare la propria dignità di figli di Dio, ricevuta nel Battesimo) e del “Credo” (con cui si rinnova la propria professione di fede).
2 - Confessione Sacramentale per essere in Grazia di Dio (negli otto giorni precedenti o seguenti).
3 - Partecipazione alla Santa Messa e Comunione Eucaristica.
4 - Una preghiera secondo le intenzioni del Papa (almeno un “Padre Nostro” e un'“Ave Maria” o altre preghiere a scelta), per riaffermare la propria appartenenza alla Chiesa, il cui fondamento e centro visibile di unità è il Romano Pontefice.
5 - Disposizione d'animo che escluda ogni affetto al peccato, anche veniale.
Le condizioni di cui ai nn. 2, 3 e 4 possono essere adempiute anche nei giorni precedenti o seguenti quello in cui si visita la chiesa; tuttavia è conveniente che la Santa Comunione e la preghiera secondo le intenzioni del Papa siano fatte nello stesso giorno in cui si compie la visita.
 

 
L'INDULGENZA: che cosa è?
I peccati non solo distruggono o feriscono la comunione con Dio, ma compromettono anche l'equilibrio interiore della persona e il suo ordinato rapporto con le creature. Per un risanamento totale, non occorrono solo il pentimento e la remissione delle colpe, ma anche una riparazione del disordine provocato, che di solito continua a sussistere. In questo impegno di purificazione il penitente non è isolato. Si trova inserito in un mistero di solidarietà, per cui la santità di Cristo e dei santi giova anche a lui. Dio gli comunica le grazie da altri meritate con l'immenso valore della loro esistenza, per rendere più rapida ed efficace la sua riparazione. La Chiesa ha sempre esortato i fedeli a offrire preghiere, opere buone e sofferenze come intercessione per i peccatori e suffragio per i defunti.
Nei primi secoli i Vescovi riducevano ai penitenti la durata e il rigore della penitenza pubblica per intercessione dei testimoni della fede sopravvissuti ai supplizi. Progressivamente è cresciuta la consapevolezza che il potere di legare e sciogliere, ricevuto dal Signore, include la facoltà di liberare i penitenti anche dei residui lasciati dai peccati già perdonati, applicando loro i meriti di Cristo e dei santi, in modo da ottenere la grazia di una fervente carità. I pastori concedono tale beneficio a chi ha le dovute disposizioni interiori e compie alcuni atti prescritti. Questo loro intervento nel cammino penitenziale è la concessione dell'indulgenza.
(C.E.l. - Catechismo degli adulti, n. 710)
COME SAN FRANCESCO CHIESE ED OTTENNE
L'INDULGENZA DEL PERDONO
Una notte dell'anno del Signore 1216, Francesco era immerso nella preghiera e nella contemplazione nella chiesetta della Porziuncola, quando improvvisamente dilagò nella chiesina una vivissima luce e Francesco vide sopra l'altare il Cristo rivestito di luce e alla sua destra la sua Madre Santissima, circondati da una moltitudine di Angeli. Francesco adorò in silenzio con la faccia a terra il suo Signore!
Gli chiesero allora che cosa desiderasse per la salvezza delle anime. La risposta di Francesco fu immediata: "Signore, benché io sia misero e peccatore, ti prego che a tutti quanti, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, conceda ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe". "Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande - gli disse il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio Vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza".
E Francesco si presentò subito al Pontefice Onorio III che in quei giorni si trovava a Perugia e con candore gli raccontò la visione avuta. Il Papa lo ascoltò con attenzione e dopo qualche difficoltà dette la sua approvazione. Poi disse: "Per quanti anni vuoi questa indulgenza?". Francesco scattando rispose: "Padre Santo, non domando anni, ma anime". E felice si avviò verso la porta, ma il Pontefice lo chiamò: "Come, non vuoi nessun documento?". E Francesco: "Santo Padre, a me basta la vostra parola! Se questa indulgenza è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l'opera sua; io non ho bisogno di alcun documento: questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni".
E qualche giorno più tardi, insieme ai Vescovi dell'Umbria, al popolo convenuto alla Porziuncola, disse tra le lacrime: "Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!".
 
PREGHIERA PER IL PERDONO DI ASSISI:

Signor mio Gesù Cristo, prostrato innanzi alla vostra reale presenza nel Santissimo Sacramento, io vi adoro con tutta la sommissione dell'anima mia, e pentito delle mie colpe, vi prego di concedermi la grazia dell'acquisto della Santa indulgenza del Sacro Perdono di Assisi che voi medesimo accordaste al gran Patriarca San Francesco. Intendo poi di pregare secondo l'intenzione della Santa Chiesa per la conversione degli eretici, degli infedeli e di tutti i peccatori, ma in modo speciale per coloro che combattono e perseguitano la vostra Santa Chiesa.
(Cinque Padre nostro, un'Ave Maria e un Gloria al Padre, secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. Tre Ave Maria alla Madonna, un Padre nostro, un'Ave Maria e un Gloria al Padre a San Francesco).
 

“Ricchi di amore”: L’AMORE E’ L’UNICA RICCHEZZA CHE PORTEREMO IN PARADISO....- di Suor Elvira

 

L’AMORE CHE GUARISCE



di Giuseppina Lorenzi 

 Suor Elvira ha detto:
IO VALGO IN QUANTO AMO, anzi, IO SONO IN QUANTO AMO e L’AMORE E’ L’UNICA RICCHEZZA CHE PORTEREMO IN PARADISO.
Penso alla contrapposizione: “poveri in spirito”… “ricchi di amore” dove appunto povertà e ricchezza si fondono in un unico dono da portare a Gesù. Ma bisogna avere la voglia di amare, ha detto suor Elvira. Volere amare, non aspettare e credere che l’amore ci caschi addosso come pioggia dal cielo, dono gratuito. No, l’amore si vuole, lo si decide, ed è l’ora giusta, il sempre momento giusto, il giorno giusto per amare. La persona indecisa, quelle che è tiepida e che guarda a se stessa principalmente, pensa che quando si presenterà l’occasione anche lei amerà perché sì, “io non mi tiro indietro”, ma intanto avrà perso mille occasioni. L’Amore non riguarda un futuro ipotetico, l’ Amore è dell’attimo presente, del subito.
In questo preciso istante, io posso amare se non altro me stessa. Io che sono creatura di Dio e quindi degna di amare perché a sua immagine e somiglianza, io devo amare me stessa. Se mi amo, io mi accetto e poi mi conosco e mi perdono e mi apro ai fratelli.
Allora l’amore che è sinonimo di Vita (vedi Matteo 10, 27 – 28), vita vissuta, data, sacrificata, entra in me e trascina come fiume in piena verso gli altri.
Ha detto Suor Elvira: “Quando vi svegliate alla mattina abbracciatevi e dite: “Gesù mi ama. Io ho aggiunto: “E tanto mi basta!”


Che gioia saperlo! Che gioia grande scoprire che qualsiasi cosa mi accadrà, non mi rovinerà la giornata, non mi lascerà rancore. Un giovane un giorno è arrivato a Medjugorje e la Madonna l’ ha rapito. “Stavo lì sotto il tendone ad ascoltare Suor Elvira, quando ho “sentito” queste parole: “Ricordatevi che i soldi sono lo sterco del diavolo. Sono solo un …” Io ne guadagnavo tanti ma … Ho chiesto a Suor Elvira se mi accettava in comunità per fare un’esperienza ed ora eccomi qui. Sabato prossimo a Saluzzo sarò diacono al Servizio di Dio”.
E che dire della piccola suora coreana che così ha parlato?! “ Io sono nata in Corea ma vissuta in California. Sono cresciuta in una bella famiglia che mi ha educata bene, mi ha dato un’istruzione, tanto amore, benessere. Ma io ero insoddisfatta. Nulla mi bastava, volevo di più, sempre di più. Non mi accettavo neppure come persona, con quegli occhi a mandorla così diversi … Sono caduta nell’anoressia e nella bulimia e poi un giorno sono andata a Medjugorje. Era il periodo del festival. C’erano tanti giovani che cantavano, c’era gioia, amore, e allora mi dissi: Io sarò coerente all’amore che mi viene dato e avrò la forza di affrontare ogni cosa. E poi saprò rischiare perché: “la persona che ama rischia”, non ha paura, si fida e spera.
E poi: “Imparate a tacere” imparate a non rispondere anche quando siete accusati ingiustamente . Il Signore accusato taceva. Ricordate che la verità è luce e si fa strada da sé. Non ha bisogno di difendersi. Penso allora a quando saremo in cielo, dove tutto sarà chiaro, i torti subiti saranno sanati e tu che mi hai mortificato e offeso, tu potrai leggere nel mio cuore... Ma tacere non significa mettersi delle maschere addosso. Al contrario. Tacere vuol dire essere “scoperti” nel silenzio di Dio dove la Sua Presenza ci ammaestra e ci consola.
Massimo ha fatto una commossa testimonianza. Lui era dentista affermato con studio personale in quel di Lecco. Guadagnava soldi a palate.
“Sentivo parlare di Suor Elvira e volevo incontrarla. Così mi sono messo alla ricerca di lei con determinazione. Correvo da ogni parte per cercarla e non sapevo neppure esprimermi, ma alla fine l’ ho trovata e lei guardandomi dritta in faccia mi ha detto. “Vuoi vivere?!” Eccomi qui. Sono così felice adesso. Era Gesù che mi mancava. IL SUO AMORE MI HA GUARITO.

