mercoledì 26 febbraio 2020

Oggi si insulta come se si dicesse buonagiornata! E' tempo di staccarsi dalla TV, dai cellularie e connettersi al Vangelo.

 "Con i suoi inviti alla conversione, la Quaresima viene provvidenzialmente a risvegliarci, viene dal torpore, dal rischio di andare avanti per inerzia".

Papa Francesco, in Piazza San Pietro durante l'Udienza Generale odierna, incentra la sua meditazione sulla Quaresima. Con il Mercoledì delle Ceneri cominicia il cammino di quaranta giorni verso la Pasqua, verso il "cuore dell’anno liturgico e della fede". "È un cammino che segue quello di Gesù, che agli inizi del suo ministero si ritirò per quaranta giorni a pregare e digiunare, tentato dal diavolo, nel deserto... vicino a noi, ci sono tanti deserti. Sono le persone sole e abbandonate.
Ed è proprio del deserto che il Pontefice parla ai fedeli presenti in Piazza San Pietro. "Il deserto è il luogo del distacco dal frastuono che ci circonda. È assenza di parole per fare spazio a un’altra Parola. Il deserto è il luogo della Parola, con la maiuscola. Nella Bibbia, infatti, il Signore ama parlarci nel deserto. Nel deserto si ascolta la Parola di Dio, come un suono leggero", commenta il Pontefice.
"La Quaresima è il tempo propizio per fare spazio alla Parola di Dio - confida il Papa -  È il tempo per spegnere la televisione e aprire la Bibbia. È il tempo per staccarci dal cellulare e connetterci al Vangelo. È il tempo per rinunciare a parole inutili, chiacchiere, dicerie, pettegolezzi, e dare del tu al Signore".
  Guardiamo le nostre vite: quante cose inutili ci circondano! Inseguiamo mille cose che paiono necessarie e in realtà non lo sono. Quanto ci farebbe bene liberarci di tante realtà superflue, per riscoprire quel che conta, per ritrovare i volti di chi ci sta accanto! Anche su questo Gesù ci dà l’esempio, digiunando. Digiunare è saper rinunciare alle cose vane, al superfluo, per andare all'essenziale. È cercare la bellezza di una vita più semplice».
«Il deserto, infine, è il luogo della solitudine. Anche oggi, vicino a noi, ci sono tanti deserti. Sono le persone sole e abbandonate. Quanti poveri e anziani ci stanno accanto e vivono nel silenzio, senza far clamore, marginalizzati e scartati! Parlare di loro non fa audience. Ma il deserto ci conduce a loro, a quanti, messi a tacere, chiedono in silenzio il nostro aiuto. Il cammino nel deserto quaresimale è un cammino di carità verso chi è più debole. Preghiera, digiuno, opere di misericordia: ecco la strada nel deserto quaresimale».

Vicino ai malati del Coronavirus e a chi combatte il contagio


Questo pomeriggio alle 16.30, prima nella chiesa di Sant’Anselmo poi a Santa Sabina all’Aventino, Papa Francesco inizierà la liturgia “stazionale” cui farà seguito la processione penitenziale e la Messa

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