lunedì 24 giugno 2019

Era il 24 giugno 1981 quando due ragazze videro la Madonna- Il 1° giorni delle apparizioni a Medjugorje


Per gli abitanti di Medjugorje era un giorno festivo e tutta la gente si è recata in Chiesa per partecipare alla S. Messa. Essa fu celebrata da P. Zrinko Čuvalo, cappellano della parrocchia, perché il parroco P. Jozo Zovko non era in paese in quei giorni: le religiose di Klostar Ivanić lo avevano pregato di predicare gli Esercizi Spirituali per i Voti Perpetui di 24 novizie.Probabilmente una sola persona del villaggio non ha partecipato alla Messa quel giorno: la diciassettenne Vicka Ivanković, che si era recata a Mostar per sostenere l’esame di riparazione in Matematica. Si era a Giugno e, per le vacanze, erano tornate in paese diverse famiglie che avevano dovuto trasferirsi nelle grandi città come Mostar, Dubrovnik o anche in Germania per trovare lavoro. Il paese di Medjugorje, infatti, offriva solo la possibilità di lavorare i campi o il tabacco e… le bocche  da sfamare erano molte! Quello è stato un giorno di grande caldo, quel caldo che anche molti di noi avrebbero potuto sperimentare negli anni seguenti recandosi a Medjugorje nei mesi estivi. Non possiamo perciò biasimare Vicka se, come racconta lei stessa a P. Bubalo, dopo essere tornata dall’esame stremata dalla fatica e dal caldo, si è fatta un bel riposino.
 
Ma i modi per trovar refrigerio dal caldo sono molti… altre due ragazze, Ivanka Ivanković e Mirjana Dragicević giunte a Medjugorje per trascorrervi le vacanze estive, verso le 18, pensano di fare una passeggiata un po’ fuori dal paese sotto il monte Crnica, in una zona chiamata Podbrdo, cioè “sotto il monte”. Passeggiando, si raccontano a vicenda ciò che era successo a entrambe nei lunghi mesi in cui non si erano potute incontrare (Ivanka, infatti, vive a Mostar e Mirjana a Sarajevo). Ad un tratto, volgendo lo sguardo verso la collina, Ivanka esclama: “C’è la Madonna sulla collina”. Mirjana, senza neanche guardare, risponde: “Si, la Madonna non ha niente altro da fare che venire a vedere cosa facciamo noi!" e se ne va, stupita che l’amica abbia potuto scherzare in quel modo con il Nome di Dio e della Madonna. Tuttavia, sente nel suo cuore che deve tornare a Podbrdo e capire cosa sta accadendo alla sua amica e quindi ritorna sui suoi passi e vede anche lei quella Signora con un vestito grigio, che teneva un piccolo Bambino in braccio e sente profondamente nel cuore che è la “Gospa” (Madonna). Ella faceva loro cenno con la mano di avvicinarsi, ma esse ebbero paura e scapparono.

