domenica 30 giugno 2019

I veggenti Ivan e Marija con i pellegrini sul Podbrodo a Medjugorje- VIDEO

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Medjugorje 24 giugno 2016. 35° anniversario dell'Apparizione della Regina della Pace. Video di "Medjugorje Varese".

Pregate con il cuore - di Padre Petar / Medjugorje





La preghiera è felice incontro con Dio, il quale ha sempre tempo per noi e ci aspetta. Questo è un piacevole colloquio tra l'uomo e Dio. Ogni persona desidera incontrarsi con Dio, unirsi a lui nell'amore, in lui trovare la pace, felicità e gioia di vivere. Per questo la preghiera è felice ricongiungimento tra l'uomo e Dio nella luce della fede, della speranza e dell'amore. La preghiera era e rimane espressione della manifestazione dei bisogni più profondi dell'anima, la quale proprio per sua natura cerca il Dio Creatore per potersi inchinare, per dimostrare la sua stima, devozione ed amore, per ringraziarlo per il bene che ci dà e per riparare i peccati. Pregare vuoi dire essere cosciente della propria limitatezza e debolezza, insicurezza e incertezza. Perciò si chiede aiuto al Padre Onnipotente. Questo vuoi dire "creare la luce", nella quale chiederemo a Dio la forza che ci illumina e purifica, ci rafforza e incoraggia per sostenerci nella nostra vita quotidiana. Pregare vuoi dire staccarsi da tutto quello che ci faceva dipendenti. Trovare il tempo stare a tu per tu con Dio. Con lui parlare come con il Padre che ci ama e aspetta con ansia, che ci consola e rende felici. Questa è quella bella unione con Dio nell'amore e nella fiducia. Pregare vuoi dire essere cosciente e credere che con Dio si può parlare, unirsi a lui ed essere nell'unione del suo amore. Ci può essere qualcosa di più bello e più utile, più necessario, più salutare, più umano, dell'uomo che inginocchiato, con le mani congiunte espone al Padre Creatore la propria fedeltà e lealtà, amore e riconoscenza per le grazie ricevute? Questo vuoi dire pregare e nella preghiera sentire grande gioia e felicità! Un vero credente sa che senza preghiera la sua anima non può vivere. Per questo non è necessario parlare del bisogno della preghiera. Si pone la domanda: come pregare oggi? Bisogna pregare con il cuore. Così ci insegna la Madonna da più di seimilacinquecento giorni. Ma cosa vuoi dire? Non pregare per abitudine! Pregare con il cuore vuol dire prima di tutto pregare con amore e con umiltà. Vuol dire pregare con tutto il proprio essere: con il corpo e con l'anima, con il cuore puro. Vuol dire aprirsi completamente a Dio. A lui donare il primo posto nella propria vita. Donarsi completamente a lui. Avere così tanta fiducia in lui e da lui aspettare solo il bene. Questo vuol dire pregare raccolto e umile, con dedizione e fiducia, costantemente e con devozione. Secondo gli insegnamenti ed i messaggi della Madonna, pregare con il cuore vuoi dire sperimentare la preghiera come un incontro con Dio. Tutto ciò significa unirsi con Gesù in modo da sentire e sperimentare la bellezza e la grandezza della grazia che Dio ci dà. Anche questo significa ricevere grandi grazie. Pregare con il cuore significa permettere a Dio di eliminare ogni impedimento. Alcuni di questi messaggi ce lo mostrano con la massima chiarezza: "Cari figli! Vi invito alla preghiera sincera del cuore, così che la vostra preghiera sia un incontro con il Signore. Date al Signore il primo posto nel lavoro e nella vita quotidiana!" (25.12.1987). "Cari figli! Oggi vi invito alla preghiera del cuore. Durante questo tempo di grazia, desidero che ognuno di voi si unisca a Gesù. Senza la preghiera incessante, non poteter sentire la bellezza e la grandezza che Dio vi offre. Perciò, figlioli, tutto il tempo, riempite il vostro cuore anche con le piccole preghiere. lo sono con voi e veglio incessantemente su ogni cuore che si dona a me!" (25.2.1989). "Vi invito nuovamente alla preghiera del cuore. Che la preghiera, o cari figli, sia nutrimento quotidiano per voi, soprattutto in questi giorni, in cui il lavoro dei campi vi affatica a tal punto da non poter pregare col cuore. Pregate, e così potrete superare ogni stanchezza. La preghiera sarà per voi gioia e riposo!" (30.5.1985). "Oggi vi invito alla preghiera fatta con il cuore, e non per abitudine. Alcuni vengono, ma non desiderano progredire nella preghiera. Perciò voglio ammonirvi quale mamma: pregate affinché in ogni istante la preghiera prenda i lsopravvento nei vostri cuori" (25.5.1985). "Cari figli! Questa parrocchia che ho scelto, è una parrocchia speciale, che si distingue dalle altre. Io do grandi grazie a tutti quelli che pregano con il cuore." (6.2.1986). "Cari figli! Oggi vi invito a pregare con tutto il cuore e a cambiare in giorno la vostra vita." (13.11 1986). "Cari figli !... Volgete i vostri cuori alla preghiera e chiedete che lo Spirito Santo si effonda su di voi." (9.5.1986). "Cari figli!... In questo tempo la pace é minacciata in un modo particolare e chiedo da voi di rinnovare il digiuno e la preghiera nelle vostre famiglie. Cari figli, io desidero che voi capiate la serietà della situazione e che molto di quello che accadrò dipende dalla vostra preghiera". (25.7.1991).
Dio esaudisce ogni preghiera. Non è una rarità sentire qualcuno che dice. "Ho chiesto a Dio qualcosa e non ha esaudito la mia preghiera". Ho pregato per la salute di mia madre, di mio padre, di un figlio e non ho ricevuto la grazia che avevo chiesto.. Ho pregato di passare un esame e invece non l'ho passato. Allora se Dio ha sentito la mia preghiera, perché non mi ha dato nessuna risposta positiva...? Se Dio è "il Dio dell'amore e della grazia" perché non lo dimostra e non esaudisce il mio desiderio? Lamentele di questo genere le possiamo sentire ovunque. Che cosa possiamo dire su ciò? Molti pensano che Dio sia sempre al nostro servizio come se fosse un pronto soccorso e ogni volta che chiediamo qualcosa pretendiamo che sia subito esaudito. Noi diciamo un'Ave Maria, un Padre Nostro o facciamo celebrare una S.Messa e in cambio Dio dovrebbe restituirci subito il favore. Come se fosse uno scambio di merci. Ci siamo mai chiesti, perché Dio non ha esaudito la nostra preghiera? Forse ci ricordiamo di Dio solo quando abbiamo bisogno di qualcosa, quando siamo ammalati, quando le nostre forze ci tradiscono, e non possiamo ottenere ciò che desideriamo. Quando stiamo bene ci dimentichiamo di Dio e di pregare. Ci siamo mai chiesti : "Se quello che chiediamo a Dio, sia veramente per il nostro bene, per il bene della nostra anima? Forse questo non fa bene a noi perché ci porterebbe alla nostra condanna; poiché Dio sa di che cosa abbiamo bisogno". Forse abbiamo pregato in stato di peccato mortale, umilmente o con superbia? Forse Dio non ci ha dato quello che abbiamo chiesto, però ci ha dato qualcos'altro. Quanta gente prega per la salute, però Dio non le dà la guarigione ma le dà la forza per sopportare il dolore. Forse Dio non esaudisce le nostre preghiere perché pretendiamo che Dio faccia la nostra volontà e non la sua. Quando preghiamo Dio per qualsiasi necessità allora la nostra preghiera deve essere umile in modo che alla fine di ogni preghiera si dica "sia fatta la tua volontà e non la mia". Solo allora anche se le nostre preghiere non sono state esaudite, in realtà sono state esaudite, perché era la volontà di Dio e non la nostra. Se non ci ha dato quello che abbiamo chiesto, lo ha fatto per via della nostra salvezza spirituale.
Quali sono le condizioni affinché Dio esaudisca le nostre preghiere? Per capirci, è chiaro che Dio è sempre pronto a sentire la nostra preghiera. Anche prima di chiederlo, egli sa di cosa abbiamo bisogno. La Sacra scrittura conferma questo: "Chiamami ed io ti risponderò e ti annunzierò cose grandi e impenetrabili che tu non conosci", (Ger. 33,3) dice il Signore. "Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto." (Mt 7,78) Ma è necessario ricordare che Dio è onnipotente e onnisciente. Egli sa tutto e tutto può. La sua potenza, la sottolinea anche san Paolo: "A colui che per la forza che opera in noi, ha potere di fare molto di più di quanto chiediamo o immaginiamo" (Ef 3.20). Affinché le preghiere vengano esaudite, è necessario adempiere a delle condizioni specifiche. Prima di tutto è necessario avere una forte fede. "E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, l'otterrete" (Mt 21,22). Dobbiamo credere che Dio può esaudire tutto quello che chiediamo. "Senza fede è impossibile piacere a Dio. Chi si avvicina a Dio deve credere che egli esiste ed è giusto con quelli che lo cercano" (Ger. 11,6). E' necessario pregare con il cuore puro. Questa è una condizione molto importante. Quando siamo in peccato grave, Dio non sente le nostre preghiere, poiché con il peccato abbiamo interrotto il legame con Lui. Inoltre non abbiamo alcun merito davanti a Dio. Perché Dio possa sentire la nostra preghiera, è necessario togliere gli ostacoli. E' assolutamente necessario pentirci completamente dei nostri peccati e riconoscerli in confessione. E poi, quando in seguito decidiamo di proteggerci dai peccati, Dio volentieri ci perdona e ci dà di nuovo la grazia, che abbiamo perso peccando. E' necessario vivere nella comunione con Dio. La comunione si manifesta nella ricerca e nell'adempimento della volontà di Dio. Volontà di Dio è permettere allo Spirito Santo di guidarci e dentro di noi realizzare l'opera della salvezza. Gesù dice: "E quanto chiederete nel mio nome lo farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio" (Giovanni 15,7). Gesù nel Getsemani ha pregato: "Padre mio, se è possibile passi da me questo calice. Però non come voglio io, ma come vuoi tu." (Mt 26,39) Fidarsi di Dio e pregare che sia fatta la sua volontà sia con noi sia con coloro per i quali preghiamo, è la condizione migliore perché Dio esaudisca la nostra preghiera. E' necessario essere grati a Dio per tutto, ed allora egli esaudisce la nostra preghiera. Signore, ti ringrazio per la grazia che mi hai dato, di poter pregare per quello di cui ho bisogno. Tu sai bene, cosa è meglio per me e per la salvezza eterna, idem per i mie fratelli e sorelle. "Non angustiatevi in nulla, ma in ogni necessità, con la supplica e con la preghiera di ringraziamento, manifestate le vostre richieste a Dio!" (Fil 4,6). E' necessario avere pazienza. Quando chiediamo a Dio qualcosa, noi desideriamo che Dio ce la dia subito. Dimentichiamo sempre che non possiamo sapere cosa in un determinato momento è meglio per noi. Per questo è necessario aver pazienza e lasciare che Dio decida quando ci regalerà qualcosa. Se Dio dovesse esaudire tutte le nostre richieste, nel momento in cui le chiediamo, sicuramente saremmo delusi. Noi in fondo siamo molto limitati per quello che riguarda il futuro. Per questo è meglio lasciare fare a Dio. Tutto quello che chiediamo, lo chiediamo in nome di Cristo. "Se mi chiederete qualcosa nel mio nome, io lo farò:' (Gv 14,1314). Sempre nella preghiera ringraziamo Dio, lo glorifichiamo, chiediamo giustizia, amore, pace, e più precisamente il regno di Dio e la Sua gloria; in altre parole, la volontà di Dio. Allora da Dio riceveremo tutto quello che chiediamo. Dio, in effetti, non può rifiutare la nostra richiesta in quanto abbiamo adempiuto tutte le condizione richieste. Abbiamo quasi dimenticato di dire cosa ci insegna la Madonna, cioè che Dio esaudirà ogni nostra preghiera se preghiamo con amore e con il cuore.

