domenica 8 giugno 2014

I SIMBOLI DELLA PENTECOSTE: vento, fuoco, olio, acqua

 OGGI IL SACERDOTE INDOSSERA' IL PARAMENTO   DI COLORE ROSSO:
 
 Si usa nella domenica delle Palme, nel Venerdì Santo, nella Pentecoste, nelle feste dei santi martiri. Significa il dono dello Spirito Santo che rende capaci di testimoniare la propria fede anche fino al martirio (indica anche il sangue).

La solennità della Pentecoste ricorda la discesa dello Spirito Santo e la
nascita della Chiesa.
Lo Spirito Santo, agisce in noi attraverso i suoi doni e le sue ispirazioni,
continuamente ci parla e ci sostiene nel cammino della vita,
per aumentare la coscienza
del senso profondo del battesimo e diventare,in un certo
senso, amici dell’amore che il Padre ci ha promesso e che Cristo ci ha
lasciato.
Da cristiani, da battezzati, siamo chiamati a seguire Gesù vivendo come lui,
con i suoi stessi sentimenti, in altre parole con il suo stesso Spirito
 
 
Lo Spirito Santo non si può percepire con i sensi: non si vede, non si sente,
non si tocca; è intangibile.
Si rende però manifesto in altre forme caratteristiche della sua natura.
Lo Spirito Santo è la terza Persona della Santissima Trinità; è la relazione
per eccellenza dell’amore che unisce il Padre con il Figlio. E’ un fuoco che li
lega in un dialogo senza fine, un fuoco di amore del quale essi vogliono
rendere partecipi tutti gli esseri umani.
 
Il VENTO
Che cosa ci dice il simbolo del vento?
In natura, il vento è il segno della forza. Quando
si scatena sull’oceano. lo spinge, lo scuote, lo
solleva... Perciò, ci suggerisce l’immagine di un Dio
come mistero di forza,
di potenza. Non contro
di noi, ma per noi.
E’ possibile inscatolare il vento?
L’energia elettrica si può mettere in pile, ma il vento no.
Perché, se si mette in un barattolo non è più vento, non è più aria in movimento. E’ aria stagnante.
Questo è per dire che lo Spirito non può essere chiuso nei nostri concetti. Il razionalismo, invece,
ha tentato di chiudere lo Spirito Santo in sche
mi, concetti, dimostrazioni... A volte ha provato a
chiuderlo dentro lattine ecclesiastiche, cercando di
“clericalizzare” lo Spirito, di suggerirgli dove
doveva soffiare, fissargli dei canali pr
estabiliti. Ma Gesù stesso diceva:
“Lo Spirito soffia dove vuole. Ne senti la voce, ma
non sai da dove viene, né dove va”. Lo Spirito è
come il vento. Lo Spirito è libero. 
 
L’ACQUA
Un altro simbolo dello Spirito è l’acqua.
Specialmente per un popolo che vive ai margini del deserto, come il popolo ebraico, l’acqua è il
simbolo della vita. Anzi è più che un simbolo. Potremmo dire che è un richiamo quasi sensoriale
alla vita.
Con questo simbolo la Scrittura, chiaramente, ha voluto dirci che lo Spirito è colui che dà
la vita. Quale vita? Dobbiamo precisare bene. L’uomo d’oggi vuole la vita, vuole viverla
intensamente prolungarla il più possi
bile. Nietzsche ha addirittura teorizzato l’ideologia della salute:
l’uomo vero sta in piena salute ed ha volontà di pot
enza... Niente di tutto ciò: quando si parla dello
Spirito che dà la vita, si intende un’altra vita: la vita soprannaturale, non una supervita naturale,
come voleva Nietzsche, ma una vita soprannaturale: la vita di Gesù e la vita della Trinità, che è
stata riversata in noi dal battesimo
 
 
IL FUOCO
Parlando dello Spirito, la Scrittura ricorre anche a
ll’immagine del fuoco. Il fuoco purifica. Ancora più
dell’acqua, che lava all’esterno, purifica
dentro, penetrando tra fibra e fibra.
L’oro si purifica con il fuoco, non co
n altro. Così la fede - dice la Sc
rittura - si purifica con il fuoco.
Dunque, cominciamo a seguire lo Spirito, che accende in noi il rimorso del peccato. Che ci spinge
a purificarci dalle colpe. Quando si attacca al
legno ancora umido, il fuoco lo libera dall’umidità e
dalle incrostazioni. Così lo Spirito, quando si a
ttacca all’anima dell’uomo, lo libera profondamente.
Dissolve la ruggine del peccato e fa emergere una immagine nuova di Dio.
Il fuoco è anche l’elemento che scalda, che arroventa i metalli. Applicando questa immagine allo
Spirito, egli è colui che toglie la freddezza e l’i
ndifferenza e ci infiamma dell’amore di Dio.
 
L’OLIO
Lo Spirito è simbolizzato anche dall’olio.
L’olio profuma. Nell’antichità serviva per l’atletica
e per l’estetica, per render
e agili e forti nella lotta,
per essere belli e splendenti nel volto. Dunque lo Spirito Santo ci dà splendore e forza nella lotta
contro i nemici spirituali. E ci riveste delle virtù.

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