sabato 30 aprile 2022

"Se noi vogliamo amare e respirare dobbiamo pregare. La pace è un dono di Dio..": Catechesi di suor Miriam

 



Catechesi di suor Miriam
Benvenuti alla comunità mariana Oasi della Pace.
E’ una comunità che è nata qui a Medjugorje nel 1987. Siamo innanzi tutto una comunità che prega nella vita nascosta di Gesù.

C’è la vita pubblica, la vita di aiuto, c’è la vita di guarigione e c’è la vita di preghiera. Gesù stesso si ritirava sulle montagne a pregare per stare con il Padre.
La nostra vita non è nella linea dell’efficenza. Non abbiamo opere caritative o educative, ma il Signore ci ha chiamati a stare con Lui sulla montagna a pregare, ad alzare le mani. Domenica scorsa, se siete andati a Messa e siete stati attenti alle letture avrete sentito che la prima lettura parlava di un orante e di altri che sostenevano colui che pregava. Quella preghiera era così importante, perchè da lì dipendevano le sorti dell’umanità. Da quell’uomo che pregava. La preghiera è invisibile, ma è efficiente. Tutto dipende dalla preghiera.

Papa Benedetto XVI aveva detto: “I monasteri di clausura sono i polmoni dell’umanità”. Un corpo senza i polmoni non può esistere. La preghiera non si vede, ma senza di essa non c’è vita, non c’è amore. Se noi vogliamo amare e respirare dobbiamo pregare.

Noi siamo una comunità contemplativa che ha il compito e il dono di pregare. Il mondo non ci riconosce, come anche l’Ostia nel Tabernacolo non si riconosce, ma tutto il mondo dipende da quest’offerta.

Sono partita dalla vocazione contemplativa, per arrivare all’importanza della preghiera per noi, perchè tutti siamo creati ad Immagine e Somiglianza di Dio e la nostra vocazione è quella di stare in comunione con Lui. Questo è il messaggio principale di Medjugorje. Voi siete venuti qui per imparare a pregare.

Qui la Madonna è apparsa la prima volta nel 1981 e ha detto: “Io sono la Regina della Pace. Pace, pace, pace. Riconciliatevi”. Dobbiamo riconciliarci per avere la pace.
Tutti voi siete venuti qua in pellegrinaggio in ricerca della serenità e della pace.
Come si fa ad avere questa pace? La pace non si compra nel negozio. Non la puoi comprare con i soldi. La pace non la puoi ottenere con la forza dei muscoli e non la puoi pretendere.
La pace è un dono di Dio. Se è un dono lo possiamo ricevere. Questa è la nostra difficoltà, perchè viviamo in un mondo dove “io so tutto e io posso tutto”. Siamo tutti un pò egocentrici e vogliamo avere noi in mano tutto: la vita, i progetti, il futuro. Con questa mentalità facciamo fatica a ricevere qualcosa. Quando riceviamo un regalo facciamo fatica a gioire. Siamo difficili da accontentare.

Invece per ricevere un dono e per gioirne bisogna essere poveri. I poveri gioiscono. Quando un bambino povero riceve un regalino gioisce per settimane.
Noi riceviamo un dono e lo mettiamo via. No. Un dono và apprezzato. Dobbiamo riscoprire lo stupore del dono.
La pace fa parte dei doni che dobbiamo ricevere. Noi spesso quando preghiamo non lo facciamo nella maniera giusta.
Arriviamo al punto di parlare della preghiera.

Vi faccio un pò un riassunto dei 5 punti che la Madonna chiede qua a Medjugorje: preghiera, digiuno, Parola di Dio, confessione mensile ed Eucaristia. Questi sono i 5 ingredienti per una vita spirituale per arrivare alla pace. Ma questa non si compra. Non bastano i 3 giorni che siete qui. Qui prendete solo gli ingredienti, poi dovete andare a casa e cominciare ad impastare. La pace chiede la nostra collaborazione.

Il primo ingrediente è la preghiera.
Dobbiamo imparare a pregare.
La Madonna ha detto: “Cari figli, siate vigilanti, affinchè ognuna delle vostre preghiere sia un incontro”. Quindi la cosa più importante della preghiera è che incontriamo qualcuno. Non è la quantità di preghiera. Spesso trattiamo Dio come se fosse una macchina. Come quella macchina del caffè: tu metti dentro i soldi e poi scegli quello che desideri e poi ti esce. Così noi preghiamo. Facciamo preghiere, novene e pellegrinaggi e chiediamo a Dio delle grazie. Se non le riceviamo rimaniamo delusi.