Dio esaudisce le preghiere del cuore. Branimir è un convinto credente. Questo fatto non lo ha mai nascosto. Quando parlava con la gente, ha sempre richiamato l'attenzione sulle cose più importanti della vita. Una volta era in viaggio, alloggiava in un albergo. Quando a una giovane che lo serviva chiese se avesse tempo, ogni giorno, per la preghiera. "Sapete, qui c'è cosi tanto da fare che trovo appena il tempo per mangiare, come posso allora trovare il tempo per la preghiera?" "Se mi permette le insegno una preghiera che ha solo due parole: Gesù, salvami!" Questa preghiera la troviamo nella Sacra scrittura, Matteo 4,30. "Prova a dirla, pregando una volta il mattino e una volta la sera!". La ragazza promise di pregare. Qualche mese dopo, il nostro amico, di nuovo alloggia nello stesso albergo. Ha saputo che la ragazza ha abbandonato il lavoro, ha chiesto il suo indirizzo ed ha trovato il tempo per andarla a trovare. "Oh, amico", ha esclamato la ragazza riconoscendolo, "sapete cosa ha fatto la vostra preghiera?! Per quindici giorni ho ripetuto ogni mattina e ogni sera la preghiera come avevo promesso. Poi mi sono chiesta: cosa vuoi dire tutto questo? Voi mi avete detto che questa preghiera si trova nella Sacra Scrittura e cosi me la sono procurata. Leggendo ho imparato due cose: prima di tutto che veramente ho bisogno della salvezza, e poi che Gesù ha realizzato la salvezza. Adesso non devo più ripetere quella preghiera in quanto è stata esaudita. Ogni giorno e ogni momento dico: "Signore, grazie in quanto mi hai ascoltato!" E ancora, continuo a ringraziare il Signore in quanto l'ha mandata da me. Abbiamo tempo per pregare e leggere la Parola di Dio? Forse non sentiamo il bisogno, in quanto non ci sentiamo colpevoli. E' necessario pregare Dio ogni giorno e così egli ci farà conoscere la nostra situazione peccaminosa. Egli questo lo farà sicuramente. Certamente potremo vivere ciò che ha vissuto questa ragazza. "Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. Infatti chi chiede riceve; che cerca trova; a chi bussa sarà aperto." (Mt 7,78). Anche questo esempio ci conferma quanto continua a dire la Madonna, e ci insegna che Dio esaudisce ogni nostra preghiera, se preghiamo con amore e con il cuore. Confessatevi ogni mese! La confessione è il sacramento nel quale Dio ci perdona tutti i nostri peccati dei quali ci pentiamo, e decidiamo con l'aiuto di Dio di non peccare più. La confessione é il sacramento della grazia e della salvezza. Può essere come una resurrezione spirituale. È un gioioso incontro del piccolo uomo peccatore col grande fratello misericordioso Gesù Cristo, presente nella sua Chiesa. Il cristiano si accosta alla confessione perché, alla luce della fede, consapevole delle proprie azioni, o almeno delle sue intenzioni, sa di non essersi accostato come un fratello né a Dio, né al Padre. Cosciente quindi di aver violato l'amore, si accosta alla confessione perché si duole del proprio comportamento e desidera, con la grazia, il perdono e l'assoluzione, riconquistare l'amicizia di Dio in Cristo. Nel sacramento della penitenza, il cristiano in un certo senso rinasce e acquisisce nuovamente la santità battesimale più o meno distrutta dal peccato. Chi si salva tra i cristiani, generalmente lo fa grazie a questo sacramento. Chi invece cade, lo fa perché cade in questo sacramento. La confessione è una grande grazia, un prezioso dono del Risorto ai suoi discepoli. Dio ci richiama sempre a sé e quando noi decidiamo di tornare a lui, pentendoci dei nostri peccati, egli ci perdona volentieri e ci guida all'incontro eterno. "Siamo tutti peccatori e siamo tutti feriti dal peccato. Le ferite hanno bisogno di cure e medicine, il malato deve guarire. Questa è la confessione, è la medicina e la convalescenza che guarisce il nostro cuore ferito. Il Signore Dio è il medico e guaritore e l'intermediario è il sacerdote, il confessore (P Jakov Bubalo). Il nostro Salvatore ha posto la confessione come condizione del perdono. Il pentimento è la condizione fondamentale della confessione. Ma cos'è? Pianto? Spargimento di lacrime? Sospirare? No, tutto ciò non conta. L'essenza della confessione è innanzitutto la convinzione che il peccato ci allontana da Dio, ci fa perdere una vita di grazia, ci allontana dalla strada della salvezza e offende la bontà divina. Quest'ammissione deve portare ad un rammarico nel cuore, ad un pentimento nel vero senso della parola; esso può essere duplice a seconda del nostro pentimento. È perfetto, quando ci pentiamo per aver infinitamente violato la bontà del Padre e tradito l'amore col quale siamo stati amati. Questo pentimento consente un'immediato perdono del peccato e per questo viene definito perfetto. Quello imperfetto è il pentimento derivante dalla paura della punizione divina o del diavolo. Il vero pentimento è impensabile senza la volontà e la ferma decisione di abbandonare il peccato. La decisione è parte integrante del pentimento ed è un suo essenziale fattore. L'astensione dal peccato nella volontà, intenzione e decisione, deve essere radicale. Alcuni non lo comprendono e dicono che questo gesto non può essere compiuto perché sono sicuri di commettere nuovamente peccato. Si conoscono perché hanno promesso molte volte, ma hanno sbagliato di nuovo. Capiamo! Non si vuole la certezza di non cadere mai più, ma la promessa di lottare contro il peccato, la disponibilità a fuggire le occasioni che conducono regolarmente al peccato. Questa volontà deve essere visibile nella confessione. Il sacerdote deve vederla: questo sarà sufficiente per una confessione valida e Dio ci darà quindi la forza per lottare. Se ci opponiamo, cadremo di nuovo. Ma, nel momento della confessione la volontà c'è stata, e questo vuol dire che ci siamo confessati correttamente. Alcuni dicono: non mi confesso perché non mi voglio illudere. Ho promesso tante volte e sono ricaduto nel peccato. Questo è completamente sbagliato. Chi si pente sinceramente, non si inganna. Le cadute sono lo specchio della nostra debolezza e della nostra natura fragile. La confessione quindi serve a rafforzare il nostro spirito e illude solo quanti non si pentono realmente. Chi invece lo fa, merita sempre il perdono. Siatene convinti! Alcuni si confessano sacrilegamente. Questo è tremendo, meglio allora non confessarsi, piuttosto che farlo in questo modo. Si commette sacrilegio quando alcuni peccati gravi vengono volontariamente taciuti durante la confessione, quando non vengono ammessi e riconosciuti pur avendoli commessi. Basterà ricordare che nulla può essere taciuto a Dio perché egli conosce tutti i nostri peccati, meglio di noi stessi. L'esame di coscienza possiamo seguirlo così: Sono in pace con tutti...? Vivo con qualcuno nel litigio... Perché...? Perdono al prossimo come Dio perdona a me...? Chi è per me Dio...? Credo in Dio fortemente...? Dubbio, discredenza, incredenza... L'idololatria, la pratica dell'occultismo e della magia e un grande peccato... Lo stesso sono la bestemmia, il giuramento e il nominare il nome di Dio invano...Amo Dio più di tutto e il mio prossimo più di me stesso..? Lavoro di domenica e nei giorni festivi...? Tralascio facilmente la Santa Messa e la preghiera quotidiana...? Mi confesso almeno due volte all'anno...? Faccio digiuno...? Rispetto i genitori e gli anziani...? Ho picchiato o ucciso qualcuno...? Ho chiacchierato di qualcuno...? Ho parlato male di qualcuno. . . Ho rubato oppure ho mentito, ho testimoniato falso...? Ho spinto un altro al peccato...? Ho imbrogliato qualcuno oppure sono rimasto debitore di qualcuno...? Mi ubriaco, fumo troppo, danneggio alla mia salute...? Ho commesso atti impuri? Ho parlato di queste cose...? Sono peccati gravi anche i discorsi, gli sguardi, i pensieri e i desideri impuri… ? Masturbazione, L'aborto...? Ho letto i libri pornografici. . guardo i film porno....? Sono prepotente, invidioso, tirchio...? Sono geloso, cattivo, lazzarone e irresponsabile al lavoro. ..? Mi arrabbio facilmente...? Quale è il mio difetto principale...? Lo combatto...? Sono distratto quando prego...? Amo me stesso...? Amo Dio...? Credo che Lui mi vuole bene . .? Mi prendo cura dei miei bambini...? Leggo la stampa religiosa e i buoni libri...?

