martedì 24 novembre 2015

Il rilievo di padre Slavko, in bronzo.

Da moltissimi anni ormai la Parrocchia di Medjugorje organizza tutti i Venerdì la Via Crucis sul  monte  Križevac che, fino al 24 Novembre 2000, è stata guidata dal carissimo fra Slavko Barbaric. Proprio quel giorno, dopo aver concluso la preghiera, il Signore lo ha chiamato a sé.

Il 24 novembre 2001, in occasione del primo anniversario della morte di padre Slavko Barbaric, un memoriale è stato posto sul luogo dove ha consegnato la sua anima nelle mani del Signore. Il rilievo di padre Slavko, in bronzo, incastonato nella pietra, tra due stazioni della Via Crucis, resterà come un segno ed una memoria dell’uomo che diceva ciò che pensava e che faceva ciò che diceva, al seguito del
Vangelo e dei messaggi della Regina della Pace.
Milioni di pellegrini hanno visitato questo luogo dove sono avvenuti tanti miracoli ai primi tempi delle apparizioni. Allora diversi segni arrivarono dalla collina e molte grazie, che continuano a fluire ancora oggi. E’ difficile contare in tutto il mondo i pellegrini che proprio sul Križevac hanno vissuto la loro conversione ed hanno conosciuto molti aspetti della loro vita, e dobbiamo attribuire tutto ciò a Dio, che per intercessione della Madonna, Regina della Pace, li ha guidati sul vero cammino della salvezza. 
Forse nessun’altra croce al mondo può essere paragonata a questa, se il metro di giudizio è la venerazione che a essa portano moltitudini di credenti di ogni continente. Qui, specie nelle prime settimane, la Vergine si è resa visibile a tutti, nella folgorante luce del sole, come figura di donna davanti alla croce, come hanno testimoniato a migliaia. La croce del Križevac è particolarmente cara a Dio, come la Madonna stessa ha rivelato: “Cari figli! Anche la croce sul monte faceva parte del piano di Dio, quando voi l’avete costruita. Recatevi sul monte e pregate davanti alla croce. Le vostre preghiere mi sono necessarie” (30.08.84).
Per i pellegrini, la via crucis sul Križevac è un invito ad incontrare Gesù nella sua Passione e a scoprire il suo amore. Non si va sul monte per abbandonarvi le proprie croci, ma per imparare a portarle e per aiutare anche gli altri a sopportare le proprie. Quando si arriva dinanzi alla croce è importante rimanere in preghiera, prendere coscienza della presenza di Maria che prega sotto la croce e che ha chiamato ciascuno di noi a venire qui per pregare. Dinanzi alla croce, contemplando le piaghe di Gesù, gli si mostrano le nostre ferite personali e quelle che noi abbiamo causato agli altri, la sofferenza della famiglia, della Chiesa e del mondo. E’ proprio qui che bisogna pregare per la guarigione e la salute dello spirito: “Cari figli! Oggi vi invito in modo particolare a prendere tra le mani la Croce e a contemplare le piaghe di Gesù. Chiedete a Gesù di guarire le ferite che voi, cari figli, avete ricevuto nel corso della vita a causa dei vostri peccati o di quelli dei vostri genitori. Solo così capirete, cari figli, che al mondo è necessaria la guarigione della fede in Dio Creatore. Per mezzo della passione e della morte di Gesù in Croce comprenderete che solo con la preghiera potrete diventare anche voi veri apostoli della fede, vivendo, nella semplicità e nella preghiera, la fede che è un dono” (25.03.97). 

Fonte:http://www.giardinodimaria.it/krizevac.html


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