L’AMORE CHE GUARISCE, dunque. Guarisce dai propri mali, dai falsi idoli, dagli attaccamenti al denaro, dalle devianze del pensiero, dalla tristezza dello spirito, dalle insicurezze, dalle passioni, dalle malattie vere o presunte.
“Gente, non prendete pillole … vi ottenebrano il cervello! Non dormite la notte? … pregate!! … Cos’è questa mania del tavor, il prozac … ma che nomi !!
CREDETE ALL’ AMORE DI GESU’ E SARETE GUARITI. Credete … Credete!! Tuonava Suor Elvira. E accennava passi di danza a destra e a manca sul palco con le braccia aperte come per trasmetterci tutto l’amore del suo cuore.
Dietro di lei i “suoi” ragazzi e le suorine cantavano facendo catena e noi del pubblico in piedi ci prendevamo per mano e cantavamo con loro.

sabato 30 luglio 2022

Medjugorje ...mi da la forza per andare avanti - Testimonianza di Andrea Bruno Palummo


 Andrea, un autista di autobus calabrese,  porta i pellegrini a Medjugorje dal 2003, e per molto tempo non ha mai partecipato al programma di preghiera di Medjugorje. Il 4 luglio 2007, un gruppo della sua città natale ha insistito affinché Andrea si unisse a loro mentre scalavano il Krizevac. Quella mattina, mentre osservava l'alba dal Krizevac, Andrea sentì qualcosa aprirsi dentro di lui. Ecco la sua testomonianza:

 

 " Sono Andrea Bruno Palummo, vengo dalla Calabria in provincia di Cosenza. Ho 38 anni e faccio l'autista di autobus. Ho un'agenzia di viaggi a Rende dove abito. Venivo a Medjugorje già dal 2003- 2004 ma semplicemente come autista, accompagnavo i gruppi della Calabria. Allora ancora venivamo via terra, quindi impegnavamo due giorni di duro viaggio per arrivare qua. Ho conosciuto Medjugorje appunto, tramite questi viaggi che all'inizio io ero solo come autista, nel senso che venivo a Medjugorje e non conoscevo nemmeno l'esistenza della chiesa, della Madonna e di tutto ciò.  Facevo solo e semplicemente il mio lavoro, fino a quando poi in un pellegrinaggio alcune persone mi hanno parlato in continuazione di questo Medjugorje- Andrea devi venire, lascia stare il pullman, lascia stare e vieni-

  Ero lontanissimo dalla Chiesa e io odiavo i sacerdoti, odiavo la chiesa, odiavo tutto ciò che  concerne questo ambito di fede. La preghiera per me non esisteva, anzi io facevo tutt'altro che pregare e infatti quando venivo qua andavo lontano per i pub, andavo a mangiare fuori, proprio la zona di Medjugorje per me esisteva soltanto per accompagnare i pellegrini. 

Nel 2007 ho accompagnato questo gruppo della mia zona (convertite a Medjugorje) persone che avevano avuto un passato non buono, che conoscevo da vecchia data, e che mi raccomandavano di questo Medjugorje, dicevano - A noi ha cambiato la vita, perché pure tu non devi conoscere la Madonna, conoscere Medjugorje? - Insomma è stata una settimana tribolante. Infatti non mi facevano andare fuori Medjugorje, mi tenevano con loro, fin quando poi non siamo saliti sulla collina del Kricevac, dove lì poi ho avuto una "piccola botta" (diciamo così). Loro mi dicevano - Andrea domani mattina- era il 4 luglio del 2007, -Andrea dobbiamo salire sul Krizevac- io ho detto - va bene vi accompagnio- mi hanno detto- No, no devi venire con noi alle 4:00 del mattino!- Ho detto - voi state scherzando! Non è per me. Io alle 4:00 di mattina dormo!- E loro invece- no - C'era uno in particolare (che poi è diventato il mio compare di anello, Luca) disse -No, tu devi venire con noi sulla montagna- e gli dico -Va bene sì, sì poi vediamo - Lui non è sceso dal pulman è venuto con me al parcheggio e  mi disse- no,ora tu scendi insieme a me- Allora che succede.. loro iniziano a pregare a fare la Via Crucis e io dietro, molto dietro, invece di pregare, purtroppo, imprecavo, perché non era una cosa mia, cioè andavo contro la mia volontà. Poi alle 4:00 di mattina salendo, loro avanti e io dietro, vedevo sempre una figura dietro di me, una monaca bellissima, una suora stupenda, che mi diceva- vai, vai-.  Arrivati alla settima stazione il sole si è alzato, l'ho visto pulsare, ho sentito dentro di me una botta, io lo paragono sempre a una noce quando si rompe, ho sentito quella botta e ho sentito proprio l'apertura e ho iniziato a piangere (mai successo) .Ho iniziato a piangere mi volto e dietro di me non c'era più la suora, questa bellissima suora. Allora tutti quanti quelli che erano con me nel pullman dissero - Andrea benvenuto tra noi- io piangevo, non riuscivo a capire questo pianto perché non c'era motivo per me. Comunque scendiamo dal monte  tranquillamente, scendo e mi sentivo bello leggero. Allora uno di loro mi disse- adesso ti devi confessare.-  Mai confessato in vita mia! Andiamo ai confessionali, accanto alla chiesa, perché nel nostro gruppo, purtroppo non c'era un sacerdote e io odiavo i sacerdoti (come ho detto prima). Mi metto lì e dopo un'ora e mezzo di fila, ho detto -Io non ce la faccio, non è per me - Insomma..arrivo alla porta e trovo scritto  "inglese". -Ah- ho detto -Ok, a posto, non mi devo confessare- me ne volevo andare. Come mi giro -No.. no, vieni,vieni c'è pure in italiano- Entro, diciamo che all'inizio abbiamo avuto un po' di scontro, con questo sacerdote, tant'è che sono uscito fuori dicento- mo lo picchio- però i miei amici mi dissero- Andrea vai, vai, vai- dopo un bel po' di confessione, mi ha detto -Ti assolvo - Quando sono uscito fuori, sentivo veramente dentro di me una leggerezza mai sentita. Poi da allora ho iniziato un pochettino a pregare, poi sono ricaduto perché purtroppo non è stato facile il primo periodo. Ho avuto contro tutto. Poi però grazie a questi amici, grazie al mio lavoro che faccio da autista, con il fatto che venivo sempre a Medjugorje, sono riuscito a continuare a perseverare in questo, anche se molte, molte volte il demonio ci tenta. Poi quando nel 2013 ero un pochettino freddo nella preghiera, ho avuto una grande grazia nel mio pulmino, ha avuto il miracolo Christian Filice , un ragazzo malato di SLA della mia comunità. Siamo venuti a Medjugorje, eravamo in pochissime persone. Christian era all'ultimo stadio della sua malattia, e mi disse- Andrea per favore, l'ultimo viaggio della mia vita, mi devi portare a Medjugorje- e io ho detto -Christian te lo prometto.- Dalla partenza abbiamo avuto solo problemi! Sulla nave problemi perché non esistevano le cabine per i disabili, però lui non ha mai detto "A" mai! Non ha detto mai una parola contro.. del tipo- Però io ho pagato, devo avere i servizi- niente!!! Arriviamo in albergo, la stanza per disabili non c'era, però lui non si è mai lamentato. Dopo arrivati siamo andati dalla veggente Vicka (quando ancora parlava ai fedeli) Christian disse a Vicka- Non pregare per me perché ormai ho fatto, anche se ho due figli, però io ormai ho fatto. Prega per un ragazzo che ha la stessa mia malattia - Vicka allora durante la preghiera gli tirò uno schiaffetto e gli disse -Non ti preoccupare, tu stai bene- La sera poi c'è stata l'Adorazione e


abbiamo visto tutti questa stella che attraversava tutta la parte posteriore della chiesa, e poi durante la notte, Christian ha avuto questa stellina che gli camminava addosso, e poi la mattina si è alzato con le proprie gambe e ha avuto questo miracolo Poi lì ho capito veramente che la Madonna esiste. C'è veramente è sempre accanto a noi. Infatti io come mi ero un po' raffreddato nella preghiera, Lei mi ha tirato un bello schiaffetto dicendo -Guarda che io ci sono-. Come ogni mamma, io penso che lì, è sempre accanto a noi, siamo noi magari che ci allontaniamo dalla nostra Mamma, nei momenti più difficili della nostra vita magari, noi diciamo -perché ci ha abbandonato!- ma non è vero, perché Lei comunque è sempre accanto a noi. Siamo noi che ci allontaniamo purtroppo!
Io spero di continuare a fare dei pellegrinaggi, soprattutto per portare le persone per far capire veramente che la vita non è tutta rose e fiori ma è bella, e che dobbiamo cercare di viverla sempre il più possibile con tutte le nostre forze, non abbatterci. Io sono il primo che in tante situazioni nella mia vita sono caduto, dicevo sempre: perché, perché? Da quando vengo a Medjugorje ho sempre le risposte, nel senso che, io quando porto i pellegrini dico- ragazzi venite qua, lasciate tutto quanto-.  Io sono venuto forse mille volte qui a Medjugorje, ma per me, ogni volta che ritorno è sempre la prima volta, perché anche se sento sempre le stesse testimonianze, però in base al mio stato d'animo, una parola diversa dalla volta scorsa, dà quella forza di andare avanti e quindi spero veramente di continuare a portare sempre pellegrini. Da allora per me i sacerdoti sono una delle cose più importanti della vita,  sono quelle persone che nel momento del bisogno ci sono. Io ho trovato dei sacerdoti che per me,  sono più di una famiglia, perché nei momenti veramente bui della mia vita, mi sono stati sempre vicini, soprattutto come è iniziata la pandemia l'anno scorso, io insieme a un altro dottore, abbiamo voluto dare un supporto a tutto ciò, perché da noi la sanità non è tutta rose e fiori e quindi abbiamo acquistato delle ambulanze per fare un terzo settore sanitario. Per questa  grande devozione che ho, io ho dato il


nome a questa associazione "GOSPA", proprio come la Madonna di Medjugorje e infatti Lei ci dà sempre la forza. Noi siamo sempre vicino a queste persone che hanno bisogno, dando sempre  l'amore e un sorriso, per fargli capire che la vita va avanti e che Loro ci sono sempre vicino. Abbiamo dato supporto a persone veramente che ormai credevano di non avere più nulla, invece magari, standogli accanto, dandogli un sorriso tenendogli la mano  per loro è stato più  della cura di un dottore. Far capire che la Madonna c'è il Signore c'è e dobbiamo affidare a loro la nostra vita.

