lunedì 28 giugno 2021

La Madonna con questi messaggi vuole prepararci come una mamma prepara suo figlio per la nascita di un altro figlio- di Padre Slavko


 Io vorrei analizzare un po' alcune parole della Madonna e mostrarvi il loro significato, pensando alla pace.

La Madonna dice: « Il Signore desidera purificare i vostri cuori da tutti i vostri peccati, dai peccati del vostro passato ».

Domandiamoci perché la Madonna dice proprio in queste parole. Potrei dire che la Madonna vive coscientemente la sua maternità che ha dato vita a Gesù e la sua maternità per quanto riguarda noi. Con questi messaggi vuole prepararci come una mamma prepara suo figlio per la nascita di un altro figlio. Se non siamo preparati che cosa può succedere? Gelosia: non siamo preparati e non c'è gioia, non c'è pace, non c'è vita. Così allora la Madonna dice: preparatevi, che i vostri cuori siano purificati. Allora, la prima ragione è la preparazione per il Natale. Un'altra ragione è questa: domani è la festa dell'Immacolata e la Madonna vuole che siamo preparati per questa festa. Per questa ragione il Signore desidera purificarci. Qui opera lo stesso Signore che ha preservato la Madonna dal peccato.

La Madonna parla dalla sua esperienza e dice: «Il Signore vuole purificarvi ». Da che cosa? Dal peccato, da tutti i peccati del vostro passato. Perché è importante essere purificati dal peccato? Noi vogliamo la pace, l'amore, la riconciliazione e la fratellanza nel mondo. Tutti i giornali, tutti i discorsi nei parlamenti parlano sempre della giustizia, della pace, ma perché non avvengono queste realtà? Perché non si pensa a ciò di cui parla la Madonna: per poter avere la pace, per poter amare, dobbiamo essere purificati dai peccati. Il peccato è sempre una realtà in noi che rompe il nostro cuore. La Madonna ha detto in un messaggio che l'odio distrugge, non vede nessuno e non vede niente, l'odio distrugge gli occhi e la vista del cuore. Allora possiamo dire grandi parole sulla pace, ma se non facciamo questo passo di cui parla la Madonna, se non vogliamo purificarci, lasciarci purificare dalle conseguenze del peccato, la pace non è possibile.

I conflitti, l'odio e tutto quello ché distrugge le famiglie non vengono perché non sappiamo che cosa dobbiamo fare, ma vengono perché restiamo solo sul livello teorico, non entriamo nel nostro cuore, non ci lasciamo purificare, e un cuore non purificato non può mai dare i frutti della pace. Il peccato, le ferite che vengono dal peccato, sono la fonte di tutti i mali del mondo. Ecco, purificarsi, lasciarsi purificare. Questo è un invito, prima di tutto alla confessione, perché la confessione è il primo passo della riconciliazione, della purificazione dove il Padre dà la grazia a tutti noi. Gesù è morto per noi e non domanda che cosa hai fatto di male, domanda solo se tu vuoi e se la risposta è: « Sì, tento, non voglio più peccare, voglio restare con te », il Padre dà la grazia in abbondanza. Quando si riceve questa grazia della riconciliazione nella confessione, quando - come dice la Madonna - si riceve ogni mese la pace, sarà possibile la riconciliazione perché la purificazione continua. Questa purificazione è anche un invito alla santità. Perché? Cosa significa essere santo? La prima dimensione del santo non è far pratiche straordinarie nel deserto, ma lasciarsi guarire dal peccato e diventare sano nel proprio cuore. Il peccato distrugge, la grazia guarisce. La Madonna invitandoci alla purificazione, ci invita alla santità, a lasciarci guarire. E quando un cuore è guarito dalle conseguenze del peccato, dall'odio, dopo tutto diventa possibile. Per esempio molti dicono: « Non posso perdonare, la ferita è molto profonda », ma quando un cuore è puro, cioè quando un cuore è umile, si può perdonare ogni ferita.

Se diciamo che non possiamo perdonare e ci domandiamo perché, dovremmo dire: « Sono orgoglioso e non voglio perdonare ».

Le guerre e tutti i conflitti vengono solo perché siamo orgogliosi, perché siamo egoisti. La purificazione significa quindi un duro lavoro. Per questa ragione o una delle ragioni del perché digiunare è proprio questa: digiunando si vede la propria verità e ci si distacca anche da se stessi, come la Madonna era distaccata da sé.

