sabato 16 febbraio 2019

"L’ADDIO" DI PADRE JOZO SUL PODBRDO AI SACERDOTI- MEDJUGORJE

L’ADDIO DI PADRE JOZO SUL PODBRDO AI SACERDOTI: “NON TEMERE! IO SONO CON TE”





Da questo posto, dove la Madonna è apparsa in quest’ora sette anni, 4 mesi e 16 giorni fa, quando ha toccato questo posto dove stanno adesso i tuoi piedi, Lei come una pellegrina dal Signore mandata, desiderate prendere per la mano come figlio e dirti: non temere... Chiamato anche tu come sacerdote sotto la croce, desidera dirti qui: non temere, sono Io, Io sono con te, non aver paura a tornare nella tua parrocchia a vedere in ogni volto il mio Figlio. Non temere, tu che sei diventato lievito, ad entrare nella farina, tu che sei più forte e puoi farla diventare pane... Ho bisogno di te, delle tue mani perché sono consacrate.., perché anche chi ti ha rifiutato pensa ho bisogno delle tue mani che possono rialzarmi; sono le uniche che possono sciogliere le mie catene, la mia schiavitù... Ho bisogno di te: voglio mandarti da qui come Jahvè ha mandato Davide davanti a Golia, davanti ai filistei. Non sapeva il numero, ma ha detto: “io posso nel nome di Jahvè” e, uscito fuori, ha vinto, ha liberato il popolo... Tu puoi, non nel tuo nome, ma nel nome di Gesù accendere, dalla tua vita, la luce nella vita di tutti gli altri che vogliono incontrarti, perché tu sei uno che porta la novella buona...

Io desidero che ciascuno di voi su questo monte faccia una grande alleanza... E come ha detto Jahvè a Davide: non temere, va’ nel mio nome, prendi nelle tue mani cinque sassi: voglio che tu li prenda questa sera qui sul monte benedetto... E scrivi cinque messaggi su questi sassi.

Sul primo scrivi: la preghiera quotidiana. Come sacerdote fai qui un voto: ogni giorno pregare con la parrocchia e a nome di tutti il Rosario.

Sul secondo scrivi: digiuno. Questa è arma non per i ricchi, ma per i poveri, che possono distruggere ogni male. Come sacerdote, la tua arma è digiuno, sacrificio, mortificazione: la tua castità, la tua povertà, la tua umiltà, il tuo ultimo posto.

Scrivi sul terzo: Eucarestia. La Madonna piangeva quando ha detto come non sapete vivere la Messa. Tu sacerdote puoi vivere solo della Messa, questo è il dono del cielo, questo il tuo cibo nel deserto. Non temere a distribuire il cibo della salvezza a tutti i bisognosi... Sei tu il pane, e devi dire: prendete e mangiate: dare la vita per tutti, il tuo cuore a tutti.

Sul quarto sasso scrivi: la confessione. Queste pietre sono state lavate mille e mille volte con le lacrime della penitenza, sono testimoni della conversione di tante anime. La Madonna chiama: confessatevi ogni mese. E confessate voi stessi, sacerdoti, non di nascosto, ma quando ti vede la tua parrocchia... Da questo sacramento tu puoi ricevere come Adamo, lo spirito della vita. O come dobbiamo avere lo spirito della pace, dell’amore, dell’umiltà, quando le nostre mani sono aperte e stese sul penitente! Tu sei segno della pace dell’amore, sacerdote, segno visibile della presenza di Dio. Non temere, tu puoi fare questo solo con il cuore.

Sui quinto sasso vogliamo scrivere: Bibbia.. È la parola vivente che cerca il tuo cuore per incarnarsi in te come ha trovato il cuore della Madonna... Sempre così quando la parola può diventare corpo visibile, santità visibile, umiltà visibile, diventa sempre un nuovo mondo e spiega chi è nostro Dio.

Voglio invitarti qui come mio fratello e figlio della Madonna, che piangeva qui quando ha detto: dite ai miei cari figli, ai miei sacerdoti che devono credere forte... Oh, caro figlio e fratello di Gesti, grande e Sommo Sacerdote, che ti ha regalato il proprio spirito nell’unzione sacerdotale, rinnova questa consacrazione qui sulla montagna delle apparizioni... E con questi messaggi vai nel mondo, che tu devi illuminare e liberare. Non temere! con questi cinque sassi possiamo superare tutti i nemici, tutti i Golia che stanno davanti alle nostre chiese.

Come Giacobbe ha riposato sul sasso e ha detto: qui ho ricevuto la grazia, oh, umilmente ti prego nel nome della Madonna non dimenticare questo posto, rimani sempre collegato qui, come aereo sempre in alto ma in contatto con la torre di controllo. Tu, come profeta non puoi perdere la parola, come lampada non puoi perdere la luce. Oh, pieno di gioia, fa’ come Giacobbe un monumento con queste cinque pietre nella tua stanza sacerdotale e metti al centro questa immagine della Beata Vergine che ciascuno porterà a casa.

Non tornate soli, la Madonna torna con voi... Vieni con noi, Gesù, benedici questa immagine che portiamo a casa... Riempi la lampada della nostra fede per somigliare a Te, per trovare sempre ultimi e poveri come collaboratori... Metti nel nostro cuore la tua pace, il tuo amore con la parola molto forte: andate nel mondo, andate nel mio nome. Oh, grazie Gesù, rimani sempre con noi...
Fonte: Eco di Medjugorje nr.58

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