lunedì 13 maggio 2019

Il messaggio di Fatima era stato quasi accantonato. Ecco perchè Medjugorje...- intervista a P. Amorth

Intervista a Padre Gabriele Amorth
D.: Lei ha più volte affermato di vedere in Medjugorje una continuazione di
Fatima. Come spiega questo rapporto?
R.: A mio parere il rapporto è strettissimo. Le apparizioni di Fatima
costituiscono il grande messaggio della Madonna per il nostro secolo. Alla
fine della prima guerra mondiale, afferma che, se non si fosse seguito
quanto la Vergine ha raccomandato, sotto il pontificato di Pio XI sarebbe
incominciata una guerra peggiore. E c’è stata. Poi ha proseguito chiedendo
la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato, se no. E’ stata forse
fatta nel 1984: tardi, quando già la Russia aveva sparso nel mondo i suoi
errori. Poi c’è stata la profezia del terzo segreto. Non mi ci fermo, ma
dico solo che non si è ancora realizzato: non c’è nessun segno di
conversione della Russia, nessun segno di sicura pace, nessun segno del
trionfo finale del Cuore Immacolato di Maria.
In questi anni, specie prima dei viaggi a Fatima di questo Pontefice, il
messaggio di Fatima era stato quasi accantonato; i richiami della Madonna
erano rimasti disattesi; intanto la situazione generale del mondo si
aggravava, con una continua crescita del male: calo di fede, aborto,
divorzio, pornografia imperante, corso alle varie forme di occultismo,
soprattutto magia, spiritismo, sette sataniche. Era indispensabile una nuova
spinta. Questa è venuta da Medjugorje, e poi dalle altre apparizioni mariane
in tutto il mondo. Ma Medjugorje è l’apparizione-pilota. Il messaggio punta,
come a Fatima, sul ritorno alla vita cristiana, alla preghiera, al
sacrificio (ci sono tante forme di digiuno!). Punta decisamente, come a
Fatima, sulla pace e, come a Fatima, contiene pericoli di guerra. Credo che
con Medjugorje il messaggio di Fatima abbia ripreso vigore e non c’è dubbio
che i pellegrinaggi a Medjugorje superano e integrano i pellegrinaggi a
Fatima, e hanno gli stessi scopi.
D.: Si aspetta un chiarimento della Chiesa visto che la La
commissione teologica ha finito le sue indagini?
R.: Non mi aspetto proprio nulla. Ritengo che l’episcopato jugoslavo abbia già
detto l’ultima parola quando ha riconosciuto Medjugorje come luogo di
pellegrinaggio internazionale, con l’impegno che i pellegrini vi trovino
l’assistenza religiosa (Messe, confessioni, predicazione) nelle loro lingue.
Desidero essere chiaro. Occorre distinguere tra il fatto carismatico (le
apparizioni) e il fatto culturale, ossia l’accorrere di pellegrini. Un tempo
l’autorità ecclesiastica non si pronunciava sul fatto carismatico, salvo in
caso di imbrogli. E a mio parere non è necessario un pronunciamento che,
oltre a tutto, non impegna ad essere creduto. Se Lourdes e Fatima non
fossero state approvate, avrebbero l’identico afflusso. Ammiro l’esempio del
Vicariato di Roma, a proposito della Madonna delle Tre Fontane; è un
comportamento che ricopia i metodi del passato. Mai è stata riunita una
commissione per verificare se veramente la Madonna è apparsa o no al
Cornacchiola. La gente andava a pregare con insistenza alla grotta, per cui
essa è stata ritenuta luogo di culto: affidata ai francescani conventuali,
il Vicario si è preoccupato che i pellegrini ricevessero l’assistenza
religiosa, Messa, confessione, predicazione. Vescovi e cardinali hanno
celebrato in quel luogo, con l’unica preoccupazione di pregare e far
pregare.
D.:Come vede il futuro di Medjugorje?
R.: Lo vedo in crescente sviluppo. Non si sono moltiplicate solo le case di
accoglienza, come pensioni e alberghi; ma si sono moltiplicate anche opere
sociali stabili, e la loro costruzione è in crescendo. Del resto il bene che
deriva ai pellegrini di Medjugorje è un fatto che ho constatato in tutti
questi vent’anni. Conversioni, guarigioni, liberazioni da mali malefici, non
si contano e ne ho molte testimonianze. Perché anch’io guido a Roma un
gruppo di preghiera in cui, l’ultimo sabato di ogni mese, si vive un
pomeriggio così come lo si vive a Medjugorje: adorazione eucaristica,
spiegazione dell’ultimo messaggio della Madonna (che sempre ricollego a un
passo del Vangelo), rosario, S. Messa, recita del Credo con i sette Pater,
Ave Gloria caratteristici, preghiera finale. Partecipano sempre 700 – 750
persone. Dopo la mia spiegazione del messaggio si lascia spazio per
testimonianze o domande. Ebbene, ho sempre notato questa caratteristica di
chi va in pellegrinaggio a Medjugorje, ognuno riceve ciò di cui ha bisogno:
un’ispirazione particolare, una confessione che dà una svolta alla vita, un
segno ora quasi insignificante e talvolta miracoloso, ma sempre conforme al
bisogno della persona.
(Tratto della rivista Medjugorje di Torino)

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