Qualche giorno fa, meditando un po' sull'amore della Madonna, una mamma ha detto: « Quando io penso che cosa hanno fatto alla Madonna io non posso immaginarmi come poteva perdonare. Era vicino alla Croce, sapeva che suo Figlio non aveva fatto niente di male e davanti ai suoi occhi lo hanno crocifisso. E la Madonna perdona. Io mi immagino, ha detto, se avessero fatto così a mio figlio, che cosa io avrei fatto ». Perché la Madonna poteva perdonare? Non perché non era offesa, ma perché era umile e forte nell'amore. Allora la purificazione dal peccato, dalle conseguenze del peccato, significa una via, un cammino verso la pace. Se vogliamo la pace, e la vogliamo sicuramente, dovremo lasciarci purificare.

Ma come fare per essere purificato? La Madonna ha detto: « Voi, cari figli, non potete farlo da soli perciò ci sono qua io ad aiutarvi ». Naturalmente quando si invita qualcuno ad un lavoro duro e continuo, ci si deve domandare come si possa fare. La Madonna lo sa. Per questa ragione dice: « Ecco, io sono con voi, voglio aiutarvi ». Molte volte nei messaggi ha ripetuto: « Io sono con voi da tanto tempo per aiutarvi a mettere in pratica tutti i messaggi ». Allora, se ci domandiamo come possiamo, perché la mia vita è complicata, è dura, non sono stato amato, molti mi hanno offeso - ognuno di noi ha la sua storia, sicuramente non sempre facile - la Madonna dice: « Adesso di nuovo io sono con voi ». Questo è un messaggio molto importante: la Madonna è con noi. Chi è la Madonna? La Madonna è la nostra Madre e vive la sua maternità coscientemente. E per me, io lo ripeto sempre, il segreto di Medjugorje - cioè perché molti hanno fatto un cammino proprio meraviglioso, perché molti hanno cominciato a~pregare, a digiunare, a confessarsi - non è perché per la prima volta hanno sentito il desiderio di riconciliarsi, ma perché la Madre che è presente qui, ha parlato. Allora la situazione che è stata creata per la presenza speciale della Madonna è una atmosfera nella quale il cuore del figlio, della figlia, sente più diretto l'invito. Spero che anche in questi giorni tutti noi, come ho detto prima, sentiamo di nuovo la sua presenza, la sua voce, il suo invito e capiamo anche la sua intenzione.

E ascoltate adesso l'invito: « Pregate, cari figli ». Pregare. Senza la preghiera non è possibile niente. La Madonna nei messaggi ha invitato alla preghiera più di ottanta volte. In questo messaggio ha detto due volte: « Perciò, cari figli, pregate ».

Vi ho già detto che la Madonna chiede di cominciare a pregare e dopo la preghiera si sviluppa e diventa la preghiera del cuore, cioè la preghiera continua, costante, il contatto continuo con il Signore. Se vi domandate: come pregare? Come si deve pregare? Io posso dire brevemente: « Cominciate, continuate come sapete in questo momento, come avete capito il messaggio della Madonna ». Anche se non sapete niente altro che il Credo e 7 Padre Nostro, Ave, Gloria, cominciate. Alla sera tutta la famiglia in ginocchio a pregare.

Un pellegrino mi ha detto: « Io prego più facilmente mentalmente, leggo un brano del Vangelo e medito per molto tempo ». Mi ha chiesto: « Devo pregare il Rosario? ». Gli ho risposto: « Guarda, tu non devi quando sei solo e preghi di più, perché la Madonna non chiede centocinquanta Ave Maria per dirle ed essere contento di averle dette. La Madonna domanda un incontro con il Signore durante la preghiera ». In questo si cresce. La preghiera è una lingua che ha la sua grammatica, le sue parole, la sua sintassi, è proprio come una lingua. Quando non la si parla, anche se la si sapeva una volta, non si può parlarla. Se non si prende il tempo per la preghiera, se non si prova ogni giorno, non esiste la lingua della preghiera. Se la si parla sempre ogni giorno, diventa più facile.

Molti cristiani forse fanno un segno di croce al giorno e qualche volta quando vedono un gatto nero fanno un segno di croce per essere salvati da qualche disgrazia, e dopo dicono: « Non so pregare ». Come puoi saperlo? La preghiera è una lingua e se vuoi cominciare, comincia come sai, ma ogni giorno, regolarmente al mattino e alla sera, il tempo c'è. Non è vero che non abbiamo tempo. Il problema è che cosa pensiamo della preghiera.

Mi sembra che per la prima volta nei messaggi la Madonna ha detto perché pregare: « Solo così potrete conoscere tutto il male che sta in voi ed offrirlo al Signore, in modo che il Signore possa purificare del tutto i vostri cuori ». Allora pregate per essere in contatto con il Signore. La preghiera è una condizione per conoscere il proprio male, il proprio egoismo, il proprio orgoglio.