 

Frutti di Medjugorje

venerdì 29 luglio 2022

Telepace e Radiopace seguiranno in diretta quasi tutto il programma del ‘Festival dei giovani’ a Medjugorje

Una bellissima novità, Telepace e Radiopace seguiranno in diretta quasi tutto il programma del ‘Festival dei giovani’ a Medjugorje. Ci saranno momenti di preghiera, catechesi e testimonianze.  

Da lunedì 1 agosto...  

QUI LA NOTIZIA👇👇👇

 

 

- canale 76 del digitale per la tv

- 90.30-90.50-92.30 per la radio

- diretta internet https://app.telepace.it/#/dashboard

 Lo scopo principale del festival è quello di promuovere la pace e l’unità tra i giovani di tutto il mondo che rovengono da diversi Paesi e rappresentano varie religioni ed etnie.

 

Ringraziamo la "Piccola Matita del Cuore" per la notizia

29 Luglio: SANTA MARTA DI BETANIA - L' amicizia con Gesù si manifesta sia nella gioia che nel dolore - STORIA, PREGHIERA -VIDEO


 
L’amicizia con Gesù non si manifesta solo a tavola   (nella gioia) mentre ci celebra una gioia che Gesù userà per raddrizzare il compulsivo fare di Marta («Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta»), ma si manifesta anche nel dolore quando la morte del fratello Lazzaro getta nella quasi disperazione entrambe le sorelle («Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la concederà»).

Gli amici non solo tali solo quando splende il sole, ne solo quando è buio, ma gli amici sono tali quando in qualche modo ci sono sempre, in ogni stagione della nostra vita. Infatti l’amicizia è uno dei modi preferiti da Dio per manifestare il Suo amore per ciascuno di noi. Senza amici questa vita può risultare insopportabile. Se persino Gesù si è fatto bisognoso di amici, chi siamo noi per poter pensare di poterne fare a meno?

 

 

La storia di Santa Marta 👇VIDEO





 

 PREGHIERA A SANTA MARTA

Con fiducia ci rivolgiamo a te.
Ti confidiamo le nostre difficoltà e sofferenze.
Aiutaci a riconoscere nella nostra esistenza
la presenza luminosa del Signore
come tu l'hai ospitato e servito nella casa di Betania.
Con la tua testimonianza, pregando e operando il bene
hai saputo combattere il male;
aiuta anche noi a respingere ciò che è male,
e tutto ciò che vi conduce.
Aiutaci a vivere i sentimenti e gli atteggiamenti di Gesù
e a rimanere con Lui nell'amore del Padre,
per diventare costruttori di pace e di giustizia,
sempre pronti ad accogliere e soccorrere gli altri.
Proteggi le nostre famiglie,
sostieni il nostro cammino e mantieni ferma
la nostra speranza in Cristo, risurrezione di via.
Amen.

 Santa Marta di Betania

Era sorella di Lazzaro e di Maria. Era questa una famiglia molto distinta e caritatevole che Gesù molto amava e sovente onorava con la sua presenza.

A Marta era affidata la cura delle faccende domestiche. Ella mostrava ogni impegno per servire bene Gesù, e S. Luca narra che una volta, vedendo che la sorella Maria non l'aiutava nelle sue faccende, si lamentò dolcemente col Maestro Divino dicendo:

« Signore, non t'importa che la mia sorella mi lasci sola a servire? ». Ma Gesù, pur non biasimando la sua sollecitudine, le disse: « Marta, Marta, tu ti affanni e t'inquieti di troppe cose. Una sola cosa è necessaria ».

Cristo nella casa di Marta e Maria
autore Alessandro Allori anno 1605 titolo Cristo nella casa di Marta e Maria


Alla morte del fratello Lazzaro le due sorelle rimasero molto contristate e non c'era chi potesse consolarle nel loro dolore. Fosse almeno stato presente Gesù! Egli, avvisato, non era ancora ritornato. Ma quattro giorni dopo, ecco arrivare il Maestro. « Marta, narra l'evangelista S. Giovanni, appena seppe della venuta di Gesù, gli andò incontro, mentre Maria se ne stava in casa a piangere. Disse a Gesù: Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto. Ma anche ora so che tutto quello che domanderai a Dio, te lo concederà. Gesù le disse: Tuo fratello risorgerà. Rispose Marta: Lo so che risorgerà nella risurrezione dell'ultimo giorno. E Gesù: Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se morto vivrà e chi vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo? Ella rispose: Si, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il figliuolo di Dio vivo, che sei venuto in questo mondo ».

Gesù, per rinfrancare la fede di Marta e di Maria e per mostrare ai Giudei ch'egli era veramente padrone della vita e della morte, giunto al sepolcro, disse ai circostanti: « Togliete la pietra ». E a Marta che gli osservava: « Signore, già puzza, perchè da quattro giorni è lì ». Gesù rispose: « Non ti ho detto che se credi. vedrai la gloria di Dio? ». Gesù richiamò in vita Lazzaro, e « molti Giudei, conchiude l'Evangelista, venuti da Maria e da Marta, avendo visto quanto aveva fatto Gesù, credettero in Lui ». Non si può certo descrivere la gioia delle due sorelle nel riavere vivo il loro amato fratello che tanto avevano pianto. Esse per tutta la vita serbarono al Redentore la più viva gratitudine.

Molto probabilmente Marta fu presente al Calvario con sua sorella Maria, e con lei vide il Salvatore risorto. Dopo l'Ascensione di Gesù al cielo, Marta, con la sorella Maria ed il fratello Lazzaro, fu dai Giudei gettata in mare, perchè venisse sommersa dalle onde; ma la nave miracolosamente protetta e guidata giunse incolume nel golfo di Marsiglia. In questa città S. Marta fondò una comunità di vergini che governò santamente, finchè ricca di meriti, il 29 luglio dell'84, passò al gaudio sempiterno. Le sue reliquie si venerano a Tarascona, sul Rodano.

Marta fu anche nota per aver sconfitto un drago, la Tarasca, che aveva terrorizzato gli abitanti di Tarascona. Metà bestia e metà pesce, il mostro era intento a divorare un uomo, quando fu annientato da Marta, armata di aspersorio e acquasantiera.

PRATICA. Il rimprovero del Maestro fatto a Marta ci porti ad attendere con maggior cura alle cose spirituali.

PREGHIERA. Esaudiscici, Dio nostro Salvatore, affinchè, come ci rallegriamo della festa della tua beata vergine Marta, così veniamo ammaestrati nella vera devozione.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di santa Marta, che a Betania vicino a Gerusalemme accolse nella sua casa il Signore Gesù e, alla morte del fratello, professò: «Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».

Attesi migliaia di giovani al Mladifest a Medjugorje: LA PRIMA SERA LA MESSA SARÀ CELEBRATA DALL'ARCIVESCOVO DI BARCELLONA......


 LA PRIMA SERA DI MLADIFEST, LA MESSA SARÀ CELEBRATA DALL'ARCIVESCOVO DI BARCELLONA, ​​​​CARDINALE JUAN JOSÉ OMELLA

All'insegna dello slogan "Impara da me e troverai la pace" (Mt 11, 28-30), il Festival Internazionale di Preghiera dei Giovani di quest'anno si svolge per la 33a volta e durerà dal 1° al 6 agosto. Anche quest'anno migliaia di giovani ascolteranno catechesi e testimonianze, pregheranno, parteciperanno al programma di preghiera serale... 

 Il parroco di Medjugorje, Fra Marinko Šakota, ha annunciato che Mladifest sta tornando al suo vecchio programma, cioè che il programma mattutino riprenderà con la preghiera alle nove, non alle dieci ore. Ha affermato che la messa della prima sera del 33° Festival della Gioventù sarà celebrata dall'arcivescovo di Barcellona, ​​il cardinale Juan José Omella.

L'arrivo del cardinale Omella è stato confermato ieri sul sito della sua arcidiocesi , dove c'è scritto che l'arcivescovo di Barcellona celebrerà la messa a Medjugorje con centinaia di sacerdoti concelebranti e più di 50.000 giovani. Inoltre, è stato annunciato che circa un centinaio di giovani di questa arcidiocesi arriveranno in pellegrinaggio a Medjugorje. Insieme al testo vengono spiegati i primi giorni delle apparizioni a Medjugorje e la repressione comunista degli anni '80, così come l'odierna apparizione del Podrbrdo, dove si recita quotidianamente il rosario.


