sabato 11 aprile 2015

la parola "FALSO" nei messaggi di Medjugorje

FALSO
1981: 29.10 State in guardia! Ci sono molte notizie false che vengono diffuse. Sicuramente mostrerò la mia misericordia. 30.10 Sono state già diffuse tante notizie false. Diffidate. 31.10 Circolano molte chiacchiere e informazioni menzognere.
1982: 23.6 Le persone si convertano, finchè è possibile. Ci sono molti peccati, vessazioni, imprecazioni, menzogne e false parole. Si convertano, si confessino e si comunichino. 24.7 E' falso insegnare alla gente che rinasciamo più volte e che passiamo in diversi corpi. Si nasce una volta sola. Il corpo, tratto dalla terra dopo la morte, si decompone. Non vivrà più. L'uomo riceve un corpo trasfigurato.
1983: 20.11 Non credete a tutto quello che vi raccontano. 15.12 Vengono dei falsi profeti. Essi dicono: il tal giorno, la tal data, ci sarà una catastrofe. Io ho sempre detto che la sciagura verrà se il mondo non si convertirà.
1985: 22.6 Non permettere mai che in noi ci siano due amori, che in noi possano coesistere due fedi e che mai possano coabitare in noi la menzogna e la sincerità, l'amore e l'odio, l'onestà e la disonestà, l'umiltà e l'orgoglio. ND Molti affermano di vedere Gesù e la Madre di Dio e di sentire le loro parole, ma in realtà sono dei bugiardi. E' un grande peccato, bisogna pregare molto per loro.
1986: 25.9 Vi chiamo ad aiutare con la vostra preghiera e la vostra vita, ad annientare tutto ciò che è male nell'uomo e a smascherare gli inganni di cui si serve satana. ND Adesso imparate a vedere Gesù in ogni persona, anche sotto la maschera.
   Da: I Quaderni dal 1945 al 1950 di Maria Valtorta, p 520g-523Dice Gesù: Per poter amare il prossimo, vedimi in ognuno. ... Ama Me nella loro anima. L'anima viene da Dio, quindi ancora da Me. L'anima, almeno per un momento, fu tempio dello Spirito di Dio, quindi sa ancora di Me. La mala volontà della creatura, lo sprezzo del primo comandamento, e indi degli altri del Decalogo, il vizio preferito alle virtù, il peccato, anzi i peccati, hanno logorato, cancellato anche, bruttato e offuscato sempre, annullato talora il segno divino negli spiriti umani. Ma quel segno può risorgere sempre. Perchè solo l'impenitenza finale lo cancella totalmente e inesorabilmente. allora in eterno Gesù non è più in quello spirito. ...In alcuni sono come in sepolcro... M'hanno dentro morto, in attesa di risorgere ad un loro moto di pentimento e d'amore. In altri sono nascosto, proprio come il Ss. Sacramento che è nei templi ma non lo si vede, celato com'è dietro il velo, l'oro e la pietra del tabernacolo, dentro al metallo della pisside a sua volta velata. Ma vi sono, pronto ad apparire e a donarmi solo che la creatura, fedele e sacerdote insieme, inizi il rito della comunione col suo Gesù, amandolo collo spostare tutti gli ostacoli materiali che nascondono Me e mi separano dall'uomo impedendomi di fondermi a lui e vivere in lui, in luogo di lui, perchè il vivere di lui sia santo. Altri mi hanno come un sole in stagione instabile. le loro nubi, le nubi della loro incostanza, fanno sì che talora brillo in loro e talora sembra che il sole non ci sia più. ... Ma tu vedimi in tutti, per poter avvicinare anche i demoni-uomo, i lebbrosi-uomo, i delinquenti-uomo. Io te ne premierò venendo a te per consolarti del loro disgustoso vivere più repellente di un sepolcro pieno di marciume, più triste di una chiesa abbandonata, più pauroso di una tana di ladroni. E là dove sono come in un sepolcro, chiamami alla risurrezione col tuo amore serafico. E là dove sono nascosto in un ciborio che viene dimenticato, vi chiama il dimentico ad onorare l'Ospite nascosto, e fallo col tuo amore intrepido. E là dove, divino Sole, non posso raggiare perchè le nebbie dell'umanità sono tali da nascondermi sovente, disperdi col tuo amore di fortezza queste nebbie nemiche.
1987: 28.1 Non ingannate voi stessi pensando: "Io sono migliore e mio fratello che è accanto a me non è buono quanto sono io!". Non sarebbe giusto. 25.11 Pregate perchè satana non vi attiri con la sua forza menzognera.      
Fonte: http://fuoridelcoro.altervista.org/Argomenti3.htm                                                

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