"Dio, attraverso Medjugorje vuole portare gli uomini alla santità." - Testimonianza di Suor Rosaria della Comunità dei Figli del Divino Amore



"Salve a tutti! Voi avete fatto l’applauso però io non voglio andare in purgatorio per un applauso a una donna. Se dobbiamo applaudire a una donna questa è Maria. Se io sono qua, se c’è la comunità e se voi siete qua è perché io l’ho incontrata, perché se non l’avessi incontrata non ci sarebbe niente di questo progetto. Perché sappiate che cosa significa incontrare una Mamma di nome Maria, che Gesù mi ha dato! Perciò un bell’applauso a lei! (applauso) Applaudiamo all’Altissimo al Padre per il dono di una madre: Maria Regina della Pace a Medjugorje! Grazie Mamma! Lei ancora una volta scenderà questa sera a benedire i nostri cuori. A  visitare i nostri cuori per benedire la nostra vita! Se lei non ci fosse stata noi non avremmo questo incontro! Pensate che bellezza in cui Dio ci ha messi! Grazie!


Nel nome del Padre, del figlio e dello Spirito Santo. Affidiamo al tuo Cuore Immacolato, Madre, questo incontro, aiutaci prima di testimoniare, di portare la nostra esperienza, quella che tu Madre ci fai vivere nel cuore di Medjugorje. Perché Medjugorje non è il nome di una città, di un paese, è il cuore di Dio, dove Dio, attraverso Medjugorje vuole portare gli uomini alla santità. Grazie, per questo dono Mamma e grazie per aver scelto delle donne. Mi sapete dire perché Gesù è apparso alle donne? Gesù è apparso alle donne perché andassero ad annunciare che la tomba era vuota! Al buon ladrone ha detto se tu sarai pentito sarai con me in Paradiso! E dopo Lui è apparso e ha manifestato il suo perdono, anche perché sapeva che la donna non avrebbe taciuto, perché la donna nel piano di Dio è molto importante! Pochi meditano quale piano Dio ha sulla donna. Guardate chi è l’artefice, chi conduce ad incontrare il Figlio, è Maria, che non è una estranea per noi, ma è diventata la nostra mamma!

Vi faccio una domanda a bruciapelo: siete disposti a diventare santi? Vedo che non avete detto tutti di si. Prima di pregare bisogna che vi legga un messaggio. Chi di voi nella sua vita è andato da un sacerdote a chiedere la benedizione sulla promessa, sull’impegno a diventare santo? Nessuno, terribile! Sentiamo che cosa dice la Mamma il 10 luglio ’86: “Cari figli, oggi vi invito alla santità, senza santità non potete vivere. Per questo vincete con l’amore il peccato e con l’amore superate le difficoltà che incontrate. Cari figli vi prego di vivere l’amore nei vostri cuori. ”  Sentiamo che cosa dice sempre il 25 luglio dell’87: “Cari figli, vi prego di accogliere da oggi la via della santità. Io vi amo e per questo desidero che siate santi, non voglio che satana vi ostacoli su tale strada. Cari figli, pregate e accogliete tutto ciò che Dio vi porge su questa via che è si dolorosa, ma a chi comincia a precorrerla ne rivela tutta la dolcezza in modo che risponderà volentieri  ad ogni sua chiamata. Non date importanza alle piccole cose di quaggiù, tendete al Cielo.”

Terzo messaggio: 13 novembre 86. Qua mi dovete dar risposta, perché se siete venuti a Medjugorje c’è un motivo, Lei vi ha chiamato. Non vi ha chiamato per mettere Lei stessa al centro della vostra vita, ma per mettere Lui, come ha fatto con me! Io ho sposato Suo Figlio, e come vi ho detto all’inizio, se non l’avessi incontrata questo progetto non ci sarebbe e voi non sareste neanche oggi ad ascoltare quello che vi dico. Pensate l’importanza di incontrare questa Mamma meravigliosa, specialmente ai giovani, alle mamme e anche ai bambini: “Cari figli, oggi vi invito tutti a pregare con tutto il cuore e a cambiare di giorno in giorno la vostra vita. In modo speciale vi invito cari figli ad incominciare a vivere santamente, con le vostre preghiere e i vostri sacrifici, perché desidero che ognuno di voi, che è stato presso questa fonte della grazia, arrivi in Paradiso con un dono speciale per me: la santità.” Se tu vieni a Medjugorje e non torni santo a Dio, tu hai perso tempo, hai buttato la tua vita, presente ed eterna. “Perciò cari figli, pregate e cambiate ogni giorno la vostra vita, per poter diventare santi. Io sarò sempre vicino a voi. ”

Lei è una Mamma che Gesù ci ha donato e che pochi di noi hanno accolto nella propria vita. Chi di voi la chiama Mamma e chi di voi la chiama Madonna? Mamma, Lei è mamma! Gesù ha detto: “Donna ecco tuo figlio, figlio ecco tua madre!”, tutto ha compito, però noi non la conosciamo come mamma, ci è estranea, ecco perché io inizio la mia evangelizzazione prima di fare la testimonianza, perché la testimonianza ve la farò in 7 minuti,  ma io prima vi voglio dire quello che lei dall’83 a oggi ha fatto nella mia vita, quale insegnamento entrando nella nostra vita lei compie, come ti guida! Lei è un mamma che è veramente presente nella tua esistenza, ma tu dimentichi la sua presenza in te.

Ogni tre o quattro anni andiamo in missione a Guadalupe, Città del Messico fino ad Acapulco e ho scoperto in una giornata strada facendo, dietro al Santuario c’è la “Cappella delle promesse”, c’è un sacerdote che quando ci vai ti accoglie, ti confessi e poi gli fai la promessa di lasciare li i tuoi vizi, quelle cose che ti portano lontano da Dio. Proposito spirituale, il sacerdote lo accoglie e benedice e tu con questa promessa torni nel mondo a fare la grande battaglia: imparare ad essere nel mondo e non appartenere al mondo. Quante volte tu hai messo in mano al tuo sacerdote, della tua parrocchia questo proposito: io voglio diventare santo perché un uomo ha dato la sua vita per me e una mamma da trent’anni viene a guidarci perché ci vuol portare tutti in paradiso, perché siamo stati alla fonte della grazia a Medjugorje, santi! Chi di voi l’ha fatto? Nessuno e allora tu hai perso tanto! Ed è buono che io abbia avuto la grazia della conversione, ed è buono che io l’abbia incontrato, perché oggi non ho ancora io ricevuto la benedizione dalla Chiesa il mio proposito è di rispondere alla fonte della grazia per diventare santa e la Chiesa mi benedice, vero p. Angelo che lei benedirà? Allora chi di voi vuol diventare santo rispondendo a questa fonte di grazia Medjugorje?

Per capire dove sei venuto, Medjugorje, non è un pellegrinaggio come Fatima o Lourdes, che vai al ricordo di una apparizione, tu sei venuto in un luogo dove Lei vive, sei venuto in un luogo dove Lei parla agli uomini, sei venuto in un luogo dove, diceva p. Slavko molti anni fa: “la Madonna mi ha detto di dire a voi guide, di dire ai pellegrini che vengono a Medjugorje che sono alle scuole elementari, ma se ne vanno che sono all’università, con uno stato di grazia che Dio ha deciso per loro”. Noi non abbiamo accolto a Fatima quello che lei ha detto, no! Vogliamo continuare a vivere la nostra vita come niente fosse, tutto come prima, peggio di prima, leggi contro la vita, l’aborto, il divorzio! Ci siamo condannati a morte e l’egoismo ha risolto il problema!

Lei ha detto a Fatima, cari figli, alla piccola, tanti matrimoni non sono di Gesù, non vengono da Dio, e noi abbiamo risolto col divorzio! Educare alla verginità e alla purezza, farli crescere, i  genitori, custoditi dalla grazia di Dio, no! Siamo andati dietro al mondo, eppure S. Paolo dice: “Non conformatevi alla mentalità di questo mondo”. Dio è vivo, ieri oggi e sempre, tutto passa ma le mie parole mai! E Lei da trent’anni ce le viene a ricordare, grazie a Dio ancora una volta è missionaria, viene a richiamarci e a dire: “Tu sei prezioso agli occhi di Dio e tu hai una vita che non è solo presente ma è eterna, ma l’eternità, nella tua libertà tu o l’accogli o la rifiuti.

Non maledire Dio, non dare colpa a Dio. Allora a Medjugorje, Lei ha detto nel penultimo messaggio, “Cari figli, risvegliatevi dal sonno dell’incredulità”. Molti anni fa nel tempo di quaresima, mi pare nell’83 o ’84 ha detto: “Cari figli, il mondo è malato nella fede”. Noi abbiamo bisogno di una vera conversione, sennò non possiamo rispondere alla nostra chiamata quotidiana, ma noi dobbiamo desiderare e volere di diventare santi.