"Mladifest inizia lunedì 1 agosto, con la preghiera del rosario alle 18, l'apertura è alle 19, con la presentazione delle nazioni. Segue la Santa Messa presieduta dal Cardinale di Barcellona e infine l'Adorazione. Per quanto riguarda il secondo giorno, il 2 agosto alle 6 del mattino c'è una preghiera del rosario a Podbrd vicino alla statua della Madonna e si conclude la festa della Trasfigurazione il 6 agosto alle  ore 5 del mattino con una santa messa sul Križevac. Oltre al cardinale di Barcellona, ​​quest'anno le celebrazioni della messa saranno celebrate da don Massimo Fusarelli, Ministro generale dell'OFM, don Jozo Grbeš, provinciale della Provincia Francescana dell'Erzegovina, mons. Petar Palić, vescovo di Duvanj a Mostar e amministratore apostolico di Trebinje-Mrkan”, ha detto il parroco di Medjugorje, fra Marinko Šakota.

Ha anche detto che P. Jozo Grbeš, P. Massimo Fusarelli, Suor Dominika Anić, Ankica Baković e P. Renato Galić, vicario parrocchiale di Medjugorje, terranno catechesi, inoltre ci saranno 12 testimonianze per i giovani, un film della comunità del Cenacolo su come fanno un film e, naturalmente, tanti canti e preghiere.

 

Melinda ti invita al 33° Mladifest


 GUIDA e INTERPRETE

Danijela ti invita al Mladifest

 

radio-medjugorje.com
 

giovedì 28 luglio 2022

Questa guerra è voluta dai potenti per tanti motivi che noi non comprendiamo, ma Dio che sa manda Sua Madre a incoraggiaci, a non avere paura


 La veggente Marija dopo aver ricevuto l'ultimo messaggio (del 25 luglio 2022) ha detto:


"Il messaggio è molto pieno di speranza, di incoraggiamento. Io credo che questo messaggio è uno dei più belli! La Madonna dice: "sono con voi per guidarvi sulla via della conversione". La Madonna è con noi ormai da 41 anni e siamo entrati nel 42° anno, e la Madonna non si è stancata di noi. Come lei ha detto in tanti messaggi, che Dio le ha permesso di essere in mezzo a noi, e questa è una cosa che ogni giorno ringrazio il buon Dio, che io posso essere strumento per trasmettere il suo messaggio, vivendo la conversione a cui la Madonna mi sta chiamando, quella che lei chiama "scuola della preghiera". Vedendo la Madonna sento il Paradiso vicino. E' questo che tante persone venendo a Medjugorje sentono questo paradiso e sono attirati dal Paradiso. Qui a Medjugorje si prega tanto, si sente vicino il Paradiso si sente la gioia di essere figli di Dio, di essere battezzati, di essere invitati sul cammino della conversione, e questa è una cosa che io ogni giorno ringrazio il Signore che mi sta guidando, come dice anche in questo messaggio la Madonna: "io vi guido a mio Figlio affinché Lui sia per voi: via, verità e vita", e io credo che non sia soltanto via, verità e vita, ma anche perdono, amore, conversione…”
Guardate il mondo in questo momento critico, le guerre, non solo quelle in corso, ma anche guerre che stanno preparando quelli con potenti armamenti! E poi ascolta la Madonna che dice: “Perdona chi infligge male su di voi e andate per la via della santità!” Certo, Lei ci dà molta, molta gioia.
Ricordo che durante il comunismo siamo stati così spesso maltrattati e minacciati che ci avrebbero messo in prigione o in un istituto psichiatrico. Quello è stato un "momento buio" per noi bambini, proprio come quello che stiamo vivendo al giorno d'oggi. Ma la Madonna ci porta speranza. Ella ci porta a suo Figlio Gesù, «Via, Verità e Vita". Ella ci porta a una nuova vita.
Ognuno di noi è chiamato ad essere missionario – e per me è lo stesso, come madre, come sposa, in modo umile, sono chiamata al “ cammino di conversione, perché, figlioli, con la vostra vita potete avvicinare molte anime a mio Figlio”. Quante anime vediamo disperate, malate,
senza speranza? Troppe volte quando le persone si sono avvicinate a me come Marjia (la veggente)  non potevo dare qualsiasi cosa, mentre come cristiano posso dare preghiera, conforto, calore e amore. Un nuovo mondo si apre, solo se cominciamo a pensare alla nostra vocazione cristiana. La Madonna è veramente una guida lo vediamo attraverso tante persone (anche cristiane) che si stanno avvicinando a Medjugorje in un momento difficile. Cosa fanna? Vengono in questa oasi, in questo piccolo pezzo di terra toccato dal Cielo, dove sono accolti e ben amati, compresi. Abbiamo appena fatto il ritiro per i sacerdoti e loro stessi erano così felici di averne avuto la possibilità
di stare insieme ai loro fratelli.
Questo lo possiamo fare tutti noi nelle nostre case, nelle nostre famiglie, nelle nostre parrocchie: non essere quelli "acidi", ma essere quelli amorosi quelli dolci che dicono, benvenuta, benvenuto, possiamo stringerci.

....

Si sente più un albero che cade che una foresta che cresce, e io credo profondamente che c'è una foresta che stà crescendo perché le persone che si innamorano di Dio attraverso una venuta, ritornando a casa non rimangano uguali, e io sono convinta e ho visto tanti frutti e pian piano diventano molto più stabili nella fede più testimoni con la Parola, con la loro vita.

Quando ti innamori della Madonna ti innamori anche di Gesù perché la Madonna ci porta a suo Figlio.
Noi dobbiamo diventare proprio come Lei! Quando Lei parla di suo Figlio Gesù ha l'espressione di innamorata. Ogni cosa parla dell'amore che Lei ha verso Gesù, verso Dio, quella gratitudine e quell'amore, un amore del Paradiso che non si può descrivere perché... perché arriva dal Paradiso.



Lei ci dice: cominciate a vivere il Paradiso qua sulla terra. E cosa noi facciamo? Il contrario! Invece, che bello essere amore! Amare, amare, il prossimo, amare il vicino di casa, quello che è a lavoro con te, può essere anche tua sorella. Tu hai la tua vita e devi dire "sono qua, sono disponibile, ad ogni ora del giorno della notte, sono disponibile, se hai bisogno di me ci sono".

...
La Madonna quando dà un messaggio lo dà con dignità, con regalità, con una dolcezza, ma allo stesso tempo anche con una certa serietà.
Mentre vedo e leggo a tutti voi le parole scritte del Suo messaggio mi sembra come se fosse un
messaggio diverso perché mentre Lei pronuncia le parole, c'è una tale espressione del suo volto, nei suoi occhi, le sue labbra, le parole celesti le da come se fossero musica che produce ricchezza.
Ogni volta che scrivo il messaggio vado in crisi e mi dico: "questo non è il suo messaggio", eppure il messaggio è lo stesso, come ricordo che padre Slavko mi ha detto molte volte, che anche se il messaggio è con quelle parole, ma manca l'amore, manca la dolcezza, manca lo sguardo della Madonna, manca quell'ambiente celeste.
La voce della Madonna è bella, armoniosa, dolce anche profonda e quando ci parla tocca il cuore e la profondità della nostra anima. Questo è qualcosa per cui spesso chiudo gli occhi e comincio
a pensare e contemplare il Cielo. Questo mi riempie di gioia, una gioia non solo esteriore ma interiore, intima, profonda, delicata come quando una persona si è perdutamente innamorata dell'altro, ma molto di più. Quando Lei arriva, quella “freschezza” di Paradiso non perdiamo mai, nonostante Lei sia con noi da oltre quarant'anni, quella gioia di essere suoi figli!
E quando Lei dice: "Cari figli" ci sentiamo orgogliosi nel nostro cuore e vogliamo dire: "Io sono la figlia della Regina, dandomi quell'intima fiducia che mi sento realizzata, gioiosa, soddisfatta, nonostante la consapevolezza dei miei stessi difetti che perdono importanza...... il tuo cuore si apre a tal punto in cui senti quella forza e quella potenza che fanno sgretolare le montagne. In numerose occasioni quando eravamo bambini e poi adolescenti noi abbiamo vissuto le nostre esperienze così profondamente che lo stare con Gesù e la Madonna è rimasto indelebile nei nostri cuori, così che non ci siamo mai sentiti come se avessimo voglia di divertirci andando in discoteca come fanno di solito i giovani.

.......

La Madonna ci corregge! Dobbiamo essere il riflesso di Dio e, nonostante (piccoli e grandi problemi) le cose che accadono nella nostra vita, hanno sempre una svolta positiva.

Quando qui è scoppiata la guerra, la Madonna ci ha detto: “più preghi e più digiuni e la guerra durerà meno”, e noi crediamo in questo. Pellegrini ucraini arrivano ogni giorno e continuiamo a pregare per la pace credendo profondamente in essa. Siamo consapevoli del fatto che il diavolo non dorme.

Egli è il portatore di guerra, disordine, discordia, lo vediamo lavorare duramente in mille modi, anche con questa pandemia. Lui ci ha messi gli uni contro gli altri: siete vaccinati, non siete vaccinati; guerra tra fratelli, invece di rivolgersi a Dio, si fermano alle sciocchezze e invece di
apprezzare il fatto che hanno avuto un fratello o una sorella come dono di Dio con cui condividere l'amore, unità e comprensione poiché veniamo dallo stesso padre e dalla stessa madre, invece loro
sono in discordia. La Madonna ci ricorda che la vita è fugace e che dobbiamo mantenere il nostro sguardo e il nostro cuore verso la Vita Eterna. Questa guerra non è voluta dalla gente semplice, ma dai potenti dove ci sono molti interessi, molte parti economiche in gioco, tanti altri motivi che noi non comprendiamo, ma Dio che sa tutto manda la Madonna a incoraggiaci, a non avere paura, perché Dio è la nostra speranza, Dio è la nostra "Via, Verità e Vita".