Con Milka, la pastorella
Nonostante l'incomprensibile attrazione, in tutte e due prevale la paura. Tornano sui loro passi, tutte e due, in fretta e rientrano al villaggio. Passano a casa di Milka, 12 anni, una vicina.
Milka è l'ultima di sei Pavlovic. I tre fratelli più grandi lavorano in Germania. Ha anche due sorelle: Ruzica, già sposata, e Marija, 16 anni, la penultima.
Milka è la custode del gregge.
— Venite ad aiutarmi a riportare le pecore — chiede loro.
Il gregge sta pascolando in un magro campo, sulla strada dell'apparizione che costeggia la base della collina, 300 metri più in là, verso Silici e Krizevac, dopo la curva, a destra dalla parte del piano.
Tornano quindi sulla stessa strada tutta curve di Podbrdo, scendono verso il luogo dell'apparizione, dove non accade nulla, poi la strada sale leggermente. Dopo la curva, Milka apre il graticcio che chiude il muro di pietre a secco, sulla destra. Le dodici pecore si affrettano belando sulla strada familiare del ritorno a Biakovici. Milka le segue di buon passo, mentre le altre due rimangono indietro.
Di nuovo la Gospa
A duecento passi da là, poco dopo la curva, in direzione del villaggio, Ivanka si ferma. Ecco di nuovo la signora della luce. Adesso la vede meglio di prima. Sta sempre lassù, troppo lontano perché possa distinguere il viso. Come poco fa, è lei che ha visto per prima. Ma questa volta, Mirjana guarda e vede anche lei. Il suo cuore sussulta.
Il profilo giovanile grigio plana su una piccola nube vicino al suolo. Per quanto si può vedere, porta sul braccio destro un bambino.
Le due ragazze fanno segno a Milka che le precedeva. Essa spinge avanti il gregge, e lo lascia poco lontano dalle prime case del villaggio. Le pecore conoscono la strada, e non c'è pericolo che vadano altrove. Senza correre, essa raggiunge le altre due, che sono a meno di duecento passi. Anche lei vede il profilo lontano.
Che vuol dire tutto questo? La signora di luce fa cenno con la mano: Avvicinatevi! Ma non ne hanno il coraggio.
Esse si interrogano a vicenda e fanno qualche passo verso il villaggio, per verificare se vedranno ancora. Da questa visuale un poco diversa, la Gospa è sempre là, luminosa, sulla piccola nube che le serve da piedistallo.
Dove Vicka perde i sandali
Ed ecco che Vicka arriva. Poco fa, la sorella Zdenka si è ricordata che le altre due erano venute a cercarla e l'ha svegliata.
— Alzati, fai tardi a scuola!
È uno scherzo! Ma Vicka si ricorda della passeggiata. Ormai s'è ripresa. Parte alla ricerca delle altre due, prima (secondo il messaggio) dalla madre del piccolo Jakov (zia di Mirjana), alla fine della stradina che va verso Medjugorje.
— Sono ripartite verso Silici...
Vicka prende anche lei la strada di Podbrdo. Eccole. Le tre ragazze, rivolte verso la collina, le fanno segno con la mano e quando è più vicina:
— Vicka guarda lassù... la Vergine! — gridano.
— Ma che hanno? Che stanno guardando? — si chiede Vicka. Quale Vergine? È uno scherzo? O hanno visto un serpente?
Vuole trovare tutto questo ridicolo; com'è possibile che la Gospa si prenda la briga di venire a Biakovici? Ma la cosa la turba, dall'interno. Ne perde i sandali:
— A piedi scalzi me ne sono scappata, correndo come una matta.
Giunta al villaggio, si è fermata. Scoppia in singhiozzi. L'esclamazione delle altre due: «Guarda la Vergine!» le è entrata nel cuore.
— Non sapevo né cosa fare né dove mettermi!
Perché allora tanta voglia di tornare là, proprio mentre correva a rifugiarsi in casa?
Strada facendo incontra i due Ivan:
— Dragicevic (16 anni), bruno, timido, figlio di Stanko.
— Ivankovic (20 anni), slanciato e atletico, figlio maggiore del defunto Jozo.
Il primo porta delle mele in una borsa di plastica.
— Ne vuoi?
— Al diavolo le mele!
— Vieni con me! — chiede a Ivan Dragicevic che conosce meglio.
Parla attraverso le lacrime che non cessano. La presenza di questo ragazzone calmo la rassicura.
— Dicono che vedono la Vergine. Io non voglio vederla. Voglio solo essere laggiù.
Vi ritorna, infatti, e questa volta, vede! Ivan Dragicevic vede anche lui, ma viene preso dalla paura. Scavalca un recinto, dall'altra parte della strada, e lascia cadere la borsa delle mele.
— Vedi qualcosa? — gli chiede Vicka...
Ma lui è già scomparso.
— Vedi qualcosa? — ripete all'altro Ivan.
— Qualche cosa di bianco, che si muove — risponde, perplesso e turbato; prima di sparire anche lui.
— E tu Milka? — continua Vicka, comunicativa.
— Vedo la Vergine — risponde Milka radiosa.
Vicka guarda, affascinata: era il profilo di una bellissima giovane donna. Teneva sul braccio destro... un bambino, senza dubbio. Si occupava di lui. Lo copriva, poi lo scopriva... A più riprese, ci ha fatto segno con la mano.
Vicka non osa avvicinarsi. E nemmeno le altre. Sono le sei e mezzo. Il cielo cupo contrasta con il profilo luminoso.
L'apparizione quel giorno non ha detto nulla. È rimasta a distanza. Vicka ha guardato per 5 o 6 minuti. Poi la paura ha preso il sopravvento di fronte a questo mistero che permane.
— Sono scappata un'altra volta.
— Dove?
— A casa mia, sicuro! Ero felice e nello stesso tempo spaventata. Avevo paura ma ero contenta. Arrivata a casa mi gettai sul divano e non finivo più di piangere.
Le altre sono rimaste 5 o 6 minuti dopo di lei.