Sentite che cosa ci dice nell’aprile dell’83, molti messaggi voi non li sapete! Prima la Parola di Dio, seconda guida i messaggi della Madonna e vedrete come andrete dritti! Anche se verrà il tentatore per farvi vacillare voi sapete che abbiamo una grazia, basta non abusare della misericordia di Dio, si va dal ministro di dio a dire: “Ho lottato, non ce l’ho fatta padre mi aiuti!” Ti confessi, vedi che tu vuoi uscire da quella situazione, tu vuoi rispondere alla tua chiamata, tu dimostri a Dio che lo vuoi nella tua vita, sennò siamo quei figli passivi, che dicono “io credo in Dio però non faccio nulla, faccio quel che fanno gli altri, tutto il mondo tranne che Dio”.

Sentite cosa dice, perché devo sentire che lo desiderate, se oggi Dio mi chiamasse, oggi la Chiesa mi deve benedire perché io voglio diventare santa, non perché l’ho deciso io ma perché lei ha detto: “Voi che siete venuti a questa fonte di grazia qui a Medjugorje, io vi voglio in Paradiso con il dono della santità” e voi volete venire qua e rifiutare?

Sapete mi dispiace sentire dire: “Io son stato a Medjugorje dieci volte, venti volte, trenta volte”, poi gli faccio una domanda: “Ma tu preghi il santo rosario tutti i giorni?”, “No, no, no,  non ho mica tempo! Ma credo a Medjugorje!”. “Tu fai il digiuno?”, “No, non posso perché prendo delle medicine!” Io dico: “Guarda le medicine le prendo anch’io, però mangio la pasta scondita, se la devo mangiare, o mangiate il riso scondito”.

Anche il mio vescovo ha detto ai miei giovani, voi potete far digiuno in seminario, mortificate il palato e mangiate in bianco un primo  e non anche il secondo. Capite, noi ci giustifichiamo delle nostre fragilità e poi diciamo che non riusciamo. Ma Maria potrebbe chiedere delle cose che noi non possiamo fare? Se voi sapeste chi siamo! E quanto Dio è grande d’amore dentro di noi e noi non lo conosciamo! È Lui che si fa niente nella tua umanità e tu che lo profani! La sacralità divina dentro alla vita dell’uomo, noi non sappiamo chi siamo, da dove veniamo e qual è la nostra meta. Qual è quella coppia di fidanzati che si sposano consapevoli che la vita del figlio che gli verrà, verrà su questa vita per l’altra vita? Chi ha questa cultura della vita eterna? Nessuno! Se parliamo di morte, uh! È un passaggio di lasciare la tua vita terrena! P. Angelo è mai venuta dentro la sua Chiesa una bara che abbia dei tir in cui si porta dietro quello che qua possiede? In Trentino mi ha detto un sacerdote: “No madre, mai entrata qui dentro la chiesa una bara che abbia le tasche!”. Ma quello che tu hai dentro non te lo può potare via nessuno e sono i tesori del cielo che dentro questa vita devi accumulare e far sviluppare dentro di te, sennò siamo tutti belli di fuori, ben curati, ma putrefatti di dentro.

Allora noi dobbiamo cambiare direzione di strada, tornare in Italia e andare controcorrente, altrimenti gli “antimedjugorjani” hanno ragione. Sapete cosa hanno scritto su internet? Noi non crediamo a tutti quelli che parlano di Medjugorje, perché dicono che credono alla Madonna, ma non fanno quello che Lei chiede. Se tu credi che veramente appare, tu vai a casa e fai quello che Lei chiede, con le tue fatiche, con le tue sofferenze, con i tuoi sacrifici, con la tua croce. Tu non puoi andare in Paradiso a strada larga, perché la nostra strada è stretta, siamo quelli che sono “passati per la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti” e grazie alla nostra amata Chiesa, cattolica, apostolica, romana, ogni giorno, mariani perseguitati, ogni giorno, si alzi p. Angelo, si alzi che la Chiesa è glorificata, la Chiesa non è guidata dalla fragilità umana, la Chiesa è guidata dallo Spirito Santo, è grazie a Lui se ancora una volta oggi Gesù si è fatto così, è venuto dentro di noi a farsi Carne di Dio, e nelle nostre vene scorre il Sangue di Dio! Chi di voi vive quest’esperienza d’amore? Chi? Senza di loro nessuno di noi può tornare nell’eternità santo perché il Santo è Cristo nella nostra vita, grazie ai santi sacramenti, alla vita che Lui è venuto a dare. E noi, dormiamo, tutte le cose del mondo le facciamo, ma quelle di Cristo non le conosciamo,  allora un applauso alla mia Chiesa! La mia Chiesa, la vostra Chiesa, è guidata da Maria, è guidata dallo Spirito Santo, senza lo Spirito Santo non avremmo l’Eucarestia, che bella la nostra Chiesa, noi la dobbiamo amare! Voglio che sia amata e applaudita, grazie padre, grazie che esistete, grazie per i giovani che hanno il coraggio di dare la loro vita al servizio dell’Amore, grazie Signore e grazie Mamma per questo amore che ci hai messo per la nostra amata Chiesa! Guai a voi se la criticherete, state attenti, che il demonio è bravo per farvi perdere la fede e anche la santità. 
Voglio leggervi questo messaggio che Lei ha dato il 25 aprile dell’83. Contate quante volte dice “convertitevi”. Sentite: “Il mio cuore arde d’amore per voi, la sola parola che desidero dire al mondo è questa: conversione, conversione, conversione. Chiedo solo conversione, fatelo sapere a tutti i miei figli, nessuna pena, nessuna sofferenza mi è di troppo pur di salvarvi”, Lei ve lo dice, Lei, la Mamma. “Vi prego soltanto di convertirvi, pregherò mio Figlio Gesù di non punire il mondo, ma vi supplico, convertitevi. Voi non potete immaginare, ciò che accadrà, ciò che Dio Padre manderà sul mondo, per questo vi ripeto, convertitevi, rinunciate a tutto, fate penitenza. ”

Fatima, Fatima, e noi siamo stati sordi, e non l’abbiamo accolto! Ancora dice: “Ecco, qui c’è tutto ciò che desidero dirvi, convertitevi. Portate il mio ringraziamento a tutti i miei figli che hanno pregato e digiunato, io presento tutto al mio Divin Figlio, per ottenere che Egli mitighi la Sua Giustizia nei confronti dell’umanità peccatrice.”

Quante volte ha detto convertitevi? Sette volte! E chi di noi ha accolto questo messaggio? Rinunciate a tutto, fate penitenza, a tutto ciò che è lo spirito del mondo per vivere con me nello spirito di Dio. Lei è sposa inseparabile dello Spirito Santo. Sapete ad una domanda a Vizcka alcuni mesi fa da sr. Cornelia, proprio a proposito dei dieci segreti, lei ha risposto: “Trent’anni di apparizioni è stato mitigato solo una parte, la metà parete del settimo segreto, il resto è tale e quale”. Vuol dire che in trent’anni non abbiamo fatto niente, non abbiamo avuto la volontà di accogliere e di dire: “No! Tu sei mia madre e io sono tuo figlio e io voglio fare col tuo aiuto quello che tu mi chiedi.”

I giovani, vivere nella castità, nella purezza, vivere nel mondo e non appartenere al mondo, invece, moltiplichiamo lo spirito del mondo con un modernismo che va contro la luce di Dio!

Voglio concludere questa prima parte della mia testimonianza con la semplicità solo della preghiera del Padre nostro, perché voglio pregare un momento insieme a voi e voglio dopo portare la gioia del Risorto, perché io l’ho incontrato e quello che è ogni giorno questa sete di Dio, questo desiderio di convertirmi a Lui, proprio perché Lei è entrata nella mia vita! Il mio scopo è di compiere la volontà di Dio nella quotidianità, dove, nell’amore divino, non nell’amore umano, quell’amore che sa donarsi, che non è mai stanco e che è sempre pronto a dire: “Eccomi!”, quel si che noi abbiamo ricevuto durante il Santo Battesimo.

Abbiamo ricevuto nel Santo Battesimo il seme della vita divina, la caparra del Paradiso, il dono dello Spirito Santo, che ha deposto sette stupendi doni nella nostra vita e sono tutti chiusi dentro di noi … ammuffiti!

E noi quasi al 90% viviamo sotto il dominio della carne e uccidiamo la vita dello Spirito! Capite? Allora Dio ha deciso per noi e ci viene a risvegliare, con semplicità, perché i nostri cuori siano spogliati dallo spirito del mondo e siano riempiti della grazia divina di Dio. Proprio perché sei stato a questa fonte di grazia di Medjugorje, dove Lei ti attendeva per darti questo dono, portarti in Paradiso nella santità!

Se noi preghiamo, preghiamo perché c’è un motivo e la nostra preghiera con Lei è incontrare il dialogo tra noi e Lui, e la preghiera più semplice è il santo Rosario, che vi spiegherò dopo. Ma voglio solo darvi un minimo aiuto sul Padre nostro, perché è importante che noi scopriamo questa bellezza di Dio nella preghiera, perché Lei ha detto: “Pregate, pregate, pregate” non ha detto “ascoltate, ascoltate, ascoltate”. “Pregate almeno” - vuol dire è il minimo – “gioia, dolore e gloria tutti i giorni”! “Ah ma io non ho tempo!”

Sentite che cosa dice nel ‘91, così preghiamo il Padre nostro col cuore aperto: “Cari figli, oggi come mai prima d’ora vi invito alla preghiera, che la vostra preghiera sia preghiera per la pace, satana è forte e vuole distruggere non solo la vita umana, ma anche la natura e il pianeta su cui vivete” - e noi ce ne andiamo tutti i giorni come niente fosse! - “Perciò cari figli pregate, per poter essere protetti attraverso la preghiera con la benedizione della pace di Dio. Dio mi ha mandato tra voi per aiutarvi, se volete il mio aiuto, prendete la corona del Santo Rosario. Il rosario da solo può fare miracoli nel mondo e nella vostra vita. Io vi benedico e rimango con voi finché Dio lo vuole. Grazie per perché voi non tradirete la mia presenza qui. Grazie perché la vostra risposta serve al bene e alla pace.”