Per il Signore il nostro peccato non è un problema. Anche voi conoscete la parola del profeta: « Anche se i vostri peccati sono rossi il Signore può farli bianchi », cioè annientarli. Qual è il problema? Il problema è la nostra convinzione che non abbiamo il peccato.

Non voglio adesso farvi un complesso del peccato, ma ricordatevi delle vostre parole quando parlate degli altri. Nei conflitti è sempre l'altro che ha fatto del male, noi, no, mai. Questo è il problema: non vediamo il nostro male, che cosa produce il nostro male nell'altro.

In un messaggio la Madonna ha detto: « Cari figli, io vi invito: pregate e distruggete il male nella vita degli altri », e poi: « Pregate e conoscerete il vostro male ».

Tante volte i genitori si arrabbiano con i figli per questa o quest'altra cosa, ma se vogliono bene analizzare la situazione devono domandarsi: i figli da chi hanno imparato queste cose? Forse proprio in famiglia. O da chi non hanno imparato le cose che dovevano imparare? La pace, la guerra incominciano nelle famiglie e se molti oggi sono aggressivi, se molti oggi sono pronti a lottare, a fare i conflitti, hanno cominciato nelle famiglie.

La Madonna qui vi dice che il male dovete conoscerlo, che dovete pregare per conoscere il male e subito offrirlo al Signore, perché, se noi ci teniamo il male nel nostro cuore, il male è sempre attivo e subito si sentono, si vedono i suoi frutti.

Allora, la purificazione, subito, non domani. Non si può dire domani o dopodomani, ma subito. Perché il male, se sta in noi, si fortifica, mette le radici. Dobbiamo subito offrirlo al Signore e il Signore ci purificherà.

Nell'ultima frase ha detto: « Cari figli, pregate senza sosta e preparate i vostri cuori nella penitenza e nel digiuno ».

Questo è il nostro lavoro: pregare, conoscere, vedere e riconoscere la nostra verità, accettarla nell'umiltà; offrirla al Signore.

Se facciamo così ci prepariamo bene per la festa dell'Immacolata e per la festa della pace, quando un giorno verrà.

La Madonna dice: digiuno e penitenza. Io sono molto contento che abbia detto così, perché il digiuno non è la penitenza. Sono due cose molto diverse.

Cosa è il digiuno? Un invito a vivere con il pane. Questo non è penitenza, questa è una chance per noi di essere purificati,, di essere liberi nel proprio cuore per l'amore, per la riconciliazione, per la pace.

Il digiuno è come la preghiera. Assolutamente non si può sostituire. Dopo, quando cominciamo a digiunare, a pregare, possono venire la penitenza ed i sacrifici.

Forse devo spiegarmi ancora un po'. Per esempio quando uno dice: « Io non posso digiunare, ma qualche volta non guardo la televisione », il non guardare la televisione e il non digiunare sono due cose diverse. Non posso dire: « Non guardo la televisione e allora non devo digiunare ». Dobbiamo tutti digiunare, tutti quelli che possono, cioè un organismo normale può digiunare.

Gli ammalati, naturalmente, a loro modo. Allora si deve digiunare e dopo si vedono le cose alle quali dobbiamo rinunciare, che dobbiamo cambiare. Per esempio se uno comincia a digiunare può vedere che perde molto tempo davanti alla televisione, che certi film sono pieni di aggressione. Una pellegrina mi diceva: « Adesso vedo che queste cose sono proprio bruttissime, prima non vedevo che erano brutali ». Quando si comincia a digiunare si diventa più liberi e si vede. Qualche volta i genitori sono obbligati per coscienza a non guardare la televisione. Se si guardano, per esempio, tante brutalità, tante guerre, tante uccisioni, poi ci si abitua e queste cose diventano normali.

Sia un ricco che un povero devono digiunare. Per il ricco sarà penitenza lasciare le cose che ha, per il povero sarà penitenza, sacrificio, rinunciare con il cuore alle cose che non ha e se non rinuncia è sempre aggressivo. Vedete allora che il digiuno non è la penitenza.

Se qualcuno dice: « È difficile », è normale. Noi ci lamentiamo se dobbiamo vivere due giorni con il pane: molti nostri fratelli sarebbero felicissimi se potessero vivere come noi possiamo digiunare. Noi abbiamo dimenticato questa verità e dopo ci domandiamo come mai la Madonna può chiederci queste cose.

Molti muoiono perché non hanno il pane: questa è una dimensione sociale del digiuno, perché quando digiuniamo possiamo più facilmente vedere che cosa abbiamo da condividere con gli altri.

(P. Slavko Barbaric - 7 dicembre 1986) 

 medjugorje.altervista.org

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