La Madonna ci dice: “La preghiera è innanzitutto un incontro. Dovete mettere tutta la vostra vicinanza”.
Quante volte anche noi religiosi andiamo nella cappella, recitiamo dei salmi e usciamo. Ho incontrato Dio?
La Madonna dice: “Siate vigilanti”. E dice anche: “Voi non dovete dire preghiere, voi dovete essere preghiera”. Entra nella linea dell’essere. Non si tratta di efficientismo.
Per vivere la preghiera innanzitutto devo pregare con il cuore. Chiede che apriamo il cuore e ci mettiamo in gioco nella preghiera, affinchè possa venirmi incontro.
Se voglio incontrare una persona devo dedicare del tempo, devo ascoltare, devo metterci il cuore. Altrimenti non posso incontrare nessuno.
Sennò chiedo semplicemente il nome. Come ti chiami?


“Raffaella”.


Io conosco Raffaella. Non è vero! Io conosco semplicemente il nome.
Tante volte di Dio abbiamo solamente poche indicazioni. Sappiamo che è Trinità, che è Onnipotente, che sa tutto, che è il Padre di Gesù e poi basta.
Se voglio incontrare qualcuno devo dedicare il tempo, il cuore e l’affettività. Per questo la Madonna dice: “Siate vigilanti, affinchè le vostre preghiere siano un incontro”. Quante volte noi diciamo tante parole e il cuore rimane quello di prima. Se invece noi incontriamo Dio Vivo la cosa cambia. Dio è Onnipotente, Dio è vivo, Dio è abbondanza, Dio è Amore. Se noi incontriamo l’Amore non siamo quelli di prima.


Quando ti sei innamorato per la prima volta com’eri? Come prima? No, tutta un’altra cosa.
Così la Madonna ci dice in un messaggio: “Cari figli, vi invito ad innamorarvi del Santissimo Sacramento”. La nostra relazione con Dio è un gioco d’amore. Lui è il Creatore e noi siamo le Sue creature. Noi tutti siamo chiamati alle nozze dell’Agnello. Nell’eternità la nostra anima è invitata ad un banchetto di nozze. La nostra relazione con Dio è una relazione d’Amore. L’Amore cambia e trasforma.
Allora la preghiera non può essere noiosa o non mi interessa.


In un altro messaggio la Madonna ha detto: “Cari figli, la preghiera è ciò che il cuore umano desidera”. E’ sulla linea del desiderio e non del dovere.
Purtroppo nei secoli la Chiesa è diventata un pò moralista. Invece la relazione con Gesù è una relazione di affettività, di Amore, di salvezza e di desiderio.
La Madonna dice: “La preghiera è ciò che il cuore umano desidera”. Il vostro cuore desidera pregare? Adesso forse no: avete freddo e volete andare al bar a prendere una bibita. Abbiamo tanti altri desideri. Quando noi accontentiamo solo i desideri materiali soffochiamo il desiderio più profondo. La Madonna ci dice che il desiderio più profondo del cuore umano - non solo dei preti e delle suore - è la preghiera.
Noi siamo creati per pregare, per adorare. Nell’eternità noi adoreremo Dio. E Dio cerca adoratori, coloro che Lo adorano in Spirito e Verità. Non cerca le nostre belle frasi, le liturgie vuote o le belle apparenze. Cerca te. Cerca il tuo cuore e desidera che Lo adori in Spirito e Verità, perchè sei il Suo figlio o la Sua figlia prediletta. Il Padre cerca l’adorazione autentica. Questa adorazione è ciò che il cuore desidera.