Dobbiamo concentrati sulle cose concrete. Dice che Lei "ci guida nel cammino della conversione" e che noi non possiamo dire che lo siamo finché non siamo in Paradiso. Ora siamo sulla strada per migliorare noi stessi nel nostro
vita personale, spirituale, materiale, con coscienza e generosità.

Il popolo italiano sono un popolo prediletto come con questa sua sensibilità durante la guerra ricordo quante volte le persone avevano rischiato la vita ed erano morte per aver voluto aiutare gli altri. Hanno portato aiuti umanitari,
anche adesso in Ucraina molti volontari stanno mettendo a rischio la propria vita e gli italiani sono sensibili queste cose. Quello che voglio dire è: non dobbiamo sentirci giù perché qualcuno ci vuole fare come zombie e non dobbiamo permettere che succeda; siamo figli di Dio, dobbiamo pregarlo
che ci dia la forza di andare avanti per metterlo al centro della nostra famiglia, del nostro lavoro
delle nostre patrie. Persone di fede hanno costruito chiese, i nostri nonni e i bisnonni hanno sudato per costruire una ricchezza culturale che ci hanno lasciato. La vita è il dono più grande che riceviamo e stanno cercando di cancellare e annientare le culture di popoli, chiese e monumenti con l'obiettivo di globalizzarci. Ogni essere umano è diversi e nella diversità siamo la ricchezza che la Madonna! L'ha già detto, lo vuole
offrire a Suo Figlio ognuno di noi come un “bouquet” dei fiori più vari nei colori e nei profumi che ricorda il paradiso.



Ogni persona che viene a Medjugorje è una ricchezza diventando fratello e sorella, qui il mondo si rimpicciolisce come se fosse un'unica famiglia. (paradiso terrestre).

Ora ci stiamo preparando per il Festival dei Giovani e ci ringiovaniamo con questo impegno
trasmettendo quella gioia e quell'entusiasmo anche ai 90enni. Quando siamo con Dio e il Nostro
Signora siamo sempre giovani nel cuore, persone di speranza, di gioia, di Gesù morto ma anche risorto per tutti di noi. Qui camminiamo con questa gioia e la trasmettiamo come Lei ce lo chiede".

Marija a telefonata con padre Livio a Radio Maria: trascritta da MEDJUGORJE TUTTI I GIORNI

LUNEDÌ, CONFERENZA STAMPA A MEDJUGORJE: il visitatore apostolico, con un ruolo speciale e il parroco ....


 LUNEDÌ, CONFERENZA STAMPA PRIMA DELL'INIZIO DEL 33° FESTIVAL DEI GIOVANI  A MEDJUGORJE

All'insegna dello slogan "Impara da me e troverai la pace" (Mt 11, 28-30) dal 1° al 6 agosto si terrà a Medjugorje il 33° Festival dei Giovani. Migliaia di giovani saranno a Medjugorje anche quest'anno e, alla vigilia dell'inizio dell'Incontro internazionale di preghiera dei giovani, lunedì (1 agosto 2022) alle 10 si terrà una conferenza stampa nella Sala di S. Giovanni Paolo II. (Salone giallo dietro l'altare esterno della Chiesa di San Giacomo).

Ai media si rivolgeranno il visitatore apostolico con un ruolo speciale per la parrocchia di Medjugorje, l'arcivescovo Aldo Cavalli, e il parroco di Medjugorje, fra Marinko Šakota, che presenteranno più dettagliatamente il programma della 33a Mladifest.

Trasmissione video di questa conferenza per i media, così come l'intero programma del Mladifest dall'altare esterno della Chiesa di S. Jakov a Medjugorje, potrai guardare in diretta  su YouTube Facebook ai nostri canali, in croato, inglese, italiano, tedesco, spagnolo, francese, russo, polacco, sloveno, ungherese, coreano, ucraino, portoghese e rumeno.

Chiediamo a tutti i rappresentanti dei media interessati di confermare il loro arrivo, o di scaricare la conferenza per i media dalle nostre piattaforme, all'indirizzo e-mail: mir@ medjugorje.hr

 


 

 ESPERIENZE DI GIOVANI DALL'EUROPA SU MLADIFEST

All'insegna dello slogan "Impara da me e troverai la pace" (Mt 11, 28-30), il Festival Internazionale di Preghiera dei Giovani di quest'anno si svolge per la 33a volta e durerà dal 1° al 6 agosto. Anche quest'anno migliaia di giovani ascolteranno catechesi e testimonianze, pregheranno, parteciperanno al programma di preghiera serale e il parroco di Medjugorje, Fr. Marinko Šakota, ha annunciato in precedenza che celebreranno la messa e terranno la catechesi, tra gli altri il Vescovo di Mostar-Duvan, mons. Petar Palić, Generale dell'Ordine Francescano P. Massimo Fusarelli, Provinciale della Provincia Francescana dell'Erzegovina P. Jozo Grbeš e altri.

Al Mladifest dello scorso anno, quattro giovani provenienti da Scozia, Polonia e Regno Unito hanno soggiornato a Medjugorje per la prima volta e oggi trasmettiamo la loro testimonianza in Medjugorje Minutes.

Natalija (Scozia): Questo è il mio primo Mladifest. Il mio amico Jean Baptiste mi ha invitato. È stato un anno lungo e avevo bisogno di un rinnovamento spirituale. Non sono venuto con nessuna aspettativa. Sono contento di essere venuto e tornerò sicuramente l'anno prossimo. Siamo venuti per due settimane, per avere tempo prima e dopo il Mladifest. Questa è anche la mia prima visita a Medjugorje. È bello vedere persone provenienti da diversi paesi del mondo venire qui e pregare insieme. Seleziono il culto e la musica di Mladifest. Il primo giorno siamo andati alla Collina delle Apparizioni e abbiamo pregato il rosario. È stato bello alzarsi così presto e iniziare la giornata con Maria. La confessione fu un evento importante. Il mio messaggio per i giovani, non abbiate paura di testimoniare la vostra fede nella vostra comunità, tra i vostri amici.

Barbara (Polonia): Questo è il mio primo Mladifest e la mia prima visita a Medjugorje. Sono contemporaneamente euforico e scioccato, trasformato dal numero di persone e dalle cose belle che accadono intorno a me. Sento di poter elaborare tutto, è fantastico. Mi piace tutto finora. Fui molto commosso dalla prostrazione davanti alla croce, era bellissimo. La stessa confessione, un gran numero di sacerdoti che si confessano al sole, al caldo, servendo continuamente le persone, è meravigliosa. Penso che sia unico. Quando sono venuta, pensavo che stessimo arrivando nel luogo in cui è apparsa la Madonna, ma durante la preghiera e l'adorazione tutti guardiamo Cristo. Questo luogo è cristocentrico, penso che il silenzio durante l'adorazione derivi dalla nostra gioia per ciò che sta accadendo qui e come Dio tocca la nostra vita. Tornerò a Medjugorje il prima possibile e porterò ancora più amici al Mladifest l'anno prossimo. Il mio ultimo messaggio,

Jean Baptiste (Regno Unito): Le mie origini sono francesi, ma sono cresciuto nel Regno Unito. Questa è la mia prima visita a Medjugorje ea Mladifest. È fantastico qui. Mi piacciono di più le testimonianze. Credo che sia un buon modo per diffondere il messaggio e mostrare come Cristo opera nella vita di persone reali che hanno esperienze reali. Ho confessato qui. È così potente vedere tutti quei sacerdoti, che donano il loro tempo, vedere quelle lunghe file, segni visibili della misericordia di Dio. Ero su Apparition Hill, il primo giorno di Mladifest. Il rosario era alle 6 del mattino, siamo saliti alle 4 o 5. Un'esperienza molto bella. Cristo unisce nella preghiera tutte le persone di diverse nazionalità, indipendentemente dalla nostra origine. Qui siamo tutti uguali davanti a Dio e Cristo è colui che unisce le nazioni. Quando torno a casa, dirò ai miei amici: Venite a vedere.

Augustin (Regno Unito): anch'io vengo dalla Francia, ma sono cresciuto nel Regno Unito. Sono a Medjugorje per la prima volta. È ottimo. Questa è una nuova esperienza per me. Dal programma, mi piace il programma di preghiera serale, la processione a lume di candela, i canti. C'era un tempo per cantare, ma anche un tempo per il silenzio. È ben bilanciato e i due mescolati insieme sono fantastici. Ne è valsa la pena arrivare alla Collina delle Apparizioni, anche se all'inizio era difficile alzarsi presto, ma durante il giorno sei felice di averlo fatto insieme ai tuoi amici. Il mio messaggio per i giovani è se esiti a venire, vieni perché sicuramente troveranno qualcosa per te.

Andrija Sego: radio-medjugorje.com

mercoledì 27 luglio 2022

Il ponte Pelješac, che collega Dubrovnik al resto della Croazia senza valichi (bosniaci) di frontiera- VIDEO



Pelješac, il ponte che collega Croazia, Unione europea e... Cina

 

Lungo 2,4 km, costato 526 milioni di euro, cofinanziato dall'Unione europea e costruito da un'azienda cinese, il ponte di Sabbioncello (nome italiano di Pelješac) collegherà Dubrovnik al resto della Croazia senza valichi (bosniaci) di frontiera




Uno spettacolo aereo e i fuochi d'artificio hanno celebrato l'apertura del nuovo tanto atteso ponte di Pelješac, nel sud della Dalmazia, in Croazia.

