sabato 24 luglio 2021

5 ° DOMANDA: INTERVISTA A PADRE JOZO in occasione del 40° delle apparizioni della Regina della Pace a Medjugorje

 


pohonsSore
HO INTERVISTATO PADRE JOZO
In occasione del 40simo delle apparizioni della Regina della Pace a Medjugorje, ho effettuato un'intervista a P. Jozo pubblicata sulla rivista dell'Associazione Mir i Dobro “AIUTIAMOLI”. Sono 7 domande: Oggi, pubblico la 5a.
QUINTA DOMANDA:
Un giorno dell'ottava dei Defunti del 2000, lei incontrò P. Slavko. A pochi giorni dalla sua "nascita" in Cielo, fu l'ultimo colloquio fra voi due. Che cosa le rimane nel cuore e nella mente di quell'ultimo incontro in particolare e di P. Slavko in generale?
PADRE JOZO RISPONDE:
Padre Slavko prima di morire, una sera è stato a Siroki Brijeg con me. Abbiamo parlato tanto, non mi aspettavo che fosse la sua ultima notte. Quando se n’è andato ho continuato a pregare a riflettere su quello che avevamo parlato: sui messaggi, sulla Madonna, sulle difficoltà, del perché volevano allontanarlo da Medjugorje, allontanarlo per forza, come anch'io sono stato allontanato per forza e sono venuto a Siroki Brijeg. Io l’ho incoraggiato a resistere e lui subito da Siroki voleva salire sulla montagna a Medjugorje.
Il venerdì dopo, al termine della Via Crucis è morto. La Madonna ha detto che Padre Slavko è nato al cielo. Marija l’ha visto vicino a Lei.
Padre Slavko è stato sempre collaborativo disponibile con me. Ricordo tanto che quando sono uscito di prigione lui veniva spesso a trovarmi da Mostar. Una volta, pieno di entusiasmo, mi ha detto: “Forse riusciremo a portare un armonium per la musica perché padre Stanko è diventato nostro organista“. Così abbiamo parlato tanto e lui con entusiasmo si avvicinava ai miei pensieri fino a diventare molto innamorato dei messaggi, del popolo che cercava la Madonna, di che voleva rispondere e trovare le risposte nei messaggi.
Padre Slavko ha fatto tanti sacrifici, ha donato tanti insegnamenti, ha tenuto tanti seminari, fra questi anche uno sul tema dei “cinque sassi“, così come anche sul digiuno. Possiamo dire che la “Cattedra“ di padre Slavko si chiama Podbrdo e Krizevac. Non dimenticate che lui ogni giorno saliva sulla montagna, incessantemente da anni. Era innamorato di questi due monti e, come un profeta, è rimasto fedelissimo. Davanti alle persecuzioni non si è arreso, non è caduto: è morto. Grazie padre Slavko sei diventato autentico e vero apostolo della Vergine Santissima, Regina della pace di Medjugorje. Lui, come tanti, ha studiato, conosceva le lingue e per questo poteva parlare di più della Madonna nei suoi programmi. In questo momento voglio ringraziare per la vita di Padre Slavko. La sua morte non gli permette di vivere questo momento; per lui non è il Quarantesimo, ma questo per lui sono ancora 20 anni, ma per lui è un grande anniversario.

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