Quando noi diciamo: “Padre nostro che sei nei cieli”, ma il Cielo è uno, cosa vuol dire quando diciamo: “Padre nostro che sei nei cieli”? Sapete quali sono i cieli? I cuori degli uomini! Perché ovunque c’è un cuore che batte, vi piaccia o no, Dio ci abita, è Sua dimora.

“Sia santificato il tuo Nome”, dove? Dentro di me e attraverso di me  si vuole avvicinare al mio esempio, è il grande atto d’umiltà che ha fatto Gesù, quando ha incontrato Simone di Cirene. Che cosa gli è stato fatto a Simone di Cirene? Gli è stato imposto di portare la croce, ma lui non la voleva portare! Ma cosa è successo? In quel momento si aprono i cieli e l’uomo si presenta con la croce davanti a Dio e oggi posso pregare per me, per te, per tutta l’umanità!

Lei ha detto: “Cari figli, datemi i vostri cuori, attraverso i vostri cuori voglio salvare l’umanità”, e ancora, “Cari figli, datemi i vostri cuori, attraverso i vostri cuori voglio compiere miracoli e prodigi”, e ancora dice in un altro messaggio: “Cari figli, il vostro cuore sia un fiume di grazie per l’umanità lontana dall’amore di Dio”. Tu strumento nelle mani di Maria e ogni giorno la Chiesa te lo dice nella Santa Messa, quando tu rispondi al sacerdote che dice: “Pregate fratelli, perché il mio e il vostro sacrificio sia gradito a Dio Padre Onnipotente” non dice tuo ma vostro, e noi rispondiamo: “Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del Suo Nome per il bene nostro e di tutta la Sua santa Chiesa”. Chi è la Chiesa? Noi battezzati! Chi sono coloro che possono ricevere la Santa Eucarestia? Sono i santi!  E i santi chi sono? Sono i battezzati! Voi che siete venuti alla fonte di questa grazia potete capire oggi questo spirito così forte in cui Lei ci induce al desiderio e alla voglia di rispondere fino in fondo, perché altrimenti, o saremo santi, o cristiani falliti! Ricordate, Dio non ha creato il purgatorio, è stata la misericordia, Dio ha creato l’uomo per la Sua gloria e Gesù ci ha glorificati. È la nostra libertà che testimonierà: “Io ho risposto alla chiamata da figlio di Dio” o “Io ho rinnegato di essere figlio di Dio”.

“A modo mio!” voi che avete la patente, non potete guidare la macchina a modo vostro, ci sono delle regole, o sbaglio? E neanche un medico se non studia non può essere medico, e neanche un sacerdote. E invece noi con Dio facciamo ciò che ci pare, tutto va bene, no! C’è una regola, i santi comandamenti, i sacramenti, i precetti! E se noi pregheremo il santo rosario, esso ci farà uomini liberi per mettere in pratica tutta la grazia che dal battesimo in poi la madre Chiesa ci ha dato! E allora “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome” dentro di me e attraverso di me, tutti noi e poi quelli dell’umanità che Tu vuoi toccare. “Sia santificato il Tuo nome” dentro di me e ti presento mio figlio che è nella droga, ti presento mio marito che è nell’alcol, ti presento che mia figlia è una libertina, vai, vai Spirito Santo vai! Noi preghiamo distratti, capite? Quando diciamo “Venga il tuo regno”, cosa vuol dire? Giovanni 16 dice: “È bene che io me ne vada, vi manderò lo Spirito Santo, il Consolatore, lo Spirito di verità, che vi guiderà alla verità tutta intera” e quando diciamo “venga il tuo regno”, vuol dire vieni Spirito Santo, perché il Regno di Dio è rivelato nel cuore dell’uomo solo per mezzo dello Spirito Santo. Ecco perché vi dico che la Chiesa è guidata dallo Spirito Santo. “Sia fatta la tua volontà” Qual è la volontà di Dio? “Siate santi come Io sono santo”, “Siate perfetti come il Padre è perfetto nei Cieli”. “Come in cielo così in terra”, qual è la terra, sono le pietre, la terra ? È il mio cuore! E attraverso il mio cuore la mia famiglia, la mia comunità, questi cuori ribelli! Vai Spirito Santo!

Dio ci ha dato tutto ma noi non abbiamo avuto tempo di pregare e di conseguenza non possiamo sviluppare una vita interiore! Facciamo un Padre nostro e tre Ave Maria ai sette doni. Incarnare, ascoltare, mettere dentro e poi rispondere. State seduti, quello che conta è il cuore: Maria dice, la Mamma, Lei desidera che lo Spirito Santo sia Lui, l’assoluto padrone del cenacolo dei nostri cuori, perché la missione dello Spirito Santo è dilatare i nostri cuori perché prenda dimora la Santissima Trinità in noi, questa è la pienezza della santità perfetta di Dio, che lo Spirito rivela Gesù e Gesù rivela il Padre, tutti dentro di te, perché tu sia una creatura glorificata e la gloria viene solo dalla Santissima Trinità.

Madre, fin dall’inizio ti ho affidato questi fratelli e sorelle, prega con noi perché possano ottenere oggi la guarigione della fede, il dono della conversione del cuore, manda su di loro lo Spirito Santo, lo Spirito è la tua maternità o Madre, perché possano conoscere la gioia di essere salvati, santificati, redenti, possano sentire nel loro cuore la presenza dello Spirito Santo, il Risorto Gesù vivo dentro di loro, perché in questo luogo fonte della tua grazia, entri nei loro cuori la santità perfetta."



 Fonte:https://blog.libero.it/Rober5/10657476.html

sabato 29 giugno 2019

...ed aspetti quei giorni con ansia di partire a Medjugorje - Testemonianza di Salvatore


 Prima della partenza....
...ed aspetti quei giorni con l’ansia e la voglia di amare quel cielo, quella terra, quei luoghi che sono apparsi nella tua vita all’improvviso ma programmati da qualcuno. Percorrerai quei sentieri aspri, rocciosi col tuo zaino di peccati, di dolori, di speranze e pregherai interiormente con qualche magone che ti avvolgerà quel cuore che è pronto a riversare il suo battito d’amore su quella DONNA autrice di tutto quello che stai per vivere e che vivrai. Salirai quei sassi che milioni di persone come te hanno percorso con fede, per chiedere il SUO perdono , per non sentirti solo, ricordando quelle persone che hanno fatto parte della tua vita e che hanno terminato il loro cammino terreno. Non c’è mai tristezza ma solo un cuore pieno d’amore per loro. Si piegheranno le tue ginocchia ai piedi di quella croce che ha visto il figlio di DIO stendere le sue braccia per salvare questo mondo e ti libererai di quel peso che ti ha accompagnato nella salita con dolori e gioie che solo a te appartengono. Cercherai dentro di te di avvicinarti il più possibile a quel bene infinito a quell’amore puro che nessun essere sulla terra può vantarsi di avere o conoscere, a quella MADRE che chiama tutti allo stesso modo con il SUO smisurato amore, infinito. Si, anche questa volta sarà differente dagli altri anni perché ti renderai ancor più conto che col passare del tempo terreno, è sempre lì ad aspettarti con pazienza, con amore non ricordandoti mai quante volte gli hai sbattuto la porta in faccia facendo finta di non sentire ma LEI li imperterrita ad aspettare te. 

   a Medjugorje .....
 E ora sei qui dopo 365 giorni di attesa, a vivere quei momenti che sono solo i tuoi, che ti appartengono e che nessuno potrà cancellare. Sei pronto a portare tutto il tuo bagaglio di dolori, sofferenze ma anche di gioia e di serenità e consegnarlo a chi ti ha chiamato e così è stato questa mattina. Un senso di pace ti attraversa l’anima mentre stai salendo sulla collina delle apparizioni con pensieri che si accavallano nella tua mente cercando di ricordare tutte quelle persone che hanno affidato a te le loro speranze i loro desideri per consegnarli alla mamma di tutte le mamme e che solo LEI sa esaudire. Incominci il tuo camminare sui sassi accompagnati dalla preghiera con tanta speranza nel cuore. Ci fermiamo ad ogni Stazione del S.Rosario accompagnate da Padre Urbano che ogni anno scuote la tua esistenza ed interpreta i tuoi pensieri neanche glieli avessi raccontati e, saliamo con gli amici di questo pellegrinaggio fino a raggiungerLa perché vuole solo te ed ha bisogno di te. Sensazioni che non riesco a descrivere attraversano la tua mente e la tua anima miste tra gioia e sofferenza. Elenchi tutte quelle persone che in quel momento attraversano i tuoi pensieri da chi sta soffrendo ed a chi ci ha lasciati. Ti siedi e lasci che la tua anima si liberi accavallando amore, speranze, certezze mentre i dolori scompaiono. Preghi in un modo diverso e La ringrazi perché ancora una volta ti ha chiamato. Scatti le tue foto ricordo con gli amici conosciuti e riprendi la via della discesa con la speranza che... possa richiamarti. 


