domenica 16 gennaio 2022

Forse la Madonna non è stata la prima che ha visto che mancava il vino. È stata la prima che è andata a dirlo a Gesù.- Catechesi di Padre Slavko


Padre
Slavko: « Eccomi, sono la serva del Signore »

Voglio un po' presentarvi la vita della Madonna: un po' di spiritualità mariana.


Tutta la vita della Madonna era incentrata su Gesù. Il primo periodo della sua vita fino al momento della Concezione, era un aspettare ed era un essere aperta. Come? Come ragazza giudea sapeva sicuramente che il Messia sarebbe venuto, che sarebbe nato da una vergine del popolo eletto.

La Madonna sapeva che si doveva pregare e digiunare, perché il Messia venisse, perché il tempo fosse compiuto, ma non sapeva che proprio Lei era stata scelta. Allora, la prima dimensione che noi dobbiamo imparare qua, attraverso questi messaggi, è questa: aspettare il Signore, desiderare che Egli venga ed essere aperti. Ma ci si apre e si aspetta nella preghiera e, non a caso, la Madonna dice nei primi cinque messaggi: « Fede ». Fede non è solo sapere che esiste Dio; fede significa anche questo: aspettare il Signore ed essere aperti e pronti ad aprirsi.

Pensate un po' alle parabole del Vangelo: per esempio, quella del re che va via ed i suoi servi hanno pensato che non verrà, che non tornerà presto, e cominciano à mangiare e a bere, a calpestarsi gli uni gli altri, a bastonarsi. Quando il re viene non sono pronti e vengono scacciati. Questa dimensione dell'aspettare deve essere di nuovo- viva nei nostri cuori. Per questa ragione la Madonna chiede il digiuno e la preghiera. Se pensiamo che noi abbiamo abbastanza da mangiare, che abbiamo abbastanza soldi, che abbiamo le nostre case..., il Signore non verrà. Questa non è una minaccia della fine del mondo, ma dico che dobbiamo aspettare il Signore.

Questa è la prima dimensione che la Madonna vuole che impariamo. Io sono sicuro di poter dire che il Sabato Santo, dopo la sepoltura, nessuno più aspettava Gesù. 1 discepoli pensavano: « Noi speravamo, ma adesso è crocifisso. Andiamo, ritorniamo al villaggio », io sono sicuro che la Madonna lo aspettava: è stata sicuramente la prima che l'ha visto e sentito dopo che è risorto.

Un'altra dimensione della spiritualità della Madonna che dobbiamo vedere e sentire e anche vivere è la decisione. Quando l'Angelo è venuto e ha detto: « Piena di grazia, ti saluto nel nome del Signore, tu diventerai la madre dell'Emanuele, del Messia » era sorpresa, non aspettava questo, era confusa, ma ha detto: « Sì, eccomi, sono la serva del Signore. Sia fatta non la mia, ma la Tua volontà ».

Anche se non ha capito tutto allora, ha capito tutto quando ha visto la Croce, quando teneva Gesù morto nelle sue braccia. Non ha capito tutto, ma ha detto « sì », ha aperto il Cielo per noi tutti e Gesù poteva - come Parola del Signore - diventare uomo nel suo seno.

La Madonna nei messaggi chiede a noi il Credo e credo significa dare il cuore, aprirlo e dire: « Sì, ecco sono pronto ». E ce lo domanda ogni giorno, non come una formula da ripetere a memoria, ma come una decisione dinamica, dove ciascun giorno si decide per il Signore: che il Signore sappia e che anche noi sappiamo che le nostre parole e le nostre opere, tutto quello che facciamo, appartengono a Lui e devono appartenere a Lui. Se vogliamo capire queste apparizioni, il loro perché, dobbiamo di nuovo dire al Signore, radicalmente, di « ». Questo « sì », come nella vita della Madonna, anche nella nostra vita deve essere la chiave e non la fine della nostra vita, una chiave per una nuova vita con il Signore. Quando abbiamo detto « sì », come la Madonna - anche se non abbiamo capito tutto - il Signore può incominciare con noi.