Qualcuno diceva che un fiore è un fiore quando fiorisce. Allora un uomo è un uomo quando prega. Un uomo non è un uomo quando fà o quando pensa, ma quando prega. Quando tu preghi sei veramente un uomo. Il cuore umano desidera la preghiera. Per questo la Madonna ci chiede di pregare e di dedicarvi tempo.
Anche oggi il Vangelo diceva: “Sono venuto a portare il fuoco sulla terra e quanto vorrei che fosse già acceso”. Il vostro fuoco è acceso?
Ognuno può mettere il termometro e misurare la propria fede. Come sta la mia fede e il mio amore? Se uno và a Messa solo la domenica un’ora alla settimana vuol dire che il suo amore è un pò tiepido. Dobbiamo aumentare un pò il gas. Perchè una settimana quante ore ha? 168 ore. Tantissime! E io a Dio ne dedico solo una. Questo significa poco amore. Se tu ami qualcosa ci dedichi tempo. Se hai un hobby lo fai ogni momento possibile. Nell’amore è la stessa cosa. Un’ora vuol dire che la tua relazione con Dio è poca. Bisogna aumentare. Bisogna dedicare tempo a questa relazione. Alla fine è la relazione principale da cui dipende tutto. La nostra vita dipende da ciò. Non solo la vita di quaggiù, ma anche quella di lassù, la vita eterna.


In un messaggio qualche mese fa la Madonna ha detto: “Cari figli, l’anima è lunica cosa che veramente vi appartiene”. Solo l’anima è nostra. Invece noi quanto tempo dedichiamo alla salute, al medico, allo sport, al parrucchiere, i trucchi, la moda, lo shopping. Quante ore. Per l’apparenza o per la salute. E’ cosa buona la salute, però l’anima è l’unica cosa che ci appartiene. Quanto tempo vi dedico? Dovrebbe essere un pò di più che al corpo, perchè l’anima è destinata all’eternità. Invece tante volte la nostra fede è rimasta al tempo della Cresima. Noi siamo cresciuti, ma la fede no. Sinceramente una fede come quella che avevo a 15 anni oggi non mi può soddisfare. La fede deve crescere. Non siamo solo esseri materiali: abbiamo un’anima e uno spirito. Siamo chiamati alla trascendenza. Ognuno fa questa esperienza quando rimane deluso dalle cose terrestri. Tu porti una nostalgia nel tuo cuore.


Qualcuno ha detto che il senso della vita è più importante della vita stessa. Se tu vivi senza un senso è triste. Noi siamo esseri spirituali. Continuamente la nostra anima, la nostra coscenza, ci parla. Che senso ha quella cosa? Che senso ha quello che pensi? Che senso ha quello che fai? Solo in Dio troviamo le risposte.
Sant’Agostino dice: “Il mio cuore è inquieto finchè non riposa in Dio”.
Qui la Madonna appare da tanti anni per ricordarci questo, infatti ha detto: “Io sono venuta per ricordarvi che Dio esiste”. Non lo sapevamo già? Lo sapevamo, ma non basta saperlo, bisogna anche viverlo. “Sono venuta a dirvi che Dio esiste”. Quindi niente di nuovo. Però questo viene detto ad una società che ha dimenticato cosa vuol dire rispettare la Sua Presenza, amarLo e vivere con Lui. Purtroppo nella tv, nella politica, nella pubblicità, nei mass media si parla gran poco di queste cose. E’ tutto deludente, senza direzione; è una confusione estrema. Allora abbiamo bisogno di un orientamento.


La Madonna ci dice: “Sono venuta a dirvi che Dio esiste. E sono venuta ad accompagnarvi a vivere con Dio”. Non basta sapere che esiste, ma esiste per te e la tua vita e vuole questa relazione.
Per questo la Madonna chiede di pregare ogni giorno il Rosario: i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi. Più di un’ora di preghiera. E non è ancora finita. Siamo solo al primo punto…
Dovete armarvi di un pò di coraggio. La Madonna è dolcissima ed è esigentissima. E meno male. Una Madre che ama esige. Vuole qualcosa.
Questo non deve scoraggiarvi. Anche voi mamme se amate i figli chiedete loro tante cose. Quando ha superato la prima elementare cosa gli dici? “Riposati un pò, perchè sei stato bravo”? No: adesso vai in seconda e poi in terza e poi in quarta.