Il nuovo ponte collega due parti della costa croata del Mar Adriatico aggirando un piccolo lembo di territorio bosniaco ed evitando i valichi di frontiera.




Il ponte di Pelješac - penisola conosciuta anche con il nome italiano di Sabbioncello - è stato cofinanziato dall'Unione Europea e costruito da un'azienda cinese, la China Road and Bridge Corporation.

Il primo ministro croato Andrej Plenković è apparso molto soddisfatto.

"Questo è un giorno storico per la Croazia.
I miei sono sentimenti di gioia, orgoglio e gratitudine".


Cooperazione cinese ed europea

In collegamento video, il primo ministro cinese Li Keqiang ha commentato questo raro esempio di cooperazione cinese ed europea.
"Possiamo dire che questo ponte illustra le relazioni amichevoli tra Cina e Croazia. E la cooperazione tra Cina e Unione europea. Le aziende cinesi hanno vinto il bando attraverso una gara pubblica in concorrenza leale, in conformità con i principi di mercato e le regole dell'Ue".
Screenshot
Finalmente relazioni amichevoli Cina-Ue.Screenshot
Il ponte di Pelješac, aperto ai pedoni prima dell'inaugurazione ufficiale, è già diventato un'attrazione turistica.
La struttura, lunga 2,4 km, costata 526 milioni di euro (di cui 357 milioni sono dell'Unione europea, a fondo perduto), collega a sud la terraferma alla penisola di Pelješacconsentendo un accesso più agevole a Dubrovnik, una delle mete turistiche più popolari della Croazia.

Molto soddisfatti anche gli operatori turistici della zona.
"Non dovremo più fare affidamento sul traghetto, non dovremo aspettare a due valichi di frontiera. Questa attesa in fila alla frontiera poteva durare da cinque minuti a due ore e mezza. È stato davvero estenuante e ha creato una sorta di amarezza tra le persone che vivono qui", ha detto un'imprenditrice.

 


 

Fonte:it.euronews.com

martedì 26 luglio 2022

26 luglio 1938 IL GIORNO PIU' BELLO DELLA MIA VITA!- Racconta NATUZZA EVOLO....


26 luglio 1938-IL GIORNO DELLA PROMESSA - IL GIORNO PIU' BELLO DELLA MIA VITA! 

Racconta NATUZZA EVOLO: avevo 13-14 anni. La Madonna mi disse. “Il 26 Luglio farai la morte apparente”. Io non sapevo che significasse la morte “apparente”, e non ho detto “apparente” a quelle persone. Ero sicura che morivo e mi preparavo alla morte con la preghiera. Dicevo: “ Il Signore mi prende l’anima”, e lo annunciai. Lo dissi alla padrona mia, la signora Alba e lo dissero ai loro amici e a tanti altri. Allora mi sono addormentata per 7 ore con tanti medici attorno che erano là ad aspettare la morte … ordinarono la cassa da morto. Mi avevano comprato un vestito azzurro bellissimo, che io ho provato, e mi “papariavo” tutta con quel vestito. Dicevo: “ Mi presento davanti a Dio con questo vestito bello”, ero contenta. La signora mi disse: “ Toglitelo! Dopo che muori te lo mettiamo”. Chi piangeva di qua, chi piangeva di là. Io non piangevo, ero contenta. Fu così che mi addormentai in un sonno profondo. Era di sera, era tra lume e lustro, ma per me non era tra lume e lustro, perché mi trovai in un posto bellissimo che era come una cupola, ma largo, largo, largo e rotondo come una piazza. C’era una luce meravigliosa, che faceva mille colori, bellissima. Ho visto tante anime di defunti, con il viso per terra, in ginocchio, che pregavano, altri in una grande luce. Gesù predicava e tutti gli altri rispondevano, meno di me, che non sapevo come rispondere, ma pregavano tutti. Io, nel mio cuore, pregavo a modo mio, solo che avevo quella gioia, e aspettavo di fare la fine che avevano fatto gli altri. Gesù, al centro, diceva: “ Benedetti tutti, siete con Me”, poi Gesù è arrivato a braccia aperte dove mi trovavo io; io tremavo come una canna. Mi ha detto:
Gesù: Figlia mia dividiamoci i compiti, senza che ti emozioni.
Natuzza: Io non so quali sono i compiti.
Gesù: Portare a Me le anime, sono i compiti. Amare e portare, compatire ed amare. Ma non ti arrendere. Prometti: o sì o no.
Natuzza: Tutto quello che dite è legge e io accetto.
Gesù: Anche la sofferenza?
Natuzza: Certo! Per amore accetto pure la sofferenza.
Gesù: ( mi ha abbracciata, mi ha dato un bacio in fronte. Era contento.) Tu rimarrai sempre con Me! Mi ami?
Natuzza: Io sì, ma Voi mi amate?
Gesù: Ti ho creato, ti sto crescendo. Mi devi aiutare ed io aiuto te.
Natuzza: Perché avete scelto giusto a me, che sono cretina, che sono una scema. Ce n’erano persone istruite, intelligenti …
Gesù: No. Io scelgo quelli che Mi possono aiutare nel cammino, per convertire. E poi scelgo le anime semplici che accettano il mio parere. E, quando una accetta, non si deve ritirare. Io scelgo le persone umili per fare del bene agli uomini.
Natuzza: Oggi è il giorno più bello della mia vita.
Gesù: Il seguito deve arrivare.
Natuzza: ( E così ci siamo abbracciati, abbiamo fatto il colloquio. Lui si è messo a pregare e a predicare. Mi sono emozionata terribilmente …)
Madonna: Accetta. Lui ti ha generato nel ventre di tua madre e ti ha scelta.
Natuzza: E perché ha scelto me e non ha scelto un’altra?
Madonna: Perché ha trovato il terreno fertile e Gli puoi dare un sostegno per la conversione e la salvezza delle anime. Figlia, il Signore ti ha messo in un branco di lupi; però tu, con l’aiuto di Dio, sei capace a dominarli. Mantieniti forte.
Natuzza: ( Mi ha fatto una carezza. Quando mi svegliai ero felice per quello che avevo visto, però infelice perché ero tornata indietro…mi è rimasto dentro sempre questo desiderio di raggiungere quel posto. Mi sono chiesta: e quando lo vedrò quel luogo, più?
L’Angelo: Dei fare una strada lunga di sofferenze per arrivare a quel posto, se vuoi arrivare. Chissà quanta gente desidera vederlo, e non l’ha visto. Tu l’hai visto prima del tempo.
Natuzza: Ed ogni 26 Luglio rivivo quella stessa esperienza …

26 luglio: La chiesa celebra i genitori di Maria e nonni di Gesù , santi Anna e Gioacchino- PREGHIERE

 


OMELIA:

"Com'è importante la figura dei genitori": Omelia di don Michele Madonna- Medjugorje 26 luglio 2021👇



Padre Buono Creatore dell’universo, Tu che hai fatto bene tutte le cose e hai benedetto l’uomo e la donna affinchè siano fecondi e popolino la terra, grazie per il desiderio che hai posto nel nostro cuore di avere un figlio.
Allontana da noi la sterilità ed ogni altra malattia che ci impedisce di essere fecondi. Concedi anche a noi, come ai santi Gioacchino ed Anna,la gioia di avere un bambino. Signore, Dio della vita, illumina gli scienziati a scoprire le cure adatte alla mancanza di fecondità e aiutali a trattare con stupore e rispetto il mistero della vita umana. Signore, Dio di Abramo, che tante volte hai concesso alle sterili di partorire, benedici la nostra unione e donaci la gioia, come ai santi Gioacchino ed Anna, di vedere la nostra casa rallegrata dalla presenza di un figlio. Padre, accettiamo volentieri la tua volontà. Sii tu benedetto ora e sempre.
Cara Sant’Anna che provasti come me la sofferenza della mancata maternità, della sterilità che ti fa guardare con dolore e desiderio i figli altrui e tu San Gioacchino che per quaranta notti e quaranta giorni supplicasti l’aiuto di Dio in lacrime, preghiere e digiuni, per darti un figlio, insegnaci a chiedere la grazia; la vostra intercessione insieme a quella della vostra vergine Figlia e del vostro diletto Nipote, santificano le nostre preghiere. Santi Gioacchino ed Anna, potenti intercessori presso Dio, con grande fiducia invochiamo il vostro aiuto affinchè il Signore renda fecondo il nostro amore, santificato dal Sacramento del matrimonio e conceda anche a noi la gioia di un figlio. Aiutateci affinchè insieme alla creatura che il Signore ci donerà possiamo sempre lodare e ringraziare Dio, origine e fonte di vita. Amen

VIDEO👇

PREGHIERA A SANT'ANNA
(la Santa delle famiglie , delle mamme partorienti ma soprattutto Sant'Anna viene invocata da tutte quelle donne che desiderano tanto avere un figlio ....)
 