Salvatore Claudio Pagliarello

Padre Slavko di Medjugorje: "I cristiani cercano scuse per non pregare"- ..da leggere, ascoltare e meditare



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Ha detto la Madonna : «Voi non lo capite ancora: se volete capire il mio amore e l’amore del Signore, dovete pregare».
Con questo messaggio: «se volete capire il mio amore, pregate» ha detto una cosa molto importante sulla preghiera.
La preghiera non è dire un’Ave a qualcuno che è in un angolo della mia vita – e qualche volta al mattino o alla sera dico «Ave» o «Gloria a Te, Padre» e vivo la mia vita – la preghiera è un’altra cosa. La preghiera è essere insieme con qualcuno che mi fa, che mi ascolta, che risponde. La preghiera è tutta questa comunicazione.
E se noi rimaniamo solo sul livello di domandare qualche cosa, non preghiamo. Allora pregare significa proprio prendere un tempo, come prendiamo il tempo per un amico che viene a visitarci e non lasciarci disturbare fino a quando non abbiamo finito il discorso con lui o il tempo che abbiamo dedicato a lui. Così anche la preghiera. Se volete pregare in questo senso, la Madonna a poco a poco si mostra. Si deve prendere il tempo. Io ho detto: potete nelle vostre famiglie escludere il telefono e tutto per un’ora o un quarto d’ora per poter pregare, per poter essere con Dio? Se dite: sono distratto, non posso pregare… Non importa, sei distratto ma non hai cercato il posto per pregare. Allora o continua o comincia a pregare, ma si deve trovare il tempo, il posto per poter pregare.
Io credo che abbiamo tutti tanto da fare, ma troveremo sempre le scuse se non abbiamo scoperto che tutta la preghiera è «che cosa significa Dio per noi».
Nessuno può convincerci: dobbiamo cominciare per provare.
Alcuni mesi fa ho sentito una statistica in Francia: in una settimana percentualmente una famiglia guarda la televisione 18 ore, cioè 3 ore al giorno. E si dice: «non abbiamo tempo per la preghiera»: non abbiamo tempo fino al giorno in cui non abbiamo riscoperto la preghiera.
La preghiera è un essere insieme con il Signore..
Viviamo in un mondo pieno di ateismo e come si può cominciare? C’è un ateismo personale, pratico ed un ateismo organizzato. Ma questo ateismo pratico dei cristiani è più pericoloso per la fede che quello organizzato.
Si deve cominciare a pregare, cominciare con la Madonna.
La Madonna domanda la fede. L’ateismo pratico significa: ho tutto, non ho bisogno del Signore. So che esiste un Signore, ma ho tutto.
È l’ateismo più pericoloso per la fede, per la pace, per l’amore. La Madonna domanda da noi anche il Rosario (tutti i misteri, 15) ma non per pregare solo centocinquanta Ave Maria e dire «domani devo di nuovo»: domanda di avvicinarsi ai misteri della Redenzione, avvicinarsi a Dio e agli altri. Il primo mistero gaudio so significa: io lascio entrare il Signore nella mia vita, nell’intimità della mia vita; quando la Madonna ha detto: «Sì, ecco la serva del Signore».
Quando visita la sua cugina Elisabetta significa «porto il Signore agli altri che mi aspettano, a cui devo andare...». E ogni mistero così. Allora pregare col cuore significa cercare la risposta per me. Questo motivo deve spingermi a cercare la riconciliazione e a perdonare. Se non mi spinge la Parola, mi lascio nel mio peccato… La conversione comincia in questo momento: se sentendo la Parola comincio a muovermi.
Se la Madonna ha visitato la sua cugina Elisabetta e io contemplo questo mistero, significa che dopo aver pregato questo mistero io devo sapere chi è che mi aspetta oggi, quale malato… Questo significa pregare il Rosario.
Riguardo alla metodologia della preghiera, la Madonna disse questo: «La cosa fondamentale per la preghiera è avere un gran desiderio di Dio e un gran desiderio di salvare le anime. Lasciatevi portare da questi desideri, di ringraziare Dio, proprio anelare a Dio, e di salvare gli uomini. Se voi avete questo desiderio, allora pregherete e troverete il tempo per la preghiera». Poi, la Madonna dice sempre che il fondo della preghiera, come un frutto dal quale viene tutto, è di arrivare a una pace interiore, a un abbandono totale. Dalla pace provengono i doni divini. Ma se voi siete agitati, allora non potete capire la volontà di Dio. E diverse volte disse: «Ogni agitazione viene da Satana».

(P. Slavko Barbaric – Ai pellegrini a Medjugorje il 29 dicembre 1984)


«Dio Padre Onnipotente, Creatore di tutto il mondo, oggi nel Nome del Tuo Figlio Gesù ti ringrazio per il tempo che mi hai dato e per l'eternità verso cui cammino in questo tempo. Dammi la grazia di sfruttare il tempo per il bene e di glorificarti e testimoniare il Tuo Amore nel tempo. Perdonami perché spesso ho abusato del tempo. Infondi nel mio cuore l'amore, perché possa ordinare il mio tempo, collaborare nel tempo con la tua grazia ed oppormi nel tempo ad ogni male e peccato. Benedici tutti quelli che non sfruttano il loro tempo, che non riconoscono i segni dei tempi, che impiegano il loro tempo soltanto in cose materiali, divertimenti sfrenati ed in disordini. Che si convertano. Benedici tutti quelli che non sono in grado di vivere il momento presente perché, accecati dalle loro passioni e dal male, hanno perso la libertà interiore, non riconoscono i segni dei tempi e vivono senza speranza. Ti prego: rivela a tutti noi, in questo tempo il tuo Amore, che esso, per intercessione di Maria, tocchi i nostri cuori affinché ci apriamo a Te e viviamo gioiosamente nell'attesa della Beata Speranza, la venuta del tuo Figlio Gesù Cristo che è lo stesso ieri, oggi e sempre. Che il tuo Figlio Risorto, nostro Salvatore, ci introduca con la sua Risurrezione in un tempo nuovo ed un giorno nella gioiosa eternità. Così sia!»

29 GIUGNO : SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI - Preghiera






Oggi 29 Giugno è il giorno delle celebrazioni in onore dei Santi Pietro e Paolo. Sono stati  apostoli molto diversi, ma entrambi fondamentali per la storia della Chiesa

 
PREGHIERA AGLI APOSTOLI

I. O santi Apostoli, che rinunciaste a tutte le cose del mondo per seguire al primo invito
il grande maestro di tutti gli uomini, Cristo Gesù, otteneteci, vi preghiamo, che anche noi viviamo 
con il cuore sempre staccato da tutte le cose terrene e sempre pronti a seguire le divine ispirazioni.
Gloria al Padre...

II. O santi Apostoli, che, istruiti da Gesù Cristo, impiegaste tutta la vita nell'annunciare ai diversi popoli
il Suo Divino Vangelo, otteneteci, vi preghiamo, di essere sempre fedeli osservanti di quella
Religione santissima che voi fondaste con tanti stenti e, a vostra imitazione, aiutateci a
dilatarla, difenderla e glorificarla con le parole, con le opere e con tutte quante le nostre forze.
Gloria al Padre...

III. O santi Apostoli, che dopo aver osservato e incessantemente predicato il Vangelo,
ne confermaste tutte le verità sostenendo intrepidi le più crudeli persecuzioni e i più tormentosi
martìrii in sua difesa, otteneteci, vi preghiamo, la grazia di essere sempre disposti, come voi,
a preferire piuttosto la morte che tradire in qualsiasi maniera la causa della fede.
Gloria al Padre...



“San Pietro Apostolo, eletto da Gesù ad essere la roccia su cui è costruita la Chiesa, benedici e proteggi il sommo Pontefice, i Vescovi e tutti i cristiani sparsi nel mondo. Concedi a noi una fede viva e un amore grande alla Chiesa. San Paolo Apostolo, propagatore del Vangelo fra tutte le genti, benedici e aiuta i missionari nella fatica dell’evangelizzazione e concedi a noi di essere sempre testimoni del Vangelo e di adoperarci per l’avvento del regno di Cristo nel mondo”.
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Pietro nacque a Betsaida in Galilea, era un pescatore a Cafarnao. Fratello di Andrea, divenne apostolo di Gesù dopo che questi lo chiamò presso il lago di Galilea e dopo aver assistito alla pesca miracolosa.
Paolo era originario di Tarso: prima persecutore dei cristiani, incontrò il Risorto sulla via tra Gerusalemme e Damasco. Baluardo dell’evangelizzazione dei popoli pagani nel Mediterraneo morì anch’egli a Roma tra il 64 e il 67.
Si tratta di due tra i Santi più conosciuti e venerati al mondo.



venerdì 28 giugno 2019

Inchiesta sulle "Apparizioni Mariane": Medjugorje, Civitavecchia e Ischia

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Puntata di "Dritto e Rovescio" su Rete4 del 27 giugno 2019 condotto da Paolo Del Debbio

28 giugno Festa del Sacro Cuore di Gesù- PREGHIERE INSEGNATE DALLA MADONNA DI MEDJUGORJE

 Preghiera di Consacrazione al Sacro Cuore di Gesù 

(dettata a Jelena dalla Madonna a Medjugorje il 28 novembre 1983).

 

Gesù, sappiamo che tu sei misericordioso e che hai offerto il tuo cuore per noi. Esso è incoronato dalle spine e dai nostri peccati. Sappiamo che tu ci supplichi costantemente affinché noi non ci perdiamo. Gesù, ricordati di noi quando siamo nel peccato. Per mezzo del tuo cuore fa’ che tutti gli uomini si amino. Sparisca l’odio tra gli uomini. Mostraci il tuo amore. Noi tutti ti amiamo e desideriamo che tu ci protegga col tuo cuore di pastore e ci liberi da ogni peccato. Gesù, entra in ogni cuore! Bussa, bussa alla porta del nostro cuore. Sii paziente e non desistere mai. Noi siamo ancora chiusi perché non abbiamo capito il tuo amore. Bussa continuamente. Fa’, o buon Gesù, che ti apriamo i nostri cuori almeno nel momento in cui ci ricordiamo della tua Passione sofferta per noi. Amen.

 

  La Madonna ci chiama a risvegliare le nostre anime con la preghiera, affinché siano pronte a ricevere la luce del Cristo risorto.

Quando la Madonna ci chiama alla preghiera, ci viene in mente per prima cosa che bisogna pregare per la conversione dei peccatori, per questo mondo, eccetera. Sono rare le persone che si ricordano che l’invito alla preghiera, prima di tutto, riguarda se stessi.

Le parole della Madonna sono sempre impregnate di amore e Lei dice: "Risvegliate le vostre anime con la preghiera". Queste parole sono un invito a prendere un altro atteggiamento verso la preghiera. Prima di tutto siamo chiamati a pregare per la conversione personale e poi per la conversione degli altri.

Noi dobbiamo convertirci per primi e poi inizieranno a cambiare i nostri vicini e poi tutto il mondo. Così risvegliati facilmente ci apriamo a Dio e riceviamo la luce del Cristo risorto. Il Cuore trafitto di Gesù è la più grande espressione dell’amore di Dio verso l’uomo. In ogni cultura il cuore, oltre all’organo, significa anche amore. Perciò la Madonna dice: "Sia Gesù ad avvicinarvi al suo Cuore, affinché siamo aperti alla vita eterna".