Qualcuno dice: “Ma la Madonna chiede sempre di più!” Certo che chiede sempre di più, come una vera brava mamma chiede sempre di più, perchè sa che noi siamo fatti per crescere. Non si accontenta di quello che sono, ma vede quello che posso diventare.
Tanti dicono che anche in Cielo si cresce ancora. Nell’Amore si vuole donare per crescere. Io ti aiuto a volare, ad alzarti.
Questo è ciò che la Madonna ci chiede qui con questi messaggi.
Noi dobbiamo fare questo atto di abbandono e fiducia. Se la Madonna lo chiede vuol dire che è un bene per me. Lei lo sa meglio, perchè viene dal Cielo.
E’ un atto di affidamento e di coraggio, perchè credo. Se vuoi aspettare che lo senti… Non so se lo senti subito. Mi sento amato… No: mi so amato. So che Dio mi ama! Sapere è molto di più di sentire, perchè i sentimenti sapete come vanno… Un giorno felicissimo e l’altro depresso. Non possiamo assolutamente basare la nostra vita sui sentimenti e sulle emozioni come la pubblicità ci vuol far credere. Noi dobbiamo basare la nostra vita sulla Verità, sulla Roccia sicura che è Dio e la Sua Parola.
Allora noi dobbiamo affidarci non ai nostri sentimenti, ma al Cielo, a Dio che ci invita.


La Madonna ci dice: “Cari figli, Io vi invito”. E poi aggiunge: “Dio vi ha creati liberi e Io nella Mia umiltà rispetto la vostra libertà”. Ha anche detto: “Io Mi inchino davanti alla vostra libertà”.
La Madonna non dice mai “dovete” oppure “se non fate vi punisco”. No, non è il linguaggio della Madonna. Lei dice sempre “vi invito”. Ma con insistenza, perchè i tempi sono gravi e ci viene a scuotere. Ci chiede molto, perchè questi tempi non possono essere superati come una passeggiatina. Bisogna rimboccarsi le mani e mettersi all’opera.
Non basta che faccia qualche preghierina. Bisogna pregare per davvero.
Allora il primo punto è la preghiera. La preghiera è un incontro.

Il secondo punto è la Confessione.
In un messaggio ha detto: “Cari figli, vi invito a confessarvi almeno una volta al mese”. Ha aggiunto: “Non c’è nessuno che non abbia bisogno di confessarsi una volta al mese”.
Anche voi che siete nei gruppi di preghiera, nelle parrocchie, anche io che sono una suora… Sono con il velo e sono brava… No. Sono una peccatrice! E noi siamo tutti peccatori. La nostra unica carta di identità dice che siamo peccatori. Però possiamo essere peccatori pentiti e perdonati e pieni di gioia e speranza. Oppure possiamo portare i nostri peccati pieni di colpevolezza che ci opprime e rattrista.

La Madonna ci ricorda che abbiamo la possibilità della Confessione. Gesù è il Salvatore. Da cosa ci è venuto a salvare? Dal peccato, dalla morte e dal diavolo. E’ una battaglia. E’ una cosa seria.
Gesù è morto per la mia salvezza. Ha versato il Suo Sangue e vuole che la mia anima sia salva.
Io vado alla Confessione per applicare questi doni di salvezza che sono i Sacramenti alla mia vita.
Gesù è il medico delle anime e dei corpi. Egli vuole sanare, vuole guarire, vuole salvare.

In un messaggio la Madonna ha detto: “Prendete la croce nelle vostre mani e contemplate le Piaghe di Gesù”. Guardate le Sue Piaghe. Comprenderete, cari figli, che voi siete feriti a causa del vostro peccato e a causa del peccato dei vostri genitori” e comprenderete che il mondo ha bisogno della guarigione e della fede in Dio Creatore”.
Ognuno nel suo cuore ha delle tenebre, delle ombre, delle ferite, dei problemi, qualcosa che non và. La Madonna dice che contemplando le Piaghe di Gesù si capisce che Dio guarisce tramite la fede. Io non posso darti la parola di salvezza. Solo Dio ha questa Parola onnipotente di guarigione e perdono.
Noi nella Confessione riceviamo l’assoluzione e di perdono.

Per essere una buona Confessione essa deve essere un incontro. Incontro Dio e la Sua Misericordia. Io celebro la Misericordia di Dio nella Confessione. Non il peccato.
Qualcuno di voi magari ha ricevuto un’educazione molto severa e quindi è già traumatizzato dall’esame di coscienza che deve fare. Qualche volta anche la Confessione può diventare un tormento. Alcune volte cerchiamo nella Confessione l’autoperfezionamento: quello che devo fare, quello che non ho fatto… L’esame di coscienza diventa quasi una tortura.
No, non deve essere così!
La Confessione è un incontro gioioso, un’incontro d’Amore, un incontro dove Dio da la Sua Misericordia al mio cuore ferito.
Per fare bene la Confessione bisogna prepararsi bene all’incontro con Dio. Non posso fare la fila due minuti e dire: “E che dico adesso?”. Oppure qualcuno dice: “Non mi confesso da vent’anni, ma non ho peccato”.
Abbiamo perso il senso del peccato.
Qualcuno pensa che peccare sia solo uccidere o rubare. Noi siamo brava gente, non lo facciamo e quindi siamo senza peccato…
La Bibbia ci dice: “Il giusto pecca 7 volte al giorno”. Il giusto. Non so chi di voi si ritenga giusto.
Noi sappiamo che abbiamo bisogno della Misericordia di Dio, del perdono. Il perdono è liberante e guarisce. Dio mi può dare un cuore sereno nella Confessione e col perdono.

