giovedì 6 agosto 2020

Oggi si festeggia la Trasfigurazione di Gesù "sul monte" e si conclude, sul monte Krizevac il 31° Mladifest a Medjugorje con la Santa Messa alle ore 5

 
Con la  Santa Messa di questa mattina alle ore 5 sul monte della Croce sul KRIZEVAC , si è concluso  il 31° l'incontro INTERNAZIONALE  di Preghiera per i giovani a Medjugorje. 
 Oggi si festeggia la Trasfigurazione di Gesù sul monte.


Per gli Orientali il 6 agosto rappresenta la Pasqua dell’estate per l’importanza tipologico-biblica dell’avvenimento ricordato dai vangeli. Nella trasfigurazione sul «monte santo» (2 Pt 1,18), individuato per tradizione nel Tabor, Gesù si manifesta ai discepoli nello splendore della vita divina che è in lui.



La trasfigurazione (mutamento dell'aspetto o della fisionomia)  di Gesù è un episodio della vita di Gesù. La corrispondente ed omonima festa viene celebrata il 6 agosto dalla Chiesa cattolica, in ricordo dell'episodio biblico.
Gesù Cristo Dio rivela ai tre discepoli diletti, il Corpo del Vero Uomo e Vero Dio, che tutti i dodici vedranno dopo la resurrezione di Gesù dalla morte di croce. 


 Quando Gesù chiama i discepoli, prima li attira con la Sua luce, li fa innamorare di Sé, li fa vivere l'esperienza della trasfigurazione e della gloria... e soltanto allora può chiedere di rinnegare se stessi e seguirlo sulla via della croce... Quando sei attratto dalla bellezza di Cristo, quando entri nel vortice del Suo amore e ti trovi con il cuore in fiamme, allora sì che sei disposto a rinunciare a tutto per Lui.
Le realtà terrene coi loro piaceri sono così belle che difficilmente ci si sente spinti a staccarsi da esse. È dunque necessario un amore superiore affinché il tuo cuore abbia coraggio di rinnegare, senza rimpianti, tutti gli altri piaceri.
Quando sei innamorato di Cristo, diventi così motivato e faresti pazie pur di raggiungere la Sua inebriante comunione. (don
Nikola Vucic)


 “Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce”. Il Vangelo della trasfigurazione è l’estremo tentativo di raccontare un’esperienza ineffabile che in realtà non ha parole abbastanza capienti per poter dire davvero cosa sia successo in quel giorno sul monte Tabor. Se dovessimo anche noi usare un’immagine, dovremmo dire che i discepoli sperimentano un bagno di luce indelebile che li segna in maniera decisiva nel cuore. Sono quei rari, anzi rarissimi momenti in cui Gesù fa un passo in avanti e si mostra per ciò che è davvero senza nessun’altra mediazione. Lo fa di rado perché vuole sempre lasciare spazio alla nostra libertà. La nostra vita non è mai solo luce, perché davanti alla luce non avremmo molta scelta. Diceva un buon teologo che Gesù ci dà abbastanza luce da capire cosa fare e abbastanza buio da poter scegliere anche il contrario. La festa di oggi è solo fortissima luce che Gesù dona ai suoi discepoli prima che essi entrino nel buio del Getsemani. Ma la cosa interessante è la loro reazione: “All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore”. La loro reazione non è di beatitudine, ma di spaesamento. Sono davanti a un Mistero più grande dei loro ragionamenti. “Ma Gesù si avvicinò e, toccatili, disse: «Alzatevi e non temete»”. È bello pensare che Gesù è l’unico modo che noi abbiamo per poter entrare nel Mistero senza rimanerne schiacciati. Il Padre manda Suo Figlio Gesù per darci un’esperienza (“toccatili”) e indicarci la strada da percorrere (“Alzatevi”). In questo senso per un cristiano non c’è altro di essenziale se non Gesù solo: “Sollevando gli occhi non videro più nessuno, se non Gesù solo”. E se ci sono altre cose che ci aiutano, ci sono d’aiuto solo perché ci avvicinano di più a Gesù e non sono in sostituzione a Lui. ( don Luigi Maria Epicoco)



Il momento della preghiera è il momento della trasfigurazione dell'anima, voi tutti desiderate conoscere Dio, conoscere la Madonna. Prima di tutto credo che ciascuno di noi desidera vedere la Madonna come la vedono i veggenti: potete vederla in diverse maniere.  I mezzi per arrivare ad una limpidezza interiore sono due: la preghiera e il digiuno.