O gloriosa madre di Maria, Sant'Anna, per quell'invitta pazienza con cui tollerasti la tua penosa sterilità, ottieni a noi pure una costante rassegnazione in tutti i travagli di questa vita.
Gloria al Padre..
Sant'Anna, madre della Madre di Dio, prega per noi.
O gloriosa madre di Maria, Sant'Anna, per la fervorosa e incessante preghiera con cui chiedevi a Dio di essere consolata con la fecondità, ottienici un vero spirito di preghiera per accrescere nel nostro cuore sante virtù.
Gloria al Padre..
Sant'Anna, madre della Madre di Dio, prega per noi.
O gloriosa madre di Maria, Sant'Anna, per la rigorosa mortificazione che unisti alle tue preghiere per essere più facilmente esaudita da Dio, fa' che anche noi accompagniamo il fervore dell'orazione con lo spirito della mortificazione per renderci meritevoli delle grazie celesti.
Gloria al Padre..
Sant'Anna, madre della Madre di Dio, prega per noi.
O gloriosa madre di Maria, Sant'Anna, per la dolce violenza che facesti al Cuore di Dio con le tue grandi elemosine ed opere di carità, ottienici dal Signore una carità simile alla tua affinché Egli abbia di noi misericordia.
Gloria al Padre..
Sant'Anna, madre della Madre di Dio, prega per noi.
O gloriosa madre di Maria, Sant'Anna, per per la santa fiducia con cui speravi la realizzazione dei tuoi desideri, ottienici una fiducia fermissima, con cui ci assicuriamo i favori dal Cielo.
Gloria al Padre..
Sant'Anna, madre della Madre di Dio, prega per noi.
O gloriosa madre di Maria, Sant'Anna, per la grande riconoscenza che dimostrasti a Dio quando ti accorgesti di divenire madre per sua grazia, fa' che siamo sempre grati e riconoscenti a Dio per i continui favori che riceviamo da Lui e ci rendiamo degni di riceverne ancora.
Gloria al Padre..
Sant'Anna, madre della Madre di Dio, prega per noi.
O gloriosa madre di Maria, Sant'Anna, per quel puro e santo amore che concepisti verso Maria quando diventasti sua fortunatissima madre, ottienici di amare sempre questa tua Figlia così santa e nostra Madre così cara, per meritarci la sua protezione.
Gloria al Padre..
Sant'Anna, madre della Madre di Dio, prega per noi.
O gloriosa madre di Maria, Sant'Anna, per il grande sacrificio di offrire la tua Bambina fin dai più teneri anni al divino servizio del tempio, ottienici di poter con santo coraggio sacrificare a Dio qualunque cosa Egli voglia chiederci per obbedire alla sua santa Volontà e per ottenere le sue benedizioni.
Gloria al Padre..
Sant'Anna, madre della Madre di Dio, prega per noi.
O gloriosa madre di Maria, Sant'Anna, per quella santità fervorosa con cui servisti Dio in tutti i giorni della sua vita, degnati di pregare il Signore di farci vivere da giusti e santi sino alla fine dei nostri giorni.
Gloria al Padre..
Sant'Anna, madre della Madre di Dio, prega per noi.
 
 
 

I libri canonici non ci dicono nulla dei genitori della Madonna. Quello che sappiamo di S. Anna e S. Gioacchino, genitori della Vergine Maria, fu diffuso fin dal II secolo dal Protovangelo di Giacomo, di ispirazione cristiana, che anticamente si chiamava Storia della Natività di Maria. Gioacchino e Anna sarebbero stati dei pii israeliti della tribù di Giuda, discendenti dalla stirpe reale di Davide.
Nonostante avessero sempre osservata alla perfezione la legge di Mosè, dopo molti anni di matrimonio Anna e Gioacchino non avevano ancora avuto figli. Essi vivevano umiliati in seno al popolo eletto perché gli Israeliti ritenevano la sterilità come un indizio eloquente della maledizione divina. Per questa ragione, venivano  perseguitati da coloro che ritenevano inconciliabile la vera giustizia con la sterilità e così li tentavano, come già fecero gli amici con Giobbe, dicendo: "Se siete giusti, perché Dio non vi concede una discendenza?".
Così Gioacchino decise di ritirarsi nel deserto per digiunare e pregare, mentre Anna si affliggeva nel pianto, credendo ormai di essere stata abbandonata dal Signore. 
Finchè un giorno, mentre Gioacchino era al lavoro nei campi, gli apparve un angelo, per annunciargli la nascita di un figlio ed anche Anna ebbe la stessa visione.
S.Anna si ricollega in tal modo alle donne sterili del popolo di Israele, da Sara fino alla sua omonima Anna, madre di Samuele. Cristo nasce così da una discendenza disperata e sterile, e ciò costituisce una speranza per la nostra vita: non potevamo avere patrona più compassionevole verso di noi, quando ci troviamo senza frutto o sorpresi da qualche fallimento. 
S. Anna diede alla luce una bambina che chiamarono Maria, che vuol dire «amata da Dio».




Il suo primo merito  di gloria perciò è di essere stata la Madre dell'Immacolata. La sua santità, come quella di Gioacchino, è fuori discussione perché la Chiesa, sia orientale che occidentale, la venera come santa. L'anima candidissima di Maria, quindi, quando nel seno di S. Anna assunse un corpo umano, possedeva già con ogni probabilità la grazia raggiunta da tutti i santi del paradiso.
Il secondo merito di gloria di S. Anna è di aver collaborato, con l'educazione di sua figlia, all'opera dello Spirito Santo per fare fruttificare i doni meravigliosi deposti da Lui nell'anima della futura Madre del Signore.  Possiamo perciò pure dire di S. Anna ciò che si dice della SS.Vergine Maria: "Benedetto è il frutto del tuo seno!". 

S. Anna è la Santa protettrice delle partorienti, delle madri e delle vedove.






Non sappiamo quando morirono i genitori della Madonna. Per parecchi secoli la loro memoria rimase nell'ombra. Il loro culto apparve anzitutto in oriente. L'imperatore Giustiniano I (+565) fece edificare a Costantinopoli una chiesa in onore di S. Anna. Nel secolo VII  la sua effigie comparve nella chiesa di Santa Maria Antiqua, il più importante e il più antico edificio cristiano del foro romano. La sua festa nel secolo XIV era estesa a quasi tutta l'Europa.
Nel 1584 papa Gregorio XIII impose a tutta la Chiesa la festa della Santa come di precetto. Dante ne descrive così il posto e l'atteggiamento in Paradiso: "Di contro a Pietro vidi seder Anna - tanto contenta di mirar sua figlia - che non muove occhi per cantare osanna" (Par. 32, 133).
Oggi la Chiesa celebra la ricorrenza dei Santi Anna e Gioacchino il 26 luglio.

lunedì 25 luglio 2022

Messaggio, 25 Luglio 2022 - Medjugorje

 


 
 Come ogni 25 del mese, la Regina della Pace ha dato il suo messaggio alla parrocchia e al mondo attraverso  la veggente Marija Pavlović Lunetti
 
''Cari figli! Sono con voi per guidarvi sulla via della conversione perché, figlioli, con le vostre vite potete avvicinare tante anime a mio Figlio. Siate testimoni gioiosi della Parola di Dio e dell'amore, con la speranza nel cuore che vince ogni male. Perdonate coloro che vi fanno del male e camminate sulla via della santità. Io vi guido a mio Figlio affinché Lui sia per voi via, verità e vita. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.''

sabato 23 luglio 2022

Il mondo corrotto: "Sono in aumento i cattolici che non trovano più tempo per le preghiere; l'agire non è più guidato dai valori..."- di Padre Giulio Maria Scozzaro

 


Il mondo corrotto e i corruttori
Il più grande male di oggi è che l'uomo si è dimenticato di Dio, non Lo cerca più, non Lo prega più, non Lo mette al centro della vita e rifiuta di seguire le sue norme morali.

L'uomo non si preoccupa del male delle azioni che com­pie, non considera né cosa compie, né come lo compie. C'è nel mondo una strana cecità, non è normale.

Oggi c'è anche l'uomo che nega Dio, sa della sua esi­stenza e per questo cerca di cancellarlo dalla storia e dai pen­sieri degli altri. Sappiamo come lavorano subdolamente le sètte, le organizzazioni segrete, i cristiani frustrati e i consacrati infedeli passati nell'esercito di satana, per fare negare Dio dall'umanità.

Coloro che vogliono distruggere l'idea di Dio, seminano morte spirituale in tantissime anime, si adoperano con agire satanico per svuotare i cuori che amano Gesù. Sono moltis­simi i carnefici spirituali che lavorano incessantemente per creare una società sovversiva, libertaria, immorale.

Uno dei motivi dell'indebolimento della pietà cristiana è l'informazione atea molto diffusa che Dio è assente o è un nemico da cui stare lontano.

Così aumentano considerevolmente i cattolici che non trovano più tempo per le preghiere, per parlare col proprio Dio, per vivere fedelmente la Fede Cattolica. Dio non è più al primo posto, per Lui non c'è più tempo, ma per gli idoli che si adorano il tempo c'è, sempre.

Allontanando Dio da se stesso, l'uomo diventa solo car­nale, privo di ogni capacità di elevazione spirituale. Ha de­cretato in sé la morte di Dio. Ma senza la presenza Divina che dona pace, gioia, amore, lealtà e verità, si vive con la compagnia della morte che dona odio, vendetta, violenza, falsità, indecenza.

Spuntano come funghi ogni giorno in tante parti del mondo, ambasciatori di satana che portano attraverso la tele­visione messaggi di morte e di violenza; il dissolvimento della morale cristiana, affermando che il peccato non esiste; l'eliminazione di Dio dal mondo, introducendo tantissimi nuovi dei: sesso libero, benessere esagerato, idolatria del corpo anche con metodi di silicone; la sete insaziabile di denaro; la ricerca ossessiva di potere, di essere superiori agli altri; l'odio che aumenta considerevolmente in tantissimi; la superbia dominatrice sovrana; la pratica della magia occul­ta; le messe nere e l'adorazione del diavolo.