Gesù ha amato la gente così tanto fino a spendere totalmente la sua vita per dimostrare il suo amore. Intanto, come in quel tempo, così anche oggi Gesù non è accettato: Lo offendono, Lo feriscono, Lo uccidono con la lingua, la bestemmia, la calunnia, l’odio. Per questo la Madonna, con il messaggio di stasera, ci invita tutti, non solo i cattolici cristiani, ma tutto il mondo, ad avvicinarsi al Cuore di Gesù affinché siamo aperti alla vita eterna. Questo invito si perderà nel deserto di questo mondo? Saremo sordi ancora una volta all’invito della Madonna di Medjugorje?

Tutti quelli che hanno fatto l’esperienza dell’amore di Dio e della Madonna sono obbligati a testimoniare e a far conoscere all’Europa e a tutto il mondo l’amore crocifisso che è stato trafitto e morto sulla croce, ma che vive ancora oggi. Ogni nuovo giorno è l’occasione per testimoniare questo amore. Sia la Beata Vergine Maria, che è la nostra più grande interceditrice, avvocata e mediatrice ad aiutarci.
 Padre fr. Danko Perutina
Međugorje, 26.3.2009


La devozione al Sacro Cuore di Gesù ha origine nella Sacra Scrittura. Questa devozione appare infatti in modo visibile in due eventi forti del Vangelo: nel gesto di San Giovanni, il discepolo amato, che china il capo sul petto di Gesù durante l’Ultima Cena (cfr. Gv 13, 23) e sulla croce, dove il soldato trafigge con la lancia il costato di Gesù (cfr. Gv 19, 34).
In un’occasione abbiamo la consolazione di Cristo per il dolore alla vigilia della sua morte, nell’altro la sofferenza provocata dai peccati dell’umanità. Questi due esempi evangelici ci aiutano a comprendere l’appello rivolto da Gesù nel 1675 a Santa Margherita Maria Alacoque:
“Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini e che nulla ha risparmiato fino ad esaurirsi e consumarsi per testimoniare loro il suo amore. In segno di riconoscenza, però, non ricevo dalla maggior parte di essi che ingratitudini per le loro tante irriverenze, i loro sacrilegi e per le freddezze e i disprezzi che essi mi usano in questo Sacramento d’Amore. Ma ciò che più mi amareggia è che ci siano anche dei cuori a me consacrati che mi trattano così. Per questo ti chiedo che il primo venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini, sia dedicato ad una festa particolare per onorare il mio Cuore, ricevendo in quel giorno la santa comunione e facendo un’ammenda d’onore per riparare tutti gli oltraggi ricevuti durante il periodo in cui è stato esposto sugli altari. Io ti prometto che il mio Cuore si dilaterà per effondere con abbondanza le ricchezze del suo divino Amore su coloro che gli renderanno questo onore e procureranno che gli sia reso da altri”.

Ecco le 12 promesse del Sacro Cuore di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque: 

Una proposta semplicemente irresistibile di Dio per te!

1a Promessa: “La mia benedizione resterà sulle case in cui sarà esposta e venerata l’immagine del Mio Sacro Cuore”;
2a Promessa: “Darò ai devoti del Mio Cuore tutte le grazie necessarie al loro stato”;
3a Promessa: “Stabilirò e conserverò la pace nelle loro famiglie”;
4a Promessa: “Li consolerò in tutte le loro afflizioni”;
5a Promessa: “Sarò un rifugio sicuro nella vita e soprattutto nell’ora della morte”;
6a Promessa: “Effonderò abbondanti benedizioni sui loro lavori e le loro imprese”;
7a Promessa: “I peccatori troveranno nel mio Cuore una fonte inesauribile di misericordia”;
8a Promessa: “Le anime tiepide diventeranno fervorose attraverso la pratica di questa devozione”;
9a Promessa: “Le anime fervorose s’innalzeranno rapidamente a grande perfezione”;
10a Promessa: “Darò ai sacerdoti che praticheranno in particolare questa devozione il potere di toccare i cuori più induriti”;
11a Promessa: “Le persone che diffonderanno questa devozione avranno il proprio nome inscritto per sempre nel Mio Cuore”;
12a Promessa: “A tutti coloro che per nove mesi consecutivi si comunicheranno il primo Venerdì di ogni mese darò la grazia della perseveranza finale e della salvezza eterna”.





giovedì 27 giugno 2019

Testimonianza di guarigione a Medjugorje di Vito Rapisarda

 
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Video  testimonianza di Vito Rapisarda estratto dalla puntata del 28 aprile 2015 di "La strada dei Miracoli" su Rete4