La terza dimensione della spiritualità mariana è essere fedele. Gesù poteva crescere nel suo seno. È diventata Madre, lo ha accompagnato fino alla Croce. Non era sempre piena di gioia: nel Tempio quando Lo ha offerto, Simeone Le ha detto che nel suo cuore sarebbe entrata la spada del dolore. Non è una parola facile, se ad una mamma si dice che a causa di suo figlio avrà molta sofferenza. La Madonna ha accettato il dolore ed è andata fino alla Croce. Tanti hanno avuto paura e sono andati via, ma la Madonna L'accompagnava, non per vedere chi Lo uccideva, per organizzare poi la vendetta. È andata con Lui e Lo ha offerto di nuovo; è stata sempre fedele. E Lei chiede a noi questa fedeltà nella fede: io cosa voglio se vengono le sofferenze, se ho una croce, la mia o nella mia famiglia? Fuggire?

La spiritualità della Madonna ci dice di essere fedeli, di aspettare, di essere aperti, perché il Signore ha la soluzione.

Per questa ragione possiamo essere fedeli solo in una preghiera radicale, prendendo il tempo per la preghiera e anche avendo una motivazione per il digiuno.

Vi è poi una quarta dimensione: sotto la Croce la Madonna ha capito che è la Madre di tutti gli uomini. Fino a quel momento mi pare di poter dire che sapeva che era Madre di Gesù e doveva amare tutti, ma nel momento della Croce ha capito che è la Madre di tutti, perché Gesù dalla Croce Le ha detto: « Ecco il tuo figlio » e al figlio: « Ecco la tua madre ». Per questa ragione ci invita alla Croce, ad avvicinarci alla Croce e anche a consacrarci alla Croce.

La Madonna non ha dimenticato che la Croce è difficile, ma parla della sua esperienza, perché ha visto che la croce non è data per annientarci, per annullarci. La sofferenza è data forse per capire un nuovo compito. Tanti problemi vengono nelle famiglie e in questo mondo, perché tanti vogliono fuggire, non vogliono accettare la croce, non vogliono accettare la sofferenza.

Noi non dobbiamo cercarla, questo non sarebbe giusto. Anche Gesù ha detto: « Padre, se è possibile passi da me questo calice, ma se è la tua volontà, io l'accetto ». Allora, se noi vogliamo vivere questi messaggi o la spiritualità della Madonna dobbiamo accettare le nostre croci, le nostre sofferenze, perché questa è la via per capire di più: capiremo le stesse cose che ha capito la Madonna.

Nella Messa noi diciamo « fratelli e sorelle », e questo è vero. Noi cristiani non siamo chiamati solo ad amare. A questo sono obbligati tutti gli uomini, anche quelli che non credono a Dio, che parlano di umanesimo e di amore, ma noi abbiamo una relazione più profonda gli uni con gli altri, con tutta la gente. Noi diventiamo, come anche la Madonna e Gesù hanno detto, fratelli e sorelle di tutti, e madre e padre: non solo un umanesimo, ma un amore radicale.

Consideriamo adesso una quinta dimensione: la Madonna si preoccupa per noi; ha capito sul serio il suo compito materno e queste apparizioni sono un nuovo argomento per vedere che non è indifferente davanti ai nostri problemi, alla nostra fatica, ai nostri conflitti.

La Madonna, come Madre, ci invita a riconciliarci, ad aprirci alla pace e a portare la pace. In questo momento dobbiamo pensare ai tanti messaggi dove ha detto di pregare per la conversione degli altri. Se abbiamo capito nella profondità del nostro cuore che « l'altro » è nostro fratello, è nostra sorella, non possiamo essere indifferenti davanti alla sua sofferenza, davanti al suo peccato, perché la Madonna non è indifferente e ci invita a fare qualche cosa per lui, per « l'altro ».

Questo l'hanno capito in molti qua: non solo portare la pace nel cuore, ma anche portarla agli altri.

Allora vedete questo è il senso della preghiera per la conversione degli altri, ma noi dobbiamo vedere quello che succede nel mondo come l'ha visto la Madonna, con il suo cuore. Se qualcuno dice: «Non ho tempo per pregare, non ho tempo per digiunare» non ha motivazioni: cosa significa per te un altro che soffre? Cosa significa per te se la Madonna dice di pregare perché gli altri si convertano? Se abbiamo capito questo troveremo il tempo per la preghiera. E non dimentichiamo che la Madonna ha detto: « Voi avete dimenticato che con la preghiera, con il digiuno si possono anche allontanare le guerre ». Forse a causa di un problema io lascio la preghiera, lascio il digiuno e nello stesso tempo dimentico che forse con il mio digiuno, con la mia preghiera posso portare la pace a qualcuno. Guardate come si è comportata la Madonna alle nozze di Cana.