L'uomo senza Dio continuerà sempre a perdere la propria dignità, cercherà solo l'immoralità ed asseconderà immedia­tamente ogni pensiero contrario alla morale. Non è capace di resistere ai richiami della carne ed è schiavo del peccato.

La maggior parte degli esseri umani è convinta che nella vita tutto è lecito, anche ciò che razionalmente è illecito, e l'agire non è più guidato dai valori, dalla ragione illuminata dalla Fede. Nella vita vogliono solo godere, divertirsi e ogni altra regola viene eliminata. Ogni controllo sui propri istinti animali è saltato. Così il Vangelo di Gesù dà fastidio, non è adatto a questi tempi. Sono convinti che la regola è solo la trasgressione morale, la perversione totale, non avere più limiti nella ricerca dei piaceri.

 

 Bisogna considerare la grandissima potenza della pre­ghiera. Soprattutto l'immensa preghiera suscitata dalla Ma­donna nel mondo, tramite Medjugorje, ha bloccato certi pia­ni satanici, che non sono stati annullati, saranno annullati quando trionferà il Cuore Immacolato di Maria nel mondo. Lo ha detto Lei a Fatima ai tre bambini nel 1917.

Le apparizioni di Lourdes, Fatima, Medjugorje e di altri luoghi benedetti, hanno preparato il trionfo del Sacro Cuore di Gesù. Tutto il lavoro della Madonna è servito per il trion­fo nel mondo di suo Figlio.

La "Donna vestita di sole" ha già cominciato con le de­cisive ed ultime apparizioni di Medjugorje, a schiacciare la testa al serpente infernale, per sconfiggerlo definitivamente e presentare al Figlio Gesù la nuova umanità liberata dalle catene di satana (cfr Ap 20,10).

L'appello che maggiormente ha fatto la Madonna, riguar­da la preghiera. Chi prega incontra Gesù, si converte, vive da cristiano praticando le virtù, si salva l'anima eternamente. Moltissime volte e con dolce insistenza la Madonna ha inse­gnato a pregare e ad entrare nella preghiera, ha spiegato co­me si prega. Molti messaggi sono vere catechesi sulla pre­ghiera, istruzioni precise e divine per rendere la preghiera un vero dialogo con Dio, per sapere parlare con Dio.

È necessario fare il cammino di Fede, fare come scrive San Marco nel Vangelo raccontando la Trasfigurazione del Signore: "Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli" (Mc 9,2). Anche noi dobbiamo salire un monte alto se vogliamo parlare con Gesù e vederlo come Egli è, cioè, tra­sfigurato, glorioso. Prima cosa da fare quando preghiamo è elevare la mente e il cuore per cercare le cose di lassù.

Distaccare il cuore da affetti, interessi, preoccupazioni. Solo così si entra nella preghiera.

Quando compiamo questi sacrifici per salire il monte spi­rituale, portandoci in alto per incontrare il Signore Gesù e tralasciando le cose mondane, è necessario restare in un luo­go appartato e, poi, stare soli con Gesù e la Madonna.

Ma oggi non molti sono capaci di rimanere in silenzio meditando le Verità rivelate. Il silenzio nhjh molti incute paura e si circondano di televisione, musica, amici e confusione. Rifiutano il silenzio per non lasciare parlare la coscienza.

Sia l'incapacità di rimanere in silenzio a causa della con­dizione di impurità, sia la spinta di satana ad invogliare que­ste persone a cercare il rumore e la confusione per stordirsi e non pensare a Gesù, impediscono a moltissime persone chiamate da Dio ad un cammino di santità, a convertirsi.

È proprio così, moltissime anime chiamate da Dio ad una missione particolare, non sono capaci di sentire la voce sot­tile e delicata di Dio, che invita a salire il monte spirituale, salire in alto distaccandosi dalle cose terrene e a rimanere ogni giorno in solitudine per contemplare le bellezze di Dio, per assaporare un anticipo di gioia del Paradiso.

Proprio per dare una conoscenza chiara del metodo di pregare e di vivere con responsabilità la vita Divina, la Ma­donna è venuta a parlare a Medjugorje della preghiera, come presupposto essenziale per entrare nella vita intima di Dio. Ha anche detto che la preghiera deve accompagnare le nostre giornate e che dobbiamo pregare molto ogni giorno. "Voi parrocchiani potreste pregare anche quattro ore al giorno. Vi sembra troppo? Ma è appena la sesta parte della giornata! In realtà voi siete perplessi perché pensate di poter vivere solo di lavoro" (8 gennaio 1983).

"Pregate e digiunate! Non meravigliatevi se insisto nel dirvi così. Non ho altro da dirvi. Non solo dovete aumenta­re le vostre preghiere, ma cercare di sentire un anelito con­tinuo verso Dio. La vostra stessa vita deve trasformarsi in preghiera! Dunque pregate quanto potete, come potete, dove potete, ma sempre di più. Ognuno di voi potrebbe pregare anche quattro ore al giorno" (3 novembre 1983).

Grande potenza hanno avuto le preghiere, i digiuni e le penitenze fatte secondo la richiesta della Madonna a Me­djugorje e per le sue intenzioni: sono diventate suppliche di Grazie per svariati milioni di persone.

"Sappiate che le vostre giornate non sono le stesse se pregate o non pregate. Sarò molto contenta se dedicherete alla preghiera almeno un'ora al mattino e un'ora alla sera" (16 luglio 1983).

"Pregate! Pregate! La preghiera deve costituire per voi non una semplice abitudine ma una fonte di felicità. Dovete veramente vivere di preghiera" (4 dicembre 1983).

"Pregate! La cosa più importante, anche per il vostro corpo, è la preghiera" (22 dicembre 1983).

"La gente prega in modo sbagliato. Si reca nelle Chiese e nei Santuari per chiedere qualche Grazia materiale. Pochissimi, invece, chiedono il dono dello Spirito Santo. La cosa più importante per voi è proprio implorare che discen­da lo Spirito Santo, perché se avete il dono dello Spirito Santo avete tutto" (29 dicembre 1983).

Ci sono anche coloro che si recano a Medjugorje per chiedere Grazie, ma non hanno rinunciato al peccato. "Molti vengono qui a Medjugorje per chiedere a Dio la guarigione fisica, ma alcuni di loro vivono nel peccato. Costoro non comprendono che devono cercare innanzitutto la salute del­l'anima, che è la più importante e purificarsi. Essi dovreb­bero, per prima cosa confessarsi e rinunciare al peccato. Poi potranno implorare la guarigione" (15 gennaio 1984).

Solo la preghiera ci fa conoscere i doni che Dio ci ha fatto: "Ognuno di voi ha un dono particolare che gli è pro­prio. Ma non può capirlo da sé" (15 marzo 1986). Dobbia­mo pregare anche per comprendere i doni che ci ha elargito Dio, per capire la sua Volontà.

La preghiera da non tralasciare mai, è la preghiera allo Spirito Santo. "Cominciate a invocare ogni giorno lo Spirito Santo. La cosa più importante è pregare lo Spirito Santo. Quando lo Spirito Santo scende su di voi, allora tutto si tra­sforma e vi diventa chiaro" (25 novembre 1983).

"Prima della Santa Messa bisogna pregare lo Spirito Santo. Le preghiere allo Spirito Santo devono sempre ac­compagnare la Messa" (26 novembre 1983).

Nei giorni successivi, però, i fedeli dimenticarono questa preghiera e la Madonna subito li richiamò: "Perché avete smesso di pregare la preghiera allo Spirito Santo prima del­la Messa? Vi avevo chiesto di pregare sempre e in ogni pe­riodo dell'anno lo Spirito Santo affinché si effonda su di voi. Riprendete quindi questa preghiera" (2 gennaio 1984).

Sono incalcolabili le testimonianze nel mondo di quelli che hanno ricevuto Grazie di conversione dalla Madonna per le preghiere, i digiuni, le penitenze dei fedeli che seguono la spiritualità di Medjugorje. È facile notare l'insistenza della Madonna sulla preghiera, ha sempre chiesto molta preghie­ra e molte penitenze per la conversione dei peccatori.

"Cari figli. Vi invito a pregare e a digiunare per la pace nel mondo. Voi avete dimenticato che con la preghiera e il digiuno si possono allontanare anche le guerre e persino sospendere le leggi naturali. Il digiuno migliore è quello a pane e acqua. Tutti, eccetto gli ammalati, devono digiunare. L'elemosina e le opere di carità non possono sostituire il digiuno" (21 luglio 1982).

"Prima di ogni festa liturgica preparatevi con la pre­ghiera e digiunando a pane ed acqua" (7 settembre 1982). "Oltre al venerdì, digiunate a pane ed acqua il mercole­dì in onore dello Spirito Santo" (9 settembre 1982).

Cosi, grazie ai generosi ed innumerevoli fedeli, che of­frono preghiere e penitenze a Lei, la Madonna ha ottenuto incalcolabili Grazie di conversione a milioni di persone, miracoli da malattie anche incurabili e ha indebolito la forza di satana. Ecco perché la Madonna ha chiesto con insistenza molta preghiera e il digiuno a pane e acqua il mercoledì e il venerdì, oltre al digiuno dalla televisione e dal peccato.

 
 Padre Giulio Maria Scozzaro  http://medjugorje.altervista.org