venerdì 8 marzo 2019

LA "DONNA" NEMICA DI SATANA di Don Gabriele Amorth

Don Gabriele Amorth
«Satana è forte, è molto attivo, è sempre in agguato; agisce quando cala la preghiera, ci si mette nelle sue mani senza riflettere, ci ostacola sulla via della santità; vuole distruggere i piani di Dio, vuole mandare a monte i progetti di Maria, vuole prendere il primo posto nella vita, vuole togliere la gioia; lo si vince con le preghiere e col digiuno, con la vigilanza, con il Rosario;ovunque va la Madonna, con lei c'è Gesù e subito accorre anche Satana; è necessario non lasciarsi ingannare...».

 Siano o no vere quelle apparizioni, che io stimo autentiche, tutti quei richiami si addicono bene alla Donna nemica di Satana, dall'inizio alla fine della storia umana; così la Bibbia ci presenta Maria; si addicono bene agli atteggiamenti che Maria Santissima ha avuto verso Dio e che noi dobbiamo ricopiare per compiere i piani di Dio su di noi; si addicono bene all'esperienza che tutti noi esorcisti possiamo testimoniare, in base alla quale tocchiamo con mano che il ruolo della Vergine Immacolata, nella lotta contro Satana e nel cacciarlo via da coloro che assale, è un ruolo fondamentale.E' necessaria la presenza e l'intervento di Maria per sconfiggere Satana.
Le vie di Dio non sono le nostre vie, e tanto meno le vie di Satana: «Ti darò tutti i regni della tetra, se tu prostrato mi adorerai».
È per quella morte atroce che lei è sempre Vergine, Immacolata, Madre di Dio, Madre nostra. Grazie, mio Signore.
È per quella morte che tutte le generazioni la chiameranno beata, che è regina del cielo e della terra, che è mediatrice di ogni grazia. Lei, umile serva di Dio, è stata resa la più grande di tutte le creature da quella morte. Grazie, mio Signore.
Tutti i suoi figli, tutti noi, guardano ora al cielo con certezza: è spalancato il paradiso e il demonio è definitivamente sconfitto in virtù di quella morte. Grazie, mio Signore.
Ogni volta che guardiamo un crocifisso, credo che la prima parola da dire sia: grazie! Ed è con questi sentimenti, di adesione piena alla volontà del Padre, di comprensione della preziosità della sofferenza, di fede nella vittoria di Cristo attraverso la croce, che ognuno di noi ha la forza di sconfiggere Satana e di liberarsene, se e caduto in suo possesso.
 Maria contro Satana. E veniamo all'argomento che più direttamente ci interessa e che può essere compreso solo alla luce di quanto esposto sopra. Perché Maria è così potente contro il demonio? Perché il maligno trema di fronte alla Vergine? Se finora ne abbiamo esposto i motivi dottrinali, è tempo di dire qualcosa di più immediato, che rispecchia l'esperienza di tutti gli esorcisti.
Incomincio proprio con l'apologia che il demonio stesso è stato costretto a fare della Madonna. Costretto da Dio, ha parlato meglio di qualsiasi predicatore.

Anni addietro un mio amico bresciano, d. Faustino Negrini, morto alcuni anni fa mentre esercitava il ministero d'esorcista presso il piccolo santuario della Stella, mi raccontava come costrinse il demonio a fargli l'apologia della Madonna. Gli chiese: «Perché hai tanto terrore quando nomino la Vergine Maria?». Si sentì rispondere, per mezzo dell'indemoniata: «Perché è la creatura più umile di tutte e io sono il più superbo; è la più obbediente e io sono il più ribelle (a Dio); è la più pura e io sono il più sozzo».
Ricordandomi questo episodio, nel 1991, mentre esorcizzavo un indemoniato, ho ripetuto al demonio le parole dette in onore di Maria e gli ho ingiunto (senza avere la più pallida idea di quello che mi sarebbe stato risposto): «La Vergine Immacolata è stata elogiata per tre virtù. Tu ora mi devi dire quale è la quarta virtù, per cui tu ne hai tanta paura». Subito mi sono sentito rispondere: «È la sola creatura che mi può vincere interamente, perché non è mai stata sfiorata dalla più piccola ombra di peccato».
Se in questo modo parla il demonio di Maria, che cosa mai dovrebbero dire gli esorcisti? Mi limito all'esperienza che tutti abbiamo: si tocca con mano come Maria sia davvero la Mediatrice di grazie, perché è sempre lei ad ottenere dal Figlio la liberazione dal demonio. Quando si incomincia ad esorcizzare un indemoniato, uno di quelli che il diavolo ce lo ha dentro proprio davvero, ci si sente insultare, prendere in giro: «lo qui ci sto bene; io da qui non uscirò mai; tu contro di me non puoi fare niente; sei troppo debole, perdi il tuo tempo...». Ma poco per volta entra in campo Maria e allora la musica cambia: «E lei che lo vuole,contro di lei non posso fare niente; dille che la smetta di intercedere per questa persona; ama troppo questa creatura; così per me è finita...».
Mi è capitato anche varie volte di sentirmi rinfacciare subito l'intervento della Madonna, fin dal primo esorcismo: «Stavo così bene qui, ma è lei che ti ha mandato; lo so perché sei venuto, perché è lei che lo ha voluto; se non fosse intervenuta lei, non ti avrei mai incontrato.. .».

Da lei ci viene Gesù e da Gesù ogni bene. Questo è stato il disegno del Padre; un disegno che non cambia. Ogni grazia passa per le mani di Maria, che ci ottiene quella effusione di Spirito Santo che libera, consola, rallegra.
S. Bernardo non esita ad esprimere questi concetti non una decisa affermazione che segna il culmine di tutto il suo discorso e che ispirò la famosa preghiera di Dante alla Vergine:
« Veneriamo Maria con tutto l'impeto del nostro cuore, dei nostri affetti, dei nostri desideri. Così vuole Colui che stabilì che noi ricevessimo tutto per mezzo di Maria».
È questa l'esperienza che tutti gli esorcisti toccano con mano, ogni volta.
Fonte: http://medjugorje.altervista.org/doc/pamorth/13-LaDonnaNemicaDiSatana.php

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