Forse la Madonna non è stata la prima che ha visto che mancava il vino: un pericolo per una famiglia, una vergogna. È stata la prima che è andata a dirlo a Gesù. Sembra che Gesù respinga la richiesta dicendo: « Che hai tu con me? La mia ora non è ancora giunta ». È interessante che la Madonna non si interessa per l'ora di Gesù, ma dice: «Manca il vino». Si preoccupa per la famiglia, va subito dai servi e dice: « Fate tutto quello che vi dirà ».

Questo è un esempio della Madonna per tutti noi. Se vediamo i pericoli, se vediamo le famiglie nei conflitti, bisogna pregare, dirlo a Gesù.

Io ho visto che molta gente viene e si confessa dopo molti anni, perché qualcuno ha pregato. Dice uno: « Mia moglie è venuta a Medjugorje, ha incominciato a pregare, a digiunare e io adesso sono qua ». O viceversa i bambini per i genitori, i genitori per i bambini. Ho sperimentato e ho visto quale forza è stata data alla nostra preghiera e al nostro digiuno. È questo che vuole la Madonna.

Un'altra dimensione è questa: la Madonna ha detto: « Io sono instancabile, non mi lascio stancare ». In altre parole ha detto che non ci lascia in pace finché non avremo trovato la pace.

Se vogliamo essere un po' l'immagine della Madonna non lasciamoci stancare.

In tanti messaggi vi è un'altra dimensione. Ha detto: « Pregate con il cuore », cioè non solo con le labbra. Io non posso immaginare che la Madonna abbia pregato solo con le labbra: sono sicuro che ha pregato con il cuore e parla proprio della sua esperienza, cioè vuole che anche noi lo facciamo. Come? Senza digiuno mi sembra di poter dire che non possiamo ricevere la grazia della preghiera con il cuore.

Se qualcuno è molto malato e dice: « Io non posso», non è vero. I malati hanno un'altra via, coloro che sono malati hanno tanta sofferenza e se la offrono al Signore con amore sarà tutto come vuole il Signore.

Allora digiunando si distrugge in noi il nostro ateismo, il nostro egoismo, la nostra chiusura, la nostra convinzione che forse basta questo mondo, e riceviamo una nuova libertà, dove la Parola del Signore può essere attiva in noi. È questo che vuole la Madonna.

Nel penultimo messaggio ha detto: « Io vi invito ad essere attivi nella preghiera ». Se qualcuno dice: che cosa significa che la Parola sia attiva nei nostri cuori, io do sempre un esempio. Se qualcuno dice una parola brutta, come ti senti? Triste, arrabbiato, vuoi vendicarti? Se vuoi perdonare forse devi aspettare qualche giorno, pregare molto? Ecco cosa significa un'attività della parola nel cuore.

Se qualcuno ti dice: « Ti accetto, ti riconosco, ti amo », viene la gioia, la pace; ecco, un altro esempio di ciò che significa attività della parola. E adesso, se la Madonna dice: « Vi invito ad essere attivi nella preghiera », leggendo la Bibbia, cosa significa per me quando Gesù ha detto: « Ecco la tua Madre », che cosa significa quando ha detto: « Ecco il tuo figlio »? Cosa significa per me quando ha detto: « Riconciliati, prega, digiuna »?

Se trovo sempre le scuse, allora vuol dire che la Parola non è ancora attiva, il cuore non funziona.

Così, domandando la preghiera con il cuore, la Madonna vuole che Le assomigliamo un po'. In un messaggio ha detto: « Voglio che voi cresciate secondo la mia immagine, non secondo quella di satana ». Qual è la sua immagine? Umiltà, aspettare il Signore, essere aperti, decisi, fedeli, dare amore agli altri.

La Madonna non vuole nient'altro che questo: che noi possiamo vivere con Gesù e andare avanti con Gesù, anche attraverso la morte. 
 
 medjugorje.altervista.org

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