Medjugorje: dove la fede rinasce- Testimonianza


Tutto è iniziato da una semplice proposta tra amici: “Che ne dite di trascorrere il capodanno a Medjugorje?” La risposta non si fa attendere molto, siamo pochissimi, 4-5 persone, ma nel giro di poche settimane si raduna un gruppo di 18 ragazzi più un giovane sacerdote nostro amico. Ci prepariamo a questo capodanno speciale aprendo il nostro cuore a ricevere qualcosa di grande, lasciando a Maria e a Gesù il compito di parlarci e di guidarci in questo viaggio.
Giovani, molti dei quali studenti, tutti con poche risorse finanziarie, ma Medjugorje è accessibile a tutti ed è bella da vivere nell’essenziale e all’insegna della Provvidenza. Sì, è ormai quasi tutto pronto! L’8 dicembre, il giorno dell’Immacolata, ci ritroviamo alla prima delle “notti d’avvento” organizzate ogni anno dalla diocesi di Senigallia. Poi una pizza insieme qualche settimana prima della partenza per scaldare i motori e amalgamare il gruppo. Gli ultimi avvisi per email per alcuni suggerimenti sul viaggio-pellegrinaggio a Medjugorje e tutto sembra incastrarsi da sé come se una mano dal cielo organizzasse tutto per noi.
Ecco le cose che non devono mancare al nostro pellegrinaggio: carta d’identità o passaporto, valigia (possibilmente piccola visto la scarsità di spazio nei mezzi), una torcia (per le escursioni notturne), una radiolina FM (per ascoltare le traduzioni delle liturgie se necessario), ombrello, giacca pesante antivento e antipioggia, cappello, sciarpa, guanti, abbigliamento sportivo e soprattutto comodo, scarpe e scarponcini comodi, asciugacapelli e accappatoio per la doccia (negli hotel di Medjugorje ho sempre trovato asciugamani piccoli e non sono l’ideale soprattutto in inverno).
Per ultimo, ma non per meno importanza, non deve mancare il libro di preghiere, la bibbia tascabile e soprattutto la corona del rosario. E’ bello affezionarsi alla propria corona, a quella “catena dolce che ci riannoda a Dio”, così la definiva Giovanni Paolo II. Tenere la corona fra le dita è come stringere forte la mano di Maria, è rimanere aggrappati a Lei, recitarla è offrire a Lei una corona di rose. Chiara Lubich raccontava a tal proposito un aneddoto simpatico ma tanto profondo: “Ricordo una volta che mi trovavo ad Assisi ed ero con dei fratelli cristiani non cattolici e per caso ho trovato su un muretto, proprio fuori della basilica del santo, un rosario. Allora un pastore luterano mi ha detto: «Cos’è il rosario per voi? Come mai si dice Ave Maria e poi ancora Ave Maria, cinquanta volte Ave Maria?». Ed io: «Ma lei ama la Madonna? Quando si ama una mamma si vorrebbe dirle ben più di cinquanta volte: ti amo, ti amo. Quando si ama qualcuno si vuole continuare a dirlo, anzi se ci si frena a un dato momento, sembra che si spenga l’amore». E lui ha capito.”
Il grande viaggio
Arriva il giorno della partenza! I nostri mezzi sono 2 pulmini bianchi a 9 posti e un’auto talmente colma di tutti i nostri bagagli che quasi sembra non avere un conducente!
L’incontro è in piazza del Comune a Mondolfo alle ore 17.45. Alle 18.00 preleviamo i nostri amici marottesi al piazzale della chiesa di S. Giuseppe. Baci abbracci e saluti a genitori e amici che rimangono a casa e si parte in allegria verso il porto di Ancona. Che bello! Si vedono le navi! La sera scende e la luce del tramonto riveste cielo e mare in un unico e variopinto quadro di colori arancio, rosso, viola. Scendiamo per prendere i biglietti allo sportello della Jadrolinjia e fare il check-in. Dopo un’ora circa di attesa ci imbarchiamo: mezzi e persone. La nave parte alle 21 quando già è notte e mentre l’equipaggio si prepara a disancorare, si scorge, tra la banchina e il ponte, uno scambio commosso e festoso di saluti.
Lasciamo le valige dentro i mezzi che vengono caricati nel livello più basso della nave, mentre noi saliamo ai piani superiori. Per la traversata notturna in nave portiamo con noi uno zainetto con l’occorrente per la cena e per la notte (beauty case, sacco a pelo, panini, bibite, biscotti e stuzzichini…). La nave è comunque provvista di bar, ristoranti e tavola calda selfservice, quindi possiamo stare tranquilli!
La serata in nave si accende di allegria, si mangia, si ride, si scherza, si raccontano barzellette e si risolvono rompicapi. Poi quando la stanchezza prende il sopravvento ci infiliamo nei sacchi a pelo, stesi per terra lungo i corridoi o in posizione seduta sulle poltrone organizzate in una sala come fosse quella di un cinema. La notte è fatta di tanti risvegli, la schiena, il collo e le gambe soffrono un po’, ma si dorme.
All’alba una campana assordante ci costringe ad alzarci! Proprio nel momento in cui avevo trovato la mia posizione ideale! Siamo arrivati a Spalato, o Split, come la chiamano i fratelli croati; è ora di far colazione e di prepararsi a sbarcare. L’altoparlante annuncia in varie lingue che i conducenti dei mezzi sono pregati di scendere al ponte più basso appena possibile.
Dopo il passaggio dogana e il controllo documenti allo sbarco, saliamo sui nostri 3 mezzi verso la nostra destinazione: Medjugorje! Da Spalato sono circa 2 ore e mezza di macchina. Preferiamo evitare l’autostrada (anche se nuovissima) per seguire la costa e goderci panorami mozzafiato: alla nostra destra lo strapiombo e sotto il blu intenso del mare adriatico con le sue isole croate rocciose e verdeggianti, alla nostra sinistra pietra e roccia bianca che si innalza imponente sul mare.
Da Split incontriamo varie località balneari molto caratteristiche tra cui Omiš e Makarska. Circa a metà strada tra Spalato e Medjugorje, nei pressi di Makarska, facciamo una sosta ad un piccolo santuario chiamato “la piccola lourdes”. Una Madonnina incastonata nella roccia, intorno tanti ex voto e un ruscelletto d’acqua a ricordare l’acqua miracolosa sgorgata nella grotta di Massabielle.
Una foto di gruppo sullo strapiombo e il viaggio prosegue …
Dopo Makarska continuiamo a costeggiare la Croazia proseguendo verso sud in direzione Dubrovnik, poi ad un certo punto lasciamo il blu del mare e ci immergiamo per vari chilometri in campagne piene di roccia e alberi cespugliosi. Nuova sosta, nuova dogana! Quella che separa il territorio croato da quello bosniaco, qualche controllo, qualche sospetto sui nostri “superbagagli”, ma poi ci lasciano passare. A soli 20 minuti dal posto di blocco entriamo finalmente nella parrocchia di Medjugorje. La grande chiesa di S. Giacomo con i suoi due campanili ci dà il benvenuto!
La parrocchia di Medjugorje fu istituita nel 1892 e profeticamente affidata alla protezione di San Giacomo, protettore dei pellegrini, anche se a quel tempo di pellegrini ve n’erano ben pochi! Ma la costruzione della vecchia chiesa parrocchiale venne portata a termine solo cinque anni dopo la fondazione della parrocchia. Costruito su un terreno instabile, l’edificio ben presto iniziò a cedere. Così, dopo la I Guerra Mondiale, si diede inizio alla realizzazione di una nuova chiesa di S. Giacomo, quella attuale, ultimata e consacrata il 19 gennaio 1969. Per l’epoca la chiesa era bella e forse eccessivamente grande per le necessità del momento, ma la Provvidenza divina aveva predisposto già tutto con un amore sconfinato verso i suoi figli.
Soltanto nell’estate del 1981 la chiesa di Medjugorje divenne un punto d’incontro per milioni di pellegrini provenienti da tutto il mondo. Il 24 giugno 6 ragazzini (il più piccolo 9 anni, la più grande 16) per la prima volta videro la bella Signora sulla collina chiamata Podbrdo; quella data cambiò la storia di quel villaggio e la storia di tutti noi. Fiumi di pellegrini iniziarono a giungere per poter toccare con mano la grazia che si respirava e per attendere i messaggi di Colei che fin dall’inizio si è definita Regina della Pace.
Molti i segni straordinari, soprattutto nei primi anni, molte le guarigioni e i miracoli, ma soprattutto, tantissime le conversioni. Se Lourdes è per eccellenza il luogo delle guarigioni, Medjugorje è il luogo della rinascita della fede, della conversione, il luogo in cui lo Spirito Santo, per le mani amorose della Mamma, trasforma ogni tristezza in gioia, ogni disperazione in lode a Dio. Chi è nelle tenebre qui viene inevitabilmente colpito e avvolto dalla luce di Dio. Maria richiama qui tutti i suoi figli, supplicandoli sulla necessità della fede, della preghiera, della conversione, del digiuno… che sono i presupposti per la pace nei cuori e per la salvezza del mondo.
Giorni di Paradiso e ritorno a casa
L’esperienza di quei giorni cambia realmente la vita di ciascuno di noi e di questo piccolo gruppo di persone che continua ancora oggi, dopo 3 anni a camminare insieme nella preghiera perseverante e nell’amicizia fraterna.
Non sono i segni straordinari a trasformare la nostra vita, ma piuttosto quella Pace incredibile che penetra in ogni fibra, in ogni cellula del nostro corpo e solleva lo sguardo verso Dio.
Alcuni di noi si uniscono al gruppo di giovani pellegrini per ragioni ben diverse da quelle della fede: ad esempio per accompagnare la fidanzata, per curiosità, oppure per vivere un capodanno insolito, visto che puntualmente l’aspettativa del divertimento di fine anno non è mai pienamente esaudita. Molti di noi sono alla ricerca di una risposta per la propria vita, di un senso profondo del vivere.. e così, ogni richiesta palese o latente del cuore viene accolta ed esaudita dal Cielo. In quei giorni la nostra piccola comunità di viandanti rivive il miracolo che da circa 30 anni si ripete su milioni di pellegrini che giungono ai piedi di Maria: la grande grazia della conversione profonda dei cuori!
Così, chi non crede e addirittura perseguita la Chiesa diventa non solo credente ma autentico apostolo di Maria e di Gesù; chi ha una vita spirituale tiepida e piena di compromessi inizia a cambiare direzione e con la forza dello Spirito Santo testimonia con coraggio la fede in ogni forma e ambito della propria esistenza, anche a costo di derisioni e persecuzioni, anche a costo di essere abbandonati e traditi dagli amici; chi ha perso il gusto della preghiera, lì, ai piedi della bianca statua, ritrova il sapore del Paradiso e della contemplazione, cosicché sgranare il rosario non è più una noia o un ripetere le stesse parole senza alcun senso, ma è invece un dialogo d’amore.
In questa terra di poveri contadini, di per sé vuota di ogni attrazione turistica, proprio qui, riscopri di essere figlio di Dio, adorato e prediletto; in un luogo in cui nessun uomo sulla terra avrebbe scommesso un solo euro, Dio invece scommette la salvezza degli uomini mandando Sua Madre come Messaggera e Maestra di pace.
Sentiamo la certezza nel cuore di essere stati “arruolati” nell’esercito della Regina della Pace, così, sorge in noi il desiderio di perseverare nella preghiera e in questa amicizia fraterna che per grazia di Dio è fiorita tra noi e che ha veramente il sapore del soprannaturale. Tornando a casa decidiamo insieme di darci un appuntamento settimanale per poter pregare insieme, perché Medjugorje non diventi solo una bella e toccante esperienza di una settimana.
Ogni domenica, salvo rari imprevisti, ci riuniamo in parrocchia davanti al Santissimo o a casa di qualcuno per recitare il rosario. Così a rotazione visitiamo e conosciamo tutte le nostre famiglie ed ogni volta è un momento di preghiera intensa e di condivisione. Piano piano il gruppo cresce di numero e le richieste di aiuto nella preghiera si fanno numerose: diverse persone ci chiedono di andare a pregare nelle loro case, altre ci chiedono aiuto nella preghiera per alcune necessità particolari.
Tutto avviene solo per grazia di Dio, non certamente per merito nostro. E’ un continuo contagio di preghiera, di conversione e di speranza che porta sempre più persone ad aggregarsi perché affascinate da questa chiamata materna.
Scherzosamente ci viene dato il soprannome di “Squadrone di Dio”, però l’appellativo spiritoso non piace alla maggioranza perché ha giustamente un’intonazione un po’ troppo bellica. Senonché, pochi giorni dopo ci capita di ascoltare su Radio Maria una bella catechesi su un libro molto prezioso: il “Trattato della vera devozione a Maria” di San Luigi Maria Grignion de Montfort. Durante la spiegazione di alcuni passi di questo testo viene proprio pronunciata la parola “squadrone”! Incuriositi dalla buffa coincidenza ci affrettiamo a recuperare questo libro e a ritrovare quel passo che ci aveva colpito, ed eccolo quà…
“Quanto sarebbe spesa bene la mia fatica, se questo piccolo scritto, capitando fra le mani di un cristiano ben disposto, nato da Dio e da Maria e «non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo» , gli scoprisse ed ispirasse, con la grazia dello Spirito Santo, l’eccellenza e il valore della vera e solida devozione a Maria, quale sto per esporre!
Se sapessi che il mio sangue colpevole potesse servire a far penetrare nei cuori le verità che scrivo in onore della mia amata Madre e augusta Sovrana, di cui sono l’ultimo dei figli e schiavi, me ne servirei, invece dell’inchiostro, per tracciare questi caratteri. Spero infatti in tal modo di trovare anime, che con la loro fedeltà alla pratica che insegno, compenseranno la mia cara Madre e Sovrana, dei danni subiti per la mia ingratitudine e infedeltà.
Mi sento più che mai spinto a credere e sperare tutto quanto ho profondamente impresso nel cuore e da tanti anni vado chiedendo a Dio: presto o tardi, la Vergine santa avrà più che mai figli, servi e schiavi d’amore e, per tal mezzo, Gesù Cristo, mio amato Signore, regnerà più che mai nei cuori.
Prevedo che molte bestie frementi verranno infuriate per dilaniare con i loro denti diabolici questo piccolo scritto e colui del quale lo Spirito Santo si è servito per scriverlo, o almeno per seppellirlo nelle tenebre e nel silenzio d’un cofano, perché non sia pubblicato.
Assaliranno anzi, e perseguiteranno quelli e quelle che lo leggeranno e lo metteranno in pratica. Ma non importa! Tanto meglio! Questa visione mi dà coraggio e mi fa sperare un grande successo, cioè la formazione di uno squadrone di bravi e valorosi soldati di Gesù e di Maria, dell’uno e dell’altro sesso che combattano il mondo, il diavolo e la natura corrotta, nei tempi difficili più che mai vicini. «Chi legge comprenda» . «Chi può capire, capisca».”


Fonte:http://www.viaggispirituali.it/2010/11/medjugorje-dove-la-fede-rinasce/