Per preparare bene la santa Confessione ci vuole un pò di tempo, perchè è un incontro.
Bisogna fare un pò di silenzio e permettere che Dio mi guardi, che Gesù mi riveli dove sta la ferita del mio cuore, la radice del male, perchè mi vuole guarire. Quando vai dal medico devi fargli vedere la piaga. Devi farti guarire là, sennò ti da un antibiotico generale e non và.
Devo presentare al Signore la ferita del mio cuore, quella mancanza di perdono, quella difficoltà, quella tenebra, quella vergogna, quel vizio. Ci vuole coraggio, ma mi preparo alla luce di Gesù Misericordioso e della Sua grazia.

Un altro ingrediente che ci vuole nella Confessione è il pentimento. Noi dobbiamo pentirci. Il pentimento non è un’autoafflizione. Non possiamo produrlo da noi stessi. Il pentimento è un dono di Dio.
I padri del deserto dicono che il pentimento è il dono più grande che esista. Più grande della macchina, della famiglia, della salute e della casa. E’ una bella cosa la famiglia. E’ una bella cosa una bella casa. La salute ancora di più. Invece i padri del deserto dicono che il pentimento è ancora più grande. Il pentimento è un sentimento di dolcezza, di tenerezza che Dio manda nel mio cuore e lo trasforma. Lo fa resuscitare.
Il profeta Ezechiele diceva: “Toglierò dal vostro petto il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne”. Il pentimento ha proprio la potenza di trasformare il cuore.
In un messaggio la Madonna ha detto: “Cari figli, io vi invito a resuscitare nell’Amore”.
Quel cuore che è nelle tenebre, appesantito, afflitto Dio lo vuole toccare e rinnovare. Lo vuole far resuscitare e far diventare leggero. Questo avviene in una buona Confessione, con un buon esame di coscienza dove Dio mi parla e dove il pentimento mi apre alla grazia. La grazia trasforma.


La Madonna chiede anche di essere aperti alla Parola di Dio.
Ha detto: “Cari figli, mettete la Bibbia in un luogo visibile nelle vostre case”.
Non so dove avete voi la vostra Bibbia. Su uno scaffale a prendere polvere? Dovete rispolverarla e metterla in un luogo visibile. LeggeteLa e meditateLa. Questa è la Parola della vita. Gesù ha detto che l’uomo non vive di solo pane, ma di ogni Parola che esce dalla Bocca di Dio. Noi viviamo nella Parola di Dio. La nostra anima ha sete e fame della Parola. Non abbiamo solo fame di pane e di cibo. Abbiamo fame della Parola. Se non La leggiamo non possiamo vivere e poi ci lamentiamo.

In un messaggio la Madonna ha detto: “Cari figli, quando vengono i problemi voi dite ‘O Dio, dove sei?’ “ Non è che Dio è lontano; siamo noi lontani. Dio è sempre presente. Dio è onnipresente. Lo avete imparato nel Catechismo. E’ qui. Si chiama Emmanuele. Si interessa della mia vita, ma io dove sono?
Anche Adamo ed Eva dopo il peccato originale si erano nascosti e Dio viene a passeggiare con loro, dice la Genesi. Dio dice: “Adamo, dove sei?” Dio è fedele alla Sua creatura. Egli cerca il dialogo. E Adamo cosa dice? “Mi sono nascosto, perchè sono nudo”. Aveva paura.
Anche noi abbiamo delle paure, perchè abbiamo delle nudità. La nudità è la nostra debolezza, la nostra fragilità, la nostra miseria. Tutte quelle cose che non vogliamo che nessuno sappia. I nostri limiti che spesso nel mondo non puoi permetterti di avere. Nel mondo devi essere bello, efficiente, forte, sennò chi ti vuole?