Poco dopo Vicka va a trovare Marija, sorella di Milka, sua vicina:
— Abbiamo visto la Vergine!
Marija sorride con indulgente scetticismo.
— Avreste dovuto afferrarla — scherza un'altra.
L'avventura che non possono fare a meno di confidare, non viene presa sul serio:
— Cari ragazzi, voi sognate.
— Avete visto dei dischi volanti?
— Qualcosa non funziona nelle vostre piccole teste!
Ivan Ivankovic (20 anni) è venuto a malincuore; ha visto solo una forma indistinta, prima di scappare. Si sente umiliato di essere invischiato in questa avventura puerile. Domani non verrà. Gli dà fastidio parlarne.
— Non mi va di pensarci, tutto questo mi dà un senso di confusione — mi ha ripetuto il 3 novembre 1984.
Anche per Milka è l'unica apparizione. Ma lei quel giorno ha visto bene, anche se a distanza:
— Non distinguevo il volto — mi ha precisato, facendomi visitare i luoghi, il giorno del 5º anniversario.
— Te ne ricordi bene?
— Eccome!
— Ma dopo cinque anni!
— Cinque anni, è oggi — dice la ragazza con uno sguardo interiore.
Dopo lunghe conversazioni che diventano sonnolente, le ragazze s'addormentano in pace, nella luce discreta di questa giovane madre vestita di sole e coronata di stelle.


Dal 24 giugno 1981
Testimonianza di Ivanka
Io vengo da una normale famiglia cristiana, dove si è sempre pregato. Prima delle apparizioni non avevo mai sentito dire che la Madonna fosse apparsa da qualche parte e che potesse apparire. La mia famiglia viveva a Mostar, mentre quella di Mirjana a Sarajevo. E quando c'erano le vacanze e finiva la scuola noi andavamo a Medjugorje, nel villaggio di Bijakovici. 
Il 24 giugno 1981, giorno di festa e di riposo, noi ragazze ci eravamo accordate di trovarci nel pomeriggio fuori dal villaggio. Io e Mirjana siamo arrivate per prime all’appuntamento e abbiamo cominciato a passeggiare lungo la strada sterrata sotto la collina del Podbrdo. Mirjana mi raccontava semplicemente la sua vita a Sarajevo ed io la mia a Mostar ed aspettavamo che arrivassero le altre ragazze. Ad un certo punto ci siamo stufate di aspettare e siamo tornate indietro verso le case. Non so perché, ma improvvisamente la mia testa si è girata verso la collina. E non so neppure come mi è venuto di dire subito: "Guarda, Mirjana: lassù c'è la Madonna!". Ma lei non ha neanche guardato, mi ha detto solo: "Ma che stupidaggini dici? Ma sei normale?". E io ho taciuto e abbiamo continuato ad andare verso le case. Quando siamo arrivate alle prime case, abbiamo incontrato Milka, la sorella di Marija, che stava andando a prendere le pecore. Io non so che cosa lei abbia visto sul mio volto, mi ha solo chiesto: "Ivanka, ma cosa ti è successo? Che strano aspetto hai!". Tornando indietro, io ho raccontato nuovamente anche a lei ciò che avevo visto. Quando siamo giunte in quel posto, anche loro due hanno guardato ed hanno visto quello che avevo visto anche io. La Madonna era forse a 400 - 600 metri da noi e ci chiamava verso di lei con la mano. In quel momento tutte le emozioni erano mescolate in me: gioia, preghiera, lacrime, sorriso. 
Nel frattempo è arrivata Vicka ed ha visto che ci stava succedendo qualcosa di strano. Noi le abbiamo detto: "Sbrigati, avvicinati; c’è la Madonna sulla collina!". Quando noi le abbiamo detto questo, lei, impaurita, si è tolta le ciabatte ed è corsa verso casa. Allora ha incontrato i due Ivan, ha detto loro ciò che noi tre vedevamo ed essi sono venuti da noi ed hanno visto la stessa cosa. Non so quanto tempo siamo stati là ed, anche se eravamo di più, non abbiamo osato andare presso di lei. Io so solo che alcuni di noi sono andati alle loro case, mentre io con altri siamo entrati in una casa. Siamo entrati in quella casa così, in lacrime e spaventati. Abbiamo detto di aver visto la Madonna. Non mi dimenticherò mai che sul tavolo c'erano delle mele con cui ci hanno colpiti. E ci hanno detto: " Ma siete normali? Non dovete scherzare con queste cose! Quello che dite non è possibile! Non dovete dirlo mai più! Andatevene a casa vostra!". 
Quando sono arrivata a casa, ho raccontato alla nonna, a mio fratello ed a mia sorella ciò che avevo visto. E qualsiasi parola dicessi, mio fratello e mia sorella mi prendevano in giro e si prendevano gioco di me. La nonna mi ha detto: "Figlia mia, questo non è possibile, probabilmente qualcuno stava pascolando le pecore!". E a qualunque persona lo dicessimo, sempre ci veniva detto che non era possibile. Così nessuna notte è stata per me più lunga di quella: semplicemente chiedevo a me stessa: "Cosa mi succede? Ho visto veramente la Madonna? O forse sono impazzita?".

Ora lasciamo andare a dormire i veggenti, per quanto potranno, e prepariamoci a vedere ciò che avvenne il 25 Giugno 1981.

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