La Madonna ci invita continuamente a pregare e a digiunare per arrivare a questa limpidezza interiore.

Allora possiamo incontrare la Madonna e incontrare Dio. Ma questa realtà di cui parlo è la realtà per cui pochi desiderano incontrare la Madonna così, incontrare Dio così. Tutti vorrebbero vedere i segni esteriori: voi avete sentito, domenica scorsa, che i segni esteriori non ci salvano, perché Gesù ha detto: « Cercatemi non perché avete visto i segni, ma perché avete mangiato il pane che vi ho offerto ».

Questa limpidezza interiore, questa purità interiore, ci conduce proprio alla visione interiore di Dio. È uno stato d'animo nella preghiera. Se le nostre preghiere non finiscono a vedere Dio, a sentire Dio, a incontrare Dio, le preghiere non sono riuscite.

Ed ogni preghiera, ogni digiuno, ogni forma di preghiera e di digiuno dovrebbero portarci a questo atteggiamento: vedere Dio, incontrare Dio, trovare, arrivare ad una chiarezza interiore, ad una sicurezza; quando tutto è comprensibile, tutto è chiaro, quando possiamo fare tutto secondo la forza divina.

Arrivare a questa limpidezza vale più che vedere la Madonna nel modo in cui La vedono i veggenti, perché loro devono sforzarsi di arrivare a questa limpidezza come dobbiamo sforzarci anche noi. La realtà più profonda delle visioni sono le virtù: fede, speranza e amore. Arrivare a questa fioritura dell'anima vuol dire arrivare proprio ad ottenere lo scopo della nostra fede: l'unione con Dio. Cercate di praticare la fede e i messaggi che la Madonna ci ha dato.



È inutile che noi andiamo a Medjugorje mille volte se non cerchiamo di realizzare quei messaggi, in maniera molto semplice, semplicissima, per arrivare a questo stato d'animo. L'unica cosa che importa nella vita spirituale è entrare in amicizia con Dio; quando siamo vicini, quando tutto è aperto nelle nostre anime, allora Dio costruisce tutto in noi. E allora le piccole cose che ci disturbano ogni giorno, non ci disturbano più; è Dio che ci dà la vita.

Voglio dirvi questo proprio oggi quando la Chiesa festeggia la Trasfigurazione di Gesù sul monte. Sapete bene che la Trasfigurazione non è avvenuta nello stadio e neanche sulla strada, ma nel silenzio della montagna dopo una lunga preghiera che Gesù ha avuto con gli amici scelti: gli Apostoli Pietro, Giovanni e Giacomo. Si è ritirato nel silenzio della preghiera e allora è avvenuta questa Trasfigurazione.

Questo non è soltanto un segno per noi, ma è anche una indicazione di come possiamo arrivare a questa trasfigurazione interiore, spirituale, attraverso la preghiera; però attraverso la preghiera nella quale non siamo noi a parlare - soltanto noi a parlare, ad indicare a Dio le strade e ad indicare a Dio i nostri desideri - ma piuttosto la preghiera è il momento nel quale noi lasciamo fare a Dio in noi, cambiare noi stessi.