Invece con Dio non è così. Lui vuole proprio te, con la tua nudità, debolezza e vulnerabilità. Ma noi ci nascondiamo, perchè ci siamo spaventati, perchè ci hanno offesi. Ci sono tante cose per cui noi non siamo più noi stessi e ci facciamo delle maschere. Allora ci nascondiamo anche da Dio e poi diciamo: “Dio, dove sei?”
E’ Dio che dice: “Adamo, dove sei?”
Dove sei tu? Così dice anche ad ognuno di noi: “Dove sei?”

In un messaggio la Madonna dice: “Cari figli, voi pregate in mille modi, ma non mi avete ancora donato il vostro cuore”. Quel cuore così com’è! Certo che vorremmo che fosse un pò più bello, più presentabile. Ma purtroppo non è così. Ma Dio vuole intervenire lì dove sei. Dobbiamo avere il coraggio di essere noi stessi, perchè Dio vuole incontrarci.
“Dammi il tuo cuore ferito”. Non dice: “Dammi le tue perfezioni, le tue bravure”. Il tuo cuore ferito, la tua miseria. Quella Mi interessa, quella è veramente tua. Gli altri sono doni di Dio. Lodiamo il Signore per tutto quello che ci da. Ciò che è nostro è la fragilità umana e non dobbiamo nasconderci come Adamo. Dobbiamo presentarci a Dio, perchè ci vuole incontrare.

Questo avviene anche nella Parola. Dio vuole incontrarci. Vuole dialogare. E Lui parla. Parla negli eventi, parla nel silenzio, parla nella Parola. Ma noi abbiamo le orecchie otturate e non sentiamo. Non sentiamo, perchè abbiamo le cuffiette della musica o siamo online. Siamo sempre da qualche parte, ma non a casa nostra e quando Dio bussa non sentiamo.
Nell’Apocalisse il Signore dice: “Io sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la Mia Voce e apre la porta Io entrerò da lui. Cenerò da lui ed egli con Me”. Lui sta alla porta e bussa, però se noi siamo pieni di chiasso non sentiamo. Non possiamo distinguere la Sua Voce. Non ascoltiamo.

La Madonna dice di ascoltarLo nella Parola: “Meditate la Parola ogni giorno”. San Paolo ci dice però: “Non siate degli ascoltatori smemorati”. Come è un ascoltatore smemorato? Ascolta e poi dimentica. Magari ascoltiamo il Vangelo e diciamo: “Questo già lo conosco. L’ho sentito qualche volta”. Entra ed esce. Invece noi dobbiamo assimilare la Parola.

Il modello della nostra vita è la Madonna. Maria. In Maria il Verbo si è fatto Carne. Lei ha incarnato il Figlio di Dio, la seconda Persona della Santissima Trinità. Gesù è la Parola, il Verbo. Maria la meditava nel Suo Cuore. Osservava nel Suo Cuore gli eventi, la vita e la Parola. E la Parola è venuta in Lei ad abitare.
Ognuno di noi può diventare Maria. Gesù può vivere in noi. Siamo chiamati ad assumere i sentimenti di Cristo. Questo non avviene dall’oggi al domani. E’ un lavoro spirituale. Con questi 5 ingredienti c’è tanto da fare.

In un messaggio la Madonna ha detto: “Cari figli, voi dovete lavorare sul vostro cuore come lavorate sui campi”.
Voi pensate che a Medjugorje c’è la pace. Bella cosa è la pace. Ma la pace è un lavoro. “Dovete lavorare sul vostro cuore come lavorate sui campi”. E come si lavorano i campi? Purtroppo non sappiamo più farlo. I nostri nonni ci insegnavano tante cose, ma noi sappiamo solo stare al computer.
Invece qualcuno dice che la conversione è corta. E’ lunga solo 30 centimetri, perchè deve solo scendere dalla testa al cuore. Dobbiamo lavorare sul cuore come si lavora sui campi. Chi lavora i campi sa che ci vuole perseveranza, pazienza, sudore. E’ un lavoro duro. Ma cosa succede se non lavori per dieci giorni? Qui nel prato non abbiamo lavorato da tempo ed è tutto pieno di zizzania. La zizzania cresce così tanto che non si vede neppure più quello che avevi piantato. La stessa cosa succede nel nostro cuore quando non lavoriamo.
Il nostro cuore non è un luogo neutro. “Basta che vada a Messa a Pasqua e a Natale e sono una brava persona”. Il nostro cuore non è neutro: o si và avanti o si và indietro. Quindi qualcosa cresce sempre. Per far crescere bene bisogna lavorare il cuore. Bisogna lavorare con gli ingredienti spirituali.

Quando torniamo a casa dobbiamo fare qualcosa. Qui stiamo bene con la pace e quando torni a casa il mondo ti risucchia di nuovo. No. Dipende da noi. Dobbiamo mettere in pratica questi ingredienti, affinchè questa pace possa crescere di giorno in giorno. La preghiera può essere pace, gioia, felicità.
Uno di questi ingredienti è la Parola di Dio. Perchè nella Parola c’è in potenza la vita nuova. Se noi leggiamo il Vangelo cosa faceva Gesù? Voleva che le persone si reintegrassero bene. “Coraggio, i tuoi peccati ti sono perdonati”. “Voglio. Sii guarito”. “Alzati e cammina”. Ha anche resuscitato alcuni.
Gesù vuole la persona in piedi a livello spirituale, psicologico e fisico. Vuole che noi stiamo bene. Con una Parola chiamava a questa vita nuova. Lui vuole dire questa Parola a te nella tua vita. A te che sei curvo sui tuoi peccati. Tu sei curvo sulla tua malattia. Il Signore vuole pronunciare a te la Parola della vita.
“Sono venuto perchè abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”. Dio non è venuto a togliere, ma a dare una vita da vivere in pienezza. Noi dobbiamo ascoltare questa Parola che ha il potere di resuscitare.
Ogni giorno prendiamoci il tempo per meditare la Parola di Dio.

Il quarto messaggio è l’Eucaristia.
La Madonna ha detto: “Cari figli, partecipate alla Messa con il cuore”.
Nella Messa possiamo nutrirci del Corpo di Cristo, possiamo partecipare alla Sua offerta, possiamo diventare come Lui: un’offerta gradita al Padre.




Il quinto messaggio è il digiuno.
La Madonna ha detto di digiunare il mercoledì e il venerdì. Il digiuno è un mezzo che ci libera. San Paolo dice<: “Scopro nel mio corpo una contraddizione. Non faccio il bene che voglio, ma il male che non voglio”. Noi siamo deboli. Ognuno di noi ha fatto questa esperienza. Non riusciamo a mettere in pratica i buoni propositi.
Allora cosa dobbiamo fare? Arrenderci alla debolezza? Dobbiamo lottare. Bisogna prendere le armi della luce.


Nella vita cristiana un’arma è il digiuno. Non è che l’ha inventato la Madonna. Tutti hanno sempre digiunato. Anche le altre religioni digiunano. Il digiuno è la preghiera del corpo, la partecipazione del corpo. Noi siamo anima, spirito e corpo. Anche il corpo è importante. Il corpo risorgerà per l’eternità. Anche il corpo partecipa tramite il digiuno e prega. Con il digiuno riusciamo a vincere le nostre battaglie, perchè la vita spirituale è una battaglia. E’ un incontro, un dialogo, un’amicizia con Dio, ma è anche una battaglia.


“non faccio il bene che voglio, ma il male che non voglio”. E poi san Paolo aggiunge: “Chi pecca diventa schiavo del peccato”. Noi pensiamo di diventare liberi… Ecco l’inganno. Perchè il diavolo ci inganna. Ma anche la nostra carne e la nostra mente ci ingannano. Siamo nella menzogna e quindi non capiamo. E poi pensiamo che sia la libertà e invece è la schiavitù.
Quando un uomo digiuna e prega riesce a discernere, a vedere bene e ha la forza per vincereAllora si diventa liberi.