Mi è piaciuta l'esperienza di uri medico italiano il quale è stato qui un mese fa. Dice che negli ultimi anni si è accorto che è entrato in un ingranaggio della vita: corro, corro, corro, dimentico la famiglia, dimentico Dio. Non che io sia contrario a Dio, però non riesco a fermarmi, a stare davanti a Dio. E - dice - ho pregato così: «O Dio fermami! Mandami qualche prova altrimenti io, che non sono capace di fermarmi, sarò perduto ». Alcuni mesi dopo ha avuto una paralisi e dice: « Quando ho ricevuto questa malattia ed ero nell'ospedale, allora mi sono ricordato di quella preghiera ed ero contento. Così, paralizzato, stavo davanti a Dio e riflettevo e cercavo di abbandonarmi completamente a Dio, di cominciare una vita nuova. E come mi abbandonavo interiormente, così anche la mia malattia spariva. Dopo alcuni mesi sono guarito e sono venuto a Medjugorje per ringraziare Dio, perché mi ha dato la malattia ».

È molto importante che noi ci mettiamo davanti a Dio così pronti, abbandonati, anche con la preghiera: « Dio, se io non sono capace di camminare prendimi per mano. Se non sono capace di fermarmi in questa corsa, fermami tu, aiutami, mandami anche le prove ». Il momento della preghiera è il momento della trasfigurazione dell'anima, perciò dobbiamo essere pronti a mettere tutto sulla croce, perché soltanto se l'uomo vecchio muore saremo trasformati. Dobbiamo permettere a Gesù di fare questa trasformazione, questa trasfigurazione della nostra anima. Ecco, il mio desiderio è che voi seguiate questi messaggi in modo particolare attraverso una preghiera continua, quotidiana, silenziosa, profonda, per essere trasfigurati.

E sarebbe bello, bellissimo, se la gente potesse dire di voi: « La cosa più bella sono gli occhi di quell'uomo che ho incontrato oggi sulla strada ». Se noi fossimo così testimoni davanti alla gente, presto il mondo sarebbe cambiato, trasfigurato. Cercate di farlo per essere testimoni della trasfigurazione di Gesù nei vostri cuori. Per questo vi darò la benedizione.

Vi prego di' una cosa: di solito dopo la benedizione comunitaria vengono le persone che vogliono una benedizione speciale. Spesso è un segno che contate troppo poco sulla benedizione che si dà in chiesa durante la Messa. Siate pronti ad accogliere la benedizione quando Dio vi dà la benedizione, ve la dà quanta ne volete, non dà la benedizione a misura; è un buon Padre.


Raccoglietevi adesso per essere pronti ad accogliere questa benedizione.

Signore Gesù Cristo, tu hai scelto Pietro, Giacomo e Giovanni per pregare con loro e trasfigurarti sul monte Tabor, tu hai chiamato queste persone a Medjugorje, le hai chiamate ad una preghiera più profonda. Ti prego, per mezzo dello Spirito Santo, fa' che queste persone siano trasfigurate. Togli ogni amarezza dalle loro anime, ogni aggressività, ogni depressione, ogni preoccupazione. Togli Gesù Cristo, Ti prego, ogni corsa nella vita, per guadagnare, per riuscire nella vita.

Cambia le situazioni familiari e personali, ogni malattia dell'anima, ogni peccato, ma anche, se Tu vuoi, ogni malattia del corpo. Fa', Signore Gesù Cristo, che gli occhi e le anime delle persone qua presenti siano trasfigurati, affinché siano testimoni della Tua presenza e della presenza di Tua Madre.

Signore Gesù Cristo, ti prego di trasfigurare i loro familiari, i loro parrocchiani, i loro compagni, i loro amici e anche i loro nemici. Fa' trasfigurare l'intero paese. Signore Gesù Cristo, Tu sei stato trasfigurato tra gli apostoli per essere manifestato dopo a tutto il mondo, fa' che la Chiesa intera, insieme col Papa, col nostro Vescovo e tutti i rappresentanti sia trasfigurata, sia un segno per il mondo, come Tua Madre Maria è il segno per la Chiesa, fa' che tutto il mondo sia salvato.

E io vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Vi prego in modo particolare in questi giorni di pregare per Medjugorje, per l'intenzione della Madonna, come disse nell'ultimo messaggio. Satana ha deciso di prendere una parte del suo programma per distruggerlo.

Allora pregate affinché il programma della Madonna non sia distrutto, ma sia realizzato.


MEDJUGORJE LIBRO ROSSO

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