Il digiuno non è un obbiettivo in se stesso, ma un mezzo. L’obbiettivo è la libertà, il discernimento, l’integrità della persona, la crescita nella relazione con Dio, la crescita nel bene. Questo è l’obbiettivo. Il digiuno è il mezzo per raggiungerlo. .
Non è che digiuno più volte e poi dico: “Sono bravo, perchè riesco a mettere in pratica i messaggi di Medjugorje”. No, il digiuno non è questo. Altrimenti siamo orgogliosi e facciamo come i farisei. Quindi non è un obbiettivo, ma un mezzo per diventare liberi ed essere vittoriosi nella battaglia.
Anche padre Slavko diceva: “Digiunare non significa non mangiare, ma imparare a vivere con il pane”. Quindi vivere con poco. Vivere con l’essenzialità. Vivere di ciò che conta. Questo digiuno apre il cuore alla solidarietà con chi è più povero. L’80% dell’umanità non mangia. Noi abbiamo tutte queste difficoltà per un giorno di digiuno, quando siamo già sicuri che l’indomani la colazione è pronta. Tanti, tanti, invece, hanno veramente fame.


Chi digiuna in maniera religiosa non ha fame, perchè mangia il pane. Il problema è psicologico. Perchè ci pensiamo troppo: “Siamo deboli. Cosa devo fare?” Nel digiuno, nel momento di debolezza, magari quando mi gira la testa, è proprio il momento in cui riesco ad avere un maggiore contatto con il mio cuore. Riesco a discernere dove nascono i miei pensieri cattivi. Proprio nel digiuno ho questo distacco maggiore da me stesso.
Col digiuno, la preghiera e con l’Eucaristia veramente sperimento che non vivo solo di pane. Gesù ha detto che non si vive di solo pane, ma di Lui, della Sua Parola, della Sua grazia. Quando tu mangi Cristo mangi la grazia e sei già sazio. Invece se tu sei sempre pieno di cibo e di cose, come fumo, tv, attività, allora non puoi neanche partecipare con pienezza alla vita spirituale. Non puoi percepirla, perchè sei già pieno. E’ come il bicchiere d’acqua: il bicchiere è pieno d’acua e qualcuno passa a darti il vino. Tu non puoi prendere niente, perchè il tuo bicchiere è già colmo.
Dio vorrebbe darci la vita in abbondanza, un Amore più grande, ma noi siamo pieni di altro. Col digiuno inizio a sforzarmi per essere vuoto e così posso ricevere il buon vino quando arriva.


La Madonna chiede queste cinque cose in vista di un’amicizia con Dio per la pace.
Quando tornate a casa fatevi un programma di poche cose, ma mettetelo in pratica con fedeltà. Non dite “adesso faccio tutto” e magari dopo un mese non si fà più niente. Dovete farvi un programma che sia possibile per la vostra vita: se avete famiglia, se avete lavoro, salute, in base al vostro stato di vita. L’importante è mettere in pratica tutti questi 5 punti. E’ importante. A modo vostro, ma metteteli in pratica, perchè così potete camminare.


La Madonna ha detto: “Cari figli, ognuno di voi è importante nel piano di salvezza di Dio Padre”.
Tu sei importante. Io ti voglio bene. E’ importante quello che tu fai o non fai ha delle conseguenze per la situazione del mondo.
La Madonna ha detto: “Cari figli, pregate innanzi tutto per la pace nel vostro cuore. Quando avrete la pace nel cuore potrà andare come un fiume nel mondo intero”. Se non ho la pace dentro posso fare tante cose, ma non hanno consistenza.
San Paolo dice nella lettera sulla carità ai Corinzi: “Anche se io dessi il mio corpo in martirio, anche se dessi tutti i miei beni in elemosina se non ho l’Amore non serve a nulla”. Invece la minima cosa fatta con amore, magari un piccolo gesto o un piccolo sacrificio fatto per Amore di Gesù, la Madonna lo vede ed è importante.
In un messaggio dice anche: “Cari figli, dateMi tutto ciò che sta nel vostro cuore: le gioie e le sofferenze, anche le più piccole”. Anche la più piccola cosa è importante, ma dipende da me e da come io la offro e la vivo. Dobbiamo cominciare a vivere in unità con Gesù. Quando siamo uniti tutto è importante, tutto ha senso. Senza di Lui non c’è niente.


Allora mettiamo in pratica questi 5 punti.
Spero ve li ricordiate. Facciamo ripetizione: prima cosa la preghiera, poi la Confessione, poi la Parola di Dio, poi l’Eucaristia e poi il digiuno.
Bravissimi. Queste 5 cose dovete ricordarvele e si ricorda quando si vive.
Vi auguro tante grazie e tanta pace. Veramente possiate sperimentare dentro di voi questa vita spirituale per poter vivere la pace ed essere faro di pace per gli altri.

Fonte: ML Informazioni da Medjugorje

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